Ripercussioni sociali e lavorative della crisi economica (2008-2010) tra gli immigrati in Veneto (original) (raw)
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2006
Veneto Lavoro ha redatto il capitolo "L'inserimento lavorativo" Si ringraziano per i dati e le informazioni procurati: Ufficio Centrale di Statistica -Ministero dell'Interno; Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria -Ministero della Giustizia; Osservatorio regionale sulla casa -Regione Veneto; Osservatorio Regionale della Patologia in Età Pediatrica -Regione Veneto; Veneto Lavoro -Ente tecnico-strumentale della Regione Veneto; Marco De Conti -Responsabile AROF di Veneto Lavoro; Andrea Turco dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto -Regione Veneto; Antonio Ferro -Responsabile del Servizio di Sanità Pubblica della Regione Veneto; Fabio Fuolega della Direzione risorse sociosanitarie della Regione Veneto; Giampaolo Redivo -Responsabile Ufficio Studi e ricerche economiche della Camera di Commercio di Padova; Alessandro Castegnaro dell'Osservatorio socio-religioso del Triveneto -Delegazione Caritas Nord-est; Associazione Bellunesi nel Mondo e Associazione Polesani nel Mondo.
Immigrazione straniera in Veneto. Rapporto 2010
Sommario Prefazione 5 Premessa 7 PARTE PRIMA: LE TRAIETTORIE 9 1. Aspetti multiformi della crescita demografica 11 2. Forme e dimensioni della presenza nel mercato del lavoro 53 3. Giovani e domanda di istruzione 91 PARTE SECONDA: GLI APPROFONDIMENTI 135 4. La crisi e gli immigrati: quali effetti occupazionali? 137 5. L'approccio globale al nesso fra migrazione e sviluppo: politiche e azioni regionali 163 6. L'assistenza familiare in Veneto: note sulla mediazione istituzionale tra lavoratrici e famiglie 183 7. Migrazioni, famiglie, redditi e consumi: note a partire dall'esperienza dell'Est Europa 191 Riferimenti bibliografici 217
Sommario Prefazione 5 Premessa 7 PARTE PRIMA: LE TRAIETTORIE 9 1. Aspetti multiformi della crescita demografica 11 2. Forme e dimensioni della presenza nel mercato del lavoro 53 3. Giovani e domanda di istruzione 91 PARTE SECONDA: GLI APPROFONDIMENTI 135 4. La crisi e gli immigrati: quali effetti occupazionali? 137 5. L'approccio globale al nesso fra migrazione e sviluppo: politiche e azioni regionali 163 6. L'assistenza familiare in Veneto: note sulla mediazione istituzionale tra lavoratrici e famiglie 183 7. Migrazioni, famiglie, redditi e consumi: note a partire dall'esperienza dell'Est Europa 191 Riferimenti bibliografici 217
Catene del lavoro e delle migrazioni tra Veneto e Romania
I l paradigma della catena globale del valore o delle merci (Global Value Chain o GVC e Global Commodity Chain o GCC) sviluppata da Gary Gereffi et al. (1994) mira a spiegare le trasformazioni nella gestione delle nuove strutture produttive che si sono sviluppate nel corso degli ultimi trent'anni incorporando molti elementi dei processi economici. In particolare questa letteratura si è concentrata sui rapporti di potere tra le imprese e sul dispiegamento dei processi di ascesa lungo la catena del valore (Humphrey, Schmitz 2002). Alcuni autori hanno criticato questo approccio poiché tralascia il ruolo svolto da soggetti diversi dalle imprese, quali le istituzioni statali e internazionali (ad esempio l'Organizzazione mondiale del commercio), così come le influenze delle dinamiche sociali e lavorative nei processi economici (Smith et al., 2014). Altri autori invece si sono soffermati sulla scarsa attenzione che questi studi riservano alle modalità di distribuzione del valore all'interno della catena e quindi al livello di benessere o meno dei lavoratori (Xue, Chan 2013), oltre che alle forme di attività di difesa e di insorgenza della forza lavoro (Smith 2006). Per rispondere a queste critiche i propugnatori del concetto della GVC e GCC hanno sostenuto che nei luoghi in cui queste catene riescono a inserirsi si nota un miglioramento per quanto riguarda l'occupazione e i salari . Come è stato messo in luce (Selwyn 2013, p. 76), l'ipotesi del miglioramento sociale ed economico dei luoghi inclusi nella catena globale è debole sia perché essa è incapace di considerare la «qualità» del lavoro sia perché le trasformazioni economiche e sociali dei luoghi legati alle catene globali del lavoro non è un gioco a somma zero. Infatti gli studi di matrice sindacale e delle organizzazioni non governative che sostengono i diritti dei lavoratori hanno evidenziato come l'inserimento della forza lavoro in una catena del valore globale non sempre garantisce un reale miglioramento nelle condizioni di vita (Xue, Chan 2013). Inoltre, scarsa attenzione è stata prestata alla situazione di quanti soffrono dalla chiusura o dal