Il viaggio e lo straniero (original) (raw)
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la straniera informazioni, sito-bibliografi e e ragionamenti su razzismo e sessismo a cura di C. Bonfi glioli, L. Cirillo, L. Corradi, B. De Vivo, S. R. Farris, V. Perilli 2009 © Edizioni Alegre -Soc. cooperativa giornalistica Circonvalazione Casilina 72/74 -00176 Roma e-mail: redazione@edizionialegre.it sito: www.edizionialegre.it indice Premessa 3 Editoriale 7 Razzismo e sessismo: una questione preliminare di L. C. 23 prima parte: razzismo e sessismo nella storia 29 Superstizione antigiudaica e razzismo antisemita di L. C. 31 Scheda: Sessismo e antigiudaismo 35 La persecuzione di Rom e Sinti di V. P. 38 Scheda: Meridionali razza maledetta 41 Colonialismo e capitalismo di L. C. 43 Scheda: donne e movimenti anti-coloniali 47 Brava gente in colonia di V. P. 48 Scheda: Il madamato 51 seconda parte: sul concetto di intersezionalità 55 Non tutte le donne sono bianche di B.D.V. 57 Il concetto di intersezionalità nel contesto europeo di V. P. 64 terza parte: immigrazione e nuove retoriche razziste 75 Migrazioni e mercato del lavoro di L. C. 77 La retorica dell'integrazione di S. R. F. 84 Scheda: un esercito di donne migranti in sostituzione dello Stato 89 Donna svelata... meglio integrata! di S. R. F. 92 Scheda: Donne, Islam e Modernità 97 Corpi estranei: la strumentalizzazione della violenza sessuale a fini razzisti e la rappresentazione dei migranti nel contesto italiano di C. B. 99 Per un'analisi intersezionale della violenza sessuale di C. B. 104 conclusioni 111 Sitografia 122 la straniera Editoriale Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
I paesi lontani e lo straniero nelle Lettere curiose
2020
I paesi lontani e lo straniero nelle Lettere curiose The Lettere curiose translate into Italian a selection of texts from the Marquis d'Argens' Lettres Juives, a work that had great success throughout Europe. The Italian version, attributed to the Venetian Ponziano Conti, succeeds in a difficult undertaking: to offer the public of Italian readers a text that can not only overcome the barriers of the national censorships and the obstacles of the cultural differences, but also preserve the elements the caused the success of the French text. Nel 1741 escono a Venezia da Agostino Savioli le Lettere curiose: si tratta di un evento significativo per la nostra storia letteraria, perché anche questa pubblicazione, con il suo successo, indica che negli anni Quaranta del Settecento i libri di lettere che provengono dal mondo francofono stanno conquistando il pubblico italiano. 1 Non si è al cospetto, infatti, di un caso editoriale che riguarda una ristretta cerchia di lettori, cioè della stampa di un'opera destinata a un selezionato gruppo di intellettuali italiani: ciò non rappresenterebbe un'eccezione, perché in questo torno d'anni a sud delle Alpi circolano non poche opere di letterati e filosofi francesi, anche quelle più problematiche per le censure, in lingua originale o, più raramente, anche in traduzione. Le Lettere curiose, al contrario, interessano editori e lettori che prediligono testi in volgare pensati per l'intrattenimento. Questo pubblico non può ormai più accontentarsi solo della produzione nostrana, perché in parte percepita come stantia, poco alla moda, provinciale. Il discorso vale in modo particolare per l'epistolografia e, più in generale, per la letteratura di viaggio. Non a caso, dunque, nel frontespizio della stampa le Lettere curiose sono presentate come una traduzione dal francese di Melibeo Sampogna, identificato con il letterato veneziano Ponziano Conti. 2 Le Lettere curiose sono, in realtà, come ho già avuto modo di mostrare, una versione molto libera delle Lettres juives, ou Correspondance philosophique, historique et critique, entre un juif voyageur à Paris & ses
La figura dello straniero nella sociologia classica
Lo straniero come paradosso ermeneutico
Articolo sottoposto a peer-review. Ricevuto il 01/04/2014. Accettato il 26/02/2015. The experience of meeting the stranger highlights how every human relationship consists of a dialectics of identity and otherness. Reducing one to the other means making the relationship among men impossible. The only viable way is a hermeneutical way different from Gadamer's one. That way recognizes the principle of transcendence as the principle that at the same time testifies the irreducible otherness of every person and his possible communion with other persons. *** 1. L'ermeneutica e l'esperienza dell'incontro con lo straniero Nell'attuale contesto di confronto e anche di scontro fra le culture l'ermeneutica è messa alla prova e da questa prova mi sembra che provenga una conferma ma anche l'istanza di un approfondimento e persino di una parziale correzione. La superiorità dell'approccio ermeneutico al problema dell'interculturalità risulta evidente dal confron...
Meraviglia e straniamento. Lo straniero come dono-minaccia
"Meraviglia e straniamento. Lo straniero come dono-minaccia", in N. Di Vita (a cura di), "Hostis, hospes. Lo straniero e le ragioni del conflitto", I volume della collana "Costellazioni", La scuola di Pitagora editrice, Napoli 2020, pp. 297-317; ISBN: 978-88-97820-28-4, 2020
Il saggio nasce dalla volontà di interrogarsi sui recenti fenomeni migratori da una prospettiva filosofica, riflettendo sulla categoria di alterità e sulla figura dello straniero – xenos – che emerge, nella sua polarità e ambiguità, come elemento critico nei confronti degli ordinamenti socio-politici e al contempo della nostra stessa capacità di comprensione e definizione. La filosofia contemporanea ha assunto su di sé lo sforzo, ereditato dalla filosofia precedente, di pensare il rapporto tra identità e alterità sulla base di quella che si potrebbe tentare di definire come una “ontologia relazionale”. Nel presente saggio si indaga in particolare il pensiero di Jacques Derrida per trattare una concezione di identità che conserva in sé consistenti residui di alterità, in una correlazione strutturale – sempre inquietante, minacciosa – tra io e altro, stesso e diverso, familiare ed estraneo. Questa concezione della soggettività viene da Derrida posta in connessione al pensiero del dono: nel contributo si sostiene dunque una ricaduta etica, sollecitata dall’attualità, della filosofia decostruttiva.
L'altra modernità nella cultura architettonica del XX secolo. Dibattito internazionale e realtà locali, a cura di Maria Luisa Neri, 2011
2014
The issue of foreign national prisoners needs to be considered in a national and supranational perspective because of its importance, related to different topics connected to the respect of the rights of the foreign inmate. Among these, we have to keep in special consideration the exposure to discrimination, the lack of access to justice (due inter alia to the language barrier), the relational isolation, the difficult reintegration and the impact of the status of illegal immigrant. Facing such a view, it's easy to understand the central importance of all the international instruments for the protection of foreign prisoners, especially of the European framework decisions, unfortunately non totally applied in each Member State. Their particular importance is due to the fact that, if correctly implemented, they can have a strong impact on different phenomena, such as the diminution of the foreign prisoners and their effective reintegration, thanks to the mutual recognition to criminal decision and the possibility to transfer persons deprived of liberty. However, different kind of reasons may hinder the fully application of these framework decisions. So, from one hand, their implementation needs efforts from each Member State, from the other one, the national governments should consider the possibility to identify privileged interlocutors for the approval of convention that can allow the transfer of stakeholders.