L’uso dell’Unità Didattica Digitale per lo sviluppo della competenza lessicale (original) (raw)
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Si può cominciare già dalla scuola secondaria di primo grado a far vedere l’intreccio di livelli e piani e a mettere a fuoco le relazioni e le gerarchie che costituiscono l’architettura semantica di un testo? La dimensione testuale va riconosciuta soprattutto dal docente che si deve dotare degli strumenti messi a disposizione dalla linguistica del testo e dagli studi più recenti, ma nella didattica se ne deve tener conto già nei livelli più bassi. I contenuti dell’articolo suggeriscono un approccio a tale dimensione a partire dal riconoscimento e dall’analisi dell’Enunciato, unità comunicativa minima del testo. In quanto struttura breve l’Enunciato è più facile da osservare e da manipolare anche dagli studenti più piccoli e per alcune sue caratteristiche permette di riconoscervi la dimensione comunicativo-testuale. È solo un primo passo per allontanarsi progressivamente dalle forme di superficie del testo verso la ricostruzione della macrostruttura in forme sempre più astratte. ...
Competenza lessicale e apprendimento dell’Italiano L2
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This volume addresses the teaching and learning of vocabulary in Italian L2 from different points of view, defining an updated and heterogeneous framework. The articles focus on wide-ranging topics: advances in acquisitional linguistics research, studies on interlanguage, results of psycholinguistic research, the role of teaching technologies, the use of multimedia lexicographic tools, new attention to languages for specific purposes, analysis of interactions on social networks. Each of these topics is treated specifically referring to the lexical dimension and to the possible applicative effects on the teaching of Italian L2.
L’Utilizzo Della Realtà Aumentata Nella Didattica Dell’Italiano L2
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L’articolo prende spunto dall’analisi di alcune tra le applicazioni mobile di realta aumentata piu famose e utilizzate sia quotidianamente che nella didattica delle materie scientifiche, per sfruttarne le potenzialita anche nell’insegnamento dell’italiano a stranieri. Dopo una brevissima panoramica che intende fare il punto sull’utilizzo delle tecnologie nella classe di lingue, vengono introdotti i concetti di mobile-learning e di realta aumentata. A partire dai primi impieghi di questo strumento nella didattica delle materie scientifiche e tecniche, si arriva alle prime sperimentazioni d’avanguardia nelle classi di lingua, comunque molto rare: l’articolo ripercorre le tappe che portano all’introduzione praticamente pionieristica di questo metodo nella didattica dell’italiano come lingua seconda. Quindi si passa ad analizzarne tutti i vantaggi in termini di inclusione, usabilita, motivazione, versatilita ed innovazione. Nella seconda parte, vengono tratteggiate e catalogate in una t...
Strategie per l’apprendimento lessicale nel Medioevo
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Kaunt ly enfes ad tel age Ke seet entendre a laungage, Primes en fraunceis le devez dire Coment soun cors deit descrire [Walter di Bibbesworth, Tretiz, Nell'insegnamento delle lingue straniere, negli ultimi cinquant'anni si sono andati via via abbandonando i metodi tradizionali, che in linea di massima identificavano l'apprendimento linguistico con l'acquisizione di regole grammaticali, ponendo in posizione separata e secondaria l'acquisizione del vocabolario, e si sono invece affermati approcci che valorizzano la funzione comunicativa delle lingue e mettono al centro dell'attenzione gli aspetti psicologici e cognitivi dell'apprendimento, rivalutando anche l'importanza del lessico (cfr. Serra Borneto 1998: in part. 22-37 e 227-251). Nell'ambito delle teorie e dei metodi di tipo comunicativo, si sono andate sviluppando delle tendenze che considerano lo studio del lessico focale nella prassi didattica e che, nell'insieme, sono riconducibili a quello che viene definito "approccio lessicale" (si veda almeno Lewis 1993 e, in relazione alla didattica, Nation 2001; per gli sviluppi più recenti Lo Cascio 2012):
Fare Didattica Inclusiva Con Le ICT: La Formazione Dei Docenti
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1. Il contesto La scuola del Terzo Millennio ha bisogno di attuare una didattica inclusiva, che estenda la sua azione fuori dall'ambito disciplinare anche a quello sociale, permettendo agli alunni (eccellenze, normodotati, disabili, di altra madrelingua, a rischio drop-out, a rischio ...
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Il rapporto tra l’uomo e la macchina nel campo della didattica delle lingue moderne si e evoluto, fin dai primi esperimenti meccanici dell’inizio del Novecento, nella convinzione che le macchine potessero fungere da insegnanti. Tale convinzione, che disumanizza il processo di apprendimento, si e alimentata nei decenni della fiducia nelle macchine, che oggi si e ulteriormente rafforzata grazie alle TIC. Proprio le TIC, pero, ci offrono la possibilita di superare il paradigma della macchina insegnante, se ne sfruttiamo le potenzialita relazionali. Le e-mail, i blog, i social media consentono di costruire un ambiente virtuale, progettato (e valutato) dal docente ma autogestito dagli studenti, con prevedibili ricadute sulla motivazione e sulla percezione di autenticita del materiale studiato. Si tratta di una potenzialita non priva di controindicazioni e insidie, che, pero, possono e devono essere risolte se si vuole attribuire alla tecnologia un ruolo davvero efficace, ma nello stesso ...
Le competenze digitali degli insegnanti
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Over the last years, the interest in teachers’ digital competence has become the object of increasing attention. The progressive digitalization of our societies led the European legislator, in 2006, to reformulate the framework of key competences, introducing digital competence among the new knowledge that school has to promote. Of course, both future and in-service teachers need to be prepared to favour students’ digital skills. This brought the European Commission to release in 2017 the DigCompEdu framework. In this chapter, we will first review some of the main conceptual models inspiring the reflection and research around teachers’ knowledge and digital skills. Then, we will focus on the DigComEdu framework, to illustrate its main areas of competences and the operational values.
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Il tema di interesse di questo capitolo è la relazione tra tecnologie e disabilità in una prospettiva di didattica speciale, cioè in una prospettiva finalizzata all'integrazione degli studenti disabili dentro l'istituzione scolastica 1 .
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Il presente contributo vuole evidenziare i vantaggi dell'approccio ludico nell'apprendimento del lessico di una lingua straniera, e specificatamente dell'italiano come lingua seconda o straniera. Un approccio ludico assicura, infatti, un apprendimento incidentale, vale a dire quell'apprendimento che si verifica ad un livello più profondo, quasi inconsapevole, proprio di chi impara qualcosa di nuovo mentre è impegnato in un compito che appare finalizzato ad uno scopo diverso. Nelle attività ludiche esemplificate in questo contributo, l'attenzione dell'apprendente, pur indirizzata all'esecuzione di un gioco linguistico, sembra più attratta da finalità ludiche, come ricordare la posizione di un'immagine o di una parola, intuire il più rapidamente possibile il nesso tra parola e significato corrispondente, eseguire in un tempo minore del concorrente un'attività, piuttosto che imparare la forma, il significato e l'uso di alcune parole italiane. Quando poi l'aspetto ludico è gestito da un sistema informatico che in modalità random seleziona la combinazione e la sequenza degli item lessicali, allora il gioco è fatto. Ai vantaggi della modalità ludica si aggiungono le opportunità dello strumento informatico, rappresentate dal coinvolgimento emotivo, dall'interattività e dalla casualità. Tutto ciò, a nostro avviso, facilita l'apprendimento del lessico soprattutto in discenti adolescenti, ai quali appunto è destinato il modulo del corso di italiano che qui viene descritto.