Cafiero trasformazioni che partono dall'interno (original) (raw)

Dall'interno: resilienza, trasformazione, resistenza

in Architetture Resistenti. Ptogetti per la musica nel Rione Sanità, a cura di Gioconda Cafiero, Giovanni Multari, 2016

Tra progetto del nuovo e progetto di trasformazione dell’esistente non è possibile leggere opposizione e distanza sul piano metodologico o concettuale, bensì è possibile dire che il confronto sullo stesso tavolo di lavoro di queste due declinazioni del progetto è foriero di interessanti riflessioni e sperimentazioni. L’ottica propria dell’Architettura di Interni consente di affrontare il progetto di riscrittura di spazi storici con una particolare attenzione a coniugare la lettura delle tracce con l’esperienza degli stessi spazi intesi come vissuti. Indipendentemente dalla misura, interventi condotti in modo attento alle relazioni tra le parti coinvolte possono riscrivere il senso di uno spazio ed il suo ruolo in relazione alla città, legando misura umana e misura urbana. Questo approccio, che accoglie in sé l’idea della trasformazione, affronta la radicalità dello spazio architettonico: non limitandosi alla definizione degli aspetti terminali o alla previsione di tutte le attrezzature che rendono uno spazio disponibile all’uso, intende l’architettura come una filiera unitaria in cui convergono interno ed esterno, il cui senso si definisce nell’impianto spaziale, in cui i dettagli sono il presupposto perché possa essere abitata . Nell’ipotesi del nuovo quanto nella trasformazione dell’esistente, il progetto alla misura umana indaga in profondità la natura degli spazi, realizzando e verificando in essi il senso di una fabbrica.

Persefone ed Ecate l'idea di trasformazione

I-dee del femminile, 2019

In questo periodo dell'anno la natura si prepara per l'inverno. Questa fase richiede molta energia. Ma in quali modi ci si prepara e da dove arriva questa arcaica pratica. Dopo Demetra parliamo della figlia Persefone. Entrambe I-dee del mistero della trasformazione. Questa idea, evoca in me l'immagine di un momento particolare della vita, quando le giovani donne e i giovani uomini, sono pronti per iscriversi all'università o entrare nel mondo del lavoro scegliendo una professione. Un momento colmo di grandi speranze e un po' di timore per il futuro, per essere assoluti principianti ma con tanto desiderio di fare nuove esperienze. Un po' come l'eroe delle fiabe, quando lascia il luogo sicuro dove è cresciuto per intraprendere il viaggio. Dai genitori ha ricevuto un dono, è il suo momento, quello nel quale si è pronti anche ad avventurarsi in selve oscure, lande inesplorate, per trovare se stessi e la propria realizzazione. In altre parole possiamo chiamarlo il viaggio dell'anima. Analisi Filosofica Persefone per i greci, Kore o Proserpina per i romani, Armonia per i culti della Tracia era associata a riti e culti misterici e riti di passaggio.Nei misteri eleusini veniva rappresentato il mito del rapimento di Persefone, strappata alla madre Demetra dal re degli inferi, Ade, in un ciclo di tre fasi, la discesa o la perdita, la ricerca e l'ascesa. Il rito era diviso in due parti: la prima, piccoli misteri, era una specie di purificazione che si svolgeva in primavera, la seconda, grandi misteri, si svolgeva in autunno. L'antropologo Van Gennep osservò tre stadi in tutti i riti di iniziazione: Separazione, transizione e reintegrazione. Nella prima fase l'individuo viene separato dal contesto in cui si trova (es. l'individuo viene mascherato e portato nella foresta), nella seconda attraversa un passaggio simbolico che rappresenta il culmine della cerimonia (es. affronta una prova), nella terza viene reintegrato alla sua esistenza con un nuovo status sociale.

Da Bernardo di Chiaravalle allo 'Iacopone' bolognese Rimodulazioni mistiche della transformatio

Rivista di Storia e Letteratura Religiosa, 2023

Nelle rime della Devotissime compositioni rhythmice, silloge laudistica bolognese del XV-XVI secolo, si coglie la viva eco della plurisecolare meditazione sull’amore trasformante come paradosso teandrico, théosis realizzata nella dialettica inclusiva degli irriducibili. La teologia del XII secolo, per voce dei maestri di san Vittore e dei monaci cistercensi, come Bernardo di Chiaravalle, aveva celebrato nell’amore la configurazione della materia umana alla forma divina e in questo l’assimilazione al modo d’essere del Dio-Trinità. La spiritualità francescana aveva esaltato, rielaborando la teologia monastica, la contestualità di pienezza e nullità divina nell’uomo: le laude di Iacopone da Todi, ad esempio, celebrano nella nullità dell’uomo informata dall’Essere la natura dell’Amore in quanto trascendimento perenne nell’Altro. Attraverso il medium della tradizione iacoponica e paraiacoponica, il motivo della transformatio viene accolto e rielaborato nelle Devotissime compositioni rhythmice. Nelle laude bolognesi, l’unione con lo Sposo nella cella vinaria del Cantico dei cantici è resa possibile dal coraggio di crederlo possibile alla propria fragile creaturalità, che nell’amore è trasfigurata senza essere cancellata. In the rhymes of the Devotissime compositioni rhythmice, a Bolognese laudistic sylloge of the 15th-16th century, one can perceive the lively echo of the centuries-old meditation on transforming love as a theandric paradox, théosis realized in the inclusive dialectic of the irreducible. Twelfth-century theology, through the voice of the masters of Saint Victor and of the Cistercian monks, such as Bernard of Clairvaux, had celebrated in love the configuration of human matter to the divine form and in this the assimilation to the way of being of the God- Trinity. Franciscan spirituality had exalted, reworking monastic theology, the contextuality of divine fullness and nullity in man: the laude of Iacopone da Todi, for example, celebrate in the nullity of man informed by Being the nature of Love as transcendence perennial in the Other. Through the medium of the Iacoponic and paraiacoponic tradition, the theme of the transformatio is accepted and reworked in the Devotissime compositioni rhythmice. In the Bolognese laude, the union with the Beloved in the wine cellar of the Canticle of Canticles is made possible by the courage to believe it possible for one's own fragile creaturehood, which in love is transfigured without being erased.

L'interiorità si forma in cronosfere

L'Indiscreto, 2019

A symbolic visual and cultural study on spacetime representations in our interiority through philosophy, history of religions and comparative philosophy.

Interrogare i luoghi, progettare il mutamento

Ri-formare Milano. Progetti per aree e edifici in stato di abbandono, 2017

La ricerca ha mosso i primi passi mediante l’interrogazione dei luoghi scartati nell’area milanese, volgendo l’attenzione su ciò che è dimenticato, escluso dalle dinamiche vitali della città e dai suoi flussi più evidenti, quindi rinviato in un ruolo marginale. Dalla sintesi dei luoghi significativi, alle mappature come strumenti conoscitivi, agli esercizi progettuali come scenari per il futuro della città.

Le trasformazioni del racconto

Storia del cinema italiano, 1924- 1933, vol. IV, 2014

Il modificarsi dei modelli narrativi nel cinema della crisi dei primi anni Trenta.

Decolonizzare l’immaginario della crescita dalle aree interne

Saperi Territorializzati, 2024

Se è vero che l’ecologia senza lotta di classe è giardinaggio, come vuole la frase attribuita a Chico Mendes – sindacalista e ambientalista brasiliano assassinato dai rancheros, i padroni della terra – lo è altrettanto il fatto che l’inversione del declino delle aree interne senza l’uscita dall’immaginario della crescita è poco più che maquillage. I tentativi di costruire nuove realtà sociali, umane e produttive per i territori posti al di fuori dai grandi agglomerati urbani, a partire dalla stessa idea fallimentare che ha prodotto le contraddizioni ben visibili nell’ossatura del nostro Paese, non fanno che ribadire l’esistenza di un immaginario totalmente colonizzato, vittima e carnefice di sé stesso. Non superare i presupposti antitetici e di diseguaglianza sociale su cui regge, che perpetuano lo stesso regime di significati e le conseguenze che ne derivano, è come fare giardinaggio per occultare che la foresta brucia. O nascondere un volto tumefatto sotto un trucco pesante. Soluzioni estetiche.

TERZI PAESAGGI. ALL'INTERNO DEGLI SPAZI DELL'ALTERITÀ

SELVE URBANE. PERCORSI DI RICERCA, 2022

The need to readjust the theoretical principles to look at the ‘countryside’ space, to identify the necessary conditions for the architectural project, is characterizing the theoretical research of the contemporary. The interest in extra-urban territories has put some urgent considerations under the magni- fying glass, including, the crisis of the urban model as an inhabited space, the need for singular autonomy and collective interdependence of the project, the project as an integrated production expedient autonomous. These needs re-define parameters with which to answer the question: can the ‘countryside’ be a productive and ecological infrastructure, a dwelling solution? Crossing the updated relationship with the soil, the energy-environmen- tal ‘avances’, the settlement relationships as both collective and productive dynamics, new hierarchies and needs required by the project and its theory are defined.