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Papers by Mario Gaglione

Research paper thumbnail of Presentazione del volume: Dal chiostro alla città. Le monache cappuccine tra Italia e Spagna (secoli XVI-XIX) a cura di Elisa Novi Chavarria, Napoli, Federico II University Press-fedOA Press, 2024.

Interviene la prof.ssa Gabriella Zarri (Università di Firenze). Sabato 19 ottobre 2024, ore 10.3... more Interviene la prof.ssa Gabriella Zarri (Università di Firenze).
Sabato 19 ottobre 2024, ore 10.30, presso il Monastero di S. Maria in Gerusalemme-Napoli

Research paper thumbnail of Rosa Lupoli, Mario Gaglione, Nicola De Blasi, «Quando noterai nel libro questi segni rossi». L’origine della legislazione delle monache cappuccine in un manoscritto cinquecentesco del proto-monastero Santa Maria in Gerusalemme di Napoli

in Dal chiostro alla città. Le monache cappuccine tra Italia e Spagna (secoli XVI-XIX) a cura di ... more in Dal chiostro alla città. Le monache cappuccine tra Italia e Spagna (secoli XVI-XIX) a cura di Elisa Novi Chavarria, Napoli, Federico II University Press-fedOA Press, pp. 21-45
Accesso alla versione elettronica: http://www.fedoabooks.unina.it

Research paper thumbnail of Mario Gaglione,  QUATTRO VOCI PER UN DIZIONARIO DEI SANTUARI DELLA CAMPANIA:  S. Chiara e S. Maria del Principio in S. Restituta, a Napoli;  Maria SS. Avvocata del Popolo nella Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo, e SS. Casto e Secondino, a Sessa Aurunca.

Sessa Aurunca. NAPOLI .25 settembre MMXXIV. edizione per academia.edu ©tutti i diritti riservati ... more Sessa Aurunca. NAPOLI .25 settembre MMXXIV. edizione per academia.edu ©tutti i diritti riservati all'Autore. 2 Napoli S. CHIARA S. Chiara, fondata dai sovrani angioini, ha mantenuto, anche nelle successive epoche aragonese e vicereale e durante il regno dei Borbone, il suo connotato originario di chiesa regia e di chiesa di Stato, destinata ad accogliere incoronazioni, funerali di sovrani ed altre importanti cerimonie. Separata, anche materialmente, dalla tumultuosa città circostante, ha però comunque sempre costituito un centro di attrazione cultuale e religiosa, come dimostrano le numerose processioni che vi facevano capo richiamando grande concorso di napoletani e forastieri, nonché la frequentazione anche popolare dettata dall'intento di lucrarvi numerose indulgenze. Riprendendo un generico referto degli Annales Parmenses maiores (sec. XIV), la Cronica dei Re della casa d'Angiò (sec. XV) afferma che: «Roberto advenenò lo predecessore suo fratello, per lo quale delicto dicto Re hedificò lo Monasterio del Sacratissimo Corpo de Cristo alias se domanda al presente Sancta Clara de Napole». L'anonimo Cronista, dunque, ricollega la fondazione della chiesa di S. Chiara a Napoli, e dei due collegati monasteri delle Clarisse e dei frati Minori, all'intenzione di Roberto d'Angiò (†1343), re di Sicilia, di espiare in tal modo l'avvelenamento del fratello Carlo Martello, da lui stesso ordinato per poter così succedere al trono. La notizia, fatta propria, sia pur dubitativamente, da Giovan Battista Carafa (†pre 1572), è riferita e confutata dagli storici successivi, anche considerando che il fratello di Roberto sarebbe in realtà morto il 6 agosto del 1295 (secondo il Liber Confratrum di S. Matteo di Salerno), molto probabilmente di peste (di pestilentia parla il Chronicon Claustro-Neoburgense, della metà del secolo XIV), laddove i citati Annales Parmenses vogliono tanto Carlo Martello che la moglie Clemenza d'Asburgo, tosicati, e dunque, appunto, avvelenati. Angelo Di Costanzo (†1591) riferì invece che Roberto: «ritornato a Napoli, cominciò a far bella e magnifica la città, non havendo ancora cagione alcuna di guerra, e diede principio al monasterio di Santa Chiara». Negli ultimi giorni del novembre 1310, al rientro a Napoli dal lungo soggiorno ad Avignone per la sua incoronazione tenutasi il 3 agosto 1309, il sovrano

Research paper thumbnail of M. Gaglione, Sulla pretesa commissione dei monumenti sepolcrali durazzeschi in Napoli da parte di Margherita d'Angiò-Durazzo nel 1399, In: Napoli nobilissima Ser. 5, vol. 3 (2002) pp. 113-134

Angevin Tombs in S. Lorenzo Maggiore (Naples)

Research paper thumbnail of Mario Gaglione, "Giovanni, Niccolò e Andrea: Boccaccio e gli Acciaiuoli a Napoli" in Heliotropia, 20, 2023, pp. 41-99, all'indirizzo: https://www.brown.edu/Departments/Italian_Studies/heliotropia/

Mi corre l'obbligo di ringraziare anzitutto la professoressa Elsa Filosa (Vanderbilt University),... more Mi corre l'obbligo di ringraziare anzitutto la professoressa Elsa Filosa (Vanderbilt University), ABA- American Boccaccio Association
president, per l'attenzione riservata al mio lavoro sin dalla bella occasione del Convegno fiorentino del giugno 2023, e il professor Michael Papio (University of Massachusetts Amherst) per l'attenta valutazione del testo del saggio.

I paragrafi dedicati al palazzo Acciaiuoli ed al sepolcro dell’Anonima di S. Chiara, della relazione “Memorie degli Acciaiuoli tra Napoli e Firenze (Il palazzo del Gran Siniscalco; le provvidenze per la Certosa di S. Martino; l’anonima giacente di S. Chiara; i monumenti degli Acciaiuoli alla Certosa)”, tenuta al Convegno “Figure e istituzioni della spiritualità e della cultura alle origini della Certosa di Firenze (Mercoledì 21 giugno 2023 – Venerdì 23 giugno 2023) sono stati pubblicati nel loro testo integrale ed originario sulla Rivista Heliotropia 20. 2023, con il titolo: "Giovanni, Niccolò e Andrea: Boccaccio e gli Acciaiuoli a Napoli".
Negli Atti del Convegno, in corso di stampa, ne comparirà invece la versione ridotta.
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FILE: gaglione (contiene il testo del Saggio principale)
FILE: Mario_Gaglione_Giovanni_Niccolo_e_Andrea_ADDIZIONI (contiene le Addizioni al Saggio principale)

Research paper thumbnail of Mario Gaglione, « Per una prima ricognizione dei documenti angioini relativi alla certosa di San Martino a Napoli (1325-1368) »,

Mémoire des princes angevins 2022-2023, 15 | mis en ligne le 31/12/2023 | consulté le 24/01/202... more Mémoire des princes angevins 2022-2023, 15 | mis en ligne le 31/12/2023 | consulté le 24/01/2024 | URL : https://mpa.univ-st-etienne.fr:443/index.php?id=568.

Il paragrafo dedicato alla certosa di S. Martino, della relazione “Memorie degli Acciaiuoli tra Napoli e Firenze (Il palazzo del Gran Siniscalco; le provvidenze per la Certosa di S. Martino; l’anonima giacente di S. Chiara; i monumenti degli Acciaiuoli alla Certosa)”, tenuta al Convegno “Figure e istituzioni della spiritualità e della cultura alle origini della Certosa di Firenze (Mercoledì 21 giugno 2023 – Venerdì 23 giugno 2023) è stato pubblicato nel testo più ampio su MPA, 15, 2022-2023, con la sola omissione delle notizie relative alle specifiche provvidenze degli Acciaiuoli per la Certosa, che compariranno invece negli Atti del Convegno, in corso di stampa, assieme ad una sintesi di notizie sulla stessa.

Research paper thumbnail of M. Gaglione DUE NOTICINE SANTACLARIANE

I. La dedicazione della Basilica di S. Chiara in Napoli; II. Una vecchia cartolina.

Research paper thumbnail of ROSA LUPOLI, Monastero Clarisse Cappuccine, Napoli;  NICOLA DE BLASI, Università degli Studi di Napoli Federico II;  MARIO GAGLIONE, "L’ORIGINE DELLA LEGISLAZIONE DELLE MONACHE CAPPUCCINE IN UN MANOSCRITTO CINQUECENTESCO DEL PROTOMONASTERO SANTA MARIA IN GERUSALEMME DI NAPOLI".

27 OTTOBRE ORE 10.30 (l'intervento sarà spostato a sabato 28 ottobre) FONDAZIONI SECONDO CONVEG... more 27 OTTOBRE ORE 10.30 (l'intervento sarà spostato a sabato 28 ottobre)
FONDAZIONI
SECONDO CONVEGNO INTERNAZIONALE DALLA CITTÀ AL CHIOSTRO LE MONACHE CAPPUCCINE TRA ITALIA E SPAGNA: FONDAZIONI, ARTI E DEVOZIONE (SECC. XVI-XVIII)
27.28 OTTOBRE 2O23 MONASTERO DELLE MONACHE CAPPUCCINE DI NAPOLI, SALA MARIA LORENZA LONGO. NAPOLI
.........................................................................
L'intervento è fruibile da
https://www.youtube.com/watch?v=Cvg5engmQZ0

dal minuto 22.40

Research paper thumbnail of M. Gaglione, Discorso introduttivo delle celebrazioni dell'80° anniversario del bombardamento della basilica di S. Chiara in Napoli, "S. Chiara dalla cenere alla luce", 28 luglio, h. 10,00 Complesso monumentale di S. Chiara, Museo dell'Opera, Sala delle Storie di S. Caterina d'Alessandria.

Foto Dell'evento sulla pagina Facebook del Complesso https://m.facebook.com/chiostrosantachiara

Research paper thumbnail of Napoli, S. Chiara

Research paper thumbnail of M. Gaglione, La "prima" Regola di s. Chiara a Napoli fino alla istituzione delle Clarisse Cappuccine, negli Atti del Convegno Internazionale 22-23 ottobre 2021, a cura di Encarnación Sánchez García e Chiara Antonino (Capp), Napoli, Tullio Pironti Editore, 2023, pp. 163-172.

La breve relazione riprende e sintetizza studi precedenti in ordine ai primordi del francescanesi... more La breve relazione riprende e sintetizza studi precedenti in ordine ai primordi del francescanesimo femminile a Napoli ed, in particolare, all’applicazione della Forma vitae redatta da S. Chiara. Certamente il recente fiorire di studi in ordine al francescanesimo femminile ha portato anche all’importante risultato della ricerca e della individuazione di inedite testimonianze, principalmente non diplomatiche, della conoscenza e, verosimilmente, dell’applicazione della Forma vitae clariana anche nel secolo XIV, testimonianze che però riguardano ambiti territoriali molto lontani da Napoli. Inoltre, come ben chiarito nell’ambito del saggio, la questione cruciale era ed è costituita dalla individuazione delle ragioni della ricezione cappuccina della Forma vitae quasi tre secoli dopo la sua formulazione e nonostante un suo piuttosto generalizzato oblio, a tal fine risultando ben poco utile una eventuale ricerca di testimoni più antichi e lontani non solo cronologicamente, ma anche geograficamente da Napoli, e comunque storicamente non pertinenti all’ambiente napoletano. Pur con le cautele del caso, il saggio propone ipoteticamente una raccolta normativa a stampa (le Tres regule approbate secundi ordinis beati Francisci videlicet sancte Clare, quinta ed ultima parte di Bonifacio da Ceva, Firmamenta trium ordinum beati patris Francisci, Parisius 1512) quale possibile fonte del manoscritto del secolo XVI conservato presso l’Archivio monasteriale di S. Maria di Gerusalemme e contenente la Prima regola, le Costituzioni colettine e le Costituzioni lorenziane, manoscritto che, però, all’epoca della redazione della relazione non è stato possibile consultare. Tale proposta si fonda sostanzialmente sugli analoghi contenuti normativi delle due raccolte. Poiché, in particolare, non è, allo stato, documentata a Napoli una circolazione del testo della Costituzioni colettine, è sembrato verosimile ritenere che la conoscenza di tale testo potesse essere stata veicolata da una delle prime raccolte normative a stampa, quale i Firmamenta, che comprendevano appunto anche tali Costituzioni. L’analisi e la comparazione dei testi, recentemente avviata, potranno eventualmente confermare questa proposta.

Research paper thumbnail of Mario Gaglione, Memorie degli Acciaiuoli tra Napoli e Firenze (Il palazzo del Gran Siniscalco; le provvidenze per la Certosa di S. Martino; l’anonima giacente di S. Chiara; i monumenti degli Acciaiuoli alla Certosa)

Cripta della Certosa di Firenze, 22 giugno 2023, h. 16.45-18.30 Terza sessione del Convegno Figur... more Cripta della Certosa di Firenze, 22 giugno 2023, h. 16.45-18.30 Terza sessione del Convegno Figure e istituzioni della spiritualità e della cultura alle origini della Certosa di Firenze (Mercoledì 21 giugno 2023 – Venerdì 23 giugno 2023).
CERTOSA DI FIRENZE – Comunità di San Leolino-
ISI Florence – Vanderbilt University – Gonzaga University in Florence – Fordham University
"Figure e istituzioni della spiritualità e della cultura alle origini della Certosa di Firenze // Spirituality and Culture: People and Places at the Origins of the ‘Certosa di Firenze’ "
http://www.certosadifirenze.it/2023/06/13/convegno-storia-certosa/

Research paper thumbnail of Convegno Internazionale "Maria Longo una donna e tanti carismi", Napoli, 22-23 ottobre 2021. M. Gaglione, La "prima" Regola di s. Chiara a Napoli fino alla istituzione delle Clarisse Cappuccine. Relazione 23 ottobre 2021 h. 9.30

Research paper thumbnail of M. GAGLIONE, Presenze amalfitane in terra di Puglia e sulle Coste dell’Adriatico

M. GAGLIONE, Presenze amalfitane in terra di Puglia e sulle Coste dell’Adriatico in A. V., Gli Amalfitani nella Puglia medievale. Insediamenti, fondaci, vie e rotte commerciali, relazioni artistiche e culturali, Atti del Convegno Amalfi, 15-16 dicembre 2017, 2020

Insediamenti, fondaci, vie e rotte commerciali, relazioni artistiche e culturali CENTRO DI CULTUR... more Insediamenti, fondaci, vie e rotte commerciali, relazioni artistiche e culturali CENTRO DI CULTURA E STORIA AMALFITANA ATTI -17 CENTRO DI CULTURA E STORIA AMALFITANA Collana ATTI 1. Istituzioni civili ed organizzazione ecclesiastica nello Stato medievale amalfi tano (Atti del Congresso internazionale di studi amalfi tani. Amalfi , 3-5 luglio

Research paper thumbnail of Ravellesi a Napoli tra XII e XIV secolo

A. V., L’apogeo di Ravello nel Mediterraneo. Cultura e patronato artistico di un’élite medievale.... more A. V., L’apogeo di Ravello nel Mediterraneo. Cultura e patronato artistico di un’élite medievale. Atti del convegno internazionale di studi, Ravello, 30 ottobre-1° novembre 2015 cura di Manuela Gianandrea e Pio Francesco Pistilli, Roma, Campisano Editore, 2019, pp. 419-439

Research paper thumbnail of M. Gaglione, Per il diplomatico angioino-pontificio di S. Chiara, di S. Maria Maddalena e di S. Maria Egiziaca in Napoli

MPA Mémoire des princes angevins , 2019

Table des matières La bolla Ex Clementi Sedis (1732). Le dotazioni patrimoniali dei monasteri fra... more Table des matières La bolla Ex Clementi Sedis (1732). Le dotazioni patrimoniali dei monasteri francesi e di quelli napoletani di S. Maria Maddalena e di S. Maria Egiziaca. REGESTI 1. Napoli, 22 giugno 1354. 2. Napoli, 12 novembre 1345. Texte intégral La bolla Ex Clementi Sedis (1732). 01 L'anonimo biografo del ms. Cors. 1385 della Biblioteca Corsiniana di Roma delineando, per il vero piuttosto genericamente, la personalità del cardinale Lorenzo Corsini (1652-1740), poi salito al soglio di Pietro il 16 luglio del 1730 con il nome di Clemente XII, scriveva: « Era ornato di molte virtù, specialmente della liberalità, della candidezza, e della giustizia, amante degli uomini dabbene senza bacchettoneria. Per desiderio di difender gl'oppressi talvolta s'impegnava troppo per chi poco meritava. Tenace della propria oppinione. Indefesso nelle udienze, nemico dell'adulazione, ma suscettibile delle carezze, e di certe arti, di cui la sua sincerità non gli lasciava scuoprire la finzione. Era di ottima comprensione, e discernimento, ma non molto versato nelle scienze. Amava il gioco per divertimento, specialmente quello degli scacchi, in cui aveva pochi eguali, e meno superiori [1] ». 02 Attanagliato dai gravi problemi politici e finanziari dello Stato pontificio, Clemente XII poté conseguentemente occuparsi ben poco di questioni religiose, guadagnandosi così, in definitiva, oltre che qualche salace pasquinata, un lapidario quanto recente giudizio di "papa di transizione" [2] . Tutto ciò nonostante, l'ormai ottuagenario e infermo papa Corsini, già in precedenza benefattore dell'Ordine dei Minori nelle vesti di cardinale protettore succeduto in tale ufficio nel 1720 al cardinale Lorenzo Casoni (1645-1720) [3] non mancò di occuparsene ancora ufficio, nel 1720, al cardinale Lorenzo Casoni (1645 1720) , non mancò di occuparsene ancora, pur divenuto pontefice. 03 Notevoli cure egli adibì, in particolare, a favore del monastero femminile e del convento napoletano di S. Chiara, fondato da re Roberto d'Angiò (1278-1343) e da Sancia d'Aragona-Maiorca (1285-1286) [4] , cure culminate poi nell'adozione di un importante provvedimento che costituisce, in effetti, l'atto di solenne ricapitolazione della storia e dei privilegi dell'antico monastero [5] . Si tratta della bolla Ex Clementi Sedis Apostolicae provisione data a Roma, in S. Maria Maggiore, il 5 di luglio del 1732, inedita ma certamente non ignota [6] , il cui contenuto, come nel caso di altri documenti, è stato riassunto dal benemerito storico del monastero napoletano, padre Benedetto Spila da Subiaco O. F. M. (1846-1928) [7] sulla base di una copia legalizzata dell'atto, conservata ai suoi tempi nell'archivio monasteriale [8] . Non è allo stato possibile stabilire con precisione a quale esemplare si sia in effetti attenuto lo Spila, comunque resta, ancora ai giorni nostri, una copia redatta dal notaio Gioacchino Servillo nella curia del notaio Gregorio Servillo, il 13 ottobre del 1734, e tratta dalla bolla originale conservata a quell'epoca nell'archivio del monastero [9] , altresì munita di regio Exequatur [10] , ed alla quale faremo appunto riferimento nel presente studio. 04 La bolla clementina asseverava anzitutto che il monastero femminile era: « Nobis [al pontefice] et Sedi Apostolice immediate subiectum et a quacumque Ordinarii loci iurisdictione penitus immune et exemptum, Monasterium regium nuncupatur ». 05 e, cioè, sottoposto direttamente alla giurisdizione della Santa Sede, e, dunque, sottratto a quella dell'Ordinario diocesano [11] . Non è tuttavia noto, sempre allo stato delle evidenze documentali, in virtù di quale specifico e precedente provvedimento pontificio il monastero avesse beneficiato di tale esenzione. Può solo genericamente riportarsi tale atto a prima del 25 marzo del 1324, data di una bolla di papa Giovanni XXII (1249-1334) nella cui formula di indirizzo, menzionando la badessa e le monache di S. Chiara, si precisava appunto che il monastero già a quella data dipendeva direttamente dalla Santa Sede e non soggiaceva alla giurisdizione arcivescovile, e, verosimilmente, a qualche anno dopo il 1316 [12] . Solenni provvedimenti della specie sono meglio noti invece per le altre fondazioni della regina Sancia, ovviamente su petitio della stessa, come nel caso della bolla del 27 novembre del 1343 di papa Clemente VI (1291-1352), il quale, previo consenso dell'arcivescovo di Napoli, Giovanni Orsini [13] (1328-1358), e del capitolo cattedrale, aveva concesso alle monache di S. Maria Egiziaca l'esenzione dalla giurisdizione, dominio e potestà ordinaria dell'arcivescovo, rendendole immediatamente soggette alla Santa Sede [14] , ed in quello, analogo ma di qualche tempo precedente, a favore del monastero di S. Maria Maddalena, del 14 maggio del 1341 [15] . 06 La bolla Ex Clementi Sedis continuava ripercorrendo, per così dire, gli eventi di maggior rilievo della storia monasteriale. La fondazione, anzitutto, ad opera, come anticipato, di Roberto d'Angiò e di Sancia, la costruzione delle due chiese, esterna ed interna, del coro, del monastero di clausura, delle celle, degli atrii, dei chiostri e giardini e delle altre officine necessarie, nelle quali opere i sovrani avrebbero profuso la considerevole somma di oltre un milione di ducati del Regno o di scudi romani (pro edificiis…decies centenis millibus et ultra) secondo una valutazione aggiornata al tempo della stessa bolla [16] , per poter così accogliere originariamente 200 clarisse e le loro servienti, ed un certo numero di frati Minori deputati alla celebrazione dei divini uffici nella chiesa esterna nonché alla somministrazione dei sacramenti alle monache, provvedendo, infine, alla congrua dotazione patrimoniale con beni regali e feudali che assicurassero una rendita idonea al sostentamento della numerosa comunità, come a suo tempo prescritto da papa Giovanni XXII. 07 La bolla ricordava poi il lascito, da parte di re Roberto, alla badessa pro tempore, delle sue insegne regali, costituite da corona, sceptrum, paludamentum et sigillum, perché la stessa le utilizzasse in solemnibus functionibus, e la collocazione, nel monastero, dei Supremi Tribunali, accennando altresì all'istituzione del Sacrum Consilium S. Clarae da parte di re Alfonso d'Aragona (1396-1458), organo che avrebbe mantenuto quella denominazione anche una volta trasferito altrove. 08 La bolla proseguiva precisando altresì che la chiesa esterna era di juspatronato regio, e destinata alle celebrazioni delle funzioni regali, nonché alla sepoltura dei sovrani, nominando i principali personaggi che vi erano stati seppelliti, e cioè re Roberto, il imperatrice di Costantinopoli, ed, infine, Agnese e Clemenza d'Angiò-Durazzo [17] . 09 Seguiva poi l'elencazione dei privilegi, spirituali e materiali, concessi al monastero.

Research paper thumbnail of M. GAGLIONE-E. SHEHI, Un documento angioino del 1280 per il Castrum Durachii,

«Archivio Storico per le Province Napoletane», 2019

Research paper thumbnail of MARIO GAGLIONE Ancora sulla lettera di Sancia d'Aragona Maiorca ai francescani riuniti ad Assisi nel 1334

NUME-Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, V Ciclo di Studi Medievali, Atti del Convegno 3-4 giugno 2019, 2019

Le lettere indirizzate da Sancia d 'Aragona Maiorca (1285-1345, regina di Sicilia, ai Frati Minor... more Le lettere indirizzate da Sancia d 'Aragona Maiorca (1285-1345, regina di Sicilia, ai Frati Minori, nel 1316, 1329, 1331 e 1334 1 , ci sono state tramandate dalla Chronica XXIV generalium (1369)(1370)(1371)(1372)(1373)(1374) di Arnaldo di Sarrant, e dagli Annales Minorum (1648) di Luke Wadding. Nell'ultimo ventennio, nondimeno, sulla base di alcuni apparenti anacronismi, sono stati avanzati dei dubbi sull'autenticità in particolare dell'epistola del 1334 (la c. d. lettera cornice) 2 , che è stata oggetto, da ultimo, di un attento riesame da parte di Jean Paul Boyer 3 .

Research paper thumbnail of V CICLO DI STUDI MEDIEVALI, M. Gaglione, Ancora sulla lettera di Sancia d’Aragona Maiorca ai francescani riuniti ad Assisi nel 1334

NUME-Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, V CICLO DI STUDI MEDIEVALI, Firenze, Cenacolo del Ful... more NUME-Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, V CICLO DI STUDI MEDIEVALI, Firenze, Cenacolo del Fuligno, 3-4 giugno 2019, relazione del 3 giugno, Sala Giglio, 14.00-14.20.

Research paper thumbnail of Il privilegio napoletano del 1190 a favore di Ravellesi, Scalesi ed Amalfitani, Amalfi, CCSA, 2018

NOTA Il 2 maggio del 2024 è stato infine possibile consultare il ms. di p. Antonio Bellucci ... more NOTA

Il 2 maggio del 2024 è stato infine possibile consultare il ms. di p. Antonio Bellucci d. O. (1887-1971), dal titolo “Notizie di storia salernitana desunte dai manoscritti dell’oratoriana” menzionato nel saggio “Il privilegio napoletano del 1190 a favore di Ravellesi, Scalesi ed Amalfitani”, a p. 32, in chiusura della nota 46, e che, all’epoca della redazione di quest’ultimo (2015-2016), non era stato ancora rinvenuto, stanti gli esiti dell’intervenuto saccheggio della Biblioteca napoletana dei Girolamini. Dall’esame dello stesso deve ora concludersi che non risultano osservazioni o notizie diverse da quelle già ricavate dalla consultazione dei manoscritti oratoriani, ed, in particolare, del ms. n. XX, “Capitula varia Neapolis” del sec. XVI, segnatura attuale SM 28.3.46.
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Recensione di Giulia Lovison, in Stvdi Medievali, serie terza, anno LXI, fasc. I, 2020, pp. 368-373.
Breve recensione di Julia Becker, in Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters Band 77-2 (2021), pp. 748-749.

Research paper thumbnail of Presentazione del volume: Dal chiostro alla città. Le monache cappuccine tra Italia e Spagna (secoli XVI-XIX) a cura di Elisa Novi Chavarria, Napoli, Federico II University Press-fedOA Press, 2024.

Interviene la prof.ssa Gabriella Zarri (Università di Firenze). Sabato 19 ottobre 2024, ore 10.3... more Interviene la prof.ssa Gabriella Zarri (Università di Firenze).
Sabato 19 ottobre 2024, ore 10.30, presso il Monastero di S. Maria in Gerusalemme-Napoli

Research paper thumbnail of Rosa Lupoli, Mario Gaglione, Nicola De Blasi, «Quando noterai nel libro questi segni rossi». L’origine della legislazione delle monache cappuccine in un manoscritto cinquecentesco del proto-monastero Santa Maria in Gerusalemme di Napoli

in Dal chiostro alla città. Le monache cappuccine tra Italia e Spagna (secoli XVI-XIX) a cura di ... more in Dal chiostro alla città. Le monache cappuccine tra Italia e Spagna (secoli XVI-XIX) a cura di Elisa Novi Chavarria, Napoli, Federico II University Press-fedOA Press, pp. 21-45
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Sessa Aurunca. NAPOLI .25 settembre MMXXIV. edizione per academia.edu ©tutti i diritti riservati ... more Sessa Aurunca. NAPOLI .25 settembre MMXXIV. edizione per academia.edu ©tutti i diritti riservati all'Autore. 2 Napoli S. CHIARA S. Chiara, fondata dai sovrani angioini, ha mantenuto, anche nelle successive epoche aragonese e vicereale e durante il regno dei Borbone, il suo connotato originario di chiesa regia e di chiesa di Stato, destinata ad accogliere incoronazioni, funerali di sovrani ed altre importanti cerimonie. Separata, anche materialmente, dalla tumultuosa città circostante, ha però comunque sempre costituito un centro di attrazione cultuale e religiosa, come dimostrano le numerose processioni che vi facevano capo richiamando grande concorso di napoletani e forastieri, nonché la frequentazione anche popolare dettata dall'intento di lucrarvi numerose indulgenze. Riprendendo un generico referto degli Annales Parmenses maiores (sec. XIV), la Cronica dei Re della casa d'Angiò (sec. XV) afferma che: «Roberto advenenò lo predecessore suo fratello, per lo quale delicto dicto Re hedificò lo Monasterio del Sacratissimo Corpo de Cristo alias se domanda al presente Sancta Clara de Napole». L'anonimo Cronista, dunque, ricollega la fondazione della chiesa di S. Chiara a Napoli, e dei due collegati monasteri delle Clarisse e dei frati Minori, all'intenzione di Roberto d'Angiò (†1343), re di Sicilia, di espiare in tal modo l'avvelenamento del fratello Carlo Martello, da lui stesso ordinato per poter così succedere al trono. La notizia, fatta propria, sia pur dubitativamente, da Giovan Battista Carafa (†pre 1572), è riferita e confutata dagli storici successivi, anche considerando che il fratello di Roberto sarebbe in realtà morto il 6 agosto del 1295 (secondo il Liber Confratrum di S. Matteo di Salerno), molto probabilmente di peste (di pestilentia parla il Chronicon Claustro-Neoburgense, della metà del secolo XIV), laddove i citati Annales Parmenses vogliono tanto Carlo Martello che la moglie Clemenza d'Asburgo, tosicati, e dunque, appunto, avvelenati. Angelo Di Costanzo (†1591) riferì invece che Roberto: «ritornato a Napoli, cominciò a far bella e magnifica la città, non havendo ancora cagione alcuna di guerra, e diede principio al monasterio di Santa Chiara». Negli ultimi giorni del novembre 1310, al rientro a Napoli dal lungo soggiorno ad Avignone per la sua incoronazione tenutasi il 3 agosto 1309, il sovrano

Research paper thumbnail of M. Gaglione, Sulla pretesa commissione dei monumenti sepolcrali durazzeschi in Napoli da parte di Margherita d'Angiò-Durazzo nel 1399, In: Napoli nobilissima Ser. 5, vol. 3 (2002) pp. 113-134

Angevin Tombs in S. Lorenzo Maggiore (Naples)

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Mi corre l'obbligo di ringraziare anzitutto la professoressa Elsa Filosa (Vanderbilt University),... more Mi corre l'obbligo di ringraziare anzitutto la professoressa Elsa Filosa (Vanderbilt University), ABA- American Boccaccio Association
president, per l'attenzione riservata al mio lavoro sin dalla bella occasione del Convegno fiorentino del giugno 2023, e il professor Michael Papio (University of Massachusetts Amherst) per l'attenta valutazione del testo del saggio.

I paragrafi dedicati al palazzo Acciaiuoli ed al sepolcro dell’Anonima di S. Chiara, della relazione “Memorie degli Acciaiuoli tra Napoli e Firenze (Il palazzo del Gran Siniscalco; le provvidenze per la Certosa di S. Martino; l’anonima giacente di S. Chiara; i monumenti degli Acciaiuoli alla Certosa)”, tenuta al Convegno “Figure e istituzioni della spiritualità e della cultura alle origini della Certosa di Firenze (Mercoledì 21 giugno 2023 – Venerdì 23 giugno 2023) sono stati pubblicati nel loro testo integrale ed originario sulla Rivista Heliotropia 20. 2023, con il titolo: "Giovanni, Niccolò e Andrea: Boccaccio e gli Acciaiuoli a Napoli".
Negli Atti del Convegno, in corso di stampa, ne comparirà invece la versione ridotta.
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FILE: gaglione (contiene il testo del Saggio principale)
FILE: Mario_Gaglione_Giovanni_Niccolo_e_Andrea_ADDIZIONI (contiene le Addizioni al Saggio principale)

Research paper thumbnail of Mario Gaglione, « Per una prima ricognizione dei documenti angioini relativi alla certosa di San Martino a Napoli (1325-1368) »,

Mémoire des princes angevins 2022-2023, 15 | mis en ligne le 31/12/2023 | consulté le 24/01/202... more Mémoire des princes angevins 2022-2023, 15 | mis en ligne le 31/12/2023 | consulté le 24/01/2024 | URL : https://mpa.univ-st-etienne.fr:443/index.php?id=568.

Il paragrafo dedicato alla certosa di S. Martino, della relazione “Memorie degli Acciaiuoli tra Napoli e Firenze (Il palazzo del Gran Siniscalco; le provvidenze per la Certosa di S. Martino; l’anonima giacente di S. Chiara; i monumenti degli Acciaiuoli alla Certosa)”, tenuta al Convegno “Figure e istituzioni della spiritualità e della cultura alle origini della Certosa di Firenze (Mercoledì 21 giugno 2023 – Venerdì 23 giugno 2023) è stato pubblicato nel testo più ampio su MPA, 15, 2022-2023, con la sola omissione delle notizie relative alle specifiche provvidenze degli Acciaiuoli per la Certosa, che compariranno invece negli Atti del Convegno, in corso di stampa, assieme ad una sintesi di notizie sulla stessa.

Research paper thumbnail of M. Gaglione DUE NOTICINE SANTACLARIANE

I. La dedicazione della Basilica di S. Chiara in Napoli; II. Una vecchia cartolina.

Research paper thumbnail of ROSA LUPOLI, Monastero Clarisse Cappuccine, Napoli;  NICOLA DE BLASI, Università degli Studi di Napoli Federico II;  MARIO GAGLIONE, "L’ORIGINE DELLA LEGISLAZIONE DELLE MONACHE CAPPUCCINE IN UN MANOSCRITTO CINQUECENTESCO DEL PROTOMONASTERO SANTA MARIA IN GERUSALEMME DI NAPOLI".

27 OTTOBRE ORE 10.30 (l'intervento sarà spostato a sabato 28 ottobre) FONDAZIONI SECONDO CONVEG... more 27 OTTOBRE ORE 10.30 (l'intervento sarà spostato a sabato 28 ottobre)
FONDAZIONI
SECONDO CONVEGNO INTERNAZIONALE DALLA CITTÀ AL CHIOSTRO LE MONACHE CAPPUCCINE TRA ITALIA E SPAGNA: FONDAZIONI, ARTI E DEVOZIONE (SECC. XVI-XVIII)
27.28 OTTOBRE 2O23 MONASTERO DELLE MONACHE CAPPUCCINE DI NAPOLI, SALA MARIA LORENZA LONGO. NAPOLI
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L'intervento è fruibile da
https://www.youtube.com/watch?v=Cvg5engmQZ0

dal minuto 22.40

Research paper thumbnail of M. Gaglione, Discorso introduttivo delle celebrazioni dell'80° anniversario del bombardamento della basilica di S. Chiara in Napoli, "S. Chiara dalla cenere alla luce", 28 luglio, h. 10,00 Complesso monumentale di S. Chiara, Museo dell'Opera, Sala delle Storie di S. Caterina d'Alessandria.

Foto Dell'evento sulla pagina Facebook del Complesso https://m.facebook.com/chiostrosantachiara

Research paper thumbnail of Napoli, S. Chiara

Research paper thumbnail of M. Gaglione, La "prima" Regola di s. Chiara a Napoli fino alla istituzione delle Clarisse Cappuccine, negli Atti del Convegno Internazionale 22-23 ottobre 2021, a cura di Encarnación Sánchez García e Chiara Antonino (Capp), Napoli, Tullio Pironti Editore, 2023, pp. 163-172.

La breve relazione riprende e sintetizza studi precedenti in ordine ai primordi del francescanesi... more La breve relazione riprende e sintetizza studi precedenti in ordine ai primordi del francescanesimo femminile a Napoli ed, in particolare, all’applicazione della Forma vitae redatta da S. Chiara. Certamente il recente fiorire di studi in ordine al francescanesimo femminile ha portato anche all’importante risultato della ricerca e della individuazione di inedite testimonianze, principalmente non diplomatiche, della conoscenza e, verosimilmente, dell’applicazione della Forma vitae clariana anche nel secolo XIV, testimonianze che però riguardano ambiti territoriali molto lontani da Napoli. Inoltre, come ben chiarito nell’ambito del saggio, la questione cruciale era ed è costituita dalla individuazione delle ragioni della ricezione cappuccina della Forma vitae quasi tre secoli dopo la sua formulazione e nonostante un suo piuttosto generalizzato oblio, a tal fine risultando ben poco utile una eventuale ricerca di testimoni più antichi e lontani non solo cronologicamente, ma anche geograficamente da Napoli, e comunque storicamente non pertinenti all’ambiente napoletano. Pur con le cautele del caso, il saggio propone ipoteticamente una raccolta normativa a stampa (le Tres regule approbate secundi ordinis beati Francisci videlicet sancte Clare, quinta ed ultima parte di Bonifacio da Ceva, Firmamenta trium ordinum beati patris Francisci, Parisius 1512) quale possibile fonte del manoscritto del secolo XVI conservato presso l’Archivio monasteriale di S. Maria di Gerusalemme e contenente la Prima regola, le Costituzioni colettine e le Costituzioni lorenziane, manoscritto che, però, all’epoca della redazione della relazione non è stato possibile consultare. Tale proposta si fonda sostanzialmente sugli analoghi contenuti normativi delle due raccolte. Poiché, in particolare, non è, allo stato, documentata a Napoli una circolazione del testo della Costituzioni colettine, è sembrato verosimile ritenere che la conoscenza di tale testo potesse essere stata veicolata da una delle prime raccolte normative a stampa, quale i Firmamenta, che comprendevano appunto anche tali Costituzioni. L’analisi e la comparazione dei testi, recentemente avviata, potranno eventualmente confermare questa proposta.

Research paper thumbnail of Mario Gaglione, Memorie degli Acciaiuoli tra Napoli e Firenze (Il palazzo del Gran Siniscalco; le provvidenze per la Certosa di S. Martino; l’anonima giacente di S. Chiara; i monumenti degli Acciaiuoli alla Certosa)

Cripta della Certosa di Firenze, 22 giugno 2023, h. 16.45-18.30 Terza sessione del Convegno Figur... more Cripta della Certosa di Firenze, 22 giugno 2023, h. 16.45-18.30 Terza sessione del Convegno Figure e istituzioni della spiritualità e della cultura alle origini della Certosa di Firenze (Mercoledì 21 giugno 2023 – Venerdì 23 giugno 2023).
CERTOSA DI FIRENZE – Comunità di San Leolino-
ISI Florence – Vanderbilt University – Gonzaga University in Florence – Fordham University
"Figure e istituzioni della spiritualità e della cultura alle origini della Certosa di Firenze // Spirituality and Culture: People and Places at the Origins of the ‘Certosa di Firenze’ "
http://www.certosadifirenze.it/2023/06/13/convegno-storia-certosa/

Research paper thumbnail of Convegno Internazionale "Maria Longo una donna e tanti carismi", Napoli, 22-23 ottobre 2021. M. Gaglione, La "prima" Regola di s. Chiara a Napoli fino alla istituzione delle Clarisse Cappuccine. Relazione 23 ottobre 2021 h. 9.30

Research paper thumbnail of M. GAGLIONE, Presenze amalfitane in terra di Puglia e sulle Coste dell’Adriatico

M. GAGLIONE, Presenze amalfitane in terra di Puglia e sulle Coste dell’Adriatico in A. V., Gli Amalfitani nella Puglia medievale. Insediamenti, fondaci, vie e rotte commerciali, relazioni artistiche e culturali, Atti del Convegno Amalfi, 15-16 dicembre 2017, 2020

Insediamenti, fondaci, vie e rotte commerciali, relazioni artistiche e culturali CENTRO DI CULTUR... more Insediamenti, fondaci, vie e rotte commerciali, relazioni artistiche e culturali CENTRO DI CULTURA E STORIA AMALFITANA ATTI -17 CENTRO DI CULTURA E STORIA AMALFITANA Collana ATTI 1. Istituzioni civili ed organizzazione ecclesiastica nello Stato medievale amalfi tano (Atti del Congresso internazionale di studi amalfi tani. Amalfi , 3-5 luglio

Research paper thumbnail of Ravellesi a Napoli tra XII e XIV secolo

A. V., L’apogeo di Ravello nel Mediterraneo. Cultura e patronato artistico di un’élite medievale.... more A. V., L’apogeo di Ravello nel Mediterraneo. Cultura e patronato artistico di un’élite medievale. Atti del convegno internazionale di studi, Ravello, 30 ottobre-1° novembre 2015 cura di Manuela Gianandrea e Pio Francesco Pistilli, Roma, Campisano Editore, 2019, pp. 419-439

Research paper thumbnail of M. Gaglione, Per il diplomatico angioino-pontificio di S. Chiara, di S. Maria Maddalena e di S. Maria Egiziaca in Napoli

MPA Mémoire des princes angevins , 2019

Table des matières La bolla Ex Clementi Sedis (1732). Le dotazioni patrimoniali dei monasteri fra... more Table des matières La bolla Ex Clementi Sedis (1732). Le dotazioni patrimoniali dei monasteri francesi e di quelli napoletani di S. Maria Maddalena e di S. Maria Egiziaca. REGESTI 1. Napoli, 22 giugno 1354. 2. Napoli, 12 novembre 1345. Texte intégral La bolla Ex Clementi Sedis (1732). 01 L'anonimo biografo del ms. Cors. 1385 della Biblioteca Corsiniana di Roma delineando, per il vero piuttosto genericamente, la personalità del cardinale Lorenzo Corsini (1652-1740), poi salito al soglio di Pietro il 16 luglio del 1730 con il nome di Clemente XII, scriveva: « Era ornato di molte virtù, specialmente della liberalità, della candidezza, e della giustizia, amante degli uomini dabbene senza bacchettoneria. Per desiderio di difender gl'oppressi talvolta s'impegnava troppo per chi poco meritava. Tenace della propria oppinione. Indefesso nelle udienze, nemico dell'adulazione, ma suscettibile delle carezze, e di certe arti, di cui la sua sincerità non gli lasciava scuoprire la finzione. Era di ottima comprensione, e discernimento, ma non molto versato nelle scienze. Amava il gioco per divertimento, specialmente quello degli scacchi, in cui aveva pochi eguali, e meno superiori [1] ». 02 Attanagliato dai gravi problemi politici e finanziari dello Stato pontificio, Clemente XII poté conseguentemente occuparsi ben poco di questioni religiose, guadagnandosi così, in definitiva, oltre che qualche salace pasquinata, un lapidario quanto recente giudizio di "papa di transizione" [2] . Tutto ciò nonostante, l'ormai ottuagenario e infermo papa Corsini, già in precedenza benefattore dell'Ordine dei Minori nelle vesti di cardinale protettore succeduto in tale ufficio nel 1720 al cardinale Lorenzo Casoni (1645-1720) [3] non mancò di occuparsene ancora ufficio, nel 1720, al cardinale Lorenzo Casoni (1645 1720) , non mancò di occuparsene ancora, pur divenuto pontefice. 03 Notevoli cure egli adibì, in particolare, a favore del monastero femminile e del convento napoletano di S. Chiara, fondato da re Roberto d'Angiò (1278-1343) e da Sancia d'Aragona-Maiorca (1285-1286) [4] , cure culminate poi nell'adozione di un importante provvedimento che costituisce, in effetti, l'atto di solenne ricapitolazione della storia e dei privilegi dell'antico monastero [5] . Si tratta della bolla Ex Clementi Sedis Apostolicae provisione data a Roma, in S. Maria Maggiore, il 5 di luglio del 1732, inedita ma certamente non ignota [6] , il cui contenuto, come nel caso di altri documenti, è stato riassunto dal benemerito storico del monastero napoletano, padre Benedetto Spila da Subiaco O. F. M. (1846-1928) [7] sulla base di una copia legalizzata dell'atto, conservata ai suoi tempi nell'archivio monasteriale [8] . Non è allo stato possibile stabilire con precisione a quale esemplare si sia in effetti attenuto lo Spila, comunque resta, ancora ai giorni nostri, una copia redatta dal notaio Gioacchino Servillo nella curia del notaio Gregorio Servillo, il 13 ottobre del 1734, e tratta dalla bolla originale conservata a quell'epoca nell'archivio del monastero [9] , altresì munita di regio Exequatur [10] , ed alla quale faremo appunto riferimento nel presente studio. 04 La bolla clementina asseverava anzitutto che il monastero femminile era: « Nobis [al pontefice] et Sedi Apostolice immediate subiectum et a quacumque Ordinarii loci iurisdictione penitus immune et exemptum, Monasterium regium nuncupatur ». 05 e, cioè, sottoposto direttamente alla giurisdizione della Santa Sede, e, dunque, sottratto a quella dell'Ordinario diocesano [11] . Non è tuttavia noto, sempre allo stato delle evidenze documentali, in virtù di quale specifico e precedente provvedimento pontificio il monastero avesse beneficiato di tale esenzione. Può solo genericamente riportarsi tale atto a prima del 25 marzo del 1324, data di una bolla di papa Giovanni XXII (1249-1334) nella cui formula di indirizzo, menzionando la badessa e le monache di S. Chiara, si precisava appunto che il monastero già a quella data dipendeva direttamente dalla Santa Sede e non soggiaceva alla giurisdizione arcivescovile, e, verosimilmente, a qualche anno dopo il 1316 [12] . Solenni provvedimenti della specie sono meglio noti invece per le altre fondazioni della regina Sancia, ovviamente su petitio della stessa, come nel caso della bolla del 27 novembre del 1343 di papa Clemente VI (1291-1352), il quale, previo consenso dell'arcivescovo di Napoli, Giovanni Orsini [13] (1328-1358), e del capitolo cattedrale, aveva concesso alle monache di S. Maria Egiziaca l'esenzione dalla giurisdizione, dominio e potestà ordinaria dell'arcivescovo, rendendole immediatamente soggette alla Santa Sede [14] , ed in quello, analogo ma di qualche tempo precedente, a favore del monastero di S. Maria Maddalena, del 14 maggio del 1341 [15] . 06 La bolla Ex Clementi Sedis continuava ripercorrendo, per così dire, gli eventi di maggior rilievo della storia monasteriale. La fondazione, anzitutto, ad opera, come anticipato, di Roberto d'Angiò e di Sancia, la costruzione delle due chiese, esterna ed interna, del coro, del monastero di clausura, delle celle, degli atrii, dei chiostri e giardini e delle altre officine necessarie, nelle quali opere i sovrani avrebbero profuso la considerevole somma di oltre un milione di ducati del Regno o di scudi romani (pro edificiis…decies centenis millibus et ultra) secondo una valutazione aggiornata al tempo della stessa bolla [16] , per poter così accogliere originariamente 200 clarisse e le loro servienti, ed un certo numero di frati Minori deputati alla celebrazione dei divini uffici nella chiesa esterna nonché alla somministrazione dei sacramenti alle monache, provvedendo, infine, alla congrua dotazione patrimoniale con beni regali e feudali che assicurassero una rendita idonea al sostentamento della numerosa comunità, come a suo tempo prescritto da papa Giovanni XXII. 07 La bolla ricordava poi il lascito, da parte di re Roberto, alla badessa pro tempore, delle sue insegne regali, costituite da corona, sceptrum, paludamentum et sigillum, perché la stessa le utilizzasse in solemnibus functionibus, e la collocazione, nel monastero, dei Supremi Tribunali, accennando altresì all'istituzione del Sacrum Consilium S. Clarae da parte di re Alfonso d'Aragona (1396-1458), organo che avrebbe mantenuto quella denominazione anche una volta trasferito altrove. 08 La bolla proseguiva precisando altresì che la chiesa esterna era di juspatronato regio, e destinata alle celebrazioni delle funzioni regali, nonché alla sepoltura dei sovrani, nominando i principali personaggi che vi erano stati seppelliti, e cioè re Roberto, il imperatrice di Costantinopoli, ed, infine, Agnese e Clemenza d'Angiò-Durazzo [17] . 09 Seguiva poi l'elencazione dei privilegi, spirituali e materiali, concessi al monastero.

Research paper thumbnail of M. GAGLIONE-E. SHEHI, Un documento angioino del 1280 per il Castrum Durachii,

«Archivio Storico per le Province Napoletane», 2019

Research paper thumbnail of MARIO GAGLIONE Ancora sulla lettera di Sancia d'Aragona Maiorca ai francescani riuniti ad Assisi nel 1334

NUME-Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, V Ciclo di Studi Medievali, Atti del Convegno 3-4 giugno 2019, 2019

Le lettere indirizzate da Sancia d 'Aragona Maiorca (1285-1345, regina di Sicilia, ai Frati Minor... more Le lettere indirizzate da Sancia d 'Aragona Maiorca (1285-1345, regina di Sicilia, ai Frati Minori, nel 1316, 1329, 1331 e 1334 1 , ci sono state tramandate dalla Chronica XXIV generalium (1369)(1370)(1371)(1372)(1373)(1374) di Arnaldo di Sarrant, e dagli Annales Minorum (1648) di Luke Wadding. Nell'ultimo ventennio, nondimeno, sulla base di alcuni apparenti anacronismi, sono stati avanzati dei dubbi sull'autenticità in particolare dell'epistola del 1334 (la c. d. lettera cornice) 2 , che è stata oggetto, da ultimo, di un attento riesame da parte di Jean Paul Boyer 3 .

Research paper thumbnail of V CICLO DI STUDI MEDIEVALI, M. Gaglione, Ancora sulla lettera di Sancia d’Aragona Maiorca ai francescani riuniti ad Assisi nel 1334

NUME-Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, V CICLO DI STUDI MEDIEVALI, Firenze, Cenacolo del Ful... more NUME-Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, V CICLO DI STUDI MEDIEVALI, Firenze, Cenacolo del Fuligno, 3-4 giugno 2019, relazione del 3 giugno, Sala Giglio, 14.00-14.20.

Research paper thumbnail of Il privilegio napoletano del 1190 a favore di Ravellesi, Scalesi ed Amalfitani, Amalfi, CCSA, 2018

NOTA Il 2 maggio del 2024 è stato infine possibile consultare il ms. di p. Antonio Bellucci ... more NOTA

Il 2 maggio del 2024 è stato infine possibile consultare il ms. di p. Antonio Bellucci d. O. (1887-1971), dal titolo “Notizie di storia salernitana desunte dai manoscritti dell’oratoriana” menzionato nel saggio “Il privilegio napoletano del 1190 a favore di Ravellesi, Scalesi ed Amalfitani”, a p. 32, in chiusura della nota 46, e che, all’epoca della redazione di quest’ultimo (2015-2016), non era stato ancora rinvenuto, stanti gli esiti dell’intervenuto saccheggio della Biblioteca napoletana dei Girolamini. Dall’esame dello stesso deve ora concludersi che non risultano osservazioni o notizie diverse da quelle già ricavate dalla consultazione dei manoscritti oratoriani, ed, in particolare, del ms. n. XX, “Capitula varia Neapolis” del sec. XVI, segnatura attuale SM 28.3.46.
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Recensione di Giulia Lovison, in Stvdi Medievali, serie terza, anno LXI, fasc. I, 2020, pp. 368-373.
Breve recensione di Julia Becker, in Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters Band 77-2 (2021), pp. 748-749.

Research paper thumbnail of M. Gaglione, Ravellesi a Napoli tra XII e XIV secolo

Research paper thumbnail of Reial Accademia Mallorquina d'Estudis Historics- M. GAGLIONE, Sancha de Aragón Mallorca, una reina franciscana

REIAL ACADÈMIA MALLORQUINA D’ESTUDIS HISTÒRICS- Academia asociada al Instituto de España CICLE DE... more REIAL ACADÈMIA MALLORQUINA D’ESTUDIS HISTÒRICS- Academia asociada al Instituto de España
CICLE DE CONFERÈNCIES MALLORCA-NÀPOLS
25 de maig.(2017)- Sancha de Aragón Mallorca, una reina franciscana, a càrrec del doctor Mario Gaglione, Napoli.
Lugar de celebración: Salón de actos de Can Campaner 4, Palma de Mallorca, a las 20 horas. Actividad realizada y subvencionada en el marco de la colaboración con la Conselleria de Presidència del Govern de les Illes Balears.

Research paper thumbnail of Convegno internazionale “Da Ludovico d’Angiò a san Ludovico di Tolosa: i testi e le immagini”, 3 novembre 2016–5 novembre 2016

A SAN LUDOVICO DI TOLOSA Convegno internazionale di studi per il VII centenario della canonizzazi... more A SAN LUDOVICO DI TOLOSA Convegno internazionale di studi per il VII centenario della canonizzazione (1317-2017) Napoli e S. Maria Capua Vetere 3-5 novembre 2016 Associazione Italiana per lo Studio della Santità,

Research paper thumbnail of M. GAGLIONE, Ravellesi a Napoli dall’alto Medioevo all’età angioina.

Domenica 1 novembre 2015, 9.00-13.30, Relazione in occasione de “L'apogeo di Ravello nel Mediter... more Domenica 1 novembre 2015, 9.00-13.30, Relazione in occasione de “L'apogeo di Ravello nel Mediterraneo. Cultura e patronato artistico di una élite Medievale”. Convegno Internazionale di Studi. Ravello, Complesso Monumentale della SS. Annunziata, 30 ottobre - 1 novembre 2015, a cura di M. Gianandrea, P. F. Pistilli, F. Gangemi

Research paper thumbnail of M. GAGLIONE, Gli amalfitani a Durazzo, relazione in occasione della Giornata di Studi sul tema:  AMALFI TRECENTESCA NELLO SPAZIO MEDITERRANEO, Amalfi, Biblioteca Comunale, 21 novembre 2014

PROGRAMMA: Ore 10.00 Giuliano PINTO, Università di Firenze Giampiero NIGRO, Istituto Internaz... more PROGRAMMA:
Ore 10.00
Giuliano PINTO, Università di Firenze
Giampiero NIGRO, Istituto Internazionaledi Storia Economica «F. Datini» di Prato

presentano il volume
"Interscambi socio-culturali ed economici fra le città marinare d'Italia e l'Occidente dagli Osservatorî mediterranei"
a cura di Bruno FIGLIUOLO e Pinuccia F. SIMBULA
Amalfi, Centro di Cultura e Storia Amalfitana, 2014

Ore 12.00

Bernd THUM, Fondazione WEM (Wissensraum Europa-Mittelmeer) di Karlsruhe
Presentazione della "Euro-Med Memoria Carte" della Fondazione WEM. Una carta virtuale dei luoghi della memoria euro-mediterranei

Ore 15.30
Giuseppe GARGANO, Centro di Cultura e Storia Amalfitana
Società mercantile e imprenditoria del Trecento amalfitano

Mario GAGLIONE, Società Napoletana di Storia Patria
Gli Amalfitani a Durazzo

Francesco SENATORE, Università “Federico II” di Napoli
Alla ricerca degli Amalfitani nelle scritture della Sommaria.

Bruno FIGLIUOLO, Università di Udine
Gli Amalfitani nello spazio economico fiorentino basso-medioevale. Documenti inediti

Pinuccia SIMBULA, Università di Sassari
Amalfitani nei registri cagliaritani Altro...

Research paper thumbnail of Centro di Cultura e Storia Amalfitana- Pagine Amalfitane- Venerdì 13 dicembre 2013 - ore 17.00 - Biblioteca Comunale di Amalfi; Mario GAGLIONE presenta il volume di Elisa VERMIGLIO, Mercatura locale e operatori peninsulari nella Sicilia angioina. Messina e gli Amalfitani.

con il Patrocinio Provincia di Salerno Venerdì 6 dicembre -ore 17.00 Presentazione del volume di ... more con il Patrocinio Provincia di Salerno Venerdì 6 dicembre -ore 17.00 Presentazione del volume di Sigismondo NASTRI Ho coltivato sogni. A cura di Rino Mele Venerdì 13 dicembre -ore 17.00 Presentazione del volume di Elisa VERMIGLIO Mercature locali e operatori peninsulari nella Sicilia Angioina. Messina e gli Amalfi tani. A cura di Mario Gaglione Venerdì 20 dicembre -ore 17.00 Presentazione del volume di Marcello Maria MARROCCO TRISCHITTA La croce ottagona. Mille anni di storia dell'Ordine di Malta. A cura di Flavio Russo e Maria Rosaria Salerno Venerdì 27 dicembre -ore 17.00 Presentazione dei volumi: Giuseppe VITOLO, Le testimonianze interiori di un italiano Pictor Petrus, Ritmi del cuore

Research paper thumbnail of Recensione a Identités angevines entre Provence et Naples, XIIe-XVe siècle.

Recensione a Identités angevines entre Provence et Naples, XIIe-XVe siècle, (Collection Le temps ... more Recensione a Identités angevines entre Provence et Naples, XIIe-XVe siècle, (Collection Le temps de l’histoire) a cura di Jean-Paul Boyer, Anne Mailloux e Laure Verdon, Aix, Presses Universitaires de Provence, 2016, in Nuova Rivista Storica, Anno 2017, Volume CI, Fascicolo II (Maggio-Agosto), pp. 699-705.

Atti del Colloque international Identités angevines. Entre Provence et Naples, tenutosi ad Aix-en-Provence il 20-22 ottobre del 2011.

Research paper thumbnail of Brevi note sulla famiglia D’Afflitto

La famiglia d'Afflitto è un'antichissima casata originaria del ducato di Amalfi, documentata con ... more La famiglia d'Afflitto è un'antichissima casata originaria del ducato di Amalfi, documentata con maggiore certezza almeno dal secolo XI, e rapidamente diffusasi in tutta l'Italia meridionale principalmente al servizio dei sovrani Svevi ed Angioini. Godette di nobiltà nelle città di Napoli (seggi di Nido,

Research paper thumbnail of DIETRO LE GRATE. Provvedimenti relativi agli altari del coro delle monache e alle grate di S. Chiara in Napoli nel XVIII secolo.

Research paper thumbnail of Tra le donne comuni e le «femmes remarquables»: le sovrane.  Appunti.

Tra le donne comuni e le «femmes remarquables»: le sovrane. Appunti. 2007

Research paper thumbnail of Dal chiostro alla città, ed. Elisa Novi Chavarria, Napoli, FedOA, 2024

I saggi raccolti nel volume provano a fare luce sulle comunità delle clarisse cappuccine che det... more I saggi raccolti nel volume provano a fare luce sulle comunità delle clarisse cappuccine che dettero seguito al progetto che aveva portato Maria Lorenza Longo alla fondazione, a Napoli, nel 1535, del monastero di Santa Maria in Gerusalemme. Vi viene ripercorsa la storia dei loro principali insediamenti tra Italia e Spagna nei primi secoli dell’età moderna, seguendone alcune delle principali trame – rapporti con le élite cittadine, patronato regio nel caso delle comunità di Barcellona e Madrid, vita religiosa, patrimoni culturali materiali e immateriali, arti e devozioni. Sorte per una serie di concatenazioni molecolari tra loro, in cui le regole manoscritte funsero da agenti nella prima fase della fondazione, tali comunità mostrano una evidente pluralità di situazioni dal punto di vista giuridico, devozionale ed economico-sociale. Ciò nonostante, le confluenze sul piano delle scelte operative, le interconnessioni e le influenze reciproche che tennero insieme i primi monasteri delle clarisse cappuccine fondate tra Italia e Spagna furono comunque numerose e significative, specie sul piano dell’assistenza e la cura prestate ai malati cronici, l’accoglienza di donne a vario titolo considerate ‘a rischio’, le scelte concernenti stili e comportamenti religiosi.