Alessandro Serra | "Tor Vergata" University of Rome (original) (raw)
Papers by Alessandro Serra
Alle radici della modernità. Progetti di riforma, dinamiche sociali, patrimoni culturali (sec. XVIII-XIX), 2020
Il testo parte da immagini relative alla Grande Guerra: soldati eugubini e soldati senesi riprodu... more Il testo parte da immagini relative alla Grande Guerra: soldati eugubini e soldati senesi riproducono al fronte rituali emblematici delle loro comunità di riferimento, la mostra dei Ceri di Gubbio e la corsa del Palio di Siena. Queste dinamiche di dislocazione e ricreazione del rituale al di fuori dello spazio e del tempo consueti molto suggeriscono circa il radicamento nel vissuto individuale e collettivo di queste feste secolari, che segnano profondamente la vita sociale e la dimensione emozionale dei protagonisti.
In età moderna è sul tessuto urbano popolare che insistono le due feste: le contrade a Siena, le corporazioni a Gubbio, assicurano nel tempo la continuità del rituale, sul quale l’aristocrazia esercita un ruolo di sorveglianza e tutela.
Nel corso del XIX secolo la base sociale delle due feste è sottoposta a cambiamenti profondi. Il testo si soffermerà sugli elementi e le dinamiche complesse che hanno permesso alle due feste di proiettarsi oltre la soglia del XIX secolo, di costruirsi come feste civiche nella nuova cornice dello Stato nazionale.
The text starts from images related to the Great War: soldiers from Gubbio and Sienese soldiers reproduce on the front emblematic rituals of their communities, the exhibition of the Ceri di Gubbio and the race of the Palio di Siena. These dynamics of dislocation and recreation of the ritual outside the usual space and time suggest a lot about the deeply rooted in the individual and collective experience of these secular festivals, which profoundly mark the social life and emotional dimension of the protagonists.
In early modern times it is on the popular urban structure that the two festivals insist: the contrade in Siena, the corporations in Gubbio, ensure the continuity of the ritual over time, on which the aristocracy exercises a role of surveillance and protection.
During the 19th century the social base of the two feasts underwent profound changes. The text will focus on the complex elements and dynamics that allowed the two feasts to project themselves beyond the threshold of the 19th century, to build themselves as civic feasts in the new framework of the national state.
https://brill.com/abstract/title/39257?rskey=en0gAb&result=1
Roma, un laboratorio delle identità? Comunità 'nazionali', dinamiche associative e linguaggio dev... more Roma, un laboratorio delle identità? Comunità 'nazionali', dinamiche associative e linguaggio devozionale tra XVI e XVIII secolo
Le confraternite nazionali "italiane" a Roma (secoli XVII-XVIII). Territori, devozioni, identità ... more Le confraternite nazionali "italiane" a Roma (secoli XVII-XVIII). Territori, devozioni, identità La particolare funzione attribuita in età moderna alla dimensione cultuale nelle strategie legate agli articolati processi di costruzione e ridefinizione delle identità politiche, prima e soprattutto dopo la frattura dell'unità confessionale, si è imposta ormai da tempo all'attenzione degli storici, che hanno messo anche in luce la decisiva mediazione dell'erudizione ecclesiastica. 1 Alle rafforzate istanze universalistiche della Chiesa post-tridentina, espresse dalla riforma dei libri liturgici e da una più generale richiesta di revisione degli oggetti e delle pratiche cultuali conformi all'ortodossia cattolica, le Chiese locali avevano risposto sempre più rivendicando i caratteri peculiari della propria storia sacra e delle proprie tradizioni in fatto di culti. 2 A partire dalla fine del XVI secolo, proprio questa forma di «pre-1. Per quanto concerne gli studi sulla funzione dei culti nelle strategie politico-dinastiche, basti citare, a titolo di esempio, il denso lavoro di P. Cozzo, La geografia celeste dei duchi di Savoia. Religione, devozioni e sacralità in uno Stato di età moderna, secoli XVI-XVII, Bologna 2006. 2. La riforma dei libri liturgici, discussa rapidamente dall'assise conciliare tridentina nella sua XXV e ultima sessione (3-4 dicembre 1563), e dunque demandata all'autorità pontificia, si svolse, com'è noto, a partire dagli anni '60 del Cinquecento, sfociando nella pubblicazione delle prime edizioni del Breviarium Romanum (1568), del Missale Romanum (1570), del Pontificale Romanum (1595), del Caeremoniale episcoporum (1600) e del Rituale Romanum (1614). Furono in particolare le numerose edizioni del Martyrologium Romanum, realizzate a partire dal 1582 grazie al lavoro di una apposita commissione sulla quale progressivamente si impose la leadership di Cesare Baronio (1538-1607), a sancire una demarcazione tra i culti ammessi agli onori della Chiesa universale e quelli di portata solo locale (per una prima introduzione al tema, si veda H. Jedin, Il concilio di Trento e la riforma dei libri liturgici, in Id., Chiesa della fede, Chiesa della storia. Saggi scelti, con un saggio introduttivo di G. Alberigo, Brescia 1972, pp. 391-425, ma anche S. Ditchfield, Restituire al culto tridentino la sua storia, in Il santo patrono e la città, pp. 81-95 e Id., Il Alessandro Serra 26
Tutti gli articoli proposti alla rivista sono soggetti a un esame affidato a membri interni o est... more Tutti gli articoli proposti alla rivista sono soggetti a un esame affidato a membri interni o esterni al Comitato Scientifico, competenti per la tematica specifica, al fine di valutarne la rispondenza ai criteri di carattere scientifico.
AlessAndro serrA Confraternite e culti nella Roma di Sei-Settecento 2. Sull'importanza delle tras... more AlessAndro serrA Confraternite e culti nella Roma di Sei-Settecento 2. Sull'importanza delle trasformazioni che interessano, in ottica diacronica, l'universo della vita devozionale, vedi B. Dompnier, Introduction. Les dévotions aussi ont une histoire, in La circulation des dévotions, a cura di Id., in «Siècles. Cahiers du C.H.E.C.», XII (2000), p. 3-7. 3. Su tale tema, cfr. B. Dompnier, Les confréries françaises agrégées à l'archiconfrérie du Gonfalon. Recherche sur une forme de lien à Rome, in Les confréries du Moyen Âge à nos jours. Nouvelles approches, a cura di Cl. Langlois, Ph. Goujard, Rouen 1995, pp. 41-56 e Id., Réseaux de confréries et réseaux de dévotions, in La circulation des dévotions, pp. 9-28. 4. Per una presentazione generale dell'inchiesta e delle potenzialità di questa fon-Per una presentazione generale dell'inchiesta e delle potenzialità di questa fonte, vedi: M.-H. Froeschlé-Chopard, Dévotions et confréries aux XVII e et XVIII e siècles d'après les sources vaticanes, in Les confréries du Moyen Age à nos jours, pp. 23-40; Froeschlé-Chopard, Hernandez, Les dévotions des confréries; Dompnier, I religiosi, pp. 235-237. 5. L'importanza in quest'ottica degli studi di caso è stata riaffermata da Marc Ve-L'importanza in quest'ottica degli studi di caso è stata riaffermata da Marc Venard nelle sue conclusioni al convegno di Roma del 2003, Confréries et dévotions dans la Catholicité moderne: cfr. B. Dompnier, P. Vismara, De nouvelles approches à l'histoire des confréries, in Confréries et dévotions dans la catholicité moderne (mi-XV e -dèbut XIX e siècle), a cura di Eid., Rome 2008, pp. 403-423, alle pp. 409-410 (Collection de l'École Française de Rome, 393). Tra le ricerche che, negli ultimi anni, hanno assolto
1 Questo articolo costituisce una rielaborazione di alcuni argomenti trattati nella mia tesi di l... more 1 Questo articolo costituisce una rielaborazione di alcuni argomenti trattati nella mia tesi di laurea, dal titolo L'arciconfraternita di S. Maria dell'Orazione e Morte a Roma nel Cinquecento, Università degli Studi Roma TRE, anno accademico 2003-2004 prof. Maria Lupi. Oltre alla relatrice, che mi ha fornito costantemente suggerimenti e spunti di riflessione durante la stesura di questo contributo, ringrazio anche il prof. Pietro Stella e il dott. Raimondo Michetti che hanno letto il testo e discusso con me di alcune sue parti. 2 Vedi D. ZARDIN, Il rilancio delle confraternite nell'Europa cattolica cinque-seicentesca, in I tempi del Concilio. Religione, cultura e società nell'Europa tridentina, a cura di C. MOZZARELLI -D. ZARDIN, Roma 1997, 107-50. Per alcune interessanti considerazioni sulla complessità del fenomeno confraternale in età moderna, soprattutto in merito ai rapporti intrattenuti dai sodalizi tanto con le autorità civili, quanto con quelle religiose, vedi D. ZARDIN, Tra Chiesa e società "laica": le confraternite in epoca moderna, in Storia della Chiesa in Europa tra ordinamento politico-amministrativo e strutture ecclesiastiche, a cura di L. VACCARO, Brescia 2005, 381-99. 3 Dal 1534 al 1600, infatti, furono fondate 61 nuove confraternite, che si andavano ad aggiungere alle 46 già attive nella città, per un totale di 107 sodalizi. Sull'argomento, cf. V. PAGLIA, «La Pietà dei carcerati». Confraternite e società a Roma nei secoli XVI-XVIII, Roma 1980, 85-86 e in generale ID., Contributo allo studio delle confraternite romane dei secoli XV-XVI, in Le confraternite in Italia tra Medioevo e Rinascimento, «Ricerche di storia sociale e religiosa», n. s. 9/17-18 (1980 ma 1982), 233-85. Per una visione d'insieme sulla realtà confraternale romana, vedi Le confraternite romane: esperienza religiosa, società, committenza artistica. Colloquio della Fondazione Caetani (Roma, 14-15 maggio 1982), a cura di L. FIORANI, «Ricerche per la storia religiosa di Roma» 5 (1984). 4 Per un quadro generale sul duplice impegno sostenuto nell'ambito romano dagli organismi confraternali vedi L. FIORANI, «Charità et pietate». Confraternite e gruppi devoti nella città rinascimentale e barocca, in Roma, la città del papa. Vita civile e religiosa dal giubileo di Bonifacio VIII al giubileo di papa Wojtyla, a cura di L. FIORANI -A. PROSPERI, Torino 2000 (Storia d'Italia. Annali, 16), 431-76. 5 Su questi gruppi, vedi V. PAGLIA, La morte confortata. Riti della paura e mentalità religio-Rivista di Storia della Chiesa in Italia, 2007, n. 1, p. 75-108 L'ARCICONFRATERNITA DI S. MARIA DELL'ORAZIONE E MORTE NELLA ROMA DEL CINQUECENTO 1
Books by Alessandro Serra
Ordine dei minimi di San Francesco di Paola (Studi e testi, 539), 2020
Libri e biblioteche degli ordini religiosi in Italia alla fine del secolo XVI (RICI 7)
Proprietà letteraria riservata Guida Editori srl Via Bisignano, 11 80121 Napoli Finito di stampar... more Proprietà letteraria riservata Guida Editori srl Via Bisignano, 11 80121 Napoli Finito di stampare nell'aprile 2020 per conto della Guida Editori srl 978-88-6866-646-0 Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% del presente volume dietro pagamento alla siae del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5 della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effet tuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da clearedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, corso di Porta Romana 108, 20122 Milano e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org Il progetto è stato realizzato con il sostegno di ACCADEMIA PROPERZIANA DEL SUBASIO
Il web costituisce oggi l’agorà in cui una molteplicità di soggetti scambia contenuti multimedial... more Il web costituisce oggi l’agorà in cui una molteplicità di soggetti scambia contenuti multimediali in tempo reale, agendo di volta in volta come produttore, fruitore o semplice “ripetitore”. In questa sorta di realtà di secondo grado, parallela al mondo reale, non potevano mancare i contenuti di carattere agiografico, tanto più in un’epoca che è stata definita di “rivincita del sacro”: il santo è ancora – o è tornato a essere – elemento vitale nella religiosità contemporanea ed è diventato oggetto di curiosità per una platea più ampia dei soli fedeli o praticanti cattolici.
Allo scopo di indagare questa nuova dimensione del sacro risponde il presente volume, spazio di riflessione incentrato non tanto sul mezzo in sé quanto sullo specifico tema dei santi e delle devozioni del mondo contemporaneo, visti attraverso la lente del web.
Daniele Solvi, Prefazione
Tommaso Caliò, L’agiografia e il web. Note introduttive
Giuseppe Caputo, I santi di Beppe Grillo: un leggendario contemporaneo
Marc Lindeijer SJ, Facebook Sanctorum. Clic, “mi piace” e condivisioni come indicatori di devozione?
Marco Papasidero, Apparizioni mariane e YouTube: il caso di Medjugorje
Carmine Pisano, Una “santa pagana” sul web: Ipazia di Alessandria
Eleonora Rava, Romina De Vizio, Wiki-agiografia: il caso di Rosa da Viterbo
Mario Resta, Ognissanti versus Halloween: note sulle origini storiche di un conflitto reale e virtuale in Italia
Antonio Salvati, Le fanpage di Facebook dedicate ai santi
Claudia Santi, Web, New Age e santità
Alessandro Serra, Contro i pericoli del cyberspazio. La ricerca di un patrono per i nuovi naviganti
Daniele Solvi, Un santo in bacheca. Scritti e apocrifi di Francesco d’Assisi su Pinterest
Claudia Santi, Postfazione. Religione e comunicazione
La congregazione dell'Indice, l'esecuzione dell'Index del 1596 e gli ordini regolari in Italia. Documenti (Studi e testi, 525), 2018
Libri e biblioteche degli ordini religiosi in Italia alla fine del secolo XVI, 5
Nel processo di trasformazione delle città in capitali e di creazione di strutture materiali e si... more Nel processo di trasformazione delle città in capitali e di creazione di strutture materiali e simboliche che facessero da sfondo alle nuove corti e al ruolo da esse assunto nello scenario europeo di età moderna, la città di Roma si distingue per il suo richiamo alla romanità e al suo ruolo di centro della cristianità: elementi che tracciano l’immagine della patria communis per quanti vi si vogliano stabilire o soggiornarvi temporaneamente. Iscrivendosi in un settore di studi che ha privilegiato il carattere ‘aperto’ delle città di Antico Regime guardando alla mobilità come ad un fattore intrinseco, i saggi qui raccolti ripercorrono i percorsi di individui e gruppi provenienti dagli Antichi Stati Italiani o d’Oltralpe attraverso la documentazione fornita dalle tante istituzioni che presiedevano all’accoglienza o che controllavano le identità confessionali e i comportamenti degli inurbati. La varietà della rete di istituzioni che accolsero i bisogni e le aspettative degli ‘immigrati’ costituisce la peculiarità di questo volume, in cui le indagini dei diversi autori, gli spazi e i tempi da essi investigati, compongono un mosaico che vuole dar conto, attraverso le quattro sezioni in cui è suddiviso, dei diversi sguardi che si posarono sui forestieri e del variegato e talora contraddittorio rapporto di costoro con la società d’accoglienza. Ciò nel tentativo di approssimarsi ad un’immagine della Roma moderna in cui convivono diversi tipi di società – quella globalizzata, quella corporata, quella clientelare – e in cui si sovrappongono e si intersecano, col fluire delle generazioni e delle ondate migratorie, identità molteplici.
l'Atelier d'Érasme, collection à comité de lecture, est un espace de réflexion intergénérationnel... more l'Atelier d'Érasme, collection à comité de lecture, est un espace de réflexion intergénérationnelle. Elle rassemble des chercheurs travaillant au carrefour entre les récits historiques, les traditions littéraires, et les livres en tant que miroir à la fois des auteurs et des lecteurs. Citoyen de l'Europe, Érasme circule entre une nouvelle vision du monde et ses acteurs institutionnels et culturels ; il s'interroge face aux autorités à partir de son statut de spécialiste du texte. À son image, la collection propose un questionnement du passé à partir de recherches collectives ou individuelles, en lien avec l'historiographie la plus récente et ses enjeux culturels, notamment celui du genre et des interactions genrées. Présentation des directeurs Philippe MARTIN est professeur d'histoire moderne à l'Université de Lyon II, spécialiste d'histoire culturelle, religieuse et d'histoire du livre. Silvia MOSTACCIO est professeure d'histoire moderne à l'Université catholique de Louvain, spécialiste d'histoire culturelle par le biais de l'histoire religieuse et du genre. Paul SERVAIS est professeur d'histoire moderne et contemporaine à l'Université catholique de Louvain, spécialiste d'histoire économique et sociale et des relations de l'Europe avec les autres continents.
Cet ouvrage est consacré aux différentes échelles du pouvoir exercé par les femmes et sur elles-m... more Cet ouvrage est consacré aux différentes échelles du pouvoir exercé par les femmes et sur elles-mêmes de la part des autorités ecclésiastiques et civiles engagées dans le contrôle des congrégations religieuses féminines inspirées du modèle ignatien. Les cas d’étude ici considérés se réfèrent à la période
qui va de la suppression de la Compagnie de Jésus (1773) aux premières décennies du XXe siècle, c’est-à-dire ce que l’historiographie a défini comme « le long XIXe siècle ». Cette perspective de longue durée permet de saisir les dynamiques d’adaptation et d’évolution de ces échelles de pouvoir
face à la situation politique et religieuse des divers contextes géographiques, de l’Europe occidentale jusqu’aux Amériques.
Conferences, Workshops & Seminars by Alessandro Serra
Alle radici della modernità. Progetti di riforma, dinamiche sociali, patrimoni culturali (sec. XVIII-XIX), 2020
Il testo parte da immagini relative alla Grande Guerra: soldati eugubini e soldati senesi riprodu... more Il testo parte da immagini relative alla Grande Guerra: soldati eugubini e soldati senesi riproducono al fronte rituali emblematici delle loro comunità di riferimento, la mostra dei Ceri di Gubbio e la corsa del Palio di Siena. Queste dinamiche di dislocazione e ricreazione del rituale al di fuori dello spazio e del tempo consueti molto suggeriscono circa il radicamento nel vissuto individuale e collettivo di queste feste secolari, che segnano profondamente la vita sociale e la dimensione emozionale dei protagonisti.
In età moderna è sul tessuto urbano popolare che insistono le due feste: le contrade a Siena, le corporazioni a Gubbio, assicurano nel tempo la continuità del rituale, sul quale l’aristocrazia esercita un ruolo di sorveglianza e tutela.
Nel corso del XIX secolo la base sociale delle due feste è sottoposta a cambiamenti profondi. Il testo si soffermerà sugli elementi e le dinamiche complesse che hanno permesso alle due feste di proiettarsi oltre la soglia del XIX secolo, di costruirsi come feste civiche nella nuova cornice dello Stato nazionale.
The text starts from images related to the Great War: soldiers from Gubbio and Sienese soldiers reproduce on the front emblematic rituals of their communities, the exhibition of the Ceri di Gubbio and the race of the Palio di Siena. These dynamics of dislocation and recreation of the ritual outside the usual space and time suggest a lot about the deeply rooted in the individual and collective experience of these secular festivals, which profoundly mark the social life and emotional dimension of the protagonists.
In early modern times it is on the popular urban structure that the two festivals insist: the contrade in Siena, the corporations in Gubbio, ensure the continuity of the ritual over time, on which the aristocracy exercises a role of surveillance and protection.
During the 19th century the social base of the two feasts underwent profound changes. The text will focus on the complex elements and dynamics that allowed the two feasts to project themselves beyond the threshold of the 19th century, to build themselves as civic feasts in the new framework of the national state.
https://brill.com/abstract/title/39257?rskey=en0gAb&result=1
Roma, un laboratorio delle identità? Comunità 'nazionali', dinamiche associative e linguaggio dev... more Roma, un laboratorio delle identità? Comunità 'nazionali', dinamiche associative e linguaggio devozionale tra XVI e XVIII secolo
Le confraternite nazionali "italiane" a Roma (secoli XVII-XVIII). Territori, devozioni, identità ... more Le confraternite nazionali "italiane" a Roma (secoli XVII-XVIII). Territori, devozioni, identità La particolare funzione attribuita in età moderna alla dimensione cultuale nelle strategie legate agli articolati processi di costruzione e ridefinizione delle identità politiche, prima e soprattutto dopo la frattura dell'unità confessionale, si è imposta ormai da tempo all'attenzione degli storici, che hanno messo anche in luce la decisiva mediazione dell'erudizione ecclesiastica. 1 Alle rafforzate istanze universalistiche della Chiesa post-tridentina, espresse dalla riforma dei libri liturgici e da una più generale richiesta di revisione degli oggetti e delle pratiche cultuali conformi all'ortodossia cattolica, le Chiese locali avevano risposto sempre più rivendicando i caratteri peculiari della propria storia sacra e delle proprie tradizioni in fatto di culti. 2 A partire dalla fine del XVI secolo, proprio questa forma di «pre-1. Per quanto concerne gli studi sulla funzione dei culti nelle strategie politico-dinastiche, basti citare, a titolo di esempio, il denso lavoro di P. Cozzo, La geografia celeste dei duchi di Savoia. Religione, devozioni e sacralità in uno Stato di età moderna, secoli XVI-XVII, Bologna 2006. 2. La riforma dei libri liturgici, discussa rapidamente dall'assise conciliare tridentina nella sua XXV e ultima sessione (3-4 dicembre 1563), e dunque demandata all'autorità pontificia, si svolse, com'è noto, a partire dagli anni '60 del Cinquecento, sfociando nella pubblicazione delle prime edizioni del Breviarium Romanum (1568), del Missale Romanum (1570), del Pontificale Romanum (1595), del Caeremoniale episcoporum (1600) e del Rituale Romanum (1614). Furono in particolare le numerose edizioni del Martyrologium Romanum, realizzate a partire dal 1582 grazie al lavoro di una apposita commissione sulla quale progressivamente si impose la leadership di Cesare Baronio (1538-1607), a sancire una demarcazione tra i culti ammessi agli onori della Chiesa universale e quelli di portata solo locale (per una prima introduzione al tema, si veda H. Jedin, Il concilio di Trento e la riforma dei libri liturgici, in Id., Chiesa della fede, Chiesa della storia. Saggi scelti, con un saggio introduttivo di G. Alberigo, Brescia 1972, pp. 391-425, ma anche S. Ditchfield, Restituire al culto tridentino la sua storia, in Il santo patrono e la città, pp. 81-95 e Id., Il Alessandro Serra 26
Tutti gli articoli proposti alla rivista sono soggetti a un esame affidato a membri interni o est... more Tutti gli articoli proposti alla rivista sono soggetti a un esame affidato a membri interni o esterni al Comitato Scientifico, competenti per la tematica specifica, al fine di valutarne la rispondenza ai criteri di carattere scientifico.
AlessAndro serrA Confraternite e culti nella Roma di Sei-Settecento 2. Sull'importanza delle tras... more AlessAndro serrA Confraternite e culti nella Roma di Sei-Settecento 2. Sull'importanza delle trasformazioni che interessano, in ottica diacronica, l'universo della vita devozionale, vedi B. Dompnier, Introduction. Les dévotions aussi ont une histoire, in La circulation des dévotions, a cura di Id., in «Siècles. Cahiers du C.H.E.C.», XII (2000), p. 3-7. 3. Su tale tema, cfr. B. Dompnier, Les confréries françaises agrégées à l'archiconfrérie du Gonfalon. Recherche sur une forme de lien à Rome, in Les confréries du Moyen Âge à nos jours. Nouvelles approches, a cura di Cl. Langlois, Ph. Goujard, Rouen 1995, pp. 41-56 e Id., Réseaux de confréries et réseaux de dévotions, in La circulation des dévotions, pp. 9-28. 4. Per una presentazione generale dell'inchiesta e delle potenzialità di questa fon-Per una presentazione generale dell'inchiesta e delle potenzialità di questa fonte, vedi: M.-H. Froeschlé-Chopard, Dévotions et confréries aux XVII e et XVIII e siècles d'après les sources vaticanes, in Les confréries du Moyen Age à nos jours, pp. 23-40; Froeschlé-Chopard, Hernandez, Les dévotions des confréries; Dompnier, I religiosi, pp. 235-237. 5. L'importanza in quest'ottica degli studi di caso è stata riaffermata da Marc Ve-L'importanza in quest'ottica degli studi di caso è stata riaffermata da Marc Venard nelle sue conclusioni al convegno di Roma del 2003, Confréries et dévotions dans la Catholicité moderne: cfr. B. Dompnier, P. Vismara, De nouvelles approches à l'histoire des confréries, in Confréries et dévotions dans la catholicité moderne (mi-XV e -dèbut XIX e siècle), a cura di Eid., Rome 2008, pp. 403-423, alle pp. 409-410 (Collection de l'École Française de Rome, 393). Tra le ricerche che, negli ultimi anni, hanno assolto
1 Questo articolo costituisce una rielaborazione di alcuni argomenti trattati nella mia tesi di l... more 1 Questo articolo costituisce una rielaborazione di alcuni argomenti trattati nella mia tesi di laurea, dal titolo L'arciconfraternita di S. Maria dell'Orazione e Morte a Roma nel Cinquecento, Università degli Studi Roma TRE, anno accademico 2003-2004 prof. Maria Lupi. Oltre alla relatrice, che mi ha fornito costantemente suggerimenti e spunti di riflessione durante la stesura di questo contributo, ringrazio anche il prof. Pietro Stella e il dott. Raimondo Michetti che hanno letto il testo e discusso con me di alcune sue parti. 2 Vedi D. ZARDIN, Il rilancio delle confraternite nell'Europa cattolica cinque-seicentesca, in I tempi del Concilio. Religione, cultura e società nell'Europa tridentina, a cura di C. MOZZARELLI -D. ZARDIN, Roma 1997, 107-50. Per alcune interessanti considerazioni sulla complessità del fenomeno confraternale in età moderna, soprattutto in merito ai rapporti intrattenuti dai sodalizi tanto con le autorità civili, quanto con quelle religiose, vedi D. ZARDIN, Tra Chiesa e società "laica": le confraternite in epoca moderna, in Storia della Chiesa in Europa tra ordinamento politico-amministrativo e strutture ecclesiastiche, a cura di L. VACCARO, Brescia 2005, 381-99. 3 Dal 1534 al 1600, infatti, furono fondate 61 nuove confraternite, che si andavano ad aggiungere alle 46 già attive nella città, per un totale di 107 sodalizi. Sull'argomento, cf. V. PAGLIA, «La Pietà dei carcerati». Confraternite e società a Roma nei secoli XVI-XVIII, Roma 1980, 85-86 e in generale ID., Contributo allo studio delle confraternite romane dei secoli XV-XVI, in Le confraternite in Italia tra Medioevo e Rinascimento, «Ricerche di storia sociale e religiosa», n. s. 9/17-18 (1980 ma 1982), 233-85. Per una visione d'insieme sulla realtà confraternale romana, vedi Le confraternite romane: esperienza religiosa, società, committenza artistica. Colloquio della Fondazione Caetani (Roma, 14-15 maggio 1982), a cura di L. FIORANI, «Ricerche per la storia religiosa di Roma» 5 (1984). 4 Per un quadro generale sul duplice impegno sostenuto nell'ambito romano dagli organismi confraternali vedi L. FIORANI, «Charità et pietate». Confraternite e gruppi devoti nella città rinascimentale e barocca, in Roma, la città del papa. Vita civile e religiosa dal giubileo di Bonifacio VIII al giubileo di papa Wojtyla, a cura di L. FIORANI -A. PROSPERI, Torino 2000 (Storia d'Italia. Annali, 16), 431-76. 5 Su questi gruppi, vedi V. PAGLIA, La morte confortata. Riti della paura e mentalità religio-Rivista di Storia della Chiesa in Italia, 2007, n. 1, p. 75-108 L'ARCICONFRATERNITA DI S. MARIA DELL'ORAZIONE E MORTE NELLA ROMA DEL CINQUECENTO 1
Ordine dei minimi di San Francesco di Paola (Studi e testi, 539), 2020
Libri e biblioteche degli ordini religiosi in Italia alla fine del secolo XVI (RICI 7)
Proprietà letteraria riservata Guida Editori srl Via Bisignano, 11 80121 Napoli Finito di stampar... more Proprietà letteraria riservata Guida Editori srl Via Bisignano, 11 80121 Napoli Finito di stampare nell'aprile 2020 per conto della Guida Editori srl 978-88-6866-646-0 Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% del presente volume dietro pagamento alla siae del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5 della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effet tuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da clearedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, corso di Porta Romana 108, 20122 Milano e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org Il progetto è stato realizzato con il sostegno di ACCADEMIA PROPERZIANA DEL SUBASIO
Il web costituisce oggi l’agorà in cui una molteplicità di soggetti scambia contenuti multimedial... more Il web costituisce oggi l’agorà in cui una molteplicità di soggetti scambia contenuti multimediali in tempo reale, agendo di volta in volta come produttore, fruitore o semplice “ripetitore”. In questa sorta di realtà di secondo grado, parallela al mondo reale, non potevano mancare i contenuti di carattere agiografico, tanto più in un’epoca che è stata definita di “rivincita del sacro”: il santo è ancora – o è tornato a essere – elemento vitale nella religiosità contemporanea ed è diventato oggetto di curiosità per una platea più ampia dei soli fedeli o praticanti cattolici.
Allo scopo di indagare questa nuova dimensione del sacro risponde il presente volume, spazio di riflessione incentrato non tanto sul mezzo in sé quanto sullo specifico tema dei santi e delle devozioni del mondo contemporaneo, visti attraverso la lente del web.
Daniele Solvi, Prefazione
Tommaso Caliò, L’agiografia e il web. Note introduttive
Giuseppe Caputo, I santi di Beppe Grillo: un leggendario contemporaneo
Marc Lindeijer SJ, Facebook Sanctorum. Clic, “mi piace” e condivisioni come indicatori di devozione?
Marco Papasidero, Apparizioni mariane e YouTube: il caso di Medjugorje
Carmine Pisano, Una “santa pagana” sul web: Ipazia di Alessandria
Eleonora Rava, Romina De Vizio, Wiki-agiografia: il caso di Rosa da Viterbo
Mario Resta, Ognissanti versus Halloween: note sulle origini storiche di un conflitto reale e virtuale in Italia
Antonio Salvati, Le fanpage di Facebook dedicate ai santi
Claudia Santi, Web, New Age e santità
Alessandro Serra, Contro i pericoli del cyberspazio. La ricerca di un patrono per i nuovi naviganti
Daniele Solvi, Un santo in bacheca. Scritti e apocrifi di Francesco d’Assisi su Pinterest
Claudia Santi, Postfazione. Religione e comunicazione
La congregazione dell'Indice, l'esecuzione dell'Index del 1596 e gli ordini regolari in Italia. Documenti (Studi e testi, 525), 2018
Libri e biblioteche degli ordini religiosi in Italia alla fine del secolo XVI, 5
Nel processo di trasformazione delle città in capitali e di creazione di strutture materiali e si... more Nel processo di trasformazione delle città in capitali e di creazione di strutture materiali e simboliche che facessero da sfondo alle nuove corti e al ruolo da esse assunto nello scenario europeo di età moderna, la città di Roma si distingue per il suo richiamo alla romanità e al suo ruolo di centro della cristianità: elementi che tracciano l’immagine della patria communis per quanti vi si vogliano stabilire o soggiornarvi temporaneamente. Iscrivendosi in un settore di studi che ha privilegiato il carattere ‘aperto’ delle città di Antico Regime guardando alla mobilità come ad un fattore intrinseco, i saggi qui raccolti ripercorrono i percorsi di individui e gruppi provenienti dagli Antichi Stati Italiani o d’Oltralpe attraverso la documentazione fornita dalle tante istituzioni che presiedevano all’accoglienza o che controllavano le identità confessionali e i comportamenti degli inurbati. La varietà della rete di istituzioni che accolsero i bisogni e le aspettative degli ‘immigrati’ costituisce la peculiarità di questo volume, in cui le indagini dei diversi autori, gli spazi e i tempi da essi investigati, compongono un mosaico che vuole dar conto, attraverso le quattro sezioni in cui è suddiviso, dei diversi sguardi che si posarono sui forestieri e del variegato e talora contraddittorio rapporto di costoro con la società d’accoglienza. Ciò nel tentativo di approssimarsi ad un’immagine della Roma moderna in cui convivono diversi tipi di società – quella globalizzata, quella corporata, quella clientelare – e in cui si sovrappongono e si intersecano, col fluire delle generazioni e delle ondate migratorie, identità molteplici.
l'Atelier d'Érasme, collection à comité de lecture, est un espace de réflexion intergénérationnel... more l'Atelier d'Érasme, collection à comité de lecture, est un espace de réflexion intergénérationnelle. Elle rassemble des chercheurs travaillant au carrefour entre les récits historiques, les traditions littéraires, et les livres en tant que miroir à la fois des auteurs et des lecteurs. Citoyen de l'Europe, Érasme circule entre une nouvelle vision du monde et ses acteurs institutionnels et culturels ; il s'interroge face aux autorités à partir de son statut de spécialiste du texte. À son image, la collection propose un questionnement du passé à partir de recherches collectives ou individuelles, en lien avec l'historiographie la plus récente et ses enjeux culturels, notamment celui du genre et des interactions genrées. Présentation des directeurs Philippe MARTIN est professeur d'histoire moderne à l'Université de Lyon II, spécialiste d'histoire culturelle, religieuse et d'histoire du livre. Silvia MOSTACCIO est professeure d'histoire moderne à l'Université catholique de Louvain, spécialiste d'histoire culturelle par le biais de l'histoire religieuse et du genre. Paul SERVAIS est professeur d'histoire moderne et contemporaine à l'Université catholique de Louvain, spécialiste d'histoire économique et sociale et des relations de l'Europe avec les autres continents.
Cet ouvrage est consacré aux différentes échelles du pouvoir exercé par les femmes et sur elles-m... more Cet ouvrage est consacré aux différentes échelles du pouvoir exercé par les femmes et sur elles-mêmes de la part des autorités ecclésiastiques et civiles engagées dans le contrôle des congrégations religieuses féminines inspirées du modèle ignatien. Les cas d’étude ici considérés se réfèrent à la période
qui va de la suppression de la Compagnie de Jésus (1773) aux premières décennies du XXe siècle, c’est-à-dire ce que l’historiographie a défini comme « le long XIXe siècle ». Cette perspective de longue durée permet de saisir les dynamiques d’adaptation et d’évolution de ces échelles de pouvoir
face à la situation politique et religieuse des divers contextes géographiques, de l’Europe occidentale jusqu’aux Amériques.
16 Febbraio 2018 - Univ. Roma La Sapienza, p.le Aldo Moro 5 - Aula A di Storia Medievale - Dipart... more 16 Febbraio 2018 - Univ. Roma La Sapienza, p.le Aldo Moro 5 - Aula A di Storia Medievale - Dipartimento di Storia Culture Religioni - Edificio della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Seminario organizzato dall'Università di Roma La Sapienza in collaborazione con la Fondazione 1563 per l'Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo di Torino.
PROGRAMMA
Mattina h. 10.00
INTRODUZIONE E SALUTI
Emanuela Prinzivalli, Direttrice del Dipartimento di
Storia Culture Religioni
Michela di Macco, Vice Presidente della Fondazione
1563 per l'Arte e la Cultura della Compagnia di San
Paolo
ETÀ MEDIEVALE E PRIMA ETÀ MODERNA
COORDINA: ANNA ESPOSITO (Università di Roma La
Sapienza)
- Anna Esposito (Università di Roma La Sapienza): Introduzione
al tema ‘Confraternite, donne, poteri’
- Fabrizio Conti (John Cabot University): Indigenti, prostitute
e convertite: l'Arciconfraternita di San Girolamo
della Carità e le fanciulle bisognose nella Roma tra il XIV
e l’inizio del XVI secolo
- Claudia d’Avossa (Università Roma Tre): La SS. Annunziata
alla Minerva e l'assistenza dotale nel primo
Cinquecento
ETÀ MODERNA
COORDINA: BLYTHE ALICE RAVIOLA (Università di
Milano)
- Alessia Lirosi (Università di Roma La Sapienza): La Confraternita
di S. Anna per sole donne
- Isabelle Blaha (Università di Napoli Federico II): “Carità e
devozione” femminili durante il Seicento: spazi e strutture
dell’assistenza alle donne gestiti da confraternite
laicali a Napoli
- Gaetano Lettieri (Università di Roma La Sapienza):
Machiavelli, Clemente VII e l’Arciconfraternita della
Carità
Pomeriggio h. 14.30 - COORDINA: MARINA CAFFIERO (Università di Roma La Sapienza)
MARIO TOSTI (Università di Perugia) E MASSIMO
MORETTI (Università di Roma La Sapienza)
PRESENTANO IL LIBRO DI:
Alessandro Serra, "La mosaïque des dévotions. Confréries,
cultes et société à Rome (XVIe-XVIIIe siècles)",
Louvain-la-Neuve, Presses Universitaires de Louvain,
2016 (L’atelier d’Érasme).
GIANFRANCO ARMANDO (Archivio Segreto Vaticano)
E GIUSEPPE CAPRIOTTI (Università di Macerata)
PRESENTANO IL LIBRO DI:
Anna Cantaluppi, Blythe Alice Raviola (a cura di),
"L'umiltà e le rose. Storia di una Compagnia femminile a
Torino tra età moderna e contemporanea", Firenze,
Olschki, 2017 (Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura
della Compagnia di San Paolo, Quaderni dell'Archivio
Storico della Compagnia di San Paolo).
by Associazione Italiana per lo Studio della Santità dei Culti e dell'Agiografia AISSCA, Alessandra Bartolomei Romagnoli, Marco Guida, Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani, Peloux Fernand, Rodrigo Furtado, Alessandro Serra, Antonio Antonetti, Antonio Tagliente, Mario Loffredo, David Franz Hobelleitner, Ines Ivić, Dorottya Uhrin, Iliana Kandzha, Giuseppe Capriotti, Laura Carnevale, Gabriella Zarri, Giuseppe Caputo, and Daniele Solvi
I Cantieri dell'Agiografia hanno lo scopo di favorire lo scambio scientifico tra gli studiosi e d... more I Cantieri dell'Agiografia hanno lo scopo di favorire lo scambio scientifico tra gli studiosi e di far emergere i principali o più innovativi campi di ricerca e orientamenti metodologici degli attuali studi agiografici. L'evento si svolge ogni anno nel mese di gennaio e prevede la presenza di seminari tematici (panels), composti da un numero limitato di relatori – da tre a cinque, ciascuno con un tempo di 20 minuti a disposizione – coordinati da un proponente e con un discussant designato dal Comitato scientifico.
Convegno internazionale di studi a cura di Chiara Coletti, Stefania Petrillo, Alessandro Serra
INDICE STUDI VALERIA BUTERA, Una voce fuori dal coro. Il Simbolo Apostolico di Daniel Hopfer, nuo... more INDICE STUDI VALERIA BUTERA, Una voce fuori dal coro. Il Simbolo Apostolico di Daniel Hopfer, nuove proposte interpretative 7 CLAUDIO LORENZINI, «Per essere italiano doveria essortare li heretici a ritornare catholici, ma fa tutto l'opposito». Riforme, controriforma e ricattolicizzazione fra Canal del Ferro e Valcanale: il ruolo dei mercanti 45 MICHELE BOSCO, «Ut redemptio captivorum frequentius, et copiosius fiat». L'Ordine dei Mercedari tra riforma interna e controllo governativo (secoli XVI-XVII) 91 NOTE E DOCUMENTI LORENZO DI LENARDO, Un'edizione italiana dell'Épistre du Seigneur De Brusquet di Guillaume Guéroult (1559) 141 RASSEGNE E DISCUSSIONI Artisti italiani del Cinquecento alle prese con la Riforma. Su un recente libro di Massimo Firpo e Fabrizio Biferali, a cura di Marco Fratini, Lothar Vogel e Edoardo Villata 179