Museo Federico II Stupor Mundi Palazzo Ghislieri (original) (raw)

Il Museo di Fucecchio (Firenze)

PaleoItalia, 2002

Finalmente anche questo fascicolo di PaleoItalia è pronto! Sfogliandolo potete avere l'impressione di un numero abbastanza ricco, con numerosi articoli e tutte le rubriche presenti. Vi devo però confessare che è stato particolarmente difficile raccogliere il materiale per riempirlo: infatti, al momento di iniziare la composizione, le cartelle in cui sono solito raccogliere i contributi erano desolatamente vuote... Successivamente, grazie all'aiuto, più o meno spontaneo, di alcuni soci, che ringrazio calorosamente, siamo riusciti a riempire anche questo fascicolo. PaleoItalia è nato quattro anni fa da una precisa volontà del Consiglio di Presidenza: avere una rivista che, affiancandosi al Bollettino della Società Paleontologica Italiana, rispondesse maggiormente alle esigenze di tutti i soci, soprattutto quelli che non fanno parte del mondo universitario. Quindi, mentre articoli specialistici di alto livello sono ospitati dal Bollettino, PaleoItalia pubblica contributi di carattere più generale. Ma per pubblicare contributi è necessario che qualcuno li scriva! Scusandomi per lo sfogo, e sperando in una maggiore collaborazione futura, vi auguro Buona lettura! Carlo Corradini IN COPERTINA Janira zitteli Pirona, 1884 Cenomaniano (Cretaceo Sup.), Colle dei Schiosi (Pordenone) Riprodotto da: Giulio Andrea Pirona, 1884, "Nuovi fossili del terreno cretaceo del Friuli", Memorie del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Vol. 22, p.159-168. Tav. 3, (ingrandito al 150% dell'originale). La specie è attualmento conosciuta come Neithea zitteli (Pirona).

Il Nuovo Museo d'arte antica (Museo Mussolini) al pianterreno di Palazzo Caffarelli, in Claudio Parisi Presicce, Alberto Danti (a cura di), Campidoglio mito, memoria, archeologia (catalogo mostra, Roma 1 marzo - 19 giugno 2016), Roma 2016.

Dopo le indagini archeologiche eseguite fra il 1919 e il 1920 da Roberto Paribeni, fu possibile evitare la demolizione di Palazzo Caffarelli, anche per l'opposizione e le proteste dell'opinione pubblica, testimoniate da molte delle testate giornalistiche dell'epoca. Si giunse così all'accordo fra lo Stato e il Comune di Roma per la cessione a quest'ultimo del palazzo e dell'annesso giardino Caffarelli. In quegli anni operava attivamente a Roma Ghino Venturi (Pisa 1884 -Roma 1970) 1 , coetaneo e amico di Arnaldo Foschini e di Marcello Piacentini, distintosi fino a quel momento per numerosi progetti a Roma e soprattutto per essersi battuto, insieme allo stesso Piacentini e ad altri, per la creazione di una scuola superiore di architettura universitaria, che nacque proprio nell'ottobre del 1919. Nel 1921, con gli stessi Piacentini e Foschini, quest'ultimo suo compagno di studi all'Accademia romana di Belle Arti, progettò a Roma la sistemazione dell'area di Largo di Torre Argentina, ossia dell'isolato fra le vie di Torre Argentina, corso Vittorio Emanuele, San Nicola de' Cesarini e via Florida, uno dei nodi romani più densi di traffico. "Dal corso Vittorio Emanuele, per questa strettoia di via di Torre Argentina, passano oggi numerosissime linee tramviarie, dirette al Viale del Re, al Testaccio, a S. Paolo, a Monteverde, al Gianicolo, in Trastevere ecc., tutti quartieri popolosissimi e tendenti sempre ad ingrandirsi" 2 . Nel 1923 il Comune di Roma bandisce un concorso nazionale per la sistemazione dell'aula consiliare in Campidoglio, con lo scopo di dare una sistemazione "pratica e definitiva alla sala della rappresentanza cittadina"; la commissione giudicatrice premia Ghino Venturi che "ha presentato un progetto variante inteso alla conservazione integrale della massima aula capitolina ed alla sua naturale restaurazione". Il bando stabilisce "la riduzione in altezza ed in lunghezza della grande aula senatoria" e richiede "la decorazione di questo ambiente così inopportunamente rimpicciolito". Venturi, oltre a presentare il progetto rispondente al bando e giudicato il migliore, espone "un secondo progetto nel quale ha svolto il suo concetto mirante alla conservazione dell'aula senatoria, proponendo la costruzione ex novo della sala consiliare" 3 ( . L'associazione artistica fra i cultori di architettura di Roma saluta "attraverso questa bella vittoria, una intelligenza che potentemente si afferma". La variante progettuale prevedeva anche la sistemazione degli

Museo in Etruria

In questo contributo si vuole evidenziare la figura di Museo, liricine ed esponente di un certo tipo di orfismo in Grecia, attraverso la sua genesi storico-letteraria ed iconografica. Si avrà modo di osservare come esistano due iconografie di Museo, l'una in cui è raffigurato come giovane suonatore di lira in rapporto di buona convivenza con le Muse e con Apollo, l'altra che fa emergere i suoi legami con Orfeo, di cui è scolaro, redattore ed interlocutore privilegiato, e con Eleusi, attraverso i suoi rapporti parentelari con Eumolpo e Deiope. Il passo successivo sarà la ricerca del contesto in cui vengono create entrambe le iconografie ed, infine, l'analisi della ricezione di questa figura in Etruria.

Il Museo Filangieri Napoli, ponte del pensiero internazionale. Percorsi di storia, arte e collezionismo /2, Arredi», a cura di I. Valente, Napoli 2021

Catalogo del Museo Civico Gaetano Filangieri. Percorsi di storia, arte e collezionismo /2, Arredi», a cura di I. Valente, Napoli 2021, 2021

Il Museo Filangieri di Napoli, oltre a raccontare uno dei momenti importanti della storia della città, narra la storia di una famiglia di illuminati e di come un’utopia, con tenacia e preparazione, possa mutarsi in realtà, testimoniando, ancora una volta, come e quanto nei secoli Napoli abbia offerto all’umanità innumerevoli menti eccelse. La storia della famiglia Filangieri, il pensiero e l’opera illuministici di Filangieri senior, l’archivio di Carlo Filangieri, il sogno, la visione moderna e i contesti storici e culturali di Gaetano Filangieri junior, contribuiscono a ricomporre i differenti livelli di ricerca qui focalizzati per poi diventare il nostro unicum: il Museo Civico Gaetano Filangieri.

Castel di Guido ed il III stile a Roma

I. Bragantini (ed.), Atti del X Congresso Internazionale dell’AIPMA, Annali di Archeologia e Storia Antica 18.1, Napoli 2010, 197-202, 2010

high quality third style paintings from a villanear rome, now in Palazzo Massimo are presented here for the first time.