Davide Stefani | Università degli Studi di Milano - State University of Milan (Italy) (original) (raw)
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Database contenente lo spoglio del manoscritto milanese, ospitato dal sito dell'Area Musicologia ... more Database contenente lo spoglio del manoscritto milanese, ospitato dal sito dell'Area Musicologia del Dip. di Beni culturali e ambientali dell’Università degli Studi di Milano
La musica sacra nella Milano del Settecento, 2014
Tra la numerosa messe di documenti conservati presso l’Archivio della Veneranda Fabbrica del Duom... more Tra la numerosa messe di documenti conservati presso l’Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano è presente il Gerletto, un volume interamente manoscritto in cui sono annotate alla rinfusa una serie di informazioni e resoconti di avvenimenti riguardanti la cappella musicale della Metropolitana, tra la seconda metà del Seicento e i primi decenni dell’Ottocento. L’insieme di questi dati, opportunamente riordinati, può offrire allo studioso una vivida fotografia dell’organizzazione quotidiana e dei regolamenti interni di tale istituzione, temi toccati solo di riflesso in numerosi contributi musicologici, eppur mai indagati appieno in questa prospettiva. L’occasione assume maggior valore grazie all'esistenza di un secondo esemplare nello stesso archivio, e di un terzo conservato presso la Biblioteca Ambrosiana, rendendo più agevole la ricostruzione delle informazioni in essi contenute.
Antonio Brioschi e il nuovo stile musicale del Settecento lombardo, 2010
L’importanza di Milano e della Lombardia nella geografia e nella cultura musicale del Settecento ... more L’importanza di Milano e della Lombardia nella geografia e nella cultura musicale del Settecento europeo si lega significativamente alla musica strumentale e, in particolare, allo sviluppo della sinfonia. La sfida proposta dagli atti di questo convegno parte dal ruolo di Antonio Brioschi per coinvolgere, in una complessiva riconsiderazione del Settecento strumentale lombardo, gli altri autori fautori di un ‘nuovo’ stile di rilevanza europea.
Conference Papers by Davide Stefani
La documentazione ottocentesca del Teatro alla Scala, sparpagliata tra diversi archivi milanesi, ... more La documentazione ottocentesca del Teatro alla Scala, sparpagliata tra diversi archivi milanesi, permette di ricostruirne quasi giorno per giorno la gestione amministrativa e l’organizzazione interna. Il nucleo più significativo è rappresentato dal fondo Spettacoli pubblici conservato nell’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana di Milano, solo di recente fatto oggetto d’indagine, sia per l’amministrazione del teatro sia per l’organizzazione orchestrale: sono oltre cento cartelle di testimonianze, distribuite in maniera discontinua tra la fine del secolo XVIII e la Restaurazione, e invece più esaurienti, con faldoni anno per anno, dalla Restaurazione all’Unità. È così possibile, ad esempio, conoscere gli organici, le forme di reclutamento e assunzione dei musicisti, la disposizione dell’orchestra, le norme che regolavano i rapporti tra orchestra, governo e impresa, le differenti mansioni tra primo violino, maestro al cembalo e direttore d’orchestra e via dicendo.
Un ruolo scomodo spettava all’ispettore d’orchestra, che dipendeva direttamente dalla direzione teatrale: era incaricato di vegliare sulla condotta degli orchestrali e di redigere rapporti quotidiani riportando gli abusi e le negligenze dei suonatori. Lo studio dei materiali relativi a questa figura mira da una parte a descriverne nel dettaglio le mansioni, anche attraverso le vicende biografico-professionali dei diversi personaggi che tennero la carica, dall’altra a restituire lo stato dell’orchestra scaligera, in un periodo di cruciali riforme, trasformazioni e innovazioni.
Program notes by Davide Stefani
Critical revisions by Davide Stefani
Book designer projects by Davide Stefani
Database contenente lo spoglio del manoscritto milanese, ospitato dal sito dell'Area Musicologia ... more Database contenente lo spoglio del manoscritto milanese, ospitato dal sito dell'Area Musicologia del Dip. di Beni culturali e ambientali dell’Università degli Studi di Milano
La musica sacra nella Milano del Settecento, 2014
Tra la numerosa messe di documenti conservati presso l’Archivio della Veneranda Fabbrica del Duom... more Tra la numerosa messe di documenti conservati presso l’Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano è presente il Gerletto, un volume interamente manoscritto in cui sono annotate alla rinfusa una serie di informazioni e resoconti di avvenimenti riguardanti la cappella musicale della Metropolitana, tra la seconda metà del Seicento e i primi decenni dell’Ottocento. L’insieme di questi dati, opportunamente riordinati, può offrire allo studioso una vivida fotografia dell’organizzazione quotidiana e dei regolamenti interni di tale istituzione, temi toccati solo di riflesso in numerosi contributi musicologici, eppur mai indagati appieno in questa prospettiva. L’occasione assume maggior valore grazie all'esistenza di un secondo esemplare nello stesso archivio, e di un terzo conservato presso la Biblioteca Ambrosiana, rendendo più agevole la ricostruzione delle informazioni in essi contenute.
Antonio Brioschi e il nuovo stile musicale del Settecento lombardo, 2010
L’importanza di Milano e della Lombardia nella geografia e nella cultura musicale del Settecento ... more L’importanza di Milano e della Lombardia nella geografia e nella cultura musicale del Settecento europeo si lega significativamente alla musica strumentale e, in particolare, allo sviluppo della sinfonia. La sfida proposta dagli atti di questo convegno parte dal ruolo di Antonio Brioschi per coinvolgere, in una complessiva riconsiderazione del Settecento strumentale lombardo, gli altri autori fautori di un ‘nuovo’ stile di rilevanza europea.
La documentazione ottocentesca del Teatro alla Scala, sparpagliata tra diversi archivi milanesi, ... more La documentazione ottocentesca del Teatro alla Scala, sparpagliata tra diversi archivi milanesi, permette di ricostruirne quasi giorno per giorno la gestione amministrativa e l’organizzazione interna. Il nucleo più significativo è rappresentato dal fondo Spettacoli pubblici conservato nell’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana di Milano, solo di recente fatto oggetto d’indagine, sia per l’amministrazione del teatro sia per l’organizzazione orchestrale: sono oltre cento cartelle di testimonianze, distribuite in maniera discontinua tra la fine del secolo XVIII e la Restaurazione, e invece più esaurienti, con faldoni anno per anno, dalla Restaurazione all’Unità. È così possibile, ad esempio, conoscere gli organici, le forme di reclutamento e assunzione dei musicisti, la disposizione dell’orchestra, le norme che regolavano i rapporti tra orchestra, governo e impresa, le differenti mansioni tra primo violino, maestro al cembalo e direttore d’orchestra e via dicendo.
Un ruolo scomodo spettava all’ispettore d’orchestra, che dipendeva direttamente dalla direzione teatrale: era incaricato di vegliare sulla condotta degli orchestrali e di redigere rapporti quotidiani riportando gli abusi e le negligenze dei suonatori. Lo studio dei materiali relativi a questa figura mira da una parte a descriverne nel dettaglio le mansioni, anche attraverso le vicende biografico-professionali dei diversi personaggi che tennero la carica, dall’altra a restituire lo stato dell’orchestra scaligera, in un periodo di cruciali riforme, trasformazioni e innovazioni.
Giuseppe Ferdinando Brivio nasce, vive e opera a Milano nella prima met\ue0 del XVIII secolo ment... more Giuseppe Ferdinando Brivio nasce, vive e opera a Milano nella prima met\ue0 del XVIII secolo mentre, negli stessi anni e nella stessa area, nasce, vive e opera Giuseppe Brivio \u2018della Tromba\u2019. Questa singolare coincidenza ha inevitabilmente pesato sulla compilazione di lessici e repertori musicologici. Il reperimento delle fonti, delle stampe e dei manoscritti sparsi in tutto il mondo, attribuiti a \uabGiuseppe Brivio\ubb o, pi\uf9 semplicemente, \uabSig. Brivio\ubb, e la compilazione di un catalogo ragionato hanno permesso di riordinare la biografia del violinista, rivelatosi, allo stato attuale delle ricerche, l'unico autore delle musiche pervenute
La documentazione ottocentesca del Teatro alla Scala, sparpagliata tra diversi archivi milanesi, ... more La documentazione ottocentesca del Teatro alla Scala, sparpagliata tra diversi archivi milanesi, permette di ricostruirne quasi giorno per giorno la gestione amministrativa e l’organizzazione interna. Il nucleo più significativo è rappresentato dal fondo Spettacoli pubblici conservato nell’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana di Milano, solo di recente fatto oggetto d’indagine, sia per l’amministrazione del teatro sia per l’organizzazione orchestrale: sono oltre cento cartelle di testimonianze, distribuite in maniera discontinua tra la fine del secolo XVIII e la Restaurazione, e invece più esaurienti, con faldoni anno per anno, dalla Restaurazione all’Unità. È così possibile, ad esempio, conoscere gli organici, le forme di reclutamento e assunzione dei musicisti, la disposizione dell’orchestra, le norme che regolavano i rapporti tra orchestra, governo e impresa, le differenti mansioni tra primo violino, maestro al cembalo e direttore d’orchestra e via dicendo. Un ruolo scomodo spettava all’ispettore d’orchestra, che dipendeva direttamente dalla direzione teatrale: era incaricato di vegliare sulla condotta degli orchestrali e di redigere rapporti quotidiani riportando gli abusi e le negligenze dei suonatori. Lo studio dei materiali relativi a questa figura mira da una parte a descriverne nel dettaglio le mansioni, anche attraverso le vicende biografico-professionali dei diversi personaggi che tennero la carica, dall’altra a restituire lo stato dell’orchestra scaligera, in un periodo di cruciali riforme, trasformazioni e innovazioni.
Oxford Music Online, 2001