Francesco Aspesi | Università degli Studi di Milano - State University of Milan (Italy) (original) (raw)
Books by Francesco Aspesi
Le vicende e le considerazioni di Grifone e Sirena nei cieli dell'Alessandria del secondo Tolomeo... more Le vicende e le considerazioni di Grifone e Sirena nei cieli dell'Alessandria del secondo Tolomeo traggono spunto dall'inattesa effettiva comparsa dei due ibridi alati della mitologia greca, "grups" e "seiren", nella traduzione dall'ebraico al greco del testo biblico effettuato dai Settanta(due) sapienti venuti da Gerusalemme alla corte del re macedone. Lo splendore e il cosmopolitismo della prima grande metropoli del Mediterraneo antico, voluta da Alessandro, trovano ricca testimonianza nelle fonti antiche: le note al trsto costituiscono il contrappunto documentaristico a una narrazione che, benchè affidata alla fantasia e sospesa fra terra e cielo, non trascura gli aspetti storici e filologici. L'appendice sul lessico sacrale di sostrato, in particolare, testimonia della vocazione all'unità delle popolazioni del Mediterraneo, mare morfologicamente ecumenico, intuita già da Alessandro ma oggi ben lungi dall'essere perseguita.
Presentazione di Alex Passi
Copertina e tavole di Ferruccio Locarno
"Ho apprezzato il raffinato racconto e, non meno, l'apparato erudito"
Luciano Canfora
La distinzione dei generi in antico-egiziano appare, alla luce di questo studio, realizzarsi con ... more La distinzione dei generi in antico-egiziano appare, alla luce di questo studio, realizzarsi con le stesse modalità che si riscontrano nelle lingue semitiche. La suddivisione dell'intero lessico di tali lingue in nomi "maschili" e "femminili" si configura come condizionata prevalentemente dalla forma dei nomi stessi e dalla diffusione dei suffissi in -t come elementi di derivazione. Il libro vuol quindi essere un contributo alla conoscenza della formazione nominale camito-semitica e un apporto della linguistica storica allo studio della categoria del genere grammaticale.
Presentazione di Vermondo Brugnatelli (pp. 5-7)
""Presentazione di Mario Negri "Due 'archeonimi' li definisce Aspesi, ovvero due denominazioni... more ""Presentazione di Mario Negri
"Due 'archeonimi' li definisce Aspesi, ovvero due denominazioni di altrettanti archetipi, i cui significati s'intrecciano e ancora permangono, attraverso una sorprendente catena di prestiti, nell'immagine della fanciulla attraente, capace di dolci parole, e in quella del cammino tortuoso, costretto in uno spazio intricato"
Sergio Ribichini in 'Archeo. Attualità del passato, anno XXVII, n. 11 (321), novembre 2011, p. 114".
Altre recensioni:
Giovanni Garbini, "Studi Micenei e Egeo-Anatolici" 54 (2012), pp. 376-78.
Milano, Edizioni Unicopli, 1982 (terza edizione riveduta e ampliata) Capitolo 9 : Cenni introdutt... more Milano, Edizioni Unicopli, 1982 (terza edizione riveduta e ampliata)
Capitolo 9 : Cenni introduttivi alla fonologia generativa, pp.117-37
Papers by Francesco Aspesi
Philoxenia. Viaggi e viaggiatori nella Grecia di ieri e di oggi. Axion esti: per Lello Zanetto (a cura di Andrea Capra, Stefano Martinelli Tempesta, Cecilia Nobili) - Sesto SG , 2020
"Enthymema" 23 (2019), pp. 416-433, 2019
Il gioco del mondo, diffuso in Italia e in parecchi altri paesi anche extra-europei con denominaz... more Il gioco del mondo, diffuso in Italia e in parecchi altri paesi anche extra-europei con denominazioni diverse, è uno dei giochi infantili che maggiormente ha attratto l'attenzione degli studi etnografici, per i suoi ri-mandi al rito e al mito, connessi alle specifiche modalità del percorso d'an-data e ritorno entro uno schema tracciato a terra. Attraverso considerazioni d'ordine lessicale e storico, s'intende evidenziare e giustificare la natura la-birintica del gioco, ad oggi solo sporadicamente ipotizzata. In appendice, una testimonianza della scrittrice Carla Muschio. Parole chiave-Mondo; Campana; Gioco; Labirinto; Mundus; Rito. Abstract-The Mondo (Italian word for Hopscotch) is one of the most known children's playground games. In Italy and across the globe, this game is called by several different names, even in the same language and nation. Since it is connected to the rite and the myth, being a sort of initiation path represented into a scheme drawn on the ground, it has been the object of more than one ethnographic research. By analyzing some lexical and historical evidences, this paper aims to stress and motivate the labyrinthic nature of the Mondo game, which has been rarely proposed since now. As an appendix, a testimony by the writer Carla Muschio.
Afroasiatica Romana, Eds. Alessio Agostini, Maria Giulia Amatasi Guzzo - Quaderni di Vicino Oriente, 2017
The parallelism between tabbur ha'arez and bam°te ha'arez in the biblical text shows a deep conn... more The parallelism between tabbur ha'arez and bam°te ha'arez in the biblical text shows a deep connection of bamâ with the same mythical conceptions about the cosmic navel of the Greek world. As a consequence, the comparison of Hebrew bamâ with Greek βωμος is reformulated on the basis of the Aegean-Canaanite substratum.
The so-called “lustral basins” of the Cretan palaces have been seen by the archaeologists as the... more The so-called “lustral basins” of the Cretan palaces have been seen by the archaeologists as the reproduction in architectural terms of the Cretan cave sanctuaries. Comparative remarks founded on reasonable interpretation of some Linear A texts induce to reconstruct a common pre-greek name *da/ubur for both of them. Greek labuvrinqo" “labyrinth”, recorded as da-pu2-ri-to- (*dabur-inthos) in the Linear B archives at Knossos, seems to have been coined just from *da/ubur by the new arrived Mycenaeans, to denote the whole Knossian Palace as the site of this meaningful place of worship. This paper aim to analyze the adequacy of the occurrences of da- pu2-ri-to- to indicate also the Amnisos cave, mentioned by Homer and characterized by a meander-structure that enclose the focus of worship
"Incontri Linguistici" 38 (2015), pp. 151-157
"DO-SO-MO" Fascicula Mycenologica Classica Polona 10 (2014), 2014
The focus of this paper is to investigate the presence of the bee in the cultural and sacred sphe... more The focus of this paper is to investigate the presence of the bee in the cultural and sacred spheres of the Minoan world, especially in Thera, in the light of epigraphic, linguistic and iconographic evidence. Special attention is given to the interpretation of the Theran "Flotilla fresco".
Muscariello, Marta (a cura di), PHILOIN - Scritti in onore di Mario Enrietti e Renato Gendre, "Alessandria" 6-7 (2012-2013), pp. 3-17, 2013
ANNALI del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati. Sezione Linguistica. AION N.S.2 (2013), pp. 21-36.
Arcodia, G.F., Da Milano, F., Iannaccaro, G., Zublena, P. (a cura di), Tilelli. Scritti in onore di Vermondo Brugnatelli, Roma (Caissa) 2013, pp. 15-22
Le tavolette micenee in Lineare B, sia quelle cretesi di Cnosso e Khania, sia quelle continentali... more Le tavolette micenee in Lineare B, sia quelle cretesi di Cnosso e Khania, sia quelle continentali di Pilo, Micene, Tirinto e Tebe, presentano un consistente numero di teonimi, alcuni dei quali riferibili al pantheon propriamente greco. In alcuni teonimi attestati solo negli archivi di Cnosso si riconoscono evidenti influenze di un pantheon autoctono minoico, al quale sono attribuibili nomi femminili come Qe-ra-si-ja e altri, in particolare E-re-u-ti-ja (Boëlle 2004: 142-182) 1 . Benché esso trovi ampia continuazione nel greco alfabetico 2 e Ilizia venga assunta nel pantheon greco a pieno titolo, la sua origine cretese appare fuori discussione, a partire dalla testimonianza di Omero che in Od. XIX, 183 colloca la residenza di Ilizia nella grotta dell'Amnisos (Willets 1962: 168-169 e note). 3 Tale testimonianza omerica trova una precisa corrispondenza nel contenuto della tavoletta micenea da Cnosso KN Gg 705:
I - Intervento sulla mediazione dell'aramaico nel passaggio della scrittura fenicia al greco. II... more I - Intervento sulla mediazione dell'aramaico nel passaggio della scrittura fenicia al greco.
II - Flussi a Occidente nel Mediterraneo dell'VIII secolo
Filigheddu, P. (a cura), Circolazioni culturali nel Mediterraneo antico, Sassari, 24-27 aprile 19... more Filigheddu, P. (a cura), Circolazioni culturali nel Mediterraneo antico, Sassari, 24-27 aprile 1991, Cagliari 1994, pp. 31-40
Le vicende e le considerazioni di Grifone e Sirena nei cieli dell'Alessandria del secondo Tolomeo... more Le vicende e le considerazioni di Grifone e Sirena nei cieli dell'Alessandria del secondo Tolomeo traggono spunto dall'inattesa effettiva comparsa dei due ibridi alati della mitologia greca, "grups" e "seiren", nella traduzione dall'ebraico al greco del testo biblico effettuato dai Settanta(due) sapienti venuti da Gerusalemme alla corte del re macedone. Lo splendore e il cosmopolitismo della prima grande metropoli del Mediterraneo antico, voluta da Alessandro, trovano ricca testimonianza nelle fonti antiche: le note al trsto costituiscono il contrappunto documentaristico a una narrazione che, benchè affidata alla fantasia e sospesa fra terra e cielo, non trascura gli aspetti storici e filologici. L'appendice sul lessico sacrale di sostrato, in particolare, testimonia della vocazione all'unità delle popolazioni del Mediterraneo, mare morfologicamente ecumenico, intuita già da Alessandro ma oggi ben lungi dall'essere perseguita.
Presentazione di Alex Passi
Copertina e tavole di Ferruccio Locarno
"Ho apprezzato il raffinato racconto e, non meno, l'apparato erudito"
Luciano Canfora
La distinzione dei generi in antico-egiziano appare, alla luce di questo studio, realizzarsi con ... more La distinzione dei generi in antico-egiziano appare, alla luce di questo studio, realizzarsi con le stesse modalità che si riscontrano nelle lingue semitiche. La suddivisione dell'intero lessico di tali lingue in nomi "maschili" e "femminili" si configura come condizionata prevalentemente dalla forma dei nomi stessi e dalla diffusione dei suffissi in -t come elementi di derivazione. Il libro vuol quindi essere un contributo alla conoscenza della formazione nominale camito-semitica e un apporto della linguistica storica allo studio della categoria del genere grammaticale.
Presentazione di Vermondo Brugnatelli (pp. 5-7)
""Presentazione di Mario Negri "Due 'archeonimi' li definisce Aspesi, ovvero due denominazioni... more ""Presentazione di Mario Negri
"Due 'archeonimi' li definisce Aspesi, ovvero due denominazioni di altrettanti archetipi, i cui significati s'intrecciano e ancora permangono, attraverso una sorprendente catena di prestiti, nell'immagine della fanciulla attraente, capace di dolci parole, e in quella del cammino tortuoso, costretto in uno spazio intricato"
Sergio Ribichini in 'Archeo. Attualità del passato, anno XXVII, n. 11 (321), novembre 2011, p. 114".
Altre recensioni:
Giovanni Garbini, "Studi Micenei e Egeo-Anatolici" 54 (2012), pp. 376-78.
Milano, Edizioni Unicopli, 1982 (terza edizione riveduta e ampliata) Capitolo 9 : Cenni introdutt... more Milano, Edizioni Unicopli, 1982 (terza edizione riveduta e ampliata)
Capitolo 9 : Cenni introduttivi alla fonologia generativa, pp.117-37
Philoxenia. Viaggi e viaggiatori nella Grecia di ieri e di oggi. Axion esti: per Lello Zanetto (a cura di Andrea Capra, Stefano Martinelli Tempesta, Cecilia Nobili) - Sesto SG , 2020
"Enthymema" 23 (2019), pp. 416-433, 2019
Il gioco del mondo, diffuso in Italia e in parecchi altri paesi anche extra-europei con denominaz... more Il gioco del mondo, diffuso in Italia e in parecchi altri paesi anche extra-europei con denominazioni diverse, è uno dei giochi infantili che maggiormente ha attratto l'attenzione degli studi etnografici, per i suoi ri-mandi al rito e al mito, connessi alle specifiche modalità del percorso d'an-data e ritorno entro uno schema tracciato a terra. Attraverso considerazioni d'ordine lessicale e storico, s'intende evidenziare e giustificare la natura la-birintica del gioco, ad oggi solo sporadicamente ipotizzata. In appendice, una testimonianza della scrittrice Carla Muschio. Parole chiave-Mondo; Campana; Gioco; Labirinto; Mundus; Rito. Abstract-The Mondo (Italian word for Hopscotch) is one of the most known children's playground games. In Italy and across the globe, this game is called by several different names, even in the same language and nation. Since it is connected to the rite and the myth, being a sort of initiation path represented into a scheme drawn on the ground, it has been the object of more than one ethnographic research. By analyzing some lexical and historical evidences, this paper aims to stress and motivate the labyrinthic nature of the Mondo game, which has been rarely proposed since now. As an appendix, a testimony by the writer Carla Muschio.
Afroasiatica Romana, Eds. Alessio Agostini, Maria Giulia Amatasi Guzzo - Quaderni di Vicino Oriente, 2017
The parallelism between tabbur ha'arez and bam°te ha'arez in the biblical text shows a deep conn... more The parallelism between tabbur ha'arez and bam°te ha'arez in the biblical text shows a deep connection of bamâ with the same mythical conceptions about the cosmic navel of the Greek world. As a consequence, the comparison of Hebrew bamâ with Greek βωμος is reformulated on the basis of the Aegean-Canaanite substratum.
The so-called “lustral basins” of the Cretan palaces have been seen by the archaeologists as the... more The so-called “lustral basins” of the Cretan palaces have been seen by the archaeologists as the reproduction in architectural terms of the Cretan cave sanctuaries. Comparative remarks founded on reasonable interpretation of some Linear A texts induce to reconstruct a common pre-greek name *da/ubur for both of them. Greek labuvrinqo" “labyrinth”, recorded as da-pu2-ri-to- (*dabur-inthos) in the Linear B archives at Knossos, seems to have been coined just from *da/ubur by the new arrived Mycenaeans, to denote the whole Knossian Palace as the site of this meaningful place of worship. This paper aim to analyze the adequacy of the occurrences of da- pu2-ri-to- to indicate also the Amnisos cave, mentioned by Homer and characterized by a meander-structure that enclose the focus of worship
"Incontri Linguistici" 38 (2015), pp. 151-157
"DO-SO-MO" Fascicula Mycenologica Classica Polona 10 (2014), 2014
The focus of this paper is to investigate the presence of the bee in the cultural and sacred sphe... more The focus of this paper is to investigate the presence of the bee in the cultural and sacred spheres of the Minoan world, especially in Thera, in the light of epigraphic, linguistic and iconographic evidence. Special attention is given to the interpretation of the Theran "Flotilla fresco".
Muscariello, Marta (a cura di), PHILOIN - Scritti in onore di Mario Enrietti e Renato Gendre, "Alessandria" 6-7 (2012-2013), pp. 3-17, 2013
ANNALI del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati. Sezione Linguistica. AION N.S.2 (2013), pp. 21-36.
Arcodia, G.F., Da Milano, F., Iannaccaro, G., Zublena, P. (a cura di), Tilelli. Scritti in onore di Vermondo Brugnatelli, Roma (Caissa) 2013, pp. 15-22
Le tavolette micenee in Lineare B, sia quelle cretesi di Cnosso e Khania, sia quelle continentali... more Le tavolette micenee in Lineare B, sia quelle cretesi di Cnosso e Khania, sia quelle continentali di Pilo, Micene, Tirinto e Tebe, presentano un consistente numero di teonimi, alcuni dei quali riferibili al pantheon propriamente greco. In alcuni teonimi attestati solo negli archivi di Cnosso si riconoscono evidenti influenze di un pantheon autoctono minoico, al quale sono attribuibili nomi femminili come Qe-ra-si-ja e altri, in particolare E-re-u-ti-ja (Boëlle 2004: 142-182) 1 . Benché esso trovi ampia continuazione nel greco alfabetico 2 e Ilizia venga assunta nel pantheon greco a pieno titolo, la sua origine cretese appare fuori discussione, a partire dalla testimonianza di Omero che in Od. XIX, 183 colloca la residenza di Ilizia nella grotta dell'Amnisos (Willets 1962: 168-169 e note). 3 Tale testimonianza omerica trova una precisa corrispondenza nel contenuto della tavoletta micenea da Cnosso KN Gg 705:
I - Intervento sulla mediazione dell'aramaico nel passaggio della scrittura fenicia al greco. II... more I - Intervento sulla mediazione dell'aramaico nel passaggio della scrittura fenicia al greco.
II - Flussi a Occidente nel Mediterraneo dell'VIII secolo
Filigheddu, P. (a cura), Circolazioni culturali nel Mediterraneo antico, Sassari, 24-27 aprile 19... more Filigheddu, P. (a cura), Circolazioni culturali nel Mediterraneo antico, Sassari, 24-27 aprile 1991, Cagliari 1994, pp. 31-40
Silvestri, D., Marra, A., Pinto, I. (a cura di), Saperi e sapori mediterranei. La cultura dell'al... more Silvestri, D., Marra, A., Pinto, I. (a cura di), Saperi e sapori mediterranei. La cultura dell'alimentazione e i suoi riflessi linguistici (Napoli, 13-16 ottobre 1999), 3 voll., Napoli 2002, III, pp. 919-29
"AION", vol. 37 (Nuova Serie XXVII - 1977), pp. 393-401
1 - Considerazioni sullo studio dei rapporti fra lingue camito-semitiche e lingue indeuropee (197... more 1 - Considerazioni sullo studio dei rapporti fra lingue camito-semitiche e lingue indeuropee (1978)
2 - Possibilità e limiti di un'odierna fonematica storico-comparativa camito-semito-indeuropea (1981)
Estratto da:
Studi di Linguistica Camito-Semitica
Milano (Centro Studi Camito-Semitici) 2004
ISBN 88-901537-0-9
Contiene altri 17 studi, una presentazione di Vermondo Brugnatelli e una postfazione dell'Autore
Aa. Vv., Contributi di orientalistica, glottologia e dialettologia, Milano (Cisalpino-Goliardica)... more Aa. Vv., Contributi di orientalistica, glottologia e dialettologia, Milano (Cisalpino-Goliardica) 1986, pp. 53-59.
"ACME" 36 (1983), pp. 51-59
"La Parola del Passato" 195 (1980), pp. 434-35
Pennacchietti, F., Roccati, A. (a cura di), Atti della Terza Giornata di Studi Camito-Semitici e ... more Pennacchietti, F., Roccati, A. (a cura di), Atti della Terza Giornata di Studi Camito-Semitici e Indoeuropei, Roma 1984, pp. 75-84
45 contributions: I- HAMITO-SEMITIC, INDO-EUROPEAN, MEDITERRANEAN SUBSTRATUM * Maria Giulia Amad... more 45 contributions:
I- HAMITO-SEMITIC, INDO-EUROPEAN, MEDITERRANEAN SUBSTRATUM
* Maria Giulia Amadasi "Une inscription archaïque de Byblos"
* Alba Fedeli " I manoscritti di Saana: fogli sparsi che diventano Corani"
* Sergio Noja Noseda "Un foglio del Pentateuco samaritano con traduzione in arabo nei manoscritti dell’Ambrosiana"
* Emidio Vergani "L’arpa di Mosè. Esempi di ricezione dell’Antico Testamento nel cristianesimo siriaco"
* Patrizia Piacentini "Frontiere dell’Egitto, limiti del mondo"
* Alessandro Roccati "Comunità linguistica e comunità testuale nella tradizione dell’egiziano"
* Renato Arena "Askálabos"
* Laura Biondi "Prestiti biblici in testi grammaticali del Medioevo latino: alcuni esempi"
* Maria Patrizia Bologna "Storia e tipologia nella comparazione linguistica: a proposito di costrutto del greco omerico"
* Giovanni Bonfadini "I latinismi nel 'Lessico dialettale della Svizzera Italiana' "
* Guido Cifoletti "Ebraismi passati attraverso il latino della Vulgata nelle lingue europee"
* Carlo della Casa "Rinuncia e benessere terreno: di alcune caratteristiche della prassi jainica"
* Roberto Giacomelli "La didattica di un glottologo di fine Ottocento: Pier Enea Guarniero"
* Celestina Milani "Interspazi orientali in testi micenei"
* Andrea Scala "Sull’infinito paronomastico armeno"
* Massimo Vai "La posizione del verbo in vedico"
* Guido Borghi "‘Indomediterraneo’ tra ‘sostrato mediterraneo’ e ‘nesso indoeuropeo-semitico’ (‘euroafroasiatico’)"
* Domenico Silvestri "Sostrati mediterranei rivisitati"
II- HEBREW PHILOLOGY, JEWISH LANGUAGES
* Moshe Bar Asher "Biblical Language in Mishnaic Texts"
* Roberto Bonfil "In margine al fenomeno dei prestiti culturali. Una possibile origine greca di un ricorrente modulo aforistico rabbinico"
* Bruno Chiesa "Tanchum ben Yosef ha-Yerushalmi (m. 1291) e una insospettata fonte caraita"
* Franco Piotti "Le teorie aramaica e fenicia a confronto in QO 8,8"
* Alberto M. Somekh "Una discussione sul tabù linguistico nel Talmud ('Nedarim' 10b)"
* Ida Zatelli "L’analisi linguistica come presupposto dell’interpretazione testuale. Considerazioni sull’ebraico biblico"
* Nicolò Bucaria " ‘Sub vocabulo ebraico vocatur’. Ebraismi medievali di Sicilia
* David Bunis "The names of Jewish Languages: a Taxonomy"
* Luisa Ferretti Cuomo "Dalle glosse giudeo-italiane dell’‘Arukh’: accessori"
* Umberto Fortis "'‘Anijuth' vs. '‘ashiruth'. Per una lettura dell’ultimo teatro di Guido Bedarida"
* Yehudit Henshke "Hebrew Proverbs and Sayings in Tunisian Judeo-Arabic: a Morphological, Syntactic, and Semantic Analysis
* Seth Jerchower "From the 'Maqre Dardeqe' to the 'Sefer ‘Arba‘ah ve-‘esrim': the 'Tradizione della traduzione' and Directions for Research"
* Laura Minervini "Gli italianismi nel giudeo-spagnolo del Cinquecento"
* Michael Ryzhik "I cambiamenti nel giudeo-italiano nel corso del Cinquecento: le prediche"
* Tsuguya Sasaki "The Hebrew Components in Yiddish: Research Possibilities"
* Ora (Rodrigue) Schwarzwald "Linguistic Features in Zadig Fromon’s Ladino Translation of ‘Hovat halevavot’ "
* Chava Turniansky "Ebraico e yiddish nel mondo ashkenazita tradizionale"
III- HEBRAICA
* Giampiera Arrigoni "Identità e memoria: la ‘singolare esperienza’ di Eucardio Momigliano"
* Myrna Chayo "Fratelli umani"
* Alessandro Costazza "Tra 'Zachor' e 'Purim': ‘esercizi per essere ebrea’ in 'Joëmis Tisch. Eine jüdische Geschichte', di Esther Dischereit"
* Violetta de Angelis "Sigilmondo Golfo e Gershom Soncino (l’Arriano di Lodovico Odasio e un Plutarco di Tommaso Diplovataccio)"
* Pier Francesco Fumagalli "Hebraica Mediolanensia. Libri e biblioteche ebraiche a Milano"
* Lucia Masotti "Forme dell’abitare: minoranze ebraiche e sistemi insediativi in epoca medievale e moderna"
* Giovanna Massariello Merzagora "La scrittura nel Lager"
* Mariangela Mazzocchi Doglio " Voci di donne nel teatro di Charlotte Delbo"
* Gabriella Moscati-Steindler "Catarsi nazionale e catarsi individuale: il dramma della Sho’ah in Israele"
* Marco Paganoni "Insegnare la storia d’Israele. Riflessioni preliminari sull’esperienza con studenti italiani"
* Yael Reshef "English in Israel: Sociolinguistic and Linguistic Aspects"
* Benjamin Richler "‘Sefer ha-Musar’ or ‘Hamas ha-Zeman’ by Ibn Ephraim of Modena"
* Emanuela Trevisan-Semi "Israele come diaspora e Egitto come centro nella trilogia alessandrina di Y. Gormezano Goren"
* Rony Weinstein "‘L’ethos dell’onore’ nella vita famigliare e comunitaria della società ebraica italiana all’inizio dell’età moderna"
15 contributions: * Anna Angelini "Percorsi di zoologia fantastica nell’Antico Testamento" * Fran... more 15 contributions:
* Anna Angelini "Percorsi di zoologia fantastica nell’Antico Testamento"
* Francesco Aspesi "Il miele di Gionata"
* Guido Borghi, Vittorio dell’Aquila, Gabriele Jannaccaro "Monogenesi o poligenesi? Intorno alla BAITA"
* Vermondo Brugnatelli "UDAY 'ebreo' e ISRAEL in Nordafrica"
* Anna Linda Callow "Angeli e spezie. Un brano del 'Sefer ha-Kavod' di Rabbi Yehudah he-hasid"
* Silvia Cappelletti "CPI III, 452 a: la festa di Sukkot nella Diaspora di I/II d.C."
* Mariagrazia Falcone "Il leone e gli altri. Radici ebraiche nel latino cristiano"
* Sara Ferrari "'Baginah hatziburit': the Neglected Work of Yehuda Amichai"
* Viviana Frenkel & Cristiana Guerini-Rocco "Un tesoro dimenticato: manoscritti e frammenti ebraici nella città di Cremona"
* Giuditta Magretti "Rachel Bluvstein e Zelda Mishkovsky: il simbolismo religioso e la Bibbia"
* Federica Mascarino "Su alcuni nomi di pietre preziose in ebraico biblico. Considerazioni linguistiche"
* Genya Nahmani "Letteratura femminile israeliana"
* Irene Pasqualini "Il lessico del latte e dei prodotti caseari nel semitico nordoccidentale del I millennio a.C."
* Claudia Rosenzweig "'Kurtsvaylike literature'. Il 'Bovo d’Antona' e il romanzo cavalleresco in Yiddish nell’Italia del Rinascimento"
* Elena Vismara "Implicazioni storiche dell’iscrizione di Tel Dan"
Conference-Lesson at University IULM - Milan, on December 19th, 2018
A tutti gli dei, alla Signora del Labirinto, un vaso di miele (in offerta)» IL LABIRINTO ORIGINAR... more A tutti gli dei, alla Signora del Labirinto, un vaso di miele (in offerta)» IL LABIRINTO ORIGINARIO COME LUOGO DI CULTO KN Oa 745 .1 a-ka[ ]-jo-jo, me-no [ [+] 7374 .2 da-pu 2 -ri[-to-jo ]po-ti-ni-ja ri*166+WE 22[ KN Xd 140 .1 da-pu-ri-to[ .2 pa-ze-qe, ke-wo[ .2b*47-ta-qo[ .3 *47-[ . 4 inf. Mut. Greco miceneo daburinthos = Greco alfabetico laburinthos TRE SCRITTURE A CRETA NELL'ETA' DEI "PALAZZI"(BRONZO) I -GEROGLIFICA CRETESE (attestata dal XXI-XX secolo)
Conference presentation at "Siena nel Labirinto" - Coordinatore Scientifico Gioachino Chiarini - ... more Conference presentation at "Siena nel Labirinto" - Coordinatore Scientifico Gioachino Chiarini - Siena 03.11.2017
Il nome labirinto è in italiano il terminale, attraverso il latino labyrinthos o labyrinthus, del... more Il nome labirinto è in italiano il terminale, attraverso il latino labyrinthos o labyrinthus, del nome greco labuv rinqo" (labyrinthos, dove la y rimanda a un vocalismo in u), attestato per la prima volta con scrittura alfabetica in Erodoto. Esso trova riscontro in tutte le principali lingue di cultura moderne, che lo ereditano tramite la mediazione del latino o direttamente dal greco. A questa lunga storia e a tale diffusione generalizzata corrisponde una grande quantità di significati, anche potenziali. La poliedrica significazione del nome labirinto infatti si sintetizza essenzialmente in un'immagine, quella di un insieme di segmenti ortogonali o curvilinei che determinano un percorso intricato verso un possibile centro: volendo associare un significato in qualche modo univoco al significante labirinto dobbiamo infatti ricorrere non tanto a un concetto esprimibile in parole quanto appunto a un'immagine di questo tipo. L'amplissima gamma di connotazioni che ne costituiscono la significazione globale, discende dall'applicazione di un tale schema geometrico di fondo. A partire da esso il labirinto è stato così, fra l'altro, il tracciato penitenziale o iniziatico intarsiato nei pavimenti della cattedrali cristiane, il percorso galante vegetale incluso nei giardini dal Rinascimento in poi e continua a essere tutto ciò a cui tale immagine può sovrapporsi, per esempio, un intrico di strade urbane che ostacolano l'orientamento, dei tracciati di giochi infantili o enigmistici, i circuiti stampati alla base della strumentazione elettronica, oppure, in termini più astratti, la rappresentazione di un problema di cui non s'intravvede immediatamente la soluzione, e così via. Queste considerazioni risultano valide altresì per la significazione originaria. La filologia e la documentazione archeologica relative alla grecità classica e pre-classica presentano infatti per labirinto almeno tre significati apparentemente concomitanti: quello di costruzione articolata, quello di grotta e quello di danza caratterizzata da specifiche circonvoluzioni di tipo labirintico. A ciascuno di questi significati primari si associa, oltre all'immagine specifica che si trova registrata già sulla tavoletta greco-micenea di Pilo del XII secolo, una valenza rituale profonda che trova riflesso nel fascio di miti incentrati sul leggendario regno cretese di Minosse.
This fascinating conference in Milan will bring together philologists and archaeologists, literar... more This fascinating conference in Milan will bring together philologists and archaeologists, literary scholars and cultural theorists, to discuss important aspects of the history of toys and games in human civilization. Play has been a defining factor of our collective existence since the very dawn of humanity, perhaps even more than work. From children's dolls to chess and poker, from riddles to crosswords and sudoku, from the playground to the symposium and the casino, from the hunger games to the game of thrones, playfulness and the ludic traverse all periods of history, ages of life, and strata of society. Art itself can be (or should be) seen as the most exquisite and refined form of game ever invented by humanity. Man is the species of homo ludens; but God is the supreme player in the universe, whether He plays checkers (Heraclitus) or dice (Einstein).