Marta Coccoluto - Academia.edu (original) (raw)
Papers by Marta Coccoluto
in M. Modolo, S. Pallecchi, G. Volpe, E. Zanini (a cura di), Una lezione di archeologia globale. Studi in onore di Daniele Manacorda, 2019
Fare della comunicazione uno strumento per intrecciare con il pubblico un rapporto più vivo e dur... more Fare della comunicazione uno strumento per intrecciare con il pubblico un rapporto più vivo e duraturo e per rinnovare costantemente la relazione tra il patrimonio culturale e la società è una necessità non più rimandabile, diventata tanto più urgente considerando l’effetto dirompente e deflagrante che Internet ha avuto e continua ad avere sulla comunicazione e sull'informazione. La disintermediazione digitale pone la questione di fare della comunicazione uno strumento intrinseco, irrinunciabile e trasversale alla ricerca, alla tutela, alla valorizzazione e alla fruizione, secondo una strategia che rimetta al centro il patrimonio e il suo pubblico.
It is a real necessity in the present-day to work using modern methods to increase consistency and promote the active relationship between the public and their cultural heritage, we can no longer afford to procrastinate on this. It is even more urgent given the incredible effect the Internet has had and still has on communication and the dissemination of information. The lack of digital resources currently, highlights the issue of the underrepresentation of modern communication as an intrinsic tool for research, protection, valorization. There is an ability now, to bring about new understandings by extending the reach of researchers, this should be developed with a strategy, which would put heritage and its public in the central position.
Archeosocial 2.0. L’archeologia riscrive il web: esperienze, strategie e buone pratiche, 2022
Oggi il giornalismo ha bisogno di qualità e di approfondimento, di offrire quel qualcosa in più, ... more Oggi il giornalismo ha bisogno di qualità e di approfondimento, di offrire quel qualcosa in più, mediato dal lavoro del giornalista, che si differenzi dalle informazioni che il lettore ha a portata di clic. L’archeologia ha bisogno di arrivare ai non specialisti, di
aumentare l’interesse collettivo intorno alla ricerca, di sviluppare un senso di appartenenza, di partecipazione e di sensibilità verso il patrimonio.
Entrambi hanno assoluta necessità di una narrazione coinvolgente.
Come farli incontrare?
Archeosocial (2018) è stato il primo volume interamente dedicato alla comunicazione social delle discipline archeologiche. Il tempo però passa per tutti – noi antichisti lo sappiamo bene – e corre ancora più veloce quando parliamo di piattaforme social, in costante e perdurante aggiornamento. La nascita e lo sviluppo di nuovi social e di nuovi strumenti di comunicazione ha reso quindi urgente un aggiornamento che, senza la pretesa di essere esaustivo, cerca di fare il punto sul rapporto tra social media e archeologia oggi.
in F. Cambi, D. Mastroianni, V. Nizzo, F. Pignataro, S. Sanchirico (a cura di), Landscapes – Paesaggi culturali (Atti della Giornata di Studi tenutasi a Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, il 30 maggio 2019, 2021
Il golfo di Baratti, dominato dall’altura su cui sorge Populonia Alta, è un paesaggio culturale d... more Il golfo di Baratti, dominato dall’altura su cui sorge Populonia Alta, è un paesaggio culturale di straordinaria importanza, risultato di un rapporto profondo, dinamico e dalla lunghissima diacronia tra l’uomo e le risorse
naturali del territorio. Insieme alle vaste zone per l’agricoltura e l’allevamento, alle due grandi lagune interne e a un mare al centro delle rotte del Mediterraneo antico, fu soprattutto la presenza dei giacimenti minerari del Campigliese e dell’Isola d’Elba a connotarne sotto il profilo siderurgico l’identità e l’economia sin dalle epoche più antiche, segnandone profondamente anche la storia novecentesca e contemporanea.
Oggi l’area di Baratti e Populonia è un luogo che appare come ‘sospeso’ nel tempo, in cui gli aspetti paesaggistici si intrecciano armoniosamente con quelli archeologici in un equilibrio che sembra destinato, per sua natura, a restare tale. In realtà la storia di Populonia testimonia trasformazioni continue e repentine durante i secoli, capaci di cambiare radicalmente i diversi paesaggi che si sono succeduti, lasciandone tracce più o meno evidenti, stratificate le une sulle altre, che danno testimonianza di sé anche attraverso “l’assenza”.
Il paesaggio culturale di Baratti e Populonia ha dunque un’identità composita e sfaccettata e ha ridisegnato il proprio volto non solo quando nel IV secolo a.C. le ‘colline nere’ degli scarti di lavorazione hanno sostituito la necropoli monumentale o quando nel II secolo a.C. l’acropoli etrusca fu ricostruita dagli architetti di Roma, o ancora quando, nel Novecento, divenne una miniera a cielo aperto per il recupero delle scorie. Anche quando a partire dal 1998 la zona è diventata un parco archeologico per tutelarne il patrimonio culturale e ambientale, il paesaggio ha attraversato una delle sue tante trasformazioni, diventando una meta del turismo culturale. Un aspetto che inevitabilmente apre a temi più ampi e attuali: il rapporto con la comunità locale e la sostenibilità economica di un progetto culturale, insieme alle strategie per lo sviluppo futuro.
in C. Svanera, Toscana etrusca. Viaggio contemporaneo in una terra millenaria, 2022
Archeosocial 2.0. L'archeologia riscrive il Web: esperienze, strategie e buone pratiche, 2022
Archeosocial (2018) è stato il primo volume interamente dedicato alla comunicazione social delle ... more Archeosocial (2018) è stato il primo volume interamente dedicato alla comunicazione social delle discipline archeologiche. Il tempo però passa per tutti – noi antichisti lo sappiamo bene – e corre ancora più veloce quando parliamo di piattaforme social, in costante e perdurante aggiornamento. La nascita e lo sviluppo di nuovi social e di nuovi strumenti di comunicazione ha reso quindi urgente un aggiornamento che, senza la pretesa di essere esaustivo, cerca di fare il punto sul rapporto tra social media e archeologia oggi. Con la curatela di Antonia Falcone, un team composto da archeologhe – un team tutto al femminile – ha messo a disposizione esperienza e competenza per fornire ai lettori uno strumento agile e – ci auguriamo – utile a muoversi in un mondo, quello delle piattaforme social, costantemente in movimento: Archeosocial 2.0.
Costruire il passato in Etruria Il senso dell’archeologia nella società contemporanea, 2018
ARTRIBUNE MAGAZINE ANNO IX nr, 50, 2019
Il rapporto tra Musei e Digitale è tra i temi del momento: nell'articolo sono presentati i risul... more Il rapporto tra Musei e Digitale è tra i temi del momento: nell'articolo sono presentati i risultati dell'indagine condotta dall' Associazione Nazionale Piccoli Musei (APM) su 150 Piccoli Musei.
I Piccoli Musei non sono una versione rimpicciolita e limitata di un grande museo, ma il risultato di una specifica cultura di
gestione, che si fonda su tre punti cardine: l’autenticità delle relazioni, la qualità dell’accoglienza e la gestione del ricordo.
Archeosocial. L'archeologia riscrive il Web: esperienze, strategia e buone pratiche, 2018
Nato dall'esperienza di professioniste del patrimonio culturale, questo volume rappresenta la pri... more Nato dall'esperienza di professioniste del patrimonio culturale, questo volume rappresenta la prima sintesi che definisce criteri e metodi per la corretta comunicazione online della disciplina archeologica. Una rassegna completa di suggerimenti d’uso per imparare a gestire al meglio le principali piattaforme social e formulare una strategia efficace di comunicazione con il pubblico. Grazie all'analisi di reali casi di studio, “Archeosocial” fornisce gli strumenti per un uso consapevole e ragionato di blog e social media utili per divulgare risultati scientifici; incrementare l’audience digitale; curare i rapporti con i follower; promuovere e valorizzare i territori; realizzare community management nell'ambito di progetti di archeologia pubblica. Con la prefazione di Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva e tourismA.
AA.VV., Musei accoglienti. Comunicazione e accessibilità per i piccoli musei, Atti del VII Convegno Nazionale dei Piccoli Musei (Monselice 2016), Torino 2016, 2016
Nel parco archeologico di Baratti e Populonia sono stati recentemente restaurati e aperti al pubb... more Nel parco archeologico di Baratti e Populonia sono stati recentemente restaurati e aperti al pubblico i mosaici pavimentali e le decorazioni parietali di un piccolo balneum privato, all'interno di una lussuosa domus a valle dell'edificio noto come Le Logge.
Sul numero di luglio-agosto 2016 della rivista Venturina Terme, il racconto della scoperta e un inquadramento storico-archeologico.
Materiali per Populonia 11, 2015
Scavi e reperti dalla città e dal territorio Un'iscrizione in lingua etrusca e una fossa rituale ... more Scavi e reperti dalla città e dal territorio Un'iscrizione in lingua etrusca e una fossa rituale con i resti di un grande banchetto, un forte tardo-repubblicano e un vivaio per l'allevamento di pesci e molluschi La Fig. 7 in Megale è concessa "su autorizzazione dell'Istituto Centrale per il Catalogo per la Documentazione-MiBACT e della British School at Rome". È vietata ogni ulteriore riproduzione e/o duplicazione con qualsiasi mezzo (Fondo MAPRW [RAF], Foglio 119, strisciata 2151, fotogramma 5001, del 14-5-1944). * MARTA COCCOLUTO (coccoluto@parchivaldicornia.it), Parco Archeologico di Baratti e Populonia, Parchi Val di Cornia S.p.A. 1 Vd. Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (D.Lgs. n. 112/98, art. 150, comma 6) e Le linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale (D.M. 28 marzo 2008) (VIRDIA 2010, pp. 51-56). L'ACCESSIBILITÀ FISICA E CULTURALE DELL'ACROPOLI DI POPULONIA: PROBLEMATICHE APERTE E SVILUPPI FUTURI*
Archeostorie. Manuale non convenzionale di archeologia vissuta
Io non mi dimenticherò mai di te e degli etruschi, ma voi non dimenticatevi di me". Matteo, sei a... more Io non mi dimenticherò mai di te e degli etruschi, ma voi non dimenticatevi di me". Matteo, sei anni, esce dal Parco archeologico di Baratti e Populonia salutandomi con queste parole, che non solo mi hanno fatto molta tenerezza, ma sono suonate alle mie orecchie come un monito. Un'esortazione a non scordare mai, nel lavoro quotidiano, così come nella programmazione di medio periodo, quanto sia determinante perseguire gli obiettivi di soddisfare, coinvolgere e creare uno stretto legame con il proprio pubblico, soprattutto locale.
Architetti Livorno n. 4, Mar 2015
Published in: "Conservazione e Valorizzazione dei siti Archeologici: approcci scientifici e problemi di metodo", Atti del 29° Convegno Internazionale Scienza e Beni culturali (Bressanone 9-12 luglio 2013), 2013, pp. 995-1007 .
The archeological park of Baratti and Populonia was inaugurated in 1998 and enlarged in 2007. The... more The archeological park of Baratti and Populonia was inaugurated in 1998 and enlarged in 2007. The park stretches from the Baratti bay with the remains of the necropolis from the Etruscan period to the top of the hills of Populonia with the monumental remains of the acropolis of the ancient city.
The creation of the park and its development are the successful result of collaboration between the Heritage and Cultural Activities Ministry (in particular, the Tuscany Regional Direction for Cultural and Landscape Heritage and the Tuscany Archeology Department) the Tuscany Regional Council, the Municipality of
Piombino and the Parchi Val di Cornia SPA which is entrusted with the management. The aim is to highlight the philosophy with which, in the area of the Park, there have been projects for the
conservation and enhancement of the assets, with particular reference to the intervention of a recent ARCUS funding (currently in progress).
This project has been elaborated respecting the management and valorization strategies following the agreement between the Heritage and Cultural Activities Ministry, the Tuscany Regional Council and the Municipality of Piombino. An agreement for “exploitation, coordinated and integrated valorization of local
Cultural Heritage of the area of Baratti and Populonia aimed at the completion and management of the Archeological Park.
in M. Modolo, S. Pallecchi, G. Volpe, E. Zanini (a cura di), Una lezione di archeologia globale. Studi in onore di Daniele Manacorda, 2019
Fare della comunicazione uno strumento per intrecciare con il pubblico un rapporto più vivo e dur... more Fare della comunicazione uno strumento per intrecciare con il pubblico un rapporto più vivo e duraturo e per rinnovare costantemente la relazione tra il patrimonio culturale e la società è una necessità non più rimandabile, diventata tanto più urgente considerando l’effetto dirompente e deflagrante che Internet ha avuto e continua ad avere sulla comunicazione e sull'informazione. La disintermediazione digitale pone la questione di fare della comunicazione uno strumento intrinseco, irrinunciabile e trasversale alla ricerca, alla tutela, alla valorizzazione e alla fruizione, secondo una strategia che rimetta al centro il patrimonio e il suo pubblico.
It is a real necessity in the present-day to work using modern methods to increase consistency and promote the active relationship between the public and their cultural heritage, we can no longer afford to procrastinate on this. It is even more urgent given the incredible effect the Internet has had and still has on communication and the dissemination of information. The lack of digital resources currently, highlights the issue of the underrepresentation of modern communication as an intrinsic tool for research, protection, valorization. There is an ability now, to bring about new understandings by extending the reach of researchers, this should be developed with a strategy, which would put heritage and its public in the central position.
Archeosocial 2.0. L’archeologia riscrive il web: esperienze, strategie e buone pratiche, 2022
Oggi il giornalismo ha bisogno di qualità e di approfondimento, di offrire quel qualcosa in più, ... more Oggi il giornalismo ha bisogno di qualità e di approfondimento, di offrire quel qualcosa in più, mediato dal lavoro del giornalista, che si differenzi dalle informazioni che il lettore ha a portata di clic. L’archeologia ha bisogno di arrivare ai non specialisti, di
aumentare l’interesse collettivo intorno alla ricerca, di sviluppare un senso di appartenenza, di partecipazione e di sensibilità verso il patrimonio.
Entrambi hanno assoluta necessità di una narrazione coinvolgente.
Come farli incontrare?
Archeosocial (2018) è stato il primo volume interamente dedicato alla comunicazione social delle discipline archeologiche. Il tempo però passa per tutti – noi antichisti lo sappiamo bene – e corre ancora più veloce quando parliamo di piattaforme social, in costante e perdurante aggiornamento. La nascita e lo sviluppo di nuovi social e di nuovi strumenti di comunicazione ha reso quindi urgente un aggiornamento che, senza la pretesa di essere esaustivo, cerca di fare il punto sul rapporto tra social media e archeologia oggi.
in F. Cambi, D. Mastroianni, V. Nizzo, F. Pignataro, S. Sanchirico (a cura di), Landscapes – Paesaggi culturali (Atti della Giornata di Studi tenutasi a Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, il 30 maggio 2019, 2021
Il golfo di Baratti, dominato dall’altura su cui sorge Populonia Alta, è un paesaggio culturale d... more Il golfo di Baratti, dominato dall’altura su cui sorge Populonia Alta, è un paesaggio culturale di straordinaria importanza, risultato di un rapporto profondo, dinamico e dalla lunghissima diacronia tra l’uomo e le risorse
naturali del territorio. Insieme alle vaste zone per l’agricoltura e l’allevamento, alle due grandi lagune interne e a un mare al centro delle rotte del Mediterraneo antico, fu soprattutto la presenza dei giacimenti minerari del Campigliese e dell’Isola d’Elba a connotarne sotto il profilo siderurgico l’identità e l’economia sin dalle epoche più antiche, segnandone profondamente anche la storia novecentesca e contemporanea.
Oggi l’area di Baratti e Populonia è un luogo che appare come ‘sospeso’ nel tempo, in cui gli aspetti paesaggistici si intrecciano armoniosamente con quelli archeologici in un equilibrio che sembra destinato, per sua natura, a restare tale. In realtà la storia di Populonia testimonia trasformazioni continue e repentine durante i secoli, capaci di cambiare radicalmente i diversi paesaggi che si sono succeduti, lasciandone tracce più o meno evidenti, stratificate le une sulle altre, che danno testimonianza di sé anche attraverso “l’assenza”.
Il paesaggio culturale di Baratti e Populonia ha dunque un’identità composita e sfaccettata e ha ridisegnato il proprio volto non solo quando nel IV secolo a.C. le ‘colline nere’ degli scarti di lavorazione hanno sostituito la necropoli monumentale o quando nel II secolo a.C. l’acropoli etrusca fu ricostruita dagli architetti di Roma, o ancora quando, nel Novecento, divenne una miniera a cielo aperto per il recupero delle scorie. Anche quando a partire dal 1998 la zona è diventata un parco archeologico per tutelarne il patrimonio culturale e ambientale, il paesaggio ha attraversato una delle sue tante trasformazioni, diventando una meta del turismo culturale. Un aspetto che inevitabilmente apre a temi più ampi e attuali: il rapporto con la comunità locale e la sostenibilità economica di un progetto culturale, insieme alle strategie per lo sviluppo futuro.
in C. Svanera, Toscana etrusca. Viaggio contemporaneo in una terra millenaria, 2022
Archeosocial 2.0. L'archeologia riscrive il Web: esperienze, strategie e buone pratiche, 2022
Archeosocial (2018) è stato il primo volume interamente dedicato alla comunicazione social delle ... more Archeosocial (2018) è stato il primo volume interamente dedicato alla comunicazione social delle discipline archeologiche. Il tempo però passa per tutti – noi antichisti lo sappiamo bene – e corre ancora più veloce quando parliamo di piattaforme social, in costante e perdurante aggiornamento. La nascita e lo sviluppo di nuovi social e di nuovi strumenti di comunicazione ha reso quindi urgente un aggiornamento che, senza la pretesa di essere esaustivo, cerca di fare il punto sul rapporto tra social media e archeologia oggi. Con la curatela di Antonia Falcone, un team composto da archeologhe – un team tutto al femminile – ha messo a disposizione esperienza e competenza per fornire ai lettori uno strumento agile e – ci auguriamo – utile a muoversi in un mondo, quello delle piattaforme social, costantemente in movimento: Archeosocial 2.0.
Costruire il passato in Etruria Il senso dell’archeologia nella società contemporanea, 2018
ARTRIBUNE MAGAZINE ANNO IX nr, 50, 2019
Il rapporto tra Musei e Digitale è tra i temi del momento: nell'articolo sono presentati i risul... more Il rapporto tra Musei e Digitale è tra i temi del momento: nell'articolo sono presentati i risultati dell'indagine condotta dall' Associazione Nazionale Piccoli Musei (APM) su 150 Piccoli Musei.
I Piccoli Musei non sono una versione rimpicciolita e limitata di un grande museo, ma il risultato di una specifica cultura di
gestione, che si fonda su tre punti cardine: l’autenticità delle relazioni, la qualità dell’accoglienza e la gestione del ricordo.
Archeosocial. L'archeologia riscrive il Web: esperienze, strategia e buone pratiche, 2018
Nato dall'esperienza di professioniste del patrimonio culturale, questo volume rappresenta la pri... more Nato dall'esperienza di professioniste del patrimonio culturale, questo volume rappresenta la prima sintesi che definisce criteri e metodi per la corretta comunicazione online della disciplina archeologica. Una rassegna completa di suggerimenti d’uso per imparare a gestire al meglio le principali piattaforme social e formulare una strategia efficace di comunicazione con il pubblico. Grazie all'analisi di reali casi di studio, “Archeosocial” fornisce gli strumenti per un uso consapevole e ragionato di blog e social media utili per divulgare risultati scientifici; incrementare l’audience digitale; curare i rapporti con i follower; promuovere e valorizzare i territori; realizzare community management nell'ambito di progetti di archeologia pubblica. Con la prefazione di Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva e tourismA.
AA.VV., Musei accoglienti. Comunicazione e accessibilità per i piccoli musei, Atti del VII Convegno Nazionale dei Piccoli Musei (Monselice 2016), Torino 2016, 2016
Nel parco archeologico di Baratti e Populonia sono stati recentemente restaurati e aperti al pubb... more Nel parco archeologico di Baratti e Populonia sono stati recentemente restaurati e aperti al pubblico i mosaici pavimentali e le decorazioni parietali di un piccolo balneum privato, all'interno di una lussuosa domus a valle dell'edificio noto come Le Logge.
Sul numero di luglio-agosto 2016 della rivista Venturina Terme, il racconto della scoperta e un inquadramento storico-archeologico.
Materiali per Populonia 11, 2015
Scavi e reperti dalla città e dal territorio Un'iscrizione in lingua etrusca e una fossa rituale ... more Scavi e reperti dalla città e dal territorio Un'iscrizione in lingua etrusca e una fossa rituale con i resti di un grande banchetto, un forte tardo-repubblicano e un vivaio per l'allevamento di pesci e molluschi La Fig. 7 in Megale è concessa "su autorizzazione dell'Istituto Centrale per il Catalogo per la Documentazione-MiBACT e della British School at Rome". È vietata ogni ulteriore riproduzione e/o duplicazione con qualsiasi mezzo (Fondo MAPRW [RAF], Foglio 119, strisciata 2151, fotogramma 5001, del 14-5-1944). * MARTA COCCOLUTO (coccoluto@parchivaldicornia.it), Parco Archeologico di Baratti e Populonia, Parchi Val di Cornia S.p.A. 1 Vd. Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (D.Lgs. n. 112/98, art. 150, comma 6) e Le linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale (D.M. 28 marzo 2008) (VIRDIA 2010, pp. 51-56). L'ACCESSIBILITÀ FISICA E CULTURALE DELL'ACROPOLI DI POPULONIA: PROBLEMATICHE APERTE E SVILUPPI FUTURI*
Archeostorie. Manuale non convenzionale di archeologia vissuta
Io non mi dimenticherò mai di te e degli etruschi, ma voi non dimenticatevi di me". Matteo, sei a... more Io non mi dimenticherò mai di te e degli etruschi, ma voi non dimenticatevi di me". Matteo, sei anni, esce dal Parco archeologico di Baratti e Populonia salutandomi con queste parole, che non solo mi hanno fatto molta tenerezza, ma sono suonate alle mie orecchie come un monito. Un'esortazione a non scordare mai, nel lavoro quotidiano, così come nella programmazione di medio periodo, quanto sia determinante perseguire gli obiettivi di soddisfare, coinvolgere e creare uno stretto legame con il proprio pubblico, soprattutto locale.
Architetti Livorno n. 4, Mar 2015
Published in: "Conservazione e Valorizzazione dei siti Archeologici: approcci scientifici e problemi di metodo", Atti del 29° Convegno Internazionale Scienza e Beni culturali (Bressanone 9-12 luglio 2013), 2013, pp. 995-1007 .
The archeological park of Baratti and Populonia was inaugurated in 1998 and enlarged in 2007. The... more The archeological park of Baratti and Populonia was inaugurated in 1998 and enlarged in 2007. The park stretches from the Baratti bay with the remains of the necropolis from the Etruscan period to the top of the hills of Populonia with the monumental remains of the acropolis of the ancient city.
The creation of the park and its development are the successful result of collaboration between the Heritage and Cultural Activities Ministry (in particular, the Tuscany Regional Direction for Cultural and Landscape Heritage and the Tuscany Archeology Department) the Tuscany Regional Council, the Municipality of
Piombino and the Parchi Val di Cornia SPA which is entrusted with the management. The aim is to highlight the philosophy with which, in the area of the Park, there have been projects for the
conservation and enhancement of the assets, with particular reference to the intervention of a recent ARCUS funding (currently in progress).
This project has been elaborated respecting the management and valorization strategies following the agreement between the Heritage and Cultural Activities Ministry, the Tuscany Regional Council and the Municipality of Piombino. An agreement for “exploitation, coordinated and integrated valorization of local
Cultural Heritage of the area of Baratti and Populonia aimed at the completion and management of the Archeological Park.
Nato dall'esperienza di professioniste del patrimonio culturale, questo volume rappresenta la pri... more Nato dall'esperienza di professioniste del patrimonio culturale, questo volume rappresenta la prima sintesi che definisce criteri e metodi per la corretta comunicazione online della disciplina archeologica. Una rassegna completa di suggerimenti d’uso per imparare a gestire al meglio le principali piattaforme social e formulare una strategia efficace di comunicazione con il pubblico. Grazie all’analisi di reali casi di studio, “Archeosocial” fornisce gli strumenti per un uso consapevole e ragionato di blog e social media utili per divulgare risultati scientifici; incrementare l’audience digitale; curare i rapporti con i follower; promuovere e valorizzare i territori; realizzare community management nell’ambito di progetti di archeologia pubblica. Con la prefazione di Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva e tourismA
Che cosa mangiavano i soldati che fecero grande l’Impero di Roma? Erano davvero conquistatori ins... more Che cosa mangiavano i soldati che fecero grande l’Impero di Roma? Erano davvero conquistatori insaziabili, voraci nel mangiare e smodati nel bere o, al contrario, le privazioni, le fatiche e la disciplina della vita militare li abituarono a pasti frugali, semplici, lontani da qualsiasi eccesso?
Quali erano gli alimenti di cui si nutrivano e come riuscivano a far fronte alle loro necessità? Erano gli stessi comandanti a procurarsi i viveri o l’approvvigionamento delle truppe era assicurato da Roma? Esisteva una ‘dieta di Stato’?
Il volume racconta di come, tra il I e il II secolo d.C., la macchina logistica imperiale, tramite un intreccio perfetto di competenze, compiti e responsabilità, ripartite ai vari livelli della gerarchia statale e militare, riuscì a organizzare la raccolta, il trasporto e la distribuzione dei rifornimenti alimentari ai soldati legionari e ausiliari stanziati nell’antico regno di Numidia, cuore pulsante dell’intero sistema difensivo dell’Africa romana e quartier generale della legione III Augusta, ricostruendo la composizione delle forniture e quantificando l’entità del fabbisogno alimentare complessivo.
Il quaderno didattico racconta dell'esperienza di archeologia sperimentale applicata alle tecnich... more Il quaderno didattico racconta dell'esperienza di archeologia sperimentale applicata alle tecniche costruttive antiche e storiche fatta dai ragazzi delle scuole superiori di Piombino nei Parchi della Val di Cornia.
Nel volume sono raccolti gli interventi del VI Ciclo di Seminari su Populonia, organizzato a coro... more Nel volume sono raccolti gli interventi del VI Ciclo di Seminari su Populonia, organizzato a corollario delle ricerche archeologiche che si svolgono annualmente a Populonia e nel promontorio di Piombino.
Populonia est la seule ville étrusque construite en bordure de mer: elle se trouve sur un promont... more Populonia est la seule ville étrusque construite en bordure de mer: elle se trouve sur un promontoire qui regarde l’Île d’Elbe, l’archipel toscan et la Corse.
La ville était constituée de deux parties: une ville basse comprenant les necropoles, les quartiers productifs et le port, et une ville haute, l’acropole, construite sur les hauteurs «del Telegrafo» et «del Castello». La ville était défendue par d’imposants remparts, encore visibles en partie aujourd’hui.
in IX Convegno Nazionale dei Piccoli Musei "Gestire un piccolo museo", 2018
In occasione delle giornate in onore di Giovannangelo Camporeale (Massa Marittima, 23-24 settembr... more In occasione delle giornate in onore di Giovannangelo Camporeale (Massa Marittima, 23-24 settembre 2017), si è svolta una giornata di studi su Costruire il passato in Etruria. Il senso dell'archeologia nella società contemporanea, sui temi dell'archeologia pubblica.
In Val di Cornia, una ricerca archeologica che si interroga sulla sua utilità come scienza compiutamente sociale e che trova nella salda concatenazione tra scavo, valorizzazione e fruizione pubblica è alla base del progetto dei Parchi della Val di Cornia, nato negli anni '90.
Dal 1993 a oggi la Società Parchi, nata per creare e gestire i parchi, ha attratto notevoli investimenti che hanno ridisegnato in chiave culturale e turistica un territorio connotato economicamente e socialmente dalla monocultura industriale.
Lo testimoniano i dati del bilancio sociale che certifica che per 1 euro investito dalle amministrazioni nella società Parchi la ricchezza che essa produce sul territorio è pari a 10 euro.
Oggi la progettualità di parchi e musei è tesa al superamento delle barriere fisiche e culturali che separano i parchi e i musei dal proprio pubblico e alla definizione di nuove strategie per il coinvolgimento e la partecipazione.
Vanno in questa direzione il progetto sulla tomba dei Carri, per un contesto di fruizione emotivo grazie alla musica e alla lettura che ne amplia la portata informativa, le visite serali animate, per una fruizione empatica, allargata ed emozionale, e gli open day gratuiti ai cantieri di valorizzazione in corso, tali da trasformare il parco da luogo dei divieti a luogo delle opportunità e della partecipazione.
"Musei accoglienti: comunicazione e accessibilità per i Piccoli Musei". VII Convegno Nazionale de... more "Musei accoglienti: comunicazione e accessibilità per i Piccoli Musei". VII Convegno Nazionale dei Piccoli Musei (29-30 aprile 2016), Monselice (PD)
In un sistema complesso come quello gestito dalla Parchi Val di Cornia S.p.A., costituito da sei ... more In un sistema complesso come quello gestito dalla Parchi Val di Cornia S.p.A., costituito da sei parchi e tre musei, l’accessibilità dei beni culturali è un tema centrale. Il sistema è nato per valorizzare, promuovere e gestire in modo integrato non un singolo bene o monumento, ma la complessa storia di un intero territorio attraverso le sue emergenze archeologiche, storiche e naturalistiche.
I fondi del Programma Transfrontaliero Italia-Francia 2007-2013, ACCESSIT – Itinerari del Patrimonio Accessibile – in partenariato con Sardegna, Liguria e Corsica, sono stati utilizzati per la realizzazione di due progetti in corso nel parco archeologico di Baratti-Populonia, nell’area dell’acropoli, e nel parco archeominerario di San Silvestro, ai piedi della Rocca omonima.
A Populonia l’intervento prevede la ricostruzione in situ del podio del cd. tempio B, databile al II secolo a.C., di cui non rimangono molti resti a causa della intensa spoliazione di epoca medievale, con l’obiettivo di restituire il volume e l’ingombro antichi dell’edificio, così che ne possa essere apprezzata la monumentalità originaria (vd. “Il progetto ACCESSIT sull’acropoli di Populonia: problematiche aperte e sviluppi futuri”, di M. Coccoluto).
Alla Rocca di San Silvestro il progetto prevede la ricostruzione di un’abitazione medievale in pietra, sul modello di quelle scoperte dagli archeologi all’interno del villaggio minerario. A questo scopo è stato realizzato un cantiere ‘medievale’ dove si usano le tecniche edilizie dell’epoca, si scalpellinano le pietre, si spenge la calce viva per ottenere il grassello di calce, si mescolano grassello e sabbia in una ‘betoniera’ ricostruita secondo i modelli medievali ed azionata a mano da cui si ricava la malta per la costruzione dei muri della casa.
In questo modo, oltre ad offrire un cantiere sperimentale per poter avvicinare gli studenti alle tecniche artigianali antiche, facendo loro riscoprire attraverso una esperienza pratica preziosi saperi oggi ormai scomparsi, si offrono anche agli studiosi svariate possibilità di ricerca finalizzate all’analisi delle tecniche edilizie oltreché alle possibili soluzioni tecniche di restauro.
La condivisione sul sito e sui principali Social Network dei contenuti dei nuovi progetti e dei loro stadi di avanzamento sarà indispensabile per lanciare e promuovere questa nuova attività e creare comunque un interesse ed un coinvolgimento più ampio possibile. Questo rientra in una Social Media Strategy più ampia e comune a tutto il Sistema dei Parchi, che prevede l’interazione con il pubblico principalmente attraverso la presenza sui principali e più diffusi Social Network.
Una strategia di comunicazione ‘globale’ non può prescindere dal coinvolgimento con gli stakeholder presenti sul territorio, tra i quali un post di primo piano occupano gli studenti delle scuole locali.
In quest’ottica, alla messa in opera del cantiere medievale di Rocca San Silvestro, hanno partecipato lo scorso anno gli studenti del biennio delle Scuole Superiori di Piombino, grazie ad un finanziamento sul Piano Integrato della Cultura.
"L’obiettivo di garantire l’accessibilità al patrimonio culturale a tutte le categorie di visitat... more "L’obiettivo di garantire l’accessibilità al patrimonio culturale a tutte le categorie di visitatori è un tema strategico e quanto mai attuale, tanto più se si considera che l’accessibilità non equivale al solo abbattimento delle barriere architettoniche, ma implica il superamento delle barriere culturali, cognitive e sensoriali che rendono poco soddisfacente l’esperienza di visita.
L’area dell’acropoli di Populonia, ricompresa nel parco archeologico di Baratti e Populonia, inaugurata nel 2007, presenta ancora oggi barriere che impediscono ai visitatori di fruire appieno del patrimonio storico-archeologico, determinate soprattutto dal complesso stato di conservazione dei resti archeologici conservati, che dal tardo Medioevo sono stati sottoposti a una prolungata opera di spoliazione.
In parte sono barriere fisiche, individuabili nella mancanza di percorsi che consentano ai visitatori di avvicinarsi agli edifici e di camminare fra le rovine e sull’antica strada, di accedere ad aree già scavate o in corso di scavo. Queste si fondono con barriere culturali, derivanti dalla difficoltà di percepire l’antico, nella volumetria, consistenza e natura originarie.
Il progetto strategico ACCESSIT, che s’integra con il più ampio progetto di valorizzazione del parco a valere su fondi ARCUS (2013-2015), prevede la ricostruzione sperimentale del podio del cd. Tempio C, uno dei tre edifici sacri messi in luce sull’acropoli, di cui si conservano soltanto le fondazioni, e non gli elevati, e parte dell’alto basamento in blocchi di macigno su cui era costruito.
La ricostruzione prevede la collocazione in situ di blocchi sintetici riprodotti, in grado di imitare la forma, il colore e l’ingombro degli elementi costruttivi originari, restituendo al visitatore la percezione dell’originario ingombro e dell’imponente grandezza dell’edificio sacro.
Con i progetti in corso sull’acropoli di Populonia sono dunque poste le condizioni per una fruizione quanto più allargata possibile, ma le nuove tecnologie, soprattutto virtuali, e le recenti soluzioni museografiche rendono necessario anche un adeguamento dei mezzi con cui si persegue l’obiettivo dell’accessibilità.
Un aspetto nodale riguarda l’aggiornamento dei supporti informativi del parco, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente il visitatore, attraverso soluzioni tecnologiche innovative per l’esplorazione multisensoriale dei monumenti e per il potenziamento, attraverso contenuti multimediali fruibili da dispositivi mobili, delle informazioni disponibili."
In occasione del trentennale degli Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di... more In occasione del trentennale degli Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Siena, è stato edito un numero speciale, dedicato al fondatore della pubblicazione, Mauro Cristofani, archeologo romano che, nella sua lunga e proficua carriera scientifica, rivestì anche il ruolo di Preside di quella stessa Facoltà tra il 1978 e il 1981.
Per conseguire quest'obiettivo, i Comuni della Val di Cornia, nel 1993, hanno promosso la costitu... more Per conseguire quest'obiettivo, i Comuni della Val di Cornia, nel 1993, hanno promosso la costituzione di un soggetto strumentale al quale hanno affidato la missione statutaria di realizzare i parchi previsti dai piani urbanistici e di gestirne in forma integrata i servizi e le attività promozionali, la Parchi Val di Cornia Spa.