MITI E SIMBOLI MATRIARCALI IN ACCABADORA DI MICHELA MURGIA (original) (raw)
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BASILICA DI SAN MICHELE MAGGIORE A PAVIA
2019
A Pavia fu coniata la prima moneta longobarda. Essa raffigurava proprio San Michele. A Pavia il re Rotari promulgò alla mezzanotte tra il 22 e il 23 novembre 643 il famoso Editto, che raccoglie in modo organico le antiche leggi del popolo longobardo. Il primo documento che cita il Maestro Costruttore o Magister Commacinus è l’Editto di Rotari del 22 novembre 643.
Che la Calabria sia una terra intrisa di storia, di Miti, e di Leggende è cosa ormai nota. Più di quanto si possa immaginare. In questo scorrere del tempo, la "Storia" si è imbevuta di tante leggende e miti. E si intrecciano con la storia dei luoghi. Altre volte sono evidenti tracce mitiche che sono state tramandate nel tempo, ma che restano affascinanti e ci dovrebbero far capire, come la Calabria sia spot di se stessa semplicemente raccontandosi. Abbiamo trovato in giro per il web e su alcuni libri, di autori Calabresi diverse leggende e miti, ne citeremo solo alcuni da noi ritenuti interessanti.
IL QUOTIDIANO, I PROBLEMATA E LA MERAVIGLIA: MINISTORIA DI UN MICROGENERE
1 Pochi rimandi sulla vasta letteratura relativa all'argomento del quotidiano: H.G. Pott, Alltäglichkeit als Kategorie der Aesthetik Studie zur philosophischen Aesthetik im 20. Jahrhundert, Frankfurt, Akademische Verlagsgesellschaft, 1974; R. Mancini, L'Uomo quotidiano il problema della quotidianità nella filosofia marxista contemporanea, Torino, Marietti, 1985. Per alcuni settori, come quello medievale, è d'obbligo il rimando a J. Le Goff, Il meraviglioso e il quotidiano nell'Occidente medievale, a cura di F. Maiello, RomaBari, Laterza, 1983, tutto il primo capitolo; e per il Seicento quello di T. Todorov, Eloge du quotidien: essai sur la peinture hollandaise du XVIIe siècle, Parigi, Biro, 1998.
MISSAGLIA E CONTROVERSIE SUI MARCHI DI FABBRICA
2019
L’importanza della produzione di armi nella Milano del XV secolo è nota, infatti dalla parrocchia di Santa Maria Beltrade, sede delle officine più conosciute, uscivano ogni settimana a centinaia pezze e armature complete, di tutte le fogge, destinate al mercato italiano o a quello estero. Così come oggi l’importanza del marchio con cui vengono contraddistinte le diverse produzioni è fondamentale anche all’epoca i diversi artigiani erano gelosi dei loro marchi che permettevano di distinguere le loro produzioni da quelle di altri.
ASPETTI DELLA VITA MULIEBRE A ROMA
Nel I sec. a.C. il mondo egiziano, per il tramite greco, aprì all’Urbs le porte del culto isiaco, che si diffuse massicciamente tra le donne, benché il sacerdozio, in un primo tempo, fosse affidato agli uomini. L’aspirazione religiosa delle donne esprimeva una volontà di libera affermazione del proprio essere e, dunque, di indipendenza dalla costrizione, e dalla ingerenza, che l’uomo metteva in pratica. I vertici di questi culti adottati recentemente, furono occupati anche da donne, attestate con la carica di magistrae - la maggior parte delle quali appartenenti a uno strato economico medio-alto - al cui servizio erano preposte schiave - ministrae - adibite agli offici più umili.
MASSIMO MARRA - DI ALCUNI COMPONIMENTI DI MATERIA ALCHEMICA IN RIMA VOLGARE
AA.VV., "Alchimia", Quaderni di Airesis, a cura di Massimo Marra e Andrea De Pascalis, Mimesis, Milano 2007 - PRE-PRINT VERSION, 2007
Quella della poesia alchemica è una produzione copiosa e riconoscibile, in cui le strofe adespote si rincorrono di archetipo in archetipo, di citazione in citazione. Per quanto possa apparire strano, sono assai pochi i lavori moderni consacrati a questo particolare aspetto della tradizione testuale dell'alchimia. Il primo lavoro sistematico di esame dei manoscritti alchemici delle biblioteche italiane, quello del Carbonelli 2 , rileva già la presenza di una antica tradizione di trattati in versi 3 , che lo studioso ricollega senz'altro alla tradizione poetica classica: Nella poesia didascalica latina primeggia il poema Della natura delle cose di T. Lucrezio Caro: nel manoscritto greco di S. Marco vi sono parecchi trattati in versi, ciò prova che la tradizione esisteva tanto greco-alessandrina o bizantina, quanto latina. Non è certamente mio scopo ricercare le origini di questo genere di poesia, mi basta
MISTERIOSE LITRE CON CINGHIALE DI MORGANTINA
Monete Antiche, 106, 2019
La recente comparsa in asta di due litre inedite, con incerto etnico, ha fornito un interessante spunto per una loro disamina assieme ad altre litre simili che erano rimaste di confusa attribuzione.
I 7 ARCANGELI E MARIA LATASTE MISTICA DELLE MERAVIGLIE
Le vie et les oeuvres de Marie Lataste, religieuse du Sacre Coeur, per M. Labbè Pascal Darbins Ambrioise Bray, Paris 1862-66, rue de Saints Peres https://archive.org/stream/lavieetlesoeuvre01lat a/lavieetlesoeuvre01lata_djvu.txt http://jesusmarie.free.fr/marie\_lataste\_livre\_3.h tml LIBRO SECONDO: IL VERBO DI DIO FATTO UOMO-CAP. 14° Un giorno dopo la santa comunione, ho visto il Salvatore Gesù nel mio cuore, come l'avevo già visto più volte sull'altare, seduto su un trono d'oro. L'ho guardato a lungo, l'ho adorato dentro di me e gli ho rinnovato l'offerta di tutto quello che avevo. Mi sentivo tutta rinchiusa nel mio cuore, in ginocchio vicino a Gesù. Ben presto mi sono sentita chiamata a uscire dal mio cuore per seguire un'attrazione alla quale non go potuto resistere e che mi chiamava dall'altare. Ho visto subito con gli occhi della mente DUE ANGELI con grandi ali collocarsi a ciascun lato dell'altare. Con una delle loro ali, hanno coperto la parte superiore del tabernacolo; hanno steso l'altra sulla parte anteriore e lo hanno velato completamente. Le Soeur Marie Lataste-Livre 2 Le Verbe de Dieu fait Homme-chapitre 14 Un jour, après la sainte communion, j'aperçus le Sauveur Jésus dans mon coeur comme je l'avais aperçu déjà plusieurs fois sur l'autel, assis sur un trône d'or. Je le regardai longtemps, je l'adorai audedans de moi-même et lui renouvelai l'offrande de tout ce que j'avais. Je me croyais toute renfermée dans mon coeur, à genoux auprès de Jésus. Bientôt je me sentis portée à sortir de mon coeur pour suivre un attrait auquel je ne pus résister et qui m'appelait à l'autel. Je vis aussitôt avec les yeux de l'esprit deux anges avec de grandes ailes se placer chacun du côté de l'autel. De l'une de leurs ailes, ils couvrirent le dessus du tabernacle; ils étendirent l'autre sur le devant et le voilèrent en entier. Les plumes de leurs ailes