Mattia Sanna Montanelli | Università degli Studi di Cagliari (original) (raw)
Papers by Mattia Sanna Montanelli
Atti del V Ciclo di Studi Medievali (Firenze, 3-4 Giugno 2019) a cura del Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino 'NUME', pp. 17-22., 2019
Benché gli studi antichistici abbiano già da tempo messo in rilievo il riconoscimento di un gener... more Benché gli studi antichistici abbiano già da tempo messo in rilievo il riconoscimento di un generalizzato incameramento di giacimenti minerari e beni terrieri del Sulcis iglesiente all’interno delle disponibilità della
domus Augusta, descrivendo una geografia della proprietà pubblica in apparenza coerente con quella di analoghi distretti minerari europei (dotati di limes, gerarchie amministrative codificate, regolamenti interni, monetazioni straordinarie), sono diversi gli interrogativi rimasti in sospeso intorno alla ricostruzione del paesaggio minerario preindustriale per quanto riguarda le fasi di età pre-pisana. Infatti, sporadica ed indiziaria per le fasi successive al crollo dell'impero romano, perduta quasi completamente nel periodo compreso tra VIII e la prima metà del XIII secolo, la ricomparsa dell'intrapresa mineraria in questi stessi territori è segnalata in modo eclatante dalla fondazione di Villa Ecclesiae (mod. Iglesias), che in età pisana diventerà il centro di amministrazione delle miniere di un comprensorio detto Argentaria di Villa di Chiesa, sul quale vigevano le norme contenute nel Breve di Villa di Chiesa. Il contributo, tenendo insieme fonti storiche, archeologiche e letterarie, si propone di riverificare e fare il punto sullo stato degli studi sul paesaggio minerario medievale del sud-ovest sardo, avanzando alcuni possibili percorsi di ricerca tesi a
problematizzare il periodo di formazione del distretto minerario di età pisana.
“Know the sea to live the sea – Conoscere il mare per vivere il mare”. Atti del Convegno (Cagliari – Cittadella dei Musei, Aula Coroneo, 7-9 marzo 2019) a cura di Rossana Martorelli, 2019
L’oggetto di questo lavoro è la c.d. Convenzione di Faro (Convenzione quadro del Consiglio d’Eur... more L’oggetto di questo lavoro è la c.d. Convenzione di Faro (Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società) con particolare riguardo alle innovazioni sociali che questa potrebbe produrre sulle comunità locali. Riassumendo il dibattito sul tema, che coinvolge una vasta comunità di studiosi che hanno a che fare col patrimonio culturale, il proposito è quello di mettere a fuoco alcuni casi di studio pratici, condotti nel quartiere di Marina di Cagliari.
Parole chiave: Convenzione di Faro, Cagliari, Patrimonio Culturale
The object of this paper is the so called “Faro Convention” (“framework Convention on the Value of Cultural Heritage for Society of the Council of Europe”) with particular regard to the possible social innovations that it could produce on local communities. Summarizing the debate that involves a large and interdisciplinary community of scholars that deals with cultural heritage, this work is aimed to focus on some practical case studies sited on the complex Marina neighborhood in Cagliari.
Key words: Faro Convention, Cagliari, Cultural Heritage
ANTONIO TARAMELLI E L'ARCHEOLOGIA DELLA SARDEGNA ANTONIO TARAMELLI E L’ARCHEOLOGIA DELLA SARDEGNA [ Atti delle giornate di studio ] Abbasanta 17-18 maggio 2019 a cura di: Massimo Casagrande - Maura Picciau - Gianfranca Salis, 2020
Il contributo propone un’analisi sul Taramelli “archeologo pubblico”, prendendo in esame alcuni c... more Il contributo propone un’analisi sul Taramelli “archeologo pubblico”, prendendo in esame alcuni contesti comunicativi che hanno riguardato la sua attività professionale negli anni della sua permanenza in Sardegna (1902-1935). Distinguendo tra piani della conoscenza e quelli della comunicazione, l’intervento tende ad attraversare la produzione dello studioso, fo- calizzando l’attenzione sui suoi modi informativi, narrativi e propagandistici.
The paper proposes an analysis of the “public” activity of the Italian archaeologist Antonio Taramelli, during his professional stay in Sardinia (1902-1935). Distinguishing knowledge from communication, the work analyses the scientific production of the researcher, focusing on his in- formation, narrative and propaganda methods.
Atti III Convegno "Ricerca in Vetrina: Ricerca è democrazia. Il ruolo della ricerca scientifica per la costruzione di un futuro equo e sostenibile (Cagliari, 6-7 Dicembre 2018)"., 2018
Vetrina 3. Il passato e la sua eredità: Studi e ricerche che guardano al passato come risorsa da ... more Vetrina 3. Il passato e la sua eredità: Studi e ricerche che guardano al passato come risorsa da scoprire e ri-scoprire, condividere e utilizzare per tracciare un futuro consapevole
L’avvento delle nuove tecnologie digitali, determinanti nel far emergere
l’inespresso “fabbisogno di passato”, nel favorire l’accessibilità ai dati e la valorizzazione delle testimonianze del passato, ha messo allo scoperto la vulnerabilità della ricerca storico archeologica di fronte a fenomeni di polarizzazione dei pubblici, di personalizzazione, spettacolarizzazione e di estrema semplificazione del dibattito. A ciò, anche off-line, si aggiungono i rischi di manipolazione non controllata delle opinioni e nuove forme di esclusione sociale, derivanti dalle differenti possibilità di accesso alle tecnologie. In un
ambiente di apprendimento profondamente mutato, la formazione diventa strategica per lo stato di salute della democrazia, favorendo la diffusione di un pensiero libero e critico, anche attraverso la disseminazione delle componenti cognitive proprie del metodo scientifico. Prendendo in esame il problema dell’utilizzo del passato nell’età della disintermediazione, il contributo presenta alcuni percorsi di ricerca attualmente in corso che, orientando l’operatore storico-archeologico alla definizione di procedure riguardanti la qualità delle informazioni acquisite attraverso metodi partecipativi (crowdsourcing), sono tesi a garantire un futuro equo e sostenibile mediante un più facile e protetto accesso democratico alla costruzione del discorso storico-archeologico e delle c.d. “comunità d’eredità” (Convenzione di Faro, 2005).
This paper presents the preliminary outcomes of analysis conducted on preindustrial road network ... more This paper presents the preliminary outcomes of analysis conducted on preindustrial road network in the metalliferous district of Iglesiente (SW Sardinia-Italy), from whom emerges the evidence of several tracks that follow the development of rural settlements, from roman imperial period until the present. One of that paths assumes interest for the existence of a religious procession in honour of saint Nicolao that from 16th century, and for about two undred years, leads the believers from Iglesias until the rural church of san Nicolò near Enesta, a village abandoned in modern age, grown on a roman imperial settlement site.
In order to define an historical framework of those lands generally considered as theatre of fir... more In order to define an historical framework of those lands generally considered as theatre of first dramatic encounter between christians damnati ad metalla and roman province of Sardinia, the present paper proposes a comparative analysis between epigraphical documents relating to governance of praedia and metalla of Sulcis Iglesiente region, with information gathered by landscape archaeology. Presenting a new reconstruction of ancient mobility achieved by unpublished documents from local archives, the work leads to the confirmation of the hypothesis that recognizes in Grugua the roman statio of Metalla, administrative centre of Iglesiente mining disctrict.
Conference Presentations by Mattia Sanna Montanelli
I tradizionali moduli comunicativi dell’archeologia, connotati da una prassi discorsiva percepita... more I tradizionali moduli comunicativi dell’archeologia, connotati da una prassi discorsiva percepita spesso come autoreferenziale (quando non ‘iniziatica’), ha dato luogo anche in Sardegna ad una diffusa tendenza a distinguere tra una c.d. ‘archeologia ufficiale’ (intesa come generico contenitore di pratiche e soggetti istituzionalmente accreditati etc.) e un’archeologia, per così dire, ‘amatoriale’.
L’artificiosa distanza tra ‘due archeologie’, sempre meno ignorata da chi orbita nell’ambito della prima e avvertita principalmente da chi se ne sente estromesso, appare viepiù acuita laddove, in contesti di diffuso malcontento sociale, diviene facile strumento per chi cerca di coagulare consenso politico, talvolta facendo leva, come in Sardegna, su capziose retroproiezioni di un’identità di gruppo in mitiche età dell’oro, contro chi, ex cathedra, ne minaccerebbe l’affermazione nel presente. Nonostante pratiche di ‘ricucitura’ siano già da tempo in atto nell’ambito della c.d. ‘archeologia ufficiale’, specie attraverso un uso più consapevole dei social media, le esperienze partecipative volte a facilitare il dialogo sulle tematiche archeologiche appaiono ancora limitate. Il superamento della ricerca della ‘verità assoluta’, a favore di una ‘verità processuale’, passa necessariamente per quelle dinamiche di crowdsourcing che, attraverso regole di ingaggio e codici di comportamento preordinati, determinino la misura della data quality in entrata ma anche in uscita (open data), mostrandosi aperto alle legittime istanze delle comunità del presente.
Books by Mattia Sanna Montanelli
Il progetto «Conservazione e valorizzazione dei Monumenti Naturali di Pan di Zucchero e Faraglion... more Il progetto «Conservazione e valorizzazione dei Monumenti Naturali di Pan di Zucchero e Faraglioni di Masua e Canal Grande» da cui è tratta gran parte della pubblicazione è stato realizzato dal dott. ing. Giampietro Tronci e dalla dott.ssa arch. Stefania Casula.
La ricerca storica e d’archivio è stata curata dalla dott.ssa arch. Stefania Casula e dal dott. archeologo Mattia Sanna Montanelli.
Gli aspetti naturalistici sono stati curati dai dottori naturalisti Roberto Angius e Giovanna Orru.
Le parti relative all’arrampicata sportiva sono state curate dal perito tecnico industriale minerario Andrea Puddu.
Conferences by Mattia Sanna Montanelli
A Cossoine, il 24 Maggio 2019, dalle h. 10.00, nell'ambito del progetto
by NUME Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, Luca Salvatelli, Carlo Pùlisci, Roberto Del Monte, Paola Novara, Rita Mei, Sara Ragni, Sarah Procopio, Catarina M Tibúrcio, Mario Gaglione, Irma Kaplūnaitė, Rytis Jonaitis, Valerio Cappozzo, Giacomo Ponticelli, Abel de Lorenzo Rodríguez, Antonella Ventura, Michele Lacerenza, Davide Esposito, Elena R . Trunfio, Giulia Calabrò, Antonio Tagliente, Nicoletta Usai, Francesco Mameli, Mattia Sanna Montanelli, Michela Giuntoli, Massimo Siani, Carlo Maria Poggi, Filippo Ribani, Mario Loffredo, Chiara Ribolla, Eleonora Casarotti, Elena Catalano, Aurelia Maruggi, Joao Nisa, Andrea-Bianka Znorovszky, Lester Lonardo, Stefano Bernardinello, Federica Fiorini, Azzurra Rinaldi, Andrea D'Apruzzo, Marianna Cuomo, Arancia Boffa, Matteo Saracini, Giacomo Brotto, Giulia Lovison, Valerio Luca Floris, Italia Caradonna, Lorenzo Fragai, Beatrice Brancazi, Annalisa Colecchia, Massimiliano David, Stefano De Togni, Alessandro Melega, Enrico Pomo, and Chiara Baldestein
Call for... by Mattia Sanna Montanelli
CALL FOR PAPERS EAA 2024 Rome, 2024
This session seeks to delve into the multifaceted relationships between archaeologists and divers... more This session seeks to delve into the multifaceted relationships between archaeologists and diverse communities. In an era marked by growing interest in the democratization of archaeological knowledge, this session aims to critically examine the role of archaeology in meeting public demands and fostering collaborative partnerships. We would like this session to discuss the political implications of our work (memory, recognition, regional development, etc.), including understanding and mitigating the potential culture shock that may arise when working abroad, with non-academics, or with local populations (indigenous or not). Additionally, the session is welcoming presentations on innovative participatory approaches to archaeological research, including in particular those in the framework of 'citizen archaeology'. The public demand (and not just the sharing of knowledge with the public) will be addressed, as a potential future for our discipline, particularly since commercial/preventive archaeology activities could decline with possible measures linked to the ecological transition. Ultimately, this session aspires to contribute to the ongoing discourse on community and citizen archaeology, connecting theories, methods, and experiences and investigating operational protocols and social impacts. Our goal is to discuss the tangible impact of archaeology, a discipline that takes place in society, for society.
Deadline for paper submission: 08/02/2024
More information: https://www.e-a-a.org/eaa2024
Atti del V Ciclo di Studi Medievali (Firenze, 3-4 Giugno 2019) a cura del Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino 'NUME', pp. 17-22., 2019
Benché gli studi antichistici abbiano già da tempo messo in rilievo il riconoscimento di un gener... more Benché gli studi antichistici abbiano già da tempo messo in rilievo il riconoscimento di un generalizzato incameramento di giacimenti minerari e beni terrieri del Sulcis iglesiente all’interno delle disponibilità della
domus Augusta, descrivendo una geografia della proprietà pubblica in apparenza coerente con quella di analoghi distretti minerari europei (dotati di limes, gerarchie amministrative codificate, regolamenti interni, monetazioni straordinarie), sono diversi gli interrogativi rimasti in sospeso intorno alla ricostruzione del paesaggio minerario preindustriale per quanto riguarda le fasi di età pre-pisana. Infatti, sporadica ed indiziaria per le fasi successive al crollo dell'impero romano, perduta quasi completamente nel periodo compreso tra VIII e la prima metà del XIII secolo, la ricomparsa dell'intrapresa mineraria in questi stessi territori è segnalata in modo eclatante dalla fondazione di Villa Ecclesiae (mod. Iglesias), che in età pisana diventerà il centro di amministrazione delle miniere di un comprensorio detto Argentaria di Villa di Chiesa, sul quale vigevano le norme contenute nel Breve di Villa di Chiesa. Il contributo, tenendo insieme fonti storiche, archeologiche e letterarie, si propone di riverificare e fare il punto sullo stato degli studi sul paesaggio minerario medievale del sud-ovest sardo, avanzando alcuni possibili percorsi di ricerca tesi a
problematizzare il periodo di formazione del distretto minerario di età pisana.
“Know the sea to live the sea – Conoscere il mare per vivere il mare”. Atti del Convegno (Cagliari – Cittadella dei Musei, Aula Coroneo, 7-9 marzo 2019) a cura di Rossana Martorelli, 2019
L’oggetto di questo lavoro è la c.d. Convenzione di Faro (Convenzione quadro del Consiglio d’Eur... more L’oggetto di questo lavoro è la c.d. Convenzione di Faro (Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società) con particolare riguardo alle innovazioni sociali che questa potrebbe produrre sulle comunità locali. Riassumendo il dibattito sul tema, che coinvolge una vasta comunità di studiosi che hanno a che fare col patrimonio culturale, il proposito è quello di mettere a fuoco alcuni casi di studio pratici, condotti nel quartiere di Marina di Cagliari.
Parole chiave: Convenzione di Faro, Cagliari, Patrimonio Culturale
The object of this paper is the so called “Faro Convention” (“framework Convention on the Value of Cultural Heritage for Society of the Council of Europe”) with particular regard to the possible social innovations that it could produce on local communities. Summarizing the debate that involves a large and interdisciplinary community of scholars that deals with cultural heritage, this work is aimed to focus on some practical case studies sited on the complex Marina neighborhood in Cagliari.
Key words: Faro Convention, Cagliari, Cultural Heritage
ANTONIO TARAMELLI E L'ARCHEOLOGIA DELLA SARDEGNA ANTONIO TARAMELLI E L’ARCHEOLOGIA DELLA SARDEGNA [ Atti delle giornate di studio ] Abbasanta 17-18 maggio 2019 a cura di: Massimo Casagrande - Maura Picciau - Gianfranca Salis, 2020
Il contributo propone un’analisi sul Taramelli “archeologo pubblico”, prendendo in esame alcuni c... more Il contributo propone un’analisi sul Taramelli “archeologo pubblico”, prendendo in esame alcuni contesti comunicativi che hanno riguardato la sua attività professionale negli anni della sua permanenza in Sardegna (1902-1935). Distinguendo tra piani della conoscenza e quelli della comunicazione, l’intervento tende ad attraversare la produzione dello studioso, fo- calizzando l’attenzione sui suoi modi informativi, narrativi e propagandistici.
The paper proposes an analysis of the “public” activity of the Italian archaeologist Antonio Taramelli, during his professional stay in Sardinia (1902-1935). Distinguishing knowledge from communication, the work analyses the scientific production of the researcher, focusing on his in- formation, narrative and propaganda methods.
Atti III Convegno "Ricerca in Vetrina: Ricerca è democrazia. Il ruolo della ricerca scientifica per la costruzione di un futuro equo e sostenibile (Cagliari, 6-7 Dicembre 2018)"., 2018
Vetrina 3. Il passato e la sua eredità: Studi e ricerche che guardano al passato come risorsa da ... more Vetrina 3. Il passato e la sua eredità: Studi e ricerche che guardano al passato come risorsa da scoprire e ri-scoprire, condividere e utilizzare per tracciare un futuro consapevole
L’avvento delle nuove tecnologie digitali, determinanti nel far emergere
l’inespresso “fabbisogno di passato”, nel favorire l’accessibilità ai dati e la valorizzazione delle testimonianze del passato, ha messo allo scoperto la vulnerabilità della ricerca storico archeologica di fronte a fenomeni di polarizzazione dei pubblici, di personalizzazione, spettacolarizzazione e di estrema semplificazione del dibattito. A ciò, anche off-line, si aggiungono i rischi di manipolazione non controllata delle opinioni e nuove forme di esclusione sociale, derivanti dalle differenti possibilità di accesso alle tecnologie. In un
ambiente di apprendimento profondamente mutato, la formazione diventa strategica per lo stato di salute della democrazia, favorendo la diffusione di un pensiero libero e critico, anche attraverso la disseminazione delle componenti cognitive proprie del metodo scientifico. Prendendo in esame il problema dell’utilizzo del passato nell’età della disintermediazione, il contributo presenta alcuni percorsi di ricerca attualmente in corso che, orientando l’operatore storico-archeologico alla definizione di procedure riguardanti la qualità delle informazioni acquisite attraverso metodi partecipativi (crowdsourcing), sono tesi a garantire un futuro equo e sostenibile mediante un più facile e protetto accesso democratico alla costruzione del discorso storico-archeologico e delle c.d. “comunità d’eredità” (Convenzione di Faro, 2005).
This paper presents the preliminary outcomes of analysis conducted on preindustrial road network ... more This paper presents the preliminary outcomes of analysis conducted on preindustrial road network in the metalliferous district of Iglesiente (SW Sardinia-Italy), from whom emerges the evidence of several tracks that follow the development of rural settlements, from roman imperial period until the present. One of that paths assumes interest for the existence of a religious procession in honour of saint Nicolao that from 16th century, and for about two undred years, leads the believers from Iglesias until the rural church of san Nicolò near Enesta, a village abandoned in modern age, grown on a roman imperial settlement site.
In order to define an historical framework of those lands generally considered as theatre of fir... more In order to define an historical framework of those lands generally considered as theatre of first dramatic encounter between christians damnati ad metalla and roman province of Sardinia, the present paper proposes a comparative analysis between epigraphical documents relating to governance of praedia and metalla of Sulcis Iglesiente region, with information gathered by landscape archaeology. Presenting a new reconstruction of ancient mobility achieved by unpublished documents from local archives, the work leads to the confirmation of the hypothesis that recognizes in Grugua the roman statio of Metalla, administrative centre of Iglesiente mining disctrict.
I tradizionali moduli comunicativi dell’archeologia, connotati da una prassi discorsiva percepita... more I tradizionali moduli comunicativi dell’archeologia, connotati da una prassi discorsiva percepita spesso come autoreferenziale (quando non ‘iniziatica’), ha dato luogo anche in Sardegna ad una diffusa tendenza a distinguere tra una c.d. ‘archeologia ufficiale’ (intesa come generico contenitore di pratiche e soggetti istituzionalmente accreditati etc.) e un’archeologia, per così dire, ‘amatoriale’.
L’artificiosa distanza tra ‘due archeologie’, sempre meno ignorata da chi orbita nell’ambito della prima e avvertita principalmente da chi se ne sente estromesso, appare viepiù acuita laddove, in contesti di diffuso malcontento sociale, diviene facile strumento per chi cerca di coagulare consenso politico, talvolta facendo leva, come in Sardegna, su capziose retroproiezioni di un’identità di gruppo in mitiche età dell’oro, contro chi, ex cathedra, ne minaccerebbe l’affermazione nel presente. Nonostante pratiche di ‘ricucitura’ siano già da tempo in atto nell’ambito della c.d. ‘archeologia ufficiale’, specie attraverso un uso più consapevole dei social media, le esperienze partecipative volte a facilitare il dialogo sulle tematiche archeologiche appaiono ancora limitate. Il superamento della ricerca della ‘verità assoluta’, a favore di una ‘verità processuale’, passa necessariamente per quelle dinamiche di crowdsourcing che, attraverso regole di ingaggio e codici di comportamento preordinati, determinino la misura della data quality in entrata ma anche in uscita (open data), mostrandosi aperto alle legittime istanze delle comunità del presente.
Il progetto «Conservazione e valorizzazione dei Monumenti Naturali di Pan di Zucchero e Faraglion... more Il progetto «Conservazione e valorizzazione dei Monumenti Naturali di Pan di Zucchero e Faraglioni di Masua e Canal Grande» da cui è tratta gran parte della pubblicazione è stato realizzato dal dott. ing. Giampietro Tronci e dalla dott.ssa arch. Stefania Casula.
La ricerca storica e d’archivio è stata curata dalla dott.ssa arch. Stefania Casula e dal dott. archeologo Mattia Sanna Montanelli.
Gli aspetti naturalistici sono stati curati dai dottori naturalisti Roberto Angius e Giovanna Orru.
Le parti relative all’arrampicata sportiva sono state curate dal perito tecnico industriale minerario Andrea Puddu.
CALL FOR PAPERS EAA 2024 Rome, 2024
This session seeks to delve into the multifaceted relationships between archaeologists and divers... more This session seeks to delve into the multifaceted relationships between archaeologists and diverse communities. In an era marked by growing interest in the democratization of archaeological knowledge, this session aims to critically examine the role of archaeology in meeting public demands and fostering collaborative partnerships. We would like this session to discuss the political implications of our work (memory, recognition, regional development, etc.), including understanding and mitigating the potential culture shock that may arise when working abroad, with non-academics, or with local populations (indigenous or not). Additionally, the session is welcoming presentations on innovative participatory approaches to archaeological research, including in particular those in the framework of 'citizen archaeology'. The public demand (and not just the sharing of knowledge with the public) will be addressed, as a potential future for our discipline, particularly since commercial/preventive archaeology activities could decline with possible measures linked to the ecological transition. Ultimately, this session aspires to contribute to the ongoing discourse on community and citizen archaeology, connecting theories, methods, and experiences and investigating operational protocols and social impacts. Our goal is to discuss the tangible impact of archaeology, a discipline that takes place in society, for society.
Deadline for paper submission: 08/02/2024
More information: https://www.e-a-a.org/eaa2024