LA NUOVA STAGIONE DI ALLARGAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA TRA DILEMMI DELLA CONDIZIONALITÀ DEMOCRATICA E FRAGILITÀ COSTITUZIONALE DEI NUOVI CANDIDATI (original) (raw)

LA STRATEGIA GLOBALE DELL'UNIONE EUROPEA PER LA DEMOCRAZIA

Dialoghi con Ugo Villani - Volume I, pp. 507-512, 2017

SOMMARIO: 1. Fondamento nel Trattato di Maastricht della strategia globale per la democrazia e prassi attuativa in Libia ed Ucraina. – 2. Non conformità al diritto internazionale vigente di tale prassi attuativa. – 3. La European Union Global Strategy del 2016 reinterpreta la nozione di sicurezza umana a fini democratici. – 4. L'Unione europea prefigura la "trasformazione" del diritto internazionale per legittimare la strategia globale per la democrazia. L'azione esterna dell'Unione ha come obiettivo principale quello di promuovere la democrazia nel resto del mondo anche quando, come in Libia nel 2011 ed in Ucraina nel 2013-2014, ciò contrasti con il diritto internazionale vigente. Quale fondamento di diritto internazionale per tale obiettivo, la Strategia globale dell'Unione di giugno 2016 rivisita la nozione di "sicurezza umana" in senso non più umanitario (come nella dottrina della responsabilità di proteggere dell'ICISS) ma democratico

CRISI DI SOVRANITA' STATALE E DEFICIT DI DEMOCRAZIA NELL'UNIONE EUROPEA: SPUNTI CRITICI E PROSPETTIVE

Il presente contributo intende analizzare le principali criticità che continuano a caratterizzare l'impianto ordinamentale dell'Unione Europea a sessant'anni dalla stipula dei Trattati di Roma, con specifico riferimento al deficit di democrazia ed al ruolo degli Stati membri dell'UE. In particolare, proprio a far data dal momento genetico dell'ex Comunità Economica Europea, il fine specifico dell'autore è rappresentato dal tentativo di offrire una visione maggiormente realistica avuto riguardo al contesto extraterritoriale afferente le Istituzioni facenti capo al Vecchio Continente, con specifico riferimento ad istituti, problematiche e paradigmi ancora oggetto e, allo stesso tempo, fonti di (più o meno consapevoli) equivoci e fraintendimenti di matrice essenzialmente politica. Nel tentativo di tracciare dunque tale sorta di provvisorio, quanto non certamente incoraggiante, bilancio ci si riferisce, oltre che al deficit di democrazia, anche a falsi miti caratterizzanti il contesto politico e territoriale in esame, quali la cittadinanza europea, il presunto compimento dell'unità monetaria per il tramite dell'entrata in vigore dell'Euro, giungendo anche ad interrogarsi in merito al rapporto con la categoria dei diritti umani.

STATO e nuovo diritto nella dimensione sovranazionale dell'UNIONE EUROPEA

2015

LA TESI ANALIZZA LA TRASFORMAZIONE DELLO STATO MODERNO E IL PENSIERO GIURIDICO DEL NOVECENTO.LA TRASFORMAZIONE DELLO STATO FISCALE IN STATO DEBITORE, DOVE LE BANCHE DECOTTE SONO SALVATE DA QUEGLI STESSI STATI CHE ESSE HANNO GIA' MANDATO IN ROVINA.LA TESI ANALIZZA LE CONDIZIONI DEL CITTADINO GLOBALE CHE SI VEDE CATAPULTATO IN UNA SOCIETA' NON PIU' PROTETTA DALLO STATO. LA TESI DESCRIVE L'EVOLUZIONE DELLO STATO MODERNO CON LA CRISI DEL TRADIZIONALE PARADIGMA E L'AVVIO DEL NUOVO PARADIGMA CHE PONE IN DISCUSSIONE TUTTE LE NOZIONI E I PROBLEMI CLASSICI DEL DIRITTO PUBBLICO. LA RICERCA SI FOCALIZZA OLTRE MODO SULL'EVOLUZIONE DELL'UNIONE EUROPEA E IL NUOVO DIRITTO GLOBALE. DIRITTO E DEMOCRAZIA E' L'ALTRO FOCUS DELLA TESI.

CITTADINANZA E DEMOCRATICITÀ DELL'UNIONE EUROPEA

Cittadinanza, cittadinanze e nuovi status: profili internazionalistici ed europei e sviluppi nazionali, 2018

SOMMARIO: 1. Polisemia della parola cittadinanza.-2. Alle origini della cittadinanza europea.-3. Cittadinanza e principi democratici.-4. Demos e politeia.-5. Cittadinanza e formula sovranazionale. Il termine cittadinanza, nella sua polisemia e polifunzionalità, può essere esaminato da prospettive diverse, tutte etimologicamente connesse e complementari. Anzitutto, la cittadinanza è status, ovvero un paniere di diritti e do-veri in capo all'individuo, conseguenza della sua appartenenza ad un ordinamento. In secondo luogo, proprio in ragione di questa appartenenza, la cittadinanza vive nel rapporto dialettico tra l'individuo e lo Stato: cittadinanza come partecipazione, come esercizio di diritti politici atti a garantire legittimazione all'ordinamento, ma anche a consentire all'individuo di svolgervi una funzione di controllo. In questo senso la cittadinanza è politeia: appartenenza ad un corpo civico che, nel suo atteggiarsi nei confronti dello Stato qualifica e caratterizza anche la forma di governo. La cittadinanza inoltre si presta ad un'analisi-più sociologica sull'appartenenza degli individui ad una comunità che si contraddistingue per comuni caratteri linguistici e culturali, per un patrimonio di valori o di convinzioni condivise, per rilevanti fattori storici: insomma, qualifica una comunità di individui come demos, ovvero popolo. Si comprende quindi facilmente perché un tema così ricco di implicazioni trovi spazio, nel dialogo politico, soprattutto per quanto attiene ai meccanismi di acquisizione e perdita dello status o di discriminanti nell'esercizio dei diritti ad esso connessi. Lungi dall'essere un mero meccanismo amministrativo, il processo di acquisizione della cittadinanza riflette scelte importanti sulla modalità di integrazione degli individui nel tessuto sociale e sul modo stesso in cui si vuole caratterizzarlo.

LA CRISI " ESISTENZIALE " DELL'UNIONE EUROPEA TRA DERIVA INTERGOVERNATIVA E SPINTE CENTRIFUGHE

SOMMARIO 1. La crisi identitaria dell'Unione europea e i segnali dell'involuzione costituzionale e democratica. 2 La "perversione della democrazia" e la "fuga dal diritto dell'Ue". 2.1. Il protagonismo decisionale del Consiglio europeo e la tendenza alla sua deistituzionalizzazione. 2.2. Le riforme della governance economico-finanziaria tra ipertecnocrazia e antidemocraticità. 3. Le spinte centrifughe: la Brexit, i populismi e i sovranismi. 3.1. Un'ulteriore minaccia disgregativa: i secessionismi e lo spettro di un'Europa delle "piccole patrie". 4. Prospettive di riforma: quali scenari possibili entro il 2025?

LA GIURISPRUDENZA “CONCORRENZIALE” DELLA CORTE DI GIUSTIZIA UE E DELLA CORTE EDU RISPETTO ALLA TUTELA DEI SINGOLI SOGGETTI A SANZIONI

Freedom, Security and Justice, 2022

This paper aims to analyse the competing approach of the European Court of Justice (ECJ) and the European Court of Human Rights (ECtHR) regarding the protection of fundamental rights of those individuals and entities claiming to be victim of smart sanctions. The analysis will be conducted in the light of both UN-mandated sanctions and European autonomous restrictive measures with a view to underlining that, regardless of what kind of measures the ECJ is confronted with, it will apply the same standard of judicial review.

REDISTRIBUZIONE ECONOMICA, DEFICIT DEMOCRATICO E SONDERWEG IN EUROPA: SPUNTI DI RIFLESSIONE DAL MODELLO ISTITUZIONALE BELGA

la crisi economica degli ultimi anni sta producendo importanti trasformazioni dell'ordine giuridico che regola lo spazio pubblico europeo. L'Europa ha individuato un proprio "Sonderweg" e ha imboccato la strada di un complesso "federalizing process" in cui gli elementi di confederalismo politico convivono con tracce di federalismo giuridico. Tale processo, però, non è privo di criticità, in quanto mette in evidenza alcuni dei più gravi problemi costituzionali (vischiosità dei processi decisionali e strutturale indebolimento dei sistemi redistributivi) con cui oggi si confrontano i cittadini dell'Unione. Anche il Belgio ha intrapreso la sua "via speciale" ma, al contrario di quella europea, ha sviluppato una dinamica disaggregativa, erodendo, così, il vecchio impianto dello stato unitario e riproducendo tutti i profili di problematicità sollevati dal modello europeo.