La Comunità autonoma di Cantabria: patrimonio immateriale e istituzioni culturali (original) (raw)
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Rizzoli
The name of the Florio is bound in an indissoluble bond, the Egadi Islands, purchased by Ignatius senior in 1874. Retrace the most significant in the history of this family means to account for a parable that, over a century, sees them from merchants emigrated, become protagonists of their time and decay into a golden sunset and tragic. After 2007 the tuna fishing by the method of slaughter is banned in Sicily. The establishment of Favignana Florio's once flourishing company fell into disuse, and today became a museum. Saved by physical deterioration and returned to its original grandeur, the former Florio Plant of Favignana has reopened to the public from September 2010 to host a project of excellence. In this context, the former Florio Plant represents a great opportunity, because, as a museum, it returns to the island its history and its culture (material). Here, the project has achieved remarkable results in the application of new technologies that make possible the construction of two highly communicative and challenging environments: the video installations “Torino” and “The Death Room”, both curated by Renato Alongi. In the great hall Turin (before hold), scenically obscured, 18 authors-stars appear on large format holographic screens. “The Death Room" plays the “mattanza” in a poetic way: underwater images of schools of tuna that swim among the networks still unaware of the fate that awaits them are projected in a sequence of large format screens.
La Carta dei Beni Culturali della Puglia è un progetto avviato nel settembre del 2007 su iniziativa dell'Assessorato Regionale all'Assetto del Territorio, con il coinvolgimento organico della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, delle quattro università pugliesi e di InnovaPuglia, finalizzato alla redazione di una cartografia tematica che censisca e descriva le caratteristiche culturali del territorio pugliese, utilizzando una strategia contestuale che consenta di superare i tradizionali modelli di censimento basati su una concezione puntiforme dei beni culturali, grazie al contributo di professionalità, discipline e metodologie diverse e capaci di dialogare tra loro. Il risultato è un geo-database, integrato nel S.I.T. della Regione Puglia, articolato in livelli differenziati di approfondimenti e di informazioni, che potranno consentire una lettura diacronica del rapporto tra patrimonio culturale e ambientale pugliese.
Progetto Carta Regionale dei Beni Culturali della Puglia
Il processo di redazione del nuovo Piano si è avvalso della Carta dei Beni Culturali, progetto volto a dare sistematicità alla conoscenza del patrimonio culturale regionale attraverso la catalogazione e la localizzazione georeferenziata dei Beni Culturali della Puglia.
Addio al territorio? Nuovi scenari del patrimonio culturale immateriale
"The establishment of the category of intangible cultural heritage, associated with the groups of its bearers that may not have a stable or « natural » relationship with given territories, questions the principles of identification, protection and promotion of tangible cultural heritage founded on the relationship between heritage and territory. This article investigates this shift within the background of the evolution of anthropological theories and analyzes the role of territory in the Convention for the safeguarding of the intangible cultural heritage. The observation of the implementation of this instrument shows nonetheless that rooting intangible cultural heritage into a territory is still essential for juridical, institutional and ideological reasons. "
Aedon, 2006
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La Carta dei Beni Culturali della Puglia
2009
La Carta dei Beni Culturali della Puglia è un progetto avviato nel settembre del 2007 su iniziativa dell'Assessorato Regionale all'Assetto del Territorio, con il coinvolgimento organico della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, delle quattro università pugliesi e di InnovaPuglia, finalizzato alla redazione di una cartografia tematica che censisca e descriva le caratteristiche culturali del territorio pugliese, utilizzando una strategia contestuale che consenta di superare i tradizionali modelli di censimento basati su una concezione puntiforme dei beni culturali, grazie al contributo di professionalità, discipline e metodologie diverse e capaci di dialogare tra loro. Il risultato è un geo-database, integrato nel S.I.T. della Regione Puglia, articolato in livelli differenziati di approfondimenti e di informazioni, che potranno consentire una lettura diacronica del rapporto tra patrimonio culturale e ambientale pugliese.
Patrimonio culturale e sviluppo delle comunità
Declinazioni di patrimonio culturale, 2021
1. Una doppia visione. - 2. Il patrimonio culturale visto dalle istituzioni. - 3. I processi di patrimonializzazione. - 4. Una difficile convivenza. - 5. Alla ricerca di un possibile equilibrio.
Capitale Culturale, 2020
La pandemia ha rappresentato nel settore culturale, come in altri comparti, un fattore di accelerazione di alcuni processi già in atto nel governo strategico dei servizi pubblici e privati. La profonda trasformazione dello scenario di riferimento ha messo in crisi non soltanto il modello di sostenibilità, ma anche il modello di gestione e organizzativo delle organizzazioni culturali. I fattori di cambiamento imposti dalla pandemia hanno invece enfatizzato i vantaggi del modello delle partnership pubblico private (PPP). Lo scopo di questo contributo è di illustrare le caratteristiche di questo modello evidenziando da un lato le sue specificità e dall’altro di analizzare il ruolo delle organizzazioni ibride culturali di comunità con i quali i soggetti pubblici avviano processi di collaborazione. Il lavoro include anche la presentazione di un caso di studio rappresentato dal Parco archeologico dei Campi Flegrei che nel corso del 2019 ha avviato una sperimentazione di PPP.