Immigrazione straniera e innovazione sociale nelle Alpi italiane (original) (raw)
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2020
Se diversi autori sostengono che nella postmodernità i ruoli del soggetto sono molteplici e i confini definitori tra "turisti" e "migranti" sempre più porosi e permeabili, recentemente sono stati introdotti alcuni paradigmi che analizzano turismo e migrazione attraverso un approccio integrato. L'approccio delle new mobilities, ad esempio, cerca di inserire turismo e migrazione in un frame teorico unitario che concettualizza la mobilità come una pratica culturale, dove i diversi attori svolgono un ruolo attivo all'interno del processo di negoziazione simbolica dei significati di tali pratiche. A partire da queste riflessioni, il saggio intende investigare le modalità attraverso cui turismo e migrazione possono congiungersi e confluire all'interno di una stessa pratica sociale. Il punto di partenza teorico di questo contributo è quello dell'innovazione sociale declinata tramite l'approccio dell'arte e della creatività, per poi analizzarne le...
Immigrazione e sviluppo locale nel Made in Italy
2008
Il lavoro immigrato ha un ruolo di rilievo nella riproduzione e nella trasformazione di diversi segmenti rilevanti dell'economia italiana. Esso si inserisce anche in segmenti produttivi e modelli organizzativi particolarmente centrali, quali i distretti industriali delle produzioni del Made in Italy.
L'immigrazione in Alto Adige e in Italia
POLITiS-Dossier 17-2019, 2019
The dossier contains an overview on migration and refugee seekers in Italy and South Tyrol (Autonomous Province of Bozen-Bolzano), based on data and information provided by two Italian annual reports on the issue. This overview is completed by some facts and figures on the development of immigration in South Tyrol, where a steadily and slowly growing immigration is registered since about 30 years. Italy’s northernmost province in 2019 has been home to about 50.000 migrants, whereas in March 2019 it provided temporary accommodation for not more than 1.490 asylum seekers.
Nuovi concittadini? I giovani di origine immigrata, vettore di cambiamento della società italiana
The article deals with the increase of a population of immigrant origins' youth in Italy, starting from a piece of research, conducted by different methods:1- a survey on families whose members have been separated during the migration and now they are rejoined 2- a survey on pre-adolescents (11-14 years old)3- a survey on educational outcomes in secondary school4- a survey on the opinion of immigrant origins' youth about citizenshipThe scenario outlined, where a youth population of foreign origins becomes more an more visible, questions the social and political institutions, and compels to rethink the concepts of Italian society and Italian cultural identity.
Integrazione sociale e reti interpersonali della popolazione straniera in Italia
Si tratta dell'introduzione al numero speciale della rivista "Mondi Migranti" 2/2017, pp. 25-32. Il numero speciale è composto dai seguenti articoli: Davide Azzolini, Raffaele Guetto, La crescita delle unioni miste in Italia: un indicatore di accresciuta integrazione degli immigrati e maggiore apertura della società? Asher D. Colombo, Luigi La Fauci, Matrimoni misti e assimilazione tra gli stranieri in Italia Ivano Bison, Martina Cvajner, Reti sociali e performance scolastica. L’effetto del gruppo dei pari sull’apprendimento scolastico nelle classi con studenti stranieri Elisa Barbiano di Belgiojoso, Livia Elisa Ortensi, Reti sociali e senso di appartenenza nel contesto migratorio. Un’indagine in Lombardia Monica Perez, Cristiano Santinello, Giuseppe Sciortino, Raro è un amico fedele. Relazioni interpersonali e solitudine nell’esperienza migratoria (https://www.francoangeli.it/riviste/sommario.asp?anno=2017&idRivista=149)
2005
Dovendo dare conto di una costellazione, Ofiuco, Igino nella sua Astronomia così racconta: Secondo molti è Carnabonta il re dei Geti, gli abitanti della Tracia. Egli era re nel periodo in cui per la prima volta i mortali vennero in possesso dei semi di cereali. Cerere volendo farne beneficio agli uomini ordinò a Triptolemo, di cui era nutrice, di distribuire, viaggiando su un carro di dragoni, i semi in tutti i territori abitati, così da allontanare gli uomini presenti e delle generazioni future da una vita selvaggia. Giunto Trittolemo dal re dei Geti, prima fu da questi accolto secondo le leggi sacre dell'ospitalità, successivamente fu tratto in un agguato come un nemico assai crudele, non come uno straniero benefico e di buone intenzioni. Lui che che si era impegnato a far progredire la vita altrui perse la propria (…). La descrizione poi continua con la punizione inflitta a Carnabonta da Cerere. Questo racconto bene introduce il tema del nostro incontro.