Il masso coppellato di Barquedo di Invorio (original) (raw)

2016 - M. CASTIGLIONE, Non omnis moriar. Parole, immagini e committenza nelle necropoli di Pompei

in The 12th Roman Archaeology Conference (RAC), Sapienza Università di Roma (16-19/03/2016)

L'organizzazione romana dell'incontro ormai periodico dedicato contemporaneamente all'Archeologia Romana (RAC) e alla riflessione teoretica collegata a questo settore di ricerca (TRAC) costituisce un'occasione particolarmente significativa. Questo perché per la prima volta si svolge in Italia e a Roma, poi perché permette di proseguire la condivisione, non solo dei temi della ricerca archeologica ma anche del senso che essa assume nella società attuale, infine perché agevola il rapporto fra tradizioni di studio differenti che dal confronto reciproco possono trarre stimoli e nuovi indirizzi.

L’opera di Tito Marrone all’interno del cenacolo romano di Sergio Corazzini, dans Incontri, 2012, p. 72-82.

Gli esordi e le relazioni all'interno del movimento crepuscolare Il percorso letterario di Tito Marrone è noto soprattutto per il suo ruolo all'interno del cenacolo romano di Sergio Corazzini. 1 Nel romanzo Si sbarca a New York di Fausto Maria Martini, 2 biografia ufficiosa del gruppo, di Marrone non si fa cenno. In realtà la sua assenza è comprensibile se si considerano i rapporti tra i due scrittori all'interno del cenacolo, deterioratisi dopo la morte di Corazzini nel 1907.

S. Fabrizio –Costa, P. Grossi, L. Sannia Nowé eds. ‘…che solo amore e luce ha per confine.’ Per Caludio Sensi (1951-2011). Bern: Peter Lang, 2012. Quaderni d’Italianistica, 34:2 (2013), pp. 206-208

Luigi Romolo Carrino ed evidenzia minuziosamente l'interazione tra violenza e sofferenza fisica e psicologica. Qui Moretti elabora il concetto di "violenza implicita" (204) e dimostra come questa possa mettere a repentaglio l'identità della vittima stessa. L'identità delle vittime, sostiene Marie orton nel penultimo saggio "La deportazione come metafora", è strettamente connessa allo spazio fisico da loro occupato. orton prende in disamina le opere di tre donne italiane deportate a Auschwitz e sopravvissute all'olocausto: C'è un punto della terra... (Giuliana Tedeschi), Il fumo di Birkenau (Liana Millu) e Gli anni rubati (Settimia Spizzichino). A conclusione del volume appare il saggio di Andrea Gallo sul romanzo La masseria delle allodole di Antonia Arslan in cui si narra lo sterminio di oltre un milione e mezzo di Armeni. Il contributo di Gallo è seguito da un'intervista personale alla scrittrice che discorre del nesso fondamentale tra finzione, storia e memoria.

l'italiano neutro (1).pdf

Il testo ripercorre la storia dell’italiano parlato a partire dalla sua formazione come lingua nazionale con l’unità d’Italia. Nato come idioma da condividere contrapposto ai molti dialetti, esso assume una dimensione sempre più standardizzata a partire dal XX secolo, a seguito d’alcuni fenomeni socio-politici e con l’avvento di Radio e Tv; nel ‘900, infatti, più che la dicotomia italiano-dialetti, si definisce quella tra italiano neutro-italiani regionali. Seguendo la metafora geometrica della linguista Maria Corti, si rintraccia allora la costruzione di quest’italiano “normalizzato” dal manzoniano “punto” fiorentino, proseguendo con l’“asse Roma-Firenze” del periodo fascista e col “triangolo” settentrionale pasoliniano, fino alle recenti teorie del “centro geofonico” di Luciano Canepari: il tutto in costante confronto coi programmi scolastici delle varie epoche. Rilevando una profonda sfasatura tra teoria e prassi, tra regola e realtà, il testo, dopo un analitico percorso storico, ripropone quindi un nuovo e moderno modello normativo, adatto alle richieste di norma sempre vive nella società civile e a una lingua in continuo divenire.

Notai-cancellieri nella Dubrovnik tardo medievale

Italian Review of Legal History

La connessione tra la scrittura pubblica e la figura del notaio nella città di Ragusa (Dubrovnik) è l’argomento principale di questo contributo. Centro urbano posto all’esterno della giurisdizione del Sacro Romano Impero, l’evoluzione della pratica notarile conobbe qui percorso divergenti dal modello ideato dalla scuola giuridica bolognese, sebbene il peso della sua influenza raggiungesse anche le città della costa dalmata. Il risultato più evidente di questa tradizione peculiare fu l’assimilazione del notariato e del cancellierato all’interno di una sola figura professionale, assorbita all’interno della burocrazia dello stato. In ragione della loro esperienza e formazione maturata presso gli studi universitari, il governo raguseo decise alla fine del XIII secolo di affidare l’ufficio notarile ai soli notai italiani.

de bello Maioricano

2014

Terruit Hesperiam Latias reuolutus in urbes 1 Quae ad lemmata attinent uide in initio et in fine singulorum librorum  Incipit liber Laurentii de Maioricano triumpho a Pisanis facto RB  Incipit liber Maiolichinus (qui dicitur Maiorichinus in priori scriptura nunc erasa, teste Scalia 1956 p. 285) de gestis Pisanorum illustribus P  Laurentii Veronensis (seu Vernensis Mur.) Petri Secundi Archiepiscopi Pisani diaconi, rerum in Majorica Pisanorum ac de eorum triumpho Pisis habito anno salutis MCIV (MCXIV MCXV corr. Mur.) libri septem. Ad fidem membranacei codicis Viviani de Vivianis Insulani episcopi viri clarissimi nunc primum editi (primum editi et in Mur. inuenitur) Liber primus Ugh. Mur.