Agostino di Ippona, L'anima e la sua origine (original) (raw)
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AGOSTINO, L’anima e la sua origine. Testo e traduzione, a cura di G. CATAPANO ed E. MORO (Nuovi Testi Patristici 2), Roma: Città Nuova, 2022
A presentation of the new Latin-Italian edition of Augustine's "De anima et eius origine", accompanied by a reading and commentary on selected passages.
Utilizzare la filosofia per interpretare la creazione? Agostino di Ippona esegeta della Genesi
Forum. Supplementa to Acta Philosophica (http://forum-phil.pusc.it/volume/4-2018), 2018
The paper aims to focus on Augustine’s “De Genesi ad litteram”, in order to study the wide use of philosophical terms, notions and arguments made by the Bishop of Hippo in his twelve books commentary on Genesis 1-3. The main themes examined are: the creation of the spiritual creature, the process of angelic knowledge, the formation of living beings, the double action of divine Providence, the nature of human soul, the different types of vision. Finally, the paper underlines Augustine’s positive attitude towards scientic research, thus highlighting his harmonious conception of the relationship between faith and reason.
AGOSTINO, Sull'anima: L'immortalità dell'anima, La grandezza dell'anima
In questo volume sono pubblicate insieme le due operette giovanili di Agostino che trattano il tema dell'"anima". La prima, il «De immortalitate animae», fu scritta a Milano nel 387, mentre Agostino si preparava a ricevere il battesimo. Fu concepita non come opera a sé stante, bensì come promemoria per il completamento dei «Soliloquia», rimasti incompiuti. Il breve trattato presenta una concatenazione densa di argomenti a favore dell'immortalità dell'anima, che devono molto al neoplatonismo plotiniano e porfiriano. La seconda, il dialogo «De quantitate animae», nacque circa un anno dopo, dalle conversazioni che Agostino ebbe con l'amico Evodio a Roma, in attesa di imbarcarsi per l'Africa. La discussione intende mostrare che l'anima è priva di estensione spaziale e che la sua "grandezza" sta invece nel valore della sua attività, graduata in sette livelli ascendenti, dalle funzioni vegetative alla visione di Dio. Quest'edizione è curata da Giovanni Catapano. L'introduzione ricostruisce il contesto problematico dal quale sono sorti i due scritti, illustra la loro struttura argomentativa, fa il punto sulla questione delle fonti e indica alcune tappe della loro fortuna soprattutto nel Medioevo. Le numerose note al testo cercano di evidenziare i rapporti con le altre opere di Agostino e con il pensiero di Platone, Aristotele, Cicerone, Plotino e Porfirio. Le parole chiave e la bibliografia completano il volume. Il testo latino a fronte è tratto dall'edizione critica di W. Hörmann (contenuta nel vol. LXXXIX del Corpus scriptorum ecclesiasticorum Latinorum, Vienna 1986).
L'Educazione Dell'Umo in Agostino D'Ippona
Educere et Educare, 2020
RIASSUNTO: Questo studio trattera dell'educazione dell'uomo in Agostino di Ippona. Nella concezione agostiniana educare significa liberare l'uomo dei vizi e realizzare la sua originale apertura all'essere transcendente che é Dio. Tuttavia, l'uomo soltanto può ritornare a Dio se, per primo Dio viene al suo inccontro. Per questo motivo, fin dal momento della creazione, Dio si fa presente nell'uolo, il quale fu creato non soltanto da Dio, ma anche per Dio. Dio educa l'uomo dall'interno attraverso la presenza ontologica ed anche per mezzo della presenza illuminante, dalla quale l'uomo há bisogno per conoscere la vera volontà divina. Ma, per l'uomo non basta solo conoscere. Per essere educato nel cammino del bene l'uomo bisogna anche essere mosso dall'Amore dal proprio Dio. Illuminato nel conoscere e mosso dall'Amore per agire com ...
Il corpo spirituale in Agostino bogoslovlje
БОГОСЛОВЉЕ ЧАСОПИС ПРАВОСЛАВНОГ БОГОСЛОВСКОГ ФАКУЛТЕТА, 2021
The Spiritual Body in Augustine Summary: Augustine’s anthropology didn’t only evolve throughout time, but also changed qualitatively, and understanding it has provoked bitter debates for centuries, as it does today. Even the extreme advocates of the uniqueness of his opinion do not question the fact that he later changed his youthful — Platonist — positions. Nowhere in his thought we find the idea of the pre-existence of the soul, but the creation of a man who is sexually differentiated, who is equal to today’s one, who must eat in order to live. So the man who came out of God’s hands is this man. A realistic picture of the original Adam only grew in Augustine, the initial hesitation to attribute desire to the original nature of man is later overcome, although the current pleasure is not fully identified with the original one. But this is nonetheless a shift from the original vision of passionless reproduction. The important point is that the division into sexes is not conditioned by sin, but it has the purpose of mediating the birth of all the saints who will be the inhabitants of the Heavenly Jerusalem. Also, man is seen as mortal in himself, although not necessarily dead, but as created in a “middle” state, which implies his necessary transformation from the psyhical body to the spiritual, which will not be subject to death. This transformation was necessary for Adam, because he was not perfect, but was destined to be transformed into a spiritual body, which is the body of Jesus Christ in which all other bodies are contained. ▶ Keywords: Augustin, spiritual body, death, lust, Caelestius, Julian of Eclanum, Antiochians, Totus Christus.