Quaderno Sism 2015 War Films. Interpretazioni storiche del cinema di guerra (original) (raw)

Quaderno Sism 2016. Future Wars. Storia della distopia militare

Claudio Nardi, Raffaele Moncada, Immacolata Eramo, Balazs Juhasz, Gregory Alegi, Maurizio Zinni, Mark D Mandeles, ENzo de Ianni, marco leofrigio, Giangiuseppe Pili, Ferdinando Angeletti, Stefano Rapisarda, Enrico Silverio, Teresa Silverio, Riccardo Cappelli, Gian Piero Siroli, Emilio Gin, Viviana Castelli, Virgilio Ilari

VVirgilio Ilari (Ed.). Contributors: Gregory Alegi, Mathias André, Ferdinando Angeletti, Christopher Bassford, Jeremy Black, Mehdi Bouzoumita, Riccardo Cappelli, Viviana Castelli, Paolo Cau, Lucio Ceva, Giuseppe Ciampaglia, Linda Roland Danil, Enzo de Ianni, Giuseppe della Torre, Augusto De Toro, Basilio Di Martino, Germano Dottori, Antulio J. Echevarria II, Immacolata Eramo, Dario Fabbri, Marco Formisano, Mariano Gabriele, Giampiero Giacomello, Emilio Gin, Matteo Giurco, Virgilio Ilari, Carlo Jean, Juhász Balázs, Marco Leofrigio, Mark Mandeles, Wojciech Mazur, Riccardo Masini, Sergio Masini, Andrea Molinari, Claudio Nardi, Elena Piana, Giangiuseppe Pili, Giovanni Punzo, Stefano Rapisarda, Stefano Ruzza, Wilder Alejandro Sanchez, Aldo A. Settia, Enrico Silverio, Teresa Silverio, Gian Piero Siroli, Donato Tamblé, Germana Tappero Merlo, Eric Robert Terzuolo, Ubong Essien Umoh, Maurizio Zinni

Retrospettiva Cinematografica "Guerre d'archivio: le attualità della Prima Guerra Mondiale nel cinema italiano dagli anni Venti ad oggi" (Roma, Sala Trevi 2-3 marzo 2017)

Che ruolo hanno i filmati d’archivio nella memoria che abbiamo oggi della Grande Guerra? E in che modo questa memoria visiva, che un tempo si pensava dovesse resistere al tempo in modo monolitico, è sopravvissuta (o cambiata) nella Storia passata e recente della Nazione? Da quando l’Italia ha iniziato ad interessarsi alla vita passata di questi materiali d’archivio? La retrospettiva in questione, che giunge a 100 anni di distanza esatti dalla fondazione dei Servizi Fotocinematografici di Esercito e Marina, cerca di dare risposta a questa domanda, ripercorrendo, nelle sue principali tappe, il rapporto che il cinema e la televisione italiana hanno avuto con questo immenso giacimento visivo. Alla scoperta delle più singolari contraddizioni, dei misteri storiografici più irrisolvibili e delle punte liriche più elevate di un Paese che l’aspetto esteriore di quella guerra ha prima intensamente cinematografato, poi distrattamente conservato, ed infine altrettanto disperatamente ricercato. Tra sequenze strappate dal vivo corpo dei rispettivi documentari e memorie rimosse.