Antonio Ciniero | University of Salento (original) (raw)

Papers by Antonio Ciniero

Research paper thumbnail of L’azione politica dei gruppi rom e sinti in Italia

Meridiana, 2024

The article outlines how the political action of Roma groups in the public space has taken shape ... more The article outlines how the political action of Roma groups in the public space has taken shape in Italy. It traces, also, the main stages that led firstly to the rise of Roma support organisations, and then to the creation of organisations founded and animated by Roma people. The analysis shows how the public definition of Roma issues is built almost exclusively on a racist and securitarian approach and from an essentialized and at times reified view of Roma groups. And it shows how this has negatively impacted both on the level of political actions and on the public representation of the political claims of Roma groups.

Research paper thumbnail of Un approccio che esclude. L’attuale gestione italiana delle migrazioni

Research paper thumbnail of Ethnography of exploitation in seasonal agricultural labor. The case of Bulgarian Roma laborers in Apulia, Southern Italy

Sociologia del Lavoro, 2024

This paper analyses a case of severe labour exploitation, involving a group of Bulgarian fruit an... more This paper analyses a case of severe labour exploitation, involving a group of Bulgarian fruit and vegetable pickers of Roma origin employed in the seasonal harvest, especially of tomatoes, in the Foggia area involved in a 10-year cycle of seasonal migration between Italy and Bulgaria. The essay presents the general characteristics and factors affecting the form of extreme exploitation in farm work in Italy and reconstructs the working conditions and migration trajectories of this group of farm laborers of Roma origin to see how ethnicity, widespread anti-Gypsyism, and forms of extreme social exclusion accentuate the dynamics of labor exploitation. This group experiences the most intense forms of exploitation on the ground compared to other exploited foreign laborers. The case study is based on ethnographic that lasted about 2 years and interviews with privileged witnesses

Research paper thumbnail of Conclusioni al Rapporto Vie di uscita – La condizione delle comunità rom e sinte in Italia

Vie di uscita – La condizione delle comunità rom e sinte in Italia, 2024

Research paper thumbnail of Il profilo del caporalato nella stampa

IL LAVORO DIGNITOSO E IL SUO CONTRARIO. Le pratiche di sfruttamento, le politiche inclusive e il contrasto al caporalato. Il caso della Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, 2023

Diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o p... more Diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati per tutti i Paesi. Gli Autori e l'Editore declinano ogni responsabilità per eventuali errori e/o inesattezze relativi alla elaborazione dei testi normativi e per l'eventuale modifica e/o variazione degli schemi e della modulistica allegati. Gli Autori, pur garantendo la massima affidabilità dell'opera, non rispondono di danni derivanti dall'uso dei dati e delle notizie ivi contenuti. L'Editore non risponde di eventuali danni causati da involontari refusi o errori di stampa. Finito di stampare nel mese di dicembre 2023 nello stabilimento Maggioli S.p.A. Santarcangelo di Romagna (RN) Il Progetto P.I.U.Su.Pr.Eme. (Percorsi Individualizzati di Uscita dallo Sfruttamento) è cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Direzione Generale dell'Immigrazione e delle Politiche di Integrazione e dall'Unione Europea, PON Inclusione-Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Il partenariato è composto dalla Regione Puglia (Lead Partner), insieme alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia e Nova Consorzio Nazionale per l'Innovazione Sociale. L'oggetto, i contenuti e ogni altro elemento della presente pubblicazione non hanno fini commerciali o promozionali né risvolti o interessi di natura economica. Essa riflette solo l'opinione degli autori e l'Unione Europea non può essere ritenuta in alcun modo responsabile del contenuto.

Research paper thumbnail of Savoir "faire de l’argent": combiner les boulots, les monnaies et les compétences

L'Etat et la pauvreté étrangère en Europe occidentale. Trajectoires de migrants "roms" roumains en Espagne, France et Italie, 2024

Research paper thumbnail of I costi umani e sociali delle politiche migratorie. Segregazione occupazionale e lavoro nero

OLTRE GLI SBARCHI. Governance delle migrazioni economiche in Italia e nuove proposte di policy, 2024

Research paper thumbnail of Modelli politici e processi di istituzionalizzazione come vettori di esclusione e marginalità sociale: il caso dei campi rom e dei ghetti agricoli

Sociologia Urbana e Rurale, 2021

Political models and institutionalisation processes as vectors of social exclusion and marginalis... more Political models and institutionalisation processes as vectors of social exclusion and marginalisation: the case of roma camps and agricultural ghettos This paper has two objectives. The first is to describe the similarities and differences between the dynamics of exclusion produced by the Roma camps-places of housing segregation directly or indirectly managed by Italian municipalities-and the Agricultural ghettos-places of housing segregation created informally to house foreign seasonal workers. The second objective is to analyse the public interventions implemented so far by Italian institutions to address the housing issue of population groups Incorrectly intended as homogenous and having common needs. In the cases of the Roma and the foreign seasonal workers, the Italian institutions have mainly used an emergency approach based on exceptionality, which has produced and still produces significant contradictions and forms of social exclusion.

Research paper thumbnail of L'impatto della crisi sanitaria da Covid-19 sui servizi socio-sanitari degli Ambiti Territoriali di San Severo (Fg), Bari e Nardò (Le). Uno studio di caso con linee guida per affrontare e superare le condizioni di emergenza

The current research paper was carried out as part of the Impact Project– Apulia Integration of M... more The current research paper was carried out as part of the Impact Project– Apulia Integration of Migrants with Policies and Actions Co-designed on the Local Area and gives back the results of a sociological survey, by the Department of History, Society and Human Studies, to capture how the Covid-19 health crisis spreading impacted on the operating services in the social service areas involved in the project activities (San Severo, Bari and Nardò), concerning the taking charge of third-country nationals and the ways that interaction between the services managed by the districts and other services for foreign nationals developed in the different local areas during the period of health emergencies.

Research paper thumbnail of Un progetto per l’inclusione di Rom e Sinti. Una sperimentazione importante e faticosa

Articolo 33, 2021

L’articolo è una meta riflessione sulla attività implementate durante il progetto “PAL: Favorire ... more L’articolo è una meta riflessione sulla attività implementate durante il progetto “PAL: Favorire la partecipazione di Rom e Sinti alla vita sociale, politica, economica e civica Interventi pilota per la creazione di tavoli e network di stakeholder coinvolti a diverso titolo con le comunità Rom, Sinti, Caminanti” e mira a raggiungere due obiettivi: il primo, è quello di presentare le continuità e le differenze tra gli approcci delle diverse amministrazioni coinvolte nelle attività progettuali rispetto al tema dell’inclusione e della partecipazione delle comunità rom. Il secondo, è quello di ricostruire e analizzare il modo in cui si è modificato (o meno) l’approccio delle amministrazioni pubbliche rispetto al medesimo tema.
Nell’articolo, sulla base della documentazione prodotta e dei dati rilevati durante le diverse fasi progettuali, saranno presentate le modalità con cui le amministrazioni si sono approcciate la tema le attività implementate, le modalità con le quali sono stati coinvolti i diversi stakeholders, le difficoltà incontrate e i risultati ottenuti.

Research paper thumbnail of L'altro, lo straniero, il nemico. Politiche e governance delle migrazioni tra razzismo e discriminazione. Il caso dell'Italia nel panorama europeo

Giornate di studio sul razzismo. 1^ e 2^ edizione, 2021

Le leggi migratorie, oltre ad essere uno strumento di governance e a prevedere specifici diritti ... more Le leggi migratorie, oltre ad essere uno strumento di governance e a prevedere specifici diritti e doveri, sono un utile strumento euristico per cogliere i processi di costruzione identitaria delle società di cui sono espressione e della relazione con l'alterità. Nelle moderne società uno degli ambiti in cui maggiormente si esplicita la relazione con l'altro è, infatti, il corpus normativo in materia di immigrazione. Sono le politiche migratorie a stabilire chi è dentro e chi è fuori, a sancire la demarcazione tra il noi e il loro e le relazioni che si instaurano tra nuovi arrivati e società maggioritaria. Se le leggi sulle migrazioni rappresentano implicitamente lo straniero come una presenza negativa, da cui difendersi, l'orientamento politico e l'atteggiamento sociale che ne discenderà non potrà che essere quello della paura, della prudenza, della difesa e, nei casi più estremi, dell'ostilità. Al contrario, se la rappresentazione è positiva, l'orientamento potrà più facilmente essere improntato all'apertura, alla conoscenza, alla collaborazione e al riconoscimento. Le relazionali tra stranieri e società di destinazione possono assumere forme e gradi diversi di sfumature che vanno dalla piena accettazione dell'altro, alla sua radicale esclusione. È possibile collocare queste diverse forme relazionali lungo un ipotetico continuum che ha ad un polo la figurazione, di ascendenza giudaico-cristiana, che vede lo straniero come il fratello, qualcuno che è in continuità con i membri della comunità, del gruppo o della società. Mentre al polo opposto si colloca la visione, le cui origini sono molteplici, che vede lo straniero come l'altro radicalmente diverso. Se noi siamo l'umano, l'altro è il non umano. La sua presenza è fonte di minaccia, materializzazione del male, una sorta di dio ingannatore, capace di insinuarsi fino a sovvertire i rapporti di forza e annientare il noi 1 .

Research paper thumbnail of Sfruttamento, disumanizzazione e percorsi di ri-umanizzazione dei rapporti lavorativi. Il caso dei braccianti stagionali

Cittadinanza e persona. Un gap da colmare per contrastare la strage nel Mediterraneo, 2020

Research paper thumbnail of Postfazione ad Abitare in transizione  Misurare l’impatto della transizione abitativa: un’ipotesi di costruzione di indicatori di inclusione delle persone Rom, Sinte e Caminanti

ABITARE IN TRANSIZIONE. Indagine sui progetti di transizione abitativa rivolti alle popolazioni Rom, Sinte e Caminanti, 2021

Research paper thumbnail of Lack of reliable data on RSC

Civil society monitoring report on implementation of the national Roma integration strategies in Italy. Identifying blind spots in Roma inclusion policy, 2020

In Italy, there are no reliable data neither on the real number of Roma and Sinti present on the ... more In Italy, there are no reliable data neither on the real number of Roma and Sinti present on the national territory, nor on their level of education, employment, housing condition, life expectancy and infant mortality, as well as the percentage of foreigners and stateless Roma and on their access possibilities to social, health and welfare services. This impacts negatively the possibility of developing effective public policies, and to make good use of the resources available. Without reliable statistical data, in fact, it is difficult to establish the objectives of the interventions to develop, as well as to determine the tools capable of pursuing them, and to make assessments on the impact of the public interventions implemented. This has an impact also on the social imaginary of RSC communities too, and affects negatively the public opinion and policies, as it will be further underlined in this report. The lack of data is highlighted in the National Strategy for the Integration of Roma in Italy as a crucial issue.

Research paper thumbnail of Il lavoro agricolo nell'area jonico-brindisina dagli anni ‘70 ad oggi: tra modernizzazione, caporalato e patriarcato

Agromafie e caporalato. V Rapporto, 2020

Questo capitolo è dedicato alla ricostruzione delle principali dinamiche che nel tempo hanno inte... more Questo capitolo è dedicato alla ricostruzione delle principali dinamiche che nel tempo hanno interessato l'area jonico–brindisina in relazione al fenomeno dello sfruttamento lavorativo e del caporalato. Lo scritto si compone di due parti. Nella prima, si ricostruiscono i processi di modernizzazione che dagli anni Settanta interessano l’agricoltura del territorio; i fattori che portano alla nascita e al consolidamento del sistema del caporalato nell’area presa in considerazione; le condizioni che nel tempo hanno caratterizzato il lavoro delle braccianti italiane e dei braccianti e delle braccianti stranieri/e che, dagli anni Ottanta ad oggi, hanno trovato collocazione all’interno del locale mercato del lavoro agricolo.
Nella seconda parte, si presenta un focus di approfondimento relativo alla specifica condizione di genere, caratterizzata da una forte invisibilità sociale e legata alle dinamiche famigliari e patriarcali. Entrambe le parti si basano sul lavoro di ricerca che, dalla metà degli anni Duemila, i due autori conducono sul territorio pugliese. Sebbene il capitolo sia il frutto di una riflessione congiunta, la Parte I è stata scritta da Antonio Ciniero, la Parte II da Ilaria Papa.

Research paper thumbnail of Prefazione ad ASY(S)LUM Dalle "istituzioni totali" di Goffman ai "campi rom" della città di Roma

Associazione 21 luglio, 2020

osa hanno in comune gli insediamenti per persone rom, voluti e costruiti dalle amministrazioni pu... more osa hanno in comune gli insediamenti per persone rom, voluti e costruiti dalle amministrazioni pubbliche italiane con le istituzioni totali studiate da Goffman? Anche se a prima vista possono sembrare contesti molto lontani, ed in effetti per molti aspetti lo sono (ad iniziare dal fatto che dagli insediamenti, a differenza delle istituzioni totali, si può entrare ed uscire liberamente), sono molti gli elementi che li accomunano. Al di là delle indubbie differenze, i campi rom pensati e costruiti dalle istituzioni pubbliche italiane e le istituzioni totali condividono il tentativo di tenere ai margini e porre in isolamento dal resto del
corpo sociale soggetti ritenuti indesiderabili.

Research paper thumbnail of Rapporto di monitoraggio della società civile sull’implementazione della Strategia nazionale di inclusione Rom, Sinti e Caminanti in Italia

Il rapporto, a cura di Donatella De Vito (Casa della Carità), è stato realizzato da Consorzio N... more Il rapporto, a cura di Donatella De Vito (Casa della Carità), è stato realizzato da Consorzio Nova (capitolo 1 “Governance e quadro politico generale”: Antonio Ciniero e Ilaria Papa), Associazione Sinti Prato (capitolo 2 “Antidiscriminazione”: Luca Bravi), Casa della Carità (capitolo 3 “Contrastare l’antigitanismo”: Stefano Pasta), in collaborazione con Fondazione Romanì, Associazione 21 Luglio, Arci Solidarietà Onlus. Fondazione Romanì ha contribuito alla redazione dei capitoli su governance e antiziganismo, Associazione 21 Luglio alla redazione dei capitoli sulla discriminazione e sull’antiziganismo, Arci Solidarietà al capitolo sulla discriminazione.
Il rapporto è stato realizzato nell’ambito del progetto pilota Roma Civil Monitor, ‘Capacity-building della società civile Rom e rafforzamento della sua partecipazione al monitoraggio delle strategie nazionali di inclusione dei Rom’. Questo progetto pilota è promosso dalla Commissione Europea, DG Giustizia e Consumatori. È coordinato dal Centro per gli Studi di Politica della Central European University (CEU CPS), in partnership con la rete European Roma Grassroots Organisations (ERGO Network), il Centro Europeo per i Diritti dei Rom (ERRC), la Fundación Secretariado Gitano (FSG) e il Roma Education Fund (REF) e implementato con la collaborazione di circa 90 ONG ed esperti di 27 Stati membri.
Il progetto pilota Roma Civil Monitor, nell’ambito del quale il presente rapporto è stato redatto, è coordinato dalla CEU, tuttavia il rapporto rappresenta l’analisi degli autori e non rispecchia necessariamente la posizione della CEU. La CEU non può essere ritenuta responsabile di alcuno degli utilizzi eventualmente fatti delle informazioni contenute in esso.

Research paper thumbnail of Employment

Civil society monitoring report on implementation of the national Roma integration strategies II in Italy. Assessing progress in key policy areas of the strategy , 2019

The first critical point to highlight is the fact that, to date, there is no updated and reliable... more The first critical point to highlight is the fact that, to date, there is no updated and reliable data that would describe the working conditions of the RSC throughout the Italian territory. k is much diffused; often, this is not the free choice of the RSC
but a consequence of the difficulties encountered in finding proper employment;
• The work carried out by members of the RSC community is mainly unqualified, such as: metals collectors, itinerant merchants, generic workers, cleaning
operators, farmers, bricklayers;
• Among women, 40 per cent are exclusively taking care of the house or of the
family.
With respect to the measures implemented in order to facilitate the integration of the RSC in the labour market, at national level, there are only two initiatives:
• Conducting a study to verify the possible transferability of the „Acceder” Model, used in Spain in the early 2000s, to the Italian context.
• The implementation of an experimental intervention programme for promoting the employment of discriminated and disadvantaged people, the „DJ Project - Diversity on the job”.
Aside these two initiatives and despite the availability of loans and the agreements to which Italy subscribed to at international level, in Italy there are no other measures of national or at least supra-regional scope. Projects and minor activities for supporting the employment inclusion of the RSC have been implemented only at municipal or regional level. Despite the difficulties faced by RSC women and those faced by young RSC and despite the explicit reference to their condition of particular vulnerability in the National Strategy for the Integration of the RSC, there is no specific measure implemented at national level. Also, initiatives aimed at increasing awareness among the majority of society of the benefits deriving from the employment inclusion of the RSC communities are absent. Combating discrimination against the RSC requires, firstly, an explicit but not exclusive approach, and, secondly, a gender-based and an age-based approach to active labour market policies. The importance of such approaches is widely acknowledged in almost all European countries, even without taking into consideration the specific situation of the RSC. In the case of RSC, in Italy, the absence of specific policies and actions to tackle the additional disadvantages and inequality suffered by these two vulnerable subgroups widen the inclusion/exclusion gap. As previously mentioned, the development of such measures is limited, especially because of the lack of data due to the absence of regular analyses on specific employment barriers or disincentives. This deficiency is one of the main obstacles to the implementation of initiatives and/or programmes needed to tackle the challenge of Roma labour market integration.

Research paper thumbnail of Il lavoro agricolo gravemente sfruttato

Dossier Statistico Immigrazione 2019, 2019

L'Istat nel report relativo all'Andamento dell'Economia Agricola) 1 rileva che nel 2018 il settor... more L'Istat nel report relativo all'Andamento dell'Economia Agricola) 1 rileva che nel 2018 il settore dell'agricoltura, silvicoltura e pesca italiano ha prodotto un introito complessivo di circa 33 miliardi di euro, registrando un valore aggiunto sul Pil pari al 2,2%, tra i più alti dell'Unione Europa (1,5%. In Italia, l'organizzazione del lavoro agricolo, così come avvenuto negli altri paesi a capitalismo avanzato, si è molto modificata nel corso degli anni. Le modificazioni che hanno avuto un maggiore impatto sono due: il processo di progressiva e sempre più sostenuta meccanizzazione accompagnata ad un uso intensivo del lavoro sulla base del cosiddetto "modello californiano", che richiede l'impiego di una grande quantità di forza lavoro flessibile e a basso costo, soprattutto durante la stagione della raccolta dei prodotti agricoli; la concentrazione del lavoro agricolo in un numero sempre più ridotto di aziende che diventano però sempre di più grandi dimensioni. Rispetto a questo secondo aspetto, si tenga conto che, secondo i dati dei censimenti Istat dell'agricoltura, le aziende agricole in Italia in trent'anni si sono dimezzate, passando da poco più di 3,1 milioni nel 1990 a circa 1,6 milioni nel 2010. La dimensione media delle aziende invece è salita da circa 5 ettari (nel 1982) a quasi 7,9 (nel 2010). I dati più recenti (2015) confermano questa tendenza: le aziende agricole diminuiscono ancora (sono 1,5 milioni) e la dimensione media aziendale in termini di superficie agricola utilizzata aumenta a 8,4 ettari, pur presentando una spiccata eterogeneità a livello territoriale tra Nord-Ovest (15,5 ettari), Nord-Est (10,5 ettari), Centro (9,1 ettari), Sud (5,4 ettari) e Isole (9,8 ettari). In termini occupazionali, secondo i dati dell'ultimo Annuario dell'Agricoltura Italiana 2 , il settore agricolo nel 2017 occupava 871mila soggetti; tra questi, 228mila erano donne (26%) e 87mila stranieri (10,5%). La fase lavorativa che registra le maggiori criticità è quella relativa alla raccolta stagionale. Secondo i dati diffusi dall'ultimo rapporto Agromafie e Caporalato 3 , curato dall'Osservatorio Placido Rizzotto della Flai Cgil, sono tra i 400.000 e i 430mia i lavoratori agricoli, in buona parte stagionali, esposti al rischio di un ingaggio irregolare e sotto caporale; di questi, più di 132mila sono in condizione di grave vulnerabilità sociale e forte sofferenza.

Research paper thumbnail of Puglia. Rapporto immigrazione 2019

Dossier Statistico Immigrazione , 2019

La popolazione straniera I cittadini stranieri residenti in Puglia al 31 dicembre 2018 sono 138.8... more La popolazione straniera I cittadini stranieri residenti in Puglia al 31 dicembre 2018 sono 138.811, il 3,4% della popolazione pugliese, un dato pressoché stabile da 4 anni e in linea con quello delle regioni dell'Italia meridionale (4,6%), ma più basso di 5 punti della media nazionale (8,7%). In termini assoluti, la provincia che registra il maggior numero di residenti è Bari (43.058), seguita da quelle di Foggia (31.709), Lecce (26.646), Taranto (14.446), Brindisi (11.761) e Bar-letta Andria Trani (11.191). In termini relativi, invece, è Foggia, con il 5,1%, la provincia che registra la maggiore incidenza di stranieri sui residenti; Taranto, con il 2,5%, è quella con l'incidenza minore, mentre le altre province si attestano su valori prossimi al 3%. Nel corso del 2018, con l'eccezione della provincia di Bari, dove si verifica una lieve flessione (-1,0%), la popolazione straniera è aumentata in tutte le province. La crescita maggiore si registra nella provincia di Brindisi (+8,4%), mentre quella minore nella provincia di Barletta Andria Trani (+2,2%); nelle altre i valori di aumento sono intorno al 5%. A livello regionale, negli ultimi dieci anni si è registrata una crescita continua delle presenze, anche se con ritmi non omogenei. Gli stranieri sono una popolazione molto giovane: solo il 3,9% ha più di 65 anni, il 18,2% ha tra 0 e 17 anni, il 20,5% tra 18 e 29 anni, il 33,6% tra 30 e 44 anni e il 23,8% ha tra 45 e 64 anni. Questa struttura per età è conseguenza del fatto che ad intraprendere l'esperienza migratoria sono in maggioranza soggetti in età attiva, spinti da motivazioni lavorative. Le provenienze geografiche e i processi di stabilizzazione sul territorio Sono 168 i paesi di origine dei cittadini stranieri residenti in regione e nonostante il discor-so pubblico sia concentrato quasi esclusivamente sulle migrazioni provenienti dal continente africano, le persone immigrate in Puglia sono prevalentemente di origine europea. Oltre la metà dei residenti stranieri, infatti, è originaria di un paese del Vecchio continente (il 56,6%) e tra questi il 35,5% è un cittadino comunitario. Il 22,5% proviene dal continente africano, il 17,8%, dall'Asia e il 3,0% dalle Americhe. I cittadini non Ue in possesso di un permesso di soggiorno a fine 2018 sono 88.720, tra questi il 59,1% è di sesso maschile.

Research paper thumbnail of L’azione politica dei gruppi rom e sinti in Italia

Meridiana, 2024

The article outlines how the political action of Roma groups in the public space has taken shape ... more The article outlines how the political action of Roma groups in the public space has taken shape in Italy. It traces, also, the main stages that led firstly to the rise of Roma support organisations, and then to the creation of organisations founded and animated by Roma people. The analysis shows how the public definition of Roma issues is built almost exclusively on a racist and securitarian approach and from an essentialized and at times reified view of Roma groups. And it shows how this has negatively impacted both on the level of political actions and on the public representation of the political claims of Roma groups.

Research paper thumbnail of Un approccio che esclude. L’attuale gestione italiana delle migrazioni

Research paper thumbnail of Ethnography of exploitation in seasonal agricultural labor. The case of Bulgarian Roma laborers in Apulia, Southern Italy

Sociologia del Lavoro, 2024

This paper analyses a case of severe labour exploitation, involving a group of Bulgarian fruit an... more This paper analyses a case of severe labour exploitation, involving a group of Bulgarian fruit and vegetable pickers of Roma origin employed in the seasonal harvest, especially of tomatoes, in the Foggia area involved in a 10-year cycle of seasonal migration between Italy and Bulgaria. The essay presents the general characteristics and factors affecting the form of extreme exploitation in farm work in Italy and reconstructs the working conditions and migration trajectories of this group of farm laborers of Roma origin to see how ethnicity, widespread anti-Gypsyism, and forms of extreme social exclusion accentuate the dynamics of labor exploitation. This group experiences the most intense forms of exploitation on the ground compared to other exploited foreign laborers. The case study is based on ethnographic that lasted about 2 years and interviews with privileged witnesses

Research paper thumbnail of Conclusioni al Rapporto Vie di uscita – La condizione delle comunità rom e sinte in Italia

Vie di uscita – La condizione delle comunità rom e sinte in Italia, 2024

Research paper thumbnail of Il profilo del caporalato nella stampa

IL LAVORO DIGNITOSO E IL SUO CONTRARIO. Le pratiche di sfruttamento, le politiche inclusive e il contrasto al caporalato. Il caso della Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, 2023

Diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o p... more Diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati per tutti i Paesi. Gli Autori e l'Editore declinano ogni responsabilità per eventuali errori e/o inesattezze relativi alla elaborazione dei testi normativi e per l'eventuale modifica e/o variazione degli schemi e della modulistica allegati. Gli Autori, pur garantendo la massima affidabilità dell'opera, non rispondono di danni derivanti dall'uso dei dati e delle notizie ivi contenuti. L'Editore non risponde di eventuali danni causati da involontari refusi o errori di stampa. Finito di stampare nel mese di dicembre 2023 nello stabilimento Maggioli S.p.A. Santarcangelo di Romagna (RN) Il Progetto P.I.U.Su.Pr.Eme. (Percorsi Individualizzati di Uscita dallo Sfruttamento) è cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Direzione Generale dell'Immigrazione e delle Politiche di Integrazione e dall'Unione Europea, PON Inclusione-Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Il partenariato è composto dalla Regione Puglia (Lead Partner), insieme alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia e Nova Consorzio Nazionale per l'Innovazione Sociale. L'oggetto, i contenuti e ogni altro elemento della presente pubblicazione non hanno fini commerciali o promozionali né risvolti o interessi di natura economica. Essa riflette solo l'opinione degli autori e l'Unione Europea non può essere ritenuta in alcun modo responsabile del contenuto.

Research paper thumbnail of Savoir "faire de l’argent": combiner les boulots, les monnaies et les compétences

L'Etat et la pauvreté étrangère en Europe occidentale. Trajectoires de migrants "roms" roumains en Espagne, France et Italie, 2024

Research paper thumbnail of I costi umani e sociali delle politiche migratorie. Segregazione occupazionale e lavoro nero

OLTRE GLI SBARCHI. Governance delle migrazioni economiche in Italia e nuove proposte di policy, 2024

Research paper thumbnail of Modelli politici e processi di istituzionalizzazione come vettori di esclusione e marginalità sociale: il caso dei campi rom e dei ghetti agricoli

Sociologia Urbana e Rurale, 2021

Political models and institutionalisation processes as vectors of social exclusion and marginalis... more Political models and institutionalisation processes as vectors of social exclusion and marginalisation: the case of roma camps and agricultural ghettos This paper has two objectives. The first is to describe the similarities and differences between the dynamics of exclusion produced by the Roma camps-places of housing segregation directly or indirectly managed by Italian municipalities-and the Agricultural ghettos-places of housing segregation created informally to house foreign seasonal workers. The second objective is to analyse the public interventions implemented so far by Italian institutions to address the housing issue of population groups Incorrectly intended as homogenous and having common needs. In the cases of the Roma and the foreign seasonal workers, the Italian institutions have mainly used an emergency approach based on exceptionality, which has produced and still produces significant contradictions and forms of social exclusion.

Research paper thumbnail of L'impatto della crisi sanitaria da Covid-19 sui servizi socio-sanitari degli Ambiti Territoriali di San Severo (Fg), Bari e Nardò (Le). Uno studio di caso con linee guida per affrontare e superare le condizioni di emergenza

The current research paper was carried out as part of the Impact Project– Apulia Integration of M... more The current research paper was carried out as part of the Impact Project– Apulia Integration of Migrants with Policies and Actions Co-designed on the Local Area and gives back the results of a sociological survey, by the Department of History, Society and Human Studies, to capture how the Covid-19 health crisis spreading impacted on the operating services in the social service areas involved in the project activities (San Severo, Bari and Nardò), concerning the taking charge of third-country nationals and the ways that interaction between the services managed by the districts and other services for foreign nationals developed in the different local areas during the period of health emergencies.

Research paper thumbnail of Un progetto per l’inclusione di Rom e Sinti. Una sperimentazione importante e faticosa

Articolo 33, 2021

L’articolo è una meta riflessione sulla attività implementate durante il progetto “PAL: Favorire ... more L’articolo è una meta riflessione sulla attività implementate durante il progetto “PAL: Favorire la partecipazione di Rom e Sinti alla vita sociale, politica, economica e civica Interventi pilota per la creazione di tavoli e network di stakeholder coinvolti a diverso titolo con le comunità Rom, Sinti, Caminanti” e mira a raggiungere due obiettivi: il primo, è quello di presentare le continuità e le differenze tra gli approcci delle diverse amministrazioni coinvolte nelle attività progettuali rispetto al tema dell’inclusione e della partecipazione delle comunità rom. Il secondo, è quello di ricostruire e analizzare il modo in cui si è modificato (o meno) l’approccio delle amministrazioni pubbliche rispetto al medesimo tema.
Nell’articolo, sulla base della documentazione prodotta e dei dati rilevati durante le diverse fasi progettuali, saranno presentate le modalità con cui le amministrazioni si sono approcciate la tema le attività implementate, le modalità con le quali sono stati coinvolti i diversi stakeholders, le difficoltà incontrate e i risultati ottenuti.

Research paper thumbnail of L'altro, lo straniero, il nemico. Politiche e governance delle migrazioni tra razzismo e discriminazione. Il caso dell'Italia nel panorama europeo

Giornate di studio sul razzismo. 1^ e 2^ edizione, 2021

Le leggi migratorie, oltre ad essere uno strumento di governance e a prevedere specifici diritti ... more Le leggi migratorie, oltre ad essere uno strumento di governance e a prevedere specifici diritti e doveri, sono un utile strumento euristico per cogliere i processi di costruzione identitaria delle società di cui sono espressione e della relazione con l'alterità. Nelle moderne società uno degli ambiti in cui maggiormente si esplicita la relazione con l'altro è, infatti, il corpus normativo in materia di immigrazione. Sono le politiche migratorie a stabilire chi è dentro e chi è fuori, a sancire la demarcazione tra il noi e il loro e le relazioni che si instaurano tra nuovi arrivati e società maggioritaria. Se le leggi sulle migrazioni rappresentano implicitamente lo straniero come una presenza negativa, da cui difendersi, l'orientamento politico e l'atteggiamento sociale che ne discenderà non potrà che essere quello della paura, della prudenza, della difesa e, nei casi più estremi, dell'ostilità. Al contrario, se la rappresentazione è positiva, l'orientamento potrà più facilmente essere improntato all'apertura, alla conoscenza, alla collaborazione e al riconoscimento. Le relazionali tra stranieri e società di destinazione possono assumere forme e gradi diversi di sfumature che vanno dalla piena accettazione dell'altro, alla sua radicale esclusione. È possibile collocare queste diverse forme relazionali lungo un ipotetico continuum che ha ad un polo la figurazione, di ascendenza giudaico-cristiana, che vede lo straniero come il fratello, qualcuno che è in continuità con i membri della comunità, del gruppo o della società. Mentre al polo opposto si colloca la visione, le cui origini sono molteplici, che vede lo straniero come l'altro radicalmente diverso. Se noi siamo l'umano, l'altro è il non umano. La sua presenza è fonte di minaccia, materializzazione del male, una sorta di dio ingannatore, capace di insinuarsi fino a sovvertire i rapporti di forza e annientare il noi 1 .

Research paper thumbnail of Sfruttamento, disumanizzazione e percorsi di ri-umanizzazione dei rapporti lavorativi. Il caso dei braccianti stagionali

Cittadinanza e persona. Un gap da colmare per contrastare la strage nel Mediterraneo, 2020

Research paper thumbnail of Postfazione ad Abitare in transizione  Misurare l’impatto della transizione abitativa: un’ipotesi di costruzione di indicatori di inclusione delle persone Rom, Sinte e Caminanti

ABITARE IN TRANSIZIONE. Indagine sui progetti di transizione abitativa rivolti alle popolazioni Rom, Sinte e Caminanti, 2021

Research paper thumbnail of Lack of reliable data on RSC

Civil society monitoring report on implementation of the national Roma integration strategies in Italy. Identifying blind spots in Roma inclusion policy, 2020

In Italy, there are no reliable data neither on the real number of Roma and Sinti present on the ... more In Italy, there are no reliable data neither on the real number of Roma and Sinti present on the national territory, nor on their level of education, employment, housing condition, life expectancy and infant mortality, as well as the percentage of foreigners and stateless Roma and on their access possibilities to social, health and welfare services. This impacts negatively the possibility of developing effective public policies, and to make good use of the resources available. Without reliable statistical data, in fact, it is difficult to establish the objectives of the interventions to develop, as well as to determine the tools capable of pursuing them, and to make assessments on the impact of the public interventions implemented. This has an impact also on the social imaginary of RSC communities too, and affects negatively the public opinion and policies, as it will be further underlined in this report. The lack of data is highlighted in the National Strategy for the Integration of Roma in Italy as a crucial issue.

Research paper thumbnail of Il lavoro agricolo nell'area jonico-brindisina dagli anni ‘70 ad oggi: tra modernizzazione, caporalato e patriarcato

Agromafie e caporalato. V Rapporto, 2020

Questo capitolo è dedicato alla ricostruzione delle principali dinamiche che nel tempo hanno inte... more Questo capitolo è dedicato alla ricostruzione delle principali dinamiche che nel tempo hanno interessato l'area jonico–brindisina in relazione al fenomeno dello sfruttamento lavorativo e del caporalato. Lo scritto si compone di due parti. Nella prima, si ricostruiscono i processi di modernizzazione che dagli anni Settanta interessano l’agricoltura del territorio; i fattori che portano alla nascita e al consolidamento del sistema del caporalato nell’area presa in considerazione; le condizioni che nel tempo hanno caratterizzato il lavoro delle braccianti italiane e dei braccianti e delle braccianti stranieri/e che, dagli anni Ottanta ad oggi, hanno trovato collocazione all’interno del locale mercato del lavoro agricolo.
Nella seconda parte, si presenta un focus di approfondimento relativo alla specifica condizione di genere, caratterizzata da una forte invisibilità sociale e legata alle dinamiche famigliari e patriarcali. Entrambe le parti si basano sul lavoro di ricerca che, dalla metà degli anni Duemila, i due autori conducono sul territorio pugliese. Sebbene il capitolo sia il frutto di una riflessione congiunta, la Parte I è stata scritta da Antonio Ciniero, la Parte II da Ilaria Papa.

Research paper thumbnail of Prefazione ad ASY(S)LUM Dalle "istituzioni totali" di Goffman ai "campi rom" della città di Roma

Associazione 21 luglio, 2020

osa hanno in comune gli insediamenti per persone rom, voluti e costruiti dalle amministrazioni pu... more osa hanno in comune gli insediamenti per persone rom, voluti e costruiti dalle amministrazioni pubbliche italiane con le istituzioni totali studiate da Goffman? Anche se a prima vista possono sembrare contesti molto lontani, ed in effetti per molti aspetti lo sono (ad iniziare dal fatto che dagli insediamenti, a differenza delle istituzioni totali, si può entrare ed uscire liberamente), sono molti gli elementi che li accomunano. Al di là delle indubbie differenze, i campi rom pensati e costruiti dalle istituzioni pubbliche italiane e le istituzioni totali condividono il tentativo di tenere ai margini e porre in isolamento dal resto del
corpo sociale soggetti ritenuti indesiderabili.

Research paper thumbnail of Rapporto di monitoraggio della società civile sull’implementazione della Strategia nazionale di inclusione Rom, Sinti e Caminanti in Italia

Il rapporto, a cura di Donatella De Vito (Casa della Carità), è stato realizzato da Consorzio N... more Il rapporto, a cura di Donatella De Vito (Casa della Carità), è stato realizzato da Consorzio Nova (capitolo 1 “Governance e quadro politico generale”: Antonio Ciniero e Ilaria Papa), Associazione Sinti Prato (capitolo 2 “Antidiscriminazione”: Luca Bravi), Casa della Carità (capitolo 3 “Contrastare l’antigitanismo”: Stefano Pasta), in collaborazione con Fondazione Romanì, Associazione 21 Luglio, Arci Solidarietà Onlus. Fondazione Romanì ha contribuito alla redazione dei capitoli su governance e antiziganismo, Associazione 21 Luglio alla redazione dei capitoli sulla discriminazione e sull’antiziganismo, Arci Solidarietà al capitolo sulla discriminazione.
Il rapporto è stato realizzato nell’ambito del progetto pilota Roma Civil Monitor, ‘Capacity-building della società civile Rom e rafforzamento della sua partecipazione al monitoraggio delle strategie nazionali di inclusione dei Rom’. Questo progetto pilota è promosso dalla Commissione Europea, DG Giustizia e Consumatori. È coordinato dal Centro per gli Studi di Politica della Central European University (CEU CPS), in partnership con la rete European Roma Grassroots Organisations (ERGO Network), il Centro Europeo per i Diritti dei Rom (ERRC), la Fundación Secretariado Gitano (FSG) e il Roma Education Fund (REF) e implementato con la collaborazione di circa 90 ONG ed esperti di 27 Stati membri.
Il progetto pilota Roma Civil Monitor, nell’ambito del quale il presente rapporto è stato redatto, è coordinato dalla CEU, tuttavia il rapporto rappresenta l’analisi degli autori e non rispecchia necessariamente la posizione della CEU. La CEU non può essere ritenuta responsabile di alcuno degli utilizzi eventualmente fatti delle informazioni contenute in esso.

Research paper thumbnail of Employment

Civil society monitoring report on implementation of the national Roma integration strategies II in Italy. Assessing progress in key policy areas of the strategy , 2019

The first critical point to highlight is the fact that, to date, there is no updated and reliable... more The first critical point to highlight is the fact that, to date, there is no updated and reliable data that would describe the working conditions of the RSC throughout the Italian territory. k is much diffused; often, this is not the free choice of the RSC
but a consequence of the difficulties encountered in finding proper employment;
• The work carried out by members of the RSC community is mainly unqualified, such as: metals collectors, itinerant merchants, generic workers, cleaning
operators, farmers, bricklayers;
• Among women, 40 per cent are exclusively taking care of the house or of the
family.
With respect to the measures implemented in order to facilitate the integration of the RSC in the labour market, at national level, there are only two initiatives:
• Conducting a study to verify the possible transferability of the „Acceder” Model, used in Spain in the early 2000s, to the Italian context.
• The implementation of an experimental intervention programme for promoting the employment of discriminated and disadvantaged people, the „DJ Project - Diversity on the job”.
Aside these two initiatives and despite the availability of loans and the agreements to which Italy subscribed to at international level, in Italy there are no other measures of national or at least supra-regional scope. Projects and minor activities for supporting the employment inclusion of the RSC have been implemented only at municipal or regional level. Despite the difficulties faced by RSC women and those faced by young RSC and despite the explicit reference to their condition of particular vulnerability in the National Strategy for the Integration of the RSC, there is no specific measure implemented at national level. Also, initiatives aimed at increasing awareness among the majority of society of the benefits deriving from the employment inclusion of the RSC communities are absent. Combating discrimination against the RSC requires, firstly, an explicit but not exclusive approach, and, secondly, a gender-based and an age-based approach to active labour market policies. The importance of such approaches is widely acknowledged in almost all European countries, even without taking into consideration the specific situation of the RSC. In the case of RSC, in Italy, the absence of specific policies and actions to tackle the additional disadvantages and inequality suffered by these two vulnerable subgroups widen the inclusion/exclusion gap. As previously mentioned, the development of such measures is limited, especially because of the lack of data due to the absence of regular analyses on specific employment barriers or disincentives. This deficiency is one of the main obstacles to the implementation of initiatives and/or programmes needed to tackle the challenge of Roma labour market integration.

Research paper thumbnail of Il lavoro agricolo gravemente sfruttato

Dossier Statistico Immigrazione 2019, 2019

L'Istat nel report relativo all'Andamento dell'Economia Agricola) 1 rileva che nel 2018 il settor... more L'Istat nel report relativo all'Andamento dell'Economia Agricola) 1 rileva che nel 2018 il settore dell'agricoltura, silvicoltura e pesca italiano ha prodotto un introito complessivo di circa 33 miliardi di euro, registrando un valore aggiunto sul Pil pari al 2,2%, tra i più alti dell'Unione Europa (1,5%. In Italia, l'organizzazione del lavoro agricolo, così come avvenuto negli altri paesi a capitalismo avanzato, si è molto modificata nel corso degli anni. Le modificazioni che hanno avuto un maggiore impatto sono due: il processo di progressiva e sempre più sostenuta meccanizzazione accompagnata ad un uso intensivo del lavoro sulla base del cosiddetto "modello californiano", che richiede l'impiego di una grande quantità di forza lavoro flessibile e a basso costo, soprattutto durante la stagione della raccolta dei prodotti agricoli; la concentrazione del lavoro agricolo in un numero sempre più ridotto di aziende che diventano però sempre di più grandi dimensioni. Rispetto a questo secondo aspetto, si tenga conto che, secondo i dati dei censimenti Istat dell'agricoltura, le aziende agricole in Italia in trent'anni si sono dimezzate, passando da poco più di 3,1 milioni nel 1990 a circa 1,6 milioni nel 2010. La dimensione media delle aziende invece è salita da circa 5 ettari (nel 1982) a quasi 7,9 (nel 2010). I dati più recenti (2015) confermano questa tendenza: le aziende agricole diminuiscono ancora (sono 1,5 milioni) e la dimensione media aziendale in termini di superficie agricola utilizzata aumenta a 8,4 ettari, pur presentando una spiccata eterogeneità a livello territoriale tra Nord-Ovest (15,5 ettari), Nord-Est (10,5 ettari), Centro (9,1 ettari), Sud (5,4 ettari) e Isole (9,8 ettari). In termini occupazionali, secondo i dati dell'ultimo Annuario dell'Agricoltura Italiana 2 , il settore agricolo nel 2017 occupava 871mila soggetti; tra questi, 228mila erano donne (26%) e 87mila stranieri (10,5%). La fase lavorativa che registra le maggiori criticità è quella relativa alla raccolta stagionale. Secondo i dati diffusi dall'ultimo rapporto Agromafie e Caporalato 3 , curato dall'Osservatorio Placido Rizzotto della Flai Cgil, sono tra i 400.000 e i 430mia i lavoratori agricoli, in buona parte stagionali, esposti al rischio di un ingaggio irregolare e sotto caporale; di questi, più di 132mila sono in condizione di grave vulnerabilità sociale e forte sofferenza.

Research paper thumbnail of Puglia. Rapporto immigrazione 2019

Dossier Statistico Immigrazione , 2019

La popolazione straniera I cittadini stranieri residenti in Puglia al 31 dicembre 2018 sono 138.8... more La popolazione straniera I cittadini stranieri residenti in Puglia al 31 dicembre 2018 sono 138.811, il 3,4% della popolazione pugliese, un dato pressoché stabile da 4 anni e in linea con quello delle regioni dell'Italia meridionale (4,6%), ma più basso di 5 punti della media nazionale (8,7%). In termini assoluti, la provincia che registra il maggior numero di residenti è Bari (43.058), seguita da quelle di Foggia (31.709), Lecce (26.646), Taranto (14.446), Brindisi (11.761) e Bar-letta Andria Trani (11.191). In termini relativi, invece, è Foggia, con il 5,1%, la provincia che registra la maggiore incidenza di stranieri sui residenti; Taranto, con il 2,5%, è quella con l'incidenza minore, mentre le altre province si attestano su valori prossimi al 3%. Nel corso del 2018, con l'eccezione della provincia di Bari, dove si verifica una lieve flessione (-1,0%), la popolazione straniera è aumentata in tutte le province. La crescita maggiore si registra nella provincia di Brindisi (+8,4%), mentre quella minore nella provincia di Barletta Andria Trani (+2,2%); nelle altre i valori di aumento sono intorno al 5%. A livello regionale, negli ultimi dieci anni si è registrata una crescita continua delle presenze, anche se con ritmi non omogenei. Gli stranieri sono una popolazione molto giovane: solo il 3,9% ha più di 65 anni, il 18,2% ha tra 0 e 17 anni, il 20,5% tra 18 e 29 anni, il 33,6% tra 30 e 44 anni e il 23,8% ha tra 45 e 64 anni. Questa struttura per età è conseguenza del fatto che ad intraprendere l'esperienza migratoria sono in maggioranza soggetti in età attiva, spinti da motivazioni lavorative. Le provenienze geografiche e i processi di stabilizzazione sul territorio Sono 168 i paesi di origine dei cittadini stranieri residenti in regione e nonostante il discor-so pubblico sia concentrato quasi esclusivamente sulle migrazioni provenienti dal continente africano, le persone immigrate in Puglia sono prevalentemente di origine europea. Oltre la metà dei residenti stranieri, infatti, è originaria di un paese del Vecchio continente (il 56,6%) e tra questi il 35,5% è un cittadino comunitario. Il 22,5% proviene dal continente africano, il 17,8%, dall'Asia e il 3,0% dalle Americhe. I cittadini non Ue in possesso di un permesso di soggiorno a fine 2018 sono 88.720, tra questi il 59,1% è di sesso maschile.

Research paper thumbnail of Le politiche dell’esclusione Centri di accoglienza, ghetti agricoli e campi rom in Italia

Qual è la genesi dei centri di accoglienza per i migranti? Come sono nati i ghetti agricoli in It... more Qual è la genesi dei centri di accoglienza per i migranti? Come sono nati i ghetti agricoli in Italia? Cosa hanno in comune con i campi rom? Come si vive in questi luoghi? Che effetti hanno sulle traiettorie di vita delle persone che li abitano e, più in generale, sul resto della società?
Antonio Ciniero prova a rispondere a queste domande a partire dalle attività di ricerca condotte negli ultimi dieci anni, interrogando le politiche migratorie e gli interventi pubblici in tema di accoglienza: strumenti ispirati a una perenne logica emergenziale che hanno contribuito a determinare spazi fisici e sociali nei quali hanno preso forma dinamiche di esclusione e inclusione differenziale di un numero sempre crescente di persone.

Research paper thumbnail of Lo straniero nelle politiche migratorie europee. Dall’esclusione ai possibili percorsi per la costruzione di una società interculturaleLo straniero nelle politiche migratorie europe20200530 47957 1dn27xt

Laicità, libertà religiosa ed alterità nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo Laicità, libertà religiosa ed alterità nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo , 2019

Lo straniero nelle politiche migratorie europee. Dall'esclusione ai possibili percorsi per la cos... more Lo straniero nelle politiche migratorie europee. Dall'esclusione ai possibili percorsi per la costruzione di una società interculturale SOMMARIO: 1. Introduzione -2. L'Europa e le migrazioni -3. La gestione neoliberista delle migrazioni, quando l'altro diventa il nemico -4. Le politiche europee tra razzismo e discriminazione -5. La costruzione dell'esclusione negli ultimi anni: le ricadute sociali del sistema di accoglienza -6. Conclusioni. Quali politiche migratorie per costruire una società interculturale?

Research paper thumbnail of Rapporto di monitoraggio della società civile sull’implementazione della Strategia nazionale di inclusione Rom, Sinti e Caminanti in Italia

Il rapporto, a cura di Donatella De Vito (Casa della Carità), è stato realizzato da Consorzio N... more Il rapporto, a cura di Donatella De Vito (Casa della Carità), è stato realizzato da Consorzio Nova (capitolo 1 “Governance e quadro politico generale”: Antonio Ciniero e Ilaria Papa), Associazione Sinti Prato (capitolo 2 “Antidiscriminazione”: Luca Bravi), Casa della Carità (capitolo 3 “Contrastare l’antigitanismo”: Stefano Pasta), in collaborazione con Fondazione Romanì, Associazione 21 Luglio, Arci Solidarietà Onlus. Fondazione Romanì ha contribuito alla redazione dei capitoli su governance e antiziganismo, Associazione 21 Luglio alla redazione dei capitoli sulla discriminazione e sull’antiziganismo, Arci Solidarietà al capitolo sulla discriminazione.
Il rapporto è stato realizzato nell’ambito del progetto pilota Roma Civil Monitor, ‘Capacity-building della società civile Rom e rafforzamento della sua partecipazione al monitoraggio delle strategie nazionali di inclusione dei Rom’. Questo progetto pilota è promosso dalla Commissione Europea, DG Giustizia e Consumatori. È coordinato dal Centro per gli Studi di Politica della Central European University (CEU CPS), in partnership con la rete European Roma Grassroots Organisations (ERGO Network), il Centro Europeo per i Diritti dei Rom (ERRC), la Fundación Secretariado Gitano (FSG) e il Roma Education Fund (REF) e implementato con la collaborazione di circa 90 ONG ed esperti di 27 Stati membri.
Il progetto pilota Roma Civil Monitor, nell’ambito del quale il presente rapporto è stato redatto, è coordinato dalla CEU, tuttavia il rapporto rappresenta l’analisi degli autori e non rispecchia necessariamente la posizione della CEU. La CEU non può essere ritenuta responsabile di alcuno degli utilizzi eventualmente fatti delle informazioni contenute in esso.

Research paper thumbnail of Le condizioni abitative degli stranieri

VITA E PERCORSI DI INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI IN ITALIA, 2018

Nel capitolo sono analizzati i dati relativi alle condizioni e alle modalità abitative degli stra... more Nel capitolo sono analizzati i dati relativi alle condizioni e alle modalità abitative degli stranieri residenti in Italia. Ii dati sono tratti dall'indagine nazionale curata dall'Istat "Condizione e integrazione sociale dei cittadini stranieri residenti in Italia".

a questo link è possibile scaricare l'intero volume https://www.istat.it/it/archivio/230556?fbclid=IwAR3FucUM6vCsEnOJ5lxxB9POwIJAEhjdbU7QoOfBrCUza7y3u0oAinv5Y7o

Research paper thumbnail of Economia flessibile e vite precarie. Lavoro e migrazioni nel racconto dei cittadini stranieri, Liguori, Napoli, 2013

Research paper thumbnail of Sguardi eretici contro il muro della paura

Recensione al libro curato da Gennaro Avallone Il sistema di accoglienza in Italia. Esperienze, r... more Recensione al libro curato da Gennaro Avallone Il sistema di accoglienza in Italia. Esperienze, resistenze, segregazione (Orthotes Editrice, pp. 218, euro 17) già pubblicata ne Il Manifesto

Research paper thumbnail of Luca Basso, Socialità e isolamento: la singolarità in Marx , Carrocci, Roma, 2008 (pp. 238)

This opera by www.dialetticaefilosofia.it is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non c... more This opera by www.dialetticaefilosofia.it is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.

Research paper thumbnail of Flussi migratori e sistema di accoglienza italiano. Anni 2011 - 2017

Research paper thumbnail of Un approccio che esclude. L’attuale gestione italiana delle mi- grazioni

Culture, creatività, società inclusive, 2024

Research paper thumbnail of Verso il superamento del segregazionismo abitativo? Antiziganismo istituzionale e tentativi di superamento degli insediamenti monoetnici. Il caso italiano

Giornate di studio sul razzismo. Atti della 3ᵃ e 4ᵃ edizione, 2023

In questo contributo presento, sinteticamente, i modi in cui i pregiudizi antizigani hanno inform... more In questo contributo presento, sinteticamente, i modi in cui i pregiudizi antizigani hanno informato l’azione e gli interventi pubblici delle istituzioni italiane rivolte ai gruppi rom e i tentativi messi atto negli ultimi anni (in particolare dopo il 2012) per provare a mettere in discussione tali modalità di azione che hanno determinato forme di esclusione sociale di una quota significativa di persone rom e sinte. Per ricostruire questo processo si prenderanno in esame gli interventi pubblici che, a partire degli anni Ottanta del Novecento, hanno portato alla costruzione di luoghi abitativi destinati specificamente a rom e sinti, si presenteranno le dinamiche di esclusione che tali luoghi hanno innescato e, nella parte finale del contributo, farò cenno ai tentativi sperimentati a partire dalla prima decade del Duemila da diverse amministrazioni comunali italiane per superare i cosiddetti “campi rom/campi nomadi” e favorire percorsi di inclusione sociale e abitativa per le persone che prima risiedevano nei campi.

Research paper thumbnail of Sfruttamento, disumanizzazione e percorsi di ri-umanizzazione dei rapporti lavorativi. Il caso dei braccianti stagionali

Cittadinanza e persona. Un gap da colmare per contrastare la strage nel Mediterraneo. , 2020