Pietà e filosofia (original) (raw)
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In questa tesi di laurea triennale in filosofia teoretica, si traccia un percorso storico e contenutistico del pensiero filosofico del passato e del presente intorno alle piante. Nonostante siano state spesso tenute ai margini e considerate esseri inferiori, le piante sono state un elemento essenziale per definire importanti categorie filosofiche, soprattutto quelle che riguardano il concetto di vita ed essere vivente. Hanno rappresentato e rappresentano soprattutto una sfida alla conoscenza e alla valutazione del rapporto che intercorre fra uomo e esseri viventi molto diversi dall'uomo.
Un percorso tematico lungo la storia della filosofia. Il testo suggerisce i riferimenti fondamentali per costruire un percorso didattico che analizzi la concezione filosofica dell'amore dai presocratici al Novecento.
Il problema del peccato originale e la filosofia
Antonio Rosmini: Verità, Ragione, Fede, 2009
In questo anno si compie il primo decennio della pubblicazione dell'Enciclica Fides et ratio, di Giovanni Paolo II. Questo magnifico documento ripropone il pensiero costante della Chiesa Cattolica sulla natura della ragione umana e il suo rapporto colla fede nella rivelazione cristiana, nel contesto della filosofia e della teologia contemporanee. Como si era da aspettare, le reazioni sono state diverse, dall'entusiasmo fino all'indifferenza, senza che mancassero alcune critiche limitate a punti specifichi, ed altre mosse da chi sostengono una visione diversa sulla natura sia dell'atto razionale che dell'atto di fede.
Gnosis, 2019
Il religioso, nella civiltà romana, traeva origine dalla Pietas. Il cristianesimo ha fatto della Caritas il preambolo a ogni virtù. Da questa apparente divergenza si muove il serrato tentativo di sintesi teologica dell'articolo, ispirato alla preghiera di Nietzsche rivolta al Dio ignoto: «Voglio conoscerti, anzi adorarti». La tormentata intuizione poetica fu realtà storica nel Medioevo islamico che, grazie all'assimilazione della cultura classica nella sua variante ellenica e del continuo contatto con la teologia scolastica nel suo sviluppo, fu destinato a incorporarne, compiendone, le virtù. P ietas e Caritas sono virtù riferite primariamente all'umano, che tuttavia traggono origine da specifiche caratteristiche divine, rispettivamente trascendenza e misericordia. Così come, in un sistema teologico, un Dio completamente trascendente può essere anche misericorde, è possibile immaginare una dog-matica, e parimenti un'esperienza religiosa, nelle quali pietas e caritas non rappresentino più due diverse strade, ma si risolvano nella consonanza. Procederemo, in primo luogo, alla definizione delle due virtù separatamente, riferendoci alle tradizioni che hanno fatto di ciascuna il perno del proprio rapporto con il divino, ovvero la religiosità romana-permeata di pietas-e quella cristiana-che ha individuato nella caritas il pinnacolo del culto. Le specificità delle due virtù non sono mutualmente esclusive; nella se-conda parte dell'articolo, infatti, cercheremo di descriverne la sintesi. Ciò, ancora una volta, verrà fatto sia con gli strumenti della teologia sistematica sia tramite l'analisi della civiltà che più ha manifestato la compenetrazione di pietas e caritas nel culto: il Medioevo islamico. Il contrappunto di identità e differenze, tra analisi linguistica ed esperienza spirituale, produrrà un originale superamento sintetico della dicotomia tra le due virtù, e traendo dal loro intreccio un'armonia di respiro universale.
P. Montani, Introduzione e postilla 2017
nice, è stata al centro della grande riflessione filosofica otto e novecentesca: a lei, e alla tragedia di Sofocle che tratta della sua storia, hanno dedicato pagine memorabili autori come Hegel, Kierkegaard, Hölderlin, Heidegger e Bultmann.
2020
Interrogandosi sul rapporto fra cinema e filosofia ci si scontra immediatamente con un problema quasi insormontabile: la difficolta, se non addirittura l’impossibilita, di definire cosa sia il cinema. E uno di quei casi in cui possiamo fare esperienza di una cosa – il cinema, appunto – senza essere in grado di darne una vera definizione. In questa conferenza tradotta per la prima volta in italiano, il filosofo francese tenta di approssimarvisi, richiamando anche il rapporto del cinema con le altre arti oltre che, naturalmente, con la filosofia.
Criticism of the use of pseudo-etymology by philosophers: Schleier der Maya / veil of Maya (Schopehauer); aletheia = unconcealedness (Heidegger); apeiron = dust (G. Semerano)
Robinson, 2017
Article on Philosophical Practice for the cultural supplement “Robinson” of the Italian newspaper "La Repubblica", 24 September 2017, p. 12-13
1. Gli studi filosofici in un'università di seconda classe La proclamazione del Regno d'Italia, come si sa, non portò bene all'Università di Genova, che fu posta nel 1862 1 tra le università di seconda categoria e solo nel 1885 ottenne il pareggiamento. Che cosa poté significare per quella che allora si chiamava facoltà di Filosofia e Lettere un ventennio di serie B? Riduzione di fondi e di cattedre, naturalmente, se non la cancel-lazione vera e propria della facoltà. Scorrendo gli annuari di quegli anni colpisce l'esiguità dei numeri: due erano i professori ordinari, cinque gli aggregati, per lo più sacerdoti. La filo-sofia era tutta rappresentata da Francesco Bertinaria, uno dei due ordinari, che insegnava Storia della filosofia o Filosofia indifferentemente. Eppure, stando a quanto lamentava lo stesso Bertinaria nel 1882, in occasione del-l'istituzione di un Consorzio tra Provincia, Comune e Università che con-sentì il ripristino della facoltà filosofica e let...