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Books by Ennio Sanzi
La collana krisis/crisi si richiama alla tradizione storicista della Scuola di studi storico-reli... more La collana krisis/crisi si richiama alla tradizione storicista della Scuola di studi storico-religiosi fondata da Raffaele Pettazzoni. Il raddoppiamento nel titolo sta ad indicare soprattutto i punti semantici di partenza e di arrivo di un termine che è entrato di diritto a far parte del “vocabolario della modernità”, secondo la nota definizione di R. Koselleck. Il presente volume, il terzo della collana, raccoglie i contributi presentati nel 2015 al Convegno Internazionale “Crisi e identità religiosa: Classicità e Tardo Antico / Crisis and Religious Identity: Classical and Late Antiquity”, che si è tenuto presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Oggi che l’identità non è più concepita come una sorta di dato naturale ma si va configurando piuttosto come una costruzione culturale costantemente rimodulata in funzione di particolari esigenze e specifici contesti storici, appare chiaro come essa non possa che nascere dalla crisi, intesa quale necessità di “scelta” fra più alternative in una situazione complessa in cui il tempo stringe e occorre individuare momenti e modi giusti per intervenire. La percezione di un intimo legame tra identità e crisi è alla base della presente ricerca che analizza, secondo i rigorosi criteri scientifici della Storia delle religioni, casi paradigmatici tratti dall’antichità classica e dall’epoca tardo-antica, per verificare in che modo episodi di crisi in ambito religioso possano essersi originati, aggravati o risolti a seguito dell’inserimento di un principio identitario.
La collana krisis/crisi si richiama alla tradizione storicista della Scuola di studi storico-reli... more La collana krisis/crisi si richiama alla tradizione storicista della Scuola di studi storico-religiosi fondata da Raffaele Pettazzoni. Il raddoppiamento nel titolo sta ad indicare soprattutto i punti semantici di partenza e di arrivo di un termine che è entrato di diritto a far parte del "vocabolario della modernità", secondo la nota definizione di R. Koselleck. Il presente volume, il quarto della collana, raccoglie e amplia i contributi presentati durante i lavori del panel "Santo" e "Santità" nelle civiltà classiche e nella tarda Antichità pagana e cristiana, organizzato dai curatori per la seconda edizione dei Cantieri dell'agiografia (Roma 17 gennaio 2018), nell'ambito delle iniziative dell'Associazione italiana per lo studio della santità, dei culti e dell'agiografia (AISSCA). Nel vocabolario contemporaneo santo e santità sono termini categoriali che comprendono per estensione analogica una serie di fenomeni non necessariamente di carattere religioso. Santo/Santa è prima di tutto chi attraverso un consapevole comportamento ha superato le crisi del quotidiano/mondano/secolare/profano e attraverso il suo modo di vivere esemplare può aiutare gli altri a superare le proprie in determinati contesti e specifiche congiunture. Qual è stato, però, il punto di partenza, quali sono state le tappe, le deviazioni e i ripensamenti del lungo percorso che ha portato questi termini categoriali a costituirsi come tali? E ancora: ha un senso parlare di santo e santità al di fuori della fede cristiana cattolica o, se si preferisce, è ammissibile utilizzare questi termini in contesti culturali altri? I contributi qui riuniti si propongono non tanto di offrire a queste tematiche una risposta esauriente volta a ricevere un unanime consenso, quanto piuttosto di esporre, talvolta in maniera problematica, i risultati degli itinerari di ricerca di specialisti che hanno affrontato tali "sfide" e hanno accettato l'invito a condividerle con la comunità scientifica.
Indice Introduzione. «Il laboratorio comune della terra» di Corinne Bonnet e Ennio Sanzi Parte... more Indice
Introduzione. «Il laboratorio comune della terra» di Corinne
Bonnet e Ennio Sanzi
Parte Prima
Vettori e Attori di culto
1. Su alcuni fedeli della Mater Magna di Françoise Van Haeperen
Il gallo Genucio, né uomo né donna/Il dendroforo Poblicio Ilaro,
mercante di perle/Conclusioni
2. Marco Volusio: un magistrato in fuga travestito da Anubis di Laurent
Bricault e Valentino Gasparini
La fuga di Marco Volusio nel 43 a.C./Il contesto storico del racconto di
Valerio Massimo/La fuga di Domiziano nel 69 d.C./Intrighi amorosi nel
tempio di Iside sotto il regno di Tiberio/Conclusioni
3. Plotino a Roma tra politica, religione e filosofia di Riccardo
Chiaradonna
Plotino nella Roma del III secolo/La polemica
antignostica/L’atteggiamento verso la politica e la religione
4. Vettio Agorio Pretestato: aristocrazia romana, “culti orientali” e
cristianesimo di Francesco Massa
Una vita esemplare alla “fine del paganesimo”/L’aristocrazia romana del
iv secolo tra pagani e cristiani/Il cumulo delle cariche religiose/Una vita
di coppia tra pietà, iniziazioni e immortalità/La carriera di Pretestato
come specchio della religione tradizionale romana
5. Iuppiter Dolichenus e i militari tra Celio ed Esquilino di Ennio Sanzi
Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus: un dio “orientale”/La devozione
“militare” dolichena sul Celio/La devozione “militare” dolichena
sull’Esquilino
parte seconda
Culti stranieri e orientamento politico
6. La frigia Cybele e le Guerre puniche di Valentina D’Alessio
Il contesto storico-politico/Il ruolo della divinazione/L’ideologia del
trasferimento/L’assetto del culto
7. Anubis: principato e poesia a Roma di Ennio Sanzi
Ovidio e i poeti “contemporanei”/Teletusa, Isis e Anubis
latrator/Cleopatra, Isis e Anubis latrator/Properzio e la devozione
isiaca/Virgilio, Properzio, Ovidio: a ognuno il suo Anubis latrator
8. I Flavi, Roma e il culto di Isis di Laurent Bricault e Valentino
Gasparini
Vespasiano: un esempio di Realpolitik/La politica religiosa di
Vespasiano, aspirante imperatore/La politica religiosa degli eredi di
Vespasiano, Tito e Domiziano
9. Un dio siriano alla corte di Giulia Domna e di Elagabalo di Nicole
Belayche
Le principesse dei Severi, ovvero delle siriane sul Palatino/Combinare
l’Impero di Roma e il sacerdozio di un dio straniero?/Heliogabalus, dio
di Emesa che domina sul Tevere/«Secondo il rito del suo paese
d’origine»/«Che a Roma non fosse venerato altro dio al di fuori di
Heliogabalus»/Quando l’identità è nel costume/Alessandro Severo:
l’imperatore che rifiutò di passare per un siriano
10. Costantino, Pietro e la trasformazione di Roma di Lorenzo Bianchi
La conversione di Costantino/Nuovi riferimenti topografici e primo
sviluppo della città cristiana/Pietro, nuovo fulcro di Roma
cristiana/Costantino e Pietro
Parte terza
Coabitazioni cultuali
11. Templi, associazioni e sacerdozi di Jörg Rüpke
Introduzione/“Infrastrutture” religiose?/Associazioni/Collegi
sacerdotali/Conclusioni
12. Ostia: un microcosmo religioso di Françoise Van Haeperen
Divinità ancestrali e divinità straniere nei santuari pubblici di
Ostia/Divinità ancestrali e divinità straniere nei luoghi di culto delle
associazioni
13. Incontri e coabitazioni nel santuario di Iuppiter Dolichenus
sull’Aventino di Ennio Sanzi
Il Dolocenum sull’Aventino: residenza di divinità grecoromane e
“orientali”/Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus e le divinità
tradizionali/Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus e le divinità
“orientali”
14. Gli dèi di Palmira nel cuore di Roma di Corinne Bonnet
Palmira, città cosmopolita, crocevia di scambi/Un altare bilingue
dedicato a Malakbêl/Chi è Malakbêl?/A Roma, fra Testaccio e
Gianicolo/Conclusioni
15. Divinità romane e “orientali” sul Gianicolo di Nicole Belayche
L’installazione topografica degli orientali a Roma/La coabitazione tra
divinità romane e dèi venuti dall’Oriente/Un devoto di esemplare
integrazione: Marco Antonio Gaionas/L’evoluzione del santuario nel iv
secolo: un “serapeo”/Conclusioni
16. Da Tanit cartaginese alla Dea Caelestis sul Campidoglio di Claudia
Santi
Premessa/Tanit a Cartagine/Tanit a Roma/Da Tanit alla Dea Caelestis
Parte quarta
Immagini e simboli
17. La tauroctonia mitriaca di Francesca Prescendi
Il culto di Mithra nell’Impero romano//Tauroctonia e sacrificio//La
tauroctonia nella mitologia di Mithra//Il culto di Mithra//Conclusioni
18. Lamine votive e triangoli dolicheni di Ennio Sanzi
Le divinità tradizionali, gli imperatori divinizzati, il mos maiorum e
Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus//Iuppiter Optimus Maximus,
Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus e le lamine votive//I triangoli
votivi: un compendio di teologia dolichena
19. Un obelisco per Antinoo di Laurent Bricault e Valentino Gasparini
Vita, morte e divinizzazione di Antinoo/Il culto di Antinoo fuori
dall’Egitto/La tomba di Antinoo
Parte quinta
magia ed esotisimo
20. Lo sguardo di Roma sull’Oriente di Nicole Belayche
L’Oriente non è una nozione geografica/Un Oriente popolato da
“barbari” e da “popoli di buona reputazione”/Riflessi identitari di
fronte all’immigrazione a ovest delle popolazioni orientali/I tratti
presunti di un’“identità orientale”/Il caso degli Egiziani e degli
Ebrei/Conclusioni
21. Lo sguardo cristiano sui “culti orientali” di Francesco Massa
Minucio Felice: nemici diversi ma uguali accuse/Firmico Materno:
l’origine diabolica dei “culti orientali”/Due poemi cristiani: ridere
dell’aristocrazia romana e dei suoi culti/L’immaginario cristiano e la
moderna storia degli studi
22. Magia contro mos maiorum: una sfida “senza storia” di Ennio Sanzi
Un rito magico va a vuoto/Augustales, Flaviales et ordo
decurionum/Iuppiter Optimus Maximus e il tempio sul Campidoglio/Il
legame indissolubile tra Iuppiter Optimus Maximus e l’Vrbs: il funus
gentilicium, la toga virilis e il triumphus/Iuppiter Vindex/Magia contro
mos maiorum: «Il sugo di tutta la storia»
23. Divinità romane e straniere nelle gemme e nei papiri magici di
Attilio Mastrocinque
Il dio solare/La dea lunare/Il dio della notte e dei morti/Il dio a forma di
uccello/Immagini geroglifiche del potere divino/Conclusioni
Conclusioni. «Attraverso i secoli mille strade portano gli uomini a
Roma» di Corinne Bonnet e Ennio Sanzi
Cronologia degli imperatori romani fino al 476 d.C.
Tavole
Bibliografia
Indici
Some studies on Oriental Cults and Magic in Roman Empire and in Early Chrstian centuries
an anthology of ancient sources about the Oriental cults in the Roman Empire
Este fascículo é fruto de todas as nossas lições na Italia e no Brasil. Esso é nada mais do que u... more Este fascículo é fruto de todas as nossas lições na Italia e no Brasil. Esso é nada mais do que um cotejo de
simples apontamentos colocados à disposição dos estudantes presentes com o objetivo de fornecer
uma recapitulação essencial das normas morfológicas e sintáticas da língua copta
contemporaneamente a uma bibliografia essencial e indispensável, a uma crestomatia dos textos
extraídos do Velho e do Novo Testamento, da Biblioteca gnóstica de Nag Hammadi, dos Papiros
mágicos coptos e outros, também as tábuas de resumo que poderão revelar-se úteis como prómemória.
Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus, erede dell’antichissimo Wettergott anatolico, conquista il m... more Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus, erede dell’antichissimo Wettergott anatolico, conquista il mondo romano nei primi secoli della nostra èra. Capace di ergersi a conservator totius mundi, in quanto deus exsuperantissimus e summus è impetrato per mantenere e ottenere una salus di portata intracosmica. Lo scenario nel quale si staglia il Dolichenus, infatti, è questo mondo; di conseguenza, connessa com’è al suo essere praestantissimus e sanctus, la connotativa dimensione intra-mondana finisce col renderlo uno scudo invincibile dietro al quale difendersi dai pericoli che attraversano la vita di tutti e di ciascuno. Il trait d’union che avvicina il Dolichenus a Iuppiter Optimus Maximus Capitolinus, il dio di Roma per eccellenza, si può ritrovare nella dimensione demitizzata e nella specificità di essere un dio cosmico chiamato a presiedere all’eternità ed alla stabilità del grande mondo al punto da poter essere invocato pro salute imperi Romani. È noto che l’affermazione e la diffusione dell’imperium Romanum coincidono con quella di Roma, l’Vrbs chiamata a regere imperio populos, come preconizzato dai prodigi manifestatisi al momento della fondazione del tempio capitolino: Iuppiter Optimus Maximus Capitolinus è il garante di tale missione fatale che, di fatto, coincide con la cosmicizzazione dell’ecumene. Sono proprio sentimenti di tal genere, soprattutto se considerati alla luce del mos maiorum, assoluto discrimen fra ciò che è lecito e ciò che non lo è, a tracciare la rotta per eccellenza che porta all’incontro tra il sommo dio dell’Vrbs e Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus.
Il volume mette a confronto differenti tipologie di personaggi attinenti al sacro assieme alle va... more Il volume mette a confronto differenti tipologie di personaggi attinenti al sacro assieme alle variegate modalità rituali da loro messe in pratica, dal momento che tanto gli quanto le altre, per quanto rubricabili secondo una reciprocità a carattere ossimorico, di fatto possono (e devono) essere interpretati secondo i dettami dell'analogia storico-religiosa al fine di comprendere meglio lo spirito della "Tarda Antichità".
Fortaleza: EdUECE, Jan 1, 2006
Papers by Ennio Sanzi
Iuppiter optimus maximus dolichenus conquista el mundo romano en los primeros siglos de nuestra e... more Iuppiter optimus maximus dolichenus conquista el mundo romano en los primeros siglos de nuestra era. Capaz de llegar a ser "conservator totius mundi", en cuanto "deus exsuperantissimus y summus", se le invoca para mantener y alcanzar una "salus" de caracter intracosmico. El escenario en el cual se perfila Dolichenus, de hecho, es este mundo; en consecuencia, la caracteristica dimension intramundana termina por hacerlo un escudo invencible contra los peligros que atraviesa la vida de cada uno. El "trait d'union" que acerca Dolichenus a Iuppiter Optimus Maximus Capitolinus, el dios de Roma por excelencia, se puede encontrar en la dimension desmitificada y en la especifidad del gran mundo hasta el punto de ser invocado "pro salute imperi Romani". Es sabido que la consolidacion y la difusion del "imperium Romanum" constituye el destino inexorable de Roma: Iuppiter Optimus Maximus Capitolinus es el garante de esa mision que,...
Dans la description que Virgile donne du bouclier d’Enee au VIII e livre de l’ Eneide (v. 685-700... more Dans la description que Virgile donne du bouclier d’Enee au VIII e livre de l’ Eneide (v. 685-700), Anubis latrator est une des divinites theriomorphes animees d’une vaine uis bellandi qui, aux cotes de Marc Antoine et Cleopâtre, se preparent a se lancer contre les dieux du pantheon romain classique, invincible rempart protegeant le mos maiorum defendu par l’armee d’Octavien Auguste. Dans la celebre epiphanie onirique de Telethusa, racontee par Ovide au IX e livre des Metamorphoses (v. 685-703), le meme Anubis latrator fait partie, avec Bubastis, Apis et Harpocrate, de la suite de la deesse Isis, qui s’apprete a secourir une femme d’humble condition epouvantee par la menace de mort qui pese sur sa fille. — Peu de temps separe la composition des deux chefs-d’œuvre de la littera- ture latine, mais cette periode suffit au princeps pour defaire definitivement tous ses adversaires et s’eriger en guide de l’ Vrbs et de l’ Orbis . — Apres la conquete de l’Egypte ( Aegypto capta ), on toler...
Ennio Sanzi propose une anthologie des sources litteraires relatives aux cultes “orientaux” dans ... more Ennio Sanzi propose une anthologie des sources litteraires relatives aux cultes “orientaux” dans l’Empire romain, qui depasse a la fois le cadre chronologique de son titre (sont cites, entre autres, Ctesias, Herodote ou Menandre) et le cadre “geographique” (puisque sont inclus, par exemples, les mysteres d’Eleusis).
Sous la dynastie des Severes, l'empire romain connut une poussee des cultes orientaux (religi... more Sous la dynastie des Severes, l'empire romain connut une poussee des cultes orientaux (religion a mysteres : Isis, Mithra, Sol Invictus...) qui mit a mal la vieille religion romaine et aboutit a un syncretisme accepte, vore favorise, par les empereurs. Le christianisme s'est developpe dans ce contexte de tolerance religieuse, mais se distingait cependant des cultes cosmopolites qui ne promettaient le salut qu'a quelques individus par son caractere universel.
luppiter Dolichenus is the romanized local Baal of Doliche in Commagene, carried westward by sold... more luppiter Dolichenus is the romanized local Baal of Doliche in Commagene, carried westward by soldiers, slaves, and merchants during the Second Hellenism. This deity, conservator totius mundi, provides for the salus of both individuals and Emperor, as well as for the prorogatio in aevum of the Roman Empire and the stabilitas of the entire cosmos. In six inscriptions from Dacia, Iuppiter Dolichenus is invoked as Commacenus or seems to be linked with a generic Deus Commacenus. Three inscriptions out of Dacia testify to the presence of the same Deus Commagenus. Contrary to those who sustain that Deus Commagenus could be a deity different from Iuppiter Dolichenus, in our opinion it is possible to read Deus Commagenus as an epithet used by his devotees to emphasize the background of a god like luppiter Dolichenus. In fact, in his very name he maintains a strong link with his native land.
La collana krisis/crisi si richiama alla tradizione storicista della Scuola di studi storico-reli... more La collana krisis/crisi si richiama alla tradizione storicista della Scuola di studi storico-religiosi fondata da Raffaele Pettazzoni. Il raddoppiamento nel titolo sta ad indicare soprattutto i punti semantici di partenza e di arrivo di un termine che è entrato di diritto a far parte del “vocabolario della modernità”, secondo la nota definizione di R. Koselleck. Il presente volume, il terzo della collana, raccoglie i contributi presentati nel 2015 al Convegno Internazionale “Crisi e identità religiosa: Classicità e Tardo Antico / Crisis and Religious Identity: Classical and Late Antiquity”, che si è tenuto presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Oggi che l’identità non è più concepita come una sorta di dato naturale ma si va configurando piuttosto come una costruzione culturale costantemente rimodulata in funzione di particolari esigenze e specifici contesti storici, appare chiaro come essa non possa che nascere dalla crisi, intesa quale necessità di “scelta” fra più alternative in una situazione complessa in cui il tempo stringe e occorre individuare momenti e modi giusti per intervenire. La percezione di un intimo legame tra identità e crisi è alla base della presente ricerca che analizza, secondo i rigorosi criteri scientifici della Storia delle religioni, casi paradigmatici tratti dall’antichità classica e dall’epoca tardo-antica, per verificare in che modo episodi di crisi in ambito religioso possano essersi originati, aggravati o risolti a seguito dell’inserimento di un principio identitario.
La collana krisis/crisi si richiama alla tradizione storicista della Scuola di studi storico-reli... more La collana krisis/crisi si richiama alla tradizione storicista della Scuola di studi storico-religiosi fondata da Raffaele Pettazzoni. Il raddoppiamento nel titolo sta ad indicare soprattutto i punti semantici di partenza e di arrivo di un termine che è entrato di diritto a far parte del "vocabolario della modernità", secondo la nota definizione di R. Koselleck. Il presente volume, il quarto della collana, raccoglie e amplia i contributi presentati durante i lavori del panel "Santo" e "Santità" nelle civiltà classiche e nella tarda Antichità pagana e cristiana, organizzato dai curatori per la seconda edizione dei Cantieri dell'agiografia (Roma 17 gennaio 2018), nell'ambito delle iniziative dell'Associazione italiana per lo studio della santità, dei culti e dell'agiografia (AISSCA). Nel vocabolario contemporaneo santo e santità sono termini categoriali che comprendono per estensione analogica una serie di fenomeni non necessariamente di carattere religioso. Santo/Santa è prima di tutto chi attraverso un consapevole comportamento ha superato le crisi del quotidiano/mondano/secolare/profano e attraverso il suo modo di vivere esemplare può aiutare gli altri a superare le proprie in determinati contesti e specifiche congiunture. Qual è stato, però, il punto di partenza, quali sono state le tappe, le deviazioni e i ripensamenti del lungo percorso che ha portato questi termini categoriali a costituirsi come tali? E ancora: ha un senso parlare di santo e santità al di fuori della fede cristiana cattolica o, se si preferisce, è ammissibile utilizzare questi termini in contesti culturali altri? I contributi qui riuniti si propongono non tanto di offrire a queste tematiche una risposta esauriente volta a ricevere un unanime consenso, quanto piuttosto di esporre, talvolta in maniera problematica, i risultati degli itinerari di ricerca di specialisti che hanno affrontato tali "sfide" e hanno accettato l'invito a condividerle con la comunità scientifica.
Indice Introduzione. «Il laboratorio comune della terra» di Corinne Bonnet e Ennio Sanzi Parte... more Indice
Introduzione. «Il laboratorio comune della terra» di Corinne
Bonnet e Ennio Sanzi
Parte Prima
Vettori e Attori di culto
1. Su alcuni fedeli della Mater Magna di Françoise Van Haeperen
Il gallo Genucio, né uomo né donna/Il dendroforo Poblicio Ilaro,
mercante di perle/Conclusioni
2. Marco Volusio: un magistrato in fuga travestito da Anubis di Laurent
Bricault e Valentino Gasparini
La fuga di Marco Volusio nel 43 a.C./Il contesto storico del racconto di
Valerio Massimo/La fuga di Domiziano nel 69 d.C./Intrighi amorosi nel
tempio di Iside sotto il regno di Tiberio/Conclusioni
3. Plotino a Roma tra politica, religione e filosofia di Riccardo
Chiaradonna
Plotino nella Roma del III secolo/La polemica
antignostica/L’atteggiamento verso la politica e la religione
4. Vettio Agorio Pretestato: aristocrazia romana, “culti orientali” e
cristianesimo di Francesco Massa
Una vita esemplare alla “fine del paganesimo”/L’aristocrazia romana del
iv secolo tra pagani e cristiani/Il cumulo delle cariche religiose/Una vita
di coppia tra pietà, iniziazioni e immortalità/La carriera di Pretestato
come specchio della religione tradizionale romana
5. Iuppiter Dolichenus e i militari tra Celio ed Esquilino di Ennio Sanzi
Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus: un dio “orientale”/La devozione
“militare” dolichena sul Celio/La devozione “militare” dolichena
sull’Esquilino
parte seconda
Culti stranieri e orientamento politico
6. La frigia Cybele e le Guerre puniche di Valentina D’Alessio
Il contesto storico-politico/Il ruolo della divinazione/L’ideologia del
trasferimento/L’assetto del culto
7. Anubis: principato e poesia a Roma di Ennio Sanzi
Ovidio e i poeti “contemporanei”/Teletusa, Isis e Anubis
latrator/Cleopatra, Isis e Anubis latrator/Properzio e la devozione
isiaca/Virgilio, Properzio, Ovidio: a ognuno il suo Anubis latrator
8. I Flavi, Roma e il culto di Isis di Laurent Bricault e Valentino
Gasparini
Vespasiano: un esempio di Realpolitik/La politica religiosa di
Vespasiano, aspirante imperatore/La politica religiosa degli eredi di
Vespasiano, Tito e Domiziano
9. Un dio siriano alla corte di Giulia Domna e di Elagabalo di Nicole
Belayche
Le principesse dei Severi, ovvero delle siriane sul Palatino/Combinare
l’Impero di Roma e il sacerdozio di un dio straniero?/Heliogabalus, dio
di Emesa che domina sul Tevere/«Secondo il rito del suo paese
d’origine»/«Che a Roma non fosse venerato altro dio al di fuori di
Heliogabalus»/Quando l’identità è nel costume/Alessandro Severo:
l’imperatore che rifiutò di passare per un siriano
10. Costantino, Pietro e la trasformazione di Roma di Lorenzo Bianchi
La conversione di Costantino/Nuovi riferimenti topografici e primo
sviluppo della città cristiana/Pietro, nuovo fulcro di Roma
cristiana/Costantino e Pietro
Parte terza
Coabitazioni cultuali
11. Templi, associazioni e sacerdozi di Jörg Rüpke
Introduzione/“Infrastrutture” religiose?/Associazioni/Collegi
sacerdotali/Conclusioni
12. Ostia: un microcosmo religioso di Françoise Van Haeperen
Divinità ancestrali e divinità straniere nei santuari pubblici di
Ostia/Divinità ancestrali e divinità straniere nei luoghi di culto delle
associazioni
13. Incontri e coabitazioni nel santuario di Iuppiter Dolichenus
sull’Aventino di Ennio Sanzi
Il Dolocenum sull’Aventino: residenza di divinità grecoromane e
“orientali”/Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus e le divinità
tradizionali/Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus e le divinità
“orientali”
14. Gli dèi di Palmira nel cuore di Roma di Corinne Bonnet
Palmira, città cosmopolita, crocevia di scambi/Un altare bilingue
dedicato a Malakbêl/Chi è Malakbêl?/A Roma, fra Testaccio e
Gianicolo/Conclusioni
15. Divinità romane e “orientali” sul Gianicolo di Nicole Belayche
L’installazione topografica degli orientali a Roma/La coabitazione tra
divinità romane e dèi venuti dall’Oriente/Un devoto di esemplare
integrazione: Marco Antonio Gaionas/L’evoluzione del santuario nel iv
secolo: un “serapeo”/Conclusioni
16. Da Tanit cartaginese alla Dea Caelestis sul Campidoglio di Claudia
Santi
Premessa/Tanit a Cartagine/Tanit a Roma/Da Tanit alla Dea Caelestis
Parte quarta
Immagini e simboli
17. La tauroctonia mitriaca di Francesca Prescendi
Il culto di Mithra nell’Impero romano//Tauroctonia e sacrificio//La
tauroctonia nella mitologia di Mithra//Il culto di Mithra//Conclusioni
18. Lamine votive e triangoli dolicheni di Ennio Sanzi
Le divinità tradizionali, gli imperatori divinizzati, il mos maiorum e
Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus//Iuppiter Optimus Maximus,
Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus e le lamine votive//I triangoli
votivi: un compendio di teologia dolichena
19. Un obelisco per Antinoo di Laurent Bricault e Valentino Gasparini
Vita, morte e divinizzazione di Antinoo/Il culto di Antinoo fuori
dall’Egitto/La tomba di Antinoo
Parte quinta
magia ed esotisimo
20. Lo sguardo di Roma sull’Oriente di Nicole Belayche
L’Oriente non è una nozione geografica/Un Oriente popolato da
“barbari” e da “popoli di buona reputazione”/Riflessi identitari di
fronte all’immigrazione a ovest delle popolazioni orientali/I tratti
presunti di un’“identità orientale”/Il caso degli Egiziani e degli
Ebrei/Conclusioni
21. Lo sguardo cristiano sui “culti orientali” di Francesco Massa
Minucio Felice: nemici diversi ma uguali accuse/Firmico Materno:
l’origine diabolica dei “culti orientali”/Due poemi cristiani: ridere
dell’aristocrazia romana e dei suoi culti/L’immaginario cristiano e la
moderna storia degli studi
22. Magia contro mos maiorum: una sfida “senza storia” di Ennio Sanzi
Un rito magico va a vuoto/Augustales, Flaviales et ordo
decurionum/Iuppiter Optimus Maximus e il tempio sul Campidoglio/Il
legame indissolubile tra Iuppiter Optimus Maximus e l’Vrbs: il funus
gentilicium, la toga virilis e il triumphus/Iuppiter Vindex/Magia contro
mos maiorum: «Il sugo di tutta la storia»
23. Divinità romane e straniere nelle gemme e nei papiri magici di
Attilio Mastrocinque
Il dio solare/La dea lunare/Il dio della notte e dei morti/Il dio a forma di
uccello/Immagini geroglifiche del potere divino/Conclusioni
Conclusioni. «Attraverso i secoli mille strade portano gli uomini a
Roma» di Corinne Bonnet e Ennio Sanzi
Cronologia degli imperatori romani fino al 476 d.C.
Tavole
Bibliografia
Indici
Some studies on Oriental Cults and Magic in Roman Empire and in Early Chrstian centuries
an anthology of ancient sources about the Oriental cults in the Roman Empire
Este fascículo é fruto de todas as nossas lições na Italia e no Brasil. Esso é nada mais do que u... more Este fascículo é fruto de todas as nossas lições na Italia e no Brasil. Esso é nada mais do que um cotejo de
simples apontamentos colocados à disposição dos estudantes presentes com o objetivo de fornecer
uma recapitulação essencial das normas morfológicas e sintáticas da língua copta
contemporaneamente a uma bibliografia essencial e indispensável, a uma crestomatia dos textos
extraídos do Velho e do Novo Testamento, da Biblioteca gnóstica de Nag Hammadi, dos Papiros
mágicos coptos e outros, também as tábuas de resumo que poderão revelar-se úteis como prómemória.
Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus, erede dell’antichissimo Wettergott anatolico, conquista il m... more Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus, erede dell’antichissimo Wettergott anatolico, conquista il mondo romano nei primi secoli della nostra èra. Capace di ergersi a conservator totius mundi, in quanto deus exsuperantissimus e summus è impetrato per mantenere e ottenere una salus di portata intracosmica. Lo scenario nel quale si staglia il Dolichenus, infatti, è questo mondo; di conseguenza, connessa com’è al suo essere praestantissimus e sanctus, la connotativa dimensione intra-mondana finisce col renderlo uno scudo invincibile dietro al quale difendersi dai pericoli che attraversano la vita di tutti e di ciascuno. Il trait d’union che avvicina il Dolichenus a Iuppiter Optimus Maximus Capitolinus, il dio di Roma per eccellenza, si può ritrovare nella dimensione demitizzata e nella specificità di essere un dio cosmico chiamato a presiedere all’eternità ed alla stabilità del grande mondo al punto da poter essere invocato pro salute imperi Romani. È noto che l’affermazione e la diffusione dell’imperium Romanum coincidono con quella di Roma, l’Vrbs chiamata a regere imperio populos, come preconizzato dai prodigi manifestatisi al momento della fondazione del tempio capitolino: Iuppiter Optimus Maximus Capitolinus è il garante di tale missione fatale che, di fatto, coincide con la cosmicizzazione dell’ecumene. Sono proprio sentimenti di tal genere, soprattutto se considerati alla luce del mos maiorum, assoluto discrimen fra ciò che è lecito e ciò che non lo è, a tracciare la rotta per eccellenza che porta all’incontro tra il sommo dio dell’Vrbs e Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus.
Il volume mette a confronto differenti tipologie di personaggi attinenti al sacro assieme alle va... more Il volume mette a confronto differenti tipologie di personaggi attinenti al sacro assieme alle variegate modalità rituali da loro messe in pratica, dal momento che tanto gli quanto le altre, per quanto rubricabili secondo una reciprocità a carattere ossimorico, di fatto possono (e devono) essere interpretati secondo i dettami dell'analogia storico-religiosa al fine di comprendere meglio lo spirito della "Tarda Antichità".
Fortaleza: EdUECE, Jan 1, 2006
Iuppiter optimus maximus dolichenus conquista el mundo romano en los primeros siglos de nuestra e... more Iuppiter optimus maximus dolichenus conquista el mundo romano en los primeros siglos de nuestra era. Capaz de llegar a ser "conservator totius mundi", en cuanto "deus exsuperantissimus y summus", se le invoca para mantener y alcanzar una "salus" de caracter intracosmico. El escenario en el cual se perfila Dolichenus, de hecho, es este mundo; en consecuencia, la caracteristica dimension intramundana termina por hacerlo un escudo invencible contra los peligros que atraviesa la vida de cada uno. El "trait d'union" que acerca Dolichenus a Iuppiter Optimus Maximus Capitolinus, el dios de Roma por excelencia, se puede encontrar en la dimension desmitificada y en la especifidad del gran mundo hasta el punto de ser invocado "pro salute imperi Romani". Es sabido que la consolidacion y la difusion del "imperium Romanum" constituye el destino inexorable de Roma: Iuppiter Optimus Maximus Capitolinus es el garante de esa mision que,...
Dans la description que Virgile donne du bouclier d’Enee au VIII e livre de l’ Eneide (v. 685-700... more Dans la description que Virgile donne du bouclier d’Enee au VIII e livre de l’ Eneide (v. 685-700), Anubis latrator est une des divinites theriomorphes animees d’une vaine uis bellandi qui, aux cotes de Marc Antoine et Cleopâtre, se preparent a se lancer contre les dieux du pantheon romain classique, invincible rempart protegeant le mos maiorum defendu par l’armee d’Octavien Auguste. Dans la celebre epiphanie onirique de Telethusa, racontee par Ovide au IX e livre des Metamorphoses (v. 685-703), le meme Anubis latrator fait partie, avec Bubastis, Apis et Harpocrate, de la suite de la deesse Isis, qui s’apprete a secourir une femme d’humble condition epouvantee par la menace de mort qui pese sur sa fille. — Peu de temps separe la composition des deux chefs-d’œuvre de la littera- ture latine, mais cette periode suffit au princeps pour defaire definitivement tous ses adversaires et s’eriger en guide de l’ Vrbs et de l’ Orbis . — Apres la conquete de l’Egypte ( Aegypto capta ), on toler...
Ennio Sanzi propose une anthologie des sources litteraires relatives aux cultes “orientaux” dans ... more Ennio Sanzi propose une anthologie des sources litteraires relatives aux cultes “orientaux” dans l’Empire romain, qui depasse a la fois le cadre chronologique de son titre (sont cites, entre autres, Ctesias, Herodote ou Menandre) et le cadre “geographique” (puisque sont inclus, par exemples, les mysteres d’Eleusis).
Sous la dynastie des Severes, l'empire romain connut une poussee des cultes orientaux (religi... more Sous la dynastie des Severes, l'empire romain connut une poussee des cultes orientaux (religion a mysteres : Isis, Mithra, Sol Invictus...) qui mit a mal la vieille religion romaine et aboutit a un syncretisme accepte, vore favorise, par les empereurs. Le christianisme s'est developpe dans ce contexte de tolerance religieuse, mais se distingait cependant des cultes cosmopolites qui ne promettaient le salut qu'a quelques individus par son caractere universel.
luppiter Dolichenus is the romanized local Baal of Doliche in Commagene, carried westward by sold... more luppiter Dolichenus is the romanized local Baal of Doliche in Commagene, carried westward by soldiers, slaves, and merchants during the Second Hellenism. This deity, conservator totius mundi, provides for the salus of both individuals and Emperor, as well as for the prorogatio in aevum of the Roman Empire and the stabilitas of the entire cosmos. In six inscriptions from Dacia, Iuppiter Dolichenus is invoked as Commacenus or seems to be linked with a generic Deus Commacenus. Three inscriptions out of Dacia testify to the presence of the same Deus Commagenus. Contrary to those who sustain that Deus Commagenus could be a deity different from Iuppiter Dolichenus, in our opinion it is possible to read Deus Commagenus as an epithet used by his devotees to emphasize the background of a god like luppiter Dolichenus. In fact, in his very name he maintains a strong link with his native land.
Romanitas - Revista de Estudos Grecolatinos, Dec 14, 2017
Un’epigrafe datata all’ultimo quarto del I sec. d.C. in cui si commemora lo scioglimento di un vo... more Un’epigrafe datata all’ultimo quarto del I sec. d.C. in cui si commemora lo scioglimento di un voto indirizzato a Giove Ottimo Massimo da parte di un sexvir Augustalis et Flavialis della colonia di Todi, se analizzata secondo una rigorosa lettura storico-religiosa, si rivela una reale cartina al tornasole per meglio comprendere come la magia sia stata concepita nel seno dell’ufficialita dell’epoca. La constatazione che il dedicante espliciti il proprio titolo, che la divinita artefice del fallimento dell’azione magica rivolta contro il collegio dei decurioni sia Giove Ottimo Massimo, che il voto ricordato sia stato formulato pro salute dell’intera collettivita, assume valore imprescindibile solo se filtrata attraverso la filigrana del mos maiorum , assoluto discrimen tra cio che lecito o meno in forza del relativo uniformarsi o alla tradizione.
Réflexions historico-religieuses autour de Sarapis, 2017
Resumo: Notre étude, commencée comme un recueil de données prosopographiques, s’est transformée e... more Resumo: Notre étude, commencée comme un recueil de données prosopographiques, s’est transformée en une recherche historico-religieuse stricto sensu. En effet, la nécessité de comprendre la réalité religieuse qui se trouve au fond de ces données a changé le cap de notre investigation. Pour l’analyse prosopographique, limitée à la ville de Rome, nous avons utilisé les trois recueils essentiels de L. Vidman, M. Malaise et L. Bricault; pour l’interprétation historico-religieuse, nous avons comparé le patrimoine épigraphique avec les témoignages littéraires et papyrologiques.
Dimensões
Il secondo ellenismo ha riservato ampio spazio alla dimensione onirica individuale come dimostra ... more Il secondo ellenismo ha riservato ampio spazio alla dimensione onirica individuale come dimostra l’esperienza onirica di Elio Aristide. Le testimonianze analizzate relative ai culti di Iside e Serapide e di Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus mettono in evidenza la predilezione dimostrata dalla divinità nei confronti del fedele visitato in sogno e la legittimazione dello stesso fedele da parte della collettività. Tale condivisione finisce per rafforzare il legame tra la collettività stessa (della quale fa parte il prescelto) e la divinità.
Cadernos do LEPAARQ (UFPEL)
O presente estudo, que teve como ponto de partida uma coleta de dados prosopográficos do culto a ... more O presente estudo, que teve como ponto de partida uma coleta de dados prosopográficos do culto a Ísis, transformou-se em uma pesquisa histórico-religiosa sobre a realidade religiosa envolvida na crença e veneração dos deuses egípcios, Serápis e Ísis, no âmbito romano, analisando-se em especial indícios e manifestações destas crenças na cidade de Roma, onde estes cultos alcançaram seu pleno desenvolvimento no séc. II d.C. O estudo engloba interpretações sobre o perfil dos seguidores e seguidoras destas divindades, evidenciando a singular participação de libertos, escravos e sobretudo de mulheres, além da dimensão étnica presente. Práticas cultuais, expectativas e concepções associadas a estas duas divindades são estudadas, por meio de uma combinação entre fontes coptas, gregas e latinas, aportadas pela tradição literária, papirológica e epigráfica. Articulam-se bilhetes oraculares e papiros mágicos gregos; inscrições isíacas e serápicas e inscrições gregas encontradas em Roma.
Bandue Revista De La Sociedad Espanola De Ciencias De Las Religiones, 2008
Studi E Materiali Di Storia Delle Religioni, 2000
Studi E Materiali Di Storia Delle Religioni, 2007
Proceedings of the Xvith Intrnational Congress of Classical Arachaeology Common Ground Archaeology Art Science and Humanities 2006 Isbn 1842171836 Pags 57 61, 2006
La Sylloge Gemmarum Gnosticarum, parte II, si inserisce in un progetto di ricerca più ampio forte... more La Sylloge Gemmarum Gnosticarum, parte II, si inserisce in un progetto di ricerca più ampio fortemente voluto da Attilio Mastrocinque e di questo progetto essa rappresenta, per così dire, la seconda "tappa". Infatti siamo di fronte alla seconda parte di un'opera pensata in più volumi dei quali proprio il primo, (la Sylloge Gemmarum Gnosticarum, parte I) assume valore prodromico per l'intero "piano editoriale", e non solo per la qualità del materiale raccolto, ma anche per gli studi qui confluiti. Infatti, se da una parte la SGG 1 ha messo a disposizione degli specialisti un ragguardevole numero di gemme "gnostiche" contenute nelle pubblicazioni antiquarie, dall'altra ha dato vita ad un team di specialisti che hanno curato le varie sezioni e che hanno contribuito ad una messa a punto storico-religiosa di uno degli specimena del mondo Tardo Antico qual'è, appunto, il fenomeno della magia.
Lo studio della magia nel mondo antico ha conosciuto grande risonanza negli ultimi lustri. Studio... more Lo studio della magia nel mondo antico ha conosciuto grande risonanza negli ultimi lustri. Studiosi del calibro di W.M. Brashear, Ch.A. Faraone, R.L. Gordon, D.R. Jordan, R. Kotansky, G. Luck, F. Marco Simón, A. Mastrocinque, S. Michel – solo per citare alcuni nomi –, sia a livello di investigazioni individuali che in qualità di direttori di équipes di specialisti, hanno contribuito in maniera determinante a rinnovare non solo la conoscenza del “phainomenon” magico ma anche a perfezionare il metodo d’indagine volto alla comprensione di questo. È lungo tale linea innovativa che si colloca l’opera curata da M. Tardieu, A. Van den Kerchove e M. Zago.
Nel file il link del video dell'evento e il programma della giornata di studi dedicata al mitraismo.
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by Associazione Italiana per lo Studio della Santità dei Culti e dell'Agiografia AISSCA, Alessandra Bartolomei Romagnoli, Marco Papasidero, Luca Pezzuto, Marco D'Alano, Gabriele Piretti, Jacopo De Santis, Ennio Sanzi, Mauro Mormino, Elena Zocca, Tommaso Caliò, Simona Tozzo, and Giovanni Florio
Il presente volume, il terzo della collana Krisis/Crisi, raccoglie i contributi presentati nel 20... more Il presente volume, il terzo della collana Krisis/Crisi, raccoglie i contributi presentati nel 2015 al Convegno Internazionale "Crisi e identità religiosa: Classicità e Tardo Antico / Crisis and Religious Identity: Classical and Late Antiquity", che si è tenuto presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Oggi che l’identità non è più concepita come una sorta di dato naturale ma si va configurando piuttosto come una costruzione culturale costantemente rimodulata in funzione di particolari esigenze e specifici contesti storici, appare chiaro come essa non possa che nascere dalla crisi, intesa quale necessità di “scelta” fra più alternative in una situazione complessa in cui il tempo stringe e occorre individuare momenti e modi giusti per intervenire. La percezione di un intimo legame tra identità e crisi è alla base della presente ricerca che analizza, secondo i rigorosi criteri scientifici della Storia delle religioni, casi paradigmatici tratti dall’antichità classica e dall’epoca tardo-antica, per verificare in che modo episodi di crisi in ambito religioso possano essersi originati, aggravati o risolti a seguito dell’inserimento di un principio identitario.
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by Alessandro Saggioro, Marianna Ferrara, Giulia Gasparro, Mara (Maria) Amodio, Luca Arcari, Luca Bozzarello, Federico Brusadelli, Marinella Ceravolo, Sara Colantonio, Valentina D'Alessio, serena di nepi, Daniela DUMBRAVA, Cristiana Facchini, Simone Fracas, Carmine Pisano, Ennio Sanzi, Francesca Sbardella, Carla Sfameni, Chiara O. Tommasi, Andrea Annese, and Donato Di Sanzo
Pur in diverse prospettive, la Storia delle religioni si è da sempre occupata dello studio delle ... more Pur in diverse prospettive, la Storia delle religioni si è da sempre occupata dello studio delle religioni al plurale. Tale studio, in Italia, si è rivolto in maniera preponderante alle culture del passato, come conseguenza sia del fiorire di scuole di ricerca, sia di scelte individuali degli studiosi. Nell'età contemporanea, però, la pluralità delle religioni - nei diversi contesti e nelle diverse forme nelle quali viene individuata - appare come una chiave di volta per la comprensione di ampi processi culturali e sociali. Di conseguenza, la costruzione di modelli di analisi relativi al pluralismo religioso costituisce, in generale, una nuova frontiera per le scienze sociali ma, in particolare, anche per una disciplina accademica che intenda contribuire a riscrivere una storia delle idee e delle produzioni culturali. La Società Italiana di Storia delle Religioni (SISR) ha scelto di dedicare a questi temi il convegno tenutosi alla Sapienza Università di Roma nel 2016, di cui questo volume costituisce gli atti. In modi diversi, i saggi qui raccolti forniscono il proprio apporto disciplinare all'analisi di modelli pluralistici attuali, facendosi forti dello sguardo da lontano maturato negli studi sul passato
Cari amici, ho il piacere di invitarvi al convegno “Imago Deorum. Culto e Rappresentazione delle ... more Cari amici, ho il piacere di invitarvi al convegno “Imago Deorum. Culto e Rappresentazione delle Divinità nell’Antica Roma” che si terrà a Velletri l’11 e il 12 maggio presso il Palazzo Comunale della città. L’iniziativa è promossa dal Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni” in collaborazione con il Gruppo Archeologico Veliterno, il Gruppo Archeologico Latino - Colli Albani “Bruno Martellotta” e l’Associazione “Legio Secunda Parthica Severiana”.
In basso, potete trovare il programma del convegno che si inserisce nell’ambito degli eventi previsti per la manifestazione “Vento d’Estate ai Castelli Romani”, patrocinata dal Consorzio SBCR - Sistema Biblioteche dei Castelli Romani e che si prolungherà con presentazioni, convegni, concerti e rassegne teatrali fino ai primi di ottobre.
Quanti avessero necessità di soggiornare a Velletri in occasione del convegno, possono contattare la sezione organizzativa dell’Associazione Calliope (calliopevelletri@gmail.com) per essere indirizzati alle strutture alberghiere convenzionate a prezzo ridotto.
L’ingresso è libero. Non mancate!
Info
Mail: igorbaglioni79@gmail.com
Locandina:
https://drive.google.com/file/d/1sZjQ3VypTh6FA6SkjjdIco7sxS7UHP9W/view?usp=sharing
Programma:
https://drive.google.com/file/d/11hglMXedfaZu8kjO9PTPzw7Zjua-dTrU/view?usp=sharing
Facebook:
https://www.facebook.com/events/742227449499270/
Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”
Imago Deorum.
Culto e Rappresentazione delle Divinità nell’Antica Roma
11-12 maggio 2018
Sala Tersicore - Palazzo Comunale di Velletri
Piazza Cesare Ottaviano Augusto 1
Venerdì 11 maggio
Ore 10:00 - Saluti Istituzionali:
Igor Baglioni, Direttore Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”
Maria Paola De Marchis, Vicepresidente Consorzio SBCR - Sistema Biblioteche Castelli Romani
Giuliano Cugini, Presidente Calliope Associazione Culturale
Sara di Luzio, Direttore Gruppo Archeologico Veliterno
Lorenzo Bongirolami, Direttore Gruppo Archeologico Latino Colli Albani “Bruno Martellotta”
Ore 10:30 - Prima Sessione
Marina Piranomonte (Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma), Anna Perenna, la dea ritrovata
Caterina Mascolo (Sapienza Università di Roma), Armata, matronale o ammaliante? Alcune riflessioni relative alla restituzione iconografica del simulacro di Venere Genitrice
Vito Mazzuca (Sapienza Università di Roma), Iside, la dea multiforme: culto e rappresentazione a Roma
Venerdì 11 maggio
Ore 15:00 - Seconda Sessione
Ginevra Benedetti (Università degli Studi di Siena), Il «dio totale»: Pantheus come risultato delle interpretationes intralinguistiche ed iconografiche del politeismo antico
Elena Santilli (Università degli Studi di Macerata), Apollo violento, Apollo trickster e infine Dio, tra divinità e profetazione sibillina
Pausa
Claudia Conese (Università degli Studi di Firenze), Il Giano dei Fasti e lo ianus geminus
Francesco Ursini (Sapienza Università di Roma), Le divinità agricole come fattori di stabilizzazione nei Fasti di Ovidio
Ore 17:00 - Presentazione del volume
Nel giardino di Pomona. Le ‘Metamorfosi’ di Ovidio e lʼinvenzione di una mitologia in terra dʼItalia, Universitätsverlag Winter, Heidelberg 2017
di Laura Aresi
Intervengono:
Igor Baglioni (Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”)
Luciana Furbetta (Sapienza Università di Roma)
Laura Aresi (Heidelberg Univesity)
Sabato 12 maggio
Ore 10:00 - Terza Sessione
Valeria Ducatelli (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), gli dèi alle porte. Fondazioni cultuali nei pressi di porte urbiche
Fabio Giorgio Cavallero (Sapienza Università di Roma), Le riforme graccane e l’immagine politico-cultuale della Bona Dea Subsaxana
Pausa
Vittoria Canciani (Università degli Studi di Verona), L’immaginario mitraico romano: presentazione di alcuni dati preliminari
Ennio Sanzi (Società Italiana di Storia delle Religioni), Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus: dalla Commagene a Roma. Osservazioni storico-religiose
Ore 12:00 - Presentazione del volume
Maghi Sacerdoti Santi. Un itinerario storico-religioso attraverso le “crisi” dei primi secoli della nostra èra, Lithos editrice, Roma 2015.
di Ennio Sanzi
Intervengono:
Igor Baglioni (Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”)
Claudia Santi (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”)
Ennio Sanzi (Società Italiana di Storia delle Religioni)
Ore 15:00 - Quarta Sessione
Intervengono:
Clara Di Fazio (Sapienza Università di Roma), Iuppiter Latiaris e Fortuna Primigenia: culto e rappresentazione di due divinità latine a Roma
Paolo Garofalo (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), Iuno Sospista. Culto e rappresentazione di una divinità tra Roma e Lanuvio
Pausa
Ore 17:00 - Presentazione del volume
Castor a Roma. Un dio Peregrinus nel foro, Agorà & Co., Lugano 2017,
di Claudia Santi
Intervengono:
Igor Baglioni (Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”)
Claudia Santi (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”)
Saluto di chiusura lavori:
Roberto Alessandrini, Presidente Associazione “Legio Secunda Parthica Severiana”