Urbanistica italiana anni '60 Research Papers (original) (raw)

Il caso dell'Istituto Lombardo di Studi Economici e Sociali è una manifestazione esemplificativa della corrente di rinnovamento che, durante gli anni Sessanta, pervase l'urbanistica e l'architettura, animata dall'influenza delle più... more

Il caso dell'Istituto Lombardo di Studi Economici e Sociali è una manifestazione esemplificativa della corrente di rinnovamento che, durante gli anni Sessanta, pervase l'urbanistica e l'architettura, animata dall'influenza delle più innovative esperienze straniere. È altresì un esempio eccezionale perché la spinta innovatrice, con l'obiettivo di traghettare l'urbanistica da pratica a disciplina, è stata l'occasione per avviare una profonda riflessione sulla figura dell'urbanista, sia come detentore di un particolare sapere tecnico, sia come attore politico con una precisa autonomia. Parte dell'eredità dell'Istituto può essere rintracciata in alcune collane editoriali e nell'organizzazione di seminari internazionali, che hanno segnato le tappe fondamentali della discussione disciplinare italiana. Si può leggere questa eredità come un tentativo messo in atto da alcuni urbanisti per formare un'élite tecnico-intellettuale attorno a determinati codici e linguaggi, con l'intento di definire una posizione rispetto al problema della legittimazione del proprio ruolo e di consolidare il significato sociale e culturale della ricerca.

La Turbina, ponendosi simbolicamente come punto di svolta rispetto a una tradizione progettuale e teorica ormai in necrosi, propone a tutti gli effetti un nuovo modo di fare e intendere l’urbanistica. La sua immagine così elementare è... more

La Turbina, ponendosi simbolicamente come punto di svolta rispetto a una tradizione progettuale e teorica ormai in necrosi, propone
a tutti gli effetti un nuovo modo di fare e intendere l’urbanistica. La
sua immagine così elementare è
solo la punta di un iceberg la cui base si ancora saldamente a teorie
e loni di pensiero che per la prima volta si affacciavano nel panorama disciplinare italiano, segnandone irreversibilmente il percorso. Al
di là del fallimento del progetto
e delle polemiche circa la sua vicenda, guardare nuovamente alla Turbina, ricostruendone i riferimenti progettuali e teorici, è importante sia per coglierne l’effettivo spessore, sia per comprendere il senso di alcune immagini territoriali che ancora oggi caratterizzano la regione milanese

«Architettura della città» written by Aldo Rossi (1966) is a classic in urban morphology, but we must look at this book in its original form, a field research report (1964), in order to understand how much urban morphology is important in... more

«Architettura della città» written by Aldo Rossi (1966) is a classic in urban morphology, but we must look at this book in its original form, a field research report (1964), in order to understand how much urban morphology is important in the city planning design process. Analysing the report we can point out the main references on which Rossi bases his new urban science theory, also we can trace the basis concepts that Rossi will develop in the book written two years later. Reading the report within its original wider contest, the Ilses scientific program – a program shared by politicians, administrators, technicians and academicians – means contextualize the Rossi's thought in the Italian Sixties debate, a reformism season where territorial management could not regardless reasoning about city, its form and its content. In this sense, the Rossi's theory goes back to being part of the urban planning debate in line with one of the two new territorial imagines discussed.

Per gli urbanisti la questione della cittadinanza è indelebilmente legata al tema dell'accessibilità nel senso più concreto e reale del termine, ovvero alla possibilità di consentire a chiunque di poter accedere alle attrezzature da... more

Per gli urbanisti la questione della cittadinanza è indelebilmente legata al tema dell'accessibilità nel senso più concreto e reale del termine, ovvero alla possibilità di consentire a chiunque di poter accedere alle attrezzature da qualsiasi punto di una regione urbana. Guardare nuovamente al primo schema di Piano Intercomunale Milanese con gli occhi di oggi fa comprendere come la riflessione su questo tema abbia fatto emergere la questione del progetto dello spazio quotidiano, inteso come contenitore di significati determinanti per la definizione degli altri materiali urbani. Da tempo ormai questo si è imposto come tema centrale per l'Urbanistica ed è il discriminante attraverso cui individuare le esperienze progettuali eccellenti che hanno saputo costruire la città moderna e che stanno tentando di costruire la città contemporanea. In questo senso la progettazione urbana può diventare ancora un'occasione per riflettere e affrontare i temi degli equilibri sociali, culturali, economici, ecc.