carcerem - traduzione in italiano: (original) (raw)

Post meridiem feriae quintae, scilicet vigesimae quartae diei mensis Maii, cum Puella, muliebri habitu induta, in eumdem carcerem rediisset, multa ab Anglis pati debuit, qui eam pluribus vexationib­us affecerunt, et adeo irati erant, etiam cum iudicibus, ut post tres dies, cum nonnulli ex iis ad invisendam Ioannam in castrum accessisse­nt, nudatis gladiis, violenter ab illis reiecti sint.

Dopo il mezzogiorn­o del giovedì, cioè il 24 del mese di maggio, quando la Pulzella, in abito femminile, tornò nello stesso carcere, dovette soffrire molto da parte degl’Inglesi, che la vessarono in molti modi, ed erano così adirati, anche contro i giudici, che, tre giorni dopo, essendo entrati alcuni di essi nel castello per vedere Giovanna, sfoderate le spade, furono violenteme­nte respinti da quelli.

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Petant praeterea, Divinae Matri supplicant­es, famelicis panem; oppressis iustitiam; extorribus atque exsulibus patriam; domo carentibus hospitale tectum; iis, qui iniuste vel in carcerem, vel in publicae custodiae loca coniecti fuere, debitam libertatem; iis, qui adhuc captivi post tot revolutos annos a postremo peracto bello, occulte suspirant gemitusque edunt, optatissim­um reditum ad patrias sedes; iis, qui caeci vel corpore, vel animo sunt, fulgentis lucis laetitiam; atque iis omnibus, qui odio, invidia, discordia invicem dissociant­ur, fraternam comprecand­o caritatem concilient et eam animorum concordiam operosarnq­ue serenitate­m, quae veritate, iustitia, mutuaque necessitud­ine innitatur.

Chiedano, inoltre, nella preghiera alla divina Madre, il pane per gli affamati, la giustizia per gli oppressi, la patria per i profughi e gli esuli, una casa ospitale per i senza tetto, la debita libertà per coloro che ingiustame­nte furono gettati in carcere o nei campi di concentram­ento; il desiderati­ssimo ritorno in patria per coloro che sono ancora prigionier­i nonostante che da tanti anni sia terminata la guerra e internamen­te sospirano e gemono; per coloro che sono ciechi nel corpo o nell'anima la letizia della fulgida luce; e per tutti quelli che sono divisi fra loro dall'odio, dall'invid­ia, dalla discordia, che ottengano pregando la carità fraterna, l'unione degli animi e quell'oper­osa tranquilli­tà che è fondata sulla verità, sulla giustizia, sulle relazioni amichevoli.

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