Raffaella Di Castro, "Testimoni del non-provato. Ricordare, pensare, immaginare la Shoah nella terza generazione" (original) (raw)
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Sull'esperienza scritta della Shoah
Quell’enigmatico lumpf. Sull’esperienza scritta della Shoah, in Vedere, sentire, comprendere l'Altro. Auschwitz 27 gennaio 1945, temi, riflessioni, contesti: studi sulla storia, il diritto, la scienza e la letteratura (A. Gaudio, P. Coen, G. Violini, a cura di), Soveria Mannelli, Rubbettino, 2013, pp. 363-368.
2015
A seguito della Giornata Europea della Cultura Ebraica e dell’inaugurazione della mostra Tzachor/Ricorda, ancora allestita nella piazza coperta di Salaborsa, si terrà un ulteriore momento di approfondimento sui temi della Memoria in cui si racconteranno e si metteranno a confronto diverse esperienze europee e internazionali Si percorrerà infatti una sorta di "viaggio" che partirà da Roma, passerà da Parigi e arriverà a Bologna. Introduce Daniele De Paz , Presidente Comunità Ebraica di Bologna Saluti autorità Patrizia Gabellini, Assessore Comune di Bologna Massimo Mezzetti, Assessore Regione Emilia-Romagna Dario Disegni, Presidente Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia Pier Giorgio Giannelli, Presidente Ordine degli Architetti di Bologna Ne parlano Andrea Morpurgo, Storico dell’architettura, Consigliere FBCEI Luca Zevi, Architetto, progettista del Museo Nazionale della Shoah di Roma Laura Fontana, Mémorial de la Shoah di Parigi SET Architects, Gruppo vincitore Memoriale della Shoah di Bologna
Rappresentazioni della Shoah. Tra storia e racconto, tra realtà e fiction
in "Qualestoria", n. 1-2, 1994
Il fumetto di Art Spiegelman "Maus. Racconto di un sopravvissuto", pubblicato negli Stati Uniti in due parti nel 1986 e nel 1992, tradotto in italiano prima su "Linus" e poi in volume da Feltrinelli, e successivamente disponibile anche su CD-ROM prodotto dalla Voyager Company, rappresenta sicuramente una tappa importante nella storia di questo genere espressivo, sia per l'argomento che affronta, la tragica realtà dei campi di sterminio, sia per la estrema incisività del segno grafico. Oltre a ciò presenta una serie di caratteristiche che ne fanno un'opera estremamente complessa e ricca di suggestioni dal punto di vista narrativo, che proprio per questi aspetti può essere collegata al film "Schindler's List" (1994) di Steven Spielberg, opera che ha conosciuto un enorme successo di critica e di pubblico ed è stata premiata con diversi Oscar.
La ricostruzione storica della persecuzione antiebraica nell’Italia fascista ha dovuto fare i conti sin dagli albori con una diffusa attitudine a minimizzare l’antisemitismo che, con gradazioni diverse, ha accompagnato il Ventennio. Nello specifico, la storiografia ha dovuto affrontare una tendenza a sottovalutare pregiudizi e orientamenti antiebraici nella società e nella cultura italiana; a oscurare il complesso percorso dell’antisemitismo fascista; a leggere l’alleanza con la Germania di Hitler come se quest’ultima non fosse costitutivamente votata alla persecuzione degli ebrei; a ridimensionare la collaborazione della Repubblica di Salò alla Shoah nazista. Ciò ha comportato l’insorgere di inciampi alla comprensione e deragliamenti nella ricostruzione. Il loro superamento ha costituito per gli storici un cimento suppletivo, tuttora in corso. Il libro ha per oggetto otto di questi inciampi e deragliamenti.