Recensione - La violenza militare nel mondo tardoantico (original) (raw)

Atti del Convegno La violenza militare nel mondo tardoantico (Torino, 15-16 novembre 2021), a cura di Andrea BALBO e Nelu ZUGRAVU, Editura Universității „Alexandru Ioan Cuza”, Iași, 2023, 292 p. (C&C 18/1, 2023)

Negli ultimi decenni, gli studi sulla storia antica hanno preso molto in prestito dalle discipline socio-politiche-concetti, metodi, interpretazioni; sono inoltre diventati molto sensibili alle questioni contemporanee nel trattare certi argomenti, compresa la violenza, di una maniera molto vicina a ciò che viene chiamato politically correct. Nel nostro intervento, faremo in margine a questi aspetti alcune riflessioni che sono cosciente possano dispiacervi. Gli studi di etologia, antropologia fisica, genetica, neurobiologia, ma soprattutto psicologia evoluzionista e sociale tendono a dimostrare come, più che un fatto sociale, generato da circostanze specifiche a un'epoca storica oppure a un'altra, la violenza sia un'espressione dell'aggressività ereditata nel percorso antropogenico dell'umanità; dunque, un elemento immutabile, atavico, intrinseco alla nostra specie. Appassionato da questa idea, in uno slancio dimostrativo implacabile, uno specialista di etologia ha intitolato un suo molto recente lavoro Homo aggressivus, utilizzando una parola che non esiste in latinoaggressivus; il sottotitolo del libro in questione è Perché non si fermano le guerre e la violenza 1. Su questa base, si attribuisce alla violenza un carattere onnipresente e polivalente in tempo e spazio, che gli specialisti di psicologia, sociologia, politologia, etnostoria, storia militare e così via hanno tentato di validare attraverso vari concetti e paradigmi unificatori 2. I suggerimenti provenienti dalle summenzionate scienze

Recensione a: "Diari di guerra e di pace"

"Diari di guerra e di pace", a cura di Bianca Tarozzi, Ombre Corte, Verona, 2010. Nella recensione sono analizzati i contributi confluiti nella miscellanea dedicata all'espressione diaristica e ideata in una prospettiva comparatistica, che rappresentano una notevole disamina dal punto di vista teorico-critico, riguardo ai tratti persistenti di questo genere letterario e alle nozioni tipologiche a essi correlate. La materia del libro si riferisce all'epoca moderna, dal romanticismo in poi, mentre oltre alle caratteristiche strutturalmente interiori, l'attenzione è portata verso l'innesto di elementi intertestuali e ciò induce inoltre a contestualizzare la situazione socio-culturale. L'apporto critico consiste altresì in un approccio interdisciplinare attinente alla rappresentazione diaristica in altri ambiti artistici.

Note sulla «Apologia della Guerra della grande Asia Orientale» di Hayashi Fusao

Il Giappone, 2005

è stato ritenuto il capostipite degli storici revisionisti, il precursore di quella visione auto-celebrativa della storia del Giappone che ha acquisito spazio e visibilità soprattutto dopo la fine della Guerra fredda. La sua «Apologia della Guerra della grande Asia Orientale» (Dai tō-A sensō kōteiron) è stata quasi meccanicamente associata alla rinascita dell'orgoglio nazionalistico verificatasi negli anni Sessanta in Giappone, fino a diventare un simbolo del clima di quel periodo.

Quaderno Sism 2016. Future Wars. Storia della distopia militare

Claudio Nardi, Raffaele Moncada, Immacolata Eramo, Balazs Juhasz, Gregory Alegi, Maurizio Zinni, Mark D Mandeles, ENzo de Ianni, marco leofrigio, Giangiuseppe Pili, Ferdinando Angeletti, Stefano Rapisarda, Enrico Silverio, Teresa Silverio, Riccardo Cappelli, Gian Piero Siroli, Emilio Gin, Viviana Castelli, Virgilio Ilari

VVirgilio Ilari (Ed.). Contributors: Gregory Alegi, Mathias André, Ferdinando Angeletti, Christopher Bassford, Jeremy Black, Mehdi Bouzoumita, Riccardo Cappelli, Viviana Castelli, Paolo Cau, Lucio Ceva, Giuseppe Ciampaglia, Linda Roland Danil, Enzo de Ianni, Giuseppe della Torre, Augusto De Toro, Basilio Di Martino, Germano Dottori, Antulio J. Echevarria II, Immacolata Eramo, Dario Fabbri, Marco Formisano, Mariano Gabriele, Giampiero Giacomello, Emilio Gin, Matteo Giurco, Virgilio Ilari, Carlo Jean, Juhász Balázs, Marco Leofrigio, Mark Mandeles, Wojciech Mazur, Riccardo Masini, Sergio Masini, Andrea Molinari, Claudio Nardi, Elena Piana, Giangiuseppe Pili, Giovanni Punzo, Stefano Rapisarda, Stefano Ruzza, Wilder Alejandro Sanchez, Aldo A. Settia, Enrico Silverio, Teresa Silverio, Gian Piero Siroli, Donato Tamblé, Germana Tappero Merlo, Eric Robert Terzuolo, Ubong Essien Umoh, Maurizio Zinni