Qual'è il senso delle tecnologie nella scuola? Una "road map" per decisori ed educatori (original) (raw)
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Che cosa comporta introdurre nuove tecnologie a scuola: un modello
2009
16 Sommario Nell'articolo viene descritto un modello riguardante il complesso di elementi che entrano in gioco a seguito dell'introduzione a scuola di una nuova tecnologia didattica. Il modello riguarda le relazioni che intercorrono tra i bisogni o gli obiettivi che motivano l'adozione di un nuovo strumento didattico, la scelta di tale strumento, il modo con cui esso viene impiegato e gli effetti che produce. Il modello prende in considerazione anche i rapporti tra le rappresentazioni individuali e sociali che si sviluppano a proposito dei bisogni e degli obiettivi, dello strumento tecnologico, del suo uso e dei cambiamenti che induce. Vengono discusse le implicazioni che il modello ha per la gestione di queste complesse relazioni nel contesto scolastico. PAROLE CHIAVE Tecnologie didattiche, rappresentazione sociale, metacognizione, apprendimento autoregolato. Abstract A model is described that deals with the elements involved when a new educational tool is applied in sc...
Che cosa comporta introdurre nuove tecnologie didattiche a scuola: un modello
Journal on Educational Technology, 2009
This article discusses a model on the set of factors that come into play in seguitodell'introduzione to school for a new educational technology. The model regards the relations between gliobiettivi or needs that motivate the adoption of a new educational tool, the choice of this instrument, the way it is impiegatoe the effects it produces. The model also takes into account the relationship between the individual and social representations sisviluppano about the needs and objectives of the technological tool, its use and changes induce.Vengono discussed the implications of the model for the management of these complex relationships in the school context.
Tecnologie didattiche a scuola, oltre i luoghi comuni
2012
684 Aggiornamenti Sociali settembre-ottobre 2012 (684-694) approfondimenti Basta la sola presenza di tecnologie didattiche a scuola per migliorare i risultati dell'apprendimento? Che uso fanno gli insegnanti dei nuovi media? Hanno una formazione che consenta loro di sfruttare al meglio le potenzialità offerte da questi strumenti? In questo studio l'A. ci conduce oltre la retorica equazione per cui la sola presenza dei media a scuola significa migliorare la didattica, aiutandoci a comprendere come essi possano essere utilizzati in modo adeguato.
L'introduzione delle tecnologie educative nel contesto scolastico italiano
2006
La diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) in tutte le pratiche produttive e della vita sociale ha posto con grande forza la necessità di adeguare l'offerta formativa del sistema scolastico alle mutate esigenze della società. Il sistema scolastico italiano ha cercato di rispondere a tali necessità attraverso molteplici iniziative nazionali e locali di formazione per gli insegnanti, finanziando attraverso programmi nazionali la costituzione di laboratori informatici nelle scuole, definendo nuovi tipi di competenze da sviluppare negli allievi e apportando modifiche ai curricula delle varie materie insegnate. Per descrivere come, a partire dall'inizio degli anni 80, le nuove tecnologie sono state introdotte nel contesto scolastico italiano e il loro impatto sul sistema educativo è necessario ripercorrere, seppur a grandi linee, la storia degli ultimi 25 anni, mettendo in evidenza come le trasformazioni nell'hardware e nel software abbiano contribuito a trasformare la didattica scolastica, la professionalità dei docenti, l'automazione amministrativa e i servizi scolastici offerti.
Osservatorio costituzionale , 2020
In attesa del ritorno nelle scuole, riflessioni (in ordine sparso) sulla scuola, tra senso del luogo e prospettive della tecnologia di Giuseppe Laneve -Professore associato di Diritto Costituzionale nell'Università di Macerata ABSTRACT: Covid-19 has shut the world's schools. Unless it ends soon, its effects on young minds as well as on teachers' freedom, social and democratic system could be devastating. Based on the assertion that, as soon as pandemic is over, the only way is to reopen the school doors, the aim of this short paper is to focus on the importance of school as a place (in its different meanings), then on the need to rethink the school spaces and environments. A brief conclusion is focused on the role of technology in the education system. SOMMARIO: Premessa. -1. La scuola come luogo, innanzitutto "fisico". -1.1. La scuola come luogo di formazione e per la democrazia. -1.2. La scuola come luogo sociale e di relazione. -1.3. La scuola come luogo che appartiene a un altro luogo (il territorio). -1.4. La scuola come luogo di libertà. -1.5. La scuola come luogo di un dovere (dello Stato). -2. Ripensare spazi e luoghi: verso una città educante…. -3. Uno sguardo in prospettiva: la tecnologia nella scuola passa dall'educazione alla tecnologia. Lavoro sottoposto a referaggio secondo le linee guida della Rivista. Il contributo si colloca nell'ambito del forum sull'emergenza CoViD-19.
Dopo aver definito la prospettiva prescelta per affrontare la problematica della formazione tecnologica degli insegnanti, il saggio propone alcuni modelli che possono sia orientare le azioni rivolte alla sua risoluzione sia guidare la ricerca in materia. In particolare, il saggio esamina inizialmente la problematica da un punto di vista istituzionale, proponendo un modello, desunto dall’analisi comparativa di un significativo corpus di ricerche, che evidenzia le principali strategie adottate per perseguire l’integrazione delle tecnologie nei programmi educativi destinati ai futuri insegnanti e gli effetti dell’impiego delle strategie prescelte. Di fatto, qualsiasi progetto formativo non può prescindere dalla scelta di un framework teorico che definisca su cosa possa o debba vertere la formazione degli insegnanti e, tra quelli esistenti, il saggio privilegia un modello, il TPACK, centrato sulla conoscenza degli insegnanti – considerata quale risultato dell’integrazione di tre tipi di conoscenza: tecnologica, pedagogico-didattica e disciplinare – illustrandolo analiticamente e soffermandosi poi sul processo che conduce a tale integrazione. Su queste basi, viene presentato in conclusione un ultimo e ampio modello propositivo, con l’intento di stimolare sia la ricerca nazionale sia istituzioni e organismi politici deputati, dialogando tra loro, a una ragionata, sistematica e congiunta presa in carico della problematica dell’integrazione delle tecnologie nella formazione dei futuri insegnanti.
Come i docenti vedono le tecnologie per l’informazione e la comunicazione
2005
Il documento descrive 13 "esperienze" legate all'uso delle TIC negli istituti scolastici. Le "esperienze" non si configurano come attività disciplinari specifiche, ma afferiscono a progetti didattici vari, proprio perché nelle aule multimediali si sviluppano funzioni di supporto ad apprendimenti disciplinari, connessioni tra le discipline, ricerche d’ambiente e sul campo, sintesi e riflessioni sulle attività in atto. La sperimentazione della Riforma ex D.M. 100 del 18/09/2002 ha coinvolto, nella regione Piemonte, 13 istituzioni scolastiche (di cui 8 statali e 5 paritarie) nell’anno scolastico 2002/2003, ma alcuni dei progetti si sono conclusi nel 2004. Le fasi del progetto hanno visto un periodo di avvio in cui le scuole hanno cercato di interpretare i documenti e di visionare il software inviato dal Ministero dell’Istruzione. Segue l'analisi di 47 interviste ad altrettanti docenti di scuole di primo secondo grado, sull'immagine che gli stessi hanno dell'uso delle TIC in contesti scolastici.
Ricerca pedagogica e strumenti tecnologici: le tecnologie stanno cambiando il modo di fare ricerca?
The use of technology can change the way we approach and organize the research even in the didactical and pedagogical fi elds. Those areas are traditionally meant to be very far from a strong use of technological tools, but nowadays a contamination within methodologies and strategies are more and more frequent so that the boundaries between qualitative and quantitative approaches, between ethnography and experimentation, between use and construction of models are vanishing. The contribution aims at proposing a partial analysis of the literature in relation to the use of technologies in pedagogical research, in order to highlight some significant paths of refl ections. Three main lines of interest will be presented as "changing agents" within the fi eld of research: the use of tools for the management of data and sources; the process of peer review as a methodological resource and the role of technology as a mediator in fi elds of qualitative and quantitative research. Finally, a refl ection on the role played by the software "NVIVO" will be presented. The use of the software, utilized to support a qualitative research developed within a phenomenological approach, shows how such a tool has affected the research itself.