A. Chavarria, F. Giacomello, Riflessioni sul rapporto tra sepolture e cattedrali nell'alto medioevo, Hortus Artium Medievalium, 20. 2014, pp. 209-220. (original) (raw)

The paper studies early medieval burials found in north italian cathedrals trying to understand when people started to be buried in these buildings and who were they. Comparisons are made with other areas such as France and Spain.

Klevnäs, A. and A. Noterman (2024). Interagire con la morte nell’Europa altomedievale: approcci archeologici alla riapertura delle tombe. In: 'Furto e ritualita? Riaprire le sepolture nell’alto medioevo'. (Eds) C. Giostra, E. Aspöck and D. Winger, Archeologia Barbarica 7: 85-119.

2024

Il tema di questo volume è il fenomeno, diffuso nei cimiteri in varie zone d’Europa, delle sepolture intenzionalmente riaperte e disturbate durante l’alto medioevo. Questo articolo offre una panoramica sullo stato attuale delle conoscenze e su come queste siano state raggiunte, con un approfondimento su come un’attenta analisi delle evidenze materiali possa portare a una migliore comprensione delle pratiche in oggetto. Dapprima, la trattazione altomedievale è inserita in un dibattito archeologico più ampio, e poi viene presentata una serie di esempi dettagliati per illustrare aspetti delle testimonianze e le loro interpretazioni. Il dibattito sulla riapertura delle sepolture altomedievali si è concentrato sui frequenti ritrovamenti di tombe che sono state disturbate e con manufatti rimossi precocemente. Come si vedrà, queste sono state tendenzialmente etichettate come derubate o saccheggiate, nonostante siano state avanzate una serie di spiegazioni più specifiche. Gli esempi presentati nell’articolo mostrano come ricerche incentrate sui dati tafonomici, in particolare sull’applicazione dei metodi archeo-tanatologici, possano rivelare la specificità delle azioni nelle singole tombe e altrettanto bene rendano possibile una comparazione più ampia dei tempi e delle forme delle attività di riapertura. Si presenta così un nuovo quadro dell’ampia geografia dei luoghi in cui questo tipo di pratica della riapertura è diventata comune, pur sottolineando la cautela nell’attribuire i segni di disturbo a cause particolari. In futuro, ci si interrogherà su come le pratiche di rimozione di oggetti di corredo dalle tombe siano da mettere in relazione con le altre forme di ri-connessione con i resti fisici dei defunti e con altre pratiche intergenerazionali osservate nelle necropoli altomedievali.

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L. Cerchiai, B. d'Agostino, C. Pellegrino, C. Tronchetti, M. Parasole, L. Bondioli, A. Sperduti, Monte Vetrano (Salerno) tra Oriente e Occidente. A Proposito delle tombe 74 e 111, in AION ArchStAnt N. S. 19-20, 2012-13 (2016), pp. 73-108.