Sandro Carocci | Università di Roma Tor Vergata (original) (raw)

Books by Sandro Carocci

Research paper thumbnail of Building and Economic Growth in Southern Europe (1050-1300), ed. by  Sandro Carocci and Alessio Fiore, Turnhout, Brepols, 2024 (The Medieval Countryside, 26)

Volume 2 of the ‘Petrifying Wealth’ series focuses on economic growth in Southern Europe between ... more Volume 2 of the ‘Petrifying Wealth’ series focuses on economic growth in Southern Europe between 1050 and 1300, discussing investments on buildings connected with production and trade. It examines buildings that served a primarily economic purpose, in various aspects: agricultural activity and the conservation and processing of its products, crafts, and exchanges and their material infrastructures. The growth in this period resulted in a multiplication of material structures closely linked with economic activity, such as mills, barns, canals, workshops, and arsenals. Focusing on the dynamics connected with these buildings thus offers a vantage point to better understand the contexts and characteristics of the ‘economic take-off’ in Southern Europe in this period.

The four-volume sub-series 'Petrifying Wealth' explores the sudden ubiquity of masonry construction between 1050 and 1300 in Southern Europe and its profound effect on the European landscape. New questions about wealth, society, and medieval building are explored, which highlight the link between construction in durable materials and the shaping of individual, collective, and territorial identities: the birth of a new, long-lasting panorama, epitomising the way we see the space and territory of Europe nowadays.

Research paper thumbnail of Il paesaggio pietrificato (ERC: Petrifying Wealth. The Southern European Shift to Masonry as Collective Investment in Identity, c. 1050-1300), in "Archeologia dell'Architettura", 26, 2001

Archeologia dell'Architettura, 2021

In questo numero di Archeologia dell’Architettura (qui interamente disponibile open access) vengo... more In questo numero di Archeologia dell’Architettura (qui interamente disponibile open access) vengono pubblicati gli atti di un convegno che si è tenuto ad Arezzo, il 7-8 febbraio 2020, nell’ambito del progetto europeo ERC: Petrifying Wealth. The Southern European Shift to Masonry as Collective Investment in Identity, c. 1050-1300, diretto da Ana Rodríguez e Sandro Carocci. Nel convegno archeologi e storici italiani, francesi e spagnoli, con l’aggiunta di un britannico e un polacco, si sono interrogati, sulla base di fonti scritte, archeologiche e materiali sulla grande stagione architettonica che dal romanico arriva fino al gotico del XIV secolo. Al centro del dibattito, affrontato in 17 contributi, sono stati i variegati significati di un investimento finalizzato a costruire grandi edifici monumentali. Da un lato, l’obiettivo era affermare e rappresentare forti identità individuali, di gruppo o di una comunità, urbana o rurale, in un periodo storico di forti conflitti e competizioni, dall’altro sfidare il tempo con edifici in pietra e di alto livello architettonico. Una sfida, questa, largamente vinta dal momento che quegli edifici definiscono ancora l’immagine di molti centri storici europei.

Research paper thumbnail of Carocci S., Vendittelli M., L’origine della Campagna Romana

Sandro Carocci - Marco Vendittelli, L’origine della Campagna Romana. Casali, castelli e villaggi nel XII e XIII secolo, con saggi di Daniela Esposito, Mauro Lenzi e Susanna Passigli, Roma, Società Romana di Storia Patria, 2004 (Miscellanea della Società romana di storia patria, 47), 2004

Al¬l’origine di questo libro vi sono alcune semplici domande. Nei territori circostanti Roma, che... more Al¬l’origine di questo libro vi sono alcune semplici domande. Nei territori circostanti Roma, che aspetto ha assunto e che percorsi ha seguito quel processo di espansione sul territorio rurale della so-cietà urbana – dei suoi capitali, dei suoi proprietari, delle sue necessità – che è attestato, in forme di-versissime, in tutte le città del tempo? Come e quando si è formata la struttura fondiaria e produttiva attestata nel tardo medioevo nella Campagna Romana, e poi destinata a proseguire, con cambiamenti tutto sommato modesti, per l’intera età moderna? In che modo lo studio della Campagna Romana aiuta ad elaborare nuovi giudizi sulla complessiva evoluzione di Roma nel XII e XIII secolo?

Research paper thumbnail of Sandro Carocci Lordships of Southern Italy Rural Societies, Aristocratic Powers and Monarchy in the 12th and 13th Centuries, Rome 2018

What was the real nature of medieval lordship in southern Italy? What can this region and its hi... more What was the real nature of medieval lordship in southern Italy? What can this region and its history bring to the great European debates on feudalism and aristocratic powers, their structures and evolution , and their social and economic impact? What contribution can the Kingdom of Sicily make to studies of the relationships between sovereigns, nobilities and peasant societies? And can the study of seigneurial powers and rural societies reshape the old arguments regarding the economic backwardness of the Mezzogiorno (the South of Italy) and the central role of its monarchy? This book offers the first systematic analysis of lordship in southern Italy in the twelfth and thirteenth centuries, under the Norman, Staufen and early Angevin kings. It offers new interpretations of the powers of the nobility, and of rural societies and royal policy. It reveals the complexity of interactions between the king, nobles and peasants, and how they occurred and were expressed through laws and violence, feudal relations and economic investments, debates on freedom and serfdom, and the exploitation of people and natural resources. In these interactions a leading role is played by peasant societies – with previously unsuspected levels of dynamism – to set against that of the kings , who were determined to curb aristocratic powers, and of the nobles who were obliged to adapt their lordship in response to powerful rural societies and crown policies. What emerges is a hitherto unseen Mezzogiorno, vital and complex, whose study allows a deeper understanding not only of the affairs of the South but of many other regions of Europe.

Research paper thumbnail of La mobilità sociale nel Medioevo italiano. 3. Il mondo ecclesiastico (secoli XII-XV), a cura di Sandro Carocci e Amedeo De Vincentiis

La capacità della Chiesa e delle sue risorse materiali e immateriali di cambiare le condizioni so... more La capacità della Chiesa e delle sue risorse materiali e immateriali di cambiare le condizioni sociali colpiva gli uomini del Medioevo, e viene sostenuta da molti storici. Il volume analizza dunque la natura e l’effettiva consistenza di quello che è considerato un classico canale di mobilità sociale a disposizione della società medievale.
In che modo una carica ecclesiastica influiva sulla posizione di un singolo e di una famiglia nelle gerarchie sociali? Come permetteva di modificare tale posizione? Quali strumenti l’ecclesiastico metteva a disposizione del suo ambiente e della sua famiglia? Come mutavano a seconda delle cariche, delle epoche e degli ambienti? Come il mondo ecclesiastico (con i suoi beni materiali, le sue relazioni, le sue valenze ideologiche) rappresentava una risorsa per quanti volevano affermarsi nella società laica?

Research paper thumbnail of Social Mobility in Medieval Italy (1100-1500), edited by Sandro Carocci and Isabella Lazzarini, Roma, Viella 2018

This volume aims to investigate the complex theme of social mobility in medieval Italy both by co... more This volume aims to investigate the complex theme of social mobility in medieval Italy both by comparing Italian research to contemporary international studies in various European contexts, and by analysing a broad range of themes and specific case studies. Medieval social mobility as a European phenomenon, in fact, still awaits a systematic analysis, and has seldom been investigated iuxta propria principia in social, political and economic history.
The essays in the book deal with a number of crucial problems: how is social mobility investigated in European and Mediterranean contexts? How did classic mobility channels such as the Church, officialdom, trade, the law, the lordship or diplomacy contribute to shaping the many variables at play in late medieval societies, and to changing – and challenging – inequality? How did movements and changes in social spaces become visible, and what were their markers? What were the dynamics at the heart of the processes of social mobility in the many territorial contexts of the Italian peninsula?

Research paper thumbnail of C. Carbonetti Vendittelli, S. Carocci, A. Molinari, Roma (Il medioevo nelle città italiane, 12), Centro italiano di studi sull'alto medioevo, Spoleto, 2017

Per Roma, un libro come questo è forse più necessario che per altre città trattate nella presente... more Per Roma, un libro come questo è forse più necessario che per altre città trattate nella presente collana, Il medioevo nelle città italiane. A Roma, infatti, il medioevo è nascosto. Se si eccettuano alcune chiese e una manciata di torri, il medioevo rischia di sfuggire anche al più colto dei visitatori. Cancellata sotto il profilo edilizio e urbano, la Roma medievale ha sofferto a lungo di disinteresse e anche di discredito culturale. Per molti storici, la reale natura della città doveva essere quella di scenario all’affermazione del grande potere spirituale e universale del papato. Le concrete vicende della società, dell’economia e della politica cittadine poco interessavano, o addirittura venivano valutate negativamente. Tante volte Roma medievale è stata presentata come una città in declino, parassitaria, avida delle ricchezze della cristianità, grettamente contrapposta alla sua vera missione storica, ospitare e sostenere il monarca della cristianità tutta.
Invece l’eredità della fase medievale della storia cittadina è molteplice, onnipresente, di indubbia importanza. Occorre però saperla riconoscere, abbandonando giudizi e disinteressi ormai datati e accettando di affrontare, sia pure in forma semplificata, le grandi discussioni scientifiche di cui Roma medievale è stata ed è oggetto, più di qualsiasi altro centro. Come va interpretato il passaggio al medioevo in quella che era stata la creatrice dell’Impero? Che ruolo ha realmente avuto il papato nella vita cittadina? Che significato dare alle pulsioni autonomistiche della cittadinanza verso il suo vescovo e gli imperatori medievali? Negli ultimi decenni, ricerche e dibattiti sono andati moltiplicandosi. Le nostre conoscenze sono enormemente cresciute. Il merito, oltre agli storici e agli esperti delle fonti scritte, spetta agli archeologi. Specialmente a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso Roma è stata oggetto di fondamentali campagne archeologiche, che hanno indagato a fondo anche le stratigrafie medievali. La quantità di informazioni è quindi cresciuta in modo esponenziale. Qualsiasi ricostruzione che non tenga conto nella stessa misura delle testimonianze scritte, iconografiche, storico artistiche ed archeologiche, non sarà quindi che decisamente parziale. La lettura integrata di queste diverse fonti permette invece di evitare facili stereotipi interpretativi: decadenza e collasso, rinascita, parassitismo economico e così via.
Proprio l’ampiezza delle nuove conoscenze e il loro carattere multidisciplinare spiega, infine, perché questo libro sia frutto della collaborazione di studiosi di formazione diversa, esperti di storia socio-economica e istituzionale, di storia della documentazione scritta e delle sue pratiche di produzione e conservazione, delle fonti materiali. Solo l’unione di specialisti diversi può restituire in tutta la sua complessità la ricca eredità medievale di Roma.

Research paper thumbnail of Social Mobility in Medieval Italy (1100-1500), edited by Sandro Carocci and  Isabella Lazzarini, Roma, Viella, 2018 (Viella Historical Research, 8) ISBN 978-88-6728-820-5

This volume aims to investigate the complex theme of social mobility in medieval Italy both by co... more This volume aims to investigate the complex theme of social mobility
in medieval Italy both by comparing Italian research to contemporary
international studies in various European contexts, and by analysing a
broad range of themes and specific case studies. Medieval social mobility as a European phenomenon, in fact, still awaits a systematic analysis, and has seldom been investigated iuxta propria principia in social, political and economic history.
The essays in the book deal with a number of crucial problems: how is social mobility investigated in European and Mediterranean contexts? How did classic mobility channels such as the Church, officialdom, trade, the law, the lordship or diplomacy contribute to shaping the many variables at play in late medieval societies, and to changing – and challenging – inequality?
How did movements and changes in social spaces become visible, and
what were their markers? What were the dynamics at the heart of the
processes of social mobility in the many territorial contexts of the Italian
peninsula?

Contributors: Frederik Buylaert, Sandro Carocci, Simone M. Collavini,
Maria Elena Cortese, Bianca de Divitiis, Massimo Della Misericordia,
Christopher Dyer, Serena Ferente, Andrea Gamberini, Sam Geens,
David Igual Luis, Isabella Lazzarini, Jean-Claude Maire Vigueur, François
Menant, Giuliano Milani, Pierre Monnet, Giuseppe Petralia, Alma Poloni,
Olivetta Schena, Francesco Senatore, Alessandro Silvestri, Lorenzo Tanzini,
Pierluigi Terenzi, Sergio Tognetti.
Sandro Carocci teaches Medieval History at the University of Roma 2.
Isabella Lazzarini teaches Medieval History at the University of Molise.
viella historical research
www.viella.it

Research paper thumbnail of La mobilità sociale nel Medioevo italiano. 3. Il mondo ecclesiastico (secoli XII-XV), a cura di Sandro Carocci e Amedeo De Vincentiis, Rome, Viella, 2017 ISBN 9788867288687

La capacità della Chiesa e delle sue risorse materiali e immateriali di cambiare le condizioni s... more La capacità della Chiesa e delle sue risorse materiali e immateriali di cambiare le condizioni sociali colpiva gli uomini del medioevo, e viene sostenuta da molti storici. Il volume analizza dunque la natura e l'effettiva consistenza di quello che è considerato un classico canale di mobilità sociale a disposizione della società medievale.
In che modo una carica ecclesiastica influiva sulla posizione di un singolo e di una famiglia nelle gerarchie sociali? Come permetteva di modificare tale posizione? Quali strumenti l'ecclesiastico metteva a disposizione del suo ambiente e della sua famiglia? Come mutavano a seconda delle cariche, delle epoche e degli ambienti? Come il mondo ecclesiastico (con i suoi beni materiali, le sue relazioni, le sue valenze ideologiche) rappresentava una risorsa per quanti volevano affermarsi nella società laica?

Contributi di Giulia Barone, Cristina Carbonetti, Sandro Carocci, Tommaso di Carpegna, Federica Cengarle, Paolo Grillo, Armand Jamme, Stefano G. Magni, Michele Pellegrini, Daniela Rando, Anna Maria Rapetti, Mauro Ronzani, Andrea Tilatti, Giacomo Todeschini, Kristjan Toomaspoeg, Gian Maria Varanini

Research paper thumbnail of Signorie di Mezzogiorno, Società rurali, poteri aristocratici e monarchia (XII-XIII secolo), Roma, Viella, 2014, pp. 596 ISBN 978-88-6728-322-4

Qual'era il vero volto della signoria nel Mezzogiorno italiano? Cosa può apportare il Sud alle gr... more Qual'era il vero volto della signoria nel Mezzogiorno italiano? Cosa può apportare il Sud alle grandi discussioni sul feudalesimo e sui poteri aristocratici, sulla loro struttura e sulla loro evoluzione, sul loro impatto economico e sociale? Che contributo può venire dal Regno di Sicilia agli studi sulla dialettica che avveniva fra sovrani, nobiltà e società contadine? E poi, lo studio dei poteri signorili e delle società rurali può riconfigurare le classiche tematiche meridionali dell’arretratezza economica e della centralità monarchica?
Questo libro costituisce la prima analisi sistematica sulla signoria nel Mezzogiorno durante l’epoca normanno-sveva e primo angioina. Offre nuove interpretazioni sul potere della nobiltà, sulle società rurali e sulla politica monarchica. Mostra come fra re, nobili e contadini si attuò un gioco complesso, condotto attraverso le leggi e la violenza, i rapporti feudali e gli investimenti economici, le discussioni sulla libertà e la servitù, lo sfruttamento di uomini e risorse naturali. I suoi protagonisti sono mondi contadini dal dinamismo finora insospettato, re determinati a limitare il potere aristocratico, e nobili costretti ad adattare la propria signoria alla forza delle società rurali e della politica monarchica. Ne esce un Mezzogiorno finora sconosciuto, vitale e articolato. Permette di comprendere meglio non solo le vicende del meridione, ma quelle di molte altre regioni.

Research paper thumbnail of Baroni di Roma. Dominazioni signorili e lignaggi aristocratici nel Duecento e nel primo Trecento, Roma 1993, pp. 496 (Collection de l'Ecole française de Rome, 181; Nuovi studi storici, 23).

Entre la fin du XIIe siècle et les premières décennies du siècle suivant, un nombre restreint de ... more Entre la fin du XIIe siècle et les premières décennies du siècle suivant, un nombre restreint de puissants lignages domine de très haut l'ensemble de la noblesse romaine et latiale : les barones Urbis. Cet ouvrage analyse le processus par lequel une aristocratie de formation récente mais exceptionnellement dynamique a réussi a accumuler, au-delà même des limites du Latium et des Etats de l'Eglise, un nombre impressionnant de possessions seigneuriales. Grâce à l'importance de leurs ressources financières, politiques et militaires, les barons ont pu imposer sur les campagnes une forme de domination extrêmement sévère et promise à se perpétuer durant plusieurs siècles. Outre une analyse de la composition des patrimoines seigneuriaux, Baroni di Roma propose une reconstitution systématique des généalogies, qui comble les lacunes et corrige les falsifications anciennes et les erreurs des travaux précédents, ainsi qu'une étude des pratiques successorales de ces grandes familles qui fournirent à l'Eglise des papes, des cardinaux, des grands prélats mais aussi des condottieri et d'innombrables fonctionnaires.

Research paper thumbnail of La mobilità sociale nel medioevo, a cura di S. Carocci, Roma, Ecole française de Rome, 2010 (Collection de l'Ecole française de Rome, 436)

Sempre di più le nostre società sperimentano un blocco, persino drammatico, dei canali e delle sp... more Sempre di più le nostre società sperimentano un blocco, persino drammatico, dei canali e delle speranze di mobilità. Tanto più allo storico il problema dei successi e dei fallimenti nelle ascese sociali appare un mezzo importante per capire la tonalità di un’epoca, la temperatura della sua vita sociale. La « congiuntura del 1300 » (l’argomento della inchiesta collettiva in cui questo incontro si inserisce) è stata anche una congiuntura di irrigidimento sociale? E poi, più in generale, cosa sappiamo della mobilità sociale nel medioevo? Il volume mostra quanto sia complesso rispondere a questi interrogativi. Il problema della mobilità sociale è restato quasi sempre ai margini della ricerca sul medioevo. I contributi rappresentano un primo, importante momento di riflessione sui caratteri e il ritmo del ricambio sociale nel XIII-XIV secolo, e più in generale in età medievale. Elaborano e applicano, talora per la prima volta, metodi d’indagine e tecniche di ricerca per colmare il grave ritardo degli studi. Constatano come le nuove concezioni dello spazio e del movimento sociale sviluppate nell’ultimo trentennio da antropologi e sociologi obblighino a moltiplicare i campi di analisi e rendano complesso collegare la mobilità sociale alla congiuntura economica.

Research paper thumbnail of Tivoli nel basso Medioevo: società cittadina ed economia agraria

Papers by Sandro Carocci

Research paper thumbnail of Le lexique du prélèvement seigneurial : note sur les sources italiennes

Les organisateurs du colloque m'ont confi é le soin d'illustrer les caractéristiques du vocabulai... more Les organisateurs du colloque m'ont confi é le soin d'illustrer les caractéristiques du vocabulaire du prélèvement seigneurial dans les sources italiennes. Comme les autres participants à cette enquête collective, je suis appelé à répondre à un questionnaire d'analyse complexe, destiné à vérifi er si le lexique utilisé exprime exclusivement le point de vue seigneurial, dans quel rapport il se situe avec le vocabulaire du don et de l'offrande, et s'il se modifi e selon les versements, les époques et les seigneuries. Dans ce domaine d'étude, peu ou pas fréquenté, la référence principale qui a été proposée est un essai de Ludolf Kuchenbuch, qui y a conduit une enquête pionnière sur les champs sémantiques des inventaires de biens et de droits rédigés, entre le viii e et le xii e siècle par les administrations de quelques grands patrimoines fonciers d'Italie, d'Allemagne de France et d'Angleterre-les plus importants témoignages de la « mémoire appropriative de la seigneurie sous forme scripturaire » 1. Riche de nombreuses suggestions, cette analyse textuelle a bien montré comment la tonalité générale « débitive » des codes d'appropriation, exprimée par le recours à debere et à d'autres verbes au mode subjonctif, s'organisait, pour les versements de cens et de tributs, autour de deux formes principales, celles que Kuchenbuch appelle « solvitive » (solvere) et « redditive » (reddere), et deux autres formes secondaires, la « dative »(dare) et la « donative » (donare) ; facere était d'autre part le verbe habituel pour exprimer la prestation de services personnels. Pour que soit claire la réponse que cette note apporte à la commande, je dois d'abord préciser que j'ai décidé de ne la suivre que partiellement. Par rapport à l'essai de Ludolf Kuchenbuch, j'ai choisi de déplacer l'époque et surtout les types de prélèvement. Plutôt que d'utiliser les inventaires des curtes et

Research paper thumbnail of Carocci Del Tredici La signoria rurale nell Italia del tardo medioevo 1 14

Storica, 2023

Lordship in Late Medieval Italy The authors reconstruct the geography of lordships throughout Ita... more Lordship in Late Medieval Italy
The authors reconstruct the geography of lordships throughout Italy, which was characterised in the late Middle Ages by an increase in seigneurial presence. They propose a typology of the various lordships and re-examine the classic theme of the relationship between states and lords. They then investigate the nature of the relationship between lords and subjects, with an emphasis on the pervasiveness and consensual nature of lordship, the theme of communalisation, and the economic meaning of lordships. Lastly, the article questions whether it is possible to identify a specific form of Italian lordship.

Research paper thumbnail of Carocci - Del Tredici, Introduzione a La signoria rurale.4

rurale nell’Italia del tardo medioevo, 4, Quadri di sintesi e nuove prospettive di ricerca, a cura di Sandro Carocci, Firenze, Firenze University Press, 2023, 2023

This introduction to La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo, 4, Quadri di sintesi e nu... more This introduction to La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo, 4, Quadri di sintesi e nuove prospettive di ricerca, Firenze University Press, 2023, after recalling the aims of the PRIN project from which this volume originates and describing the criteria used in the census of the lordships present in 14th-15th century Italy, illustrates the four main themes dealt with in the essays collected in the volume: the sources produced and collected by the lordships, the relations between lordship and external powers, the economy, and the societies subject to the lords. Finally, it asks whether, despite the many geographical differences, it is possible to discern a specificity of the Italian lordship with respect to that of other European regions.

Research paper thumbnail of Carocci, Pervasività della signoria,

in La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo, 4, Quadri di sintesi e nuove prospettive di ricerca, a cura di Sandro Carocci, Firenze, Firenze University Press, 2023, 2023

The article examines two explicitly different meanings of the expression ‘pervasiveness of lord- ... more The article examines two explicitly different meanings of the expression ‘pervasiveness of lord- ship’. The first moves from the more commune meaning of pervasiveness, understood as a syn- onym of capillary diffusion, to distinguish between areas of seigniorial centrality and areas of seigniorial marginality in late medieval Italy. The second meaning understands “pervasiveness” in a less usual sense, i.e. as the capacity of lordship to thoroughly penetrate the surrounding world. After describing this notion of pervasiveness, the article illustrates some examples, drawn from various late medieval Italian regions, of lordships without pervasiveness and of pervasive lordships, questioning the capacity of seigniorial pervasiveness to survive and recon- figure itself in the late Middle Ages.

Research paper thumbnail of Conclusioni, in Économies de la pauvreté au Moyen Âge, eds. Pere Benito, Sandro Carocci e Laurent Feller, Madrid, Casa de Velázquez, 2023 (Casa de Velázquez, 194; Collection de l’École française de Rome, 606), pp. 399-411

Économies de la pauvreté au Moyen Âge, eds. Pere Benito, Sandro Carocci e Laurent Feller, Madrid, Casa de Velázquez, 2023 (Casa de Velázquez, 194; Collection de l’École française de Rome, 606), pp. 399-411 , 2023

L'articolo (scaricabile a questo link: http://books.openedition.org/cvz/42030 ) contiene le concl... more L'articolo (scaricabile a questo link: http://books.openedition.org/cvz/42030 ) contiene le conclusioni di un libro che si propone di esplorare i legami tra povertà e vita economica nel Medioevo, intendendo la povertà più come un processo che come uno stato, e non limitandosi ai più noti periodi di crisi e carestia.
Il libro propone una rinnovata riflessione sul tema della povertà nel Medioevo dell'Europa mediterranea (dal IX al XV secolo) per comprendere i fenomeni economici e sociali che la caratterizzano. I diversi articoli, realizzati da medievisti francesi, spagnoli e italiani, intendono andare oltre le problematiche studiate negli anni Sessanta e Ottanta da Michel Mollat. I processi di impoverimento, la povertà lavorativa, gli atteggiamenti istituzionali e personali nei confronti della povertà e la cultura materiale ad essa associata costituiscono la base degli studi. Si esamina anche la relazione tra povertà e lavoro, i legami che la povertà costringe a stabilire o a spezzare, e le strategie di sopravvivenza sviluppate da coloro che, per un motivo o per l'altro, cadono in povertà.

L'article (http://books.openedition.org/cvz/42030) contient les conclusions d'un livre qui vise à approfondir les liens entre pauvreté et vie économique au Moyen Âge, en entendant la pauvreté davantage comme un processus qu’un état, et sans se limiter aux périodes mieux connues des crises de famine.
L’ouvrage propose une réflexion renouvelée autour du thème de la pauvreté au Moyen Âge en Europe méditerranéenne (IXe-XVesiècle) afin de saisir les phénomènes économiques et sociaux la caractérisant. Les travaux, de médiévistes français, espagnols et italiens, visent à dépasser les problématiques étudiées dans les années 1960-1980 par Michel Mollat. Les processus d’appauvrissement, la pauvreté laborieuse, les attitudes institutionnelles et personnelles face à la pauvreté et la culture matérielle qui lui sont associées forment le fond des études. Sont également questionnés les rapports que la pauvreté entretient avec le travail, les liens qu’elle contraint à nouer ou à dénouer et quelles stratégies de survie sont développées par celles et ceux qui, pour une raison ou pour une autre, y sont tombés.

Research paper thumbnail of Jean Coste studioso

Jean Coste e la Campagna Romana. Archivio fotografico e nuovi percorsi di ricerca, a cura di S. Passigli, Roma, Società romana di storia patria, 2022

The article illustrates the scholarly profile of Jean Coste (1926-1994), focusing in particular o... more The article illustrates the scholarly profile of Jean Coste (1926-1994), focusing in particular on his studies on the Roman Campagna and Pope Boniface VIII.

Research paper thumbnail of Carocci Nobilta e pietrificazione Estella 2021

Construir para perdurar. Riqueza petrificada e identidad social. Siglos xi-xiv (XLVII Semana Internacional de Estudios Medievales. Estella-Lizarra. 20/23 de julio de 2021), 2022

Sandro Carocci Nobility and the petrification of wealth between town and country (Italy, 1000-128... more Sandro Carocci
Nobility and the petrification of wealth between town and country (Italy, 1000-1280)

According to Brunetto Latini's Trésor (ca. 1265), in Italy the buildings of the nobility were characterised by the presence of war, which in the cities led to an architecture of defence and attack very different from that of the French and European nobility. What is there of any truth in this observation by one of the greatest intellectuals of Florence? What distinguished the regions of central and northern Italy, familiar to Brunetto, from those in the south? Why, for the countryside, does the Trésor speak of buildings with less use of masonry? In Italy, was petrification primarily an urban phenomenon? And what explanations can we give for the Italian peculiarities?

Research paper thumbnail of Building and Economic Growth in Southern Europe (1050-1300), ed. by  Sandro Carocci and Alessio Fiore, Turnhout, Brepols, 2024 (The Medieval Countryside, 26)

Volume 2 of the ‘Petrifying Wealth’ series focuses on economic growth in Southern Europe between ... more Volume 2 of the ‘Petrifying Wealth’ series focuses on economic growth in Southern Europe between 1050 and 1300, discussing investments on buildings connected with production and trade. It examines buildings that served a primarily economic purpose, in various aspects: agricultural activity and the conservation and processing of its products, crafts, and exchanges and their material infrastructures. The growth in this period resulted in a multiplication of material structures closely linked with economic activity, such as mills, barns, canals, workshops, and arsenals. Focusing on the dynamics connected with these buildings thus offers a vantage point to better understand the contexts and characteristics of the ‘economic take-off’ in Southern Europe in this period.

The four-volume sub-series 'Petrifying Wealth' explores the sudden ubiquity of masonry construction between 1050 and 1300 in Southern Europe and its profound effect on the European landscape. New questions about wealth, society, and medieval building are explored, which highlight the link between construction in durable materials and the shaping of individual, collective, and territorial identities: the birth of a new, long-lasting panorama, epitomising the way we see the space and territory of Europe nowadays.

Research paper thumbnail of Il paesaggio pietrificato (ERC: Petrifying Wealth. The Southern European Shift to Masonry as Collective Investment in Identity, c. 1050-1300), in "Archeologia dell'Architettura", 26, 2001

Archeologia dell'Architettura, 2021

In questo numero di Archeologia dell’Architettura (qui interamente disponibile open access) vengo... more In questo numero di Archeologia dell’Architettura (qui interamente disponibile open access) vengono pubblicati gli atti di un convegno che si è tenuto ad Arezzo, il 7-8 febbraio 2020, nell’ambito del progetto europeo ERC: Petrifying Wealth. The Southern European Shift to Masonry as Collective Investment in Identity, c. 1050-1300, diretto da Ana Rodríguez e Sandro Carocci. Nel convegno archeologi e storici italiani, francesi e spagnoli, con l’aggiunta di un britannico e un polacco, si sono interrogati, sulla base di fonti scritte, archeologiche e materiali sulla grande stagione architettonica che dal romanico arriva fino al gotico del XIV secolo. Al centro del dibattito, affrontato in 17 contributi, sono stati i variegati significati di un investimento finalizzato a costruire grandi edifici monumentali. Da un lato, l’obiettivo era affermare e rappresentare forti identità individuali, di gruppo o di una comunità, urbana o rurale, in un periodo storico di forti conflitti e competizioni, dall’altro sfidare il tempo con edifici in pietra e di alto livello architettonico. Una sfida, questa, largamente vinta dal momento che quegli edifici definiscono ancora l’immagine di molti centri storici europei.

Research paper thumbnail of Carocci S., Vendittelli M., L’origine della Campagna Romana

Sandro Carocci - Marco Vendittelli, L’origine della Campagna Romana. Casali, castelli e villaggi nel XII e XIII secolo, con saggi di Daniela Esposito, Mauro Lenzi e Susanna Passigli, Roma, Società Romana di Storia Patria, 2004 (Miscellanea della Società romana di storia patria, 47), 2004

Al¬l’origine di questo libro vi sono alcune semplici domande. Nei territori circostanti Roma, che... more Al¬l’origine di questo libro vi sono alcune semplici domande. Nei territori circostanti Roma, che aspetto ha assunto e che percorsi ha seguito quel processo di espansione sul territorio rurale della so-cietà urbana – dei suoi capitali, dei suoi proprietari, delle sue necessità – che è attestato, in forme di-versissime, in tutte le città del tempo? Come e quando si è formata la struttura fondiaria e produttiva attestata nel tardo medioevo nella Campagna Romana, e poi destinata a proseguire, con cambiamenti tutto sommato modesti, per l’intera età moderna? In che modo lo studio della Campagna Romana aiuta ad elaborare nuovi giudizi sulla complessiva evoluzione di Roma nel XII e XIII secolo?

Research paper thumbnail of Sandro Carocci Lordships of Southern Italy Rural Societies, Aristocratic Powers and Monarchy in the 12th and 13th Centuries, Rome 2018

What was the real nature of medieval lordship in southern Italy? What can this region and its hi... more What was the real nature of medieval lordship in southern Italy? What can this region and its history bring to the great European debates on feudalism and aristocratic powers, their structures and evolution , and their social and economic impact? What contribution can the Kingdom of Sicily make to studies of the relationships between sovereigns, nobilities and peasant societies? And can the study of seigneurial powers and rural societies reshape the old arguments regarding the economic backwardness of the Mezzogiorno (the South of Italy) and the central role of its monarchy? This book offers the first systematic analysis of lordship in southern Italy in the twelfth and thirteenth centuries, under the Norman, Staufen and early Angevin kings. It offers new interpretations of the powers of the nobility, and of rural societies and royal policy. It reveals the complexity of interactions between the king, nobles and peasants, and how they occurred and were expressed through laws and violence, feudal relations and economic investments, debates on freedom and serfdom, and the exploitation of people and natural resources. In these interactions a leading role is played by peasant societies – with previously unsuspected levels of dynamism – to set against that of the kings , who were determined to curb aristocratic powers, and of the nobles who were obliged to adapt their lordship in response to powerful rural societies and crown policies. What emerges is a hitherto unseen Mezzogiorno, vital and complex, whose study allows a deeper understanding not only of the affairs of the South but of many other regions of Europe.

Research paper thumbnail of La mobilità sociale nel Medioevo italiano. 3. Il mondo ecclesiastico (secoli XII-XV), a cura di Sandro Carocci e Amedeo De Vincentiis

La capacità della Chiesa e delle sue risorse materiali e immateriali di cambiare le condizioni so... more La capacità della Chiesa e delle sue risorse materiali e immateriali di cambiare le condizioni sociali colpiva gli uomini del Medioevo, e viene sostenuta da molti storici. Il volume analizza dunque la natura e l’effettiva consistenza di quello che è considerato un classico canale di mobilità sociale a disposizione della società medievale.
In che modo una carica ecclesiastica influiva sulla posizione di un singolo e di una famiglia nelle gerarchie sociali? Come permetteva di modificare tale posizione? Quali strumenti l’ecclesiastico metteva a disposizione del suo ambiente e della sua famiglia? Come mutavano a seconda delle cariche, delle epoche e degli ambienti? Come il mondo ecclesiastico (con i suoi beni materiali, le sue relazioni, le sue valenze ideologiche) rappresentava una risorsa per quanti volevano affermarsi nella società laica?

Research paper thumbnail of Social Mobility in Medieval Italy (1100-1500), edited by Sandro Carocci and Isabella Lazzarini, Roma, Viella 2018

This volume aims to investigate the complex theme of social mobility in medieval Italy both by co... more This volume aims to investigate the complex theme of social mobility in medieval Italy both by comparing Italian research to contemporary international studies in various European contexts, and by analysing a broad range of themes and specific case studies. Medieval social mobility as a European phenomenon, in fact, still awaits a systematic analysis, and has seldom been investigated iuxta propria principia in social, political and economic history.
The essays in the book deal with a number of crucial problems: how is social mobility investigated in European and Mediterranean contexts? How did classic mobility channels such as the Church, officialdom, trade, the law, the lordship or diplomacy contribute to shaping the many variables at play in late medieval societies, and to changing – and challenging – inequality? How did movements and changes in social spaces become visible, and what were their markers? What were the dynamics at the heart of the processes of social mobility in the many territorial contexts of the Italian peninsula?

Research paper thumbnail of C. Carbonetti Vendittelli, S. Carocci, A. Molinari, Roma (Il medioevo nelle città italiane, 12), Centro italiano di studi sull'alto medioevo, Spoleto, 2017

Per Roma, un libro come questo è forse più necessario che per altre città trattate nella presente... more Per Roma, un libro come questo è forse più necessario che per altre città trattate nella presente collana, Il medioevo nelle città italiane. A Roma, infatti, il medioevo è nascosto. Se si eccettuano alcune chiese e una manciata di torri, il medioevo rischia di sfuggire anche al più colto dei visitatori. Cancellata sotto il profilo edilizio e urbano, la Roma medievale ha sofferto a lungo di disinteresse e anche di discredito culturale. Per molti storici, la reale natura della città doveva essere quella di scenario all’affermazione del grande potere spirituale e universale del papato. Le concrete vicende della società, dell’economia e della politica cittadine poco interessavano, o addirittura venivano valutate negativamente. Tante volte Roma medievale è stata presentata come una città in declino, parassitaria, avida delle ricchezze della cristianità, grettamente contrapposta alla sua vera missione storica, ospitare e sostenere il monarca della cristianità tutta.
Invece l’eredità della fase medievale della storia cittadina è molteplice, onnipresente, di indubbia importanza. Occorre però saperla riconoscere, abbandonando giudizi e disinteressi ormai datati e accettando di affrontare, sia pure in forma semplificata, le grandi discussioni scientifiche di cui Roma medievale è stata ed è oggetto, più di qualsiasi altro centro. Come va interpretato il passaggio al medioevo in quella che era stata la creatrice dell’Impero? Che ruolo ha realmente avuto il papato nella vita cittadina? Che significato dare alle pulsioni autonomistiche della cittadinanza verso il suo vescovo e gli imperatori medievali? Negli ultimi decenni, ricerche e dibattiti sono andati moltiplicandosi. Le nostre conoscenze sono enormemente cresciute. Il merito, oltre agli storici e agli esperti delle fonti scritte, spetta agli archeologi. Specialmente a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso Roma è stata oggetto di fondamentali campagne archeologiche, che hanno indagato a fondo anche le stratigrafie medievali. La quantità di informazioni è quindi cresciuta in modo esponenziale. Qualsiasi ricostruzione che non tenga conto nella stessa misura delle testimonianze scritte, iconografiche, storico artistiche ed archeologiche, non sarà quindi che decisamente parziale. La lettura integrata di queste diverse fonti permette invece di evitare facili stereotipi interpretativi: decadenza e collasso, rinascita, parassitismo economico e così via.
Proprio l’ampiezza delle nuove conoscenze e il loro carattere multidisciplinare spiega, infine, perché questo libro sia frutto della collaborazione di studiosi di formazione diversa, esperti di storia socio-economica e istituzionale, di storia della documentazione scritta e delle sue pratiche di produzione e conservazione, delle fonti materiali. Solo l’unione di specialisti diversi può restituire in tutta la sua complessità la ricca eredità medievale di Roma.

Research paper thumbnail of Social Mobility in Medieval Italy (1100-1500), edited by Sandro Carocci and  Isabella Lazzarini, Roma, Viella, 2018 (Viella Historical Research, 8) ISBN 978-88-6728-820-5

This volume aims to investigate the complex theme of social mobility in medieval Italy both by co... more This volume aims to investigate the complex theme of social mobility
in medieval Italy both by comparing Italian research to contemporary
international studies in various European contexts, and by analysing a
broad range of themes and specific case studies. Medieval social mobility as a European phenomenon, in fact, still awaits a systematic analysis, and has seldom been investigated iuxta propria principia in social, political and economic history.
The essays in the book deal with a number of crucial problems: how is social mobility investigated in European and Mediterranean contexts? How did classic mobility channels such as the Church, officialdom, trade, the law, the lordship or diplomacy contribute to shaping the many variables at play in late medieval societies, and to changing – and challenging – inequality?
How did movements and changes in social spaces become visible, and
what were their markers? What were the dynamics at the heart of the
processes of social mobility in the many territorial contexts of the Italian
peninsula?

Contributors: Frederik Buylaert, Sandro Carocci, Simone M. Collavini,
Maria Elena Cortese, Bianca de Divitiis, Massimo Della Misericordia,
Christopher Dyer, Serena Ferente, Andrea Gamberini, Sam Geens,
David Igual Luis, Isabella Lazzarini, Jean-Claude Maire Vigueur, François
Menant, Giuliano Milani, Pierre Monnet, Giuseppe Petralia, Alma Poloni,
Olivetta Schena, Francesco Senatore, Alessandro Silvestri, Lorenzo Tanzini,
Pierluigi Terenzi, Sergio Tognetti.
Sandro Carocci teaches Medieval History at the University of Roma 2.
Isabella Lazzarini teaches Medieval History at the University of Molise.
viella historical research
www.viella.it

Research paper thumbnail of La mobilità sociale nel Medioevo italiano. 3. Il mondo ecclesiastico (secoli XII-XV), a cura di Sandro Carocci e Amedeo De Vincentiis, Rome, Viella, 2017 ISBN 9788867288687

La capacità della Chiesa e delle sue risorse materiali e immateriali di cambiare le condizioni s... more La capacità della Chiesa e delle sue risorse materiali e immateriali di cambiare le condizioni sociali colpiva gli uomini del medioevo, e viene sostenuta da molti storici. Il volume analizza dunque la natura e l'effettiva consistenza di quello che è considerato un classico canale di mobilità sociale a disposizione della società medievale.
In che modo una carica ecclesiastica influiva sulla posizione di un singolo e di una famiglia nelle gerarchie sociali? Come permetteva di modificare tale posizione? Quali strumenti l'ecclesiastico metteva a disposizione del suo ambiente e della sua famiglia? Come mutavano a seconda delle cariche, delle epoche e degli ambienti? Come il mondo ecclesiastico (con i suoi beni materiali, le sue relazioni, le sue valenze ideologiche) rappresentava una risorsa per quanti volevano affermarsi nella società laica?

Contributi di Giulia Barone, Cristina Carbonetti, Sandro Carocci, Tommaso di Carpegna, Federica Cengarle, Paolo Grillo, Armand Jamme, Stefano G. Magni, Michele Pellegrini, Daniela Rando, Anna Maria Rapetti, Mauro Ronzani, Andrea Tilatti, Giacomo Todeschini, Kristjan Toomaspoeg, Gian Maria Varanini

Research paper thumbnail of Signorie di Mezzogiorno, Società rurali, poteri aristocratici e monarchia (XII-XIII secolo), Roma, Viella, 2014, pp. 596 ISBN 978-88-6728-322-4

Qual'era il vero volto della signoria nel Mezzogiorno italiano? Cosa può apportare il Sud alle gr... more Qual'era il vero volto della signoria nel Mezzogiorno italiano? Cosa può apportare il Sud alle grandi discussioni sul feudalesimo e sui poteri aristocratici, sulla loro struttura e sulla loro evoluzione, sul loro impatto economico e sociale? Che contributo può venire dal Regno di Sicilia agli studi sulla dialettica che avveniva fra sovrani, nobiltà e società contadine? E poi, lo studio dei poteri signorili e delle società rurali può riconfigurare le classiche tematiche meridionali dell’arretratezza economica e della centralità monarchica?
Questo libro costituisce la prima analisi sistematica sulla signoria nel Mezzogiorno durante l’epoca normanno-sveva e primo angioina. Offre nuove interpretazioni sul potere della nobiltà, sulle società rurali e sulla politica monarchica. Mostra come fra re, nobili e contadini si attuò un gioco complesso, condotto attraverso le leggi e la violenza, i rapporti feudali e gli investimenti economici, le discussioni sulla libertà e la servitù, lo sfruttamento di uomini e risorse naturali. I suoi protagonisti sono mondi contadini dal dinamismo finora insospettato, re determinati a limitare il potere aristocratico, e nobili costretti ad adattare la propria signoria alla forza delle società rurali e della politica monarchica. Ne esce un Mezzogiorno finora sconosciuto, vitale e articolato. Permette di comprendere meglio non solo le vicende del meridione, ma quelle di molte altre regioni.

Research paper thumbnail of Baroni di Roma. Dominazioni signorili e lignaggi aristocratici nel Duecento e nel primo Trecento, Roma 1993, pp. 496 (Collection de l'Ecole française de Rome, 181; Nuovi studi storici, 23).

Entre la fin du XIIe siècle et les premières décennies du siècle suivant, un nombre restreint de ... more Entre la fin du XIIe siècle et les premières décennies du siècle suivant, un nombre restreint de puissants lignages domine de très haut l'ensemble de la noblesse romaine et latiale : les barones Urbis. Cet ouvrage analyse le processus par lequel une aristocratie de formation récente mais exceptionnellement dynamique a réussi a accumuler, au-delà même des limites du Latium et des Etats de l'Eglise, un nombre impressionnant de possessions seigneuriales. Grâce à l'importance de leurs ressources financières, politiques et militaires, les barons ont pu imposer sur les campagnes une forme de domination extrêmement sévère et promise à se perpétuer durant plusieurs siècles. Outre une analyse de la composition des patrimoines seigneuriaux, Baroni di Roma propose une reconstitution systématique des généalogies, qui comble les lacunes et corrige les falsifications anciennes et les erreurs des travaux précédents, ainsi qu'une étude des pratiques successorales de ces grandes familles qui fournirent à l'Eglise des papes, des cardinaux, des grands prélats mais aussi des condottieri et d'innombrables fonctionnaires.

Research paper thumbnail of La mobilità sociale nel medioevo, a cura di S. Carocci, Roma, Ecole française de Rome, 2010 (Collection de l'Ecole française de Rome, 436)

Sempre di più le nostre società sperimentano un blocco, persino drammatico, dei canali e delle sp... more Sempre di più le nostre società sperimentano un blocco, persino drammatico, dei canali e delle speranze di mobilità. Tanto più allo storico il problema dei successi e dei fallimenti nelle ascese sociali appare un mezzo importante per capire la tonalità di un’epoca, la temperatura della sua vita sociale. La « congiuntura del 1300 » (l’argomento della inchiesta collettiva in cui questo incontro si inserisce) è stata anche una congiuntura di irrigidimento sociale? E poi, più in generale, cosa sappiamo della mobilità sociale nel medioevo? Il volume mostra quanto sia complesso rispondere a questi interrogativi. Il problema della mobilità sociale è restato quasi sempre ai margini della ricerca sul medioevo. I contributi rappresentano un primo, importante momento di riflessione sui caratteri e il ritmo del ricambio sociale nel XIII-XIV secolo, e più in generale in età medievale. Elaborano e applicano, talora per la prima volta, metodi d’indagine e tecniche di ricerca per colmare il grave ritardo degli studi. Constatano come le nuove concezioni dello spazio e del movimento sociale sviluppate nell’ultimo trentennio da antropologi e sociologi obblighino a moltiplicare i campi di analisi e rendano complesso collegare la mobilità sociale alla congiuntura economica.

Research paper thumbnail of Tivoli nel basso Medioevo: società cittadina ed economia agraria

Research paper thumbnail of Le lexique du prélèvement seigneurial : note sur les sources italiennes

Les organisateurs du colloque m'ont confi é le soin d'illustrer les caractéristiques du vocabulai... more Les organisateurs du colloque m'ont confi é le soin d'illustrer les caractéristiques du vocabulaire du prélèvement seigneurial dans les sources italiennes. Comme les autres participants à cette enquête collective, je suis appelé à répondre à un questionnaire d'analyse complexe, destiné à vérifi er si le lexique utilisé exprime exclusivement le point de vue seigneurial, dans quel rapport il se situe avec le vocabulaire du don et de l'offrande, et s'il se modifi e selon les versements, les époques et les seigneuries. Dans ce domaine d'étude, peu ou pas fréquenté, la référence principale qui a été proposée est un essai de Ludolf Kuchenbuch, qui y a conduit une enquête pionnière sur les champs sémantiques des inventaires de biens et de droits rédigés, entre le viii e et le xii e siècle par les administrations de quelques grands patrimoines fonciers d'Italie, d'Allemagne de France et d'Angleterre-les plus importants témoignages de la « mémoire appropriative de la seigneurie sous forme scripturaire » 1. Riche de nombreuses suggestions, cette analyse textuelle a bien montré comment la tonalité générale « débitive » des codes d'appropriation, exprimée par le recours à debere et à d'autres verbes au mode subjonctif, s'organisait, pour les versements de cens et de tributs, autour de deux formes principales, celles que Kuchenbuch appelle « solvitive » (solvere) et « redditive » (reddere), et deux autres formes secondaires, la « dative »(dare) et la « donative » (donare) ; facere était d'autre part le verbe habituel pour exprimer la prestation de services personnels. Pour que soit claire la réponse que cette note apporte à la commande, je dois d'abord préciser que j'ai décidé de ne la suivre que partiellement. Par rapport à l'essai de Ludolf Kuchenbuch, j'ai choisi de déplacer l'époque et surtout les types de prélèvement. Plutôt que d'utiliser les inventaires des curtes et

Research paper thumbnail of Carocci Del Tredici La signoria rurale nell Italia del tardo medioevo 1 14

Storica, 2023

Lordship in Late Medieval Italy The authors reconstruct the geography of lordships throughout Ita... more Lordship in Late Medieval Italy
The authors reconstruct the geography of lordships throughout Italy, which was characterised in the late Middle Ages by an increase in seigneurial presence. They propose a typology of the various lordships and re-examine the classic theme of the relationship between states and lords. They then investigate the nature of the relationship between lords and subjects, with an emphasis on the pervasiveness and consensual nature of lordship, the theme of communalisation, and the economic meaning of lordships. Lastly, the article questions whether it is possible to identify a specific form of Italian lordship.

Research paper thumbnail of Carocci - Del Tredici, Introduzione a La signoria rurale.4

rurale nell’Italia del tardo medioevo, 4, Quadri di sintesi e nuove prospettive di ricerca, a cura di Sandro Carocci, Firenze, Firenze University Press, 2023, 2023

This introduction to La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo, 4, Quadri di sintesi e nu... more This introduction to La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo, 4, Quadri di sintesi e nuove prospettive di ricerca, Firenze University Press, 2023, after recalling the aims of the PRIN project from which this volume originates and describing the criteria used in the census of the lordships present in 14th-15th century Italy, illustrates the four main themes dealt with in the essays collected in the volume: the sources produced and collected by the lordships, the relations between lordship and external powers, the economy, and the societies subject to the lords. Finally, it asks whether, despite the many geographical differences, it is possible to discern a specificity of the Italian lordship with respect to that of other European regions.

Research paper thumbnail of Carocci, Pervasività della signoria,

in La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo, 4, Quadri di sintesi e nuove prospettive di ricerca, a cura di Sandro Carocci, Firenze, Firenze University Press, 2023, 2023

The article examines two explicitly different meanings of the expression ‘pervasiveness of lord- ... more The article examines two explicitly different meanings of the expression ‘pervasiveness of lord- ship’. The first moves from the more commune meaning of pervasiveness, understood as a syn- onym of capillary diffusion, to distinguish between areas of seigniorial centrality and areas of seigniorial marginality in late medieval Italy. The second meaning understands “pervasiveness” in a less usual sense, i.e. as the capacity of lordship to thoroughly penetrate the surrounding world. After describing this notion of pervasiveness, the article illustrates some examples, drawn from various late medieval Italian regions, of lordships without pervasiveness and of pervasive lordships, questioning the capacity of seigniorial pervasiveness to survive and recon- figure itself in the late Middle Ages.

Research paper thumbnail of Conclusioni, in Économies de la pauvreté au Moyen Âge, eds. Pere Benito, Sandro Carocci e Laurent Feller, Madrid, Casa de Velázquez, 2023 (Casa de Velázquez, 194; Collection de l’École française de Rome, 606), pp. 399-411

Économies de la pauvreté au Moyen Âge, eds. Pere Benito, Sandro Carocci e Laurent Feller, Madrid, Casa de Velázquez, 2023 (Casa de Velázquez, 194; Collection de l’École française de Rome, 606), pp. 399-411 , 2023

L'articolo (scaricabile a questo link: http://books.openedition.org/cvz/42030 ) contiene le concl... more L'articolo (scaricabile a questo link: http://books.openedition.org/cvz/42030 ) contiene le conclusioni di un libro che si propone di esplorare i legami tra povertà e vita economica nel Medioevo, intendendo la povertà più come un processo che come uno stato, e non limitandosi ai più noti periodi di crisi e carestia.
Il libro propone una rinnovata riflessione sul tema della povertà nel Medioevo dell'Europa mediterranea (dal IX al XV secolo) per comprendere i fenomeni economici e sociali che la caratterizzano. I diversi articoli, realizzati da medievisti francesi, spagnoli e italiani, intendono andare oltre le problematiche studiate negli anni Sessanta e Ottanta da Michel Mollat. I processi di impoverimento, la povertà lavorativa, gli atteggiamenti istituzionali e personali nei confronti della povertà e la cultura materiale ad essa associata costituiscono la base degli studi. Si esamina anche la relazione tra povertà e lavoro, i legami che la povertà costringe a stabilire o a spezzare, e le strategie di sopravvivenza sviluppate da coloro che, per un motivo o per l'altro, cadono in povertà.

L'article (http://books.openedition.org/cvz/42030) contient les conclusions d'un livre qui vise à approfondir les liens entre pauvreté et vie économique au Moyen Âge, en entendant la pauvreté davantage comme un processus qu’un état, et sans se limiter aux périodes mieux connues des crises de famine.
L’ouvrage propose une réflexion renouvelée autour du thème de la pauvreté au Moyen Âge en Europe méditerranéenne (IXe-XVesiècle) afin de saisir les phénomènes économiques et sociaux la caractérisant. Les travaux, de médiévistes français, espagnols et italiens, visent à dépasser les problématiques étudiées dans les années 1960-1980 par Michel Mollat. Les processus d’appauvrissement, la pauvreté laborieuse, les attitudes institutionnelles et personnelles face à la pauvreté et la culture matérielle qui lui sont associées forment le fond des études. Sont également questionnés les rapports que la pauvreté entretient avec le travail, les liens qu’elle contraint à nouer ou à dénouer et quelles stratégies de survie sont développées par celles et ceux qui, pour une raison ou pour une autre, y sont tombés.

Research paper thumbnail of Jean Coste studioso

Jean Coste e la Campagna Romana. Archivio fotografico e nuovi percorsi di ricerca, a cura di S. Passigli, Roma, Società romana di storia patria, 2022

The article illustrates the scholarly profile of Jean Coste (1926-1994), focusing in particular o... more The article illustrates the scholarly profile of Jean Coste (1926-1994), focusing in particular on his studies on the Roman Campagna and Pope Boniface VIII.

Research paper thumbnail of Carocci Nobilta e pietrificazione Estella 2021

Construir para perdurar. Riqueza petrificada e identidad social. Siglos xi-xiv (XLVII Semana Internacional de Estudios Medievales. Estella-Lizarra. 20/23 de julio de 2021), 2022

Sandro Carocci Nobility and the petrification of wealth between town and country (Italy, 1000-128... more Sandro Carocci
Nobility and the petrification of wealth between town and country (Italy, 1000-1280)

According to Brunetto Latini's Trésor (ca. 1265), in Italy the buildings of the nobility were characterised by the presence of war, which in the cities led to an architecture of defence and attack very different from that of the French and European nobility. What is there of any truth in this observation by one of the greatest intellectuals of Florence? What distinguished the regions of central and northern Italy, familiar to Brunetto, from those in the south? Why, for the countryside, does the Trésor speak of buildings with less use of masonry? In Italy, was petrification primarily an urban phenomenon? And what explanations can we give for the Italian peculiarities?

Research paper thumbnail of The Pervasiveness of Lordship (Italy, 1050–1500)

Past and Present, 2022

The impact of medieval lordship on the society it dominated has not received the attention it des... more The impact of medieval lordship on the society it dominated has not received the attention it deserves. This article stresses the need to look at lordship from the bottom up, making an effort to understand how much and in which ways lordship weighed on the life of subjects, by developing the notion of its ‘pervasiveness’. Such a concept is arguably the most effective if we want to evaluate how seigneurial power was more, or less, able and willing to deeply influence the people subject to it. It highlights that in the world of lordship there was a disconnect (or at least potentially) between political power and socio-economic domination. Which factors enabled lordships to become pervasive, and which lords, from which regions, were best equipped with these characteristics? Using the influential French historiographical framework as a starting point, the article considers as case studies a set of signorie in several Italian regions. It highlights the differences between the great territorial lordships of the counts of the Kingdom of Sicily, the barons of Rome and the lords of Lombardy, on the one side, and the innumerable knightly lordships at a lower level on the other. The use of pervasiveness helps us to re-conceptualize lordship itself with different criteria.

Research paper thumbnail of Social mobility and the Middle Ages

ABSTRACT. Notwithstanding its relevance, social mobility has not been at the forefront of the ag... more ABSTRACT. Notwithstanding its relevance, social mobility has not been at the forefront
of the agenda for historians of the Middle Ages. The first part of this paper
deals with the reasons for this lack of interest, highlighting the role of historical
models such as the French ‘feudal revolution’, the neo-Malthusian interpretations,
the English commercialisation model and the great narrative of Italian medieval
merchants. The second part assesses the extent to which this lack of interest has been
challenged by conceptions of social space and social mobility developed in recent
decades by sociologists and anthropologists. Therefore, it is really important to
indicate the gaps in our understanding, and to clarify research questions, technical
problems and methods. The paper examines the constitutive elements of social identities,
the plurality of social ladders, and the channels of social mobility. It touches
upon the performative role of learned representations, and upon the constraints
imposed upon human agency by family practices and genre. It underlines the
importance of studying the mobility inside social groups, and argues that we must
distinguish between two different types of medieval social mobility: autogenous social
mobility, and endogenous or conflictual social mobility.

Research paper thumbnail of The Cost of States. Politics and Exactions in the Christian West (Sixth to Fifteenth Centuries)

What were the models and ideal-types through which historians of the medieval West have dealt wit... more What were the models and ideal-types through which historians of the medieval West have dealt with the topic of the funding of state and of institutions? First conceived in the context of a meeting between historians of the Christian West, of Islam and of Byzantium, this paper sets out a historiographical analysis, setting out some contradictions and suggesting some additions as well. Its focus is on three basic questions: 1) How were the creation and functioning of political structures and institutions financed? 2) How were political structures themselves influenced by the forms of their funding? 3) What were the social and economic consequences of the circulation of resources derived from politics?

Research paper thumbnail of PORTICI, PALAZZI, TORRI E FORTEZZE. EDILIZIA E FAMIGLIE ARISTOCRATICHE A ROMA (XII-XIV SECOLO) Porches, Palaces, Towers and Fortresses. Buildings and Aristocratic Families in Rome (12 th -14 th centuries

Based on a study of written sources and on the census and archaeological-architectural analysis o... more Based on a study of written sources and on the census and archaeological-architectural analysis of all medieval civil buildings, the article illustrates the property assets and forms of residence of both the top ranks of the Roman aristocracy, the so-called barons, and the rest of the city's nobility. The history of porches, domus magne, palatia, towers and fortresses shows how from the 11th and, above all, from the 12th century a structural link between wealth and investment in durable buildings established itself with a previously unknown strength. Stone, brick, and mortar became a fundamental means of displaying aristocratic identity and expressing individual and family agency.

Research paper thumbnail of Conclusioni. I tanti incastellamenti italiani, in L’incastellamento: storia e archeologia. A 40 anni da Les structures di Pierre Toubert,  a cura di Andrea Augenti e Paola Galetti, Spoleto, CISAM, 2018, pp. 513-538

in L’incastellamento: storia e archeologia. A 40 anni da Les structures di Pierre Toubert, a cura di Andrea Augenti e Paola Galetti, Spoleto, CISAM, 2018, pp. 513-538, 2018

Research paper thumbnail of Carocci, S., Signoria rurale e mutazione feudale. Una discussione

"Storica", 8, 1997, pp. 49-91.

Storica 8 r ivista quadrimestrale Anno III, 1997 STATO MODERNO MUTAZIONE FEUDALE 118, pp. 15-74; ... more Storica 8 r ivista quadrimestrale Anno III, 1997 STATO MODERNO MUTAZIONE FEUDALE 118, pp. 15-74; Id., Encore le débat sur l'an md!, in cRevue hi~tori(lUe de d;oit françlls et étranger., 19?5, 73, PI?' .349-60; Id.! No~v.elle ronmbut!on au debat SUI" l'an mi/, en France, In Le, on~mes de la feodalue, Hommage a D. ClaudIO Sdnchez-Albornoz, Madrid 1997, IO corso di stampa. lJ.-P. Poly, E. Boumaz~l, 9.ue fallt-il rréf~T au 014 le probfème du changement sor:ial, In "Revue histonque de 401-12. P. Bonnassie, Réponse all'intervento 72, La polemica sulla mutazione feud.de. A proposito di un «St,,,rlC,a-. 1995. 3, pp. 73-86; D. Barthélemy, Il milo signorile in Strutture e traiformazioni della signoria rurale nei secoli XIII, a cura G.

Research paper thumbnail of Señorío italiano, señoríos del Lazio, comunidades rurales

Comunidades locales y poderes feudales en la …, 2001

Research paper thumbnail of Carocci, Tipologie amministrative della signoria rurale

«Fiere vicende dell’età di mezzo». Studi per Gian Maria Varanini,, 2021

Lordship management is a broad subject scarcely treated by historians; even when analysed, it has... more Lordship management is a broad subject scarcely treated by historians; even when analysed, it has never been the object of exhaustive reconstructions and systematic surveys. The article pro- vides a first, provisional overview of the main forms of lordship administration that changed de- pending on the period, region, lordship, type of revenue and many other factors. The Weberian notion of ideal type is particularly helpful in order to try to master the multiplicity and variety of forms of administration used in practice. On its basis, the essay identifies two basic ideal types, ‘Direct Management’ and ‘Indirect Management’, which are in turn divided into five sub-ideal types. Lastly, it questions the economic and social effects of each form of management, and the possibility of identifying, depending on the period and region, a more or less extensive diffusion of lordships attributable to the different ideal types.

Research paper thumbnail of Cognomi e tipologia delle fonti. Note sulla nobiltà romana

Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age, …, 1998

... per sancire la divisione délie fortezze e dei palazzi familiari situati dentro Roma; né una s... more ... per sancire la divisione délie fortezze e dei palazzi familiari situati dentro Roma; né una simile preoccupazione sfiorô negli anni suc-cessivi i redattori dell'accordo ... S. Passigli, Geografiaparrocchiale e circoscrizioni territoriali nei secoli XII-XIV : istituzioni e realtà quotidia-na, in É ...

Research paper thumbnail of Aspetti delle strutture familiari a Tivoli nel XV secolo

Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age, …, 1982

... Archivio di Stato di Roma, Catasti comunali antichi, Tivoli 152; il fondo Catasti comunali an... more ... Archivio di Stato di Roma, Catasti comunali antichi, Tivoli 152; il fondo Catasti comunali antichi dell'archivio di Stato sarà d'ora in poi abbreviato ASR), e la sua redazione, come si desume da numerose date (si vedano soprattutto quelle aile c. 80, 176 e 373), risale agli anni ...

Research paper thumbnail of Lo strano caso di Villamagna. Archeologia e fonti scritte della signoria e delle società rurali (X–XIV secolo) I Longobardi a Venezia. Scritti per Stefano Gasparri, a cura di Irene Barbiera, Francesco Borri e Annamaria Pazienza, Turnhout: Brepols, 2020 (HAMA 40) pp. 349–363

I Longobardi a Venezia. Scritti per Stefano Gasparri, a cura di Irene Barbiera, Francesco Borri e Annamaria Pazienza, Turnhout: Brepols, , 2020

Research paper thumbnail of S. Carocci, Il papa nepotista: Niccolò III

Nel Duecento di Dante: i personaggi, a cura di Franco Suitner, 2020

Davvero vi sarebbero buone ragioni per immaginare una folta rappresentanza papale fra le schiere ... more Davvero vi sarebbero buone ragioni per immaginare una folta rappresentanza papale fra le schiere dei dannati. La condanna di Dante per un papato minato da competenze di giurisdizione e compiti non propri, per una realtà in cui «è giunta la spada / col pasturale» (Purg. XVI 109-110), per una decadenza millenaria iscritta nella donazione costantiniana, «quella dote / che da te prese il primo ricco patre» (Inf. XIX 116-117); la sua invettiva contro papi che «fatto v'avete dio d'oro e d'argento» (Inf. XIX 112) e quella di san Pietro contro una Chiesa e un papato santificati dai primi pontefici martiri («del sangue mio, di Lin, di quel Cleto», Par. XXVII 41), ma adesso convertiti in strumento ad acquisto d'oro dove «in vesta di pastor lupi rapaci […] del sangue nostro Caorsini e Guaschi / s'apparecchian di bere» (Par. XXVII 55-59); l'orrore per la cupidigia papale, che nella Commedia non è una sottospecie della cupidigia politica, ma in qualche modo la sua versione più importante, tanto da un punto di vista teologico e morale, quanto dal punto di vista politico e storico. Fra i tre regni d'oltretomba, verrebbe fatto di pensare affollato di spiriti papali soprattutto l'Inferno. Sarebbe però inesatto. I papi che la Commedia nomina o cui fa un riferimento chiaro sono ventuno, ma solo per sedici indica la precisa collocazione nell'aldilà. 1 Due papi sono nel Purgatorio, cinque nell'Inferno, nove nel Paradiso. Fra i restanti cinque pontefici, nominati senza una precisa indicazione * Ringrazio Amedeo De Vincentiis, Dario Internullo e Giuliano Milani per consigli e segnalazioni. 1 Per i papi menzionati più oltre, rinvio alle relative voci della Enciclopedia Dantesca (ED), Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1970-78; importanti osservazioni in o. capitani, Papato, in ED, IV, pp. 276-280. 308 SANDRO CAROCCI

Research paper thumbnail of Genealogie nobiliari e storia demografica. Aspetti e problemi (Italia centro-settentrionale, XI-XIII secolo), in Demografia e società nell'Italia medievale, a cura di R. Comba e I. Naso, Cuneo 1994, pp. 87-105.

La storia della famiglia e della popolazione in età romanica e nel Duecento è segnata da una gene... more La storia della famiglia e della popolazione in età romanica e nel Duecento è segnata da una generale scarsità di fonti e di informazioni. Disponiamo però di una pluralità di monografie familiari. Vi si indagano le consistenze patrimoniali e signorili, i progetti politici e gli assetti interni di raggruppamenti nobiliari di ogni genere, corredando l'esposizione con tavole genealogiche. L'argomento che debbo trattare può essere allora così definito: al di là delle notazioni proposte dai singoli studi, in che misura proprio queste ricostruzioni genealogiche possono essere utilizzate come fonti, ed arricchire quindi le nostre conoscenze?

Research paper thumbnail of Bibliography of Sandro Carocci

Research paper thumbnail of Économies de la pauvreté au Moyen Âge

This book proposes a new approach to the topic of poverty in the Middle Ages in Mediterranean Eur... more This book proposes a new approach to the topic of poverty in the Middle Ages in Mediterranean Europe (9th-15th centuries) in order to understand the economic and social phenomena that characterized it. The studies gathered here, by French, Spanish and Italian medievalists, aim to go beyond the problems studied in the 1960s and 1980s by Michel Mollat. The process of impoverishment, working poverty, institutional and personal attitudes towards poverty and the material culture associated with it form the basis of the proposed studies. Also examined are the relationships that poverty has with work, the bonds that it forces to form or break and the survival strategies developed by those who, for one reason or another, have fallen into it.