Roberto Cescon | Universidad de Málaga (original) (raw)

Papers by Roberto Cescon

Research paper thumbnail of Roberto Cescon: «La ferita della perdita» (Intervista di Mario Famularo, in «Atelier» 94, 2019

Research paper thumbnail of Il postmoderno letterario è tutta colpa dell'herpes zoster

F. Conte (a cura di), Conversazioni sul postmoderno. Letture critiche del nostro tempo (Milano, Mimesis), 2013

Il postmoderno non è un fenomeno prettamente letterario, perché la sua origine va cercata in arch... more Il postmoderno non è un fenomeno prettamente letterario, perché la sua origine va cercata in architettura e, soprattutto, nella rivoluzione antropologica che ha segnato la società postindustriale.
Tali mutamenti tuttavia hanno avuto importanti ripercussioni in campo letterario. Centrale è senza dubbio la questione del romanzo, che perde la sua identità di prosa del mondo ed epopea borghese, poiché non sembra più possibile rappresentare la realtà complessa, i cui frammenti non riescono ad essere riordinati nemmeno dalla scienza e dalla filosofia. Ecco allora che il mondo diviene un labirinto senza centro e senza uscita. L’uomo cerca un senso dietro la superficie delle cose, ma una pellicola di mistero lo allontana ineluttabilmente dalle risposte e anzi amplifica l’idea che il mondo sia retto da un complotto che avvolge la verità. E siccome la scrittura è concepita come la trascrizione dell’universo, diventa universo essa stessa, perdendo la sua oggettività, così che la realtà diventa testo e svanisce nel labirinto.
Il postmoderno non è però una tendenza circoscrivibile cronologicamente, ma una categoria spirituale, dal momento che i suoi caratteri formali - l’intertestualità, la parodia, la metanarrazione - si possono riscontrare anche in opere di altre epoche storiche. A dire il vero, in ogni epoca possono esserci momenti di crisi, come quelli che hanno caratterizzato la modernità, nei quali si mette in discussione il passato, perché ci si accorge che il passato ci condiziona, ci sta addosso, ci ricatta. Dopo che l’avanguardia tenta di sfigurarlo concentrandosi su innovazione e rottura, arriva il momento in cui si riconosce che il passato deve essere rivisitato con ironia, in modo non innocente, col risultato che esso viene esplorato con criteri “estetici”, cioè mediante citazioni e collage, i quali rendono tutto sincronico e schiacciato in un perpetuo presente, come un museo di immagini da combinare in modo arbitrario e da “consumare” con nostalgia.
La prima conseguenza di questa concezione liquida del passato è che il romanzo postmoderno tende a manipolare generi e forme tradizionali, facendone però un uso necrofilo, ossia il recupero si accompagna in qualche modo alla loro estinzione, poiché diventano gusci vuoti da assemblare con ironia. Gli stessi confini tra i generi tendono a sfumare, di modo che la non fiction, il giornalismo e la graphic novel trovano diritto di cittadinanza nelle opere narrative, rendendo il canone più permeabile, in quello che sembra essere ormai un processo irreversibile di lunga durata.
Non va dimenticato il rapporto con i media, verso i quali nella società trasparente si instaura un’osmosi tra spaesamento e appartenenza a causa dell’alleggerimento della verità del messaggio.
La situazione italiana risulta anomala rispetto al quadro internazionale, perché la critica ha sempre snobbato il problema del postmoderno, ritenendolo una moda del declino letterario occidentale. Sembra tuttavia che nel nostro Paese il postmoderno rappresenti l’andata verso le masse dell’avanguardia, che, esauriti i suoi presupposti polemici, ha subito un processo di normalizzazione, sebbene già al suo interno presentasse esiti formali post. In particolare dopo la cesura Eco del 1980 in Italia si distinguono il postmoderno culturale (Eco, Calvino, Volponi e Tabucchi), diretto (Tondelli) e genetico (i cannibali, la letteratura pulp e splatterpunk).
È opinione consolidata che la stagione letteraria postmoderna sia esaurita in ragione di motivi socio-politici (il mutamento degli scenari geopolitici mondiali, che si possono riassumere nell’attentato alle Torri Gemelle, ha ricordato che la realtà non può essere edulcorata mediante la testualità e l’ironia), filosofici (le mancate promesse della postmodernità e l’avvento della necessità di un nuovo realismo) e letterari (dopo la sbornia ironica del disincanto, si sta imponendo una nuova narrativa capace di recuperare l’etica del narrare e di nuovo fiduciosa nella parola che può curare).
Allora, se il postmoderno è stato Come ha detto Liala, ti amo disperatamente, un modo per uscire dal postmoderno è dire: nonostante Liala, ti amo disperatamente. Nonostante l’incombere della tradizione, bisogna ancora sperare parola. Solo così la dichiarazione d’amore, dissolta l’ironia, si caricherà di nuovo senso.

Research paper thumbnail of Il corpo nella poesia del Novecento

C. Furlanetto, C. Tondo (a cura di), Le voci del corpo (Milano, Mimesis), 2014

Ciascuno è il suo corpo e ha il suo corpo con cui può andare al cuore delle cose e fare esperienz... more Ciascuno è il suo corpo e ha il suo corpo con cui può andare al cuore delle cose e fare esperienza del limite. Ogni epoca ha la sua immagine del corpo, così come una lingua per rappresentarlo.
Nel Novecento, a una maggiore disgregazione dell’identità percepita dal poeta corrisponde una maggiore attenzione al corpo deformato, sezionato o ibridato.
Il trauma della Grande Guerra e la crisi dei fondamenti determinano la pietrificazione del corpo nei versicoli de Il Porto Sepolto e la teatralizzazione del poeta saltimbanco, che mette a nudo in Aldo Palazzeschi la mercificazione borghese del sentire. Per Andrea Zanzotto il corpo esiste nel testo ogni volta in cui si ha un atto di lingua, intesa come denso magma di significanti, dove si dissolvono l’identità e il paesaggio. L’esattezza inflessibile della scrittura di Valerio Magrelli pone il problema della percezione, intesa come atto biologico, di cui la scrittura è metafora: la mano-penna è una protesi che permette al poeta di riconoscersi, l’occhio miope media tra il mondo-cervello e l’ambiente esterno.

Books by Roberto Cescon

Research paper thumbnail of Esordi | 2020

Esordi (Fondazione Pordenonelegge), 2020

Esordi − Un nuovo progetto di poesia Esordire, come principiare, come nascere, ha nel suo seme u... more Esordi − Un nuovo progetto di poesia

Esordire, come principiare, come nascere, ha nel suo seme un
che di lontano dal calcolo e dall’agire razionale. Ha a che
vedere con la fiducia che l’esistere sia un atto in qualche modo
rivoluzionario, anche quando si tratti di un singolo chicco che
spinge nel buio della terra. Farsi carico di questa piccola
rivoluzione, proprio nel momento in cui ogni rivoluzione
sembra insensata e inutile, è forse compito della poesia.
Abbiamo scelto tre esordi, ai quali chiediamo di dare credito e
fiducia. Non è stata una scelta generazionale, perché il generare
può essere fertile a qualunque età e anche perché già esistono
altre realtà che propongono giovani poeti. La gioventù e la
meraviglia che si sono ricercate sono invece quelle della lingua,
dello sguardo e del pensiero, all’interno di testi che finora non
abbiano trovato una destinazione compiuta sulla carta.
Abbiamo invitato poeti e critici a confrontarsi sulle tre raccolte,
per ricreare uno spazio pubblico dove discutere nel merito dei
testi.
Facendo tesoro delle esperienze precedenti, Esordi vuole
dunque essere un radar che indaga sul contemporaneo,
offrendo a tre autori l’occasione di esordire in un luogo
importante come Pordenonelegge. Uno sguardo in divenire
sulla lingua del nostro tempo: qualcosa che in Italia, oggi più
che mai, sembra essere necessario.

Il comitato di lettura è composto da: Roberto Cescon, Azzurra D’Agostino, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi, Franca Mancinelli, che hanno curato l'ebook.

Per il primo ebook (scaricabile dal sito pordenonelegge.it) sono state selezionate le sillogi degli esordienti: Alessia Bettin ("Ci aspettano estati tropicali"), Lorenzo Di Palma ("La lepre e il ragazzo") e Luigi Fasciana ("Nodi"). I loro testi sono stati accompagnati dalle note di lettura di Gabriel Del Sarto, Sebastiano Gatto, Francesca Matteoni, Stefano Raimondi, Mary Barbara Tolusso e Giovanni Turra.

Research paper thumbnail of Young Italian Poetry − Collana Gialla Anthology

Young Italian Poetry − Collana Gialla Anthology (Fondazione Pordenonelegge), 2020

The long enterprise of seeking poetic talent and the promotion of poetry that Pordenonelegge star... more The long enterprise of seeking poetic talent and the promotion of poetry that Pordenonelegge started about ten years ago, has long resulted in actual support with the publication of 4 books of poetry a year in occasion of the festival. Year after year we have presented 20 new or up-and-coming authors, whom we followed for the duration of the entire year. Half of these poets are under 35 and, overall, they mirror the landscape of Italian poetry under 40. Different are the geographical origins, the poetics, and the intonations of these poetic voices, which, thanks to these volumes, have received a certain recognition, reviews, and prizes. An anthology that presents them to a new public in a different language, with ten poems for each author, an introduction, and a few biobibliographical notes, seems today the crowning achievement of so much commitment and passion.

Translated by Francesca Benocci.

Research paper thumbnail of Junge Dichter Italiens − Anthologie der Gelben Reihe

Junge Dichter Italiens − Anthologie der Gelben Reihe (Fondazione Pordenonelegge), 2020

Aus der langen Arbeit der Suche und der Förderung der Lyrik, von Pordenonelegge etwa vor zehn Jah... more Aus der langen Arbeit der Suche und der Förderung der Lyrik, von Pordenonelegge etwa vor zehn Jahren begonnen, geht seit einiger Zeit eine konkrete Unterstützung hervor, das heißt die Veröffentlichung von 4 Bänden zu jedem Festival. Jahr für Jahr schlugen wir 20 unbekannte oder fast unbekannte Autoren vor, um die wir uns im Lauf des ganzen Jahres kümmerten. Die Hälfte dieser Dichter ist under 35 und insgesamt haben wir ein gültiges Panorama der italienischen Dichter unter vierzig vor Augen. Unterschiedlich ist die geographische Herkunft, unterschiedlich die Poetik, unterschiedlich die Intonation dieser zwanzig Dichterstimmen, die dank dieser Veröffentlichungen einen bescheidenen Erfolg hatten, rezensiert wurden und Preise bekammen.
Eine Anthologie, mit der sie einer fremdsprachlichen Leserschaft vorgestellt werden - jeder mit etwa zehn Gedichten, einer kurzen Einführung und Biobibliographie - , stellt jetzt eine mögliche Krönung des leidenschaftlichen Einsatzes dar.

Übersetzung von Marianne Schneider.

Research paper thumbnail of Jóven Poesía Italiana − Antología de la Colección Amarilla

Jóven Poesía Italiana − Antología de la Colección Amarilla (Fondazione Pordenonelegge) , 2020

El largo trabajo de búsqueda de talentos y de promoción de la poesía empezado por Pordenonelegge ... more El largo trabajo de búsqueda de talentos y de promoción de la poesía empezado por Pordenonelegge hace diez años, ha desembocado desde hace tiempo en un soporte concreto, o sea en la publicación de 4 libros en ocasión del festival.
Año tras año propusimos 20 autores nuevos o en vía de afirmación, que seguimos por todo el transcurso del año. La mitad de esos poetas es under 35, y en conjunto estamos frente a una panorámica valiosa de la poesía italiana bajo los cuarenta. Distintas de hecho son las proveniencias geográficas, distintas las poéticas, distintas las entonaciones de estas veinte voces poéticas, que han obtenido gracias a estos volúmenes una discreta afirmación, han tenido reseñas y ganado premios.
Una colección antológica, que los presente a un público de diferente idioma con una decena de poemas por cada uno, una ficha introductoria y algunas esenciales indicaciones bio-bibliográficas, aparece hoy como un posible lindo coronamiento a tanto empeño y a tanta pasión.

Traduzione di Antonio Nazzaro
Revisione della traduzione di Luis Guillermo Franquiz

Research paper thumbnail of Jeune poésie italienne − Anthologie de la «Collana Gialla

Jeune poésie italienne − Anthologie de la «Collana Gialla (Fondazione Pordenonelegge), 2020

Pordenonelegge il y a une dizaine d'années, a depuis longtemps donné lieu à un soutien concret, à... more Pordenonelegge il y a une dizaine d'années, a depuis longtemps donné lieu à un soutien concret, à savoir la publication de 4 volumes à l'occasion du festival. Année après année, nous avons proposé 20 auteurs nouveaux ou émergents, que nous avons suivis tout au long de l'année. La moitié de ces poètes ont moins de 35 ans et, dans l'ensemble, nous avons une bonne vue d'ensemble de la poésie italienne de moins de quarante ans. En fait, il y a différentes origines géographiques, différentes poétiques, différentes intonations de ces vingt voix poétiques, qui ont obtenu grâce à ces volumes une affirmation remarquable, ont eu des critiques et ont gagné des prix.
Un recueil anthologique, qui les présente à un public d'une langue différente avec une dizaine de poèmes chacun, une carte d'introduction et quelques indications bio-bibliographiques essentielles, apparaît aujourd'hui comme un beau couronnement possible de tant d'engagement et tellement de passion.

Traduit par Michele Bevilacqua.

Research paper thumbnail of Giovane poesia italiana − Antologia della Collana Gialla

Giovane Poesia Italiana. Antologia della Collana Gialla (Fondazione Pordenonelegge), 2020

Il lungo lavoro di ricerca di talenti e di promozione della poesia iniziato da pordenonelegge una... more Il lungo lavoro di ricerca di talenti e di promozione della poesia iniziato da pordenonelegge una decina d’anni fa, è sfociato da tempo in supporto concreto, ovvero nella pubblicazione di 4 volumi in occasione del festival. Anno dopo anno abbiamo proposto 20 autori nuovi o in via di affermazione, che abbiamo seguito per tutto il corso dell’anno. La metà di questi poeti è under 35, e nel complesso siamo di fronte a una panoramica valida della poesia italiana sotto i quaranta. Diverse sono in effetti le provenienze geografiche, diverse le poetiche, diverse le intonazioni di queste venti voci poetiche, che hanno ottenuto grazie a questi volumi una discreta affermazione, hanno avuto recensioni e vinto premi.
Una raccolta antologica, che li presenti a un pubblico di lingua diversa con una decina di poesie a testa, una scheda introduttiva e qualche essenziale indicazione bio-bibliografica, appare oggi come un possibile bel coronamento di tanto impegno e di tanta passione.

Research paper thumbnail of Disabile chi? La vulnerabilità del corpo che tace

Disabile chi? La vulnerabilità del corpo che tace (Milano, Mimesis), 2020

Negli ultimi anni la disabilità è entrata nella retorica mediatica grazie a una serie di libri ch... more Negli ultimi anni la disabilità è entrata nella retorica mediatica grazie a una serie di libri che ha avuto il merito di raccontare le asperità di quest’esperienza (sdoganando pensieri indicibili in cui persino un genitore è avvolto), e grazie a una maggiore presenza di disabili negli spazi televisivi e nella rete, dove si denunciano discriminazioni sociali e si descrive la dimensione quotidiana di questa condizione. Tuttavia tale esposizione mediatico-letteraria serve solo a estetizzare la disabilità per spingere all’indignazione o per rappresentare una sorta di riscatto consolatorio – “sì, lui è così, ma ce l’ha fatta”. Questo atteggiamento edificante rischia di non rivelare il reale valore della disabilità, che riguarda la vulnerabilità della nostra specie esposta al rischio biologico dei giorni (tra l’altro, un potente rimosso del western way of life). Per evitare l’accettazione fantasma dovremmo ripensare un concetto più fluido di norma solo dopo aver scelto di restare fedeli a questa immanente rottura nell’ordine dell’esistenza.

Research paper thumbnail of Prefazione

In nessun luogo si chiede di te (Faloppio (CO), Lietocolle), 2017

Prefazione all'antologia (da me curata) di poesie inedite di Gianni Di Fusco (dalle raccolte "Nel... more Prefazione all'antologia (da me curata) di poesie inedite di Gianni Di Fusco (dalle raccolte "Nel buio delle rese", "Lontananze", "In nessun luogo si chiede di te"). Con una nota di lettura ("Solo luce") di Luigi Natale.

Research paper thumbnail of Roberto Cescon: «La ferita della perdita» (Intervista di Mario Famularo, in «Atelier» 94, 2019

Research paper thumbnail of Il postmoderno letterario è tutta colpa dell'herpes zoster

F. Conte (a cura di), Conversazioni sul postmoderno. Letture critiche del nostro tempo (Milano, Mimesis), 2013

Il postmoderno non è un fenomeno prettamente letterario, perché la sua origine va cercata in arch... more Il postmoderno non è un fenomeno prettamente letterario, perché la sua origine va cercata in architettura e, soprattutto, nella rivoluzione antropologica che ha segnato la società postindustriale.
Tali mutamenti tuttavia hanno avuto importanti ripercussioni in campo letterario. Centrale è senza dubbio la questione del romanzo, che perde la sua identità di prosa del mondo ed epopea borghese, poiché non sembra più possibile rappresentare la realtà complessa, i cui frammenti non riescono ad essere riordinati nemmeno dalla scienza e dalla filosofia. Ecco allora che il mondo diviene un labirinto senza centro e senza uscita. L’uomo cerca un senso dietro la superficie delle cose, ma una pellicola di mistero lo allontana ineluttabilmente dalle risposte e anzi amplifica l’idea che il mondo sia retto da un complotto che avvolge la verità. E siccome la scrittura è concepita come la trascrizione dell’universo, diventa universo essa stessa, perdendo la sua oggettività, così che la realtà diventa testo e svanisce nel labirinto.
Il postmoderno non è però una tendenza circoscrivibile cronologicamente, ma una categoria spirituale, dal momento che i suoi caratteri formali - l’intertestualità, la parodia, la metanarrazione - si possono riscontrare anche in opere di altre epoche storiche. A dire il vero, in ogni epoca possono esserci momenti di crisi, come quelli che hanno caratterizzato la modernità, nei quali si mette in discussione il passato, perché ci si accorge che il passato ci condiziona, ci sta addosso, ci ricatta. Dopo che l’avanguardia tenta di sfigurarlo concentrandosi su innovazione e rottura, arriva il momento in cui si riconosce che il passato deve essere rivisitato con ironia, in modo non innocente, col risultato che esso viene esplorato con criteri “estetici”, cioè mediante citazioni e collage, i quali rendono tutto sincronico e schiacciato in un perpetuo presente, come un museo di immagini da combinare in modo arbitrario e da “consumare” con nostalgia.
La prima conseguenza di questa concezione liquida del passato è che il romanzo postmoderno tende a manipolare generi e forme tradizionali, facendone però un uso necrofilo, ossia il recupero si accompagna in qualche modo alla loro estinzione, poiché diventano gusci vuoti da assemblare con ironia. Gli stessi confini tra i generi tendono a sfumare, di modo che la non fiction, il giornalismo e la graphic novel trovano diritto di cittadinanza nelle opere narrative, rendendo il canone più permeabile, in quello che sembra essere ormai un processo irreversibile di lunga durata.
Non va dimenticato il rapporto con i media, verso i quali nella società trasparente si instaura un’osmosi tra spaesamento e appartenenza a causa dell’alleggerimento della verità del messaggio.
La situazione italiana risulta anomala rispetto al quadro internazionale, perché la critica ha sempre snobbato il problema del postmoderno, ritenendolo una moda del declino letterario occidentale. Sembra tuttavia che nel nostro Paese il postmoderno rappresenti l’andata verso le masse dell’avanguardia, che, esauriti i suoi presupposti polemici, ha subito un processo di normalizzazione, sebbene già al suo interno presentasse esiti formali post. In particolare dopo la cesura Eco del 1980 in Italia si distinguono il postmoderno culturale (Eco, Calvino, Volponi e Tabucchi), diretto (Tondelli) e genetico (i cannibali, la letteratura pulp e splatterpunk).
È opinione consolidata che la stagione letteraria postmoderna sia esaurita in ragione di motivi socio-politici (il mutamento degli scenari geopolitici mondiali, che si possono riassumere nell’attentato alle Torri Gemelle, ha ricordato che la realtà non può essere edulcorata mediante la testualità e l’ironia), filosofici (le mancate promesse della postmodernità e l’avvento della necessità di un nuovo realismo) e letterari (dopo la sbornia ironica del disincanto, si sta imponendo una nuova narrativa capace di recuperare l’etica del narrare e di nuovo fiduciosa nella parola che può curare).
Allora, se il postmoderno è stato Come ha detto Liala, ti amo disperatamente, un modo per uscire dal postmoderno è dire: nonostante Liala, ti amo disperatamente. Nonostante l’incombere della tradizione, bisogna ancora sperare parola. Solo così la dichiarazione d’amore, dissolta l’ironia, si caricherà di nuovo senso.

Research paper thumbnail of Il corpo nella poesia del Novecento

C. Furlanetto, C. Tondo (a cura di), Le voci del corpo (Milano, Mimesis), 2014

Ciascuno è il suo corpo e ha il suo corpo con cui può andare al cuore delle cose e fare esperienz... more Ciascuno è il suo corpo e ha il suo corpo con cui può andare al cuore delle cose e fare esperienza del limite. Ogni epoca ha la sua immagine del corpo, così come una lingua per rappresentarlo.
Nel Novecento, a una maggiore disgregazione dell’identità percepita dal poeta corrisponde una maggiore attenzione al corpo deformato, sezionato o ibridato.
Il trauma della Grande Guerra e la crisi dei fondamenti determinano la pietrificazione del corpo nei versicoli de Il Porto Sepolto e la teatralizzazione del poeta saltimbanco, che mette a nudo in Aldo Palazzeschi la mercificazione borghese del sentire. Per Andrea Zanzotto il corpo esiste nel testo ogni volta in cui si ha un atto di lingua, intesa come denso magma di significanti, dove si dissolvono l’identità e il paesaggio. L’esattezza inflessibile della scrittura di Valerio Magrelli pone il problema della percezione, intesa come atto biologico, di cui la scrittura è metafora: la mano-penna è una protesi che permette al poeta di riconoscersi, l’occhio miope media tra il mondo-cervello e l’ambiente esterno.

Research paper thumbnail of Esordi | 2020

Esordi (Fondazione Pordenonelegge), 2020

Esordi − Un nuovo progetto di poesia Esordire, come principiare, come nascere, ha nel suo seme u... more Esordi − Un nuovo progetto di poesia

Esordire, come principiare, come nascere, ha nel suo seme un
che di lontano dal calcolo e dall’agire razionale. Ha a che
vedere con la fiducia che l’esistere sia un atto in qualche modo
rivoluzionario, anche quando si tratti di un singolo chicco che
spinge nel buio della terra. Farsi carico di questa piccola
rivoluzione, proprio nel momento in cui ogni rivoluzione
sembra insensata e inutile, è forse compito della poesia.
Abbiamo scelto tre esordi, ai quali chiediamo di dare credito e
fiducia. Non è stata una scelta generazionale, perché il generare
può essere fertile a qualunque età e anche perché già esistono
altre realtà che propongono giovani poeti. La gioventù e la
meraviglia che si sono ricercate sono invece quelle della lingua,
dello sguardo e del pensiero, all’interno di testi che finora non
abbiano trovato una destinazione compiuta sulla carta.
Abbiamo invitato poeti e critici a confrontarsi sulle tre raccolte,
per ricreare uno spazio pubblico dove discutere nel merito dei
testi.
Facendo tesoro delle esperienze precedenti, Esordi vuole
dunque essere un radar che indaga sul contemporaneo,
offrendo a tre autori l’occasione di esordire in un luogo
importante come Pordenonelegge. Uno sguardo in divenire
sulla lingua del nostro tempo: qualcosa che in Italia, oggi più
che mai, sembra essere necessario.

Il comitato di lettura è composto da: Roberto Cescon, Azzurra D’Agostino, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi, Franca Mancinelli, che hanno curato l'ebook.

Per il primo ebook (scaricabile dal sito pordenonelegge.it) sono state selezionate le sillogi degli esordienti: Alessia Bettin ("Ci aspettano estati tropicali"), Lorenzo Di Palma ("La lepre e il ragazzo") e Luigi Fasciana ("Nodi"). I loro testi sono stati accompagnati dalle note di lettura di Gabriel Del Sarto, Sebastiano Gatto, Francesca Matteoni, Stefano Raimondi, Mary Barbara Tolusso e Giovanni Turra.

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Young Italian Poetry − Collana Gialla Anthology (Fondazione Pordenonelegge), 2020

The long enterprise of seeking poetic talent and the promotion of poetry that Pordenonelegge star... more The long enterprise of seeking poetic talent and the promotion of poetry that Pordenonelegge started about ten years ago, has long resulted in actual support with the publication of 4 books of poetry a year in occasion of the festival. Year after year we have presented 20 new or up-and-coming authors, whom we followed for the duration of the entire year. Half of these poets are under 35 and, overall, they mirror the landscape of Italian poetry under 40. Different are the geographical origins, the poetics, and the intonations of these poetic voices, which, thanks to these volumes, have received a certain recognition, reviews, and prizes. An anthology that presents them to a new public in a different language, with ten poems for each author, an introduction, and a few biobibliographical notes, seems today the crowning achievement of so much commitment and passion.

Translated by Francesca Benocci.

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Junge Dichter Italiens − Anthologie der Gelben Reihe (Fondazione Pordenonelegge), 2020

Aus der langen Arbeit der Suche und der Förderung der Lyrik, von Pordenonelegge etwa vor zehn Jah... more Aus der langen Arbeit der Suche und der Förderung der Lyrik, von Pordenonelegge etwa vor zehn Jahren begonnen, geht seit einiger Zeit eine konkrete Unterstützung hervor, das heißt die Veröffentlichung von 4 Bänden zu jedem Festival. Jahr für Jahr schlugen wir 20 unbekannte oder fast unbekannte Autoren vor, um die wir uns im Lauf des ganzen Jahres kümmerten. Die Hälfte dieser Dichter ist under 35 und insgesamt haben wir ein gültiges Panorama der italienischen Dichter unter vierzig vor Augen. Unterschiedlich ist die geographische Herkunft, unterschiedlich die Poetik, unterschiedlich die Intonation dieser zwanzig Dichterstimmen, die dank dieser Veröffentlichungen einen bescheidenen Erfolg hatten, rezensiert wurden und Preise bekammen.
Eine Anthologie, mit der sie einer fremdsprachlichen Leserschaft vorgestellt werden - jeder mit etwa zehn Gedichten, einer kurzen Einführung und Biobibliographie - , stellt jetzt eine mögliche Krönung des leidenschaftlichen Einsatzes dar.

Übersetzung von Marianne Schneider.

Research paper thumbnail of Jóven Poesía Italiana − Antología de la Colección Amarilla

Jóven Poesía Italiana − Antología de la Colección Amarilla (Fondazione Pordenonelegge) , 2020

El largo trabajo de búsqueda de talentos y de promoción de la poesía empezado por Pordenonelegge ... more El largo trabajo de búsqueda de talentos y de promoción de la poesía empezado por Pordenonelegge hace diez años, ha desembocado desde hace tiempo en un soporte concreto, o sea en la publicación de 4 libros en ocasión del festival.
Año tras año propusimos 20 autores nuevos o en vía de afirmación, que seguimos por todo el transcurso del año. La mitad de esos poetas es under 35, y en conjunto estamos frente a una panorámica valiosa de la poesía italiana bajo los cuarenta. Distintas de hecho son las proveniencias geográficas, distintas las poéticas, distintas las entonaciones de estas veinte voces poéticas, que han obtenido gracias a estos volúmenes una discreta afirmación, han tenido reseñas y ganado premios.
Una colección antológica, que los presente a un público de diferente idioma con una decena de poemas por cada uno, una ficha introductoria y algunas esenciales indicaciones bio-bibliográficas, aparece hoy como un posible lindo coronamiento a tanto empeño y a tanta pasión.

Traduzione di Antonio Nazzaro
Revisione della traduzione di Luis Guillermo Franquiz

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Jeune poésie italienne − Anthologie de la «Collana Gialla (Fondazione Pordenonelegge), 2020

Pordenonelegge il y a une dizaine d'années, a depuis longtemps donné lieu à un soutien concret, à... more Pordenonelegge il y a une dizaine d'années, a depuis longtemps donné lieu à un soutien concret, à savoir la publication de 4 volumes à l'occasion du festival. Année après année, nous avons proposé 20 auteurs nouveaux ou émergents, que nous avons suivis tout au long de l'année. La moitié de ces poètes ont moins de 35 ans et, dans l'ensemble, nous avons une bonne vue d'ensemble de la poésie italienne de moins de quarante ans. En fait, il y a différentes origines géographiques, différentes poétiques, différentes intonations de ces vingt voix poétiques, qui ont obtenu grâce à ces volumes une affirmation remarquable, ont eu des critiques et ont gagné des prix.
Un recueil anthologique, qui les présente à un public d'une langue différente avec une dizaine de poèmes chacun, une carte d'introduction et quelques indications bio-bibliographiques essentielles, apparaît aujourd'hui comme un beau couronnement possible de tant d'engagement et tellement de passion.

Traduit par Michele Bevilacqua.

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Giovane Poesia Italiana. Antologia della Collana Gialla (Fondazione Pordenonelegge), 2020

Il lungo lavoro di ricerca di talenti e di promozione della poesia iniziato da pordenonelegge una... more Il lungo lavoro di ricerca di talenti e di promozione della poesia iniziato da pordenonelegge una decina d’anni fa, è sfociato da tempo in supporto concreto, ovvero nella pubblicazione di 4 volumi in occasione del festival. Anno dopo anno abbiamo proposto 20 autori nuovi o in via di affermazione, che abbiamo seguito per tutto il corso dell’anno. La metà di questi poeti è under 35, e nel complesso siamo di fronte a una panoramica valida della poesia italiana sotto i quaranta. Diverse sono in effetti le provenienze geografiche, diverse le poetiche, diverse le intonazioni di queste venti voci poetiche, che hanno ottenuto grazie a questi volumi una discreta affermazione, hanno avuto recensioni e vinto premi.
Una raccolta antologica, che li presenti a un pubblico di lingua diversa con una decina di poesie a testa, una scheda introduttiva e qualche essenziale indicazione bio-bibliografica, appare oggi come un possibile bel coronamento di tanto impegno e di tanta passione.

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Disabile chi? La vulnerabilità del corpo che tace (Milano, Mimesis), 2020

Negli ultimi anni la disabilità è entrata nella retorica mediatica grazie a una serie di libri ch... more Negli ultimi anni la disabilità è entrata nella retorica mediatica grazie a una serie di libri che ha avuto il merito di raccontare le asperità di quest’esperienza (sdoganando pensieri indicibili in cui persino un genitore è avvolto), e grazie a una maggiore presenza di disabili negli spazi televisivi e nella rete, dove si denunciano discriminazioni sociali e si descrive la dimensione quotidiana di questa condizione. Tuttavia tale esposizione mediatico-letteraria serve solo a estetizzare la disabilità per spingere all’indignazione o per rappresentare una sorta di riscatto consolatorio – “sì, lui è così, ma ce l’ha fatta”. Questo atteggiamento edificante rischia di non rivelare il reale valore della disabilità, che riguarda la vulnerabilità della nostra specie esposta al rischio biologico dei giorni (tra l’altro, un potente rimosso del western way of life). Per evitare l’accettazione fantasma dovremmo ripensare un concetto più fluido di norma solo dopo aver scelto di restare fedeli a questa immanente rottura nell’ordine dell’esistenza.

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In nessun luogo si chiede di te (Faloppio (CO), Lietocolle), 2017

Prefazione all'antologia (da me curata) di poesie inedite di Gianni Di Fusco (dalle raccolte "Nel... more Prefazione all'antologia (da me curata) di poesie inedite di Gianni Di Fusco (dalle raccolte "Nel buio delle rese", "Lontananze", "In nessun luogo si chiede di te"). Con una nota di lettura ("Solo luce") di Luigi Natale.