Stefano Carrai - Academia.edu (original) (raw)
Talks by Stefano Carrai
La struttura complessiva del Morgante si presenta, secondo consuetudine, come un affastellarsi di... more La struttura complessiva del Morgante si presenta, secondo consuetudine, come un affastellarsi di avventure. Durante i primi ventitré cantari la narrazione procede normalmente, come in tanti altri testi del genere, tra paladini che partono alla ventura e giganti uccisi o tiranni puniti, altre imprese diverse e fantasiose intervallate da innamoramenti con conseguenti aperture allo stile lirico, sempre nel segno della lotta per l'affermazione della fede cristiana cui certo mirava la commissione che Pulci aveva ricevuto da Lucrezia Tornabuoni. Mario Martelli individuò una sorta di cesura fra il finale del decimo cantare e l'inizio del successivo, rappresentata dal riunirsi di tutti i paladini alla corte di Carlo e poi dalla nuova diaspora 1 . Comunque sia, è il cantare ventitreesimo a segnare una frattura vera e propria, macroscopica nel racconto, per giunta del tutto inattesa, anzi imprevedibile, tanto più che il cantare stesso ha una fisionomia assolutamente anomala. Ripercorriamolo rapidamente.
Per la migliore riuscita delle pubblicazioni, si invitano gli autori ad attenersi, nel predisporr... more Per la migliore riuscita delle pubblicazioni, si invitano gli autori ad attenersi, nel predisporre i materiali da consegnare alla Redazione ed alla Casa editrice, alle norme specificate nel volume Fabrizio Serra, Regole editoriali, tipografiche & redazionali, Pisa-Roma, Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2004 (ordini a: iepi@iepi.it). Il capitolo Norme redazionali, estratto dalle Regole, cit., è consultabile Online alla pagina «Pubblicare con noi» di www.libraweb.net.
louis fournel (Paris VIII), alfred noe (Universität Wien), franCisCo riCo (Universidad autónoma d... more louis fournel (Paris VIII), alfred noe (Universität Wien), franCisCo riCo (Universidad autónoma de Barcelona), maria antonietta terzoli (Universität Basel). redazione enriCo mattioda (segretario), lorenzo BoCCa Il «Giornale storico della letteratura italiana», fondato nel 1883 da Arturo Graf, Francesco Novati e Rodolfo Renier, e da allora pubblicato a Torino dalla Loescher, è punto di riferimento per gli studi di Italianistica. È presente nelle più importanti biblioteche internazionali ed è sempre valutato al livello più alto nelle classifiche delle riviste umanistiche. Si avvale della consulenza di lettori anonimi (peer review) per la valutazione dei contributi proposti per la pubblicazione. Contributi proposti per la pubblicazione e libri da recensire debbono essere inviati a: «Giornale storico della letteratura italiana» Coloro che desiderano sottoporre un contributo dovranno fare riferimento alle norme per la compilazione che sono scaricabili, in formato PDF, dal sito internet www.loescher.it/riviste Nel medesimo sito sono consultabili i sommari dei fascicoli delle ultime annate, gli abstract degli articoli pubblicati, le informazioni su abbonamenti, ristampe anastatiche, fascicoli arretrati e prezzi Le annate del «Giornale storico della letteratura italiana» dal 1883 al 1995 sono inoltre consultabili on-line, previo abbonamento, nella banca dati Periodicals Archive Online Modalità di pagamento 2015 (4 fascicoli annuali) E 93,50 (Italia) -E 126 (estero) -Prezzo del singolo fascicolo: E 31,50
Per la migliore riuscita delle pubblicazioni si invitano gli autori ad attenersi, nel predisporre... more Per la migliore riuscita delle pubblicazioni si invitano gli autori ad attenersi, nel predisporre i materiali da consegnare alla Redazione ed alla Casa editrice, alle norme specificate nel volume Fabrizio Serra, Regole editoriali, tipografiche & redazionali, Pisa-Roma, Serra, 20092 (ordini a: fse@libraweb.net). Il capitolo Norme redazionali, estratto dalle Regole, cit., è consultabile
studiosi e lettori di prestigio, a cominciare da Carducci. Nel quadro della ricostruzione di tale... more studiosi e lettori di prestigio, a cominciare da Carducci. Nel quadro della ricostruzione di tale processo si è tuttavia generalmente rinunciato a ragionare sui motivi del passaggio da un primo progetto in tre poemetti idealmente collegati l'uno all'altro ma autonomi -il Mattino, il Mezzogiorno, la Sera -ad uno schema in quattro parti riunite entro un solo poema: Mattino, Mezzogiorno [poi Meriggio], Sera [poi Vespro] e Notte. Sfuggono in effetti, oltre alle ragioni che impedirono a Parini di completare la prima forma dell'opera, quelle che determinarono una diversa partizione.
Per la migliore riuscita delle pubblicazioni, si invitano gli autori ad attenersi, nel predisporr... more Per la migliore riuscita delle pubblicazioni, si invitano gli autori ad attenersi, nel predisporre i materiali da consegnare alla Redazione ed alla Casa editrice, alle norme specificate nel volume Fabrizio Serra, Regole editoriali, tipografiche & redazionali, Pisa-Roma, Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2004 (ordini a: iepi@iepi.it). Il capitolo Norme redazionali, estratto dalle Regole, cit., è consultabile Online alla pagina «Pubblicare con noi» di www.libraweb.net.
ATTRAVERSANDo LE PRIME BoLGE. InfERno XVIII Nella lettura del canto diciottesimo dell'Inferno si ... more ATTRAVERSANDo LE PRIME BoLGE. InfERno XVIII Nella lettura del canto diciottesimo dell'Inferno si impone preliminarmente e, direi, prioritariamente su ogni altra considerazione un dato di ordine macrostrutturale: cioè che la sua apertura segna l'inizio esatto della seconda metà della cantica. La discesa dei pellegrini in groppa a Gerione che chiude il canto precedente marca infatti una divisione netta dell'Inferno, in due parti di ugual numero di canti, e insieme una transizione che è sì di carattere narrativo, col passaggio nel dominio della frode, ma, come è stato più volte rilevato, anche di carattere stilistico. Si spiega così, in parte, il fatto che in questo canto sia presente un vero e proprio prologo costituito dai primi diciotto versi, i quali introducendo il lettore nelle Malebolge fungono dunque da prologo sia del canto in sé sia della seconda metà della cantica, o almeno della serie di canti relativa al cerchio ottavo, che va da questo canto fino al trentesimo. Il viaggio in effetti procede, ma è a un punto di svolta e va incontro a difficoltà che richiederanno, per un tratto, la scorta suppletiva -e che fa ribrezzo -dei Malebranche. Dante segna mediante il prologo in questione, quindi sul piano della retorica strutturale, il trapasso a questo secondo stadio, quasi fosse una sorta di nuovo inizio o di inizio secondario del racconto dell'Inferno. E anche il personaggio che è alter ego dell'autore subisce, in certa misura, una metamorfosi psicologica. Come ha notato Ezio Raimondi, attraversando le prime bolge «Dante somiglia più che mai a uno che visiti un carcere o un bagno penale senza misericordia» 1 . Il suo sguardo difatti non è più quello commosso dell'interlocutore di Francesca da Rimini o di Pier della Vigna o di Brunetto, ma si avvicina a quello di un cronista curioso e intrusivo. Giulio Bertoni a suo tempo osservò che qui, «per la prima volta, Dante ci appare crudele nella sua indefettibile giustizia, armato di una severità che non l'abbandonerà più sino al fondo estremo dell'Inferno. Da questo Canto in poi, egli si compiacerà di dare un maggior rilievo ai tormenti dei dannati, chiudendo 2 G. Bertoni, I lenoni e gli adulatori («Inferno», C. xviii), in id., Cinque "letture" dantesche, Modena, Società Tipografica Modenese, 1933, pp. 32-33. 3 Cfr. M. Barchiesi, Arte del prologo e arte della transizione (1967), in id., Il testo e il tempo. Studi su Dante e flaubert, con una nota di C. Bo, Urbino, Università degli Studi, 1987, pp.
diretti da alfredo cottignoli, emilio pasquini, vittorio roda, gino ruozzi e paola vecchi galli f... more diretti da alfredo cottignoli, emilio pasquini, vittorio roda, gino ruozzi e paola vecchi galli fondati e già diretti da r. raffaele spongano 9 0 a p r i l e 2 0 1 5 i s e m e s t r e 2 0 1 5 p i s a · r o m a f a b r i z i o s e r r a e d i t o r e m m x v Amministrazione e abbonamenti:
La struttura complessiva del Morgante si presenta, secondo consuetudine, come un affastellarsi di... more La struttura complessiva del Morgante si presenta, secondo consuetudine, come un affastellarsi di avventure. Durante i primi ventitré cantari la narrazione procede normalmente, come in tanti altri testi del genere, tra paladini che partono alla ventura e giganti uccisi o tiranni puniti, altre imprese diverse e fantasiose intervallate da innamoramenti con conseguenti aperture allo stile lirico, sempre nel segno della lotta per l'affermazione della fede cristiana cui certo mirava la commissione che Pulci aveva ricevuto da Lucrezia Tornabuoni. Mario Martelli individuò una sorta di cesura fra il finale del decimo cantare e l'inizio del successivo, rappresentata dal riunirsi di tutti i paladini alla corte di Carlo e poi dalla nuova diaspora 1 . Comunque sia, è il cantare ventitreesimo a segnare una frattura vera e propria, macroscopica nel racconto, per giunta del tutto inattesa, anzi imprevedibile, tanto più che il cantare stesso ha una fisionomia assolutamente anomala. Ripercorriamolo rapidamente.
Per la migliore riuscita delle pubblicazioni, si invitano gli autori ad attenersi, nel predisporr... more Per la migliore riuscita delle pubblicazioni, si invitano gli autori ad attenersi, nel predisporre i materiali da consegnare alla Redazione ed alla Casa editrice, alle norme specificate nel volume Fabrizio Serra, Regole editoriali, tipografiche & redazionali, Pisa-Roma, Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2004 (ordini a: iepi@iepi.it). Il capitolo Norme redazionali, estratto dalle Regole, cit., è consultabile Online alla pagina «Pubblicare con noi» di www.libraweb.net.
louis fournel (Paris VIII), alfred noe (Universität Wien), franCisCo riCo (Universidad autónoma d... more louis fournel (Paris VIII), alfred noe (Universität Wien), franCisCo riCo (Universidad autónoma de Barcelona), maria antonietta terzoli (Universität Basel). redazione enriCo mattioda (segretario), lorenzo BoCCa Il «Giornale storico della letteratura italiana», fondato nel 1883 da Arturo Graf, Francesco Novati e Rodolfo Renier, e da allora pubblicato a Torino dalla Loescher, è punto di riferimento per gli studi di Italianistica. È presente nelle più importanti biblioteche internazionali ed è sempre valutato al livello più alto nelle classifiche delle riviste umanistiche. Si avvale della consulenza di lettori anonimi (peer review) per la valutazione dei contributi proposti per la pubblicazione. Contributi proposti per la pubblicazione e libri da recensire debbono essere inviati a: «Giornale storico della letteratura italiana» Coloro che desiderano sottoporre un contributo dovranno fare riferimento alle norme per la compilazione che sono scaricabili, in formato PDF, dal sito internet www.loescher.it/riviste Nel medesimo sito sono consultabili i sommari dei fascicoli delle ultime annate, gli abstract degli articoli pubblicati, le informazioni su abbonamenti, ristampe anastatiche, fascicoli arretrati e prezzi Le annate del «Giornale storico della letteratura italiana» dal 1883 al 1995 sono inoltre consultabili on-line, previo abbonamento, nella banca dati Periodicals Archive Online Modalità di pagamento 2015 (4 fascicoli annuali) E 93,50 (Italia) -E 126 (estero) -Prezzo del singolo fascicolo: E 31,50
Per la migliore riuscita delle pubblicazioni si invitano gli autori ad attenersi, nel predisporre... more Per la migliore riuscita delle pubblicazioni si invitano gli autori ad attenersi, nel predisporre i materiali da consegnare alla Redazione ed alla Casa editrice, alle norme specificate nel volume Fabrizio Serra, Regole editoriali, tipografiche & redazionali, Pisa-Roma, Serra, 20092 (ordini a: fse@libraweb.net). Il capitolo Norme redazionali, estratto dalle Regole, cit., è consultabile
studiosi e lettori di prestigio, a cominciare da Carducci. Nel quadro della ricostruzione di tale... more studiosi e lettori di prestigio, a cominciare da Carducci. Nel quadro della ricostruzione di tale processo si è tuttavia generalmente rinunciato a ragionare sui motivi del passaggio da un primo progetto in tre poemetti idealmente collegati l'uno all'altro ma autonomi -il Mattino, il Mezzogiorno, la Sera -ad uno schema in quattro parti riunite entro un solo poema: Mattino, Mezzogiorno [poi Meriggio], Sera [poi Vespro] e Notte. Sfuggono in effetti, oltre alle ragioni che impedirono a Parini di completare la prima forma dell'opera, quelle che determinarono una diversa partizione.
Per la migliore riuscita delle pubblicazioni, si invitano gli autori ad attenersi, nel predisporr... more Per la migliore riuscita delle pubblicazioni, si invitano gli autori ad attenersi, nel predisporre i materiali da consegnare alla Redazione ed alla Casa editrice, alle norme specificate nel volume Fabrizio Serra, Regole editoriali, tipografiche & redazionali, Pisa-Roma, Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2004 (ordini a: iepi@iepi.it). Il capitolo Norme redazionali, estratto dalle Regole, cit., è consultabile Online alla pagina «Pubblicare con noi» di www.libraweb.net.
ATTRAVERSANDo LE PRIME BoLGE. InfERno XVIII Nella lettura del canto diciottesimo dell'Inferno si ... more ATTRAVERSANDo LE PRIME BoLGE. InfERno XVIII Nella lettura del canto diciottesimo dell'Inferno si impone preliminarmente e, direi, prioritariamente su ogni altra considerazione un dato di ordine macrostrutturale: cioè che la sua apertura segna l'inizio esatto della seconda metà della cantica. La discesa dei pellegrini in groppa a Gerione che chiude il canto precedente marca infatti una divisione netta dell'Inferno, in due parti di ugual numero di canti, e insieme una transizione che è sì di carattere narrativo, col passaggio nel dominio della frode, ma, come è stato più volte rilevato, anche di carattere stilistico. Si spiega così, in parte, il fatto che in questo canto sia presente un vero e proprio prologo costituito dai primi diciotto versi, i quali introducendo il lettore nelle Malebolge fungono dunque da prologo sia del canto in sé sia della seconda metà della cantica, o almeno della serie di canti relativa al cerchio ottavo, che va da questo canto fino al trentesimo. Il viaggio in effetti procede, ma è a un punto di svolta e va incontro a difficoltà che richiederanno, per un tratto, la scorta suppletiva -e che fa ribrezzo -dei Malebranche. Dante segna mediante il prologo in questione, quindi sul piano della retorica strutturale, il trapasso a questo secondo stadio, quasi fosse una sorta di nuovo inizio o di inizio secondario del racconto dell'Inferno. E anche il personaggio che è alter ego dell'autore subisce, in certa misura, una metamorfosi psicologica. Come ha notato Ezio Raimondi, attraversando le prime bolge «Dante somiglia più che mai a uno che visiti un carcere o un bagno penale senza misericordia» 1 . Il suo sguardo difatti non è più quello commosso dell'interlocutore di Francesca da Rimini o di Pier della Vigna o di Brunetto, ma si avvicina a quello di un cronista curioso e intrusivo. Giulio Bertoni a suo tempo osservò che qui, «per la prima volta, Dante ci appare crudele nella sua indefettibile giustizia, armato di una severità che non l'abbandonerà più sino al fondo estremo dell'Inferno. Da questo Canto in poi, egli si compiacerà di dare un maggior rilievo ai tormenti dei dannati, chiudendo 2 G. Bertoni, I lenoni e gli adulatori («Inferno», C. xviii), in id., Cinque "letture" dantesche, Modena, Società Tipografica Modenese, 1933, pp. 32-33. 3 Cfr. M. Barchiesi, Arte del prologo e arte della transizione (1967), in id., Il testo e il tempo. Studi su Dante e flaubert, con una nota di C. Bo, Urbino, Università degli Studi, 1987, pp.
diretti da alfredo cottignoli, emilio pasquini, vittorio roda, gino ruozzi e paola vecchi galli f... more diretti da alfredo cottignoli, emilio pasquini, vittorio roda, gino ruozzi e paola vecchi galli fondati e già diretti da r. raffaele spongano 9 0 a p r i l e 2 0 1 5 i s e m e s t r e 2 0 1 5 p i s a · r o m a f a b r i z i o s e r r a e d i t o r e m m x v Amministrazione e abbonamenti:
Bibliothèque d'Humanisme et Renaissance, 1992
... 31-32) egli abbinasse al testo di Berni quello del Lasca ... Ausonio in memoria della consort... more ... 31-32) egli abbinasse al testo di Berni quello del Lasca ... Ausonio in memoria della consorte Attusia Lucana Sabina (Parentalia, XI) e, per la consolatoria, all'ultima elegia di Properzio (IV-XI), in cui la defunta Corne lia si rivolgeva dagli Elisi al marito - il console Lucio Emilio Paolo ...