Cappella Niccolina (original) (raw)

Cappella Manin Passariano

La Cappella di Villa Manin a Passariano (UD) dei nobili Manin al sommo del loro potere nel Settecento, risplende per l'armonia delle sue forme, realizzata dall'archietetto Domenico Rossi, a pianta centrale di due ottagoni sovrapposti, titolata alla Madonna per l'altar maggiore e i tre altari della sacrestia. Opere di Giuseppe Torretti e di Enrico Merengo. Via Crucis di Amedeo Gabrieli, Girolamo Bellavitis e Gaetano Canali. Stile degli stucchi vicini ad Abbondio Stazio.

Niccolini, Pietro

Dizionario biografico degli italiani online, 2013

Niccolini, Pietro Dizionario Biografico degli Italiani -stampa di Michele Nani NICCOLINI, Pietro. -Nacque a Ferrara il 22 gennaio 1866 da Antonio e da Francesca Bozzoli.

La Cappella del Collegio San Carlo a Modena

Testo tratto da La Fondazione Collegio San Carlo a Modena, a cura di Carlo Altini, Modena , 2017

La cappella dei convittori del seicentesco Collegio dei Nobili o di San Carlo a Modena è episodio centrale nella cultura figurativa cittadina di metà Ottocento. Ultimata nel 1852, fu realizzata su progetto di Cesare Costa, che vi dispiega un dettato architettonico di classica raffinatezza, con il commento decorativo degli stucchi di Gaetano Venturi, titolare di un'alacre bottega che recuperava l'antica tecnica della scagliola. Nella volta, entro gli stucchi di Venturi, impreziositi da dorature, Ferdinando Manzini dipinge quattro medaglioni con le Virtù Cardinali, mentre sulle pareti il celebre caposcuola Adeodato Malatesta compone una sorta di fregio con otto dipinti, raffiguranti Angioletti con simboli mariani e cristologici, ciclo completato ormai nel 1878. Dipinto in un arco almeno ventennale, il ciclo senz’altro accrebbe il prestigio culturale del collegio: anche le opere dell'autorevole Malatesta contribuivano, nel clima di generale laicizzazione di quei difficili anni settanta, a fare del San Carlo un punto di riferimento per la società modenese colta e liberal-moderata di cui lo stesso maestro era esponente. Sull'altare fu posta la Presentazione della Vergine al tempio, settecentesca tela ovale di Antonio Consetti, espressiva di un classicismo dal tono “recitato” e aulico, plasmato sugli esempi bolognesi di Gian Gioseffo Dal Sole e, ancor più, di Donato Creti, maestri dell'autore.

La Cappella Musicale del Duomo di Spoleto

Ars Sacra 2013. Musica sacra e liturgia nelle Cappelle Musicali: testimonianze e testimoni. Giornate di studi musicologici, etnomusicologici e storici. Anagni, 21-24 marzo 2013, 2017

La Cappella musicale del Duomo di Spoleto è stata guidata da maestri prestigiosi: Vincenzo Sarti, Francesco Antonio Urìo e Angelo Berardi per citare solo alcuni. L’incremento del deposito bibliografico musicale permette di effettuare anche delle correlazioni ad un contesto più generale relativo a caratteristiche, tipo di repertorio e prassi di servizio delle cappelle musicali, oltre al ruolo mecenatesco di molti vescovi. Nei suoi 400 anni di attività la cappella musicale si è trovata al centro di una circolazione professionale di musicisti e del repertorio con implicazioni che riguardano il ruolo del maestro di cappella come perno della vita musicale locale, il dibattito tardo ottocentesco sulle contaminazioni della musica sacra con la musica operistica e il collezionismo musicale.