RASSEGNA STAMPA del (original) (raw)

LO STAMPATORE E LA PRINCEPS DEL DE IMMENSO

Giordano Bruno, De Immenso, Letture critiche, , edited by M.A. Granada and D. Tessicini, 2020

The subject of this contribution is the publishing history of De immenso. The reconstruction initially considers the people involved in the printing of the work, starting with the pub- lisher Johann Wechel. The analysis also includes minor figures, who complete our understanding of the work dynamics behind the philosopher’s last editions. The picture that emerges from the material analysis of the volumes of the Frankfurt works is particularly useful in this context, making it possible to formulate a series of hypotheses about the circulation of Bruno’s texts and the intentions of those who collaborated in their production.

IL PRIMO MESSALE UNGHERESE A STAMPA

The article tries to present the history of the formation of the first Hungarian printed missal, the Missale to usum dominorum ultramontanorum. First, based on the results of specific literature, it specifies the purchaser of the edition: Antal Sánkfalvi, prebendary of Vác, then ambassador in most places of King Matthias Corvinus. The second part of the study attempts to investigate the reasons for the release of the liturgical book, and try to find traces of the use of the missal. The author puts forward the hypothesis that the release of the missal results from a pure economic calculation and that the book was (also) used in the Archdiocese of Esztergom, accordingly the missal should be considered a Missale stri-goniense.

IL LEGNAME DI CASTAGNO PER USO STRUTTURALE

Riassunto: Il lavoro presenta il quadro aggiornato dell'evoluzione normativa in atto nel settore del legno strutturale, con particolare riferimento alla travatura di castagno che in Italia trova ampio spazio negli impieghi di carpenteria. In questo ambito vengono evidenziate le peculiarità degli assortimenti in legno massiccio, i risultati finora acquisiti a seguito di una serie di iniziative di supporto all'adeguamento normativo finalizzato alla loro marcatura CE e le prospettive che si delineano per gli operatori del comparto.

RASSEGNE E LETTURE

Dopo un periodo di appannamento, quando altri momenti e tematiche della sto-ria italiana contemporanea (la Grande guerra, il fascismo, la Resistenza) hanno catalizza-to l'attenzione storiografica e mediatica, il Risorgimento è tornato al centro di una vivace attenzione. Vi hanno contribuito, non c'è dubbio, le domande che hanno accompagnato la lunga fase di transizione della società italiana negli anni di crisi della cosiddetta «prima Repubblica». Come ha ben testimoniato l'anniversario del 2011, il dibattito ha trasceso il confronto tra gli addetti ai lavori, alimentando un'intensa controversia negli spazi del «di-scorso pubblico» nazionale. Limitando lo sguardo al campo degli studi, va riconosciuto tut-tavia che l'attivismo storiografico non è stato un derivato scontato della congiuntura politica o della scadenza celebrativa. Da oltre un ventennio, sull'onda di un dialogo proficuo con la storiografia internazionale, gli studi sul Risorgimento e sull'800 italiano hanno registrato un rinnovamento significativo, un cui primo bilancio si può trovare nel volume collettivo Rileggere l'Ottocento. Risorgimento e nazione, a cura di Maria Luisa Betri (Carocci, 2010). L'Atlante culturale del Risorgimento si presenta a sua volta come una sintesi efficace di alcune linee di tendenza storiografica, di approcci tematici e di opzioni interpretative che hanno segnato la più recente stagione di studi. I ventotto saggi che compongono il libro sono dedicati alle «parole che hanno costituito l'ossatura del vocabolario politico risorgi-mentale»: l'obiettivo è quello di analizzare i modi in cui il Risorgimento «si è costruito e si è rappresentato a livello concettuale» (p. V) tra la fine del XVIII secolo e la proclamazione dell'unità. Il volume respira dunque il clima della svolta «culturalista» delle ricerche sul Risorgimento. Come tale, si affianca ai lavori più citati di questo filone di studi, da quelli di Alberto Mario Banti (La nazione del Risorgimento, Einaudi, 2006) all'Annale Einaudi (2007), curato da Paul Ginsborg e dallo stesso Banti: opere importanti e controverse, alle quali va riconosciuto il merito di aver rilanciato l'interesse e il dibattito sul tema. Sarebbe però improprio schiacciare l'Atlante culturale sull'accesa polemica storiografica (e non

SUL CRONOTOPO DI PROPAST CARSTVA SRPSKOGA

Per quanto grande si sia rivelata la produttività del concetto di cronotopo così come questo è stato teorizzato da M. M. Bachtin, molto resta ancora da fare. È infatti indubbio che se, per un verso, la complessità delle sue implicazioni ha stimolato successive e anche originali ricerche in campo semiologico, filologico e letterario (a partire, in Italia, da quelle di C. Segre), per un altro essa ha inevitabilmente finito per favorire riduzionismi ingiustificati che troppe volte hanno esposto questo prezioso, e altresì non facile da maneggiare, strumento conoscitivo al rischio non solo di impoverimento, ma di vistosi fraintendimenti. A parziale giustificazione di tali scivolamenti va osservato che l'evidente sovracondensazione del testo bachtiniano di certo non facilita la capacità di orientamento degli studiosi: si pensi, per cominciare, al semplice fatto già segnalato da M. Capaldo 1 di un discorso sul cronotopo che guarda al romanzo e che, però, prende le mosse e viene articolato nel dettaglio nell'analisi testuale di un'opera poetica (Razluka di A. Pu!kin). 2 Bisognerà ancora sottolineare come lo stesso discorso sul romanzo e sulla romanzità si sviluppi nello studioso russo non in sé, ma in opposizione a ciò che egli chiama "epos" e rispetto al quale il romanzo si distinguerebbe in virtù della sua forza creativa e anticanonica. Epos e romanzo esprimono, per Bachtin, due modi diversi di incorporare il tempo nelle strutture linguistiche, ciascuna delle quali, come egli ci mostra, presuppone una specifica immagine dell'uomo.

LE RASSEGNE » RESPONSABILITA' AGGRAVATA

Attualità di un dibattito sulla responsabilità aggravata - Il tema della responsabilità aggravata, come ridisegnata dall’aggiunta del terzo comma dell’art. 96 c.p.c., nella presente stagione è notevolmente riassurto nei dibattiti tra gli operatori del diritto. b) Il principio di soccombenza Viene illustrato il fondamentale principio di soccombenza – espressione della tralaticia regola victus victori –, ratio ispiratrice degli artt. 91, 93, 95 e 97 c.p.c.: il primo regola, in generale, l’istituto della condanna alle spese del soccombente; il secondo, in deroga al principio dell’anticipazione, faculta il difensore alla richiesta al magistrato di distrarre in suo favore gli onorari e le spese anticipate e non riscosse verso l’assistito; il terzo disciplina la materia delle spese nel processo esecutivo; il quarto contempla l’ipotesi della soccombenza plurima -

SARPEDONE L'OSTAGGIO

Studi italiani di Filologia Classica, 2012

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LA RAGIONE DI STATO

Analisi dell'opera di Giovanni Botero "Della Ragion di Stato" nel contesto culturale del 16° secolo e in risposta a Machiavelli.

Rassegna bassanesca

Notiziario degli Amici dei Musei e dei Monumenti di Bassano del Grappa, 2021

Inserito nel numero speciale del Notiziario pubblicato dagli Amici dei Musei e dei Monumenti di Bassano del Grappa per celebrare il dono al locale Museo Civico di due frammenti inediti di Jacopo Bassano raffiguranti la "Vergine" e un "Pastore", l'intervento fa il punto sugli studi e sul mercato delle opere dei Bassano negli ultimi dieci anni.