Andrea R. Staffa | Ministero della cultura (original) (raw)
Papers by Andrea R. Staffa
U. MOSCATELLI, D. SACCO D. (Edd.), Atti del I Convegno di Archeologia Medievale delle Marche, Macerata 9-11- maggio 2019, Mantova 2021.
Sulla base dell'edizione definitiva della necropoli di Castel Trosino da paarte di L. Paroli e M.... more Sulla base dell'edizione definitiva della necropoli di Castel Trosino da paarte di L. Paroli e M. Ricci nel 2007 rilettura complessiva a livello territoriale della presenza dei Bizantini e dei Longobardi nel territorio di Ascoli; uno studio poi di molto ampliato nel recente studio dello stesso autore in I Longobardi fra Marche ed UMbria, Atti del Convegno sui Longobardi in memoria di Lidia Paroli, Ascoli Piceno 2023, Cinisello Balsamo 2024.
Atti del convegno internazionale di studi La Difesa Militare Bizantina in Italia (secc. VI-XI), 14-18 aprile 2021., 2022
Viene illustrata l'importante stagione della persistenza del controllo romano-orientale del Picen... more Viene illustrata l'importante stagione della persistenza del controllo romano-orientale del Piceno, fra Ascoli e Piceno sino al VII secolo, aperta dai cruciali studi di Lidia Paroli e Marco Ricci sulla necropoli di Castel Trosino nei pressi di Ascoli, sino alla sua III fase riconosciuta come sepolcreto di un gruppo di mercenari longobardi che operavano al servizio delle forze romano-orientali a difesa di Ascoli
Atti del V Convegno di Archeologia Il Fucino e le aree limitrofe nell'Antichità, Avezzano 6-7 novembre 2021, Avezzano 2022.
Lo studio ricostruisce sul lungo periodo forme e dinamiche della transumanza in un’ara cruciale p... more Lo studio ricostruisce sul lungo periodo forme e dinamiche della transumanza in un’ara cruciale per la pastorizia in Abruzzo, quella lungo il tratto iniziale del grande tratturo Celano-Foggia, fra Celano e piana subito a nord del Fucino.
Il fenomeno si manifesta, probabilmente sin dalla protostoria, attraverso forme di transumanza sia verticale fra pascoli Sirente-Velino e l’Altopiano delle Rocche, perpetuatesi sino al basso Medioevo, che di transumanza verticale con le aree adriatiche della Penisola sino alla Puglia, sia nell’antichità che a partire dal XIV-XV secolo, quando troviamo attestato uno dei cinque grandi tratturi, quello Celano-Foggia, documentato per la prima volta nel 1533.
Alle fasi antiche del fenomeno si lega probabilmente la presenza, a monte di Celano verso la montagna, della grande villa romana in località S. Potito – Abbazia di Ovindoli, di dimensioni particolarmente estese e notevole nobiltà, con impianto originario realizzato nei primi decenni del I sec. d.C.
Mentre la grande transumanza andò interrompendosi intorno al VI secolo singolare appare la sistematica persistenza anche in età altomedievale dei percorsi verticali fra vicina montagna e coste del lago Fucino, legata ad un’ampia persistenza del quadro insediativo antico e tardoantico, lago lungo il quale lo svernamento delle greggi nel periodo invernale andò sopravvivendo sino al XIV secolo.
Fra IX e XIV secolo in particolare lo sfruttamento delle risorse della montagna, ampiamente perseguito nell’area dalle grandi abbazie di Farfa, S. Angelo ad Barregium e Montecassino, dovette essere favorito dalle particolari condizioni climatiche, con questo periodo caratterizzato nell’intera area dell’Atlantico del nord ed in particolare in Europa da un clima insolitamente caldo, tanto da essere definito «Periodo caldo medievale-PCM» o anche «Optimum climatico medievale».
Proprio il deciso peggioramento del clima fu probabilmente una delle cause della regolamentazione della grande transumanza, avviata già dal XII secolo, ma poi ben più organicamente nel 1423 e nel 1425 con le norme emanate da Giovanna II, dopo la sua morte nel 1435 subito disattese, ed infine con la grande riforma di Re Alfonso II del 1443 che istituiva la Grande Dogana di Foggia ed organizzava la transumanza Abruzzo-Puglia come andò poi conservandosi sino all’età moderna.
Degli estremi del clima in questa difficile fase e delle conseguenze su pastorizia e transumanza è un eloquente esempio il gran freddo dell’inverno 1612, quando di 1.851.460 pecore che transumavano dall’Abruzzo verso la Puglia, ne rimasero in vita solo 570.400, tanto che venne eccezionalmente rimborsata ai pastori larga parte della fida da essi pagata per la sosta delle greggi nei pascoli del Tavoliere.
Questi Atti di Congresso, partendo dallo studio della grande necropoli di Castel Trosino e delle ... more Questi Atti di Congresso, partendo dallo studio della grande necropoli di Castel Trosino e delle testimonianze relative alla presenza di Bizantini e Longobardi nell’are, offrono un innovativo riesame del ruolo dei Longobardi nell’Italia centrale, non solo ad Ascoli e nel Piceno, ma nell’intera Italia adriatica. Contrariamente alla comune opinione che li aveva sinora visti come eversori dell’ordine romano, gli studi più recenti dimostrano che essi si insediarono nel territorio poi ricompreso nello storico ducato altomedievale di Spoleto in stretto rapporto con le autorità dell’Impero romano-bizantino, come nel caso esemplare di Castel Trosino, presidio longobardo posto dall’Impero proprio a difesa della città di Ascoli, che ne assicurò la sopravvivenza proprio in queste difficili fasi di trasformazione dell’area.
Anche se non mancarono episodi di conflitto, anche duro, i nuovi arrivati stabilirono presto costruttive forme di collaborazione non solo con le forze imperiali romano-orientali, ma anche con le classi dirigenti locali di discendenza piceno-romana, avviandosi così la fusione della loro cultura etnica con quella propria del paese in cui si erano insediati e delle genti che vi abitavano.
Attraverso vicende in parte ancora da chiarire, ma che questo volume inizia finalmente ad illuminare in maniera significativa, specie per le Marche, prese forma quel Ducato longobardo di Spoleto, che realizzò l’unificazione istituzionale di un territorio molto articolato dell’Italia centrale, ed ebbe caratteristiche culturali assai originali, che lo distinguono significativamente anche dal Regno longobardo dell’Italia settentrionale caratteristiche che sono ampiamente illustrate nei saggi di questo volume.
Sulla base delle più recenti indagini archeologiche e di innovative analisi delle fonti si ricost... more Sulla base delle più recenti indagini archeologiche e di innovative analisi delle fonti si ricostruiscono con maggiore ampiezza le ultime fasi della presenza delle forze romane-orientali lungo la costa abruzzese fra Pescara ed Ortona, protratte sino alla seconda metà del VII secolo
Bizantini luoghi, simboli e comunità di un impero millenario. Mostra di Napoli - Museo Archeologico Nazionale: , 2023
Elmo ostrogoto di Torricella Peligna, villa romano-bizantina Crecchio località Casino Vezzani luc... more Elmo ostrogoto di Torricella Peligna, villa romano-bizantina Crecchio località Casino Vezzani lucerne africane spatheion Ceramica dipinta tipo crecchio
A.VV., Pescara. Riscoprire la città scomparsa, a cura di M. PALLADINI, Pescara , 2021
Ampia sintesi su 30 anni di scavi in uno dei centri costieri abruzzesi più importanti per i colle... more Ampia sintesi su 30 anni di scavi in uno dei centri costieri abruzzesi più importanti per i collegamenti marittimi fra medio Adriatico, altre parti dello stesso adriatico, ed intero Mediterraneo, particolarmente nelle fasi di VI-VII secolo.
All’interno dello studio è anche contenuta la prima analisi dei risultati dei saggi archeologici condotti nel 2022 all’intero dell’area del Campo Rampigna, a nord del fiume Pescara, mai sinora indagata, ove sono state lette antiche fasi dell’insediamento di II-I secolo a.C., della città portuale di media-tarda età imperiale, ed infine di una serie di grandi alluvioni del fiume Pescara, con ogni evidenza inquadrabili fra seconda metà del VI secolo, in particoclare verso il 580, la c.d. grande piena dellA Becca testimoniata anche da Paolo Diacono lungo il corso dell’Adige, nonché in altre parti d’Italia, ad esempio nella vicina Ascoli.
Medioevo nelle Valli. Insediamento, società, economia nei comprensori di valle tra VIII e XIV secolo, Atti del convegno, 2019
A.R. STAFFA (2019), La Valle del fiume Pescara fra tarda antichità ed altomedioevo, in F. MARAZZI... more A.R. STAFFA (2019), La Valle del fiume Pescara fra tarda antichità ed altomedioevo, in F. MARAZZI, C.RAIMONDO C. (Edd.), Medioevo nelle Valli. Insediamento, società, economia nei comprensori di valle tra VIII e XIV secolo, Atti del convegno Squillace 11-14 aprile 2019, Campobasso, pp. 227-250.
Ampia sintesi su una delle valli abruzzesi più importanti per i collegamenti fra fascia costiera ed aree interne, la valle del Pescara, con alla foce del fiume il noto porto antico di Ostia Aterni, a continuità di utilizzo sino all’altomedioevo,con il punto sulle fasi bizantine di VI-VII secolo e sulle successive vicende altomedievali.
Guida alla Mostra archeologica nell'edificio Ex Frantoio di Moscufo, oggi "Frantoio delle Idee" r... more Guida alla Mostra archeologica nell'edificio Ex Frantoio di Moscufo, oggi "Frantoio delle Idee" ricostruzione dell' assetto del territorio di Moscufo e della bassa valle del Pescara dall' Età del Ferro al Medioevo
Edizione dei saggi archeologici condotti sul sito della necropoli di Castel Trosino (Ascoli Picen... more Edizione dei saggi archeologici condotti sul sito della necropoli di Castel Trosino (Ascoli Piceno) fra 2001 e 2003, nell'ambito del Progetto Longobardi, promosso sin dal 1993 dalla compianta Lidia Paroli
L'età delle trasformazioni l'Italia medio-adriatica tra il V e il IV secolo a.C. nuovi modelli di... more L'età delle trasformazioni l'Italia medio-adriatica tra il V e il IV secolo a.C. nuovi modelli di autorappresentazione delle comunità a confronto e temi di cultura materiale a cura di Valeria Acconcia atti del workshop internazionale chieti, 18-19 aprile 2016 Edizioni Quasar - PROMO
L'età delle trasformazioni l'Italia medio-adriatica tra il V e il IV secolo a.C. nuovi modelli di... more L'età delle trasformazioni l'Italia medio-adriatica tra il V e il IV secolo a.C. nuovi modelli di autorappresentazione delle comunità a confronto e temi di cultura materiale a cura di Valeria Acconcia atti del workshop internazionale chieti, 18-19 aprile 2016 Edizioni Quasar - PROMO
Lo studio analizza il fenomeno della transumanza in Abruzzo, anzitutto quella verticale fra aree ... more Lo studio analizza il fenomeno della transumanza in Abruzzo, anzitutto quella verticale fra aree montuose della Regione, Gran Sasso, Majella, Morrone e vicine aree pianeggianti, fenomeno di origine pre-protostorica che trova il suo sviluppo dal I secolo a.C. a seguito dell’introduzione della sua gratuita con la Lex Agraria Epigraphica del 111 a.C.
Approfondisce anche la grande transumanza orizzontale fra Abruzzo e Puglia, con il suo sviluppo in età tardo repubblicana e la sua continuità sino al VI secolo, la sua interruzione sino all’VIII, quando riprende nell’ambito dei collegamenti di grandi abbazie fra i loro beni in Abruzzo e quelli nel nord della Puglia.
Ne segue infine lo sviluppo, a partire dalle costituzioni dei re Guglielmo I (1155) e Guglielmo II (1172), sino alla prima introduzione di un controllo fiscale sugli armenti transumanti, in età angioina, e poi sino alla grande riforma di Alfonso II, che nel 1447 crea la grande Dogana delle Pecore di Foggia, regolamentando la transumanza nelle forme poi conservatesi sino al XIX secolo.
Pubblicazione dello scavo del santuario della Dea Feronia in località Poggio Ragone di Loreto Apr... more Pubblicazione dello scavo del santuario della Dea Feronia in località Poggio Ragone di Loreto Aprutino
Prima panoramica sulle produzioni di ceramica in Abruzzo in età postmedievale
Panoramica sulla ceramica a vetrina pesante e sparsa in Abruzzo
U. MOSCATELLI, D. SACCO D. (Edd.), Atti del I Convegno di Archeologia Medievale delle Marche, Macerata 9-11- maggio 2019, Mantova 2021.
Sulla base dell'edizione definitiva della necropoli di Castel Trosino da paarte di L. Paroli e M.... more Sulla base dell'edizione definitiva della necropoli di Castel Trosino da paarte di L. Paroli e M. Ricci nel 2007 rilettura complessiva a livello territoriale della presenza dei Bizantini e dei Longobardi nel territorio di Ascoli; uno studio poi di molto ampliato nel recente studio dello stesso autore in I Longobardi fra Marche ed UMbria, Atti del Convegno sui Longobardi in memoria di Lidia Paroli, Ascoli Piceno 2023, Cinisello Balsamo 2024.
Atti del convegno internazionale di studi La Difesa Militare Bizantina in Italia (secc. VI-XI), 14-18 aprile 2021., 2022
Viene illustrata l'importante stagione della persistenza del controllo romano-orientale del Picen... more Viene illustrata l'importante stagione della persistenza del controllo romano-orientale del Piceno, fra Ascoli e Piceno sino al VII secolo, aperta dai cruciali studi di Lidia Paroli e Marco Ricci sulla necropoli di Castel Trosino nei pressi di Ascoli, sino alla sua III fase riconosciuta come sepolcreto di un gruppo di mercenari longobardi che operavano al servizio delle forze romano-orientali a difesa di Ascoli
Atti del V Convegno di Archeologia Il Fucino e le aree limitrofe nell'Antichità, Avezzano 6-7 novembre 2021, Avezzano 2022.
Lo studio ricostruisce sul lungo periodo forme e dinamiche della transumanza in un’ara cruciale p... more Lo studio ricostruisce sul lungo periodo forme e dinamiche della transumanza in un’ara cruciale per la pastorizia in Abruzzo, quella lungo il tratto iniziale del grande tratturo Celano-Foggia, fra Celano e piana subito a nord del Fucino.
Il fenomeno si manifesta, probabilmente sin dalla protostoria, attraverso forme di transumanza sia verticale fra pascoli Sirente-Velino e l’Altopiano delle Rocche, perpetuatesi sino al basso Medioevo, che di transumanza verticale con le aree adriatiche della Penisola sino alla Puglia, sia nell’antichità che a partire dal XIV-XV secolo, quando troviamo attestato uno dei cinque grandi tratturi, quello Celano-Foggia, documentato per la prima volta nel 1533.
Alle fasi antiche del fenomeno si lega probabilmente la presenza, a monte di Celano verso la montagna, della grande villa romana in località S. Potito – Abbazia di Ovindoli, di dimensioni particolarmente estese e notevole nobiltà, con impianto originario realizzato nei primi decenni del I sec. d.C.
Mentre la grande transumanza andò interrompendosi intorno al VI secolo singolare appare la sistematica persistenza anche in età altomedievale dei percorsi verticali fra vicina montagna e coste del lago Fucino, legata ad un’ampia persistenza del quadro insediativo antico e tardoantico, lago lungo il quale lo svernamento delle greggi nel periodo invernale andò sopravvivendo sino al XIV secolo.
Fra IX e XIV secolo in particolare lo sfruttamento delle risorse della montagna, ampiamente perseguito nell’area dalle grandi abbazie di Farfa, S. Angelo ad Barregium e Montecassino, dovette essere favorito dalle particolari condizioni climatiche, con questo periodo caratterizzato nell’intera area dell’Atlantico del nord ed in particolare in Europa da un clima insolitamente caldo, tanto da essere definito «Periodo caldo medievale-PCM» o anche «Optimum climatico medievale».
Proprio il deciso peggioramento del clima fu probabilmente una delle cause della regolamentazione della grande transumanza, avviata già dal XII secolo, ma poi ben più organicamente nel 1423 e nel 1425 con le norme emanate da Giovanna II, dopo la sua morte nel 1435 subito disattese, ed infine con la grande riforma di Re Alfonso II del 1443 che istituiva la Grande Dogana di Foggia ed organizzava la transumanza Abruzzo-Puglia come andò poi conservandosi sino all’età moderna.
Degli estremi del clima in questa difficile fase e delle conseguenze su pastorizia e transumanza è un eloquente esempio il gran freddo dell’inverno 1612, quando di 1.851.460 pecore che transumavano dall’Abruzzo verso la Puglia, ne rimasero in vita solo 570.400, tanto che venne eccezionalmente rimborsata ai pastori larga parte della fida da essi pagata per la sosta delle greggi nei pascoli del Tavoliere.
Questi Atti di Congresso, partendo dallo studio della grande necropoli di Castel Trosino e delle ... more Questi Atti di Congresso, partendo dallo studio della grande necropoli di Castel Trosino e delle testimonianze relative alla presenza di Bizantini e Longobardi nell’are, offrono un innovativo riesame del ruolo dei Longobardi nell’Italia centrale, non solo ad Ascoli e nel Piceno, ma nell’intera Italia adriatica. Contrariamente alla comune opinione che li aveva sinora visti come eversori dell’ordine romano, gli studi più recenti dimostrano che essi si insediarono nel territorio poi ricompreso nello storico ducato altomedievale di Spoleto in stretto rapporto con le autorità dell’Impero romano-bizantino, come nel caso esemplare di Castel Trosino, presidio longobardo posto dall’Impero proprio a difesa della città di Ascoli, che ne assicurò la sopravvivenza proprio in queste difficili fasi di trasformazione dell’area.
Anche se non mancarono episodi di conflitto, anche duro, i nuovi arrivati stabilirono presto costruttive forme di collaborazione non solo con le forze imperiali romano-orientali, ma anche con le classi dirigenti locali di discendenza piceno-romana, avviandosi così la fusione della loro cultura etnica con quella propria del paese in cui si erano insediati e delle genti che vi abitavano.
Attraverso vicende in parte ancora da chiarire, ma che questo volume inizia finalmente ad illuminare in maniera significativa, specie per le Marche, prese forma quel Ducato longobardo di Spoleto, che realizzò l’unificazione istituzionale di un territorio molto articolato dell’Italia centrale, ed ebbe caratteristiche culturali assai originali, che lo distinguono significativamente anche dal Regno longobardo dell’Italia settentrionale caratteristiche che sono ampiamente illustrate nei saggi di questo volume.
Sulla base delle più recenti indagini archeologiche e di innovative analisi delle fonti si ricost... more Sulla base delle più recenti indagini archeologiche e di innovative analisi delle fonti si ricostruiscono con maggiore ampiezza le ultime fasi della presenza delle forze romane-orientali lungo la costa abruzzese fra Pescara ed Ortona, protratte sino alla seconda metà del VII secolo
Bizantini luoghi, simboli e comunità di un impero millenario. Mostra di Napoli - Museo Archeologico Nazionale: , 2023
Elmo ostrogoto di Torricella Peligna, villa romano-bizantina Crecchio località Casino Vezzani luc... more Elmo ostrogoto di Torricella Peligna, villa romano-bizantina Crecchio località Casino Vezzani lucerne africane spatheion Ceramica dipinta tipo crecchio
A.VV., Pescara. Riscoprire la città scomparsa, a cura di M. PALLADINI, Pescara , 2021
Ampia sintesi su 30 anni di scavi in uno dei centri costieri abruzzesi più importanti per i colle... more Ampia sintesi su 30 anni di scavi in uno dei centri costieri abruzzesi più importanti per i collegamenti marittimi fra medio Adriatico, altre parti dello stesso adriatico, ed intero Mediterraneo, particolarmente nelle fasi di VI-VII secolo.
All’interno dello studio è anche contenuta la prima analisi dei risultati dei saggi archeologici condotti nel 2022 all’intero dell’area del Campo Rampigna, a nord del fiume Pescara, mai sinora indagata, ove sono state lette antiche fasi dell’insediamento di II-I secolo a.C., della città portuale di media-tarda età imperiale, ed infine di una serie di grandi alluvioni del fiume Pescara, con ogni evidenza inquadrabili fra seconda metà del VI secolo, in particoclare verso il 580, la c.d. grande piena dellA Becca testimoniata anche da Paolo Diacono lungo il corso dell’Adige, nonché in altre parti d’Italia, ad esempio nella vicina Ascoli.
Medioevo nelle Valli. Insediamento, società, economia nei comprensori di valle tra VIII e XIV secolo, Atti del convegno, 2019
A.R. STAFFA (2019), La Valle del fiume Pescara fra tarda antichità ed altomedioevo, in F. MARAZZI... more A.R. STAFFA (2019), La Valle del fiume Pescara fra tarda antichità ed altomedioevo, in F. MARAZZI, C.RAIMONDO C. (Edd.), Medioevo nelle Valli. Insediamento, società, economia nei comprensori di valle tra VIII e XIV secolo, Atti del convegno Squillace 11-14 aprile 2019, Campobasso, pp. 227-250.
Ampia sintesi su una delle valli abruzzesi più importanti per i collegamenti fra fascia costiera ed aree interne, la valle del Pescara, con alla foce del fiume il noto porto antico di Ostia Aterni, a continuità di utilizzo sino all’altomedioevo,con il punto sulle fasi bizantine di VI-VII secolo e sulle successive vicende altomedievali.
Guida alla Mostra archeologica nell'edificio Ex Frantoio di Moscufo, oggi "Frantoio delle Idee" r... more Guida alla Mostra archeologica nell'edificio Ex Frantoio di Moscufo, oggi "Frantoio delle Idee" ricostruzione dell' assetto del territorio di Moscufo e della bassa valle del Pescara dall' Età del Ferro al Medioevo
Edizione dei saggi archeologici condotti sul sito della necropoli di Castel Trosino (Ascoli Picen... more Edizione dei saggi archeologici condotti sul sito della necropoli di Castel Trosino (Ascoli Piceno) fra 2001 e 2003, nell'ambito del Progetto Longobardi, promosso sin dal 1993 dalla compianta Lidia Paroli
L'età delle trasformazioni l'Italia medio-adriatica tra il V e il IV secolo a.C. nuovi modelli di... more L'età delle trasformazioni l'Italia medio-adriatica tra il V e il IV secolo a.C. nuovi modelli di autorappresentazione delle comunità a confronto e temi di cultura materiale a cura di Valeria Acconcia atti del workshop internazionale chieti, 18-19 aprile 2016 Edizioni Quasar - PROMO
L'età delle trasformazioni l'Italia medio-adriatica tra il V e il IV secolo a.C. nuovi modelli di... more L'età delle trasformazioni l'Italia medio-adriatica tra il V e il IV secolo a.C. nuovi modelli di autorappresentazione delle comunità a confronto e temi di cultura materiale a cura di Valeria Acconcia atti del workshop internazionale chieti, 18-19 aprile 2016 Edizioni Quasar - PROMO
Lo studio analizza il fenomeno della transumanza in Abruzzo, anzitutto quella verticale fra aree ... more Lo studio analizza il fenomeno della transumanza in Abruzzo, anzitutto quella verticale fra aree montuose della Regione, Gran Sasso, Majella, Morrone e vicine aree pianeggianti, fenomeno di origine pre-protostorica che trova il suo sviluppo dal I secolo a.C. a seguito dell’introduzione della sua gratuita con la Lex Agraria Epigraphica del 111 a.C.
Approfondisce anche la grande transumanza orizzontale fra Abruzzo e Puglia, con il suo sviluppo in età tardo repubblicana e la sua continuità sino al VI secolo, la sua interruzione sino all’VIII, quando riprende nell’ambito dei collegamenti di grandi abbazie fra i loro beni in Abruzzo e quelli nel nord della Puglia.
Ne segue infine lo sviluppo, a partire dalle costituzioni dei re Guglielmo I (1155) e Guglielmo II (1172), sino alla prima introduzione di un controllo fiscale sugli armenti transumanti, in età angioina, e poi sino alla grande riforma di Alfonso II, che nel 1447 crea la grande Dogana delle Pecore di Foggia, regolamentando la transumanza nelle forme poi conservatesi sino al XIX secolo.
Pubblicazione dello scavo del santuario della Dea Feronia in località Poggio Ragone di Loreto Apr... more Pubblicazione dello scavo del santuario della Dea Feronia in località Poggio Ragone di Loreto Aprutino
Prima panoramica sulle produzioni di ceramica in Abruzzo in età postmedievale
Panoramica sulla ceramica a vetrina pesante e sparsa in Abruzzo
I Longobardi fra Marche ed Umbria
Presentazione del volume - Ascoli Piceno - sabato 20 aprile 2024 ore 10 - Palazzo de Capitani, Sa... more Presentazione del volume - Ascoli Piceno - sabato 20 aprile 2024 ore 10 - Palazzo de Capitani, Sala della Ragione
Un’ ampia panoramica sulle ricerche degli ultimi 30 anni per quel che riguarda il territorio affe... more Un’ ampia panoramica sulle ricerche degli ultimi 30 anni per quel che riguarda il territorio afferente al centro antico di Pinna Vestinorum, oggi noto come Area Vestina della Provincia di Pescara, fra i fiumi Vomano e Pescara, nelle cruciali fasi che vedono a partire dal V-VI secolo la progressiva trasformazione del quadro insediativo tardoantico, con l’abbandono della maggior parte delle ville sino ad allora abitate, la persistenza di un controllo da parte dei Bizantini di alcune aree sino al VII secolo, la rioccupazione di vari siti antichi, nell’ambito dello stanziamento anche in questo territorio di piccole comunità longobarde.
Sono oggetto di analisi anche la nascita precoce, non diversamente dalla vicina provincia di Chieti nel IX secolo, di abitati già in qualche modo fortificati, la sopravvivenza anche in età altomedievale di parte del popolamento in ambiti occupati sin dall’antichità, ed infine il definitivo venir meno del quadro insediativo tardoantico, ancora in larghi tratti superstite, con l’incastellamento nelle cruciali fasi di X-XI secolo.
Un ampia panoramica sulle ricerche degli ultimi 30 anni per quel che riguarda il centro antico d... more Un ampia panoramica sulle ricerche degli ultimi 30 anni per quel che riguarda il centro antico di Pinna Vestinorum e suo territorio, area vestina della Provincia di Pescara, nelle cruciali fasi che vedono a partire dal V-VI secolo la progressiva trasformazione del municipio antico nell’insediamento altomedievale, sede di gastaldato ed uno dei due capisaldi con la vicina Teate del potere civile fra Teramano e Chietino.
Guida all’Antiquarium di Castrum Truentinum, aperto al pubblico nel 2009 dalla Soprintendenza arc... more Guida all’Antiquarium di Castrum Truentinum, aperto al pubblico nel 2009 dalla Soprintendenza archeologica dell’Abruzzo e dal comune di Martinsicuro all’interno dello storico Torrione cinquecentesco di Carlo V a Martinsicuro (TE).
Sono qui esposti i reperti di 20 anni di scavi e ricerche archeologiche sul sito della città romana di Castrum Truentinum, individuata nel 1991 a via Po di Martinsicuro, quasi alla foce del fiume Tronto.
Viene inoltre proposta un’ampia ricostruzione storica e topografica dalla preistoria al medioevo delle vicende dell’importante centro portuale antico, nelle parole di Plinio il Giovane ricordato come “solum Liburnorum in Italiam relicum est”, sopravvissuto con il suo approdo sino alla media età imperiale come Turris ad Trunctum, con diretto riferimento a quelle “turres” ricordate nelle fonti, che dovevano costituire uno degli elementi caratteristico del suo paesaggio urbano alla foce del fiume, e che viene poi meno fra XIII e XV secolo a seguito del progressivo interramento in quest’area della costa adriatica, con la formazione a partire dal XIII secolo, di quei “relicta maris”, che venivano all’epoca concessi alla diocesi di Fermo.
Rapporto sui prini scavi archeologici che hanno rimesso alla luce resti del municipium romano di ... more Rapporto sui prini scavi archeologici che hanno rimesso alla luce resti del municipium romano di Anxanum (Lanciano), di cui sino ad allora si sapeva ben poco
Carta archeologica ed ampia panoramica sulle vicende storiche, topografiche, ed istituzionali del... more Carta archeologica ed ampia panoramica sulle vicende storiche, topografiche, ed istituzionali del centro antico di Histonium, oggi Vasto
La guida costituisce l’introduzione ad uns nuova struttura espositiva, il Centro di documentazion... more La guida costituisce l’introduzione ad uns nuova struttura espositiva, il Centro di documentazione storico-archeologica di Tocco da Casauria (Pescara), che conserva le testimonianze archeologiche e restituisce una complessiva ricostruzione dell’assetto insediativo e della storia della alta valle del fiume Pescara, dalla Preistoria sino all’Altomedioevo.
La struttura si integra allo storico Antiquarium Pierluigi Calore, riaperto finalmente al pubblico nel 2013 dopo oltre 40 anni di chiusura presso la storica abbazia di S. Clemente a Casauria (vedi STAFFA 2017, in questa sede), i cui spazi non consentivano l’allestimento del tanto ed importante materiale archeologico reso disponibile dalle ricerche, altrimenti a rischio di seppellimento in qualche deposito.
L’apertura della nuova struttura, con messa a disposizione della comunità, delle scuole, e dei tanti turisti e visitatori di questo suggestivo territorio degli importanti reperti oggi qui esposti nell’ambito di un organico percorso allestitivo, si inquadra in un disegno organicamente perseguito sin dal suo primo servizio in Abruzzo a fine anni ’80 del secolo scorso (1989), da parte del compianto Soprintendente Giuseppe Andreassi, che ha avuto il piacere poi di inaugurare la struttura nel 2006 in occasione del suo ritorno qui come Soprintendente (2006 – 2009), e che ci piace qui ricordare
La guida costituisce l’introduzione ad un nuovo museo archeologico dell’Abruzzo, l’Antiquarium di... more La guida costituisce l’introduzione ad un nuovo museo archeologico dell’Abruzzo, l’Antiquarium di Loreto Aprutino, oggi esistente nell’ambito della locale Fondazione Musei, aperto al pubblico nel novembre 1998.
Si tratta di una struttura espositiva che raccoglie le testimonianze archeologiche di un decennio di ricerche promosse nel territorio di Loreto Aprutino dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia – Sede di Loreto Aprutino, e la locale amministrazione comunale.
Nel percorso sono stati integrati anche la storica Collezione archeologica Casamarte, grazie alla sensibilità ed alla disponibilità della baronessa Maria Beatrice Bassino-Casamarte, e delle testimonianze archeologiche dalle ricerche in area vestina del barone Giovanni Battista Leopardi che non erano già confluite nell’esposizione del Museo Archeologico di Penne.
L’Antiquarium conserva testimonianze archeologiche di grande rilevanza relative al territorio dei Vestini Trasmontani, fra cui numerosi oggetti di corredo dalle necropoli italiche, varie testimonianze dell’importante insediamento italico-romani in località Colle Fiorano, l’intero arredo superstite della cella, relativi oggetti di culto, doni ed ex voto dal santuario della dea Feronia scavato fra 1992 e 1994 in località Poggio Ragone, reperti dai tanti insediamenti d’epoca romana tardoantica e medievale, fra cui fondamentale la pieve paleocristiana di S. Serotino in località Colle Fiorano, indagata fra 1995 e 1997 da G.P. Brogiolo e S. Gelichi.
La guida costituisce l’introduzione ad uno storico museo d’Abruzzo, nato addirittura nel 1849 com... more La guida costituisce l’introduzione ad uno storico museo d’Abruzzo, nato addirittura nel 1849 come Gabinetto Archeologico di Vasto, il più antico museo archeologico dell’intera regione, che, dop u lungo periodo di chiusura (1989-1998), viene finalmente riaperto al pubblico nel 1998, nella storica sede di Palazzo d’Avalos finalmente consolidata.
Nell’ambito di un organico progetto di riallestimento il museo e la presente guida raccolgono non solo le testimonianze archeologiche dello storico Gabinetto Archeologico, ma anche tante nuove testimonianze archeologiche venute alla luce in epoca recente, a seguito delle nuove ricerche promosse dal curatore.
Ad integrazione del volume “Dall’antica Histonium al Castello del Vasto”, la guida costituisce una agila introduzione al museo ed all’intero patrimonio archeologico dell’antico municipium di Histonium, ancora oggi in parte visitabile nel suggestivo centro storico di Vasto.
Penne e il suo territorio fra protostoria e periodo italico, in M. BUONOCORE - A.R.STAFFA, Pinna ... more Penne e il suo territorio fra protostoria e periodo italico, in M. BUONOCORE - A.R.STAFFA, Pinna Vestinorum. La città romana, "Storia e civilta di Penne", II, a cura di L. Franchi dell'Orto, Sambuceto 2010, pp. 12 - 93. Un ampia panoramica sulle ricerche degli ultimi 25 anni per quel che riguarda il centro antico di Pinna Vestinorum e suo territorio, area vestina della Provincia di Pescara, dalle origini alla municipalizzazione
Guida all' Ecomuseo del Paleolitico sullo storico sito preistorico di Valle Giumentina ad Abbateg... more Guida all' Ecomuseo del Paleolitico sullo storico sito preistorico di Valle Giumentina ad Abbateggio (con S. Agostini, A. Manzi)
Guida all' Area archeologica della villa romana con i suoi mosaici in Contrada Piano S. Maria Ara... more Guida all' Area archeologica della villa romana con i suoi mosaici in Contrada Piano S. Maria Arabona di Manoppello, aperta al pubblico nel 2009.
Presentazione dei grandi scavi di Pescara del 1990, con riferimento alle origini antiche di Pesca... more Presentazione dei grandi scavi di Pescara del 1990, con riferimento alle origini antiche di Pescara, e guida all’area archeologica di S. Gerusalemme rinvenuta nel 2002, con le sue testimonianze archeologiche, fasi monumentali e vicende storiche.
Un ampia panoramica sulle ricerche degli ultimi 30 anni per quel che riguarda il centro antico di... more Un ampia panoramica sulle ricerche degli ultimi 30 anni per quel che riguarda il centro antico di Pinna Vestinorum e suo territorio, area vestina della Provincia di Pescara, dalla municipalizzazione alla media età imperiale, con riferimento al centro urbano, agli abitati minori, alle grandi ville e più modesti insediamenti rurali alla viabilità e assetto complessivo del territorio.
Guida al complesso archeologico monumentale del Castello Marcantonio già Valignani a Cepagatti (P... more Guida al complesso archeologico monumentale del Castello Marcantonio già Valignani a Cepagatti (Pescara), ed al centro storico di Cepagatti che sorge sull'imponente terrazzamento della grande villa romana qui esistente, con le sue due grandi cisterne.
Un ampia panoramica sulle ricerche degli ultimi 30 anni per quel che riguarda il centro antico di... more Un ampia panoramica sulle ricerche degli ultimi 30 anni per quel che riguarda il centro antico di Pinna Vestinorum e suo territorio, area vestina della Provincia di Pescara, dalla tarda antichità agli inizi dell’altomedioevo (secc. VI-VII), con riferimento al centro urbano, agli abitati minori, alla sopravvivenza spesso sino al VI-inizio VII secolo di alcune grandi ville, alla progressiva riemersione di più modesti insediamenti rurali in materiali deperibili, di tradizione ben precedente, nell’ambito di una progressiva trasformazione del quadro abitativo antico lungo assi viari che resteranno sino all’altomedioevo ed oltre quelli antichi.
A.R. STAFFA (2001), Lanciano e il suo territorio fra Preistoria ed Altomedioevo – Lanciano and it... more A.R. STAFFA (2001), Lanciano e il suo territorio fra Preistoria ed Altomedioevo – Lanciano and its territory between Prehistories and Early Middle Ages, Guida al Museo Archeologico di Lanciano – Guide to the Archaeologica Museum of Lanciano, Mosciano S.Angelo 1999 (I ed), 2001 (II ed. Italiano-Inglese).
Una ampia panoramica sugli scavi archeologiche e le ricerche a Lanciano centro, l'antica Anxanum, e suo territorio, che hanno restituito nuove importanti testimonianze sulle fasi protostoriche ed italiche del territorio degli antichu Frentani, sull'origine protostorica dell'insediamento poi divenuto il municipium di età romana di Anxanum, sulle sue fasi d'età imperiale e tardoantica, e sulle fasi altomedievali e medievali dell'insediamento.
Queste ricerche hanno dato origine al nuovo Museo Archeologico di Lanciano, oggi facente parte del Polo Museale di Lanciano, ospitato nel complesso monumentale del monastero di S. Spirito.
Guida al Parco archeologico ambientale della necropoli longobarda di Castel Trosino
A seguito dell’eccezionale rinvenimento della villa romana in località Vassarella – Casino Vezzan... more A seguito dell’eccezionale rinvenimento della villa romana in località Vassarella – Casino Vezzani di Crecchio (Chieti), interessata fra 1988 e 1992 da ampi scavi archeologici condotti in stretta collaborazione fra Soprintendenza archeologica dell’Abruzzo, Archeoclub d’Italia – Sede di Crecchio, Comune di Crecchio, i preziosi reperti dall’interro della grande cisterna restituiscono un vivido panorama dell’Abruzzo adriatico fra fine del V ed inizi del VII secolo, connesso alla persistenza del controllo da parte dei Bizantini delle aree costiere dell’Abruzzo adriatico, in particolare della vera e propria capitale dell’Esarcato in Abruzzo, la città di Ortona. Dal grande rinvenimento viene organizzata la Mostra sui Bizantini in Abruzzo del 1993, che diventa nel 1995 Museo dell’Abruzzo Bizantino ed Altomedievale.
Andrea R. Staffa e Nicola Mattoscio, S. Clemente a Casauria. Archeologia e Restauri", Firenze 2018
PESCARA - Fondazione PescarAbruzzo - corso Umberto 83 - Mercoledì 12 dicembre 2018 ore 17.30: Il ... more PESCARA - Fondazione PescarAbruzzo - corso Umberto 83 - Mercoledì 12 dicembre 2018 ore 17.30: Il Prof. Sauro Gelichi - Università di Venezia Cà Foscari presenta il volume "S. Clemente a Casauria. Archeologia e Restauri", di Andrea R. Staffa e Nicola Mattoscio
Linee Guida in materia di tutela ed utilizzo dei tratturi d'Abruzzo, redatte dalla Soprintendenza... more Linee Guida in materia di tutela ed utilizzo dei tratturi d'Abruzzo, redatte dalla Soprintendenza archeologica dell'Abruzzo in condivisione con la Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo, sentita anche la Regione Abruzzo, e da essa poi formalmente approvate e trasmesse alla Regione con nota 20-12-2012 prot.7535, con allegate le note di trasmissione ai vari comuni abruzzesi interessati dalla presenza dei 5 grandi tratturi (L'Aquila-Foggia, Celano-Foggia, Centurelle-Montesecco, Pescasseroli-Candela, e Castel di Sangro-Lucera), di cui allo studio precedentemente qui pubblicato