Accompagnamento educativo salesiano - da don Bosco ad oggi (elaborazione ulteriore della presentazione svolta nelle 36e Giornate di Spiritualità Salesiana della Famiglia Salesiana, 20 gennaio 2018) (original) (raw)
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Michal Vojtáš, La componente metodologica per l’educazione salesiana attuale, in V. Orlando (Ed.), Con don Bosco educatori dei giovani del nostro tempo. Atti del Convegno Internazionale di Pedagogia Salesiana 9-21 marzo 2015 Roma Salesianum/UPS, LAS, Roma 2015, pp. 132-144, 2015
Il contributo cerca di superare la concezione tecnico-moderna che influenza ancora la semantica del termine “metodologia” proponendo una concezione più integrale. La “metodologia salesiana” si propone come un insieme integrale delle motivazioni, atteggiamenti e principi che favoriscono il percorrere dei passi di un percorso educativo, ispirati all’esperienza fondante di don Bosco nell’Oratorio e degli sviluppi successivi della pedagogia salesiana. Si descrivono successivamente le diverse fasi dello sviluppo della “metodologia salesiana”: 1. L’educazione preventiva di don Bosco descritta con i parametri di naratività, regolamentazione e dichiarazioni dei principi pedagogici. 2. Il periodo del rettorato di Pietro Ricaldone che accentua il ruolo di principi metodologici definiti più scientificamente, e meno narrativamente, traducendoli in un’estesa regolamentazione. 3. Il tempo del post Concilio Vaticano II che vede uno sviluppo di approfondimenti metodologici legati alla tematica della progettazione educativo-pastorale in termini dell’apertura e fiducia nella scienza, della crescita dell’antropocentrismo, del decentramento del governo della Congregazione 4. La proposta metodologica per l’attualità che rivaluta l’importanza del concetto di discernimento, della leadership trasformazionale e distribuita, dell’identità e degli atteggiamenti motivazionali e abiti operativi (virtù) di chi agisce secondo una metodologia educativa.
L'intervento parte dalle ultime sintesi di Morand Wirth e Aldo Giraudo, concordando con loro nell’esistenza di una profonda sintonia tra i due santi che deriva in don Bosco dalla lettura diretta di alcune fonti salesiane, dagli influssi salesiani indiretti soprattutto attraverso le opere di sant’Alfonso e dagli insegnamenti di ascetica e mistica ricevuti al Convitto Ecclesiastico di Torino sotto la guida del teologo Guala e di San Giuseppe Cafasso. Questa profonda sintonia va oltre le questioni di dirette dipendenze dottrinali, di convergenze lessicali o di tematiche comuni. La struttura della convergenza seguirà l’immagine dell’albero dell’amore che è il simbolo organizzatore del Trattato: «L’amore è come un bell’albero, la cui radice è la convenienza della volontà col bene, il ceppo ne è il compiacimento, il tronco è la tensione (movimento), i rami sono i tentativi e gli altri sforzi, il frutto ne è l’unione e il godimento.»
Salesianum, 2017
Don Bosco has always maintained that religion is an indispensable educational factor. Today some scholars of the preventive system prospect “religion” mainly as training of adolescents to comprehensive and ultimate meaning of life. However, in the experience of the Holy Educator, this was also a supporting methodological structure of his entire system and inspiring source of fruitful educational itinerary. From the beginnings of the Salesian Oratory, the religious practice has been an effective means of helping young people to assimilate the fundamental values and to perfect themselves. Above all, the sacramental spirituality has had an important role in the educational insight and spiritual accompaniment of young people educated by Don Bosco. The article concludes with some functional considerations for a greater enhancement of “religion” in present Salesian education.
Michal Vojtáš, Sviluppi delle linee pedagogiche della Congregazione Salesiana, in A. Giraudo et al (Eds.), Sviluppo del carisma di Don Bosco fino alla metà del secolo XX. Atti del Congresso Internazionale di Storia Salesiana Roma, 19-23 novembre 2014. Relazioni, LAS, Roma, 2016, 221-244, 2016
La relazione al Convegno internazionale di Storia Salesiana enuclea le linee pedagogiche della Congregazione Salesiana emerse fino alla metà del secolo XX che si concentrano attorno ad alcune tematiche: 1. La fedeltà al metodo educativo salesiano che si esprime nel riprodurre i lineamenti di don Bosco nella pratica educativa: la sua paternità e amorevolezza, il suo zelo per la salvezza dei giovani, l’attenzione ai giovani più poveri investendo nello sviluppo della prima struttura educativa di don Bosco: l’oratorio festivo. 2. La vigilanza e la cura perché il sistema preventivo sia compreso e attuato nella sua integralità. Questo, in particolare, nella scuola che deve conservare la sua identità cristiana vigilando sui riduttivismi antropologici e metodologici delle correnti della “pedagogia atea”, ma anche resistendo alle pressioni dei diversi modelli dell’associazionismo giovanile. Si nota una graduale apertura verso alcuni aspetti delle nuove correnti pedagogiche, in particolare l’attivismo, che vengono inseriti all’interno del metodo preventivo salesiano. 3. L’attenzione alla formazione degli educatori si trova in continuità con la Scuola di pedagogia e le Conferenze capitolari di Valdocco, coniugando lo studio della pedagogia con la pratica educativa, con la cura delle motivazioni profonde degli educatori, delle relazioni interne e dei ruoli all’interno delle comunità salesiane.
2021
La pedagogia salesiana sviluppa riflessioni che superano la ricostruzione storica dei contesti, delle esperienze e delle visioni originarie di don Bosco sull’educazione. La ricerca pubblicata in questo volume, proseguendo su tale traiettoria, studia primariamente le formulazioni pedagogiche delle generazioni salesiane successive e, a livello di metodo, tenta di superare la sterilità delle pure ricostruzioni documentaristiche. L’intenzione di connettere don Bosco con le sfide educative di oggi passa per il vissuto delle diverse epoche con i loro differenti modi di pensare. Queste mentalità rinforzano alcune nuove idee pedagogiche omettendone delle altre, preferiscono alcune modalità di azione, sviluppano delle riflessioni, alcune profetiche e coraggiose, altre piuttosto piegate alla mentalità corrente o a soluzioni di emergenza. L’alternarsi dei cambiamenti comporta così un complesso combinarsi di inevitabili dinamiche pendolari tra le visioni pedagogiche affrontate nei sei capitoli: I. Formulazioni pedagogiche della prima generazione salesiana II. Pedagogia pratica capace di adattarsi alla società moderna III. Fedeltà disciplinata a don Bosco educatore in tempi difficili IV. Prima, durante e dopo i cambiamenti del Vaticano II V. Progettazione e animazione come sintesi postconciliare VI. Nuova evangelizzazione ed educazione per il terzo millennio Qui il link: https://bit.ly/las-pedsal-dopo-db
Orientamenti Pedagogici Rivista Internazionale Di Scienze Dell Educazione, 2013
Assuming vocation as a characterizing element of humanity since the dawn of existence and referring to some important expressions of the charism of don Bosco regarding vocation, the article discusses the biological, psychological, social, religious, and vocational content of the developing stages, of preadolescence and adolescence, to arrive at some updated educational-vocational [Salesian] guidelines. The charismatic information gathered by some specific sources are compared with the characteristics of the developing stages and are analyzed with the help of the humanities and then conclude with some concrete suggestions for the practice of discernment and real vocational accompaniment.
2018
L’articolo presenta tre diversi livelli dell’accompagnamento educativo salesiano. Il primo si concentra sul processo dell’accompagnamento come viene descritto da don Bosco nelle biografie dei giovani. L’analisi narrativa offre un processo trasformativo articolato in sette passi: accoglienza, sfida, affidamento, ambiente, crisi, decisione, impegno. Il secondo livello di lettura dell’accompagnamento viene legato all’identità dell’accompagnatore, il quale acquista delle competenze e credibilità in quanto discepolo accompagnato. Il terzo livello di applicazioni è l’accompagnamento attraverso i processi di progettazione di ambienti educativi in una logica di trasformazione profonda.
Questo articolo esplora l'evoluzione della pedagogia salesiana dal periodo post-seconda guerra mondiale attraverso l'epoca del Secondo Concilio Vaticano (1952-1978). Sottolinea la crescita e la stabilità organizzativa della Congregazione Salesiana nel dopoguerra, enfatizzando il ruolo di figure come Don Ricaldone e Don Renato Ziggiotti nell'adattamento alle esigenze sociali ed educative contemporanee. L'impatto del Concilio Vaticano II, in particolare attraverso la "Gravissimum educationis", ha portato a un cambiamento paradigmatico verso un approccio più aperto e dialogico nell'educazione, integrando le scienze umane e rispondendo alle sfide della società moderna. Sviluppi chiave hanno incluso la trasformazione delle pratiche pedagogiche presso l'Istituto Superiore di Pedagogia, sotto la guida di figure come Pietro Braido, e l'adozione di un approccio critico verso il Sistema Preventivo di Don Bosco. Il periodo è stato caratterizzato da un equilibrio tra tradizione e innovazione, come visto in vari convegni e simposi che hanno riflettuto sulla missione educativa salesiana nel mondo in cambiamento. L'articolo conclude che questa era è stata una fase significativa di transizione e rinnovamento nel pensiero e nella pratica educativa salesiana.