Cinzia Loi | Università di Sassari (original) (raw)
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Books by Cinzia Loi
“ARDAULI E LA SUA GENTE” , 2019
Questo libro vuole rendere omaggio alla caparbietà delle genti che abitarono questo paese, al ric... more Questo libro vuole rendere omaggio alla caparbietà delle genti che abitarono questo paese, al ricco e invidiabile patrimonio archeologico e naturalistico che lo caratterizzano, alle tradizioni e ai comportamenti, bene prezioso e comune dell’intero Barigadu.
Pressoi litici in Sardegna tra preistoria e tarda antichità, 2017
I pressoi litici costituiscono una parte fondamentale della filiera produttiva e un documento di ... more I pressoi litici costituiscono una parte fondamentale della filiera produttiva e un documento di estremo interesse da un punto di vista storico-archeologico. Considerati reperti meno nobili di altri, questi manufatti hanno goduto fino ad oggi nell'isola di scarso interesse presso gli studiosi. Inoltre gli esemplari giunti fino a noi, il più delle volte lacunosi e scollegati dal contesto di provenienza, pongono notevoli difficoltà di interpretazione tipologica e di datazione. Per tentare di fare chiarezza su questo argomento, è nata l'idea di allestire questo progetto di ricerca volto principalmente alla definizione di un repertorio tipologico-funzionale dei pressoi litici attraverso i metodi di indagine quali l'archeologia sperimentale, l'etnoarcheologia e l'archeologia della produzione in linea con l'approccio multidisciplinare proprio dell'Archeologia dei Paesaggi. Per quanto concerne i manufatti correlati alla produzione del vino, i cosiddetti palmenti, ne sono stati censiti 103 impianti rupestri fissi così ripartiti: 12 all'interno del territorio del Guilcer e 91 nel territorio del Barigadu; a ciò si aggiungano 53 vasche mobili pertinenti ad almeno altri 30 impianti. Per quanto riguarda la produzione dell'olio, i risultati della presente indagine ampliano notevolmente il panorama delle conoscenze sui metodi di produzione dell'olio nell'antichità. Tali metodologie sono testimoniate soprattutto dalla presenza delle cosiddette arae, basi in pietra per torchi del tipo a leva. Il rinvenimento di oltre 50 arae testimonia un'intensa attività produttiva destinata al mercato locale. Per quanto concerne la cronologia, è opportuno segnalare come gli indicatori della produzione siano molto diffusi in quei siti con frequentazione di lunga durata, dall'epoca nuragica all'età tardo-medievale.
Un censimento completo con l´esaustiva schedatura di ogni sito o monumento del territorio di Neon... more Un censimento completo con l´esaustiva schedatura di ogni sito o monumento del territorio di Neoneli. Di ogni reperto rinvenuto l´autrice ci introduce alla conoscenza del luogo, dalle prime tracce dell´uomo nel territorio fino alla tarda età romana e ci consegna una documentazione di grande utilità per lo studioso, per l´appassionato ma anche e soprattutto per la comunità neonelese.
Papers by Cinzia Loi
Terra, legno e materiali deperibili nell’architettura antica a cura di CATERINA PREVIATO JACOPO BONETTO, 2023
La riproduzione di tale modello abitativo in grandezza reale permetterà di avviare una sperimenta... more La riproduzione di tale modello abitativo in grandezza reale permetterà di avviare una sperimentazione innovativa attraverso la quale mettere a sistema le informazioni raccolte finora sulle strutture architettoniche e di tradurle in atto pratico. Basilare risulterà la valutazione e catalogazione delle materie prime presenti nell’area immediatamente prospiciente la tomba e nei territori limitrofi. Attraverso la realizzazione di un’installazione fruibile dal pubblico e capace di far comprendere ai visitatori le peculiarità dei motivi presenti sulle pareti dell’ipogeo, si riuscirà a coniugare tutela e conservazione con l’esigenza di fruizione del sito in cui ricade il monumento.
The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of sign... more The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of significant interest due to their historical and archaeological value. Those artifacts, being considered less valuable than others, have enjoyed relative anonymity on the Island. Furthermore, those we are in possession of are of doubtful and mysterious origin and it is difficult to interpret their typology and age. The aim of this research project is to clarify the topic through the establishment of a stone presses’ sample organised by type and function. This is to be achieved by employing experimental archaeology, etnoarchaeology and the multi-disciplinary archaeology of line production as approached by the "Archeologia dei Paesaggi". Of those artifacts concerned with the production of wine, the millstones, 103 fixed rural wineries have been found: 12 within the Guilcer area and 91 within the Barigadu area. This is in addition to 53 movable containers connected to at least other 3...
Archeomedia n. 17 , 2022
Se da un lato le ricerche sull'archeologia della vite e del vino nell'isola si sono notevolmente... more Se da un lato le ricerche sull'archeologia della vite e del vino nell'isola si sono notevolmente sviluppate in questi ultimi anni, dall'altro rimangono aperti numerosi interrogativi legati non solo alle origini e alle modalità della domesticazione della vite, ma anche alle metodologie di produzione del vino. Recenti indagini nel territorio del Barigadu, regione storica della Sardegna centrale, hanno consentito l'individuazione di oltre 100 tra palmenti rupestri mobili e immobili.
Archeomedia.net
Nel territorio di Ardauli, nella regione storica del Barigadu (Sardegna Centrale), attraverso var... more Nel territorio di Ardauli, nella regione storica del Barigadu (Sardegna Centrale), attraverso varie campagne di indagine e di ricerca sul campo, sono state individuate finora 10 vasche vinarie scavate su massi di roccia isolati, alcune delle quali utilizzate fino a epoca recente. A ciò si aggiungano alcuni impianti fissi scavati nella roccia affiorante, costituiti da un sistema di due vasche comunicanti attraverso un foro o un'apertura a canaletta.
Terra, legno e materiali deperibili nell’architettura antica Clay, Timber and Perishable Materials in Ancient Architecture , 2021
Il progetto "SOS Mandras” è nato con lo scopo di ricostruire la capanna rappresentata all'interno... more Il progetto "SOS Mandras” è nato con lo scopo di ricostruire la capanna rappresentata all'interno della Tomba Dipinta di Mandras attraverso metodi, tecniche e materie prime compatibili con le conoscenze acquisite finora dallo studio di contesti pre-protostorici della Sardegna.
ARCHEOLOGIA POSTMEDIEVALE IN ITALIA POST-MEDIEVAL ARCHEOLOGY IN ITALY, 2020
Nel tessuto urbano di Ardauli, piccolo borgo della regione storica del Barigadu (Sardegna central... more Nel tessuto urbano di Ardauli, piccolo borgo della regione storica del Barigadu (Sardegna centrale), si conservano numerose case d’epoca costruite in trachite con copertura di travi e incannucciato. Alcune di esse risultano ornate da pregevoli portali e finestre in stile gotico-catalano, incastonati fra la muratura o nascosti sotto strati di vecchio intonaco.
Impianti vinari da Bortigali. Antichi impianti di produzione del vino da Neoneli. produzione del vino da
The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of sign... more The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of significant interest due to their historical and archaeological value.
Those artifacts, being considered less valuable than others, have enjoyed relative anonymity on the Island. Furthermore, those we are in possession of are of doubtful and mysterious origin and it is difficult to interpret their typology and age.
The aim of this research project is to clarify the topic through the establishment of a stone presses sample organised by type and function.
Archaeology and Economy in the Ancient World, 2020
Vitis vinifera L. ssp. vinifera i.e. grapevine is one of the most ancient and precious fruitbeari... more Vitis vinifera L. ssp. vinifera i.e. grapevine is one of the most ancient and precious fruitbearing plants in the world. It played a prominent role in complex historical societies around
the Mediterranean. Today, it is commonly accepted that the modern cultivars of Vitis vinifera
are the result of the domestication of Vitis vinifera L. ssp. Sylvestris, i.e. wild vines. Wild vines
are very common among the spontaneous plants of Sardinia. Recent research dates back the
introduction of wine production and consumption in the region to the Early Bronze Age
thanks to a combination of botanical finds and chemical residue analysis.................
Notizie e Scavi della Sardegna Nuragica, 2020
THE LITHIC PRESSES OF CENTRAL SARDINIA TYPOLOGICAL ANALYSIS AND EXPERIMENTAL INVESTIGATION. The s... more THE LITHIC PRESSES OF CENTRAL SARDINIA TYPOLOGICAL ANALYSIS AND EXPERIMENTAL
INVESTIGATION. The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of significant interest due to their historical and archaeological value. These artifacts, being considered less valuable than others, have enjoyed relative anonymity on the Island. Fur- thermore, those we are in possession of are of doubtful and mysterious origin and it is difficult to interpret their typology and age. The aim of this research project is to clarify the topic through the establishment of a stone presses sample organised by type and function. This is to be achie- ved by employing experimental archaeology, etnoarchaeology and the multi-disciplinary archae- ology of line production as approached by the ‘Archeologia dei Paesaggi’. Of these artifacts concerned with the production of wine, the millstones, l03 fixed rural wineries have been found: ll within the Guilcer area and 92 within the Barigadu area. This is in addition to 55 movable containers connected to at least other 30 wineries. Having analysed the evidence discovered, it is appropriate to assume that production was widespread in those areas for a long period of time, namely from the Nuragic period to the late Middle Ages.
Archeologia Viva – luglio/agosto , 2020
Olio di oliva e anche… olio di lentisco: in questa terra di antichissima produzione olearia riman... more Olio di oliva e anche… olio di lentisco: in questa terra di antichissima produzione olearia rimane problematico l’accertamento di sistemi e impianti per ricavare il prezioso liquido che al pari del vino ha accompagnato lo sviluppo delle civiltà mediterranee...
La produzione vinicola a Sos Eremos-Ardauli (OR)
I palmenti rupestri costituiscono una parte fondamentale della filiera produttiva e un documento ... more I palmenti rupestri costituiscono una parte fondamentale della filiera produttiva e un documento di estremo interesse da un punto di vista storico-archeologico: oltre a rappresentare un indicatore cronologico e microeconomico, essi testimoniano il processo di adattamento della tecnologia ai contesti produttivi da parte delle comunità antiche. Gli esemplari giunti fino a noi pongono tuttavia notevoli difficoltà di interpretazione tipologica e di datazione e in molti casi sussistono forti dubbi sulla definizione della cultura di appartenenza. Circa il loro uso, non c’è dubbio che la funzione primaria fosse la spremitura delle uve nel processo di vinificazione.
LE ANTICHE VASCHE DA VINO DI ULA TIRSO (OR), 2020
I palmenti rupestri costituiscono una parte fondamentale della filiera produttiva e un documento ... more I palmenti rupestri costituiscono una parte fondamentale della filiera produttiva e un documento di estremo interesse da un punto di vista storico-archeologico: oltre a rappresentare un indicatore cronologico e microeconomico, essi testimoniano il processo di adattamento della tecnologia ai contesti produttivi da parte delle comunità antiche. Gli esemplari giunti fino a noi pongono tuttavia notevoli difficoltà di interpretazione tipologica e di datazione e in molti casi sussistono forti dubbi sulla definizione della cultura di appartenenza. Circa il loro uso, non c’è dubbio che la funzione primaria fosse la spremitura delle uve nel processo di vinificazione.
http://www.cittadelvino.it/articolo.php?id=NDkyNw==
by Centro di Studi Preistorici e Archeologici di Varese, Antonino Cannata, Luca Aprile, Edo Arioti, michela ruffa, Cinzia Loi, Salvatore Russo, Alfredo Sansone, Francesca Bonzano, Marco Vignola, Martin Trefný, Massimiliano David, and Daniele Teseo
Sibrium, 2019
Presentazione degli articoli che compongono il trentatreesimo volume (2019) della Collana di Stud... more Presentazione degli articoli che compongono il trentatreesimo volume (2019) della Collana di Studi e Documentazioni Sibrium
Archeomedia. Rivista di Archeologia online. Sezione Studi e Ricerche, 2019
Il Barigadu, regione storico-geografica della Sardegna, si estende nella parte centrale dell’isol... more Il Barigadu, regione storico-geografica della Sardegna, si estende nella parte centrale dell’isola, con una superficie complessiva di 293,94 Kmq .
L’area presa in esame, che contempla terreni di differente morfologia (h max. m 814 s.l.m.), è marginata – per un vasto tratto – dalla sponda sinistra del fiume Tirso, uno dei più importanti corsi d’acqua della Sardegna (159 km). La costruzione, lungo il suo sviluppo, di un imponente sbarramento noto come Diga di Santa Chiara (1918-1924), ha portato alla creazione del bacino artificiale del Lago Omodeo.
La creazione di questo invaso, oltre ad aver mutato profondamente il paesaggio naturale, ha causato l’obliterazione di numerose tracce di vita del passato.
Le testimonianze più antiche relative alla frequentazione umana nel territorio in esame sembrano risalire al Neolitico Recente (Cultura di Ozieri), cui seguono testimonianze delle fasi iniziali dell’Eneolitico (culture di Filigosa e Abealzu).
Allo stato attuale delle ricerche possono ascriversi alle culture prenuragiche 43 complessi funerari che ospitano almeno 145 ipogei – meglio noti con il termine “domus de janas” -, 2 dolmens, 2 menhirs, un gruppo di statue-menhirs, 11 stazioni litiche e 1 riparo sotto roccia.
Archeologia Viva, 2019
Nell’ambito del “Piano straordinario di scavi archeologici e interventi di valorizzazione nei sit... more Nell’ambito del “Piano straordinario di scavi archeologici e interventi di valorizzazione nei siti archeologici 2018” della Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con il Comune di Ardauli, è stato finanziato l’intervento di restauro della Tomba Dipinta di Mandras, una delle più affascinanti tombe ipogee a domus de janas tipiche del Neolitico sardo (IV millennio a.C.).
“ARDAULI E LA SUA GENTE” , 2019
Questo libro vuole rendere omaggio alla caparbietà delle genti che abitarono questo paese, al ric... more Questo libro vuole rendere omaggio alla caparbietà delle genti che abitarono questo paese, al ricco e invidiabile patrimonio archeologico e naturalistico che lo caratterizzano, alle tradizioni e ai comportamenti, bene prezioso e comune dell’intero Barigadu.
Pressoi litici in Sardegna tra preistoria e tarda antichità, 2017
I pressoi litici costituiscono una parte fondamentale della filiera produttiva e un documento di ... more I pressoi litici costituiscono una parte fondamentale della filiera produttiva e un documento di estremo interesse da un punto di vista storico-archeologico. Considerati reperti meno nobili di altri, questi manufatti hanno goduto fino ad oggi nell'isola di scarso interesse presso gli studiosi. Inoltre gli esemplari giunti fino a noi, il più delle volte lacunosi e scollegati dal contesto di provenienza, pongono notevoli difficoltà di interpretazione tipologica e di datazione. Per tentare di fare chiarezza su questo argomento, è nata l'idea di allestire questo progetto di ricerca volto principalmente alla definizione di un repertorio tipologico-funzionale dei pressoi litici attraverso i metodi di indagine quali l'archeologia sperimentale, l'etnoarcheologia e l'archeologia della produzione in linea con l'approccio multidisciplinare proprio dell'Archeologia dei Paesaggi. Per quanto concerne i manufatti correlati alla produzione del vino, i cosiddetti palmenti, ne sono stati censiti 103 impianti rupestri fissi così ripartiti: 12 all'interno del territorio del Guilcer e 91 nel territorio del Barigadu; a ciò si aggiungano 53 vasche mobili pertinenti ad almeno altri 30 impianti. Per quanto riguarda la produzione dell'olio, i risultati della presente indagine ampliano notevolmente il panorama delle conoscenze sui metodi di produzione dell'olio nell'antichità. Tali metodologie sono testimoniate soprattutto dalla presenza delle cosiddette arae, basi in pietra per torchi del tipo a leva. Il rinvenimento di oltre 50 arae testimonia un'intensa attività produttiva destinata al mercato locale. Per quanto concerne la cronologia, è opportuno segnalare come gli indicatori della produzione siano molto diffusi in quei siti con frequentazione di lunga durata, dall'epoca nuragica all'età tardo-medievale.
Un censimento completo con l´esaustiva schedatura di ogni sito o monumento del territorio di Neon... more Un censimento completo con l´esaustiva schedatura di ogni sito o monumento del territorio di Neoneli. Di ogni reperto rinvenuto l´autrice ci introduce alla conoscenza del luogo, dalle prime tracce dell´uomo nel territorio fino alla tarda età romana e ci consegna una documentazione di grande utilità per lo studioso, per l´appassionato ma anche e soprattutto per la comunità neonelese.
Terra, legno e materiali deperibili nell’architettura antica a cura di CATERINA PREVIATO JACOPO BONETTO, 2023
La riproduzione di tale modello abitativo in grandezza reale permetterà di avviare una sperimenta... more La riproduzione di tale modello abitativo in grandezza reale permetterà di avviare una sperimentazione innovativa attraverso la quale mettere a sistema le informazioni raccolte finora sulle strutture architettoniche e di tradurle in atto pratico. Basilare risulterà la valutazione e catalogazione delle materie prime presenti nell’area immediatamente prospiciente la tomba e nei territori limitrofi. Attraverso la realizzazione di un’installazione fruibile dal pubblico e capace di far comprendere ai visitatori le peculiarità dei motivi presenti sulle pareti dell’ipogeo, si riuscirà a coniugare tutela e conservazione con l’esigenza di fruizione del sito in cui ricade il monumento.
The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of sign... more The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of significant interest due to their historical and archaeological value. Those artifacts, being considered less valuable than others, have enjoyed relative anonymity on the Island. Furthermore, those we are in possession of are of doubtful and mysterious origin and it is difficult to interpret their typology and age. The aim of this research project is to clarify the topic through the establishment of a stone presses’ sample organised by type and function. This is to be achieved by employing experimental archaeology, etnoarchaeology and the multi-disciplinary archaeology of line production as approached by the "Archeologia dei Paesaggi". Of those artifacts concerned with the production of wine, the millstones, 103 fixed rural wineries have been found: 12 within the Guilcer area and 91 within the Barigadu area. This is in addition to 53 movable containers connected to at least other 3...
Archeomedia n. 17 , 2022
Se da un lato le ricerche sull'archeologia della vite e del vino nell'isola si sono notevolmente... more Se da un lato le ricerche sull'archeologia della vite e del vino nell'isola si sono notevolmente sviluppate in questi ultimi anni, dall'altro rimangono aperti numerosi interrogativi legati non solo alle origini e alle modalità della domesticazione della vite, ma anche alle metodologie di produzione del vino. Recenti indagini nel territorio del Barigadu, regione storica della Sardegna centrale, hanno consentito l'individuazione di oltre 100 tra palmenti rupestri mobili e immobili.
Archeomedia.net
Nel territorio di Ardauli, nella regione storica del Barigadu (Sardegna Centrale), attraverso var... more Nel territorio di Ardauli, nella regione storica del Barigadu (Sardegna Centrale), attraverso varie campagne di indagine e di ricerca sul campo, sono state individuate finora 10 vasche vinarie scavate su massi di roccia isolati, alcune delle quali utilizzate fino a epoca recente. A ciò si aggiungano alcuni impianti fissi scavati nella roccia affiorante, costituiti da un sistema di due vasche comunicanti attraverso un foro o un'apertura a canaletta.
Terra, legno e materiali deperibili nell’architettura antica Clay, Timber and Perishable Materials in Ancient Architecture , 2021
Il progetto "SOS Mandras” è nato con lo scopo di ricostruire la capanna rappresentata all'interno... more Il progetto "SOS Mandras” è nato con lo scopo di ricostruire la capanna rappresentata all'interno della Tomba Dipinta di Mandras attraverso metodi, tecniche e materie prime compatibili con le conoscenze acquisite finora dallo studio di contesti pre-protostorici della Sardegna.
ARCHEOLOGIA POSTMEDIEVALE IN ITALIA POST-MEDIEVAL ARCHEOLOGY IN ITALY, 2020
Nel tessuto urbano di Ardauli, piccolo borgo della regione storica del Barigadu (Sardegna central... more Nel tessuto urbano di Ardauli, piccolo borgo della regione storica del Barigadu (Sardegna centrale), si conservano numerose case d’epoca costruite in trachite con copertura di travi e incannucciato. Alcune di esse risultano ornate da pregevoli portali e finestre in stile gotico-catalano, incastonati fra la muratura o nascosti sotto strati di vecchio intonaco.
Impianti vinari da Bortigali. Antichi impianti di produzione del vino da Neoneli. produzione del vino da
The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of sign... more The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of significant interest due to their historical and archaeological value.
Those artifacts, being considered less valuable than others, have enjoyed relative anonymity on the Island. Furthermore, those we are in possession of are of doubtful and mysterious origin and it is difficult to interpret their typology and age.
The aim of this research project is to clarify the topic through the establishment of a stone presses sample organised by type and function.
Archaeology and Economy in the Ancient World, 2020
Vitis vinifera L. ssp. vinifera i.e. grapevine is one of the most ancient and precious fruitbeari... more Vitis vinifera L. ssp. vinifera i.e. grapevine is one of the most ancient and precious fruitbearing plants in the world. It played a prominent role in complex historical societies around
the Mediterranean. Today, it is commonly accepted that the modern cultivars of Vitis vinifera
are the result of the domestication of Vitis vinifera L. ssp. Sylvestris, i.e. wild vines. Wild vines
are very common among the spontaneous plants of Sardinia. Recent research dates back the
introduction of wine production and consumption in the region to the Early Bronze Age
thanks to a combination of botanical finds and chemical residue analysis.................
Notizie e Scavi della Sardegna Nuragica, 2020
THE LITHIC PRESSES OF CENTRAL SARDINIA TYPOLOGICAL ANALYSIS AND EXPERIMENTAL INVESTIGATION. The s... more THE LITHIC PRESSES OF CENTRAL SARDINIA TYPOLOGICAL ANALYSIS AND EXPERIMENTAL
INVESTIGATION. The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of significant interest due to their historical and archaeological value. These artifacts, being considered less valuable than others, have enjoyed relative anonymity on the Island. Fur- thermore, those we are in possession of are of doubtful and mysterious origin and it is difficult to interpret their typology and age. The aim of this research project is to clarify the topic through the establishment of a stone presses sample organised by type and function. This is to be achie- ved by employing experimental archaeology, etnoarchaeology and the multi-disciplinary archae- ology of line production as approached by the ‘Archeologia dei Paesaggi’. Of these artifacts concerned with the production of wine, the millstones, l03 fixed rural wineries have been found: ll within the Guilcer area and 92 within the Barigadu area. This is in addition to 55 movable containers connected to at least other 30 wineries. Having analysed the evidence discovered, it is appropriate to assume that production was widespread in those areas for a long period of time, namely from the Nuragic period to the late Middle Ages.
Archeologia Viva – luglio/agosto , 2020
Olio di oliva e anche… olio di lentisco: in questa terra di antichissima produzione olearia riman... more Olio di oliva e anche… olio di lentisco: in questa terra di antichissima produzione olearia rimane problematico l’accertamento di sistemi e impianti per ricavare il prezioso liquido che al pari del vino ha accompagnato lo sviluppo delle civiltà mediterranee...
La produzione vinicola a Sos Eremos-Ardauli (OR)
I palmenti rupestri costituiscono una parte fondamentale della filiera produttiva e un documento ... more I palmenti rupestri costituiscono una parte fondamentale della filiera produttiva e un documento di estremo interesse da un punto di vista storico-archeologico: oltre a rappresentare un indicatore cronologico e microeconomico, essi testimoniano il processo di adattamento della tecnologia ai contesti produttivi da parte delle comunità antiche. Gli esemplari giunti fino a noi pongono tuttavia notevoli difficoltà di interpretazione tipologica e di datazione e in molti casi sussistono forti dubbi sulla definizione della cultura di appartenenza. Circa il loro uso, non c’è dubbio che la funzione primaria fosse la spremitura delle uve nel processo di vinificazione.
LE ANTICHE VASCHE DA VINO DI ULA TIRSO (OR), 2020
I palmenti rupestri costituiscono una parte fondamentale della filiera produttiva e un documento ... more I palmenti rupestri costituiscono una parte fondamentale della filiera produttiva e un documento di estremo interesse da un punto di vista storico-archeologico: oltre a rappresentare un indicatore cronologico e microeconomico, essi testimoniano il processo di adattamento della tecnologia ai contesti produttivi da parte delle comunità antiche. Gli esemplari giunti fino a noi pongono tuttavia notevoli difficoltà di interpretazione tipologica e di datazione e in molti casi sussistono forti dubbi sulla definizione della cultura di appartenenza. Circa il loro uso, non c’è dubbio che la funzione primaria fosse la spremitura delle uve nel processo di vinificazione.
http://www.cittadelvino.it/articolo.php?id=NDkyNw==
by Centro di Studi Preistorici e Archeologici di Varese, Antonino Cannata, Luca Aprile, Edo Arioti, michela ruffa, Cinzia Loi, Salvatore Russo, Alfredo Sansone, Francesca Bonzano, Marco Vignola, Martin Trefný, Massimiliano David, and Daniele Teseo
Sibrium, 2019
Presentazione degli articoli che compongono il trentatreesimo volume (2019) della Collana di Stud... more Presentazione degli articoli che compongono il trentatreesimo volume (2019) della Collana di Studi e Documentazioni Sibrium
Archeomedia. Rivista di Archeologia online. Sezione Studi e Ricerche, 2019
Il Barigadu, regione storico-geografica della Sardegna, si estende nella parte centrale dell’isol... more Il Barigadu, regione storico-geografica della Sardegna, si estende nella parte centrale dell’isola, con una superficie complessiva di 293,94 Kmq .
L’area presa in esame, che contempla terreni di differente morfologia (h max. m 814 s.l.m.), è marginata – per un vasto tratto – dalla sponda sinistra del fiume Tirso, uno dei più importanti corsi d’acqua della Sardegna (159 km). La costruzione, lungo il suo sviluppo, di un imponente sbarramento noto come Diga di Santa Chiara (1918-1924), ha portato alla creazione del bacino artificiale del Lago Omodeo.
La creazione di questo invaso, oltre ad aver mutato profondamente il paesaggio naturale, ha causato l’obliterazione di numerose tracce di vita del passato.
Le testimonianze più antiche relative alla frequentazione umana nel territorio in esame sembrano risalire al Neolitico Recente (Cultura di Ozieri), cui seguono testimonianze delle fasi iniziali dell’Eneolitico (culture di Filigosa e Abealzu).
Allo stato attuale delle ricerche possono ascriversi alle culture prenuragiche 43 complessi funerari che ospitano almeno 145 ipogei – meglio noti con il termine “domus de janas” -, 2 dolmens, 2 menhirs, un gruppo di statue-menhirs, 11 stazioni litiche e 1 riparo sotto roccia.
Archeologia Viva, 2019
Nell’ambito del “Piano straordinario di scavi archeologici e interventi di valorizzazione nei sit... more Nell’ambito del “Piano straordinario di scavi archeologici e interventi di valorizzazione nei siti archeologici 2018” della Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con il Comune di Ardauli, è stato finanziato l’intervento di restauro della Tomba Dipinta di Mandras, una delle più affascinanti tombe ipogee a domus de janas tipiche del Neolitico sardo (IV millennio a.C.).
The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of sign... more The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of significant interest due to their historical and archaeological value.
Those artifacts, being considered less valuable than others, have enjoyed relative anonymity on the Island. Furthermore, those we are in possession of are of doubtful and mysterious origin and it is difficult to interpret their typology and age.
The aim of this research project is to clarify the topic through the establishment of a stone presses sample organised by type and function.
http://www.cittadelvino.it/articolo.php?id=MzMyMg==, 2018
The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of si... more The stone presses constitute a fundamental element of the production process and they are of significant interest due to their historical and archaeological value.
Those artifacts, being considered less valuable than others, have enjoyed relative anonymity on the Island. Furthermore, those we are in possession of are of doubtful and mysterious origin and it is difficult to interpret their typology and age.
The aim of this research project is to clarify the topic through the establishment of a stone presses sample organised by type and function.
Modolo - Il borgo, la sua storia, il suo territorio, 2018
L’impiego dei palmenti non ha avuto sempre un’interpretazione univoca da parte degli studiosi, e ... more L’impiego dei palmenti non ha avuto sempre un’interpretazione univoca da parte degli studiosi, e anche se la funzione di spremitura dei grappoli d’uva e di pressatura delle vinacce sembra la più accreditata, nel corso degli anni sono stati proposti usi eterogenei quali ad esempio la lavorazione delle canapa/lino e la concia naturale delle pelli.
Attraverso vari progetti di archeologia sperimentale si è cercato di verificare la fattibilità di queste produzioni negli impianti sardi.
In questo studio preliminare si vuole discutere da un punto di vista meccanico (qualitativo e qua... more In questo studio preliminare si vuole discutere da un punto di vista meccanico (qualitativo e quantitativo) il rapporto forma – funzione del cosiddetto “tranciante trasverso”, microlito trapezoidale utilizzato come armatura di freccia dal tardo Mesolitico al Neolitico antico in tutta Europa e Nordafrica. Svariate pubblicazioni trattano di questo elemento come punta di freccia tout court, senza porsi il problema di approfondirne l’interpretazione funzionale. Lo studio sperimentale dimostra invece come la sua forma ne determini particolari caratteristiche balistiche terminali e di conseguenza ne restringa il campo di utilizzo come componente di proiettile, dedicato prevalentemente alla piccola selvaggina. Nello stesso tempo il suo documentato utilizzo come componente di proiettile per gli scontri armati nell’Egitto predinastico apre scenari diversi e interessanti in grado di giustificarne l’uso in particolari condizioni tattiche.
Vine-growing and Winemaking in the Roman World New data, trends and approaches to Roman viniculture An international conference in honor of Jean-Pierre Brun, 2021
In the territory of Ardauli, a small village of the central-west Sardinia, the vine is trained as... more In the territory of Ardauli, a small village of the central-west Sardinia, the vine is trained as a sapling and dozens of different grapes are grown. In this territory, there are numerous rock-cut winepresses, called here “lacos de catzigare”.
A recent study established a typologically organized gazetteer of the rock-cut devices surveyed in this area of Sardinia.
Vine-growing and Winemaking in the Roman World New data, trends and approaches to Roman viniculture An international conference in honor of Jean-Pierre Brun , 2021
The writer has undertaken a study aiming at creating a typological-functional catalogue of the so... more The writer has undertaken a study aiming at creating a typological-functional catalogue of the so-called “palmenti”, the stone, or rock-cut tanks where the grape treading process was carried out. Here I am presenting the first results achieved in the historical zone of Sardinia named Planargia.
The Only requirement IS: the Lacos will have to fall back into land/S. owned by the participant.... more The Only requirement IS: the Lacos will have to fall back into land/S. owned by the participant. The first three Lacos classified, evaluated by a jury of experts from the world of wine and archaeobotany, will be rewarded with fine wines
"Il lentischio, Pistacia lentiscus, è un arbusto sempreverde dall'intenso profumo resinoso e arom... more "Il lentischio, Pistacia lentiscus, è un arbusto sempreverde dall'intenso profumo resinoso e aromatico, tipico della macchia mediterranea, molto diffuso in Sardegna dalla pianura alle zone montuose (kessa, moddizzi).
Le foglie, ricche di tannino, venivano impiegate per la concia delle pelli, mentre il legno, ottimo da ardere, veniva usato per produrre carbone vegetale.
Dai frutti si ricavava un olio, utilizzato un tempo principalmente per l’illuminazione, per la cura delle ferite del bestiame e, nelle tavole dei poveri, per uso alimentare."
"Nella regione storica del Barigadu (293,94 Kmq), le testimonianze più antiche relative alla fr... more "Nella regione storica del Barigadu (293,94 Kmq), le
testimonianze più antiche relative alla frequentazione umana, sembrano risalire al Neolitico Recente, ai tempi della Cultura di Ozieri (4000-3200 a.C.), cui seguono testimonianze delle fasi iniziali dell’Eneolitico (culture di Filigosa-Abealzu 3200-2700 a. C.).Allo stato attuale delle ricerche, possono ascriversi alle culture prenuragiche 43 complessi funerari che ospitano almeno 145 tombe ipogeiche, le cosidette “domus de janas” -, 2 dolmens, 2 menhirs, un gruppo di statue-menhirs, 11 stazioni litiche e 1 riparo sotto roccia, con una densità dello 0,20 per kmq."
Cinzia Loi, Ignazio Camarda
The perpetuating of the same necessities resulting from a long-lasting economy suitable to the sa... more The perpetuating of the same necessities resulting from a long-lasting economy suitable to the satisfaction of the basic needs has ensured that both the techniques and the tools used to the flax transformation in the Barigadu's territory (Central Sardinia) have the same features as the ones that were in use in the Prehistory and that haven't disappeared yet despite the Industrial Revolution. The ethno-archaeological research carried out over the last five years in this territory has highlighted the knowledge and the procedures concerning both the flax cultivation and processing (Loi, 2012). The sowing and the harvesting methods and the stages of the plant fibre processing associated to the use of wooden tools have been restored thanks to the people who still practice the culture and thanks to the ones who keep the cultivation memory, tools and practice. Every gesture, every object can be identified by a specific local lexicon. In the territory where the survey was made the sowing -carried out everywhere in small quantity to supply domestic uses -occurred, according to the seasons, in October or in November. At the beginning of the dry season, in May, when the plant started yellowing, it was uprooted and harvested in small bunches which were subsequently allowed to dry in the field with their root being outward-facing. Then the bunches were beaten with a wooden mallet so to remove the seeds from the capsule. Later the stem without the seeds, which were kept for the following year's sowing, was immersed in a stream to favour the shrub decomposition by microorganisms and to ease the following separation of the fibres from the wooden part. After a 10/15-day period it was let dry once more, this time in a vertical position, and then it was beaten through the scutching which was carried out with two different tools (s'àrgana, sa takula) here. Between the scutching two stages, flax was let dry again inside well-cleaned bread ovens so to make the fibre detachment easier. The fibres were then hackled with a heckling tool, i.e. a wooden comb with metal teeth (su pettene). Once cleaned the fibre, the spinning could start. The main tools of this procedure were the spindle (su fusu), the whorl (s'urtieddu) and the distaff (sa cannuga). The resubmitting of these practices, the use of the tools individuated by the research that are useful to the comparison to archaeological indicators want to witness the importance of the folk culture in the archaeo-botanic survey.
Manifesto redatto dal Comitato organizzatore del meeting "Archeosperimentare in Sardegna" (Ardau... more Manifesto redatto dal Comitato organizzatore del meeting "Archeosperimentare in Sardegna"
(Ardauli -10 Maggio 2009) incentrato sulle problematiche inerenti l’Archeologia sperimentale
(omologazione del linguaggio, deontologia degli operatori, ricadute a favore del territorio e della Cultura)
Fra gli archi Preistorici rinvenuti finora, l’Arco di Ötzi rappresenta un unicum costruttivo, tip... more Fra gli archi Preistorici rinvenuti finora, l’Arco di Ötzi rappresenta un unicum costruttivo, tipologicamente a sé stante, sia rispetto a quelli coevi che a quelli realizzati più tardi. Le dimensioni, la natura e la struttura del legno utilizzato per la sua fabbricazione, sono noti; il metodo di lavorazione e le scelte adottate nel definirne l’orientamento, invece, non sono facilmente determinabili attraverso una - seppur accurata - analisi di “superficie”. Di conseguenza, anche le prestazioni balistiche del manufatto, non risultano facilmente ipotizzabili. Manca, ad oggi, nonostante la ricca bibliografia sui reperti di questo genere e, più in generale, sulla costruzione dell’arco preistorico, la dimostrazione sperimentale delle asserzioni avanzate finora >>>
Esperimento, Esperienza Educazione: tracce convergenti per un percorso di valorizzazione dell’Archeologia - Atti del V Convegno Archeosperimentare,a cura di Cinzia Loi e Vittorio Brizzi. Ardauli (Or) 24-26 Maggio 2013, Nov 15, 2013
"Archeosperimentare in Sardegna, giunto alla sua quinta edizione, è un meeting internazionale ded... more "Archeosperimentare in Sardegna, giunto alla sua quinta edizione, è un meeting internazionale dedicato alla valorizzazione e allo studio del patrimonio archeologico tramite la didattica delle Tecnologie primitive e dell’Archeologia sperimentale.
La manifestazione 2013 fa parte del ciclo “eco-manifestazioni” organizzate dal Comune di Ardauli, in collaborazione con l’Associazione Paleoworking Sardegna A.P.S., dell’Area Giochi e
Sport Tradizionali UISP e del Network Paleoworking.
Archeosperimentare V gode del patrocinio scientifico dell’Università degli Studi di Sassari, dell’Università di Granada, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dell’Ente Foreste della Sardegna e di Archeologia Viva.
Ha il patrocinio della Regione Sardegna, della Provincia di Oristano, dell’Unione dei Comuni del Barigadu.
Hanno collaborato:
Comitato Regionale UISP Sardegna, Comitato Territoriale UISP di Oristano, Cooperativa Malokis, Associazione Tramudas (Lega Montagna UISP), CEAS Guilcier - Barigadu, Arcieri dell’Airone A.S.D. (Area Giochi e Sport Tradizionali UISP), Paleoworking
Junior"
III Colloquio Nazionale AIRPA - "LE COSE NELL'IMMAGINE". Pavia lunedì 17, martedì 18