Un ambiente di m-learning con Moodle (original) (raw)
Related papers
Scuola Digitale: L’Ambiente DI Apprendimento Moodle Applicato Ad Un Cpia
Italiano LinguaDue, 2019
L’articolo riporta uno studio sperimentale basato sull’utilizzo dell’ambiente di apprendimento virtuale Moodle in un CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti), con l’obiettivo di trasformare anche quelle aule in “luoghi aperti all’innovazione” mediante l’utilizzo di dispositivi digitali connessi ad internet. L’esperienza e stata effettuata in 5 classi ed ha visto coinvolti circa 80 studenti, adolescenti e adulti, con background differenti. Nel lavoro in classe e a sostegno e stata messa in pratica una metodologia che fa riferimento alla scuola digitale, con attivita specifiche e mirate create dal docente e svolte con la sua regia. Si e inteso, in tal modo, rendere l’esperienza scolastica piu vicina alle modalita di apprendimento attuali, rendendo la fruizione dei contenuti accessibile anche a distanza e rimodulando i tempi di insegnamento/apprendimento. L’analisi del percorso effettuato illustra le criticita piu evidenti che si sono nel corso dell’esperienza e propone ...
Marina Rui, Laura Messina, Tommaso Minerva (eds), Teach Different! Proceedings della Multiconferenza EMEMITALIA2015, ISBN: 978-88-97752-60-8
Con l’intento di rispondere alle crescenti richieste istituzionali di formazione linguistica, didattica e metodologica per i nuovi insegnanti CLIL, l’Università di Napoli L’Orientale ha implementato un corso metodologico in modalità blended, in cui seminari e laboratori in presenza sono stati affiancati da moduli tutorati sulla piattaforma eLearning L’Orientale, sviluppata dal Centro Linguistico di Ateneo (CILA) a partire dall’open source Moodle. La componente online, realizzata in un’aula virtuale integrata con gli strumenti di comunicazione del Web 2.0, ha rivestito un ruolo rilevante nell'implementazione del percorso formativo. L'interazione in aula è avvenuta attraverso forum formali guidati dal tutor e forum informali per l'interazione spontanea tra i corsisti. I wiki sono stati utilizzati per realizzare alcune delle attività di apprendimento collaborativo, come e-task e webquest. Questionari, interviste online, griglie e sondaggi sono stati impiegati in tutte le fasi del percorso per monitorare e valutare non solo compiti, attività di apprendimento e interazioni ma anche la qualità del percorso formativo offerto, fornendo un feedback positivo fondamentale per la realizzazione di ulteriori esperienze di formazione blended dei docenti CLIL. Il presente lavoro rivolge una particolare attenzione sia all’interazione collaborativa tra i docenti CLIL in formazione sia al ruolo dell’e-tutor, inteso non solo come mediatore della comunicazione e facilitatore dell’apprendimento ma anche come supporto nella formazione di una comunità di apprendimento virtuale.
Un plug-in per la didattica personalizzata in Moodle
2011
Il presente lavoro nasce nell’ambito del progetto Open Learning, in cui un gruppo di ricerca misto, aziendale (CASPUR e Open Informatica) ed accademico (Universita Roma Tre), mira a concretizzare l’unione tra le tecnologie piu usate per la didattica a distanza, i Learning Management Systems e i vantaggi dei sistemi personalizzati, al fine di proporre un modello innovativo di veicolazione dei contenuti didattici, incentrato sulla personalizzazione dell’esperienza formativa. Il plug-in proposto integra in Moodle un motore che adatta automaticamente la sequenza di materiale didattico proposta al discente, sulla base delle sue conoscenze pregresse e dei suoi stili di apprendimento.
Con la moltiplicazione delle esperienze di progettazione e produzione di Massive Open Online Courses, diventa sempre più urgente la definizione di linee guida specifiche, che possano attivare un dialogo tra atenei e rendere trasparenti e condivisi i criteri di qualità degli stessi corsi. Nell’esperienza dell’Università di Foggia la definizione delle linee guida è avvenuta contestualmente al processo di produzione di 25 Mooc. La descrizione del protocollo di progettazione rappresenta il tema centrale del presente contributo. L’esito del lavoro non è costituito dalle linee guida intese come prodotto finale della complessa azione progettuale, ma dal processo stesso, che ha attivato energie interdisciplinari, azioni collaborative e confronti iterativi, contribuendo a definire strumenti e riferimenti replicabili in altri contesti accademici.
L'esperienza MoULe Un progetto per il mobile e l'ubiquitous learning Mobile Learning
INTRODUZIONE In questi ultimi anni si è assistito a una cre-scente diffusione delle tecnologie mobili al-l'interno delle scuole e dei contesti educati-vi. In letteratura sono innumerevoli le espe-rienze di mobile learning (detto anche m-learning) [Kukulska-Hulme et al., 2009] in tutti i paesi dove è presente una buona in-frastruttura di telefonia mobile. Il susseguir-si di tali esperienze negli anni ha portato a un'evoluzione dell'approccio con cui gli studiosi hanno affrontato il tema del mobile learning: mentre i primi studi erano mol-to più attenti agli aspetti tecnologici, e spes-so si focalizzavano sulle problematiche con-nesse all'uso degli apparati mobili all'inter-no dell'edificio scolastico, le ricerche più at-tuali hanno spostato l'attenzione sugli aspetti pedagogici, cercando di definire come l'uso di queste tecnologie vada conside-rato all'interno di un più vasto campo di esperienze didattiche, spesso basate su ap-procci metodologici i...