Ricerche sulla versione dei LXX e i papiri: I. Pastophorion (original) (raw)

I prologhi del "Liber Paradisus". Fonti e problemi

Il testo prende in esame i prologhi del Liber Paradisus, elenco dei servi liberati dal Comune di Bologna nel 1257, dal punto di vista delle argomentazioni retoriche e filosofiche e delle loro fonti bibliche, patristiche, giuridiche.

Alla ricerca del Palindromo del Sator

Italia Misteriosa, 2014

Nel corso dei secoli l'uomo ha creato complesse costruzioni enigmistiche realizzate con numeri o lettere; una delle più famose è il "Quadrato Magico" o "Palindromo del Sator", presente in molte località italiane.

Bagni e digiuni in un papiro fiorentino: a proposito di P. Flor. III, 384 recto

“E me l’ovrare appaga". Papiri e saggi in onore di Gabriella Messeri (P. Messeri), 2020

BAGNI E DIGIUNI IN UN PAPIRO FIORENTINO: A PROPOSITO DI P.FLOR. III 384 RECTO Il P.Flor. III 384 recto, pubblicato nel 1915 da Gerolamo Vitelli, è stato successi-vamente oggetto di interesse e revisione da parte di alcuni studiosi che hanno con-tribuito a emendarne la lettura, precisarne la cronologia, completarne l'edizione. Oggi è possibile averne un'aggiornata messa a punto, ricostruendo in parte il testo originale riportato in PN (www.papyri.info) con le necessarie integrazioni e le relative nuove letture raggiunte, fornite dalla bibliografia disponibile sul sito web dei PSI (www.psi-online.it) 1. In sintesi, il documento su cui è tracciato contie ne due testi diversi, rispettivamente tracciati sul recto e sul verso di un papiro piut-tosto grande, essendo costituito da due frammenti di cm 30 × 67 circa, corrispon-denti appunto l'uno all'edizione nei P.Flor. III, l'altro all'attuale SB XXII 15302. La mia attenzione è qui rivolta solo all'atto sul recto, cioè il contratto d'affitto di un ba-gno situato probabilmente ad Hermoupolis Magna, ed in particolare ad un detta-glio che a mia conoscenza è passato quasi del tutto inosservato, ma che riveste, credo , un certo interesse. Il contratto, come sempre nelle edizioni del Vitelli, non fu oggetto a suo tempo né di una traduzione, né di un commento dettagliato. Le successive puntualizza-zioni hanno ulteriormente messo in luce alcuni elementi di interesse. L'identifica-zione del locatore 2 , Flavius Iulianus, con l'omonimo clarissimus tribunus (et) nota-rius sacri palatii, testimoniato in un altro documento della stessa mano notarile, di sicura redazione alessandrina, ha consentito di definire la stesura del documen to ad Alessandria e ha confermato come il rinvenimento del papiro ad Hermoupolis sia da attribuire probabilmente al suo essere la copia del locatario, sebbene vada comunque notato che nel testo conservato, come nel suo verso, non ci sono elementi per confermare in modo assolutamente certo che il bagno oggetto del contratto si trovasse a Hermoupolis. L'archeologia peraltro ha consentito di identificare almeno 1 Cfr. soprattutto R. Pintaudi, Un'identificazione: a proposito di P.Oxy. LXIII 4394-4395 e P.Flor. III 384, ZPE 199 (1997), p. 200, per le linee 116-119. Ibid., nt. 1, si annuncia una nuova edizione di Rosa rio Pintaudi e Gabriella Messeri. A Gabriella dunque desidero offrire un piccolissimo contributo che spero possa alleggerire almeno un poco il suo lavoro, oltre a quello di Rosario Pintaudi. 2 Cfr. Pintaudi, Un'identificazione cit. a nt. 1, che riprende l'ipotesi già formulata da J. Rea, editore dei due papiri oxoniensi, in comm. a l. 12 di P.Oxy. LXIII 4394.

F. Montanari, "Osservazioni sul commentario a Pindaro P.Oxy LXXIX 5201", in "E me l'ovrare appaga. Papiri e saggi in onore di Gabriella Messeri (P.Messeri)", a cura di G. Bastianini, F. Maltomini, D. Manetti, D. Minutoli, R. Pintaudi, Firenze 2020, pp. 319-327

E me l'ovrare appaga. Papiri e saggi in onore di Gabriella Messeri (P.Messeri), 2020

Note di lettura al papiro di Telefo ('P.Oxy' LXIX 4708 fr. 1)

Lexis, 2011

In this article, I present some textual observations on Telephos’ elegy (P. Oxy. 4708 fr. 1). First, I examine v. 2 from a semantic and rhythmic point of view; then I analyse vv. 22-5 discussing the most crucial textual suggestions hitherto accepted by scholars, including Heracles’ epiphany at 22. Finally, I explore the relationship between ‘cowardice’ and ‘flight’ in Early Greek Epic, concluding with some remarks about the structure and meaning of Telephos’ poem.

L’edizione antica delle opere di Archiloco

Prometheus, 2019

The article investigates the ancient edition of Archilochus’ works, examining such things as the division of poems into books, the critical signs that were used to separate poems, and the ordering of poems within books and its significance. It argues among other things that P.Oxy. 2311 (fr. 48 W.2) represents the first column of the Trimeters and that the Epodes were organised according to metre, from the most iambic (beginning with frr. 172-181 W.) to the least iambic (ending with the new fragment preserved by BKT X 11, which was probably entirely dactylic).

Le ekdoseis antiche di Omero nei papiri

Da quel che sopravvive della letteratura erudita antica sui poemi omerici sappiamo che già prima dell'epoca ellenistica circolava un certo numero di esemplari dell'Iliade e dell'Odissea, indicati dalle fonti con il termine ej kdov ‡ei ‡. Nel materiale scoliografico, in particolare quello risalente a Didimo, si trovano numerosi riferimenti a tali testi, chiamati in causa come testimoni di lezioni o di gruppi di versi. La loro natura e le loro caratteristiche restano alquanto vaghe, ma pare assodato che l'espressione e[ kdo ‡i ‡ non debba essere intesa nel senso di "edizione" come opera di consapevole e responsabile costituzione testuale, bensì nel significato di "testo", "copia" messa a disposizione di altri 1 . Il lavoro di emendamento proprio dell'attività filologica era piuttosto designato, almeno dall'età alessandrina, dal termine diov rqw ‡i ‡: ciò che si trovava in una ekdosis poteva essere il prodotto appunto di questo lavoro di diorthosis (vd. infra).