Una Pagina Dimenticata - Analisi delle Tensioni Artistiche e Sociali alla Biennale Veneziana del 1968 (original) (raw)

La Biennale di Venezia 1968-1978 : la rivoluzione incompiuta

PhD Università Ca' Foscari Venezia Copyright: © Maria Vittoria Martini, 2011 Abstract: Nel 1968 il critico d’arte inglese Lawrence Alloway terminava The Venice Biennale 1895-1968. From salon to goldfish bowl sostenendo che fosse urgente che la Biennale elaborasse un “sistema di controllo” sulle mostre che risolvesse la sua complessa “struttura cellulare”. E’ in questo punto che cronologicamente si innesta questa ricerca: la crisi istituzionale e funzionale della Biennale giunse al culmine diventando la causa che ne fece l’obiettivo della contestazione sessantottina e il radicale rinnovamento richiesto dalla società civile si espresse nella riforma dello statuto “democratico e antifascista” del 1973. L’ipotesi di questa ricerca è che quel “sistema di controllo” sia stato trovato e testato con l’edizione del 1976 e che questo non sia altro che il frutto delle irripetibili esperienze civili e culturali realizzate all’interno e intorno alla Biennale immediatamente dopo la contestazione. In 1968 the art critic Lawrence Alloway ended The Venice Biennale 1895-1968. From salon to goldfish bowl asserting that it was necessary that Venice Biennale worked out a “control system” on its exhibitions in order to solve its complex “cellular structure”. It is in this very moment that this research inserts itself chronologically. The institutional and functional crisis came to the apex in 1968 when the Biennale became the target of the protests for these reasons. The quest for a radical renewal of the cultural institution coming from civil society, finally expressed itself in the 1973 “democratic and antifascist” reform. This research hypothesis is that the “control system” on the exhibitions has found and tested in occasion of 1976 Biennale and that it was the result of all the civil and cultural experiences developed soon after ’68 protests in and around the Venice Biennale.

Venezia e l’arte. La Biennale a mosaico [essay ]

in Ballarin M., Ruggeri D. (eds.) Venezia. Città sostenibile, Wa.Ve. 2019, Anteferma edizioni Iuav, 2020

The 45th edition of the Venice Biennale, titled Cardinal Points of Art (1993), is key to understanding the pro- drome of the exhibition’s exit from the Giardini and to identifying the first signs of urban biennials that would take entire cities as their sites. The curator Achille Bonito Oliva offered the visitor an expanded exhibition scattered throughout the city. The concept of the “mosaic exhibition” served as a curato- rial methodology, and the key concepts of nomadism, transnationality and coexistence were shared by all of the 15 exhibitions that composed the Biennale. The visitor, obliged to embark on an intense tour of the city, was invited to build their own Biennale in fragments and to inhabit Venice both physically and semantically. The expansion of national pavilions and collateral ex- hibitions beyond the historical venue transformed the whole of Venice into an exhibition space.

"L’ambiente come sociale alla Biennale di Venezia 1976": note da un libro mai realizzato

In corso d’opera. Ricerche dei dottorandi in Storia dell’Arte della Sapienza., 2015

Oramai conclusasi la XXXVII Biennale d’arte di Venezia, nel gennaio del 1977 lo storico e critico d’arte romano Enrico Crispolti scrive all’ente veneziano a proposito della mostra della sezione italiana da lui curata insieme a Raffaele De Grada. Intitolata "L’ambiente come sociale", la mostra aveva risposto al tema progettuale indicato dall’ente, "Ambiente, partecipazione e strutture culturali", presentando «proposte, azioni, esperienze, documenti di ricerca per nuovi modi di intervento creativo nell’ambiente sociale». Nella lettera, Crispolti chiede il materiale di documentazione della mostra e propone di raccoglierlo in una pubblicazione. Il volume avrebbe dovuto riunire, ampliandoli, i testi e le illustrazioni pubblicate nell’opuscolo realizzato per l’occasione, le trascrizioni delle interviste ai partecipanti e del dibattito "Nuova domanda e modi di produzione culturale nel campo delle arti visive", alcuni documenti del convegno sul decentramento e il resoconto degli incontri del ciclo "Documentazione aperta". Infine, avrebbe incluso una nota sull’allestimento della mostra, a opera di Ettore Sottsass, e sulle tecniche audiovisive impiegate. Il libro non fu mai realizzato, ma le note che scandiscono il progetto editoriale e i materiali allegati aiutano a orientarsi tra le eterogenee proposte di questa mostra, rimasta ai margini del racconto storiografico. A che cosa si riferiva il critico parlando di «ambiente come sociale»? Che intendeva come “nuovi modi di intervento creativo” e in che cosa consisteva una «documentazione aperta»? Questi sono i nodi discussi in questo intervento, che ricostruisce la presenza della partecipazione italiana all’interno della Biennale veneziana del 1976.

Intorno all’Indisposizione artistica di Venezia del 1887

At the end of the Nineteenth Century Humorous Salons took place in several European and US cities. These exhibitions were promoted by groups of artists who through their satirical works anticipated some of the manners and languages then adopted by the Avant-gardes. In 1887 Venice hosted the Indisposizione Nazionale Artistica, a Humorous Salon directed by Paulo Fambri and inspired by a similar exhibition carried out in Milan in 1881. The Venetian exhibition was widely publicized through manifestos that illustrated the concept of the event and gathered works of many artists from all over Italy. The essay reconstructs for the first time the history of this exhibition studying it in a national and international context. http://www.predella.it/index.php/component/content/article/53-issue-no-37/326-michela-morelli.html Predella pubblica ogni anno due numeri online e due numeri monogra ci a stampa / Predella publishes two online issues and two monographic print issues each year Tutti gli articoli sono sottoposti alla peer-review anonima / All articles are subject to anonymous peer-review

«Il festival rinascerà», Paola Masino inviata alla Manifestazione d’Arte Cinematografica di Venezia del 1946

2020

The essay presents and analyses the film criticism articles written by Paola Masino for the new edition of the Venice Film Festival after the Second World War. The articles, which appeared in the Gazzetta d’Italia between August 31 and September 19, 1946, were not later collected or republished. These are rare materials, never studied before, found among the documents of the Fondo Paola Masino kept at the Archivio del Novecento, Sapienza University of Rome. Other significant and useful information to understand Masino’s critical perspective on cinema emerges from the letters sent from Venice to family members. The analysis of the articles highlights in Paola Masino a lively intellectual curiosity and great precision in aesthetic judgments, in addition to a peculiar sensitivity to chromatic values, and an ethical attention to the political perspective of film directors and to the recent tragedies of war and partisan resistance in Italy. Among the most interesting data emerged from th...

Luigi Nono e la Biennale del 1968: contestazioni e proposte

Il 1968 è stato un anno di svolta per la cultura mondiale. In Europa molte sono state le città teatro di grandi proteste studentesche e operaie che hanno richiesto – e in alcuni casi ottenuto – notevoli cambiamenti sociali. Nemmeno Venezia è rimasta estranea all'agitato clima politico e culturale creatosi in quei mesi: del suo coinvolgimento, in particolare legato alle sue funzioni di centro culturale internazionale, il musicista Luigi Nono, un intellettuale fortemente impegnato nelle lotte politiche e sociali di questi anni, è stato un grande testimone e protagonista. Un’esperienza che si vuole qui ricostruire a partire da una breve cronistoria dei fatti veneziani che occuparono l’estate e l’autunno di quell'anno e delle conseguenze che ebbero negli anni successivi.

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Il Compendio di Alessandro Longhi nella storiografia artistica veneziana, in La storia dell’arte a Venezia ieri e oggi: duecento anni di studi, atti del convegno (Venezia, 5-6 novembre 2012), a cura di X. Barral i Altet, M. Gottardi, «Ateneo Veneto», CC, s. III, 12/I, 2013, pp. 333-342

A.Ballardini, Raffaele Cattaneo, Venezia, San Marco, in La storia dell'arte a Venezia ieri e oggi: duecento anni di studi, Atti del Convegno di studi (Venezia, 5-6 novembre 2012), in Ateneo Veneto, 200, iii s. 12/I (2013), pp. 149-167 a cura di X. Barral i Altet e M. Gottardi, pp. 149-167

Il mito di Venezia da Hayez alla Biennale. Catalogo della mostra, a cura di E. Chiodini, (Novara, Castello Visconteo Sforzesco, 30 ottobre 2021 - 13 marzo 2022), METS Percorsi d'Arte, Novara 2021

Il mito di Venezia da Hayez alla Biennale. Catalogo della mostra, a cura di E. Chiodini, (Novara, Castello Visconteo Sforzesco, 30 ottobre 2021 - 13 marzo 2022), METS Percorsi d'Arte, 2021

"La nostra più alta cultura figurativa", in La storia dell’arte a Venezia ieri e oggi: duecento anni di studi, atti del convegno (Venezia, 5-6 novembre 2012), a cura di X. Barral i Altet, M. Gottardi, «Ateneo Veneto», CC, s. III, 12/I, 2013, pp. 279-291.