Mauro Manfrin - Academia.edu (original) (raw)
Environment by Mauro Manfrin
Indice e bibliografia della tesi di laurea. Note: - Menzione speciale “per l’alto valore della ... more Indice e bibliografia della tesi di laurea.
Note:
- Menzione speciale “per l’alto valore della tesi” dalla giuria del V° concorso “Laura Conti” 2004 (Ecoistituto del Veneto. Viale Venezia 7 - 30171 Mestre (Ve). www.ecoistituto-italia.org), che mirava a valutare le migliori tesi, provenienti da tutti gli atenei italiani, che sviluppavano temi di carattere ambientale. La tesi, infatti, di carattere sperimentale, mirava allo studio e realizzazione di un prototipo del “Piano di Gestione” per emblematico caso di studio sito in comune di Salzano (VE) anche in relazione alla costruzione del Passante Autostradale di Mestre, il cui tracciato interessa l’area studiata.
- Vincitore ex-equo del “Premio Rete Ecologica: idee per uno sviluppo sostenibile” promosso dalla Provincia di Venezia nel 2006 (Provincia di Venezia. Settore Politiche Ambientali. Info e bando: tel 041 2501201 fax 041 2501257 e-mail: reti.ecologiche@provincia.venezia.it.). Il premio prevede anche la pubblicazione integrale della tesi in internet e la pubblicazione per sintesi nella collana: “La Rete Ecologica: Quaderni di Studio”, entrambi curati dal Settore Politiche Ambientali della Provincia di Venezia.
Premio PAOLO SCHMIDT DI FRIEDBERG 2007/2008 “Valutazione multifunzionale attraverso conti ambient... more Premio PAOLO SCHMIDT DI FRIEDBERG 2007/2008 “Valutazione multifunzionale attraverso conti ambientali georeferenziali: il caso studio dell’isola di Sant’Erasmo nella Laguna di Venezia” al dottor Mauro MANFRIN per aver saputo affrontare un tema interdisciplinare come quello della Valutazione Economica Totale in modo completo e chiaro, utilizzando metodi sia qualitativi sia quantitativi.
The valuation of an ecosystem poses several theoretical and practical difficulties, starting with... more The valuation of an ecosystem poses several theoretical and practical difficulties, starting with the definition of the concept of value: in this paper we refer to environmental accounting and Total Economic Value as the outcome of the valuation process. This study shows, by utilizing georeferenced databases and by fully integrating the spatial dimension in the valuation processes, how it is possible to account for a notion of value that considers indicators of integrity of the ecosystem. In this study, the environmental accounts are supported by geo-referenced databases and GIS tools in order to include the spatial dimension in the economic valuation. GIS takes into account the heterogeneity of space and the related variety in ecosystem functions, attaching a vast array of information to a single unit of analysis and thus providing a multidimensional image and valuation of the ecosystem's multifunctionality. The aim of this paper is to assess the opening of actual stock in some specific areas, in order to monitor changes over time, in both physical and monetary terms and consistently with the EEA and Eurostat environmental accounting frameworks. The area under examination is the island of St.Erasmo, located in the Lagoon of Venice and arriving to the TEV through the application of GIS in the valuation process is calculated.
Brenta River History - Landscape by Mauro Manfrin
Luoghi e Itinerari della Riviera del Brenta e del Miranese, 2023
Appare piuttosto significativa la recente vicenda che ha investito il complesso noto con il nome ... more Appare piuttosto significativa la recente vicenda che ha investito il complesso noto con il nome degli ultimi proprietari, Levi Morenos, un articolato contesto di villa veneta posto nel centro di Mira Taglio.
La villa divenne bene pubblico sul finire degli anni Novanta, tuttavia da allora e per quasi un trentennio è rimasta chiusa e si sono susseguiti unicamente interventi saltuari e dall’efficacia altalenante, sostanzialmente senza ‘saper bene cosa farne’ di questo bene storico. Dopo il lungo periodo di indifferenza collettiva calata sulla villa, che nel frattempo si è vistosamente deteriorata, recentemente abbiamo assistito a un rinnovato interesse scaturito dalla volontà di metterla in vendita e da alcuni interventi realizzati nel giardino che hanno letteralmente infiammato il dibattito locale e destato il coinvolgimento di singoli cittadini e di associazioni.
Da qui la necessità di fare un po’ di chiarezza su quanto conosciamo oggi sulla villa e questa breve ricerca, quindi, si muove nella direzione di fornire i primi rudimentali tasselli conoscitivi per meglio padroneggiare un bene pubblico, storico e culturale, che la comunità vorrebbe recuperare e far proprio. Trasmettere la conoscenza concreta del patrimonio culturale materiale e immateriale, promuovendone la tutela, la valorizzazione e la comunicazione, può portare a un risultato importante: una piena educazione alla cittadinanza.
LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE a cura di ANTONIO DRAGHI. Volume Undicesimo, 2021
Luoghi e itinerari della Riviera del Brenta e del Miranese Vol.9, 2019
"È stato certamente un errore in questi anni, come architetti, urbanisti e paesaggisti, allontan... more "È stato certamente un errore in questi anni, come architetti, urbanisti e
paesaggisti, allontanarci del tutto dal concetto di paesaggio come intrinsecamente connesso alle emozioni, facendone invece un oggetto di studio asettico, tutti impegnati ad attribuirgli un significato quasi
scientifico, interpretandolo culturalmente e rendendolo oggetto di studi in differenti - e spesso non comunicanti - ambiti di ricerca.
Due sono gli assiomi alla base di questo breve intervento: il luogo
diviene territorio emotivo, ancor più allorché sia stato oggetto di elaborazione artistica, letteraria, figurativa o musicale; nessun luogo è
uguale ad un altro, tuttavia il nostro territorio è particolarmente differente, caratterizzato da un secolare legame con le acque - utilizzate in modo costante e talvolta creativo - divenuto un collante alla base dei
rapporti inscindibili tra noi e la Riviera. "
"Presentiamo due di questi luoghi, estremamente diversificati tuttavia
distanti solo poche decine di metri, intimamente connessi tra loro, sapendo che i luoghi d’acqua del nostro territorio sono così tanti che
questo atlante emozionale potrebbe divenire un appuntamento fisso"
Dall'introduzione_
ESDE - FASCICOLI DI STUDI E DI CULTURA, 2019
Il saggio ripercorre la vicenda politica ed umana del primo sindaco del Comune di Mira (amministr... more Il saggio ripercorre la vicenda politica ed umana del primo sindaco del Comune di Mira (amministrativamente nato dalla fusione dei comuni di Gambarare, Oriago e Mira). Una figura interessante sia per la storia ottocentesca della Riviera del Brenta (poiché si narra di avvenimenti ed episodi passati poco noti ma fondamentali per ricostruire la trama del presente), sia per la vicenda che ha coinvolto un importante palazzo: Villa Foscari alla Malcontenta, capolavoro del Palladio, oggi bene UNESCO e abitato dalla famiglia Buvoli per buona parte dell’Ottocento.
LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE. A cura di ANTONIO DRAGHI. Volume Ottavo, 2018
Lo studio di Mauro Manfrin che qui presentiamo è un ulteriore approfondimento del valore e della ... more Lo studio di Mauro Manfrin che qui presentiamo è un ulteriore approfondimento del valore e della complessità del personaggio, e acquisisce un punto fermo, l'identificazione della “villa delle api”, abitata dall'inventore dello smielatore e teatro dei suoi alveari. Ci si erano provati in tanti, a quanto s'è capito, da un secolo e passa: ora finalmente sappiamo dove quelle vicende fondamentali per l'apicoltura moderna hanno avuto luogo.
Non ci pare poco.
Crediamo sia giunto il momento di onorare Hruška in maniera più formale: da un po' si pensa di intitolargli un qualche spazio pubblico dolese. Che si riesca a farlo in tempi ragionevoli?
Registriamo che la richiesta è condivisa: quando ne parli a qualcuno è subito d'accordo.
Più in generale, ci sembra che sia stato molto trascurato lo studio di Dolo e della Brenta nell'Ottocento, periodo in cui fu davvero un luogo vivace, autonomo, produttivo, con molte personalità di rilievo europeo. Perché non partire da Hruška per sviluppare questo discorso? È un proponimento che formuliamo prima di tutto a noi stessi, ma che rivolgiamo a tutti coloro che hanno voglia di contribuire a tenere viva la cultura del nostro territorio.
(Dall’introduzione di Giuliano Pasqualetto alla giornata dedicata a Hruschka ed al mondo delle api a Dolo il 26 maggio 2018)
La Città Altra. Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità., 2018
Il presente lavoro è volto a dimostrare che nell’ambito dei temi propri della rappresentazione st... more Il presente lavoro è volto a dimostrare che nell’ambito dei temi propri della rappresentazione storica dell’architettura, della città e del paesaggio, vi è stato per quanto riguarda l’illustrazione – intesa sia nel senso di mostrare che di dare lustro – del territorio solcato dal nastro fluviale della Brenta (declinata appositamente al femminile, come facevano i veneziani) una manipolazione della realtà oggettiva attraverso disegni, cartografie e racconti di viaggio celebrativi ed enfatici che hanno veicolato in tutta Europa un’idea quasi utopica del percorso fluviale divenuto, suo malgrado, un mito topografico poiché usato per propagandare un ideale rapporto armonioso tra uomo e natura che era tuttavia in gran parte irreale.
Nel Settecento la Riviera era un fondale da teatro, un archetipo di paradiso terreste che ad alcuni piaceva addirittura più di Venezia perché vi si associava insieme il genio artistico dell‟uomo, delle sue architetture, e la natura, il territorio, nonché la nobiltà della vita agreste.
Era una delle principali vie d'acqua d'Europa, cantata da poeti, descritta dai viaggiatori del noto Grand Tour nonché dipinta dai maggiori vedutisti. Grazie a questa operazione di “marketing” si trasmise un'idea di Riviera non reale: la miserevole vita dei contadini che vivevano in case di paglia non traspare mai, eppure gli ultimi casoni, emblema della miseria, sono stati distrutti nel Novecento.
LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE, a cura di ANTONIO DRAGHI, 2017, vol. VII, 2017
“Non a noi o Signore, non a noi, ma al tuo nome dà gloria”, estrapolato da un salmo biblico , è c... more “Non a noi o Signore, non a noi, ma al tuo nome dà gloria”, estrapolato da un salmo biblico , è conosciuto principalmente per essere il motto dell’ordine religioso dei cavalieri templari eppure è idealmente anche il motto di un edifico storico della Riviera della Brenta, posto sulla riva destra del fiume a Sambruson di Dolo, villa Molin-Camerata-Tito.
In particolare il saggio approfondisce (oltre esponenti della famiglia Molin e Tito) la figura di Francesco Camerata. Egli si trovò ad essere nel 1848 il “Ministro delle Finanze” del neonato governo provvisorio di Manin, in un momento delicatissimo della storia di Venezia.
ESDE - 12, 2017
Risulta sempre difficile affrontare il tema della presenza di Lord Byron a Venezia e Mira senza c... more Risulta sempre difficile affrontare il tema della presenza di Lord Byron a Venezia e Mira senza cadere nella trappola del luogo comune. La sua prolungata permanenza, certamente vissuta intensamente in laguna come sulle sponde del fiume Brenta, è divenuta una delle tante leggende da vendere ai turisti. Un racconto fantastico che ha addirittura un nome: il mito byroniano, che a sua volta è servito ad alimentare un altro mito, quello di Venezia decadente, contribuendo a veicolare in tutta Europa un modo di percepire la città. Sicuramente Byron amò moltissimo Venezia, ed amò anche intensamente i piccoli paesi posti sulle rive della Brenta che imparò a conoscere profondamente; di questo siamo certi e ne daremo prova. La sua storia personale è stata narrata un'infinità di volte. Fiumi di parole sono state spese per raccontare dei suoi amori e dei suoi eccessi, ma anche delle sue opere, alcune nate proprio nei luoghi che ci accingiamo ad esplorare. Eppure, sembra incredibile, non è ancora stato seriamente analizzato e tradotto il diario del suo caro amico John Cam Hobhouse: si scoprono così molti personaggi incredibili, vicini di casa di Byron alla Mira, come il marchese Moncada, ricco possidente messicano; oppure usi e costumi poco noti, che emergono in controluce, come quando Byron e il nostro diarista assistettero, in una villa appartenente a ricchi ebrei, ad una circoncisione cui parteciparono anche molti cristiani, eseguita da un rabbino che il giorno seguente ritrovarono invitato alla festa di insediamento del nuovo parroco. Una situazione di promiscuità religiosa che lascia esterrefatto il nostro Hobhouse e che rappresenta una novità anche per i ricercatori di storia locale. L’amico di Byron descrisse lo stato delle cose mano a mano che le viveva, ma con un distacco che potrebbe definirsi “britannico”, ed anche il citato racconto della cerimonia della circoncisione dell’agosto 1817 è descritto nel diario con dovizia di particolari ma anche con pacata distanza. Infine, tante note di colore, come i contadini che portavano il granturco ad asciugare sull’aia di villa Contarini detta “dei Leoni”; gli stessi lavoratori della terra che frequentavano i caffè per “bere un bicchiere di anice e alcool per la spesa di un centesimo”; o i tramonti sul fiume, che per la loro bellezza lasciavano senza parole allora come oggi, e che Byron mise in poesia.
LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE, a cura di ANTONIO DRAGHI, 2016
[...] Difficile dire in che periodo cominciò a diffondersi l’uso di quello splendido strumento di... more [...] Difficile dire in che periodo cominciò a diffondersi l’uso di quello splendido strumento di costruzione del paesaggio veneto che è stato lo “stradon”, come da sempre lo chiamano i veneti. È opinione di chi scrive che sia praticamente coevo alla nascita e alla formazione del “sistema villa” inteso come complesso di edifici, fondi e sistemazioni paesaggistiche legate alla produzione agricola della proprietà veneziana in terraferma . Questo perché lo stradone aveva un’importanza fondamentale di collegamento tra il corpo padronale e le principali vie di comunicazione (strade pubbliche e canali) nonché di unione degli estesi fondi agricoli. Oltre ad avere questa veste funzionale, svolgeva anche un compito meramente scenografico: creava un cono di visuale unico sull’edificio principale, la “casa padronale”, che le faceva sempre da fondale, come una quinta teatrale. [...]
Della Riviera della Brenta, nell’immaginario collettivo ma anche in buona parte della storiografi... more Della Riviera della Brenta, nell’immaginario collettivo ma anche in buona parte della storiografia ufficiale, è prevalsa un immagine dell’800 di totale declino; ciò ha dato luogo, o meglio, ha assecondato quell’idea decadente del “bel fiume” che vive solo del ricordo dei fasti del passato, di quel ‘700 decantato da vedutisti e viaggiatori del Gran Tour e andato perduto. Non si vuole qui certamente stravolgere la storia della Riviera, poiché è innegabile che lo splendore del Settecento non esistesse più, ma la società rivierasca, come quella veneziana, era in mutamento più che in declino. Vi sono evidenze a dimostrazione del fatto che non è del tutto vero che Venezia ed il suo entroterra fossero totalmente escluse dal contesto delle grandi trasformazioni economiche, tecniche, scientifiche, sociali e demografiche avvenute in Europa a cavallo dell’Ottocento.
In attesa di riorganizzare il materiale che gli studi in corso stanno portando alla luce, si coglie qui l’occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’annessione del Veneto al Regno d’Italia per rendere noti degli “appunti di storia”, legati ad un tratto del corso della Brenta tra Dolo e Mira, che svelano un contesto ottocentesco inusuale, di sperimentazione economica ma anche sociale.
La riscoperta di alcuni disegni e vedute inedite conservate a Londra ci permette di raccontare, a... more La riscoperta di alcuni disegni e vedute inedite conservate a Londra ci permette di raccontare, assieme ai racconti di viaggio dei globe trotter del Grand Tour, la nascita ed affermazione del mito della Riviera della Brenta.
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The rediscovery of some unpublished drawings and views, together with the traveler's tales of the Grand Tour, allows us to write about the emergence and affirmation of the myth of the Brenta River.
Ospitato in:
LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE
a cura di ANTONIO DRAGHI. Volume Quinto.
PANDA EDIZIONI, 2015.
Pagg. 174
Cm 12x16
ISBN 9788899091712
Riferimenti: http://www.pandaedizioni.it/dett_libro.asp?id=19100
Malcontenta, sulle sponde della Brenta, ospita questo oggetto famoso nel mondo, iscritto nella li... more Malcontenta, sulle sponde della Brenta, ospita questo oggetto famoso nel mondo, iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, progettato dal Palladio a metà del ‘500. Di questo edificio si può dire che sia già stato raccontato tutto, o quasi. Considerato, a ragione, un gioiello della storia dell’architettura, amato
molto dal mondo sassone, è caratterizzato da una grande mole di documentazione archivistica, iconografica e di ricerche che si sono susseguite nel tempo.
Eppure una fase poco nota della sua storia, sia per la brevità della vicenda sia per il contesto in cui si è svolta, è quella che investì il palazzo nell’anno 1918, alla fine della prima guerra mondiale.
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Malcontenta, on the banks of the Brenta, hosts this famous object in the world, inscribed in the World Heritage List of UNESCO, designed by Palladio in the middle of the 16th century. It is characterized by a large amount of archival documents, iconographic and investigations because it is considered, rightly, a jewel of architectural history, loved especially in England and Usa.
An unknown phase of its history, is the one that swept the palace around the year 1918, at the end of the first world war.
"L’amarezza delle cose belle: Villa Velluti tra storia, arte e memoria". Saggio pubblicato in:... more "L’amarezza delle cose belle: Villa Velluti tra storia, arte e memoria".
Saggio pubblicato in: "LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE. VOL. 4"
Pagg. 174 / Cm 12x16
ISBN 9788899091095
Riferimenti: http://www.pandaedizioni.it/dett_libro.asp?id=19100
Tags Title: Villa Velluti | Dolo | Sambruson | Baffo | Avogadro | Vezzi | Riviera del Brenta | Sopranista |Tito
I MOLINETTI ALLA MIRA: STORIA DI UN PAESAGGIO D’ACQUA Saggio ospitato in: “LUOGHI E ITINERARI DE... more I MOLINETTI ALLA MIRA: STORIA DI UN PAESAGGIO D’ACQUA
Saggio ospitato in: “LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE. VOL. 3” a cura di Antonio Draghi.
Riferimenti: http://www.pandaedizioni.it/dett_libro.asp?id=19085
Tags Title: Pasqualigo | Molinetti | Serraglio | Tergola | Molinella | Taglio di Mirano | Riviera del Brenta | fitodepurazione
Il toponimo Moranzan, e le forme Muranzan, Moranzana, Moranzani e Moranzano che si sono accavalla... more Il toponimo Moranzan, e le forme Muranzan, Moranzana, Moranzani e Moranzano che si sono accavallate nel tempo nelle varie trascrizioni e descrizioni dei luoghi e degli avvenimenti, sono da alcuni autori legati alla radice mad-mara nel suo significato di "terreno paludoso", mentre per altri l'origine sarebbe da ricercare nel termine mora, inteso come sosta, fermata. Certo è che il luogo del Moranzan era legato indissolubilmente alla sosta, sia per la presenza di una palada per il pagamento del dazio che della conca di navigazione sul Naviglio Brenta, ma entrambe queste opere sono successive alla comparsa del toponimo. L'origine nel nome rimane forse una suggestiva interpretazione. È evocativo però ricordare che diversi esponenti della cultura veneziana di fine '700 ci hanno lasciato descrizioni di come la sosta fosse l'elemento caratterizzante del luogo. Il Goldoni, oltre a fare del Moranzan l'ambientazione della commedia Il buon compatrioto, lo cita come tappa del percorso fluviale in un suo noto componimento in versi 2 :
Saggio pubblicato in: "LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE. VOL. 2" Rif... more Saggio pubblicato in: "LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE. VOL. 2"
Riferimenti: http://www.pandaedizioni.it/dett_libro.asp?id=19078
Tags Title: Passo a barca | Riviera del Brenta | Mira | Malcontenta | Villa Foscari |
Indice e bibliografia della tesi di laurea. Note: - Menzione speciale “per l’alto valore della ... more Indice e bibliografia della tesi di laurea.
Note:
- Menzione speciale “per l’alto valore della tesi” dalla giuria del V° concorso “Laura Conti” 2004 (Ecoistituto del Veneto. Viale Venezia 7 - 30171 Mestre (Ve). www.ecoistituto-italia.org), che mirava a valutare le migliori tesi, provenienti da tutti gli atenei italiani, che sviluppavano temi di carattere ambientale. La tesi, infatti, di carattere sperimentale, mirava allo studio e realizzazione di un prototipo del “Piano di Gestione” per emblematico caso di studio sito in comune di Salzano (VE) anche in relazione alla costruzione del Passante Autostradale di Mestre, il cui tracciato interessa l’area studiata.
- Vincitore ex-equo del “Premio Rete Ecologica: idee per uno sviluppo sostenibile” promosso dalla Provincia di Venezia nel 2006 (Provincia di Venezia. Settore Politiche Ambientali. Info e bando: tel 041 2501201 fax 041 2501257 e-mail: reti.ecologiche@provincia.venezia.it.). Il premio prevede anche la pubblicazione integrale della tesi in internet e la pubblicazione per sintesi nella collana: “La Rete Ecologica: Quaderni di Studio”, entrambi curati dal Settore Politiche Ambientali della Provincia di Venezia.
Premio PAOLO SCHMIDT DI FRIEDBERG 2007/2008 “Valutazione multifunzionale attraverso conti ambient... more Premio PAOLO SCHMIDT DI FRIEDBERG 2007/2008 “Valutazione multifunzionale attraverso conti ambientali georeferenziali: il caso studio dell’isola di Sant’Erasmo nella Laguna di Venezia” al dottor Mauro MANFRIN per aver saputo affrontare un tema interdisciplinare come quello della Valutazione Economica Totale in modo completo e chiaro, utilizzando metodi sia qualitativi sia quantitativi.
The valuation of an ecosystem poses several theoretical and practical difficulties, starting with... more The valuation of an ecosystem poses several theoretical and practical difficulties, starting with the definition of the concept of value: in this paper we refer to environmental accounting and Total Economic Value as the outcome of the valuation process. This study shows, by utilizing georeferenced databases and by fully integrating the spatial dimension in the valuation processes, how it is possible to account for a notion of value that considers indicators of integrity of the ecosystem. In this study, the environmental accounts are supported by geo-referenced databases and GIS tools in order to include the spatial dimension in the economic valuation. GIS takes into account the heterogeneity of space and the related variety in ecosystem functions, attaching a vast array of information to a single unit of analysis and thus providing a multidimensional image and valuation of the ecosystem's multifunctionality. The aim of this paper is to assess the opening of actual stock in some specific areas, in order to monitor changes over time, in both physical and monetary terms and consistently with the EEA and Eurostat environmental accounting frameworks. The area under examination is the island of St.Erasmo, located in the Lagoon of Venice and arriving to the TEV through the application of GIS in the valuation process is calculated.
Luoghi e Itinerari della Riviera del Brenta e del Miranese, 2023
Appare piuttosto significativa la recente vicenda che ha investito il complesso noto con il nome ... more Appare piuttosto significativa la recente vicenda che ha investito il complesso noto con il nome degli ultimi proprietari, Levi Morenos, un articolato contesto di villa veneta posto nel centro di Mira Taglio.
La villa divenne bene pubblico sul finire degli anni Novanta, tuttavia da allora e per quasi un trentennio è rimasta chiusa e si sono susseguiti unicamente interventi saltuari e dall’efficacia altalenante, sostanzialmente senza ‘saper bene cosa farne’ di questo bene storico. Dopo il lungo periodo di indifferenza collettiva calata sulla villa, che nel frattempo si è vistosamente deteriorata, recentemente abbiamo assistito a un rinnovato interesse scaturito dalla volontà di metterla in vendita e da alcuni interventi realizzati nel giardino che hanno letteralmente infiammato il dibattito locale e destato il coinvolgimento di singoli cittadini e di associazioni.
Da qui la necessità di fare un po’ di chiarezza su quanto conosciamo oggi sulla villa e questa breve ricerca, quindi, si muove nella direzione di fornire i primi rudimentali tasselli conoscitivi per meglio padroneggiare un bene pubblico, storico e culturale, che la comunità vorrebbe recuperare e far proprio. Trasmettere la conoscenza concreta del patrimonio culturale materiale e immateriale, promuovendone la tutela, la valorizzazione e la comunicazione, può portare a un risultato importante: una piena educazione alla cittadinanza.
LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE a cura di ANTONIO DRAGHI. Volume Undicesimo, 2021
Luoghi e itinerari della Riviera del Brenta e del Miranese Vol.9, 2019
"È stato certamente un errore in questi anni, come architetti, urbanisti e paesaggisti, allontan... more "È stato certamente un errore in questi anni, come architetti, urbanisti e
paesaggisti, allontanarci del tutto dal concetto di paesaggio come intrinsecamente connesso alle emozioni, facendone invece un oggetto di studio asettico, tutti impegnati ad attribuirgli un significato quasi
scientifico, interpretandolo culturalmente e rendendolo oggetto di studi in differenti - e spesso non comunicanti - ambiti di ricerca.
Due sono gli assiomi alla base di questo breve intervento: il luogo
diviene territorio emotivo, ancor più allorché sia stato oggetto di elaborazione artistica, letteraria, figurativa o musicale; nessun luogo è
uguale ad un altro, tuttavia il nostro territorio è particolarmente differente, caratterizzato da un secolare legame con le acque - utilizzate in modo costante e talvolta creativo - divenuto un collante alla base dei
rapporti inscindibili tra noi e la Riviera. "
"Presentiamo due di questi luoghi, estremamente diversificati tuttavia
distanti solo poche decine di metri, intimamente connessi tra loro, sapendo che i luoghi d’acqua del nostro territorio sono così tanti che
questo atlante emozionale potrebbe divenire un appuntamento fisso"
Dall'introduzione_
ESDE - FASCICOLI DI STUDI E DI CULTURA, 2019
Il saggio ripercorre la vicenda politica ed umana del primo sindaco del Comune di Mira (amministr... more Il saggio ripercorre la vicenda politica ed umana del primo sindaco del Comune di Mira (amministrativamente nato dalla fusione dei comuni di Gambarare, Oriago e Mira). Una figura interessante sia per la storia ottocentesca della Riviera del Brenta (poiché si narra di avvenimenti ed episodi passati poco noti ma fondamentali per ricostruire la trama del presente), sia per la vicenda che ha coinvolto un importante palazzo: Villa Foscari alla Malcontenta, capolavoro del Palladio, oggi bene UNESCO e abitato dalla famiglia Buvoli per buona parte dell’Ottocento.
LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE. A cura di ANTONIO DRAGHI. Volume Ottavo, 2018
Lo studio di Mauro Manfrin che qui presentiamo è un ulteriore approfondimento del valore e della ... more Lo studio di Mauro Manfrin che qui presentiamo è un ulteriore approfondimento del valore e della complessità del personaggio, e acquisisce un punto fermo, l'identificazione della “villa delle api”, abitata dall'inventore dello smielatore e teatro dei suoi alveari. Ci si erano provati in tanti, a quanto s'è capito, da un secolo e passa: ora finalmente sappiamo dove quelle vicende fondamentali per l'apicoltura moderna hanno avuto luogo.
Non ci pare poco.
Crediamo sia giunto il momento di onorare Hruška in maniera più formale: da un po' si pensa di intitolargli un qualche spazio pubblico dolese. Che si riesca a farlo in tempi ragionevoli?
Registriamo che la richiesta è condivisa: quando ne parli a qualcuno è subito d'accordo.
Più in generale, ci sembra che sia stato molto trascurato lo studio di Dolo e della Brenta nell'Ottocento, periodo in cui fu davvero un luogo vivace, autonomo, produttivo, con molte personalità di rilievo europeo. Perché non partire da Hruška per sviluppare questo discorso? È un proponimento che formuliamo prima di tutto a noi stessi, ma che rivolgiamo a tutti coloro che hanno voglia di contribuire a tenere viva la cultura del nostro territorio.
(Dall’introduzione di Giuliano Pasqualetto alla giornata dedicata a Hruschka ed al mondo delle api a Dolo il 26 maggio 2018)
La Città Altra. Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità., 2018
Il presente lavoro è volto a dimostrare che nell’ambito dei temi propri della rappresentazione st... more Il presente lavoro è volto a dimostrare che nell’ambito dei temi propri della rappresentazione storica dell’architettura, della città e del paesaggio, vi è stato per quanto riguarda l’illustrazione – intesa sia nel senso di mostrare che di dare lustro – del territorio solcato dal nastro fluviale della Brenta (declinata appositamente al femminile, come facevano i veneziani) una manipolazione della realtà oggettiva attraverso disegni, cartografie e racconti di viaggio celebrativi ed enfatici che hanno veicolato in tutta Europa un’idea quasi utopica del percorso fluviale divenuto, suo malgrado, un mito topografico poiché usato per propagandare un ideale rapporto armonioso tra uomo e natura che era tuttavia in gran parte irreale.
Nel Settecento la Riviera era un fondale da teatro, un archetipo di paradiso terreste che ad alcuni piaceva addirittura più di Venezia perché vi si associava insieme il genio artistico dell‟uomo, delle sue architetture, e la natura, il territorio, nonché la nobiltà della vita agreste.
Era una delle principali vie d'acqua d'Europa, cantata da poeti, descritta dai viaggiatori del noto Grand Tour nonché dipinta dai maggiori vedutisti. Grazie a questa operazione di “marketing” si trasmise un'idea di Riviera non reale: la miserevole vita dei contadini che vivevano in case di paglia non traspare mai, eppure gli ultimi casoni, emblema della miseria, sono stati distrutti nel Novecento.
LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE, a cura di ANTONIO DRAGHI, 2017, vol. VII, 2017
“Non a noi o Signore, non a noi, ma al tuo nome dà gloria”, estrapolato da un salmo biblico , è c... more “Non a noi o Signore, non a noi, ma al tuo nome dà gloria”, estrapolato da un salmo biblico , è conosciuto principalmente per essere il motto dell’ordine religioso dei cavalieri templari eppure è idealmente anche il motto di un edifico storico della Riviera della Brenta, posto sulla riva destra del fiume a Sambruson di Dolo, villa Molin-Camerata-Tito.
In particolare il saggio approfondisce (oltre esponenti della famiglia Molin e Tito) la figura di Francesco Camerata. Egli si trovò ad essere nel 1848 il “Ministro delle Finanze” del neonato governo provvisorio di Manin, in un momento delicatissimo della storia di Venezia.
ESDE - 12, 2017
Risulta sempre difficile affrontare il tema della presenza di Lord Byron a Venezia e Mira senza c... more Risulta sempre difficile affrontare il tema della presenza di Lord Byron a Venezia e Mira senza cadere nella trappola del luogo comune. La sua prolungata permanenza, certamente vissuta intensamente in laguna come sulle sponde del fiume Brenta, è divenuta una delle tante leggende da vendere ai turisti. Un racconto fantastico che ha addirittura un nome: il mito byroniano, che a sua volta è servito ad alimentare un altro mito, quello di Venezia decadente, contribuendo a veicolare in tutta Europa un modo di percepire la città. Sicuramente Byron amò moltissimo Venezia, ed amò anche intensamente i piccoli paesi posti sulle rive della Brenta che imparò a conoscere profondamente; di questo siamo certi e ne daremo prova. La sua storia personale è stata narrata un'infinità di volte. Fiumi di parole sono state spese per raccontare dei suoi amori e dei suoi eccessi, ma anche delle sue opere, alcune nate proprio nei luoghi che ci accingiamo ad esplorare. Eppure, sembra incredibile, non è ancora stato seriamente analizzato e tradotto il diario del suo caro amico John Cam Hobhouse: si scoprono così molti personaggi incredibili, vicini di casa di Byron alla Mira, come il marchese Moncada, ricco possidente messicano; oppure usi e costumi poco noti, che emergono in controluce, come quando Byron e il nostro diarista assistettero, in una villa appartenente a ricchi ebrei, ad una circoncisione cui parteciparono anche molti cristiani, eseguita da un rabbino che il giorno seguente ritrovarono invitato alla festa di insediamento del nuovo parroco. Una situazione di promiscuità religiosa che lascia esterrefatto il nostro Hobhouse e che rappresenta una novità anche per i ricercatori di storia locale. L’amico di Byron descrisse lo stato delle cose mano a mano che le viveva, ma con un distacco che potrebbe definirsi “britannico”, ed anche il citato racconto della cerimonia della circoncisione dell’agosto 1817 è descritto nel diario con dovizia di particolari ma anche con pacata distanza. Infine, tante note di colore, come i contadini che portavano il granturco ad asciugare sull’aia di villa Contarini detta “dei Leoni”; gli stessi lavoratori della terra che frequentavano i caffè per “bere un bicchiere di anice e alcool per la spesa di un centesimo”; o i tramonti sul fiume, che per la loro bellezza lasciavano senza parole allora come oggi, e che Byron mise in poesia.
LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE, a cura di ANTONIO DRAGHI, 2016
[...] Difficile dire in che periodo cominciò a diffondersi l’uso di quello splendido strumento di... more [...] Difficile dire in che periodo cominciò a diffondersi l’uso di quello splendido strumento di costruzione del paesaggio veneto che è stato lo “stradon”, come da sempre lo chiamano i veneti. È opinione di chi scrive che sia praticamente coevo alla nascita e alla formazione del “sistema villa” inteso come complesso di edifici, fondi e sistemazioni paesaggistiche legate alla produzione agricola della proprietà veneziana in terraferma . Questo perché lo stradone aveva un’importanza fondamentale di collegamento tra il corpo padronale e le principali vie di comunicazione (strade pubbliche e canali) nonché di unione degli estesi fondi agricoli. Oltre ad avere questa veste funzionale, svolgeva anche un compito meramente scenografico: creava un cono di visuale unico sull’edificio principale, la “casa padronale”, che le faceva sempre da fondale, come una quinta teatrale. [...]
Della Riviera della Brenta, nell’immaginario collettivo ma anche in buona parte della storiografi... more Della Riviera della Brenta, nell’immaginario collettivo ma anche in buona parte della storiografia ufficiale, è prevalsa un immagine dell’800 di totale declino; ciò ha dato luogo, o meglio, ha assecondato quell’idea decadente del “bel fiume” che vive solo del ricordo dei fasti del passato, di quel ‘700 decantato da vedutisti e viaggiatori del Gran Tour e andato perduto. Non si vuole qui certamente stravolgere la storia della Riviera, poiché è innegabile che lo splendore del Settecento non esistesse più, ma la società rivierasca, come quella veneziana, era in mutamento più che in declino. Vi sono evidenze a dimostrazione del fatto che non è del tutto vero che Venezia ed il suo entroterra fossero totalmente escluse dal contesto delle grandi trasformazioni economiche, tecniche, scientifiche, sociali e demografiche avvenute in Europa a cavallo dell’Ottocento.
In attesa di riorganizzare il materiale che gli studi in corso stanno portando alla luce, si coglie qui l’occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’annessione del Veneto al Regno d’Italia per rendere noti degli “appunti di storia”, legati ad un tratto del corso della Brenta tra Dolo e Mira, che svelano un contesto ottocentesco inusuale, di sperimentazione economica ma anche sociale.
La riscoperta di alcuni disegni e vedute inedite conservate a Londra ci permette di raccontare, a... more La riscoperta di alcuni disegni e vedute inedite conservate a Londra ci permette di raccontare, assieme ai racconti di viaggio dei globe trotter del Grand Tour, la nascita ed affermazione del mito della Riviera della Brenta.
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The rediscovery of some unpublished drawings and views, together with the traveler's tales of the Grand Tour, allows us to write about the emergence and affirmation of the myth of the Brenta River.
Ospitato in:
LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE
a cura di ANTONIO DRAGHI. Volume Quinto.
PANDA EDIZIONI, 2015.
Pagg. 174
Cm 12x16
ISBN 9788899091712
Riferimenti: http://www.pandaedizioni.it/dett_libro.asp?id=19100
Malcontenta, sulle sponde della Brenta, ospita questo oggetto famoso nel mondo, iscritto nella li... more Malcontenta, sulle sponde della Brenta, ospita questo oggetto famoso nel mondo, iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, progettato dal Palladio a metà del ‘500. Di questo edificio si può dire che sia già stato raccontato tutto, o quasi. Considerato, a ragione, un gioiello della storia dell’architettura, amato
molto dal mondo sassone, è caratterizzato da una grande mole di documentazione archivistica, iconografica e di ricerche che si sono susseguite nel tempo.
Eppure una fase poco nota della sua storia, sia per la brevità della vicenda sia per il contesto in cui si è svolta, è quella che investì il palazzo nell’anno 1918, alla fine della prima guerra mondiale.
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Malcontenta, on the banks of the Brenta, hosts this famous object in the world, inscribed in the World Heritage List of UNESCO, designed by Palladio in the middle of the 16th century. It is characterized by a large amount of archival documents, iconographic and investigations because it is considered, rightly, a jewel of architectural history, loved especially in England and Usa.
An unknown phase of its history, is the one that swept the palace around the year 1918, at the end of the first world war.
"L’amarezza delle cose belle: Villa Velluti tra storia, arte e memoria". Saggio pubblicato in:... more "L’amarezza delle cose belle: Villa Velluti tra storia, arte e memoria".
Saggio pubblicato in: "LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE. VOL. 4"
Pagg. 174 / Cm 12x16
ISBN 9788899091095
Riferimenti: http://www.pandaedizioni.it/dett_libro.asp?id=19100
Tags Title: Villa Velluti | Dolo | Sambruson | Baffo | Avogadro | Vezzi | Riviera del Brenta | Sopranista |Tito
I MOLINETTI ALLA MIRA: STORIA DI UN PAESAGGIO D’ACQUA Saggio ospitato in: “LUOGHI E ITINERARI DE... more I MOLINETTI ALLA MIRA: STORIA DI UN PAESAGGIO D’ACQUA
Saggio ospitato in: “LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE. VOL. 3” a cura di Antonio Draghi.
Riferimenti: http://www.pandaedizioni.it/dett_libro.asp?id=19085
Tags Title: Pasqualigo | Molinetti | Serraglio | Tergola | Molinella | Taglio di Mirano | Riviera del Brenta | fitodepurazione
Il toponimo Moranzan, e le forme Muranzan, Moranzana, Moranzani e Moranzano che si sono accavalla... more Il toponimo Moranzan, e le forme Muranzan, Moranzana, Moranzani e Moranzano che si sono accavallate nel tempo nelle varie trascrizioni e descrizioni dei luoghi e degli avvenimenti, sono da alcuni autori legati alla radice mad-mara nel suo significato di "terreno paludoso", mentre per altri l'origine sarebbe da ricercare nel termine mora, inteso come sosta, fermata. Certo è che il luogo del Moranzan era legato indissolubilmente alla sosta, sia per la presenza di una palada per il pagamento del dazio che della conca di navigazione sul Naviglio Brenta, ma entrambe queste opere sono successive alla comparsa del toponimo. L'origine nel nome rimane forse una suggestiva interpretazione. È evocativo però ricordare che diversi esponenti della cultura veneziana di fine '700 ci hanno lasciato descrizioni di come la sosta fosse l'elemento caratterizzante del luogo. Il Goldoni, oltre a fare del Moranzan l'ambientazione della commedia Il buon compatrioto, lo cita come tappa del percorso fluviale in un suo noto componimento in versi 2 :
Saggio pubblicato in: "LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE. VOL. 2" Rif... more Saggio pubblicato in: "LUOGHI E ITINERARI DELLA RIVIERA DEL BRENTA E DEL MIRANESE. VOL. 2"
Riferimenti: http://www.pandaedizioni.it/dett_libro.asp?id=19078
Tags Title: Passo a barca | Riviera del Brenta | Mira | Malcontenta | Villa Foscari |
Luoghi e itinerari della Riviera del Brenta e del Miranese Vol.9, 2019
QUI M'HA POSTO VENEZIA, ALTA MEMORIA DEL CUOR FRATERNO E DELL'AVITA GLORIA. POSAR DAL VOLO QUI TR... more QUI M'HA POSTO VENEZIA, ALTA MEMORIA
DEL CUOR FRATERNO E DELL'AVITA GLORIA.
POSAR DAL VOLO QUI TRA VOI MI PIACE.
HO ZANNE E ARTIGLI. E VO GRIDANDO PACE.
MCMXIX
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Campiglia Marittima - Venezia
1919
Nelle ville del tornado un anno dopo Ad un anno di distanza dal passaggio del tornado in Riviera ... more Nelle ville del tornado un anno dopo
Ad un anno di distanza dal passaggio del tornado in Riviera del Brenta e sapendo che molte delle situazioni difficili (purtroppo non tutte) sono potute tornare alla normalità, pur combattendo con l'immancabile burocrazia per ottenere un qualche risarcimento, registriamo in questo articolo che vi sono state anche delle gravi perdite al patrimonio storico-culturale: alcune ville della Riviera hanno subito danni strutturali agli edifici e ai propri giardini storici, in taluni casi letteralmente azzerati, perdendo per sempre un patrimonio irrecuperabile.
Proponiamo qui un percorso tra alcune delle venti ville colpite, cinque casi esemplari, con l'intento di ricordare quanto e stato perduto, quanto e stato fatto e quanto e ancora da fare, usando alcuni materiali della mostra organizzata in villa Tito (dall'associazione "Nelle ville del Brenta", con il patrocinio dei comuni di Dolo, Mira e Pianiga, ed il contributo di "Assicurazioni Generali "), una di queste vittime culturali.
Villa Tito - Velluti - Fini - Migliorini - Fattoretto. Tornado 8 luglio 2015.
Finestre sulla Brenta - Le vedute ottocentesche di Cristiano de Martens, 2021
La ricerca analizza la cartografia acquerellata “Il corso della Brenta dalle porte del Dolo alle ... more La ricerca analizza la cartografia acquerellata “Il corso della Brenta dalle porte del Dolo alle porte della Mira” realizzata da Cristiano von Martens nel 1827. Recentemente acquisita dalla famiglia Fattoretto per arricchire la collezione del Museo di Villa Badoer Fattoretto di Sambruson, essa rappresenta un unicum per la quantità e qualità delle informazioni segnalate in questo tratto della Riviera del Brenta nel primo Ottocento.
Lo studio muove dalle vicende storiche di una famiglia dalle caratteristiche incredibilmente originali: il casato dei von Martens. Un ramo di abili commercianti di origine tedesca che nel Settecento si stabilì a Venezia e si convertì in una dinastia di consoli, tutelando i rapporti dei mercanti tedeschi con la Serenissima. Insediatisi tra Mira e Dolo nella prima metà dell’Ottocento, una generazione intera di fratelli von Martens abbandonò l’attività mercatoria per darsi alla ricerca scientifica, allo studio e all’arte arrivando a eccellere nei campi della botanica, della fotografia, dell’agronomia e dell’incisione. Tra questi spicca la figura di Cristiano, del quale oltre alla cartografia si esaminano i diari illustrati. La sua produzione rappresenta la più importante testimonianza iconografica della Riviera del Brenta dell’Ottocento finora nota.
Quaderni di studi in memoria di Luigino Fattoretto, n. 3 , 2017
A considerable collection of historical illustrated postcards is held by the Fattoretto family in... more A considerable collection of historical illustrated postcards is held by the Fattoretto family in Villa Badoer Fattoretto in Sambruson (Venice). It has been used by the authors to enhance some architectural, artistic, urban and landascape features in the Riviera del Brenta in the 19th and 20th century.
The patient collection work was started by Luigino and is still being carried on by his heirs.