Lo Stato, interventista ma non troppo, di fronte all’emergenza energetica (original) (raw)

EAE-18.La strategia energetica del Paese

2018

La fornitura di energia deve essere assicurata in quantità corrispondente ai bisogni, e l'energia deve essere disponibile ogni volta che serve e senza interruzioni. Ciò deve valere anche per le generazioni future.

Lo Stato come ‘fornitore’ d’investimenti sociali

We analyze the role of the State in social investment (education, health services, etc.), different from those in infrastructures. We do so because, in the current economic and social situation, this type of investment, in addition to strengthening the European social model, could be particularly effective in creating new jobs. To test the link between social investment and employment we modify the Paolo Sylos Labini’s employment equation model (MOSYL), inserting in the model social investment instead of those in infrastructures. The quantitative implementation is based on Eurostat data for the 28 EU countries, and the results are encouraging: the employment rate is strongly influenced by factors outside the labor market, which affect not only the general economic environment (represented by GDP), but also by elements linked to the social context, concerning the new forms of welfare. Text of the speech given at the conference "Paolo Sylos Labini e la politica delle riforme", held at Sapienza University of Rome on 04 December 2015, organized by the Accademia dei Lincei with Economia Civile.

Prefazione. La questione energetica al cuore della politica delle città

Verso la Società del Futuro. Come vivremo, lavoreremo, ci relazioneremo e le energie della trasformazione , 2023

La prefazione al rapporto Verso la società del futuro. Come vivremo, lavoreremo, ci relazioneremo e le energie della trasformazione, curata da Tommaso Vitale, si focalizza sulla cruciale transizione verso un modello economico ed energetico più sostenibile. Questo rapporto strategico, realizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Edison S.p.A., analizza i megatrend globali e locali, tra cui la decarbonizzazione, l’innovazione tecnologica, e la governance multilivello, delineando soluzioni per costruire una società più inclusiva e resiliente. Vitale evidenzia il ruolo centrale delle città come catalizzatori di energie trasformative, dalla rigenerazione urbana alla partecipazione civica. Le città, insieme alle imprese e ai giovani, sono presentate come attori fondamentali per integrare sostenibilità ambientale e inclusione sociale. La prefazione sottolinea inoltre come il progresso tecnologico, se ben governato, possa diventare una risorsa essenziale per il futuro della società. Il rapporto include approfondimenti basati su analisi statistiche relative al peso delle città metropolitane italiane in termini di popolazione, PIL ed esportazioni, evidenziando il loro contributo strategico allo sviluppo nazionale. Informazioni Aggiuntive Questa è la prefazione di Tommaso Vitale pubblicata in Verso la società del futuro. Come vivremo, lavoreremo, ci relazioneremo e le energie della trasformazione (pp. 22-25), un rapporto strategico realizzato in collaborazione con Edison S.p.A. da The European House – Ambrosetti (2023). Il file include la prefazione, il riepilogo esecutivo e analisi statistiche su: Il peso delle città metropolitane italiane sulle rispettive regioni in termini di popolazione (2023) e PIL (2021); Le esportazioni delle città metropolitane italiane (miliardi di euro e peso percentuale, 2022). La versione completa del rapporto è scaricabile qui: https://140anni.edison.it/sites/default/files/media/document/RAPPORTO%20EDISON%20AMBROSETTI\_impaginato.pdf Citazione del documento: Vitale, Tommaso (2023). Prefazione. In Verso la Società del Futuro. Come vivremo, lavoreremo, ci relazioneremo e le energie della trasformazione (pp. 22-25). Rapporto Strategico realizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Edison S.p.A. https://140anni.edison.it/sites/default/files/media/document/RAPPORTO%20EDISON%20AMBROSETTI\_impaginato.pdf

Le strategie di politica energetica dell’Italia. Criticità interne e opportunità internazionali

2010

Le strategie di politica energetica dell'Italia. Criticità interne e opportunità internazionali 2 J.P. FITOUSSI, L'Europa e la sfida dell'energia, in «La Repubblica», 7 novembre 2006. 3 In linea con questa tendenza, nel 2002 una sentenza della Corte di giustizia europea ha ribadito che la sicurezza energetica costituisce un «legittimo interesse pubblico» che consente ai governi di conservare «una certa influenza sulle imprese inizialmente pubbliche e successivamente privatizzate, qualora tali imprese operino nei settori di interesse generale o strategico». Sentenza del 4 giugno 2002, n. 61999J0483, Commissione delle Comunità europee contro Repubblica francese.

Le strategie di politica energetica dell’Italia. Criticità interne e opportunità internazionali (“Quaderni di Relazioni Internazionali”, num.XXII, aprile 2010, pp.98-114)

Le strategie di politica energetica dell'Italia. Criticità interne e opportunità internazionali 2 GJ.P. FITOUSSI, L'Europa e la sfida dell'energia, in «La Repubblica», 7 novembre 2006. 3 GIn linea con questa tendenza, nel 2002 una sentenza della Corte di giustizia europea ha ribadito che la sicurezza energetica costituisce un «legittimo interesse pubblico» che consente ai governi di conservare «una certa influenza sulle imprese inizialmente pubbliche e successivamente privatizzate, qualora tali imprese operino nei settori di interesse generale o strategico». Sentenza del 4 giugno 2002, n. 61999J0483, Commissione delle Comunità europee contro Repubblica francese. 4 A. CLÒ, Il rebus energetico, Bologna 2008, p. 169. 5 International Energy Agency, World Energy Outlook 2009, OECD/IEA, Paris 2009, p. 42. 6 Rapporto 2020. Le scelte di politica estera, Gruppo di Riflessione Strategica, Ministero Affari Esteri, marzo 2008. Nonostante l'aumento previsto nell'utilizzo delle energie alternative, il loro impatto percentuale sui consumi totali, allo stato attuale delle conoscenze tecnologiche, rimarrà verosimilmente marginale. Se anche le fonti rinnovabili -in particolare l'eolico e il solare -dovessero crescere a tassi elevati nei prossimi quindici anni, esse costituirebbero ancora solo una piccola parte dell'offerta di energia. Quaderni di Relazioni Internazionali n. 12 Marzo 2010 107 Le strategie di politica energetica dell'Italia. Criticità interne e opportunità internazionali Le strategie di politica energetica dell'Italia. Criticità interne e opportunità internazionali 48 International Energy Agency, World Energy Outlook 2009, cit., p. 43. 49 Con Nimby (acronimo inglese per Not In My Back Yard, letteralmente "Non nel mio cortile") si indica un atteggiamento che si riscontra nelle proteste contro opere di interesse pubblico che hanno, o si teme possano avere, effetti negativi sui territori in cui verranno costruite. 50 Autorità per l'energia elettrica e il gas, Possibile evoluzione del mercato energetico italiano, Memoria per l'audizione informale presso la Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati, Roma, 18 marzo 2005, p. 3.

I difficili anni Settanta: l'Italia e la questione energetica

ITALIA CONTEMPORANEA, 2016

Gli anni Settanta furono ricchi di profonde trasformazioni che interessarono diversi settori: la politica, la società, le istituzioni. L'Italia fu infatti attraversata da una serie di eventi: dalla nascita dello Statuto dei lavoratori alle prime elezioni regionali, dal terrorismo all'affermazione definitiva del movimento femminista, dalle lotte operaie al lento tramonto della società del benessere, dal referendum sul divorzio all'inizio dell'era delle emittenze radiotelevisive private, dal compromesso storico agli Anni di piombo, ecc. Questi avvenimenti finirono per modificare significativamente il paese. All'interno di questo scenario si sviluppò anche la complessa questione energetica, un tema particolarmente sensibile per una nazione caratterizzata da un'assenza pressoché totale di fonti primarie in grado di produrre energia 1. Il decennio preso in considerazione fu in questo campo molto difficile e irto di

La povertà energetica in Italia

In Italia non esiste una definizione condivisa di povertà energetica (PE) a fronte di specifici strumenti di contrasto al fenomeno (il bonus elettrico e il bonus gas). In questo lavoro, proponiamo una serie di misure per colmare questo gap informativo. Secondo gli indicatori considerati la percentuale di famiglie in PE nel 2012 variava tra il 5 e il 20 per cento del totale. Una selezione delle misure in base a criteri qualitativi suggerisce di usare un indicatore low income high costs basato sulla spesa e corretto per includere anche le famiglie economicamente vulnerabili con spesa per riscaldamento nulla. Secondo questa statistica la quota di famiglie PE nel periodo 1997-2012 è rimasta sostanzialmente stabile, intorno all'8 per cento. Alcune simulazioni indicano che gli strumenti di contrasto alla PE presenti in Italia avrebbero sortito una modesta riduzione delle famiglie in tale condizione.

Poteri regolatori dell’Aeeg e integrazione dei contratti di somministrazione di energia elettrica [ANTEPRIMA]

2012

Obbligazioni e contratti -Integrazione del contratto -Eterointegrazione -Potere normativo secondario (o di emanazione di atti amministrativi precettivi collettivi) dell'Autorità per l'energia elettrica e il GAS (A.e.e.g.) ai sensi dell'art. 2, comma 12, lett. H, della l. n. 481 del 1995 -Integrazione dei contratti individuali di utenza -Configurabilità -Sussistenza -Fondamento -Condizioni e limiti (artt. 1175, 1182, 1196, 1339, 1374, 1375 e 1346 c.c.; art. 2, l. 14 novembre 1995, n. 481; delibera Aeeg 28 dicembre 1999, n. 200).