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Presentazione volumi by Simone Del Greco

Research paper thumbnail of Presentazione della pubblicazione: "Montescudaio, dai paesaggi storici alle indagini archeologiche. I. Ricerche e attività di valorizzazione nel territorio. II. La Badia di Santa Maria. Un monastero benedettino femminile nella Toscana medievale"

by Monica Baldassarri, Federico Andreazzoli, Giuseppe Clemente, Sara Cucini, Simone Del Greco, mara febbraro, Marcella Giorgio, Francesca Lemmi, Cristina Otera, Claudia Sciuto, Giuseppe Naponiello, and Antonio Alberti

Tra il 2005 ed il 2010 il territorio di Montescudaio e il sito de La Badia sono stati interessat... more Tra il 2005 ed il 2010 il territorio di Montescudaio e il sito de La Badia sono stati interessati da due ricognizioni archeologiche e sei campagne di scavo. La messe di materiali raccolti, che getta una luce nuova sui paesaggi storici di questa porzione di Toscana e sulle vicende del monastero di Santa Maria, ha suggerito di articolare la pubblicazione in due volumi: uno di taglio generale, che fornisse un valido compendio delle ricerche realizzate; uno incentrato sui risultati degli scavi archeologici nell’area dell’antico cenobio, con una presentazione tecnico-scientifica dei dati.

Between 2005 and 2010 the territory of Montescudaio and the site of La Badia were affected by two archaeological surveys and six excavation campains. The informations and the materials collected, which shed new light on the historic landscapes of this part of Tuscany and on the history of the benedectine monastery of Santa Maria, suggested to articulate the publication in two volumes: one of essays, that provide a useful summary of research made; an other focused on the detailed results of archaeological excavations in the ancient monastery, with a presentation of technical and scientific data.
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Nel tomo I sono raccolti i saggi di sintesi sulla storia e l’archeologia del territorio comunale, oltre che sul monastero di Santa Maria, alla luce delle nuove acquisizioni. A questi si aggiungono le presentazioni dei progetti di valorizzazione nati dalle ricerche archeologiche e messi in cantiere dalle Istituzioni, Università e Soprintendenze, insieme con le Amministrazioni territoriali grazie al sostegno di sponsor pubblici e privati.

Il tomo II illustra in modo analitico i dati archeografici e i risultati dei successivi studi effettuati sulla documentazione stratigrafica e sui reperti dello scavo stratigrafico pluriennale condotto dall’équipe dell’Università di Pisa in località La Badia per consentire la comprensione del processo di ricostruzione storica condotto sulle fonti materiali.

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Presentazione volumi e inaugurazioni mostre by Simone Del Greco

Research paper thumbnail of Inaugurazione esposizione "Il Castello della Brina. Dominare, proteggere e produrre lungo la Via Francigena"

Nel 2000 ha avuto inizio un’intensa stagione di ricerche storiche e archeologiche incentrate sul ... more Nel 2000 ha avuto inizio un’intensa stagione di ricerche storiche e archeologiche incentrate sul castello della Brina, un insediamento fortificato medievale posto sui rilievi dietro Sarzana del quale si erano perse quasi del tutto le tracce.
Da allora una ricognizione intensiva e numerose campagne di scavo, nell’ambito di una convenzione pluriennale tra vari Enti pubblici, Istituzioni di ricerca e Associazioni, hanno riportato alla luce questa importante fortificazione e ne hanno ricostruito le vicende, dai Liguri fino ai giorni nostri.
La rilevanza del sito e le novità emerse con gli scavi archeologici hanno spinto gli Enti territoriali e le Istituzioni competenti ad includere la Brina in uno degli assi di finanziamento dei fondi europei POR-FESR al fine di realizzare la messa in valore del castello e di far conoscere ad un pubblico più ampio la sua storia.

In tale ambito è stata realizzata questa esposizione permanente dei materiali dello scavo. Lasciando la parola ai reperti e alle immagini archeologiche è possibile così seguire i mutamenti insediativi e i cambiamenti negli usi e nei modi di vita degli abitanti del sito.

Il racconto si snoda lungo un percorso cronologico e tematico nel quale sono illustrate le attività quotidiane dei diversi residenti sul colle della Brina nel tempo.
La narrazione è affidata ai materiali stessi ed è guidata da pannelli di sala, alcuni video e una mappa interattiva su dispositivo touch-screen che consentono di collegare in modo efficace i reperti al contesto di provenienza.

L’allestimento è stato realizzato nei locali della fortezza di Sarzanello, perché qui un tempo si trovava un altro importante castello del Vescovo di Luni, situato su una sommità in vista della quale si poteva scorgere il castrum de Brina.

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by Monica Baldassarri, Federico Andreazzoli, Giuseppe Clemente, Sara Cucini, Simone Del Greco, mara febbraro, Marcella Giorgio, Francesca Lemmi, Cristina Otera, Claudia Sciuto, Giuseppe Naponiello, and Antonio Alberti

Tra il 2005 ed il 2010 il territorio di Montescudaio e il sito de La Badia sono stati interessat... more Tra il 2005 ed il 2010 il territorio di Montescudaio e il sito de La Badia sono stati interessati da due ricognizioni archeologiche e sei campagne di scavo. La messe di materiali raccolti, che getta una luce nuova sui paesaggi storici di questa porzione di Toscana e sulle vicende del monastero di Santa Maria, ha suggerito di articolare la pubblicazione in due volumi: uno di taglio generale, che fornisse un valido compendio delle ricerche realizzate; uno incentrato sui risultati degli scavi archeologici nell’area dell’antico cenobio, con una presentazione tecnico-scientifica dei dati.

Between 2005 and 2010 the territory of Montescudaio and the site of La Badia were affected by two archaeological surveys and six excavation campains. The informations and the materials collected, which shed new light on the historic landscapes of this part of Tuscany and on the history of the benedectine monastery of Santa Maria, suggested to articulate the publication in two volumes: one of essays, that provide a useful summary of research made; an other focused on the detailed results of archaeological excavations in the ancient monastery, with a presentation of technical and scientific data.
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Nel tomo I sono raccolti i saggi di sintesi sulla storia e l’archeologia del territorio comunale, oltre che sul monastero di Santa Maria, alla luce delle nuove acquisizioni. A questi si aggiungono le presentazioni dei progetti di valorizzazione nati dalle ricerche archeologiche e messi in cantiere dalle Istituzioni, Università e Soprintendenze, insieme con le Amministrazioni territoriali grazie al sostegno di sponsor pubblici e privati.

Il tomo II illustra in modo analitico i dati archeografici e i risultati dei successivi studi effettuati sulla documentazione stratigrafica e sui reperti dello scavo stratigrafico pluriennale condotto dall’équipe dell’Università di Pisa in località La Badia per consentire la comprensione del processo di ricostruzione storica condotto sulle fonti materiali.

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Nel 2000 ha avuto inizio un’intensa stagione di ricerche storiche e archeologiche incentrate sul ... more Nel 2000 ha avuto inizio un’intensa stagione di ricerche storiche e archeologiche incentrate sul castello della Brina, un insediamento fortificato medievale posto sui rilievi dietro Sarzana del quale si erano perse quasi del tutto le tracce.
Da allora una ricognizione intensiva e numerose campagne di scavo, nell’ambito di una convenzione pluriennale tra vari Enti pubblici, Istituzioni di ricerca e Associazioni, hanno riportato alla luce questa importante fortificazione e ne hanno ricostruito le vicende, dai Liguri fino ai giorni nostri.
La rilevanza del sito e le novità emerse con gli scavi archeologici hanno spinto gli Enti territoriali e le Istituzioni competenti ad includere la Brina in uno degli assi di finanziamento dei fondi europei POR-FESR al fine di realizzare la messa in valore del castello e di far conoscere ad un pubblico più ampio la sua storia.

In tale ambito è stata realizzata questa esposizione permanente dei materiali dello scavo. Lasciando la parola ai reperti e alle immagini archeologiche è possibile così seguire i mutamenti insediativi e i cambiamenti negli usi e nei modi di vita degli abitanti del sito.

Il racconto si snoda lungo un percorso cronologico e tematico nel quale sono illustrate le attività quotidiane dei diversi residenti sul colle della Brina nel tempo.
La narrazione è affidata ai materiali stessi ed è guidata da pannelli di sala, alcuni video e una mappa interattiva su dispositivo touch-screen che consentono di collegare in modo efficace i reperti al contesto di provenienza.

L’allestimento è stato realizzato nei locali della fortezza di Sarzanello, perché qui un tempo si trovava un altro importante castello del Vescovo di Luni, situato su una sommità in vista della quale si poteva scorgere il castrum de Brina.

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