Progetto SITAR | Ministero della cultura (original) (raw)
Atti del IV Convegno di Studi SITAR 2015 by Progetto SITAR
Archeologia e Calcolatori, Supplemento 9 - 2017, 2017
PRESENTAZIONE Nella periodicità a cui i Convegni intorno al SITAR ci hanno abituati, sono stati d... more PRESENTAZIONE
Nella periodicità a cui i Convegni intorno al SITAR ci hanno abituati,
sono stati di volta in volta affrontati problemi differenti, che fotografano
lo status quaestionis del momento e rappresentano uno snodo significativo.
Anche gli atti che ora si pubblicano, a distanza di un paio d’anni dal Convegno
e con un distanziamento corretto e consapevole, si inseriscono in tale quadro,
traendo spunto dal problema della gestione dei dati, anche in grande mole.
I contenuti del volume, scandito per registri problematici, sono riconducibili
a tre filoni, peraltro interconnessi, che comprendono la catalogazione con
le correlate istanze normative dei linguaggi, le applicazioni GIS variamente
esemplificate e le banche dati, declinate anche nel senso della comunicazione
al grande pubblico.
Fattore accomunante e onnicomprensivo è, peraltro, il concetto di rete,
evocato già nel titolo come contenuto e strumento al tempo stesso, chiave
ottimale nella quale trovano collocazione le grandi moli di dati via via
proposti e analizzati: la rete, non solo nel senso della traduzione letterale del
termine web, costituisce il quadro per comprendere la nuova organizzazione
del sapere generata da Internet, la cui articolazione “in entrata” è certamente
gerarchica nella costruzione, mentre nella fruizione “in uscita” diventa paratattica
e associativa; ma tale diviene ancor di più in un universo digitale
ormai “liquido”, in cui il pensiero stesso si plasma attraverso la ricerca e
l’estrazione del dato (data retrieval), prontamente indicizzato da motori di
ricerca sempre più performanti, e si struttura secondo i criteri associativi del
link. Temi come questo, anche dal punto di vista delle prospettive cognitive,
meritano un’analisi approfondita a parte, ma vanno almeno menzionati alla
luce dei contributi del volume.
Al tempo stesso la rete, da intendere anche come infrastruttura fisica,
si fa veicolo di problematiche inimmaginabili fino a pochi anni fa: oltre alla
presentazione delle novità e dei possibili sviluppi, più di un testo contenuto
nel volume rispecchia l’importante fase di ripensamento, anche giuridico, in
materia di Open Data, da un lato ripercorrendo la parabola dell’apertura
conseguente a una diversa concezione delle licenze e delle proprietà dei dati,
dall’altro volgendosi a nuovi utilizzi, e riutilizzi, che di questi si possono compiere:
un delicato punto su cui il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo si sta impegnando con politiche ampie, ma che scaturisce da una
concomitanza di dati storici (dalla Glasnost di Gorbacëv, a Obama; ma non si
dimentichi l’Amministrazione come “casa di vetro”, secondo la definizione di
Filippo Turati agli inizi del Novecento) e di conseguenti portati del pensiero.
Come è stato largamente riconosciuto, l’apertura dei dati ha comportato una democrazia digitale totale e per fortuna irreversibile: non va tuttavia trascurato
che se la quantità dei dati scaricabili o comunque consultabili on line
aumenta esponenzialmente, non può mancare una parallela consapevolezza
critica nella ricerca, nell’individuazione e nell’uso di essi: il volume offre un
ricco ventaglio in questo senso, presentando un settore specifico, relativo
all’archeologia.
Nell’ambito delle novità prospettate non può d’altra parte mancare uno
spunto critico, guardando ai sistemi informativi territoriali, alle banche dati e
alla realtà aumentata: tutti sono divenuti centrali e imprescindibili negli ultimi
anni per chi fa ricerca archeologica e si avvicina a un territorio o a un sito,
e costituiscono una sorta di nuova rappresentazione della realtà, almeno in
senso archeologico, non diversamente dai sistemi informativi diffusi dal web
e sui dispositivi individuali, che rischiano di divenire in certi casi una realtà
parallela e falsante: massima deve essere pertanto l’attenzione, da parte di chi
opera nel campo, nel porsi domande e obiettivi puntuali, cui corrispondano
risposte circoscritte e mirate.
Infine, una tendenza si coglie, non intenzionalmente esplicitata ma presente
in vari contributi: la consapevolezza che alla logica dell’interoperabilità
dei dati, sostenuta soprattutto nel primo decennio del nuovo millennio, si sta
affiancando quella più permeabile dell’integrazione di essi.
Elena Calandra
Istituto Centrale per l’Archeologia
Papers by Progetto SITAR
Digital Archaeology - Archéologies numériques, 2017
The JIAP 2016 Conference has given the opportunity to the ArcheoSITAR Project workgroup to illust... more The JIAP 2016 Conference has given the opportunity to the ArcheoSITAR Project workgroup to illustrate to French and European Colleagues the plans for the new ongoing season of methodological and technological enhancement of the SITAR web collaborative platform, starting from results achieved during the first eight years of implementation path (2008-2016). Moving from the former specific paradigm of institutional GIS of the Special Superintendence for the Colosseum and the Central Archaeological Area of Rome - the territorial institute of the Italian Ministry for Cultural Heritage and Tourism, in charge of the census, protection, study and promotion of the archaeological heritage of Rome, the SITAR web platform is currently evolving towards an advanced and participatory knowledge organization system, for the benefit of both the scientific and citizen community. Consequently, the project implementation is being undertaken also considering new research & development approaches to archaeological knowledge management, Public Archaeology, Cultural Commons, Open and Citizen Science, and Cultural Diversity, Digital Social Innovation, and Responsible Research and Innovation. In this sense, the ArcheoSITAR Project workgroup is paying a particular attention I) to some interesting trends in users’ accessing on-line georeferenced data and knowledge - still to be better observed in the archaeological domain, to understand actual users’ informational needs and habits - and II) to requests for a real, ubiquitous and public access to that knowledge, above all by mean of cooperative tools, such as, among the others, Open and Linked Data applications, Open Data and Open Access repositories, Digital Libraries and, soon, also Collective Awareness Platforms. Two fundamental events have characterized the project in terms of evolving concept and primary scopes (scientific knowledge sharing, archaeological research network building, public engagement, data and knowledge openness and completeness): firstly, in 2013, the third annual SITAR Conference, that has officially launched the SITAR web platform on the Italian National Research and Education Network; later, in 2015, the fourth annual SITAR Conference, entitled Thinking in Network, Thinking of the Network for Research, Safeguard and Promotion of the Cultural Heritage, that has actually boosted the project towards its advanced mission of developing a new social place of human and professional interactions, for the archaeological sector and for the complex social and territorial context of Rome. Considering these milestones achieved during the first period of project implementation, as well as some other stimulating experiences, such as, among the others, the FP7 European ARIADNE Project and some cooperation actions with institutes of the Italian Ministry for Cultural Heritage and Tourism, the Italian National Research Council, and some Italian Universities, the SITAR workgroup is currently developing more extended and performing core components for the platform, such as the new web Archaeological Information System, also by supplying them with cooperative procedures to allow users to access, use, co-create, share and elaborate public archaeological knowledge and, therefore, to support them in developing their own collaborative attitude. Altogether, these enhancing features are bringing the ArcheoSITAR Project from the former, pure archaeological and technological effort of Linking Spatial-Temporal Points, towards the more persistent, socio-economic perspective of Connecting Human and Digital Nodes, of both the Public Archaeology and the territory of Rome.
Serlorenzi M., Jovine I. (eds.), Pensare in rete, pensare la rete per la ricerca, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico. Atti del IV Convegno di Studi SITAR (Roma, 14 ottobre 2015), 2017
Recently, some fundamental updates of the Italian legislative framework clarified the topics of p... more Recently, some fundamental updates of the Italian legislative framework clarified the topics of public access to and dissemination of data held by public administrations. Specifically, three legislative decrees broadened the scope of the existing laws and regulations to 1) allow public and private users to access more easily public data, 2) stimulate public administrations to better improve their data delivery systems, and 3) activate both new freely and pay-per-download data provisioning procedures, for the benefit of both public and private users. In this evolving scenario, during the last ten years the SITAR Project demonstrated that for the Public Archaeology of Rome and its broad territory it is necessary to 1) achieve a total accessibility of scientific data, also through participative processes and tools allowing ubiquitous access to and real integration, and consequently, validation of information; 2) engage in this participation all users involved in data and knowledge (re-)production and sharing, from scientists and scholars, to public administrators and officers, up to professionals as well as members of the public and all other stakeholders. In this paper, the authors deal with the newly designed SITAR Project data licensing policy illustrating the legal bases on what the SITAR administrative procedures are being implemented and experimented about data openness and their public access and use. The authors also try to offer a contribution to the long cultural debate of these last decades about interrelationships between scientific research and administrative actions of public bodies, public access to data and legal reservations, creativity in archaeology and copyright-copyleft of scientific data produced by public administrations and/or professionals on behalf of the former.
Dal 2008 la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l'Area Archeolog... more Dal 2008 la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l'Area Archeologica di Roma sta investendo proprie risorse nel SITAR-Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma, al fine di implementare il primo Catasto digitale archeologico del territorio metropolitano e di realizzare una piattaforma web avanzata per l'organizzazione di informazioni e conoscenze scientifiche conservate negli archivi dell'Istituto e di altri enti culturali, di ricerca e università. L'obiettivo concreto è la trasposizione di tale patrimonio culturale in nuovi servizi informativi pubblici, attivati a vantaggio di un'utenza ampia, variegata e non solo specialistica. Nella prospettiva del SITAR, la piena accessibilità di banche dati e applicazioni dedicate-anche per finalità di progettazione e pianificazione urbanistica e territoriale-e il supporto alla produzione e ricombinazione collaborativa della conoscenza archeologica, rappresentano due linee di azione prioritaria verso il coinvolgimento e la partecipazione attiva di utenti e pubblici di riferimento.
The state of the art of Geographical Information Systems and Archaeological Information Systems d... more The state of the art of Geographical Information Systems and Archaeological Information Systems developed with public resources for the archaeological knowledge management, calls common attention to a deeper understanding of new AIS web platforms as “places” of multi-domain integration and collaborative processes.
This paper presents the preparatory phase of an analytical work arised in the context of the SITAR Project, the first digital archaeological cadastre of Rome, and focused on the evolution and revaluation of AIS in the Public Archaeology domain.
Some early considerations are proposed with respect to: a philological retrospective on public AIS, with a particular attention to the italian scenario; a first evaluation of real correspondance levels between typical cartographic/GIS environments, semantic/interpretative tools, and systems for analysing and mapping scientific data and informations; a first AIS subdomain basic ontology; finally, a proposal for a new AIS platforms declension with regard to their roles in Public Archaeology.
The paper is freely available within the open access version of the CAA2014 Proceedings published by Archeopress, Oxford, UK, at:
http://archaeopress.com/ArchaeopressShop/Public/displayProductDetail.asp?id=%7bE35F9954-5653-493D-884B-4A7D2DE66610%7d
ARCHEOFOSS. Open Source, Free Software e Open Format nei processi di ricerca archeologica. Atti del VI Workshop (Napoli, 9-10 giugno 2011), 2012
The goal of the SITAR project is the creation of the Archaeological Territorial Informative Syste... more The goal of the SITAR project is the creation of the Archaeological Territorial Informative System of
Rome; it was launched by the Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma (SSBAR), the
governmental Institution in charge of the safeguard and exploitation of the exceptionally rich archaeological
heritage of Rome. The SITAR project is a technological and institutional challenge for the SSBAR, combining
an informative system still under construction with the management of an enormous and heterogeneous
amount of data, deriving from the precious historical and urban context of a constantly evolving city like
Rome. The beginning and development of SITAR took place in a time characterized by the emergence of new
approaches in the management and use of data, even at the higher central levels of the Ministry of Cultural
Heritage (MiBAC). After decades of studies on the regulations of data description and exchange, on the taxonomic
structures of several and partially accomplished informative systems, the MiBAC started a new season
of philosophical and methodological reflections on the construction of central administrative and scientific
data banks; in the last three years, all of this led to achieve essential results for the rationalization of the designed
system. More specifically, the work of two MiBAC - Italian University commissions showed a new
direction in the discussion on the SIT, IDT (Territorial Data Infrastructures) and safeguard archaeology, together
with a renewed belief in the necessity of developing the multifaceted experiences from several research
contexts and methodological and technological analysis coexisting in the current social Italian frame.
Moreover this evolution and this open institutional approach clarified the dimensions and perspectives of the
development of the public informative system projects designed for archaeology, safeguard, planned management
and last but not least exploitation of the cultural heritage. At a central level, the most important result
is embodied in the recent establishment by the MiBAC of the SITAN (National Archaeological Informative
System), designed on the guidelines of the special peer MiBAC- University commission on SIT and IDT. The
SITAR is farther well framed into this broad institutional and technological context thanks to the active involvement
of the SSBAR in the work of the institutional commissions on SIT/IDT and protective archaeology.
For all of this and for the collaboration with other Italian archaeological Soprintendenze, the SITAR represents
the first pilot project for the shared construction of an archaeological SIT for Rome, and even of an
ambitious IDT with the participation of the Regione Lazio, Comune di Roma, Comune di Fiumicino,
l’Archivio di Stato di Roma, and some departments of the University of Rome Sapienza and Roma III.
Archaeologia e Calcolatori, 23 (2012), pp.31-50, 2012
"The SITAR project, designed to implement the GIS Archaeology of Rome, was started in 2007 by the... more "The SITAR project, designed to implement the GIS Archaeology of Rome, was started in 2007 by the Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma (SSBAR).
The starting point for the SITAR project was the SSBAR requirement to digitize and manage a large quantity of administrative and scientific data concerning Cultural Heritage.
This project was developed at a crucial point in which the Ministry for Cultural Heritage and Activities was rethinking the Territorial Information System, the data standardization and data sharing system used in the past decades. It was the input to the new institutional Open Approach.
This aspect is apparent in the proposed SITAR data model, whose linearity is applied in the same basic logical levels already identified and well-structured information architecture of the System and those that will be tested.
The additional advantage of SITAR is precisely the possibility of splitting archaeological knowledge into these core levels and reassembling it under the guidance of those who have the tools and scientific knowledge to do so.
The SSBAR aspires to the creation of an archaeological “cadastre” of Rome which is an approved and certified basis created according to information on legal and administrative aspects of archaeological science.
In addition, the comparison with other institutions actively engaged in testing new multimedia technologies applied to cultural heritage has encouraged the evolution of SITAR to 3D data modeling and the development of procedures to test the archaeological potential."
R. CECCHI (ed.) 2011, Roma Archæologia. Interventi per la tutela e la fruizione del patrimonio archeologico. Terzo rapporto - II, Roma, Electa, 2011
Proceedings of the 5th International Congress on “Science and Technology for the Safeguard of Cultural Heritage in the Mediterranean Basin”, 2012
In 2008, the Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma launched the SITAR (territor... more In 2008, the Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma launched the SITAR (territorial archaeologicalinformation system of Rome) project for recording archaeological data. SITAR meets the primary needs of theSoprintendenza: protection, exploitation and preservation of the exceptionally rich archaeological heritage of Rome.The system is a unique tool for the organization of the data available for the entire urban area of Rome, and it provides invaluable support in the process of urban planning.The system brings together very different kind of data sets, ranging from large monumental contexts to singlearchaeological features found in rescue excavations; it also records all of the scientific data deriving from the entiretyof the investigations (both salvage ones and planned ones) carried out in the territory of the Soprintendenza.In the future, the system will function as the information center and general repository for all results of the variousresearch projects carried out by the different offices involved in the safeguard of the archaeological and historicalheritage of Rome. Because of its modular logical architecture, the system is highly adaptable and will allow for interaction and exchange with new and up-to-date systems that will become available to the offices working in theterritory. This, in turn, will lead to the mutual utilization of the archaeological data and the integrated management of the recorded archaeological resources.
Proceeding of 15th International Conference on “Cultural Heritage and New Technologies“, Vienna 2010, 2011
Workshops presentations by Progetto SITAR
Contributo del MiBACT al V Convegno IDEM "Identità Digitale Unica"
A text/graphic poster to illustrate the first seven-years period of implementation of SITAR Proje... more A text/graphic poster to illustrate the first seven-years period of implementation of SITAR Project, towards its next integration in Digital Libraries and e-infrastructures for Research and Cultural Heritage.
Abstract on SITAR Project early implementation path, between 2008 and 2014, prepared for the "Mar... more Abstract on SITAR Project early implementation path, between 2008 and 2014, prepared for the "Market Place" event at the SSI-RRI International Conference in Rome
Breve presentazione del Modello dati e dei singoli dataset del Progetto SITAR, illustrata dal gru... more Breve presentazione del Modello dati e dei singoli dataset del Progetto SITAR, illustrata dal gruppo di lavoro del SITAR in occasione del workshop del Progetto ARIADNE, dedicato alle attività dei WP 2,12,13 (Pisa, 7/8.11.2013).
A short presentation of SITAR Project Data Model and dataset, bringed by SITAR Workgroup at ARIADNE Project workshop on WPs 3,12,13 (Pisa, 7/8.11.2013).
http://ceur-ws.org/Vol-997/patch2013\_preface.pdf, 2013
"There is no scholar in the world, who in order to fully understand the current form of Rome hasn... more "There is no scholar in the world, who in order to fully understand the current form of Rome hasn't wished to see it how it once was or to go through its monuments and the other places where the city life used to take place, mostly in its period of great splendour – the Roman age – but also in the times that came before and that followed.
In order to give life and concreteness to what may seem just a fantasy, the Project SITAR suggests a study method that will be able to investigate with scientific rigour the evolution of the historical landscape from the first anthropization to our days by using the most upgraded technologies developed in the digital humanities field.
For this reason from 2008, the SSBAR launched SITAR, a Project for recording, managing, archiving, using and exchanging archaeological territorial data.
As a project and a system, created and developed by SSBAR itself, SITAR meets the primary needs of the Soprintendenza: study, protection, development and preservation of the exceptionally rich archaeological heritage of Rome.
SITAR main goal is to provide invaluable support in the process of urban co-planning, shared with the other public Administrations.
The SITAR will function as the main information centre and general repository for all the results of the various research projects carried out by all different offices involved in the study and preservation of the archaeological and historical heritage of Rome.
"
Atti del I Convegno di Studi SITAR 2010 by Progetto SITAR
Archaeologia e Calcolatori, 22 (2011) - Recensioni, p.451
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
Archeologia e Calcolatori, Supplemento 9 - 2017, 2017
PRESENTAZIONE Nella periodicità a cui i Convegni intorno al SITAR ci hanno abituati, sono stati d... more PRESENTAZIONE
Nella periodicità a cui i Convegni intorno al SITAR ci hanno abituati,
sono stati di volta in volta affrontati problemi differenti, che fotografano
lo status quaestionis del momento e rappresentano uno snodo significativo.
Anche gli atti che ora si pubblicano, a distanza di un paio d’anni dal Convegno
e con un distanziamento corretto e consapevole, si inseriscono in tale quadro,
traendo spunto dal problema della gestione dei dati, anche in grande mole.
I contenuti del volume, scandito per registri problematici, sono riconducibili
a tre filoni, peraltro interconnessi, che comprendono la catalogazione con
le correlate istanze normative dei linguaggi, le applicazioni GIS variamente
esemplificate e le banche dati, declinate anche nel senso della comunicazione
al grande pubblico.
Fattore accomunante e onnicomprensivo è, peraltro, il concetto di rete,
evocato già nel titolo come contenuto e strumento al tempo stesso, chiave
ottimale nella quale trovano collocazione le grandi moli di dati via via
proposti e analizzati: la rete, non solo nel senso della traduzione letterale del
termine web, costituisce il quadro per comprendere la nuova organizzazione
del sapere generata da Internet, la cui articolazione “in entrata” è certamente
gerarchica nella costruzione, mentre nella fruizione “in uscita” diventa paratattica
e associativa; ma tale diviene ancor di più in un universo digitale
ormai “liquido”, in cui il pensiero stesso si plasma attraverso la ricerca e
l’estrazione del dato (data retrieval), prontamente indicizzato da motori di
ricerca sempre più performanti, e si struttura secondo i criteri associativi del
link. Temi come questo, anche dal punto di vista delle prospettive cognitive,
meritano un’analisi approfondita a parte, ma vanno almeno menzionati alla
luce dei contributi del volume.
Al tempo stesso la rete, da intendere anche come infrastruttura fisica,
si fa veicolo di problematiche inimmaginabili fino a pochi anni fa: oltre alla
presentazione delle novità e dei possibili sviluppi, più di un testo contenuto
nel volume rispecchia l’importante fase di ripensamento, anche giuridico, in
materia di Open Data, da un lato ripercorrendo la parabola dell’apertura
conseguente a una diversa concezione delle licenze e delle proprietà dei dati,
dall’altro volgendosi a nuovi utilizzi, e riutilizzi, che di questi si possono compiere:
un delicato punto su cui il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo si sta impegnando con politiche ampie, ma che scaturisce da una
concomitanza di dati storici (dalla Glasnost di Gorbacëv, a Obama; ma non si
dimentichi l’Amministrazione come “casa di vetro”, secondo la definizione di
Filippo Turati agli inizi del Novecento) e di conseguenti portati del pensiero.
Come è stato largamente riconosciuto, l’apertura dei dati ha comportato una democrazia digitale totale e per fortuna irreversibile: non va tuttavia trascurato
che se la quantità dei dati scaricabili o comunque consultabili on line
aumenta esponenzialmente, non può mancare una parallela consapevolezza
critica nella ricerca, nell’individuazione e nell’uso di essi: il volume offre un
ricco ventaglio in questo senso, presentando un settore specifico, relativo
all’archeologia.
Nell’ambito delle novità prospettate non può d’altra parte mancare uno
spunto critico, guardando ai sistemi informativi territoriali, alle banche dati e
alla realtà aumentata: tutti sono divenuti centrali e imprescindibili negli ultimi
anni per chi fa ricerca archeologica e si avvicina a un territorio o a un sito,
e costituiscono una sorta di nuova rappresentazione della realtà, almeno in
senso archeologico, non diversamente dai sistemi informativi diffusi dal web
e sui dispositivi individuali, che rischiano di divenire in certi casi una realtà
parallela e falsante: massima deve essere pertanto l’attenzione, da parte di chi
opera nel campo, nel porsi domande e obiettivi puntuali, cui corrispondano
risposte circoscritte e mirate.
Infine, una tendenza si coglie, non intenzionalmente esplicitata ma presente
in vari contributi: la consapevolezza che alla logica dell’interoperabilità
dei dati, sostenuta soprattutto nel primo decennio del nuovo millennio, si sta
affiancando quella più permeabile dell’integrazione di essi.
Elena Calandra
Istituto Centrale per l’Archeologia
Digital Archaeology - Archéologies numériques, 2017
The JIAP 2016 Conference has given the opportunity to the ArcheoSITAR Project workgroup to illust... more The JIAP 2016 Conference has given the opportunity to the ArcheoSITAR Project workgroup to illustrate to French and European Colleagues the plans for the new ongoing season of methodological and technological enhancement of the SITAR web collaborative platform, starting from results achieved during the first eight years of implementation path (2008-2016). Moving from the former specific paradigm of institutional GIS of the Special Superintendence for the Colosseum and the Central Archaeological Area of Rome - the territorial institute of the Italian Ministry for Cultural Heritage and Tourism, in charge of the census, protection, study and promotion of the archaeological heritage of Rome, the SITAR web platform is currently evolving towards an advanced and participatory knowledge organization system, for the benefit of both the scientific and citizen community. Consequently, the project implementation is being undertaken also considering new research & development approaches to archaeological knowledge management, Public Archaeology, Cultural Commons, Open and Citizen Science, and Cultural Diversity, Digital Social Innovation, and Responsible Research and Innovation. In this sense, the ArcheoSITAR Project workgroup is paying a particular attention I) to some interesting trends in users’ accessing on-line georeferenced data and knowledge - still to be better observed in the archaeological domain, to understand actual users’ informational needs and habits - and II) to requests for a real, ubiquitous and public access to that knowledge, above all by mean of cooperative tools, such as, among the others, Open and Linked Data applications, Open Data and Open Access repositories, Digital Libraries and, soon, also Collective Awareness Platforms. Two fundamental events have characterized the project in terms of evolving concept and primary scopes (scientific knowledge sharing, archaeological research network building, public engagement, data and knowledge openness and completeness): firstly, in 2013, the third annual SITAR Conference, that has officially launched the SITAR web platform on the Italian National Research and Education Network; later, in 2015, the fourth annual SITAR Conference, entitled Thinking in Network, Thinking of the Network for Research, Safeguard and Promotion of the Cultural Heritage, that has actually boosted the project towards its advanced mission of developing a new social place of human and professional interactions, for the archaeological sector and for the complex social and territorial context of Rome. Considering these milestones achieved during the first period of project implementation, as well as some other stimulating experiences, such as, among the others, the FP7 European ARIADNE Project and some cooperation actions with institutes of the Italian Ministry for Cultural Heritage and Tourism, the Italian National Research Council, and some Italian Universities, the SITAR workgroup is currently developing more extended and performing core components for the platform, such as the new web Archaeological Information System, also by supplying them with cooperative procedures to allow users to access, use, co-create, share and elaborate public archaeological knowledge and, therefore, to support them in developing their own collaborative attitude. Altogether, these enhancing features are bringing the ArcheoSITAR Project from the former, pure archaeological and technological effort of Linking Spatial-Temporal Points, towards the more persistent, socio-economic perspective of Connecting Human and Digital Nodes, of both the Public Archaeology and the territory of Rome.
Serlorenzi M., Jovine I. (eds.), Pensare in rete, pensare la rete per la ricerca, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico. Atti del IV Convegno di Studi SITAR (Roma, 14 ottobre 2015), 2017
Recently, some fundamental updates of the Italian legislative framework clarified the topics of p... more Recently, some fundamental updates of the Italian legislative framework clarified the topics of public access to and dissemination of data held by public administrations. Specifically, three legislative decrees broadened the scope of the existing laws and regulations to 1) allow public and private users to access more easily public data, 2) stimulate public administrations to better improve their data delivery systems, and 3) activate both new freely and pay-per-download data provisioning procedures, for the benefit of both public and private users. In this evolving scenario, during the last ten years the SITAR Project demonstrated that for the Public Archaeology of Rome and its broad territory it is necessary to 1) achieve a total accessibility of scientific data, also through participative processes and tools allowing ubiquitous access to and real integration, and consequently, validation of information; 2) engage in this participation all users involved in data and knowledge (re-)production and sharing, from scientists and scholars, to public administrators and officers, up to professionals as well as members of the public and all other stakeholders. In this paper, the authors deal with the newly designed SITAR Project data licensing policy illustrating the legal bases on what the SITAR administrative procedures are being implemented and experimented about data openness and their public access and use. The authors also try to offer a contribution to the long cultural debate of these last decades about interrelationships between scientific research and administrative actions of public bodies, public access to data and legal reservations, creativity in archaeology and copyright-copyleft of scientific data produced by public administrations and/or professionals on behalf of the former.
Dal 2008 la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l'Area Archeolog... more Dal 2008 la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l'Area Archeologica di Roma sta investendo proprie risorse nel SITAR-Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma, al fine di implementare il primo Catasto digitale archeologico del territorio metropolitano e di realizzare una piattaforma web avanzata per l'organizzazione di informazioni e conoscenze scientifiche conservate negli archivi dell'Istituto e di altri enti culturali, di ricerca e università. L'obiettivo concreto è la trasposizione di tale patrimonio culturale in nuovi servizi informativi pubblici, attivati a vantaggio di un'utenza ampia, variegata e non solo specialistica. Nella prospettiva del SITAR, la piena accessibilità di banche dati e applicazioni dedicate-anche per finalità di progettazione e pianificazione urbanistica e territoriale-e il supporto alla produzione e ricombinazione collaborativa della conoscenza archeologica, rappresentano due linee di azione prioritaria verso il coinvolgimento e la partecipazione attiva di utenti e pubblici di riferimento.
The state of the art of Geographical Information Systems and Archaeological Information Systems d... more The state of the art of Geographical Information Systems and Archaeological Information Systems developed with public resources for the archaeological knowledge management, calls common attention to a deeper understanding of new AIS web platforms as “places” of multi-domain integration and collaborative processes.
This paper presents the preparatory phase of an analytical work arised in the context of the SITAR Project, the first digital archaeological cadastre of Rome, and focused on the evolution and revaluation of AIS in the Public Archaeology domain.
Some early considerations are proposed with respect to: a philological retrospective on public AIS, with a particular attention to the italian scenario; a first evaluation of real correspondance levels between typical cartographic/GIS environments, semantic/interpretative tools, and systems for analysing and mapping scientific data and informations; a first AIS subdomain basic ontology; finally, a proposal for a new AIS platforms declension with regard to their roles in Public Archaeology.
The paper is freely available within the open access version of the CAA2014 Proceedings published by Archeopress, Oxford, UK, at:
http://archaeopress.com/ArchaeopressShop/Public/displayProductDetail.asp?id=%7bE35F9954-5653-493D-884B-4A7D2DE66610%7d
ARCHEOFOSS. Open Source, Free Software e Open Format nei processi di ricerca archeologica. Atti del VI Workshop (Napoli, 9-10 giugno 2011), 2012
The goal of the SITAR project is the creation of the Archaeological Territorial Informative Syste... more The goal of the SITAR project is the creation of the Archaeological Territorial Informative System of
Rome; it was launched by the Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma (SSBAR), the
governmental Institution in charge of the safeguard and exploitation of the exceptionally rich archaeological
heritage of Rome. The SITAR project is a technological and institutional challenge for the SSBAR, combining
an informative system still under construction with the management of an enormous and heterogeneous
amount of data, deriving from the precious historical and urban context of a constantly evolving city like
Rome. The beginning and development of SITAR took place in a time characterized by the emergence of new
approaches in the management and use of data, even at the higher central levels of the Ministry of Cultural
Heritage (MiBAC). After decades of studies on the regulations of data description and exchange, on the taxonomic
structures of several and partially accomplished informative systems, the MiBAC started a new season
of philosophical and methodological reflections on the construction of central administrative and scientific
data banks; in the last three years, all of this led to achieve essential results for the rationalization of the designed
system. More specifically, the work of two MiBAC - Italian University commissions showed a new
direction in the discussion on the SIT, IDT (Territorial Data Infrastructures) and safeguard archaeology, together
with a renewed belief in the necessity of developing the multifaceted experiences from several research
contexts and methodological and technological analysis coexisting in the current social Italian frame.
Moreover this evolution and this open institutional approach clarified the dimensions and perspectives of the
development of the public informative system projects designed for archaeology, safeguard, planned management
and last but not least exploitation of the cultural heritage. At a central level, the most important result
is embodied in the recent establishment by the MiBAC of the SITAN (National Archaeological Informative
System), designed on the guidelines of the special peer MiBAC- University commission on SIT and IDT. The
SITAR is farther well framed into this broad institutional and technological context thanks to the active involvement
of the SSBAR in the work of the institutional commissions on SIT/IDT and protective archaeology.
For all of this and for the collaboration with other Italian archaeological Soprintendenze, the SITAR represents
the first pilot project for the shared construction of an archaeological SIT for Rome, and even of an
ambitious IDT with the participation of the Regione Lazio, Comune di Roma, Comune di Fiumicino,
l’Archivio di Stato di Roma, and some departments of the University of Rome Sapienza and Roma III.
Archaeologia e Calcolatori, 23 (2012), pp.31-50, 2012
"The SITAR project, designed to implement the GIS Archaeology of Rome, was started in 2007 by the... more "The SITAR project, designed to implement the GIS Archaeology of Rome, was started in 2007 by the Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma (SSBAR).
The starting point for the SITAR project was the SSBAR requirement to digitize and manage a large quantity of administrative and scientific data concerning Cultural Heritage.
This project was developed at a crucial point in which the Ministry for Cultural Heritage and Activities was rethinking the Territorial Information System, the data standardization and data sharing system used in the past decades. It was the input to the new institutional Open Approach.
This aspect is apparent in the proposed SITAR data model, whose linearity is applied in the same basic logical levels already identified and well-structured information architecture of the System and those that will be tested.
The additional advantage of SITAR is precisely the possibility of splitting archaeological knowledge into these core levels and reassembling it under the guidance of those who have the tools and scientific knowledge to do so.
The SSBAR aspires to the creation of an archaeological “cadastre” of Rome which is an approved and certified basis created according to information on legal and administrative aspects of archaeological science.
In addition, the comparison with other institutions actively engaged in testing new multimedia technologies applied to cultural heritage has encouraged the evolution of SITAR to 3D data modeling and the development of procedures to test the archaeological potential."
R. CECCHI (ed.) 2011, Roma Archæologia. Interventi per la tutela e la fruizione del patrimonio archeologico. Terzo rapporto - II, Roma, Electa, 2011
Proceedings of the 5th International Congress on “Science and Technology for the Safeguard of Cultural Heritage in the Mediterranean Basin”, 2012
In 2008, the Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma launched the SITAR (territor... more In 2008, the Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma launched the SITAR (territorial archaeologicalinformation system of Rome) project for recording archaeological data. SITAR meets the primary needs of theSoprintendenza: protection, exploitation and preservation of the exceptionally rich archaeological heritage of Rome.The system is a unique tool for the organization of the data available for the entire urban area of Rome, and it provides invaluable support in the process of urban planning.The system brings together very different kind of data sets, ranging from large monumental contexts to singlearchaeological features found in rescue excavations; it also records all of the scientific data deriving from the entiretyof the investigations (both salvage ones and planned ones) carried out in the territory of the Soprintendenza.In the future, the system will function as the information center and general repository for all results of the variousresearch projects carried out by the different offices involved in the safeguard of the archaeological and historicalheritage of Rome. Because of its modular logical architecture, the system is highly adaptable and will allow for interaction and exchange with new and up-to-date systems that will become available to the offices working in theterritory. This, in turn, will lead to the mutual utilization of the archaeological data and the integrated management of the recorded archaeological resources.
Proceeding of 15th International Conference on “Cultural Heritage and New Technologies“, Vienna 2010, 2011
Contributo del MiBACT al V Convegno IDEM "Identità Digitale Unica"
A text/graphic poster to illustrate the first seven-years period of implementation of SITAR Proje... more A text/graphic poster to illustrate the first seven-years period of implementation of SITAR Project, towards its next integration in Digital Libraries and e-infrastructures for Research and Cultural Heritage.
Abstract on SITAR Project early implementation path, between 2008 and 2014, prepared for the "Mar... more Abstract on SITAR Project early implementation path, between 2008 and 2014, prepared for the "Market Place" event at the SSI-RRI International Conference in Rome
Breve presentazione del Modello dati e dei singoli dataset del Progetto SITAR, illustrata dal gru... more Breve presentazione del Modello dati e dei singoli dataset del Progetto SITAR, illustrata dal gruppo di lavoro del SITAR in occasione del workshop del Progetto ARIADNE, dedicato alle attività dei WP 2,12,13 (Pisa, 7/8.11.2013).
A short presentation of SITAR Project Data Model and dataset, bringed by SITAR Workgroup at ARIADNE Project workshop on WPs 3,12,13 (Pisa, 7/8.11.2013).
http://ceur-ws.org/Vol-997/patch2013\_preface.pdf, 2013
"There is no scholar in the world, who in order to fully understand the current form of Rome hasn... more "There is no scholar in the world, who in order to fully understand the current form of Rome hasn't wished to see it how it once was or to go through its monuments and the other places where the city life used to take place, mostly in its period of great splendour – the Roman age – but also in the times that came before and that followed.
In order to give life and concreteness to what may seem just a fantasy, the Project SITAR suggests a study method that will be able to investigate with scientific rigour the evolution of the historical landscape from the first anthropization to our days by using the most upgraded technologies developed in the digital humanities field.
For this reason from 2008, the SSBAR launched SITAR, a Project for recording, managing, archiving, using and exchanging archaeological territorial data.
As a project and a system, created and developed by SSBAR itself, SITAR meets the primary needs of the Soprintendenza: study, protection, development and preservation of the exceptionally rich archaeological heritage of Rome.
SITAR main goal is to provide invaluable support in the process of urban co-planning, shared with the other public Administrations.
The SITAR will function as the main information centre and general repository for all the results of the various research projects carried out by all different offices involved in the study and preservation of the archaeological and historical heritage of Rome.
"
Archaeologia e Calcolatori, 22 (2011) - Recensioni, p.451
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010, Nov 2011
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010, Nov 2011
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
SITAR - Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma - Atti del I Convegno di Studi, Roma 26 ottobre 2010
PREFAZIONE L’occasione dell’edizione di un nuovo volume deve sempre essere salutata con grande co... more PREFAZIONE
L’occasione dell’edizione di un nuovo volume deve sempre essere salutata con grande considerazione e, in questo caso, con una punta d’orgoglio in quanto la pubblicazione degli Atti del III Convegno di studi SITAR mette la Soprintendenza di Roma in prima linea nell’ambito delle nuove frontiere tecnologiche dedicate all’informatizzazione dei dati archeologici.
Il Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma, fin dai suoi esordi nel 2008, nasce con l’obiettivo di sistematizzare la consistenza dei propri archivi e per offrire a diverse fasce di pubblico nuovi servizi informativi, come il “Catasto Digitale Archeologico di Roma”, pienamente accessibili via web e allineati con i più recenti orientamenti in tema di organizzazione, condivisione e uso consapevole delle risorse culturali digitali.
Nel recente passato talvolta la Pubblica Amministrazione si è distinta per delle iniziative lungimiranti e anticipatrici nell’applicazione delle nuove tecnologie, anche se spesso si è trattato di progetti portati avanti al di fuori di una strategia complessiva di condivisione e di interconnessione fra i diversi enti.
La solidità di questo Progetto è tuttavia testimoniata anche dal recente ingresso del SITAR all’interno della Rete della Ricerca e dell’Educazione italiana, grazie alla costruzione di un sistema stabile di connessioni in fibra ottica alla Rete GARR-X, il network pubblico cui afferiscono i principali attori della comunità scientifica italiana e estera. Si tratta di un notevole risultato che ottimizza le capacità di interscambio informativo anche in direzione di attività istituzionali fondamentali quali, ad esempio, la pianificazione territoriale condivisa con gli enti locali.
Esplicitati dal sottotitolo del volume, numerosi saggi in questo contenuti indicano come la strada da percorrere e su cui insistere sia proprio la condivisione: il fatto che altre realtà italiane, come le Soprintendenze dell’Etruria, del Lazio e del Veneto, abbiano deciso di relazionarsi con il SITAR seguendone i percorsi fin qui intrapresi è sicuramente motivo di soddisfazione e deve stimolare a ulteriori fecondi scambi di esperienze e collaborazioni.
“La conoscenza archeologica condivisa”, dunque, e l’interconnessione con altre realtà o organismi internazionali debbono essere i temi principali dell’azione amministrativa. Pertanto i proficui rapporti che finora sono stati intessuti, come testimoniano gli interventi di questi Atti e, in particolare, la partecipazione della Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica di Roma (SSCOL) al progetto europeo ARIADNE, non possono che indirizzarci sul proseguimento di questa strada. Ma la condivisione per essere tale deve passare necessariamente per il rispetto di alcune regole comuni che riguardano i requisiti minimi e gli standard di produzione della documentazione archeologica. Da questo punto di vista, le nuove regole che la Soprintendenza si è data di recente per l’acquisizione delle informazioni confluenti nel SITAR segnano una tappa fondamentale. Tutti gli scavi della Soprintendenza o missioni scientifiche di Accademie e Università, così come tutte le indagini di archeologia preventiva che si svolgeranno sul territorio della Soprintendenza di Roma, dovranno fornire al SITAR dati in un determinato formato, con la prospettiva di un sistema che si autoalimenta, aprendo a tutti informazioni preziose.
Alla luce di tali premesse, dunque, saluto con un auspicio di grande diffusione nella comunità scientifica la pubblicazione di questo volume degli Atti del III Convegno SITAR, con il piacere di poter contribuire a diffondere le tante iniziative di ricerca e innovazione illustrate in questa sede editoriale e attive nel settore del Cultural Heritage.
Con piacere voglio porgere un ringraziamento per questa ricchezza di contenuti e di spunti riflessivi a tutti i Colleghi del Ministero, ai Rappresentanti del mondo della Ricerca e dell’Università, agli esperti e i professionisti del settore archeologico e, in particolare, a tutti i funzionari dell’Ufficio che con i loro contributi hanno dato un grande valore aggiunto alla terza edizione del Convegno di studi SITAR.
Un ringraziamento particolare, infine, rivolgo alle Curatrici del volume, Mirella Serlorenzi e Giorgia Leoni, per il grande lavoro che hanno svolto affinché i preziosi contenuti dell’evento fossero dati alle stampe e, dunque, disseminati attraverso il prestigioso journal open access online «Archeologia e Calcolatori».
Francesco Prosperetti
Soprintendente Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano
e l’Area archeologica di Roma
Sintesi del percorso di sviluppo metodologico e tecnologico del Sistema Informativo Territoriale ... more Sintesi del percorso di sviluppo metodologico e tecnologico del Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma.
A summary on methodological and technological development of the Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma.
Schema concettuale, attributi e classi correlate della Classe di entità denominata Origini dell'I... more Schema concettuale, attributi e classi correlate della Classe di entità denominata Origini dell'Informazione (OI), dedicata alla registrazione di tutti i dati e metadatu degli interventi di indagine archeologica e geologica, alle ricerche territoriali, agli studi monografici sui monumenti e complessi, etc.
Conceptual e relational schema of the Class of s.c. "Origini dell'Informazione" (OI), in other words the Source of Information, designed to archive all informations and metadata of the archaeological field researches and excavations, topographical studies, monograph studies on monuments and complexes, etc.
by Francesca Cantone, Alessandro Bezzi, Alessio Paonessa, Piro Fabio, luca bianconi, Pietro Citarella, Progetto SITAR, Andrea Ciapetti, Luca d'Altilia, Davide Debernardi, and Davide Merlitti
ARCHEOFOSS Open Source, Free Software e Open Format nei processi di ricerca archeologica. Atti de... more ARCHEOFOSS
Open Source, Free Software e Open Format nei processi di ricerca archeologica. Atti del VI Workshop (Napoli, 9-10 giugno 2011)