Patrizia Gioia | Sovrintendenza di Roma Capitale (original) (raw)

Books by Patrizia Gioia

Research paper thumbnail of 40 Years of Casal de' Pazzi in the framework of Pleistocene archeo-paleontological sites (400,000-40,000 BP): current knowledge and new research perspectives

JOURNAL OF MEDITERRANEAN EARTH SCIENCES, Vol. 15 (2023): Special Issue, 2023

Per celebrare il 40º anniversario dalla scoperta del sito pleistocenico di Rebibbia-Casal de’ Paz... more Per celebrare il 40º anniversario dalla scoperta del sito pleistocenico di Rebibbia-Casal de’ Pazzi (Roma), avvenuta nel novembre del 1981, è stato organizzato un convegno, di cui sono ora pubblicati gli atti. Gli obiettivi erano orientati sull’integrazione della ricerca scientifica con le pratiche museali e, più in generale con la divulgazione per contribuire alla democratizzazione della conoscenza e alla sua funzione sociale. Le sessioni della conferenza e le relative pubblicazioni si sono concentrate su temi multidisciplinari e sulla musealizzazione e sulla divulgazione della Preistoria.
To celebrate the 40th anniversary since the discovery of the Pleistocene site of Rebibbia-Casal de’ Pazzi (Rome), which occurred in November 1981, a conference was organized, and its proceedings are now published. The objectives were focused on integrating scientific research with museum practices and, more broadly, with dissemination to contribute to the democratization of knowledge and its social function. The conference sessions and related publications focused on multidisciplinary themes and on the museumization and dissemination of Prehistory.
This is the link to consult and download the individual contributions or the entire volume: https://rosa.uniroma1.it/rosa04/mediterranean_earth_sciences/issue/view/1651
The paper volume will also be available soon.

Research paper thumbnail of CDP Call for Papers ITA 1

Research paper thumbnail of Il Museo di Casal de' Pazzi racconta quando a Roma vivevano gli elefanti

Il Museo di Casal de' Pazzi racconta quando a Roma vivevano gli elefanti, 2020

Il Museo di Casal de’ Pazzi conserva un’ampia porzione dell’alveo di un antico fiume, che circa 2... more Il Museo di Casal de’ Pazzi conserva un’ampia porzione dell’alveo
di un antico fiume, che circa 200.000 anni fa scorreva proprio dove
ora sorge la struttura museale. Il sito include numerosi reperti geologici,
paleontologici e archeologici che permettono di conoscere e
immaginare un paesaggio preistorico, molto diverso da quello attuale,
caratterizzato da grandi faune, antichi vulcani e gruppi di uomini cacciatori-
raccoglitori. Nonostante l’Italia sia ricca di ritrovamenti riferibili
al Pleistocene, pochissimi sono quelli conservati e visibili. Casal de’
Pazzi è uno di questi ed è rappresentativo anche di una moltitudine
di siti scomparsi che un tempo costellavano il territorio di Roma. Il
Museo, ben inserito nel territorio che lo ospita, ha un’ampia offerta
didattica, che affianca alle tradizionali visite anche diversi laboratori,
eventi e attività che permettono a ogni tipo di pubblico di avvicinarsi
in prima persona all’affascinante mondo del Pleistocene.

Research paper thumbnail of ASPETTI DEL PASSAGGIO DAL PALEOLITICO MEDIO AL PALEOLITICO SUPERIORE IN ITALIA: L' ULUZZ IANO

This work goes back to nearly 30 years ago. It 'clear that many things have changed in the meanti... more This work goes back to nearly 30 years ago. It 'clear that many things have changed in the meantime. New sites and new dating offer many insights on a fascinating debate and always open: the transition from Middle to Upper Palaeolithic. However, even after so many years, I suppose that many suggestions are still suitable. I believe that, even if the chronological framework moved back through the calibration of the dates, it is still valid. In addition, the work contains statistical data on lithic industries still useful.

Questo lavoro risale ormai a quasi 30 anni fa. E' evidente che le cose sono cambiate nel frattempo. Nuovi siti e nuove datazioni offrono molti spunti di riflessione su un dibattito affascinante e sempre aperto. Comunque anche dopo tanti anni credo che molti temi di riflessione siano ancora validi. Anche l'inquadramento cronologico, spostato all'indietro dalla calibrazione delle date, credo sia ancora valido. Inoltre nel lavoro sono contenuti dati statistici sulle industrie litiche ancora utili.

Research paper thumbnail of Torre Spaccata. Roma S.D.O. Le indagini Archeologiche

La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urban... more La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urbanistico del Sistema Direzionale Orientale nel settore Est della capitale, è scaturita dall’esigenza di orientare, per una volta preventivamente, la programmazione e quindi la progettazione urbanistica, coniugandola senza grossi traumi con le presenze del nostro passato. Il finanziamento concesso dalla Legge di Roma Capitale ha infatti consentito di applicare tutte le metodologie più opportune per indirizzare la programmazione urbanistica con le
dovute conoscenze e allo stesso tempo ricostruire le problematiche storico-archeologiche del territorio.
Le indagini svolte sul campo dall’autunno del 1995 al 2000 hanno coinvolto un nutrito gruppo di studiosi e specialisti, e si sono concentrate soprattutto sul comparto più meridionale dello S.D.O., quello di Centocelle, dove, nell’area già occupata dall’aeroporto militare “F. Baracca”, il primo aeroporto d’Italia, il
Comune di Roma ha già realizzato parte di un grande Parco, all’interno del quale i vari complessi archeologici individuati avranno un peso ed una valenza di fondamentale importanza. Anche nel settore sudorientale del comparto, quello di Torre Spaccata, i nuovi assetti urbanistici previsti dovranno tenere conto nelle numerose presenze archeologiche individuate.
Dei tre volumi programmati per l’edizione dei dati relativi al territorio di Centocelle e di Torre Spaccata, il primo, Centocelle I, pubblicato nel 2004, ha presentato contributi di carattere generale e i dati sulle fasi più antiche del pianoro di Centocelle; nel secondo volume (Centocelle II), pubblicato nel 2007, sono stati analizzati i risultati degli scavi e delle ricerche riguardanti l’età
imperiale, relativi soprattutto ai complessi delle tre grandi ville di cui si sono rinvenuti i resti. È stato presentato inoltre un aggiornamento della carta archeologica dell’intero pianoro, con i risultati delle indagini eseguite durante la realizzazione del Parco.
In questo volume si presentano i risultati degli scavi svolti nell’area di Torre Spaccata tra il 1997 ed il 1998, ed inoltre alcuni approfondimenti effettuati nel corso del 2006. I rinvenimenti effettuati offrono l’occasione di ricostruire il variegato rapporto tra insediamenti umani e territorio a partire dalla preistoria (neo-eneolitico) fino al Medioevo (X-XI sec. d.C.). Si presenta inoltre l’aggiornamento della carta archeologica già pubblicata nel volume Centocelle I, relativa ad un’ampia porzione di territorio di Roma Est, da Porta Maggiore fino quasi al G.R.A. lungo l’asse viario della Labicana, arricchita soprattutto grazie ai numerosi rinvenimenti effettuati dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, sia con scavi istituzionale che di emergenza.

Research paper thumbnail of Studying Proboscideans: knowledge, problems, and perspectives. Quaternary International, Volumes 126-128.

Selected papers from "The World of Elephants" Congress, Rome, 2001

Research paper thumbnail of  Elefanti a Roma

C’erano elefanti in Italia prima dell'arrivo di Pirro? E 'difficile immaginare che due o trecento... more C’erano elefanti in Italia prima dell'arrivo di Pirro? E 'difficile immaginare che due o trecentomila anni fa la campagna romana era attraversato da branchi di elefanti, ma il territorio di Roma è tra i più ricchi al mondo per l’enorme quantità di siti con resti fossili databili tra il Pliocene e il Pleisocene. I primi ritrovamenti risalgono alla metà del 500 e continuano fino alla urbanizzazione moderna, che ha sepolto sotto il cemento, un grande quantità di siti in cui erano stati scoperti resti fossili
La campagna romana costituiva, nel passato, un ambiente particolarmente favorevole, sia per gli esseri umani e per gli altri mammiferi. Tra i numerosi animali che hanno accompagnato la presenza dell'uomo in queste terre, gli elefanti costituiscono una realtà curiosa, quasi incredibile da immaginare oggi nei territori altamente antropizzati della capitale italiana.
I protagonisti di questo libro sono gli elefanti e le loro relazioni con l'ambiente e gli esseri umani nel corso del tempo. Gli argomenti trattati comprendono, problematiche geologiche climatiche e ambientali e inoltre molti temi di carattere paleontologico, antropologico ed evolutivo.
Per la prima volta sono pubblicati tutti i dati relativi alle centinaia di resti fossili di elefanti rinvenuti nel tempo nel territorio di Roma. Inoltre sono presentati siti e musei in cui è possibile acquisire informazioni più dettagliate.
Infine sono presi in considerazione i problemi legati al ruolo di questo grande mammifero nell'immaginario collettivo, dalla sua rappresentazione nell'arte preistorica fino alla sua influenza, reale e simbolica, nella storia antica e la sua iconografia in epoca classica.

There were elephants in Italy before the arrival of Pyrrhus? It is difficult to imagine that two or three hundred thousand years ago the Roman Campagna was crossed by herds of elephants, however the Rome territory is among the richest in the world for prehistoric fossil evidences connected with the oldest prehistory. The first findings date back to the mid-500 and continue until the modern urbanization which has buried under concrete, a lot of sites where the fossils were discovered
The Roman Campagna constituted, in the past, a particularly favorable environment, both for humans and for other mammals. Among the numerous animals that have gone together with the man presence in these lands, the elephants are a curious reality, almost incredible to imagine today in the highly anthropized quarters of Italian capital.
The leading actors of this book are elephants and their relationships with the environment and humans over time. The discussed topics include environmental, geological and climatic issues and moreover paleontological, anthropological, and evolutive questions.
For the first time are published all the data related to the hundreds of fossil remains of elephants in the territory of Rome. Furthermore the museum-areas, where you can acquire more detailed information are described.
Finally, problems linked to the role of this large mammal in the collective imagination, from its representation in prehistoric art up to his influence, real and symbolic, in ancient history and its iconography in classical times, are focused.
"""

Research paper thumbnail of Centocelle I: Roma SDO le indagini archeologiche

"Riassunto:La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande inter... more "Riassunto:La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urbanistico del Sistema Direzionale Orientale nel settore Est della capitale, è scaturita dall'esigenza di orientare, per una volta preventivamente, la programmazione e quindi la progettazione urbanistica, coniugandola senza grossi traumi con le presenze del nostro passato. Il finanziamento concesso dalla Legge di Roma Capitale ha infatti consentito di applicare tutte le metodologie più opportune per supportare e indirizzare con le dovute conoscenze la programmazione urbanistica e allo stesso tempo ricostruire le problematiche storico-archeologiche del territorio.
Le indagini svolte sul campo dall'autunno del 1995 al 2000 hanno coinvolto un nutrito gruppo di studiosi e specialisti, e si sono concentrate soprattutto sul comparto più meridionale dello S.D.O., quello di Centocelle, dove nell'area già occupata dall'aeroporto militare “F. Baracca”, il primo aeroporto d'Italia, il Comune di Roma intende realizzare un grande parco, all'interno del quale i vari complessi archeologici individuati avranno un peso ed una valenza di fondamentale importanza.
Dopo quattro anni di lavoro sul campo ed altri tre di riordino, analisi ed interpretazione dei dati raccolti, è stata programmata l'edizione di tre volumi relativi al territorio di Centocelle e di Torre Spaccata. Questo primo volume contiene una serie di contributi di carattere generale, riguardanti il progetto, le metodologie utilizzate e i dati già disponibili prima delle indagini su tutta la fascia dell'antica via Labicana, dal primo al VI miglio. Seguono i risultati ottenuti dai vari tipi di indagini effettuate: prospezioni, carotaggi, ricognizioni e scavi per trincee o per aree di scavo, con infine le analisi e le riflessioni relative alle fasi più antiche di occupazione del pianoro di Centocelle, mentre nei seguenti volumi verranno trattati i contesti relativi ai periodi successivi e i risultati delle indagini a Torre Spaccata.
Il volume “Centocelle I” è su Google libri: http://books.google.it/books/about/Centocelle.html?hl=it&id=Mp25xJbN89wC
Abstract: The campaign of archaeological investigations in the East territory of Rome, preliminary to the planning of an important urban project, named "Sistema Direzionale Orientale", has been focused to direct, for once in advance, the planning and the urban design, respecting the evidences of our past. The field investigations, carried out from the autumn of 1995 to 2000, involved a large group of scientists and specialists, and focused mainly on the southern sector of the S.D.O., the district of Centocelle, where, in the area in force to the military airport "F. Baracca ", the first airport in Italy, the Municipality of Rome is now determined to create a large urban park, within which a variety of discovered archaeological sites will have a weight and a value of decisive importance.
After four years of field work and many others of analysis and interpretation of collected data, the edition of three volumes about the territory of Centocelle and Torre Spaccata was planned.
This first volume includes preliminary contributions about the project, the methodologies and the archaeological data already known before our investigations related with the ancient Via Labicana from the first mile to the sixth.
Here there are also the results produced by various kinds of investigations: exploration, drilling, surveys, trenches and excavation areas. Finally there are analysis and issues about the earliest phases of human activity on the Centocelle plateau.
In a second volume published in 2007 (Centocelle II) the latest ancient contexts are considered. Finally, the third volume of the series, published in 2008 (Torre Spaccata), presents the results of archaeological investigations in a wide area located to the South-East of the Centocelle plateau.
The volume “Centocelle I” is available on Google Books: http://books.google.it/books/about/Centocelle.html?hl=it&id=Mp25xJbN89wC"

Research paper thumbnail of La Terra degli Elefanti - The World of Elephants

""Atti del 1° Congresso Internazionale "La Terra degli Elefanti" (Roma 16-20 ottobre 2001) Pro... more ""Atti del 1° Congresso Internazionale "La Terra degli Elefanti" (Roma 16-20 ottobre 2001)

Proceedings of the first international Congress "The World of Elephants) (Rome 16-20 ottobre 2001)""

Papers by Patrizia Gioia

Research paper thumbnail of Tra città e campagna : problemi correlati alla teoria e alla pratica delle indagini archeologiche territoriali nel Suburbio di Roma

Research paper thumbnail of Multi-analytical non-destructive investigation of pictorial apparatuses of “Villa della Piscina” in Rome

Microchemical Journal, 2019

Here we present a multi-analytical approach, that makes use of spectroscopic and imaging techniqu... more Here we present a multi-analytical approach, that makes use of spectroscopic and imaging techniques, aiming at characterising the wall paintings of the "Villa della Piscina", a Roman archaeological site in Rome. More specifically, we focus the attention on plaster fragments dated in the narrow temporal window bounded between the second half of I century and the first half of II century A.D., according to stylistic and archaeological standpoint. This investigation aims at supporting archaeologists in the reconstruction of the decorative motif of the Roman Villa, by studying the composition, the provenance and the style of the decorative phases of the analysed fragments. The presence of conservation and restoration treatments, as protective materials, is also investigated. Our study evidences a rich color palette and a refined use of mixtures of minerals and pigments.

Research paper thumbnail of BISEGNA A., D’ANGELO E., GIOIA P., MUSSI M. . 2011. Raccolta e cottura delle lumache in Abruzzo: preistoria e attualità. In: F. Lugli, A.A. Stoppiello, S. Biagetti (a cura di), Atti del 4° Convegno Nazionale di Etnoarcheologia, (Roma 17-19 maggio 2006), pp. 95-101. Oxford, British Archaeological ...

A prehistoric shell midden dating to c. 9 ka bp (uncalibrated) was discovered at Grotta di Pozzo,... more A prehistoric shell midden dating to c. 9 ka bp (uncalibrated) was discovered at Grotta di Pozzo, in the central Apennines of Abruzzo. It includes large amounts of well-preserved shells of the endemic land snail Helix delpretiana. A project of experimental archaeology was set up, in order to better understand how the collected snails were eventually cooked. Four open fires were started, and flint, snails, vegetables, were exposed to burning flames or to heath produced by dying fire, following different procedures. The fireplaces were left protected, and excavated two years later. Only fireplace 4 produced intact shells, closely comparable to those found at Grotta di Pozzo. The procedure followed had been to put fresh leaves on embers, add the snails and cover them with more fresh leaves, with cooking happening within minutes. Local informants were asked how snails were traditionally collected and cooked in Abruzzo. Complex ways of cleaning and cooking them at home were described, bu...

Research paper thumbnail of ARCHEOLOGIA A CENTOCELLE, TRENT’ANNI DOPO

AA.VV. Centocelle. Racconti di un quartiere che resiste, Roma, DeriveApprodi,, 2023

Negli anni Novanta del secolo scorso non c’era ancora piena consapevolezza dell’importanza archeo... more Negli anni Novanta del secolo scorso non c’era ancora piena consapevolezza dell’importanza archeologica dell’area dell’ex aeroporto di Centocelle e di quella contigua del Pratone di Torre Spaccata. Sono passati trent’anni, e cercheremo di ricostruire il processo di ricerca, scavi e valorizzazione, che si avviò allora e che ancora oggi costituisce la base di numerosi progetti e aspettative, con una chiacchierata tra chi quel processo lo ha avviato e portato avanti: Giovanni Caruso, Patrizia Gioia e Rita Volpe.

Research paper thumbnail of New research perspectives on the lithic industry of Casal de' Pazzi forty years after the sites's discovery

Journal of Mediterranean Earth Sciences 15 (2023), 127-140

More than 40 years after the discovery of the Paleolithic open-air site of Casal De Pazzi (Rome, ... more More than 40 years after the discovery of the Paleolithic open-air site of Casal De Pazzi (Rome, Italy), and about 35 years after the pioneering study of the lithic industry found at the site, the 2022 conference held in Rome [40 Years of Casal de' Pazzi in the framework of Pleistocene archeo-paleontological sites (400,000-40,000 BP): current knowledge and new research perspectives] provided the much-needed opportunity to resume a research that had been suspended for too long. Studies on the lithic industry were carried out in the late 1980s on a sample of approximately one-third of the whole assemblage found at the site, and they were conducted using methods and tools quite advanced for the time; thus, the results remain valid at the present day. In an era when computer tools were still extremely rare, a database was created with a substantial number of entries, both typological and technological. In recent years much has been done in the study field of lithic assemblages, promoting and expanding both the technological and taphonomic approaches. Furthermore, many reflections and studies have allowed for the in-depth exploration of issues related to fluvial deposits, which characterize a significant portion of the Lower-Middle Pleistocene sites in Europe and beyond. Subsequent inputs for new reflections on the aforementioned topics came from a further, albeit limited, excavation campaign carried out in 2013, which unearthed a section of a bank deposit that could be fully correlated with what was documented in the first excavation campaign. The new data have prompted a discussion on depositional setting and have allowed for a better understanding of the use and origins of the raw materials used. The objective of this work, based on the previous database, is to encourage a comprehensive study of the lithic assemblage and to correlate it with updated data on stratigraphy, possible more precise dating, and necessary investigations on faunal and floral assemblages.

Research paper thumbnail of The Casal de' Pazzi Museum and the ancient "roots" of a territory: how to be included by being inclusive

Journal of Mediterranean Earth Sciences 15 (2023),, 2023

For a place often perceived as incomplete and disconnected from its territory, the opening of the... more For a place often perceived as incomplete and disconnected from its territory, the opening of the Casal de' Pazzi Museum to the public-eight years ago-was crucial in reversing the perception that residents had developed over years of waiting. A historic relationship with the school, involving the local community in turn, has been fundamental in progressively promoting the Museum beyond the borders of the eastern outskirts of Rome. Through an empathetic and focused approach, using narrative, multimedia, and sensory supports, schools of all levels regularly rely on visits and numerous workshops and initiatives aimed at understanding the earliest prehistory and its related themes. The adult audience is engaged through traditional visits, themed conferences, book presentations, and other interactive and multidisciplinary events. Inclusivity has always been one of the Museum's top priorities. Categories of people often on the "margins" or at the "periphery" of society, such as immigrants, prisoners, as well as individuals with temporary or permanent disabilities of physical, sensory, or cognitive nature, have found a welcoming place of active participation in the Museum, enriching it considerably in turn. The use of the web and social media platforms has also gained increasing importance for the Museum, especially following the pandemic. This powerful medium is employed to experiment with different modes, styles, and languages in order to reach and interact with increasingly larger audiences. The integration of the Museum within its territory, which continues to inspire initiatives and proposals-including the expansion of museum spaces-by local citizens and institutions, and the constantly widening network with other national and international institutions, aims to further strengthen the role of the Museum as a promoter and catalyst for scientific and cultural activities.

Research paper thumbnail of So far, so close. Prehistoric studies and digital technologies in a changing environment

Journal of Mediterranean Earth Sciences, 15., 2023

The relationship of prehistoric science with digital technologies and methods seems to be more co... more The relationship of prehistoric science with digital technologies and methods seems to be more complex than it has been for other branches of archaeology. Analyzing three Italian case studies (the 1985 exhibition "Homo, viaggio alle origini della storia", the Casal de' Pazzi Museum, and the Palaeolithic Museum of "La Pineta"), the authors trace a reflection on the way the Western culture dealt with the representation of human most ancient past and try to look forward at possible future evolution and applications of this field of study.

Research paper thumbnail of Casal de’ Pazzi (Roma, RM)

Altamura F., Gioia P., 2020. Casal de’ Pazzi (Roma, RM), in Notiziario di Preistoria e Protostori... more Altamura F., Gioia P., 2020. Casal de’ Pazzi (Roma, RM), in Notiziario di Preistoria e Protostoria, 7.1, pp. 15-17.

Research paper thumbnail of Cogito Ergo Agenda Actionis Sum. Philosophical (And Other) Transactions on the Grotta Del Cavallo, the Science of Archeology, and the Ethics of Publication

DESCRIPTION Response of the authors of the PLoS ONE paper "Analysis of Site Formation and As... more DESCRIPTION Response of the authors of the PLoS ONE paper "Analysis of Site Formation and Assemblage Integrity Does Not Support Attribution of the Uluzzian to Modern Humans at Grotta del Cavallo" to a criticque posted July 10, 2015 in www.paleochron.org

Research paper thumbnail of Back into Pleistocene waters

CAA 2012, 2011

The faster and faster development of technological tools and methodology in the domain of virtual... more The faster and faster development of technological tools and methodology in the domain of virtual archaeology raises new fundamental challenges such as, on the one hand, the need of new, original and fully immersive applications, on the other, of more effective ...

Research paper thumbnail of Il Museo Va in Periferia La Musealizzazione Del Sito DI Rebibbia Casal De Pazzi Tra Orgoglio e Pregiudizio

Gangemi, 2015

IL MUSEO VA IN PERIFERIA. LA MUSEALIZZAZIONE DEL SITO DI REBIBBIA-CASAL DE’ PAZZI: TRA ORGOGLIO E... more IL MUSEO VA IN PERIFERIA. LA MUSEALIZZAZIONE DEL SITO DI REBIBBIA-CASAL DE’ PAZZI: TRA ORGOGLIO E PREGIUDIZIO In una piccola città solitamente un Museo è motivo di orgoglio, un luogo dove la storia cittadina si ricuce con il presente. In una grande città storica, che conserva imponenti resti del passato, ci sono alcuni luoghi simbolo, che assumono il valore di un “marchio”, qualcosa che crea l’immagine della città al di fuori di essa. Questi luoghi però non sempre sono sentiti come “propri” da chi la città la vive. In tali contesti urbani l’attenzione viene posta essenzialmente sui centri storici e l’immenso patrimonio, che pure caratterizza le aree suburbane, i monumenti di cui sono ricche, sono spesso destinati a diventare spazi separati, solo conservati, ma quasi mai valorizzati. Talvolta però la presenza di spazi non abbandonati ma musealizzati e vivi, può costituire un punto di riferimento culturale capace di ricostruire il senso di appartenenza e di orgoglio nei cittadini che vivono in questi quartieri. Il caso del Museo di Casal de’ Pazzi, costruito intorno ad un sito pleistocenico, nel quartiere periferico di Rebibbia a Roma, costituisce un esempio, ancora in fieri, di tale percorso museologico. THE MUSEUM GOES ON THE OUTSKIRTS. THE MUSEALIZATION OF REBIBBIA-CASAL DE' PAZZI SITE: BETWEEN PRIDE AND PREJUDICE In a small town a museum is usually a source of pride, a place where the city's history is sews with the present. But in a great historical city, which preserves impressive remains of the past, there are some landmarks, taking the value of a "brand", something that creates the image of the city outside of it. However these places are not always felt as "own" by those who live in the city. In these urban contexts, emphasis is given mainly to the Historical Centres and the immense heritage, which also characterizes the suburban areas, the monuments of which they are rich, are often destined to become separated spaces, preserved only, but almost never enhanced. Sometimes, however, the presence of not neglected spaces, converted into living museums, can be a cultural landmark able of rebuilding a sense of belonging and of pride in the people who live in these neighborhoods. The case of the of Casal de 'Pazzi Museum, built around a Pleistocene site at Rebibbia district in Rome, can be an example, still in progress, of such museological process.

Research paper thumbnail of 40 Years of Casal de' Pazzi in the framework of Pleistocene archeo-paleontological sites (400,000-40,000 BP): current knowledge and new research perspectives

JOURNAL OF MEDITERRANEAN EARTH SCIENCES, Vol. 15 (2023): Special Issue, 2023

Per celebrare il 40º anniversario dalla scoperta del sito pleistocenico di Rebibbia-Casal de’ Paz... more Per celebrare il 40º anniversario dalla scoperta del sito pleistocenico di Rebibbia-Casal de’ Pazzi (Roma), avvenuta nel novembre del 1981, è stato organizzato un convegno, di cui sono ora pubblicati gli atti. Gli obiettivi erano orientati sull’integrazione della ricerca scientifica con le pratiche museali e, più in generale con la divulgazione per contribuire alla democratizzazione della conoscenza e alla sua funzione sociale. Le sessioni della conferenza e le relative pubblicazioni si sono concentrate su temi multidisciplinari e sulla musealizzazione e sulla divulgazione della Preistoria.
To celebrate the 40th anniversary since the discovery of the Pleistocene site of Rebibbia-Casal de’ Pazzi (Rome), which occurred in November 1981, a conference was organized, and its proceedings are now published. The objectives were focused on integrating scientific research with museum practices and, more broadly, with dissemination to contribute to the democratization of knowledge and its social function. The conference sessions and related publications focused on multidisciplinary themes and on the museumization and dissemination of Prehistory.
This is the link to consult and download the individual contributions or the entire volume: https://rosa.uniroma1.it/rosa04/mediterranean_earth_sciences/issue/view/1651
The paper volume will also be available soon.

Research paper thumbnail of CDP Call for Papers ITA 1

Research paper thumbnail of Il Museo di Casal de' Pazzi racconta quando a Roma vivevano gli elefanti

Il Museo di Casal de' Pazzi racconta quando a Roma vivevano gli elefanti, 2020

Il Museo di Casal de’ Pazzi conserva un’ampia porzione dell’alveo di un antico fiume, che circa 2... more Il Museo di Casal de’ Pazzi conserva un’ampia porzione dell’alveo
di un antico fiume, che circa 200.000 anni fa scorreva proprio dove
ora sorge la struttura museale. Il sito include numerosi reperti geologici,
paleontologici e archeologici che permettono di conoscere e
immaginare un paesaggio preistorico, molto diverso da quello attuale,
caratterizzato da grandi faune, antichi vulcani e gruppi di uomini cacciatori-
raccoglitori. Nonostante l’Italia sia ricca di ritrovamenti riferibili
al Pleistocene, pochissimi sono quelli conservati e visibili. Casal de’
Pazzi è uno di questi ed è rappresentativo anche di una moltitudine
di siti scomparsi che un tempo costellavano il territorio di Roma. Il
Museo, ben inserito nel territorio che lo ospita, ha un’ampia offerta
didattica, che affianca alle tradizionali visite anche diversi laboratori,
eventi e attività che permettono a ogni tipo di pubblico di avvicinarsi
in prima persona all’affascinante mondo del Pleistocene.

Research paper thumbnail of ASPETTI DEL PASSAGGIO DAL PALEOLITICO MEDIO AL PALEOLITICO SUPERIORE IN ITALIA: L' ULUZZ IANO

This work goes back to nearly 30 years ago. It 'clear that many things have changed in the meanti... more This work goes back to nearly 30 years ago. It 'clear that many things have changed in the meantime. New sites and new dating offer many insights on a fascinating debate and always open: the transition from Middle to Upper Palaeolithic. However, even after so many years, I suppose that many suggestions are still suitable. I believe that, even if the chronological framework moved back through the calibration of the dates, it is still valid. In addition, the work contains statistical data on lithic industries still useful.

Questo lavoro risale ormai a quasi 30 anni fa. E' evidente che le cose sono cambiate nel frattempo. Nuovi siti e nuove datazioni offrono molti spunti di riflessione su un dibattito affascinante e sempre aperto. Comunque anche dopo tanti anni credo che molti temi di riflessione siano ancora validi. Anche l'inquadramento cronologico, spostato all'indietro dalla calibrazione delle date, credo sia ancora valido. Inoltre nel lavoro sono contenuti dati statistici sulle industrie litiche ancora utili.

Research paper thumbnail of Torre Spaccata. Roma S.D.O. Le indagini Archeologiche

La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urban... more La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urbanistico del Sistema Direzionale Orientale nel settore Est della capitale, è scaturita dall’esigenza di orientare, per una volta preventivamente, la programmazione e quindi la progettazione urbanistica, coniugandola senza grossi traumi con le presenze del nostro passato. Il finanziamento concesso dalla Legge di Roma Capitale ha infatti consentito di applicare tutte le metodologie più opportune per indirizzare la programmazione urbanistica con le
dovute conoscenze e allo stesso tempo ricostruire le problematiche storico-archeologiche del territorio.
Le indagini svolte sul campo dall’autunno del 1995 al 2000 hanno coinvolto un nutrito gruppo di studiosi e specialisti, e si sono concentrate soprattutto sul comparto più meridionale dello S.D.O., quello di Centocelle, dove, nell’area già occupata dall’aeroporto militare “F. Baracca”, il primo aeroporto d’Italia, il
Comune di Roma ha già realizzato parte di un grande Parco, all’interno del quale i vari complessi archeologici individuati avranno un peso ed una valenza di fondamentale importanza. Anche nel settore sudorientale del comparto, quello di Torre Spaccata, i nuovi assetti urbanistici previsti dovranno tenere conto nelle numerose presenze archeologiche individuate.
Dei tre volumi programmati per l’edizione dei dati relativi al territorio di Centocelle e di Torre Spaccata, il primo, Centocelle I, pubblicato nel 2004, ha presentato contributi di carattere generale e i dati sulle fasi più antiche del pianoro di Centocelle; nel secondo volume (Centocelle II), pubblicato nel 2007, sono stati analizzati i risultati degli scavi e delle ricerche riguardanti l’età
imperiale, relativi soprattutto ai complessi delle tre grandi ville di cui si sono rinvenuti i resti. È stato presentato inoltre un aggiornamento della carta archeologica dell’intero pianoro, con i risultati delle indagini eseguite durante la realizzazione del Parco.
In questo volume si presentano i risultati degli scavi svolti nell’area di Torre Spaccata tra il 1997 ed il 1998, ed inoltre alcuni approfondimenti effettuati nel corso del 2006. I rinvenimenti effettuati offrono l’occasione di ricostruire il variegato rapporto tra insediamenti umani e territorio a partire dalla preistoria (neo-eneolitico) fino al Medioevo (X-XI sec. d.C.). Si presenta inoltre l’aggiornamento della carta archeologica già pubblicata nel volume Centocelle I, relativa ad un’ampia porzione di territorio di Roma Est, da Porta Maggiore fino quasi al G.R.A. lungo l’asse viario della Labicana, arricchita soprattutto grazie ai numerosi rinvenimenti effettuati dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, sia con scavi istituzionale che di emergenza.

Research paper thumbnail of Studying Proboscideans: knowledge, problems, and perspectives. Quaternary International, Volumes 126-128.

Selected papers from "The World of Elephants" Congress, Rome, 2001

Research paper thumbnail of  Elefanti a Roma

C’erano elefanti in Italia prima dell'arrivo di Pirro? E 'difficile immaginare che due o trecento... more C’erano elefanti in Italia prima dell'arrivo di Pirro? E 'difficile immaginare che due o trecentomila anni fa la campagna romana era attraversato da branchi di elefanti, ma il territorio di Roma è tra i più ricchi al mondo per l’enorme quantità di siti con resti fossili databili tra il Pliocene e il Pleisocene. I primi ritrovamenti risalgono alla metà del 500 e continuano fino alla urbanizzazione moderna, che ha sepolto sotto il cemento, un grande quantità di siti in cui erano stati scoperti resti fossili
La campagna romana costituiva, nel passato, un ambiente particolarmente favorevole, sia per gli esseri umani e per gli altri mammiferi. Tra i numerosi animali che hanno accompagnato la presenza dell'uomo in queste terre, gli elefanti costituiscono una realtà curiosa, quasi incredibile da immaginare oggi nei territori altamente antropizzati della capitale italiana.
I protagonisti di questo libro sono gli elefanti e le loro relazioni con l'ambiente e gli esseri umani nel corso del tempo. Gli argomenti trattati comprendono, problematiche geologiche climatiche e ambientali e inoltre molti temi di carattere paleontologico, antropologico ed evolutivo.
Per la prima volta sono pubblicati tutti i dati relativi alle centinaia di resti fossili di elefanti rinvenuti nel tempo nel territorio di Roma. Inoltre sono presentati siti e musei in cui è possibile acquisire informazioni più dettagliate.
Infine sono presi in considerazione i problemi legati al ruolo di questo grande mammifero nell'immaginario collettivo, dalla sua rappresentazione nell'arte preistorica fino alla sua influenza, reale e simbolica, nella storia antica e la sua iconografia in epoca classica.

There were elephants in Italy before the arrival of Pyrrhus? It is difficult to imagine that two or three hundred thousand years ago the Roman Campagna was crossed by herds of elephants, however the Rome territory is among the richest in the world for prehistoric fossil evidences connected with the oldest prehistory. The first findings date back to the mid-500 and continue until the modern urbanization which has buried under concrete, a lot of sites where the fossils were discovered
The Roman Campagna constituted, in the past, a particularly favorable environment, both for humans and for other mammals. Among the numerous animals that have gone together with the man presence in these lands, the elephants are a curious reality, almost incredible to imagine today in the highly anthropized quarters of Italian capital.
The leading actors of this book are elephants and their relationships with the environment and humans over time. The discussed topics include environmental, geological and climatic issues and moreover paleontological, anthropological, and evolutive questions.
For the first time are published all the data related to the hundreds of fossil remains of elephants in the territory of Rome. Furthermore the museum-areas, where you can acquire more detailed information are described.
Finally, problems linked to the role of this large mammal in the collective imagination, from its representation in prehistoric art up to his influence, real and symbolic, in ancient history and its iconography in classical times, are focused.
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Research paper thumbnail of Centocelle I: Roma SDO le indagini archeologiche

"Riassunto:La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande inter... more "Riassunto:La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urbanistico del Sistema Direzionale Orientale nel settore Est della capitale, è scaturita dall'esigenza di orientare, per una volta preventivamente, la programmazione e quindi la progettazione urbanistica, coniugandola senza grossi traumi con le presenze del nostro passato. Il finanziamento concesso dalla Legge di Roma Capitale ha infatti consentito di applicare tutte le metodologie più opportune per supportare e indirizzare con le dovute conoscenze la programmazione urbanistica e allo stesso tempo ricostruire le problematiche storico-archeologiche del territorio.
Le indagini svolte sul campo dall'autunno del 1995 al 2000 hanno coinvolto un nutrito gruppo di studiosi e specialisti, e si sono concentrate soprattutto sul comparto più meridionale dello S.D.O., quello di Centocelle, dove nell'area già occupata dall'aeroporto militare “F. Baracca”, il primo aeroporto d'Italia, il Comune di Roma intende realizzare un grande parco, all'interno del quale i vari complessi archeologici individuati avranno un peso ed una valenza di fondamentale importanza.
Dopo quattro anni di lavoro sul campo ed altri tre di riordino, analisi ed interpretazione dei dati raccolti, è stata programmata l'edizione di tre volumi relativi al territorio di Centocelle e di Torre Spaccata. Questo primo volume contiene una serie di contributi di carattere generale, riguardanti il progetto, le metodologie utilizzate e i dati già disponibili prima delle indagini su tutta la fascia dell'antica via Labicana, dal primo al VI miglio. Seguono i risultati ottenuti dai vari tipi di indagini effettuate: prospezioni, carotaggi, ricognizioni e scavi per trincee o per aree di scavo, con infine le analisi e le riflessioni relative alle fasi più antiche di occupazione del pianoro di Centocelle, mentre nei seguenti volumi verranno trattati i contesti relativi ai periodi successivi e i risultati delle indagini a Torre Spaccata.
Il volume “Centocelle I” è su Google libri: http://books.google.it/books/about/Centocelle.html?hl=it&id=Mp25xJbN89wC
Abstract: The campaign of archaeological investigations in the East territory of Rome, preliminary to the planning of an important urban project, named "Sistema Direzionale Orientale", has been focused to direct, for once in advance, the planning and the urban design, respecting the evidences of our past. The field investigations, carried out from the autumn of 1995 to 2000, involved a large group of scientists and specialists, and focused mainly on the southern sector of the S.D.O., the district of Centocelle, where, in the area in force to the military airport "F. Baracca ", the first airport in Italy, the Municipality of Rome is now determined to create a large urban park, within which a variety of discovered archaeological sites will have a weight and a value of decisive importance.
After four years of field work and many others of analysis and interpretation of collected data, the edition of three volumes about the territory of Centocelle and Torre Spaccata was planned.
This first volume includes preliminary contributions about the project, the methodologies and the archaeological data already known before our investigations related with the ancient Via Labicana from the first mile to the sixth.
Here there are also the results produced by various kinds of investigations: exploration, drilling, surveys, trenches and excavation areas. Finally there are analysis and issues about the earliest phases of human activity on the Centocelle plateau.
In a second volume published in 2007 (Centocelle II) the latest ancient contexts are considered. Finally, the third volume of the series, published in 2008 (Torre Spaccata), presents the results of archaeological investigations in a wide area located to the South-East of the Centocelle plateau.
The volume “Centocelle I” is available on Google Books: http://books.google.it/books/about/Centocelle.html?hl=it&id=Mp25xJbN89wC"

Research paper thumbnail of La Terra degli Elefanti - The World of Elephants

""Atti del 1° Congresso Internazionale "La Terra degli Elefanti" (Roma 16-20 ottobre 2001) Pro... more ""Atti del 1° Congresso Internazionale "La Terra degli Elefanti" (Roma 16-20 ottobre 2001)

Proceedings of the first international Congress "The World of Elephants) (Rome 16-20 ottobre 2001)""

Research paper thumbnail of Tra città e campagna : problemi correlati alla teoria e alla pratica delle indagini archeologiche territoriali nel Suburbio di Roma

Research paper thumbnail of Multi-analytical non-destructive investigation of pictorial apparatuses of “Villa della Piscina” in Rome

Microchemical Journal, 2019

Here we present a multi-analytical approach, that makes use of spectroscopic and imaging techniqu... more Here we present a multi-analytical approach, that makes use of spectroscopic and imaging techniques, aiming at characterising the wall paintings of the "Villa della Piscina", a Roman archaeological site in Rome. More specifically, we focus the attention on plaster fragments dated in the narrow temporal window bounded between the second half of I century and the first half of II century A.D., according to stylistic and archaeological standpoint. This investigation aims at supporting archaeologists in the reconstruction of the decorative motif of the Roman Villa, by studying the composition, the provenance and the style of the decorative phases of the analysed fragments. The presence of conservation and restoration treatments, as protective materials, is also investigated. Our study evidences a rich color palette and a refined use of mixtures of minerals and pigments.

Research paper thumbnail of BISEGNA A., D’ANGELO E., GIOIA P., MUSSI M. . 2011. Raccolta e cottura delle lumache in Abruzzo: preistoria e attualità. In: F. Lugli, A.A. Stoppiello, S. Biagetti (a cura di), Atti del 4° Convegno Nazionale di Etnoarcheologia, (Roma 17-19 maggio 2006), pp. 95-101. Oxford, British Archaeological ...

A prehistoric shell midden dating to c. 9 ka bp (uncalibrated) was discovered at Grotta di Pozzo,... more A prehistoric shell midden dating to c. 9 ka bp (uncalibrated) was discovered at Grotta di Pozzo, in the central Apennines of Abruzzo. It includes large amounts of well-preserved shells of the endemic land snail Helix delpretiana. A project of experimental archaeology was set up, in order to better understand how the collected snails were eventually cooked. Four open fires were started, and flint, snails, vegetables, were exposed to burning flames or to heath produced by dying fire, following different procedures. The fireplaces were left protected, and excavated two years later. Only fireplace 4 produced intact shells, closely comparable to those found at Grotta di Pozzo. The procedure followed had been to put fresh leaves on embers, add the snails and cover them with more fresh leaves, with cooking happening within minutes. Local informants were asked how snails were traditionally collected and cooked in Abruzzo. Complex ways of cleaning and cooking them at home were described, bu...

Research paper thumbnail of ARCHEOLOGIA A CENTOCELLE, TRENT’ANNI DOPO

AA.VV. Centocelle. Racconti di un quartiere che resiste, Roma, DeriveApprodi,, 2023

Negli anni Novanta del secolo scorso non c’era ancora piena consapevolezza dell’importanza archeo... more Negli anni Novanta del secolo scorso non c’era ancora piena consapevolezza dell’importanza archeologica dell’area dell’ex aeroporto di Centocelle e di quella contigua del Pratone di Torre Spaccata. Sono passati trent’anni, e cercheremo di ricostruire il processo di ricerca, scavi e valorizzazione, che si avviò allora e che ancora oggi costituisce la base di numerosi progetti e aspettative, con una chiacchierata tra chi quel processo lo ha avviato e portato avanti: Giovanni Caruso, Patrizia Gioia e Rita Volpe.

Research paper thumbnail of New research perspectives on the lithic industry of Casal de' Pazzi forty years after the sites's discovery

Journal of Mediterranean Earth Sciences 15 (2023), 127-140

More than 40 years after the discovery of the Paleolithic open-air site of Casal De Pazzi (Rome, ... more More than 40 years after the discovery of the Paleolithic open-air site of Casal De Pazzi (Rome, Italy), and about 35 years after the pioneering study of the lithic industry found at the site, the 2022 conference held in Rome [40 Years of Casal de' Pazzi in the framework of Pleistocene archeo-paleontological sites (400,000-40,000 BP): current knowledge and new research perspectives] provided the much-needed opportunity to resume a research that had been suspended for too long. Studies on the lithic industry were carried out in the late 1980s on a sample of approximately one-third of the whole assemblage found at the site, and they were conducted using methods and tools quite advanced for the time; thus, the results remain valid at the present day. In an era when computer tools were still extremely rare, a database was created with a substantial number of entries, both typological and technological. In recent years much has been done in the study field of lithic assemblages, promoting and expanding both the technological and taphonomic approaches. Furthermore, many reflections and studies have allowed for the in-depth exploration of issues related to fluvial deposits, which characterize a significant portion of the Lower-Middle Pleistocene sites in Europe and beyond. Subsequent inputs for new reflections on the aforementioned topics came from a further, albeit limited, excavation campaign carried out in 2013, which unearthed a section of a bank deposit that could be fully correlated with what was documented in the first excavation campaign. The new data have prompted a discussion on depositional setting and have allowed for a better understanding of the use and origins of the raw materials used. The objective of this work, based on the previous database, is to encourage a comprehensive study of the lithic assemblage and to correlate it with updated data on stratigraphy, possible more precise dating, and necessary investigations on faunal and floral assemblages.

Research paper thumbnail of The Casal de' Pazzi Museum and the ancient "roots" of a territory: how to be included by being inclusive

Journal of Mediterranean Earth Sciences 15 (2023),, 2023

For a place often perceived as incomplete and disconnected from its territory, the opening of the... more For a place often perceived as incomplete and disconnected from its territory, the opening of the Casal de' Pazzi Museum to the public-eight years ago-was crucial in reversing the perception that residents had developed over years of waiting. A historic relationship with the school, involving the local community in turn, has been fundamental in progressively promoting the Museum beyond the borders of the eastern outskirts of Rome. Through an empathetic and focused approach, using narrative, multimedia, and sensory supports, schools of all levels regularly rely on visits and numerous workshops and initiatives aimed at understanding the earliest prehistory and its related themes. The adult audience is engaged through traditional visits, themed conferences, book presentations, and other interactive and multidisciplinary events. Inclusivity has always been one of the Museum's top priorities. Categories of people often on the "margins" or at the "periphery" of society, such as immigrants, prisoners, as well as individuals with temporary or permanent disabilities of physical, sensory, or cognitive nature, have found a welcoming place of active participation in the Museum, enriching it considerably in turn. The use of the web and social media platforms has also gained increasing importance for the Museum, especially following the pandemic. This powerful medium is employed to experiment with different modes, styles, and languages in order to reach and interact with increasingly larger audiences. The integration of the Museum within its territory, which continues to inspire initiatives and proposals-including the expansion of museum spaces-by local citizens and institutions, and the constantly widening network with other national and international institutions, aims to further strengthen the role of the Museum as a promoter and catalyst for scientific and cultural activities.

Research paper thumbnail of So far, so close. Prehistoric studies and digital technologies in a changing environment

Journal of Mediterranean Earth Sciences, 15., 2023

The relationship of prehistoric science with digital technologies and methods seems to be more co... more The relationship of prehistoric science with digital technologies and methods seems to be more complex than it has been for other branches of archaeology. Analyzing three Italian case studies (the 1985 exhibition "Homo, viaggio alle origini della storia", the Casal de' Pazzi Museum, and the Palaeolithic Museum of "La Pineta"), the authors trace a reflection on the way the Western culture dealt with the representation of human most ancient past and try to look forward at possible future evolution and applications of this field of study.

Research paper thumbnail of Casal de’ Pazzi (Roma, RM)

Altamura F., Gioia P., 2020. Casal de’ Pazzi (Roma, RM), in Notiziario di Preistoria e Protostori... more Altamura F., Gioia P., 2020. Casal de’ Pazzi (Roma, RM), in Notiziario di Preistoria e Protostoria, 7.1, pp. 15-17.

Research paper thumbnail of Cogito Ergo Agenda Actionis Sum. Philosophical (And Other) Transactions on the Grotta Del Cavallo, the Science of Archeology, and the Ethics of Publication

DESCRIPTION Response of the authors of the PLoS ONE paper "Analysis of Site Formation and As... more DESCRIPTION Response of the authors of the PLoS ONE paper "Analysis of Site Formation and Assemblage Integrity Does Not Support Attribution of the Uluzzian to Modern Humans at Grotta del Cavallo" to a criticque posted July 10, 2015 in www.paleochron.org

Research paper thumbnail of Back into Pleistocene waters

CAA 2012, 2011

The faster and faster development of technological tools and methodology in the domain of virtual... more The faster and faster development of technological tools and methodology in the domain of virtual archaeology raises new fundamental challenges such as, on the one hand, the need of new, original and fully immersive applications, on the other, of more effective ...

Research paper thumbnail of Il Museo Va in Periferia La Musealizzazione Del Sito DI Rebibbia Casal De Pazzi Tra Orgoglio e Pregiudizio

Gangemi, 2015

IL MUSEO VA IN PERIFERIA. LA MUSEALIZZAZIONE DEL SITO DI REBIBBIA-CASAL DE’ PAZZI: TRA ORGOGLIO E... more IL MUSEO VA IN PERIFERIA. LA MUSEALIZZAZIONE DEL SITO DI REBIBBIA-CASAL DE’ PAZZI: TRA ORGOGLIO E PREGIUDIZIO In una piccola città solitamente un Museo è motivo di orgoglio, un luogo dove la storia cittadina si ricuce con il presente. In una grande città storica, che conserva imponenti resti del passato, ci sono alcuni luoghi simbolo, che assumono il valore di un “marchio”, qualcosa che crea l’immagine della città al di fuori di essa. Questi luoghi però non sempre sono sentiti come “propri” da chi la città la vive. In tali contesti urbani l’attenzione viene posta essenzialmente sui centri storici e l’immenso patrimonio, che pure caratterizza le aree suburbane, i monumenti di cui sono ricche, sono spesso destinati a diventare spazi separati, solo conservati, ma quasi mai valorizzati. Talvolta però la presenza di spazi non abbandonati ma musealizzati e vivi, può costituire un punto di riferimento culturale capace di ricostruire il senso di appartenenza e di orgoglio nei cittadini che vivono in questi quartieri. Il caso del Museo di Casal de’ Pazzi, costruito intorno ad un sito pleistocenico, nel quartiere periferico di Rebibbia a Roma, costituisce un esempio, ancora in fieri, di tale percorso museologico. THE MUSEUM GOES ON THE OUTSKIRTS. THE MUSEALIZATION OF REBIBBIA-CASAL DE' PAZZI SITE: BETWEEN PRIDE AND PREJUDICE In a small town a museum is usually a source of pride, a place where the city's history is sews with the present. But in a great historical city, which preserves impressive remains of the past, there are some landmarks, taking the value of a "brand", something that creates the image of the city outside of it. However these places are not always felt as "own" by those who live in the city. In these urban contexts, emphasis is given mainly to the Historical Centres and the immense heritage, which also characterizes the suburban areas, the monuments of which they are rich, are often destined to become separated spaces, preserved only, but almost never enhanced. Sometimes, however, the presence of not neglected spaces, converted into living museums, can be a cultural landmark able of rebuilding a sense of belonging and of pride in the people who live in these neighborhoods. The case of the of Casal de 'Pazzi Museum, built around a Pleistocene site at Rebibbia district in Rome, can be an example, still in progress, of such museological process.

Research paper thumbnail of Archaeological investigations in the Torre Spaccata valley (Rome): human interaction with the recent activity of the Albano Maar

The Colli Albani Volcano

The Torre Spaccata valley, situated in the southeastern suburbs of Rome, was investigated between... more The Torre Spaccata valley, situated in the southeastern suburbs of Rome, was investigated between 1997 and 1998 and again in 2006. It lies about 15 km from the Colli Albani volcanic complex, the recent evolution of which incorporates deposition of the volcanic-sedimentary sequence of the Tavolato Formation (including the Albano lahar deposits). During the excavations, a limited strip of lahar was uncovered and dated archaeologically to the fourth century BCE. Other main features include several intercrossing channels with a sandy-pebbly fill, evidence of intermittent hydrological activity. In this area there is evidence of a prolonged interaction through time between human activity and the valley's varying environments. The prehistoric evidence (third to second millennium BCE) is well documented in a concentration of sites on the eastern outskirts of Rome. The prehistoric evidence (third to second millennium BCE) has a good context in the concentration of sites in the eastern outskirts of Rome. Other reliable traces date to the fourth to third century BCE, soon after local lahar deposition. During the Late Republican and Imperial period, the hilltops were occupied by a dense system of villae. Later remains provide evidence for agricultural use of the valley floor during the Middle Ages

Research paper thumbnail of The Casal de Pazzi Museum: a Pleistocene deposit in the suburbs of the imperial city

The Casal de’ Pazzi Museum was built, starting from the 90s, on a Pleistocene deposit, dating to ... more The Casal de’ Pazzi Museum was built, starting from the 90s, on a Pleistocene deposit, dating to about 200.000 years ago. At the time the site was very different from now as evidenced by the finding of a Neanderthal skull fragment and the fossil remains of Elephas (Palaeoloxodon) antiquus, auroch, hippo, deer, etc. Since its birth, the Museum followed a strong comunicative strategy. In addition to the traditional forms of exhibition, visual and/or interactive communication tools were preferred, with the aim to keep visitor attention. Its achievement is also due to the role played in upgrading an urban peripheral neighborhood through a network of relationships with the territorial, social and cultural background.

Research paper thumbnail of Characterisation of ancient Roman wall‐painting fragments using non‐destructive IBA and MA‐XRF techniques

Research paper thumbnail of Advanced methods for the analysis of Roman wall paintings: elemental and molecular detection by means of synchrotron FT-IR and SEM micro-imaging spectroscopy

Rendiconti Lincei. Scienze Fisiche e Naturali, 2020

The reconstruction of Roman decorative apparatus from delocalized fragments is an arduous challen... more The reconstruction of Roman decorative apparatus from delocalized fragments is an arduous challenge for the archaeologists. An archaeometric approach may integrate the archaeological analyses, based on the stylistic observations, improving the ability to merge adjacent fragments, especially in the absence of distinctive ornamental elements. In this work, the capacity of reflection FT-IR spectroscopy combined with chemometric tools to identify groups of fragments that have similar chemical composition of the pictorial layers is tested. Synchrotron radiation-based Fourier transform infrared (SR-FTIR) microspectroscopy coupled with scanning electron microscopy (SEM) and energy-dispersive X-ray micro-analysis (EDX) performed on cross section were used to enhance the performance of conventional FT-IR technique and to localize micrometric-size compounds. The chemometric approach proposed in this work turns out to be a powerful way to discriminate pictorial layers with similar chemical composition, by the identification of different compounds. The use of SR source has permitted to improve the lateral resolution and to discriminate neighboring micro-compounds, such as quartz and cuprorivaite in Egyptian blue pigments.

Research paper thumbnail of The everyday-life in neanderthal times: a full-immersive Pleistocene reconstruction for the Casal De' Pazzi Museum (Rome)

Virtual Archaeology Review, 2012

El Museo de Casal De' Pazzi (Roma) se construyó hace unos diez años en un terreno pleistocénico, ... more El Museo de Casal De' Pazzi (Roma) se construyó hace unos diez años en un terreno pleistocénico, en el que hace aproximadamente 200.000 años se encontraba el antiguo cauce del río Aniene. Desde su apertura, el Museo se ha caracterizado por un fuerte enfoque narrativo y comunicativo. El proyecto digital realizado por el CNR italiano (Instituto de las Tecnologías aplicadas a Bienes Culturales) incluye tres aplicaciones: una simulación de las inundaciones, que muestra como se anegó del antiguo lecho del río; una película de animación por ordenador, en la que se presenta al público cómo era el antiguo hombre de Neanderthal y la vida de los elefantes antiguos, y un juego educativo, que fomenta el aprendizaje de los niños, el Plei-sto-station, implementado mediante un sistema dinámico con pantalla de interacción táctil.

Research paper thumbnail of MUSSI M., GIOIA P., NEGRINO F. 2006. Ten small sites: the diversity of the Italian Aurignacian. In: O. Bar-Yosef, J. Zilhão (eds.) Towards a Definition of the Aurignacian. Trabalhos de Arqueologia 45, Lisboa, American School of Prehistoric Research/Instituto Português de Arqueologia, pp. 189-209....

Research paper thumbnail of Distribution in space and time and analysis of preservation factors of Pleistocene deposits in the Roman area

Research paper thumbnail of Analysis of Site Formation and Assemblage Integrity Does Not Support Attribution of the Uluzzian to Modern Humans at Grotta del Cavallo

PloS one, 2015

Based on the morphology of two deciduous molars and radiocarbon ages from layers D and E of the G... more Based on the morphology of two deciduous molars and radiocarbon ages from layers D and E of the Grotta del Cavallo (Lecce, Italy), assigned to the Uluzzian, it has been proposed that modern humans were the makers of this Early Upper Paleolithic culture and that this finding considerably weakens the case for an independent emergence of symbolism among western European Neandertals. Reappraisal of the new dating evidence, of the finds curated in the Taranto Antiquities depot, and of coeval publications detailing the site's 1963-66 excavations shows that (a) Protoaurignacian, Aurignacian and Early Epigravettian lithics exist in the assemblages from layers D and E, (b) even though it contains both inherited and intrusive items, the formation of layer D began during Protoaurignacian times, and (c) the composition of the extant Cavallo assemblages is influenced in a non-negligible manner by the post-hoc assignment of items to stratigraphic units distinct from that of original discovery...

Research paper thumbnail of Studying Proboscideans: knowledge, problems, and perspectives

Quaternary International, 2005

Research paper thumbnail of Torrespaccata

Research paper thumbnail of GEP

La storia della città antica, attestata attraverso i resti monumentali di età classica, è ancora ... more La storia della città antica, attestata attraverso i resti monumentali di età classica, è ancora oggi il più grande elemento di interesse per qualsiasi visitatore che si rechi a Roma Roma preistorica Anche se al pensiero di un'epoca lontana centinaia di migliaia di anni fa, può sembrare di essere risucchiati in un passato lontanissimo, in realtà il Pleistocene è un'epoca geologica molto vicina a noi, in quanto precede la nostra epoca (Olocene), ed è una parte piccolissima della scala del tempo e della vita sul nostro pianeta.

Research paper thumbnail of 2013_Archeologia e territorio

Visione "scientifico-oggettiva" Brückner, 1898: "Il paesaggio, oltre che una sintesi, è un progra... more Visione "scientifico-oggettiva" Brückner, 1898: "Il paesaggio, oltre che una sintesi, è un programma." Enciclopedia Sovietica, 1939: " Il paesaggio è una porzione naturalmente delimitata della superficie terrestre, le cui componenti naturali formano un insieme di interrelazioni e interdipendenze". Szava-Kovats, 1960: "Tutto ciò che v'è sull'involucro terrestre, tutto, nella sua esistenza e interferenza, costituisce il paesaggio". Sestini, 1963: "Il paesaggio è la complessa combinazione di oggetti e fenomeni legati fra loro da mutui rapporti funzionali, sì da costituire una unità organica".

Research paper thumbnail of 2013_ Patrizia Gioia (Sapienza Università di Roma) La Valorizzazione del Patrimonio Culturale: “ Un patto tra i cittadini e il proprio territorio”,

E' una verità o un errore di comunicazione? Gli scavi sono spesso luoghi chiusi ed interdetti con... more E' una verità o un errore di comunicazione? Gli scavi sono spesso luoghi chiusi ed interdetti contornati di bandoni Quasi sempre non si hanno notizie tranne la scritta "scavi archeologici", che spesso durano anni creando disagio e niente altro Quando gli scavi si concludono o svaniscono nel nulla oppure restano luoghi ugualmente inaccessibili ed incomprensibili, di nuovo recintati e spesso abbandonati al degrado.

Research paper thumbnail of Patrizia Gioia:  The Pleistocene Museum of Casal de’ Pazzi:  a Palaeolithic site in a metropolis

Here you can see, on the left, Italy during a very warm period and, on the right, during the last... more Here you can see, on the left, Italy during a very warm period and, on the right, during the last glaciation. ACTIONS 49 Communication systems

Research paper thumbnail of Grandi Elefanti alla riscossa (by Federico Gurgone). "Il Manifesto", 8 marzo 2013

Un lungo articolo che evidenzia i contenuti di un Museo in costruzione: il Museo di Casal de' Paz... more Un lungo articolo che evidenzia i contenuti di un Museo in costruzione: il Museo di Casal de' Pazzi (Roma). Un deposito pleistocenico ricco di antiche faune e industria litica, che sarà aperto al pubblico nel prossimo autunno.

An extensive article that highlights the contents of a museum under construction: the Museum of Casal de 'Pazzi (Rome). A Pleistocene deposit, rich in ancient fauna and lithic industry, which will be open to the public in the autumn.

Research paper thumbnail of Il Museo di Casal de’ Pazzi (Roma): conservare, valorizzare, comunicare un sito pleistocenico nella città dell’Impero

Intervento presentato al Workshop “Pensare, costruire e gestire un museo”, organizzato dall'Unive... more Intervento presentato al Workshop “Pensare, costruire e gestire un museo”, organizzato dall'Università degli studi di Ferrara (Dipartimento di Studi Umanistici),
Venerdì 28 febbraio 2014
Palazzo Turchi di Bagno, Aula Magna,
Corso Ercole I° d’Este,32, Ferrara

Power Point presentation at the Workshop “Pensare, costruire e gestire un museo”, organized by “Università degli studi di Ferrara” (Dipartimento di Studi Umanistici),
Friday, February 28, 2014

Research paper thumbnail of Il Parco di Centocelle (Roma): la sua storia vista dagli archeologi

Parco di Centocelle: La sua storia vista dagli archeologi «Mo' s'ariscava ar Campidojo; e, amico,... more Parco di Centocelle: La sua storia vista dagli archeologi «Mo' s'ariscava ar Campidojo; e, amico, già so' du' vorte o tre che cianno provo. Ma io, pe' parte mia, poco me movo, perch'io nun so più io quanno fatico. E lo sapete voi cosa ve dico de tutti 'sti frantumi ch'hanno trovo? Che manneno a fa' fotte er monno novo, pe' le cojonerie del monno antico! Ve pare un ber procede da cristiani d'empì de 'ste pietracce ogni cantone? Perché addosso ce piscino li cani? Inzomma, er Zanto-Padre è un gran cojone a da' retta a 'sti arcoggioli romani ch'arinegheno Cristo pe' Nerone». (Giuseppe Gioacchino Belli) E' molto difficile far "vivere" e non sopravvivere un'area archeologica CENTOCELLE Agli inizi del secolo scorso un evento, decisamente casuale, determinò il destino futuro di quest'area. Nel 1909 infatti, ormai più di un secolo fa, agli albori della storia dell'aviazione italiana, il Club Aviatori di Roma in occasione dell'arrivo a Roma di Wilbur Wright, decise di prendere in affitto un'area idonea dimostrazioni aviatorie, scegliendo il cosiddetto "Pratone di Centocelle", area allora di aperta campagna. Torre di Centocelle Collinetta dei ruderi 1923 -DEMOLIZIONI PER LA COSTRUZIONE DELL'AEROPORTO Per la costruzione dell"aeroporto i ruderi vengono rasi al suolo Inizi anni '60 -Lo storico aeroporto di Centocelle, il primo di Italia, sorto sul luogo del volo di Wright, viene dismesso poiché ormai all"interno del tessuto urbano. Una vasta area viene ceduta dallo Stato al Comune di Roma. L"aeroporto di Ciampino prende il suo posto. 1965 -Il Piano Regolatore del "65 prevede quindi, in quest"area, la realizzazione del cuore del Sistema direzionale Orientale. Progetto urbanistico che investe un'ampia area del settore Est del suburbio romano, prevedendo la costruzione di un nuovo polo direzionale alternativo a quello del Centro Storico. Le aree del Sistema Direzionale Orientale sono state suddivise in 4 comparti istema Direzionale Orientale (S.D.O.) Pietralata Tiburtino Casilino Centocelle ANNI '60: IL SISTEMA DIREZIONALE ORIENTALE

Research paper thumbnail of GIORNATA EUROPEA  DEL PATRIMONIO 2014- Conferenza: Storia di un area archeologica “in” periferia

Nel Corso della Conferenza, tenuta sabato 20 settembre 2014, presso l'aula magna dell'Istituto Co... more Nel Corso della Conferenza, tenuta sabato 20 settembre 2014, presso l'aula magna dell'Istituto Comprensivo di Via Casal Bianco, si è parlato della storia della importante area archeologica di Settecamini (Roma), ripercorrendone la storia recente, dalle scoperte degli anni '80, alle proposte di valorizzazione e fruizione.

During the Conference, which took place Saturday, September 20, 2014, at the Aula Magna of the Istituto Comprensivo di Via Casal Bianco, we talked about the history of the significant archaeological site of Settecamini (Rome), tracing its recent history, from the discoveries of the years 80s up the proposals for promotion and fruition.

Research paper thumbnail of The Casal de Pazzi Museum: a Pleistocene deposit in the suburbs of the imperial city

Name: Patrizia Gioia Affiliation: Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali (Rome), “Sapienza” ... more Name: Patrizia Gioia
Affiliation: Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali (Rome), “Sapienza” University of Rome

Title: The Casal de Pazzi Museum: a Pleistocene deposit in the suburbs of the imperial city

Introduction
The site of Casal de' Pazzi was discovered in 1981 during the urbanization works at Rebibbia, a district north-east of of Rome, now densely inhabited. The finding of a fossil tusk of elephant gave the start to the archaeological investigation in an area of 1200 sq.m. Sands and gravels had filled a stretch of an ancient riverbed dug in the "Tufo Lionato", a volcanic rock dated about 366,000 years ago. In the deposit were discovered more than 2.000 Pleistocene faunal remains. The human presence is testified by a fragment of skull and by over 1.500 lithics. The site, dating to about 200,000 years ago, is the last witness of a series of Pleistocene deposits that punctuated the lower Aniene valley, now destroyed by the spread of the city.
The significance of findings goaded the protection and the promotion of the site, and the partnership among many institutions has made possible the realization of the current museum.

Materials and Methods
Many actions are followed to carry out a full protection of the site. A structure, specially designed, was built round about the preserved area and the deposit was restored.
Museological and museographic actions followed, based on textual, verbal, symbolic and technological communication. Thus, in addition to the traditional forms of exhibition, more direct communication tools were preferred, like those of visual and/or interactive type. The aim was to make the visitor interact with information and also to keep his/her attention alive.

Results
The outside visibility of museum is provided by two large panels with artistic reconstructions of the Pleistocene environment. Then the visitors come into a large outdoor space with a thematic garden exemplifying part of the Pleistocene flora. Here spaces equipped for hands-on labs was also created.
The itinerary includes a view of the deposit, naturally lit, from a footbridge. Then the exhibit hall is transformed in a dark room to project multimedia products that “tell” us the Pleistocene life.
After this emotional “full immersion”, in a covered outdoor space, some panels "tell" the evolution of the landscape and life in the Roman countryside during the last 3.000.000 years.
In the exhibition hall two large windows overlooks the site, and a few showcases show some of the finds, explained also by reconstruction drawings. There is also a "Pleistostation", by which the visitors can use questionnaires, video games, movies and hypertext.

Conclusions
The narrative approach supported by advanced technologies seems to be particularly meaningful for a museum referred to the ancient prehistory, whose ability to tell its own story is low and where the communication is highly challenging.
The ease of understanding of the complex topics that the Museum offers, has resulted in a significant presence of public, and led to the establishment a network of relationships with the territorial, social and cultural background. Many ongoing activities are designed and planned inside the framework of the close relationships established with the urban study and research centers, mostly the neighboring ones. Thus the museum has set up contacts with the nearby Rebibbia jail, local and city environmental associations, primary school pupils and large groups of university students who carry out their internships there.

Research paper thumbnail of Visita guidata parco centocelle

Visita guidata Parco di Centocelle

Research paper thumbnail of Area Archeologica di Settecamini: brevi notizie

ELENCO SITI STORICI ARCHEOLOGICI : 86 > Villa romana 87 > Casale Forno 92 > Torre di Ponticello 9... more ELENCO SITI STORICI ARCHEOLOGICI : 86 > Villa romana 87 > Casale Forno 92 > Torre di Ponticello 93 > Villa romana 94 > Villa romana 95 > Chiesetta settecentesca di Settecamini 96 > Area archeologica sulla Tiburtina antica 97 > Mausoleo 98 > Sepolcri 101 > Villa romana 102 > Casale Pisciarelli 103 > Villa romana -necropolisantuario insediamento arcaico 104 > Complesso termale -ninfeo 105 > Villa antica -sepolcri taberna 106 > Cisterna 107 > Colombario 108 > Sepolcri taberna 111 > Strutture antiche 112 > Fontanile 113 > Villa romana 114 > Sepolcri A > Tiburtina antica La via tiburtina antica L'antica Via Tiburtina era uno dei più importanti assi viari antichi e collegava Roma all'Adriatico. Originariamente, però, la strada collegava Roma a Tibur (Tivoli). Oltre Tibur, il nome cambiava in Valeria; infatti alla fine del IV e i primi anni del III secolo a.C., un magistrato della gens Valeria prolungò il percorso della strada fino al territorio dei Marsi; per questo venne poi chiamata Via Tiburtina Valeria. La sistemazione della via Tiburtina Valeria segna la penetrazione di Roma nelle regioni interne dell'Appennino. In seguito, la via fu ulteriormente prolungata prima da Cerfennia alla piana di Sulmona con Corfinium, poi a Teate Marrucinorum (Chieti) ed Ostia Aterni (Pescara), raggiungendo così, da Roma all'Adriatico, 125 miglia, pari a km 185. L'ultimo prolungamento, da Corfinio all'Adriatico, avvenne in epoca claudia, per cui prese infine il nome di Claudia Valeria.

Research paper thumbnail of 2006 - P. Gioia, L’Archeologia, in Il Parco di Centocelle, verde. Sport e Archeologia, Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Ambientali e Agricole.

Research paper thumbnail of C.M. Coletti - VILLA DELLA PISCINA: LA VILLA REPUBBLICANA ED IL SUO FUNDUS, in P. Gioia, R. Volpe (eds) "Centocelle I", Roma SDO le indagini archeologiche, Roma 2004

vo è stato programmato con l'obiettivo di definire sul terreno l'ingombro del complesso e di sagg... more vo è stato programmato con l'obiettivo di definire sul terreno l'ingombro del complesso e di saggiare il potenziale stratigrafico e architettonico del sito, configurandosi pertanto come indagine preliminare. In accordo con tale obiettivo, gli interventi sono stati limitati sia in estensione che in profondità, rimandando a ricerche future la raccolta completa dei dati conservati. L'area interessata dalla villa (corrispondente a 25.000 mq circa secondo le osservazioni effettuate nel 1930) poteva essere esplorata per un'ampiezza massima di circa 17.700 mq, dato che l'estremità meridionale cade nel terreno di proprietà del demanio militare, mentre la zona corrispondente all'estremità settentrionale era occupata dal Campo Casilino 700. Poiché i resti risultano rasati ad una quota pressoché costante, è stato possibile utilizzare mezzi meccanici per la rimozione dello strato superficiale, e procedere di conseguenza ad un'indagine estensiva aprendo sei settori di scavo, la cui superficie complessiva (7000 mq) corrisponde al 40% circa dell'area esplorabile (Aree 1, 1000, 2000, 3000, 4000, 5000) (figg. 3 e 4). All'interno di ciascun settore sono state analizzate le caratteristiche di tutti i resti

Research paper thumbnail of Coletti C.M. LA VILLA DELLE TERME: L’IMPIANTO TERMALE in Centocelle II (R. Volpe ed.)

203 I grandi complessi di età imperiale e le loro trasformazioni già rinvenute dalla S.A.R. L'edi... more 203 I grandi complessi di età imperiale e le loro trasformazioni già rinvenute dalla S.A.R. L'edificio è stato intercettato da due trincee effettuate sulla parte sommitale dell'area, portando in luce parte degli ambienti XII/XIII e XVI e i muri curvilinei degli ambienti X/XV e III 12 . Considerando che le esplorazioni degli anni '80 si erano arrestate al livello del primo strato archeologico, nel marzo del 1999 si è deciso di procedere a uno scavo più approfondito per acquisire dati ulteriori sulle caratteristiche dell'impianto e sul suo stato di conservazione, anche ai fini di una futura messa in valore 13 . A tale scopo, le estremità orientali delle trincee 486 e 507 sono state unificate, ottenendo un'area di scavo di m 37 × 13.50. I resti messi in luce sono relativi al nucleo centrale dell'edificio (ambienti V-VII, X-XVI, XIX) e corrispondono a circa due terzi del complesso scoperto negli anni Ottanta del Novecento. La rimozione dell'interro moderno, alto tra m 1.60 e m 2, è stata effettuata con un mezzo meccanico scoprendo le creste dei muri e un deposito di colore grigiastro che interessava tutta l'area, intaccato da alcuni approfondimenti moderni in corrispondenza degli ambienti VI, XV e nel vestibolo ad Est dell'ambiente XIV. Questo deposito di epoca moderna, integralmente asportato, copriva una serie di strati che colmavano gli ambienti, ricchi di materiali edilizi provenienti dalla spoliazione dell'edificio. All'interno di ciascun ambiente si è proceduto all'asportazione dei depositi più recenti, generalmente poco profondi, mentre i depositi più antichi sono stati scavati soltanto in parte, aprendo alcuni sondaggi di estensione limitata per combinare al meglio l'esigenza di limitare la durata dell'intervento con l'obiettivo di recuperare il maggiore numero possibile di dati sulle caratteristiche dell'impianto termale. Si precisa che gli ambienti VI e XVI sono stati esplorati per metà della loro ampiezza, perché cadono in parte oltre il limite di scavo, ma nell'ambiente XVI è stato ovunque asportato l'interro moderno, mettendo in luce i quattro muri perimetrali. Gli interri che colmavano l'ambiente VII non sono stati scavati. Ad Ovest dell'impianto termale l'interro moderno copriva direttamente un affioramento del banco di tufo, alla quota di m 51.16 s.l.m. Su questo lato, nel perimetro dell'area di scavo sono chiaramente riconoscibili nel tufo i resti di un tracciato stradale orientato NordEst-SudOvest, situato alla distanza di m 3 dalle terme, alcune trincee di coltivazione riferibili alla fase repubblicana della villa e un profondo fossato di epoca incerta che taglia la strada e parte delle strutture 14 . Sul lato orientale lo scavo ha raggiunto la quota di m 49.98 s.l.m. senza individuare il piano di calpestio antico, mettendo in luce il margine di una cava di pozzolana a cielo aperto, che in parte ha intaccato le murature 15 .

Research paper thumbnail of Pacetti F. L’AREA DELLA VILLA DELLE TERME E IL SUO FUNDUS, in Centocelle II (Volpe R. ed)

Research paper thumbnail of I. Baroni, S. Festuccia, E. D’Angelo, C. Persiani, E. Remotti 2008. Le presenze  preistoriche nell’area sud-est di Torre Spaccata (Fosso del Pratone), in P. Gioia (ed.) Torre Spaccata. Roma SDO le indagini archeologiche, Rubbettino.

Comprende 2 orizzonti: -humus -fase alluvionale con depositi dallo spessore medio di 35-40 cm di ... more Comprende 2 orizzonti: -humus -fase alluvionale con depositi dallo spessore medio di 35-40 cm di varia granulometria, da limi argillosi fino a sabbioso-ghiaiosi US 301

Research paper thumbnail of S. Festuccia, E. Remotti 2008. La struttura della trincea 135, in P. Gioia (ed.) Torre Spaccata. Roma SDO le indagini archeologiche, Rubbettino.

Durante le indagini effettuate, tra il maggio ed il luglio 1997, nell'area a Nord-Ovest dell'attu... more Durante le indagini effettuate, tra il maggio ed il luglio 1997, nell'area a Nord-Ovest dell'attuale Fosso di Torre Spaccata, è stata eseguita la trincea 135, orientata NordEst-SudOvest 1 . Sotto circa cm 15 di interro 2 , è stata evidenziata una struttura tagliata direttamente nel banco di Pozzolane Superiori grigio-rosate (Tufo di Villa Senni). La struttura, orientata Est/Ovest, presentava una pianta circolare leggermente schiacciata, con una breve appendice subrettangolare sul lato SudOvest 3 . Al momento dello scavo si presentava completamente a cielo aperto, ma l'impianto planimetrico ed i dati di scavo permettono di ipotizzare che originariamente fosse, almeno in parte, ipogeica ( . L'accesso era costituito da un breve "invito" largo al suo imbocco cm 76 (min. cm 46), con fondo inclinato verso NordEst e profondità max. di cm 50. Le pareti dell'ambiente principale 4 avevano un diverso andamento: quella settentrionale pressoché verticale, per una profondità di circa m 1,00 dal bordo superiore, quella meri-LA STRUTTURA DELLA TRINCEA 135 1 La trincea fa parte del Gruppo 4, cfr. p. 86. 2 US 1: humus, materiale edilizio moderno e pozzolane sciolte di riporto. La US 2 costituisce il taglio della struttura. 3 Dimensioni: asse maggiore cm 306, asse minore cm 200. 4 Dimensioni cm 190 × 200.

Research paper thumbnail of P. Armellin 2004, Via Labicana, in P. Gioia, R. Volpe (eds) Centocelle I. Roma SDO, le indagini archeologiche, Rubettino editore.

Research paper thumbnail of Loreti Erma

Research paper thumbnail of Call for Papers:  40 YEARS OF CASAL DE’ PAZZI

THE SITE WITHIN THE PLEISTOCENE ARCHAEO-PALAEONTOLOGICAL FRAMEWORK BETWEEN 400.000 AND 40.000 BP ... more THE SITE WITHIN THE PLEISTOCENE
ARCHAEO-PALAEONTOLOGICAL
FRAMEWORK
BETWEEN 400.000 AND 40.000 BP
Current knowledge and new research perspectives