Un ambiente di m-learning con Moodle (original) (raw)

Scuola Digitale: L’Ambiente DI Apprendimento Moodle Applicato Ad Un Cpia

Italiano LinguaDue, 2019

L’articolo riporta uno studio sperimentale basato sull’utilizzo dell’ambiente di apprendimento virtuale Moodle in un CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti), con l’obiettivo di trasformare anche quelle aule in “luoghi aperti all’innovazione” mediante l’utilizzo di dispositivi digitali connessi ad internet. L’esperienza e stata effettuata in 5 classi ed ha visto coinvolti circa 80 studenti, adolescenti e adulti, con background differenti. Nel lavoro in classe e a sostegno e stata messa in pratica una metodologia che fa riferimento alla scuola digitale, con attivita specifiche e mirate create dal docente e svolte con la sua regia. Si e inteso, in tal modo, rendere l’esperienza scolastica piu vicina alle modalita di apprendimento attuali, rendendo la fruizione dei contenuti accessibile anche a distanza e rimodulando i tempi di insegnamento/apprendimento. L’analisi del percorso effettuato illustra le criticita piu evidenti che si sono nel corso dell’esperienza e propone ...

Moodle come ambiente di gestione di un’azione di sistema per la formazione continua e informale degli insegnanti

2011

Moodle come ambiente di gestione di un'azione di sistema per la formazione continua e informale degli insegnanti Draft del capitolo: Repetto, M., Trentin, G. (2011). Moodle come ambiente di gestione di un'azione di sistema per la formazione continua e informale degli insegnanti. In M. Baldoni, C. Baroglio, S. Coriasco, M. Marchisio e S. Rabellino (eds) E-learning con Moodle in Italia: una sfida fra passato, presente e futuro, Seneca Edizioni, Torino, pp. 85-94, ISBN: 978-88-6122-269-4.

Moodle nella formazione dei docenti CLIL: e-tutoring e cooperazione per la formazione di una comunità di apprendimento online.

Marina Rui, Laura Messina, Tommaso Minerva (eds), Teach Different! Proceedings della Multiconferenza EMEMITALIA2015, ISBN: 978-88-97752-60-8

Con l’intento di rispondere alle crescenti richieste istituzionali di formazione linguistica, didattica e metodologica per i nuovi insegnanti CLIL, l’Università di Napoli L’Orientale ha implementato un corso metodologico in modalità blended, in cui seminari e laboratori in presenza sono stati affiancati da moduli tutorati sulla piattaforma eLearning L’Orientale, sviluppata dal Centro Linguistico di Ateneo (CILA) a partire dall’open source Moodle. La componente online, realizzata in un’aula virtuale integrata con gli strumenti di comunicazione del Web 2.0, ha rivestito un ruolo rilevante nell'implementazione del percorso formativo. L'interazione in aula è avvenuta attraverso forum formali guidati dal tutor e forum informali per l'interazione spontanea tra i corsisti. I wiki sono stati utilizzati per realizzare alcune delle attività di apprendimento collaborativo, come e-task e webquest. Questionari, interviste online, griglie e sondaggi sono stati impiegati in tutte le fasi del percorso per monitorare e valutare non solo compiti, attività di apprendimento e interazioni ma anche la qualità del percorso formativo offerto, fornendo un feedback positivo fondamentale per la realizzazione di ulteriori esperienze di formazione blended dei docenti CLIL. Il presente lavoro rivolge una particolare attenzione sia all’interazione collaborativa tra i docenti CLIL in formazione sia al ruolo dell’e-tutor, inteso non solo come mediatore della comunicazione e facilitatore dell’apprendimento ma anche come supporto nella formazione di una comunità di apprendimento virtuale.

Moodle a supporto per una didattica ICT «normalizzata»

Bricks, 2019

Questo articolo intende presentare l'esperienza didattica sviluppata nello scorso anno scolastico 2018-19 e ancora in essere presso alcune classi del Liceo Scientifico Linguistico Giordano Bruno di Melzo e incentrata sull'impiego di MOODLE nelle materie di filosofia e storia.

Moodle per il recupero e lo scaffolding

Bricks, 2020

L'articolo analizza l'utilizzo della piattaforma Moodle come strumento per il recupero e lo scaffolding nell'insegnamento della filosofia e della storia nelle scuole superiori. Attraverso l'esperienza del progetto "Il Filo di Arianna", l'autore illustra come l'integrazione di risorse digitali e cartacee possa favorire l'autonomia degli studenti e la personalizzazione dell'apprendimento. La creazione di materiali didattici autoprodotti e l'uso di licenze Creative Commons vengono presentati come strategie efficaci per promuovere una didattica costruttivista e inclusiva, in linea con le direttive del Piano Nazionale Scuola Digitale. rivistabricks.it Abstract in inglese This article examines the use of the Moodle platform as a tool for remediation and scaffolding in teaching philosophy and history in secondary schools. Through the experience of the "Il Filo di Arianna" project, the author demonstrates how integrating digital and print resources can enhance student autonomy and personalized learning. The creation of self-produced educational materials and the adoption of Creative Commons licenses are presented as effective strategies to promote a constructivist and inclusive teaching approach, aligning with the guidelines of the National Digital School Plan.

Un plug-in per la didattica personalizzata in Moodle

2011

Il presente lavoro nasce nell’ambito del progetto Open Learning, in cui un gruppo di ricerca misto, aziendale (CASPUR e Open Informatica) ed accademico (Universita Roma Tre), mira a concretizzare l’unione tra le tecnologie piu usate per la didattica a distanza, i Learning Management Systems e i vantaggi dei sistemi personalizzati, al fine di proporre un modello innovativo di veicolazione dei contenuti didattici, incentrato sulla personalizzazione dell’esperienza formativa. Il plug-in proposto integra in Moodle un motore che adatta automaticamente la sequenza di materiale didattico proposta al discente, sulla base delle sue conoscenze pregresse e dei suoi stili di apprendimento.

Aiutare l'utente di Moodle: Un sistema di Help Desk

Il Corso di Studi in Informatica della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Ateneo torinese dopo la sperimentazione di un anno, conclusa con successo, ha adottato un sistema di Course Management System (CMS, per brevità) basato sul software OpenSource Moodle per il supporto alla didattica.

Configurare Moodle 4X per favorire l'autoregolazione dello studente

Il Liceo Classico e Scientifico "Silvio Pellico-Giuseppe Peano" con un server di proprietà su cui ha installato due piattaforme Moodle, una per la gestione dei corsi interni curricolari e una per la gestione dei corsi extracurricolari e per "ospitare" corsi esterni, ha sperimentato e confrontato l'utilizzo nelle varie attività didattiche della piattaforma stessa e di GoogleClassrooom. La soluzione Moodle è risultata vincente per alcune attività didattiche, poiché alcuni applicativi hanno permesso di personalizzare le impostazioni del server per i corsi, implementando il software antiplagio Compilatio e/o abilitando alcune tipologie di domande particolarmente utili nella didattica a distanza ed integrata, come le domande casuali e le domande formulas. Keywords-Metodologie didattiche innovative, software antiplagio, ricerca in rete, formulas SERVER MOODLE A SERVIZIO DELL'ATTIVITA' DIDATTICA Server Moodle a servizio della comunità scolastica: soluzione sostenibile

Limone, P., Pace, R. & De Santis Annamaria (in press). Linee guida per la progettazione di corsi Mooc: l'esperienza dell'ateneo foggiano. EM&MITALIA2015, Multiconferenza Italiana su e-Learning, media education e moodlemoot.

Con la moltiplicazione delle esperienze di progettazione e produzione di Massive Open Online Courses, diventa sempre più urgente la definizione di linee guida specifiche, che possano attivare un dialogo tra atenei e rendere trasparenti e condivisi i criteri di qualità degli stessi corsi. Nell’esperienza dell’Università di Foggia la definizione delle linee guida è avvenuta contestualmente al processo di produzione di 25 Mooc. La descrizione del protocollo di progettazione rappresenta il tema centrale del presente contributo. L’esito del lavoro non è costituito dalle linee guida intese come prodotto finale della complessa azione progettuale, ma dal processo stesso, che ha attivato energie interdisciplinari, azioni collaborative e confronti iterativi, contribuendo a definire strumenti e riferimenti replicabili in altri contesti accademici.

L'esperienza MoULe Un progetto per il mobile e l'ubiquitous learning Mobile Learning

INTRODUZIONE In questi ultimi anni si è assistito a una cre-scente diffusione delle tecnologie mobili al-l'interno delle scuole e dei contesti educati-vi. In letteratura sono innumerevoli le espe-rienze di mobile learning (detto anche m-learning) [Kukulska-Hulme et al., 2009] in tutti i paesi dove è presente una buona in-frastruttura di telefonia mobile. Il susseguir-si di tali esperienze negli anni ha portato a un'evoluzione dell'approccio con cui gli studiosi hanno affrontato il tema del mobile learning: mentre i primi studi erano mol-to più attenti agli aspetti tecnologici, e spes-so si focalizzavano sulle problematiche con-nesse all'uso degli apparati mobili all'inter-no dell'edificio scolastico, le ricerche più at-tuali hanno spostato l'attenzione sugli aspetti pedagogici, cercando di definire come l'uso di queste tecnologie vada conside-rato all'interno di un più vasto campo di esperienze didattiche, spesso basate su ap-procci metodologici i...

M-Learning & e-inclusion. Il progetto ENSEMBLE

Form@re : Open Journal per la Formazione in Rete, 2011

Nel corso degli ultimi dieci anni, l’Unione europea ha piu volte sottolineato, nelle sue raccomandazioni e documenti, il ruolo che le ICT possono svolgere per favorire le opportunita di partecipazione ed integrazione dei cittadini piu svantaggiati. In questo contesto, il progetto ENSEMBLE, qui presentato, si e proposto di mettere a punto una strategia d’impiego delle tecnologie della comunicazione per promuovere l’integrazione socio-culturale dei cittadini immigrati, facendo leva sull’uso di tecnologie come il lettore MP3 e il telefono cellulare, e sperimentando metodologie didattiche e formati comunicativi adatti agli strumenti impiegati.

Moodle a supporto della didattica Biotecnologie nei Licei: un corso con Moodle che parte da un contesto di inquinamento ambientale a cura di: BRICKS | TEMA

2019

L'insegnamento delle Biotecnologie si è inserito nel curriculum delle classi quinte dei Licei recentemente, entrando a far parte delle discipline STS (Science Technology and Society - Scienza, tecnologia e società-). Per aiutare gli insegnanti ad affrontare questi temi, dato che molti si trovano in difficoltà per la carenza di conoscenze specifiche, abbiamo costruito un corso online sulle Biotecnologie su piattaforma Moodle, da utilizzare in blended learning nelle classi quinte dei Licei, seguendo le indicazioni dell'approccio didattico basato sul contesto (CBL, Context Based Learning). Inoltre, per introdurre gli studenti al mondo della ricerca scientifica, abbiamo utilizzato due pubblicazioni originali con lo scopo di analizzarne la struttura e la funzione. Il corso è stato testato con l'obiettivo di valutarne l’applicabilità.

Su un'ipotesi progettuale per attività di m-learning nelle visite guidate e nei viaggi di istruzione

VII CONGRESSO NAZIONALE SIe-L 2010, 2010

Astratto L'articolo propone la progettazione didattico-formativa di un'esperienza di mlearning(mobile learning) avente come obiettivo prioritario quello di sperimentare l'efficacia educativa di determinate attività informali e non formali, coerenti non solo con l'impianto delle attività extracurricolari di una scuola secondaria superiore ma anche con gli interessi e la disponibilità di gruppi di alunni. Le attività informali e non formali di questo progetto vedono come attori principali gli alunni appartenenti alle classi di un triennio dell' ITC L. Amabile di Avellino che nel contesto delle visite guidate e dei viaggi di istruzione (VGIS) potrebbero utilizzare tecnologie educative integrate(smart-phone, notebook wireless ed e-book reader di nuova generazione) per produrre "appunti di viaggio" sotto forma di contenuti digitali. Questa prima produzione verrà socializzata, discussa e condivisa a distanza utilizzando un ambiente di social networking e una piattaforma di e-learning. Al rientro dal VGIS, continueranno le attività sia formali che informali per ricollocare l'esperienza nelle attività previste dalla progettazione di classe e di istituto. In particolare, vi sarà l' elaborazione di un modulo di carattere multi-pluri-interdisciplinare fruibile sia in presenza che on line, la cui realizzazione avrà bisogno dell'attenzione e del coinvolgimento di tutti gli studenti e dei docenti dell'area tecnico-giuridica. L'intera esperienza richiederà un processo di monitoraggio e valutazione continuo che avverrà sia in presenza, attraverso gli strumenti tradizionali(colloqui, relazioni, questionari,etc.) sia on line, con strumenti e tecniche in grado di misurare qualitativamente e quantitativamente le interazioni efficaci dei gruppi e di seguire il processo di costruzione di nuova conoscenza nel repository. Gli obiettivi formativi si riferiranno allo sviluppo della capacità di costruire nuova conoscenza e di promuovere la cultura digitale e imprenditoriale oltre, ovviamente, all'assimilazione di contenuti culturali e tecnico-giuridici specifici.

E-learning e M-learning: uno strumento di valutazione per il Mobile Learning

2006

Riassunto: Il contributo riporta delle riflessioni relative ad esperienze di formazione a distanza somministrate con metodologie consolidate: in blended e-learning e in mobile learning. L'obiettivo di questa ricerca è quello di valutare la differente fruizione del corso e dei livelli d'efficacia formativa collegati e collegabili alle due diverse metodologie di formazione. La valutazione è stata realizzata tramite un questionario creato ad hoc per valutare l'efficacia formativa di un corso erogato via mobile learning. Parole chiave: Mobile learning, Blended E-learning, Valutazione.

Un approccio E-Learning innovativo nella didattica con utenti sordi: l'ambiente DELE

2012

Questo lavoro descrive le motivazioni alla base dello sviluppo di DELE (Deaf-centered E-Learning Environment). La sordità rappresenta un problema “nascosto” che viene soltanto parzialmente considerato nella progettazione di strumenti interattivi. Questo è tanto più grave quanto più ci si pone in un contesto didattico, dove i contenuti dovrebbero essere facilmente fruibili. DELE rappresenta una possibile risposta a tutto ciò, creando un ambiente “amichevole” e fortemente basato sul canale visivo, tramite l'uso di una strutturale iconicità della navigazione. Con il nostro approccio riteniamo di poter dare un contributo importante all'abbattimento reale delle barriere di accessibilità di cui, ancora oggi, le persone sorde fanno esperienza nel web in generale e, in particolare, negli ambienti di E-Learning.