Da migranti a coloni. III Incontro (original) (raw)

IL TEMPO DEI MIGRANTI. TRE INTERVISTE

Il fenomeno migratorio è uno degli elementi che connotano in modo più forte e chiaro la nostra contemporaneità. Considerando gli ultimi venticinque anni di storia, corrispondenti alla "età delle migrazioni" in Italia, è possibile vedere l'intreccio indissolubile tra modelli migratori e storia sociale, politica, economica e culturale dell'Italia. Le tre interviste descrivono i tre modelli migratori che si sono succeduti dalla fine degli anni Ottanta a oggi, parlandoci di un tempo, quello dei migranti, che, in realtà, ci unisce in un'unica narrazione

MIGRAZIONE E PATRIA RIVOLUZIONARIA 3

Buenos Aires era a fines del siglo XVI apenas una aldea que vivía del congtrabando de la plata que se fugaba de Potosí de manera ilícita. Cuando el proceso de atlantización la fue haciendo más importante sufrió un proceso de migración externa e interna. En este pequeño trabajo estudiamos el proceso identitario que las migraciones -especialmente internas- fueron significando en relación con el proceso revolucionario que rterminó con la caída del poder monárquico en el Río de la Plata en 1816.

CODICE DELL'IMMIGRAZIONE, DELL'ASILO E DELLA CITTADINANZA - Art. 3. Politiche migratorie - Aggiornamento

ANNOTATO CON DOTTRINA E GIURISPRUDENZA aggiornato ai decreti legislativi 21 febbraio 2014, n. 18 e 4 marzo 2014, n. 40 NEL-DIRITTO EDITORE Ari. 2 PARTO PRIMA -IMMIGRAZIONE Decreto legislativo 25 luglio 1998, o. 286 Alt. 3 Art. 2 bis. Comitato per il coordinamento e il monitoraggi& 1 1. È istituito il Comitato per il coordinamento e il momtoraggio delle disposizioni del presente testo unico, di seguito denominato "Comitato". 2. Il Comitato è presieduto dal Presidente o dal Vice Presidente del Consiglio dei Ministri o da un Ministro delegato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, ed è composto dai Ministri interessati ai temi trattati in ciascuna riunione in numero non inferiore a quattro e da un presidente di regione o di provincia autonoma designato dalla Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome. 3. Per l'istruttoria delle questioni di competenza del Comitato, è istituito un gruppo tecnico di lavoro presso il Ministero dell'interno, composto dai rappresentanti dei Dipartimenti per gli affari regionali, per le pari opportunità, per il coordinamento delle politiche comunitarie, per l'innovazione e le tecnologie, e dei Ministeri degli affari esteri, dell'interno, della giustizia, delle attività produttive, dell'istruzione, dell'università e della ricerca, del lavoro e delle politiche sociali, della difesa, dell'economia e delle finanze, della salute, delle politiche agricole e forestali, per i beni e le attività culturali, delle comunicazioni, oltre che da un rappresentante del Ministro per gli italiani nel mondo e da tre esperti designati dalla Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del d.lgs. 28 agosto 1997, n.

LA TUTELA DEI MINORI MIGRANTI TRA DUBLINO III E BRUXELLES II-BIS

2019

Few studies have investigated the relation between Migration Law and PIL. Even less have focused on the interaction between Brussels IIa and Dublin III Regulations. The present study, moving from the often declared assumption that ‘a migrant minor is first of all a minor’ focuses on the coordination between the two regulations and the possible application of Brussels IIa to migrant minors in order to adopt protection measures to be recognized in all EU Member States

III Convegno SIAA

Il Convegno è organizzato dalla SIAA in collaborazione con il PIN -Polo universitario della città di Prato, IRIS.

Dialogato coi morti (6) - Giornata terza (sera)

1956

Per il determinismo conta nulla la coscienza e la volontà di un individuo: la sua azione è determinata dai suoi bisogni e dai suoi interessi, e poco importa come egli formuli la spinta che egli crede, a cose fatte, avere svegliata la sua volontà, di cui si accorge in ritardo. Questo vale per quelli in basso e in alto, miseri e ricchi, umili e potenti. Dunque non troviamo noi marxisti nulla nella persona, nelle persone; e nella «personalità», povera marionetta della storia, tanto meno. Più è nota, da più fili è tirata. Per il nostro grandioso gioco essa non è un pezzo, nemmeno una modesta pedina. Ma negli scacchi v'è il Re? Si, colla sola funzione di farsi fottere. Nella classe l'uniformità, il parallelismo di situazioni crea una forza storica, una causa di sviluppo storico. Ma l'azione precede egualmente la volontà, e più la coscienza di classe. La classe assurge a soggetto di coscienza (di fini programmatici) quando si è formato il partito, e si è formata la dottrina.

Dialogato coi morti (3) -Giornata terza (antimeriggio)

1956

Stalin indica che nell'economia socialista vige, anzitutto, la legge dello scambio di equivalenti - e non dobbiamo ripetere la profluvie di citazioni di Marx, Engels e Lenin con cui mostrammo che il socialismo anche di grado inferiore non è mercantilismo, e finché si consumano e producono merci si è nei precisi confini sociali e storici del capitalismo: che ogni volta che si paga salario in moneta è merce anche la forza lavoro, e nulla vale a negarlo l'argomentazione sofistica di Stalin che il salariatore è lo Stato del proletariato. La tesi retta è che lo Stato è del proletariato quando il suo intervento nell'economia vale a ridurre e infine sopprimere la forma salario, non a diffonderla. Esiste tuttavia uno stadio storico nelle società come la russa, partite dal pre-capitalismo, in cui lo Stato del proletariato costruisce aziende a salario (passi verso il socialismo): ma allora questo Stato, come nel 1926 chiesero Trotzky e Zinoviev, non gabella per socialismo quello che è capitalismo, e chiama le forme col loro nome. Silenzio al Congresso su questo. Ma sotto il silenzio, è chiaro, stalinismo deteriore!

Introduzione. Gli spazi dei migranti

2017

Presentiamo in questa sede una selezione degli interventi all’VIII Seminario di Geografia sociale italo-francese tenutosi a Torino il 21-22 maggio 2015. I testi qui riuniti testimoniano della vivacita del campo di studi migratori e del rinnovamento delle tecniche d’indagine mobilitati anche in geografia per analizzare contesti e oggetti di studio riconducibili alle situazioni di cosmopolitismo urbano. Le autrici e gli autori degli articoli utilizzano una pluralita di metodologie e di concetti che convergono verso lo studio delle pratiche di riconoscimento dei migranti e degli immigrati nelle citta. Riteniamo che la nozione di riconoscimento sia utile ad indicare in particolare due approcci che emergono negli articoli qui proposti. Alcuni si premurano di sviluppare delle tecniche d’indagine in grado di rendere visibile, udibile e riconoscibile la presenza d’immigrati e i loro contributi alle trasformazioni urbane in corso. Il/la geografo/a, in questi casi, elabora dei dispositivi di ...