Carocci Nobilta e pietrificazione Estella 2021 (original) (raw)
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www.centrostudicariani.it, 2008
Annibale Caro (Civitanova Marche, 6 giugno 1507 -Roma, 17 novembre 1566) non fu solamente un grande letterato del Rinascimento, ma soprattutto un grande uomo, sensibile, appassionato e generoso, fedele ai Farnese, grandi signori del suo tempo, che seppero riconoscere in lui alte doti umane e diplomatiche. Eppure resta una figura sfuggente, l'ombra tangibile delle sue opere mostra solo una piccola parte di sé. Ma dove troviamo l'essenza dell'uomo che fu? Quell'impalpabile sensazione di non raggiungere il suo essere più vero e profondo, la sofferenza che c'é dietro ogni artista e grande genio, la sua umanità, dove possiamo cercarle? La storia ci rimanda sempre immagini di personaggi stereotipati, lontani, sfuggenti, quasi irreali. Abbiamo dunque lasciato la parola al nostro Annibale Caro, attraverso alcuni brani di lettere che scrisse nei lontani anni della sua maturità. La prima lettera che vogliamo riportare é tratta dalla raccolta delle lettere familiari, scritta nel dicembre del 1547, in risposta a quella del suo amico Luca Contile che si era lamentato di non aver ricevuto notizie dal Caro. Quest'ultimo mostra tutto il suo profondo dolore e la delusione per la mancata comprensione, ma d'altra parte Annibale era reduce da una brutta esperienza: il suo protettore Pier Luigi Farnese, figlio di Paolo III, era stato ucciso tre mesi prima a Piacenza in una congiura ordita da alcuni nobili piacentini e da Ferrante Gonzaga in segreto accordo con l'imperatore Carlo V, consuocero della vittima 1 .
Carocci - Il Cieco da Ferrara e Matteo Maria Boiardo
louis fournel (Paris VIII), alfred noe (Universität Wien), franCisCo riCo (Universidad autónoma de Barcelona), maria antonietta terzoli (Universität Basel). redazione enriCo mattioda (segretario), lorenzo BoCCa Il «Giornale storico della letteratura italiana», fondato nel 1883 da Arturo Graf, Francesco Novati e Rodolfo Renier, e da allora pubblicato a Torino dalla Loescher, è punto di riferimento per gli studi di Italianistica. È presente nelle più importanti biblioteche internazionali ed è sempre valutato al livello più alto nelle classifiche delle riviste umanistiche. Si avvale della consulenza di lettori anonimi (peer review) per la valutazione dei contributi proposti per la pubblicazione. Contributi proposti per la pubblicazione e libri da recensire debbono essere inviati a: «Giornale storico della letteratura italiana» Coloro che desiderano sottoporre un contributo dovranno fare riferimento alle norme per la compilazione che sono scaricabili, in formato PDF, dal sito internet www.loescher.it/riviste »
Carocci, Pervasività della signoria,
in La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo, 4, Quadri di sintesi e nuove prospettive di ricerca, a cura di Sandro Carocci, Firenze, Firenze University Press, 2023, 2023
The article examines two explicitly different meanings of the expression ‘pervasiveness of lord- ship’. The first moves from the more commune meaning of pervasiveness, understood as a syn- onym of capillary diffusion, to distinguish between areas of seigniorial centrality and areas of seigniorial marginality in late medieval Italy. The second meaning understands “pervasiveness” in a less usual sense, i.e. as the capacity of lordship to thoroughly penetrate the surrounding world. After describing this notion of pervasiveness, the article illustrates some examples, drawn from various late medieval Italian regions, of lordships without pervasiveness and of pervasive lordships, questioning the capacity of seigniorial pervasiveness to survive and recon- figure itself in the late Middle Ages.
Capitolo sulla Vita nuova nel volume Dante a cura di Roberto Rea e Justin Steinberg
Carocci, L'elmo di Bradamante Esp. lett. 2021
Esperienze letterarie, 2021
Tribunale di Roma n. 61 del 23 marzo 2017. * A norma del codice civile italiano, è vietata la riproduzione, totale o parziale (compresi estratti, ecc.), di questa pubblicazione in qualsiasi forma e versione (comprese bozze, ecc.), originale o derivata, e con qualsiasi mezzo a stampa o internet (compresi siti web personali e istituzionali, academia.edu, ecc.), elettronico, digitale, meccanico, per mezzo di fotocopie, pdf, microfilm, film, scanner o altro, senza il permesso scritto della casa editrice. Under Italian civil law this publication cannot be reproduced, wholly or in part (including offprints, etc.), in any form (including proofs, etc.), original or derived, or by any means: print, internet (including personal and institutional web sites, academia.edu, etc.), electronic, digital, mechanical, including photocopy, pdf, microfilm, film, scanner or any other medium, without permission in writing from the publisher.
Boselli e Locatelli nobili bolognesi
Robert L. Invernizzi, 2023
Tra le celebrità e i personaggi famosi con origine in valle Imagna viene sempre alla luce, citato in moltissime pubblicazioni, il nome di Monsignor Eustachio Locatelli, nato a Bologna circa l'anno 1518, frate dominicano, teologo, vicario generale del suo ordine, inquisitore 1 di Bologna, confessore del Papa Pio V e vescovo di Reggio Emilia. Sempre descritto come nato da una famiglia Locatelli oriunda della valle Imagna, ho anche letto che questa famiglia proveniva di Berbenno. Oggi penso di avere risolto l'enigma: questa famiglia Locatelli, i cosiddetti Pegorini, provenivano da Fuipiano. Da un'altra parte, chi s'interessa alla storia della bergamasca non mancherà di leggere il nome dei Boselli, nobili, conti, famiglia originaria della valle Brembana e da Bergamo possiamo seguire la sua estensione in varie città d'Italia. Da un bel po' di tempo avevo letto una memoria al riguardo dei nobili Boselli francesi, forse oriundi di Fuipiano, scritta da un certo Jules Boselli. Già da lì erano sorti dubbi sulle supposte origine nobili di questi Boselli bergamaschi, sapendo, da anni, che non ci sono mai state famiglie nobili, stabilite o residenti in alta valle Imagna. Oggi i dubbi sono diventati certezze; un Boselli nato a Bologna, ha messo la sua umile radice fuipianese sotto il tappetto per appropriarsi di dignitosi ascendenti nobili, ma che non sono suoi!
La formazione del giovane Roberto Nobili
This is mainly an archival contribution whose purpose is to reassess the concrete phases of Nobili's education. Here I demonstrate that, contrary to what previous historians repeated, Nobili's involvement with the College Romano was very short. Moreover, I have discovered that, before joining the Society of Jesus, he studied at the Seminario Romano. Nobili's school records are the earliest evidence on his life. The article also hints at some possible implications that this specific Bildung had on Nobili's later missionary activity in India.
Floriana Calitti Spigolature di dedica sul ritmo della narrazione 2014
In (a cura di) B. Alfonzetti, G. Baldassarri, E. Bellini, S. Costa, M. Santagata, "Per civile conversazione": con Amedeo Quondam, vol. I, pp. 301-309, Roma, Bulzoni, 2014: il saggio muove dagli studi sull'ottava rima e, in particolare, sull'ottava di Ariosto come ritmo del cavalcare messo in evidenza dalle lettura dell'Orlando furioso dai contemporanei fino a Calvino.