Un'originale carta nautica 1617 a firma di Placidus Caloiro et Oliva (original) (raw)

UNA CARTA NAUTICA INEDITA DI PLACIDUS CALOIRO ET OLIVA DEL 1657

Pubblicazioni dell'Istituto di Geografia dell'Università di Roma. Serie B (Geostorica), 1978

Es un pequeño mapa náutico de estilo medieval firmado por uno de los últimos representantes de la familia de cartógrafos Olives-Oliva-Caloiro et Oliva, conservada en la Biblioteca Casanatense de Roma. Su autor realiza toda su producción en la ciudad de Messina.

Una particolarità delle carte nautiche "Oliva"

Esplorazioni Geografiche e Immagine del Mondo nei secoli XV e XVI, 1994

The work illustrates a typical characteristic of some Nautical charts of the Oliva. It is a small globe inserted in the paper and where the whole world is depicted. These small inserted planispheres or in isolated maps or in atlases, appear to be real anomalies in the nautical cartography of the modern age. These drawings indicate a desire for knowledge and cultural enrichment.

Lettera di donna con 'canzuna' tra le carte del notaio de Marchisio (1526)

Bollettino del Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 2023

During a reorganization of the Notai Defunti fund at the State Archives of Palermo, it was found – inside a file containing the draft (dated 13 October 1526) of a deed drawn up at the desk of the notary Giovanni de Marchisio (ca. 1488-1564) – a short anonymous love letter, probably dictated by a woman, and accompanied by a Sicilian canzuna (eight-verse strophe). The document is presented and edited here for the first time, accompanied by a linguistic commentary and a philological discussion on the poetic text, transmitted with conflicting attributions and variant readings in at least five seventeenth-century collections, surveyed and catalogued by Gaetana Maria Rinaldi. The edition is preceded by a paragraph that traces the professional history of de Marchisio, to whom the sender of the letter could be linked.

Lettera di una donna con canzuna tra le carte del notaio de Marchisio (1526)

Bollettino Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 2023

During a reorganization of the “Notai Defunti” fund at the State Archives of Palermo, it was found – inside a file containing the draft (dated 13 October 1526) of a deed drawn up at the desk of the notary Giovanni de Marchisio (ca. 1488-1564) – a short anonymous love letter, probably dictated by a woman, and accompanied by a Sicilian canzuna (eight-verse strophe). The document is presented and edited here for the first time, accompanied by a linguistic commentary and a philological discussion on the poetic text, transmitted with conflicting attributions and variant readings in at least five seventeenth-century collections, surveyed and catalogued by Gaetana Maria Rinaldi. The edition is preceded by a paragraph that traces the professional history of de Marchisio, to whom the sender of the letter could be linked.

I maestri Guglielmo e Riccio in un documento del 1165

Bollettino storico pisano, 2001

Presso l'Archivio di Stato di Pisa, ma proveniente dall'Archivio Capitolare della stessa città, è conservato con la segnatura "primaziale 1° gennaio 1165, n. 56" un atto di significato e importanza rilevanti, e non solo per gli studi di storia dell'arte medievale.

Nell’officina tipografica di Tolomeo Ianiculo: alcune considerazioni sulle stampe trissiniane del 1529

La Bibliofilía, 2022

Dalle opere trissiniane pubblicate nel 1529 si ricava il profilo di un autore strettamente implicato nelle dinamiche tipografiche e coinvolto da vicino, direttamente o indirettamente, in tutte le fasi di stampa, a partire dalla produzione della carta, passando per la correzione delle bozze e fino all’aggiunta di marginalia a impressione conclusa. Nel saggio si passano in rassegna le tipologie di carta impiegate nelle stampe in questione e, sulla base delle filigrane individuate, si avanzano delle ipotesi per una più precisa datazione delle opere prive dell’indicazione del mese; si espongono inoltre, per le "Rime", i risultati di una collazione fra numerosi esemplari, da cui si desume lo stretto controllo esercitato dall’autore durante l’impressione. From the works which Trissino published in 1529 we can deduce that the author was closely connected with the world of printing and publishing, taking part, either directly or indirectly, in all the different phases of book production, beginning with the manufacture of paper right through to the correction of proofs and the addition of marginalia to the printed copies. The contribution surveys the types of paper used in these editions and on the basis of the watermarks suggests more precise datings for editions which do not indicate the month of printing. The article also presents the findings of a collation of multiple copies of the "Rime", which reveals how closely the author supervised the printing of the edition.

Verso Istifam porto misterioso con la carta nautica di Giacomo Baseggio

Il Piccolo 12/10/2019, 48, 2019

Acquisita a Miramare un'antica carta nautica disegnata e dipinta a tempera, che fa riscoprire un porto dimenticato. Un porto che nel corso del tempo è divenuto così remoto da essere inimmaginabile, il porto di Istifam. Dove mai si trova il porto di Istifam? Pochissimi oggi tra noi saprebbero rispondere immediatamente e a colpo sicuro a questa domanda. La stessa che ci siamo posti al Castello di Miramare, invitati dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Torino (di seguito la Direzione archeologia) di Torino a procedere all'acquisto coattivo del dipinto di un'opera di Giacomo Baseggio, sul porto di Istifam che altrimenti sarebbe stata venduta all'estero. La richiesta era presentata proprio al Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare, in qualità di possessore della più amplia collezione museale di opere dei fratelli Baseggio. Effettivamente a Miramare si trova una collezione costituita da