Raccontare nel Tempo (II): Cronologia, Teleologia, Narratività (original) (raw)

Enthymema I 2010 Raccontare nel Tempo (II): Cronologia, Teleologia, Narratività

In questa sezione centrale di Telling in Time II, Meir Sternberg rivolge la propria riflessione alle questioni sorte dall'incontro tra temporalità e narrazione osservato nella parte iniziale del saggio: strategie retoriche di controllo discorsivo, effetti narrativi, dinamica teleologica della sorpresa, so-no tutte problematiche, queste, appartenenti a quella dimensione pragmatica che caratterizza la prospettiva di indagine dell'autore. Il percorso argomentativo dei primi capitoli di queste pagine affronta infatti il discorso sugli effetti narrativi, presente nella storia degli studi letterari fin dalla Poetica aristotelica, a partire da premesse che consentono di gettare nuova luce su di essi: se i con-cetti aristotelici di «rovesciamento», «riconoscimento» e «sorpresa» sono entrati nelle teorizzazioni novecentesche-Sternberg osserva in particolare i lavori pioneristici di Propp e le implicazioni introdotte nell'esperienza narratologica-in forma pressoché immutata, conse...

Tempora. I tempi verbali nel racconto I

2023

Come forse si può osservare, ho inserito opere poetiche che almeno in parte sono fuori periodo (balza all'occhio Penna, che in un libro del 1973 raccoglie testi anche degli anni

Raccontare storie al tempo delle serie TV

LineaTempo, 2019

Un'interessante analisi delle dinamiche letterarie e seriali della TV. Una delle trasformazioni tecnologiche del XX secolo, di maggior impatto sulla nostra società, è stato lo sviluppo dei nuovi media: fotografia, telefono, radio, cinema e soprattutto televisione. Questa trasformazione ha vissuto un'accelerazione radicale negli ultimi anni del secolo scorso con la diffusione di internet e di tecnologie che ne hanno facilitato grandemente l'utilizzo e il consumo. Oggi siamo invasi dai black mirrors, schermi che ci danno accesso immediato a un flusso vorticoso di informazioni e storie. Queste trasformazioni hanno un impatto fortissimo sulle nostre vite, offrendoci nuove possibilità e nuovi problemi.

Tempora. I tempi verbali nel racconto. Vol. 1

2023

Come forse si può osservare, ho inserito opere poetiche che almeno in parte sono fuori periodo (balza all'occhio Penna, che in un libro del 1973 raccoglie testi anche degli anni

Prospettivismo e Modernismo: La Rappresentazione del Tempo nei Racconti di Svevo

Quaderni di Italianistica, 2021

Il saggio esamina il rapporto che intercorre tra la corrente filosofica detta prospettivismo e il modernismo al fine di rendere conto della natura contraddittoria di quest’ultimo. Il saggio si propone di giungere a questo scopo attraverso l’analisi della narrativa breve di Italo Svevo. La varietà dei racconti, spesso negletti dalla critica, permette di mostrare e teorizzare un prospettivismo sveviano ispirato dalla filosofia di Nietzsche e Schopenhauer e caratterizzato da una particolare rappresentazione prospettica del soggetto e del tempo. È questa natura prospettica, antiassolutistica e antidogmatica che permette di spiegare senza risolvere le contraddizioni costitutive del modernismo e, allo stesso tempo, di rivelare come attraverso queste potenzialità̀ talora contrastanti del reale e dei soggetti che vi abitano, il fenomeno modernista parli ancora al mondo contemporaneo.

Il narratore, il tempo e lo spazio

Narrare al tempo della globalizzazione, 2016

Impaginazione e servizi editoriali: Pagina soc. coop., Bari Finito di stampare nell'ottobre 2016 da Grafiche VD srl, Città di Castello (PG) isbn 9--0-9-1 Riproduzione vietata ai sensi di legge (art. 11 della legge 22 aprile 191, n. 6)

La "grande narratologia" di Temps et récit

Allegoria, 79, 2019

Per diventare un “classico” nel proprio campo di ricerca, un libro deve superare la primaria intenzione dell’autore e parlare a nuovi lettori e nuovi problemi. Temps et récit di Ricœur è un punto di riferimento imprescindibile nella definizione storica del concetto di “identità narrativa”, ma parla anche ai nostri tempi come monito a non identificare il sé con la mente. A dispetto della tendenza della teoria letteraria contemporanea ad un ritorno alla spiegazione (neuroestetica, distant reading), nel lavoro del filosofo francese troviamo il progetto di una “grande narratologia” in cui spiegare di più vuol dire comprendere meglio.

Tempora I tempi verbali nel racconto. Vol 2 A cura di Francesco de Cristofaro, Paolo Giovannetti e Giovanni Maffei

Biblion Edizioni, 2024

In questo secondo volume sono contenuti gli interventi che il 20-21 ottobre 2021, nel corso del Seminario permanente di narratologia dedicato ai tempi verbali, seguivano le relazioni “a invito”. Solitamente li si definisce “comunicazioni”. Entrano in gioco studiose e studiosi, quasi sempre giovani, che hanno lavorato su casi (racconti o romanzi, in una circostanza una raccolta di poesie) ritenuti esemplari dell’uso “stilistico” dei tempi verbali, entro un quadro soprattutto novecentesco, italiano, e con una predilezione per la seconda metà del secolo. I metodi storico-letterari individuano punti di contatto con la teoria narratologica, cercando di caratterizzare i momenti in cui la convenzione narrativa – il sistema delle temporalità codificate – mostra discontinuità, faglie, anomalie.