Angela Di Matteo | Università degli studi Roma Tre (original) (raw)

LIBROS by Angela Di Matteo

Research paper thumbnail of Donne e scrittura

LETTERATURE D'AMERICA, 2023

La letteratura ispanoamericana contemporanea viene spesso citata sotto quello che conosciamo come... more La letteratura ispanoamericana contemporanea viene spesso citata sotto quello che conosciamo come “secondo boom” che, contrapponendosi in termini di genere a quello della seconda metà del Novecento, vede oggi le autoras quali indiscusse protagoniste del mercato editoriale. In realtà, la visibilità mediatica che le donne stanno giustamente ricevendo soprattutto negli ultimi anni – che mette in luce i cambiamenti culturali e politici che a livello globale coinvolgono ogni ambito delle nostre società – non orrisponde però a una eccezionalità nel mestiere di scrivere. I contributi contenuti
in questo volume mirano a stimolare una riflessione che ripensi le relazioni di potere (di
genere, economico, etnico e sociale) su cui si basa il canone contemporaneo. Studiare le voci che non compaiono come soggetti nel discorso egemonico e le riformulazioni estetiche dei topoi letterari alla luce dell’orizzonte attuale diventa qui occasione
per ragionare su come, dall’epoca coloniale ad oggi, le donne abbiano saputo far confluire nella loro produzione le istanze sociali, politiche e culturali contro ogni forma di esclusione ed emarginazione. La parabola diacronica e diatopica che qui si articola grazie ai lavori di Graciela Batticuore, Margherita Cannavacciuolo, Francesca Denegri, Loreley El Jaber e Federica Rocco mette in crisi quell’idea di boom “al femminile,” raccontando il
lungo percorso che attraverso epoche e paesi, prospettive e stili testimonia la prolifica relazione che da sempre lega nel profondo “donne e scrittura.”

Research paper thumbnail of Ricostruire. I luoghi di memoria nelle Americhe

Bordighera Press, 2023

Nel parlare di “luoghi della memoria” il primo riferimento è spesso a siti di interesse storico ... more Nel parlare di “luoghi della memoria” il primo riferimento è spesso
a siti di interesse storico legati ad avvenimenti di carattere bellico.
Tuttavia l’espressione “luoghi di memoria” racchiude nella sua matrice
semantica una valenza assai più articolata. Un luogo di memoria può
essere inteso come una unità significativa, tanto di ordine materiale che
ideale, che la volontà degli esseri umani o il lavoro del tempo hanno
reso elemento simbolico di una qualche comunità.
Vi sono “luoghi di memoria” che non fanno primariamente
riferimento a spazi fisici ma a luoghi simbolici e che come tali
hanno contribuito a formare la cultura di una comunità nonché,
evidentemente, a condizionarne sia la narrazione della propria identità
che il successivo corso degli eventi. Basti pensare alla vasta letteratura
sulla memoria, sui miti e sui riti. E ancora, ai topoi letterari, vale a
dire a quelle unità consolidata di significato che ricostruiscono nella
loro persistenza una traccia linguistico-semantica che alimenta una
memoria culturale. O, in ambito filosofico, si pensi alla questione della
documentalità virtuale: i documenti, in quanto atti sociali iscritti su
un supporto virtuale, determinano infatti luoghi di memoria, con
tutta la problematicità che ciò può comportare riguardo alla loro
conservazione, eliminazione o sovrascrittura e al ruolo che possono
ricoprire nei processi di ricostruzione storico-culturali.

Research paper thumbnail of Dossier monografico "America Visuale. L'uso politico delle immagini in America Latina (XIX e XXI secolo)".

Confluenze, 2022

https://confluenze.unibo.it/issue/view/1044

Research paper thumbnail of Nuovo Teatro Guadalupano. La Madonna di Guadalupe nel teatro messicano del Novecento

Nova Delphi, 2019

Fin dalla sua apparizione nel XVI secolo, la Madonna di Guadalupe rappresenta il cuore pulsante d... more Fin dalla sua apparizione nel XVI secolo, la Madonna di Guadalupe rappresenta il cuore pulsante dell’identità culturale messicana. Da sempre il teatro messicano ha utilizzato lo spazio scenico per indagare le rivoluzioni dell’immaginario legato alla Vergine meticcia, icona che più di qualunque altra ha saputo plasmare un particolare linguaggio del sacro e una specifica visione del reale. Le tre opere più rappresentative della seconda metà del Novecento e mai prima d’ora oggetto di studio, Corona de luz (1963) di Rodolfo Usigli, Cúcara y Mácara (1977) di Óscar Liera e Travesía guadalupana (1996) di Miguel Ángel Tenorio, vengono raccolte sotto quello che qui per la prima volta prende il nome di “Nuovo Teatro Guadalupano”. Abbandonata la narrazione catechetica tipica del teatro coloniale e nell’alterazione formale dei dispositivi scenici della tradizione, il “Nuovo Teatro Gudalupano” contribuisce al dibattito contemporaneo sulla mexicanidad e consegna al medium iconico un protagonismo mai sperimentato. Riformulando la coincidenza tra eidos ed eidolon, la tela non è più emanazione statica di uno scenario religioso ma soggetto fisico e dinamico in grado di produrre una nuova percezione del mondo.

https://www.novadelphi.it/z_academia_dimatteo_nuovo_teatro_guadalupano.html

Research paper thumbnail of La Morte nella letteratura e cultura in Messico

Letterature d'America, 2019

https://www.bulzoni.it/it/catalogo/n-173-la-morte-nella-letteratura-e-cultura-in-messico.html

ARTÍCULOS by Angela Di Matteo

Research paper thumbnail of «¿No es asombro lo que he buscado toda mi vida?» Tiburón o de la escenificación de la otredad

Rassegna Iberistica, 2024

Tiburón, de Lagartijas tiradas al sol, construye en escena un juego de engaños teatrales entre re... more Tiburón, de Lagartijas tiradas al sol, construye en escena un juego de engaños teatrales entre realidad y reescrituras. Animado por el deseo de revivir aquel asombro por la naturaleza americana que el misionero José María de Barahona había experimentado durante su viaje a la isla Tiburón en el Mar de Cortés, en 2019 Lázaro zarpa hacia la misma isla para retomar los pasos del fraile y así escribir su tesis de Antropología sobre la tribu de los Tokáriku. El único actor en escena se desdobla en dos (¿o más?) personajes en una mise en abyme intertextual que mezcla la ficción y las crónicas, la novela histórica y el teatro documental, la ‘civilización’ y la ‘barbarie’.

Research paper thumbnail of Tejer el género, bordar el Queer-po: el archivo textil en la identidad muxe

Altre Modernità, 2024

Durante los últimos años, desde la ciudad de Juchitán - en la región del Istmo de Tehuantepec en ... more Durante los últimos años, desde la ciudad de Juchitán - en la región del Istmo de Tehuantepec en el estado mexicano de Oaxaca - ha venido tomando visibilidad la identidad muxe. Aún antes de que se difundieran las recientes teorías de género, les muxe, personas nacidas con atributos masculinos que asumen roles femeninos, siempre tuvieron conciencia de pertenecer a una expresión cultural fuera de los cánones normativos. No necesariamente auto-percibides como mujeres transgénero y aún menos como integrantes de un “tercer género”, les muxe conforman un ecosistema lingüístico-estético-cultural único que solo existe en las comunidades zapotecas del Istmo. Perseguides por la violencia machista, les muxe luchan para romper la imagen estereotipada de lo femenino en la que la sociedad patriarcal les sigue confinando. Excluides del mundo laboral, muches de elles solo pueden dedicarse al bordado de los trajes tradicionales, cuya realización se ha convertido en un acto profundamente identitario que, por un lado, recupera la raíz indígena y, por el otro, reafirma su individualidad de mujeres. El legado de la artesanía prehispánica y las formas contemporáneas de la corporalidad queer encuentran en los colores brillantes de los huipiles un archivo textil en movimiento que desde el pasado indígena viene tejiendo, hilo tras hilo, una historia de luchas y derechos.

Research paper thumbnail of Bordar para nombrar, nombrar para existir: los pañuelos-archivos de los feminicidios en México

Archivos en Transicion. Memorias colectivas y usos subalternos, 2024

Los asesinatos por razones de género en México representan una violencia de carácter sistémico qu... more Los asesinatos por razones de género en México representan una violencia de carácter sistémico que ha llegado a convertirse en una verdadera “guerra contra las mujeres” (Segato, 2016). Conocer el número exacto de las víctimas no es tarea fácil: sin embargo, los datos recopilados por el Secretariado Ejecutivo del Sistema Nacional de Seguridad Pública (SESNSP) confirman que 11 mujeres son asesinadas diariamente. Frente al desgarrador vaciamiento y aniquilamiento de la vida humana, el colectvo Bordamos feminicidios borda pañuelos que, diferentemente de otros colectivos que se dedican a denunciar la desaparición forzada, trabaja específicamente para devolver nombre y dignidad a mujeres y niñas asesinadas. Los pañuelos bordados para visibilizar los feminicidios representan un archivo portátil y trasladable en constante expansión donde el entramado de los hilos de colores teje un vínculo indisoluble entre la mujer bordadora y la mujer bordada. En la colectivización del dolor entre tejedoras y familiares, tanto en las reuniones convocadas en las plazas como en los hogares, nace una acción política que, a partir de la intimidad y del cuidado, desafía la desmemoria de las identidades desaparecidas y, a la vez, los macabros y violentos escenarios del “necroteatro” (Diéguez, 2013). Bordar los nombres y las historias de cada una de las víctimas hace que los pañuelos sean no solo un registro de la muerte sino también un “lugar de memoria” (Nora, 1984) para atesorar una huella de su vida.

Research paper thumbnail of Ausencias. Los cuerpos residuales en el escenario mexicano de la violencia

ORILLAS - RIVISTA D'ISPANISTICA, 2023

En 2015 Julieta Casavantes, directora de la compañía Anhelo Teatro, estrena Ausencias, un montaje... more En 2015 Julieta Casavantes, directora de la compañía Anhelo Teatro, estrena Ausencias, un montaje de teatro documental que, a partir de los testimonios de familiares de desaparecidos del estado de Jalisco, busca un camino para representar la aplastante cotidianidad del horror. Por la impotencia de verbalizar un duelo imposible, ya que no hay cuerpo que enterrar, el discurso escénico de Ausencias cuestiona el carácter logocéntrico del lenguaje y, prescindiendo casi por completo de la palabra, construye su narración a través del lenguaje corporal. En la correspondencia entre forma estética y contenido semántico, el teatro físico-que al final se alía con la palabra, ya que el silencio no les pertenece a los vivos-se transforma en la metáfora perfecta de un teatro que habla del cuerpo a través del cuerpo y encuentra, en la anatomía de las emociones, una posibilidad para expresar lo inexpresable.

Research paper thumbnail of De Buenos Aires a la Ciudad de México: reconstruir la memoria pública desde una perspectiva de género

RICOSTRUIRE. I LUOGHI DI MEMORIA NELLE AMERICHE, 2023

Este artículo analiza la instalación "Ser mujeres en la ESMA.Testimonios para volver a mirar" de ... more Este artículo analiza la instalación "Ser mujeres en la ESMA.Testimonios para volver a mirar" de Buenos Aires y las pintadas dejadas en los monumentos de la Ciudad de México tras la emblemática manifestación feminista del 16 de agosto de 2019 para reflexionar sobre cómo el lenguaje, a partir del espacio normativo del Estado, actúa performativamente en el horizonte cultural de la contemporaneidad para cuestionar la memoria pública a través de una reescritura inclusiva de la historia.

Research paper thumbnail of Fotografiar las sombras: el Destino Final de los aviones de los vuelos de la muerte

Confluenze, 2022

El ensayo fotográfico Destino Final del documentalista italiano Giancarlo Ceraudo nace de una pr... more El ensayo fotográfico Destino Final del documentalista italiano Giancarlo Ceraudo nace de una pregunta imposible: ¿dónde están los aviones de los vuelos de la muerte? Lo que en un principio solo tenía que ser un proyecto de fotografía política se vuelve una encuesta judicial que, con la ayuda imprescindible de Miriam Lewin, periodista, activista para los Derechos Humanos y ex desaparecida, lleva a la identificación de los aviones y a la condena de los pilotos. Por medio de la investigación de las sombras, Ceraudo arroja luz sobre uno de los momentos clave de la historia argentina.

Research paper thumbnail of America Visuale. L'uso politico delle immagini in America Latina (XIX e XXI secolo) - Introduzione

Research paper thumbnail of TEATROXLAIDENTIDAD PARA PÚBLICO INFANTIL. LA PEDAGOGÍA TEATRAL DE LA MEMORIA FRENTE AL GIRO GENERACIONAL

I Congreso Internacional Teatro x la Identidad. Actas, 2022

En el marco de la enseñanza de la historia reciente argentina, la pedagogía de la memoria está vi... more En el marco de la enseñanza de la historia reciente argentina, la pedagogía de la memoria está viviendo una fase de transformación por la configuración de un nuevo grupo de descendientes del trauma de la dictadura: los nietos de los desaparecidos/bisnietos de las Abuelas de Plaza de Ma-yo. El Teatro por la Identidad para público infantil, fundado en 2020, representa una importante respuesta artística frente al nuevo giro generacional que nos obliga a repensar perspectivas y es-trategias de acción en la búsqueda llevada adelante por los organismos de Derechos Humanos. En la coyuntura entre escuela, niños y memoria, el teatro para los bisnietos se suma al corpus ya exis-tente del TxI para agregarse al proceso de recomposición de la fractura entre institución, familia y sociedad. A partir de la que aquí toma el nombre de pedagogía teatral de la memoria, este trabajo analiza cómo el espacio escénico ha ido elaborando los desafíos que se han abierto para las dra-maturgas y los dramaturgos de hoy frente al nuevo panorama demográfico y social.

Research paper thumbnail of La mujer, el indio, el ciervo. La trinità eco-indigeno-femminista in Poema de Chile di Gabriela Mistral

Oltre i confini. Ecologia e pacifismo nella riflessione e nell’attivismo femminista, 2021

Research paper thumbnail of TeatroxlaIdentidad para público infantil: apuntes para una pedagogía teatral de la memoria

Letterature d'America, 2020

El Teatro por la Identidad para público infantil, fundado en 2020 como nuevo espacio de militanci... more El Teatro por la Identidad para público infantil, fundado en 2020 como nuevo espacio de militancia del TeatroxlaIdentidad, extiende la búsqueda de las Abuelas de Plaza de Mayo a los bisnietos, la cuarta generación de víctimas de la última dictadura militar argentina. A partir de la que aquí toma el nombre de pedagogía teatral de la memoria, este artículo propone una primera reflexión acerca de las nuevas estrategias escénicas de educación y difusión del derecho a la identidad frente al nuevo giro generacional.

Research paper thumbnail of Des-palabrar el patriarcado: la glotopolítica performativa de Jesusa Rodríguez en La Malinche en Dios T.V

Eva e le altre / Eva y las otras, 2020

“La Malinche en Dios T.V” (1991), pieza de cabaret de la dramaturga mexicana Jususa Rodríguez, pr... more “La Malinche en Dios T.V” (1991), pieza de cabaret de la dramaturga mexicana Jususa Rodríguez, problematiza el discurso sobre la mexicanidad a través de un texto que mina todos los presupuestos de una narración profundamente patriarcal. En su proyecto de reformulación de las figuras fundantes del patrimonio genético de la identidad nacional, Rodríguez, famosa por su activismo político, nunca plantea su resistencia desde la re-victimización de la mujer y desacraliza la versión oficial del mito gracias al uso de un lenguaje paródico capaz de descomponer la gramática de la tradición histórica. Encarnando una Malinche desvinculada del clásico drama patriarcal y creadora de una lengua polisémica y polimorfa, Jesusa Rodríguez entrega a su personaje el poder de la norma, es decir el poder de establecer quién puede hablar y cómo. Englobando a la “visión de los vencidos” la perspectiva gloto-feminista, la autora arroja nueva luz sobre algunos itinerarios inexplorados del mapa de la memoria nacional evocando una nueva identidad histórica, poscolonial y feminista, que encuentra en la renovación lingüística una acción contra-hegemónica performativa.

Research paper thumbnail of Cuerpo tomado: sujetos a-normales y refracciones fantásticas en El huésped de Guadalupe Nettel

Artifara, 2020

Este ensayo propone una lectura de El huésped de Guadalupe Nettel a través de las coordenadas del... more Este ensayo propone una lectura de El huésped de Guadalupe Nettel a través de las coordenadas del laberinto y de la (a)normalidad. Imaginando un mapa entre algunas posibles conexiones intertextuales, la novela se mueve en el territorio de lo fantástico hispanoamericano reelaborando las realidades paralelas de Borges, las duplicaciones y los seres invisibles de Cortázar y Dávila, los fantasmas de Rulfo y las conspiraciones y la oscuridad de Ocampo y Sabato. La recuperación de la tradición antecedente en la perspectiva contemporánea hace que la escritura neofantástica de El huésped se vuelva instrumento literario de subversión extra-literaria, puesto que recodifica lo que se percibe no sólo como natural sino sobre todo como normal. Gracias a la historia de Ana, una niña habitada por un monstruo interior, la autora explora los subterráneos de la Ciudad de México revelando esa misma periferia existencial que Foucault localiza en la desobediencia de los a-normales a la normalización del poder dominante. El ojo indisciplinado de Nettel abre la visión del lector a una multitud de refracciones que encuentran, en la estética de lo marginal, una nueva estética de lo humano.

Research paper thumbnail of Pesadillas, castigos y re-apariciones. Los testigos integrales en el teatro de Ariel Barchilón

Imaginarios testimoniales latinoamericanos en contextos de violencia: sueños, lugares, actores, 2020

Research paper thumbnail of El mar y la serpiente y el compromiso pedagógico de Paula Bombara

Memoria y derechos humanos: el desafío pedagógico. Miradas desde la sociología, la historia reciente y la literatura infantojuvenil, 2020

Research paper thumbnail of Estar hecho de orillas. Memoria, frontiera e migrazione nella scrittura anfibia di Andrés Neuman

CIRCOLAZIONE DI PERSONE E DI IDEE. Integrazione ed esclusione tra Europa e Americhe., 2019

Nato a Buenos Aires da una famiglia di immigrati russi, lituani, italiani e francesi, all’età di ... more Nato a Buenos Aires da una famiglia di immigrati russi, lituani, italiani e francesi, all’età di 14 anni Andrés Neuman (1977) si trasferisce in Spagna, dove risiede attualmente. La sua prolifica produzione letteraria, che raccoglie romanzi, racconti, poesie e saggi, si fa carico, in ogni sua declinazione editoriale, di quella frontiera esistenziale di chi, nella frattura della migrazione, tocca tanti luoghi e non ne abita nessuno. Una vez Argentina, romanzo autobiografico che reinventa nella finzione letteraria i ricordi famigliari e l’immaginario nazionale, viaggia all’indietro in un’Argentina a tratti confusa ma sempre presente nella coscienza ibrida dell’autore. Erede di un’identità mobile e plurale, Neuman affida a una narrazione anfibia, costantemente dentro e fuori da una territorialità di non-patria, quel processo di ricostruzione del sé che dalla sponda iberica guarda al passato transatlantico. Pubblicato per la prima volta nel 2003 e successivamente ampliato e ripubblicato nel 2014, il romanzo è espressione di una memoria inquieta, mai definitiva ma sempre al centro di un atto aperto di riscrittura che proprio nel moltiplicarsi delle narrazioni rivela la bellezza di “estar hecho de orillas”.

Research paper thumbnail of Donne e scrittura

LETTERATURE D'AMERICA, 2023

La letteratura ispanoamericana contemporanea viene spesso citata sotto quello che conosciamo come... more La letteratura ispanoamericana contemporanea viene spesso citata sotto quello che conosciamo come “secondo boom” che, contrapponendosi in termini di genere a quello della seconda metà del Novecento, vede oggi le autoras quali indiscusse protagoniste del mercato editoriale. In realtà, la visibilità mediatica che le donne stanno giustamente ricevendo soprattutto negli ultimi anni – che mette in luce i cambiamenti culturali e politici che a livello globale coinvolgono ogni ambito delle nostre società – non orrisponde però a una eccezionalità nel mestiere di scrivere. I contributi contenuti
in questo volume mirano a stimolare una riflessione che ripensi le relazioni di potere (di
genere, economico, etnico e sociale) su cui si basa il canone contemporaneo. Studiare le voci che non compaiono come soggetti nel discorso egemonico e le riformulazioni estetiche dei topoi letterari alla luce dell’orizzonte attuale diventa qui occasione
per ragionare su come, dall’epoca coloniale ad oggi, le donne abbiano saputo far confluire nella loro produzione le istanze sociali, politiche e culturali contro ogni forma di esclusione ed emarginazione. La parabola diacronica e diatopica che qui si articola grazie ai lavori di Graciela Batticuore, Margherita Cannavacciuolo, Francesca Denegri, Loreley El Jaber e Federica Rocco mette in crisi quell’idea di boom “al femminile,” raccontando il
lungo percorso che attraverso epoche e paesi, prospettive e stili testimonia la prolifica relazione che da sempre lega nel profondo “donne e scrittura.”

Research paper thumbnail of Ricostruire. I luoghi di memoria nelle Americhe

Bordighera Press, 2023

Nel parlare di “luoghi della memoria” il primo riferimento è spesso a siti di interesse storico ... more Nel parlare di “luoghi della memoria” il primo riferimento è spesso
a siti di interesse storico legati ad avvenimenti di carattere bellico.
Tuttavia l’espressione “luoghi di memoria” racchiude nella sua matrice
semantica una valenza assai più articolata. Un luogo di memoria può
essere inteso come una unità significativa, tanto di ordine materiale che
ideale, che la volontà degli esseri umani o il lavoro del tempo hanno
reso elemento simbolico di una qualche comunità.
Vi sono “luoghi di memoria” che non fanno primariamente
riferimento a spazi fisici ma a luoghi simbolici e che come tali
hanno contribuito a formare la cultura di una comunità nonché,
evidentemente, a condizionarne sia la narrazione della propria identità
che il successivo corso degli eventi. Basti pensare alla vasta letteratura
sulla memoria, sui miti e sui riti. E ancora, ai topoi letterari, vale a
dire a quelle unità consolidata di significato che ricostruiscono nella
loro persistenza una traccia linguistico-semantica che alimenta una
memoria culturale. O, in ambito filosofico, si pensi alla questione della
documentalità virtuale: i documenti, in quanto atti sociali iscritti su
un supporto virtuale, determinano infatti luoghi di memoria, con
tutta la problematicità che ciò può comportare riguardo alla loro
conservazione, eliminazione o sovrascrittura e al ruolo che possono
ricoprire nei processi di ricostruzione storico-culturali.

Research paper thumbnail of Dossier monografico "America Visuale. L'uso politico delle immagini in America Latina (XIX e XXI secolo)".

Confluenze, 2022

https://confluenze.unibo.it/issue/view/1044

Research paper thumbnail of Nuovo Teatro Guadalupano. La Madonna di Guadalupe nel teatro messicano del Novecento

Nova Delphi, 2019

Fin dalla sua apparizione nel XVI secolo, la Madonna di Guadalupe rappresenta il cuore pulsante d... more Fin dalla sua apparizione nel XVI secolo, la Madonna di Guadalupe rappresenta il cuore pulsante dell’identità culturale messicana. Da sempre il teatro messicano ha utilizzato lo spazio scenico per indagare le rivoluzioni dell’immaginario legato alla Vergine meticcia, icona che più di qualunque altra ha saputo plasmare un particolare linguaggio del sacro e una specifica visione del reale. Le tre opere più rappresentative della seconda metà del Novecento e mai prima d’ora oggetto di studio, Corona de luz (1963) di Rodolfo Usigli, Cúcara y Mácara (1977) di Óscar Liera e Travesía guadalupana (1996) di Miguel Ángel Tenorio, vengono raccolte sotto quello che qui per la prima volta prende il nome di “Nuovo Teatro Guadalupano”. Abbandonata la narrazione catechetica tipica del teatro coloniale e nell’alterazione formale dei dispositivi scenici della tradizione, il “Nuovo Teatro Gudalupano” contribuisce al dibattito contemporaneo sulla mexicanidad e consegna al medium iconico un protagonismo mai sperimentato. Riformulando la coincidenza tra eidos ed eidolon, la tela non è più emanazione statica di uno scenario religioso ma soggetto fisico e dinamico in grado di produrre una nuova percezione del mondo.

https://www.novadelphi.it/z_academia_dimatteo_nuovo_teatro_guadalupano.html

Research paper thumbnail of La Morte nella letteratura e cultura in Messico

Letterature d'America, 2019

https://www.bulzoni.it/it/catalogo/n-173-la-morte-nella-letteratura-e-cultura-in-messico.html

Research paper thumbnail of «¿No es asombro lo que he buscado toda mi vida?» Tiburón o de la escenificación de la otredad

Rassegna Iberistica, 2024

Tiburón, de Lagartijas tiradas al sol, construye en escena un juego de engaños teatrales entre re... more Tiburón, de Lagartijas tiradas al sol, construye en escena un juego de engaños teatrales entre realidad y reescrituras. Animado por el deseo de revivir aquel asombro por la naturaleza americana que el misionero José María de Barahona había experimentado durante su viaje a la isla Tiburón en el Mar de Cortés, en 2019 Lázaro zarpa hacia la misma isla para retomar los pasos del fraile y así escribir su tesis de Antropología sobre la tribu de los Tokáriku. El único actor en escena se desdobla en dos (¿o más?) personajes en una mise en abyme intertextual que mezcla la ficción y las crónicas, la novela histórica y el teatro documental, la ‘civilización’ y la ‘barbarie’.

Research paper thumbnail of Tejer el género, bordar el Queer-po: el archivo textil en la identidad muxe

Altre Modernità, 2024

Durante los últimos años, desde la ciudad de Juchitán - en la región del Istmo de Tehuantepec en ... more Durante los últimos años, desde la ciudad de Juchitán - en la región del Istmo de Tehuantepec en el estado mexicano de Oaxaca - ha venido tomando visibilidad la identidad muxe. Aún antes de que se difundieran las recientes teorías de género, les muxe, personas nacidas con atributos masculinos que asumen roles femeninos, siempre tuvieron conciencia de pertenecer a una expresión cultural fuera de los cánones normativos. No necesariamente auto-percibides como mujeres transgénero y aún menos como integrantes de un “tercer género”, les muxe conforman un ecosistema lingüístico-estético-cultural único que solo existe en las comunidades zapotecas del Istmo. Perseguides por la violencia machista, les muxe luchan para romper la imagen estereotipada de lo femenino en la que la sociedad patriarcal les sigue confinando. Excluides del mundo laboral, muches de elles solo pueden dedicarse al bordado de los trajes tradicionales, cuya realización se ha convertido en un acto profundamente identitario que, por un lado, recupera la raíz indígena y, por el otro, reafirma su individualidad de mujeres. El legado de la artesanía prehispánica y las formas contemporáneas de la corporalidad queer encuentran en los colores brillantes de los huipiles un archivo textil en movimiento que desde el pasado indígena viene tejiendo, hilo tras hilo, una historia de luchas y derechos.

Research paper thumbnail of Bordar para nombrar, nombrar para existir: los pañuelos-archivos de los feminicidios en México

Archivos en Transicion. Memorias colectivas y usos subalternos, 2024

Los asesinatos por razones de género en México representan una violencia de carácter sistémico qu... more Los asesinatos por razones de género en México representan una violencia de carácter sistémico que ha llegado a convertirse en una verdadera “guerra contra las mujeres” (Segato, 2016). Conocer el número exacto de las víctimas no es tarea fácil: sin embargo, los datos recopilados por el Secretariado Ejecutivo del Sistema Nacional de Seguridad Pública (SESNSP) confirman que 11 mujeres son asesinadas diariamente. Frente al desgarrador vaciamiento y aniquilamiento de la vida humana, el colectvo Bordamos feminicidios borda pañuelos que, diferentemente de otros colectivos que se dedican a denunciar la desaparición forzada, trabaja específicamente para devolver nombre y dignidad a mujeres y niñas asesinadas. Los pañuelos bordados para visibilizar los feminicidios representan un archivo portátil y trasladable en constante expansión donde el entramado de los hilos de colores teje un vínculo indisoluble entre la mujer bordadora y la mujer bordada. En la colectivización del dolor entre tejedoras y familiares, tanto en las reuniones convocadas en las plazas como en los hogares, nace una acción política que, a partir de la intimidad y del cuidado, desafía la desmemoria de las identidades desaparecidas y, a la vez, los macabros y violentos escenarios del “necroteatro” (Diéguez, 2013). Bordar los nombres y las historias de cada una de las víctimas hace que los pañuelos sean no solo un registro de la muerte sino también un “lugar de memoria” (Nora, 1984) para atesorar una huella de su vida.

Research paper thumbnail of Ausencias. Los cuerpos residuales en el escenario mexicano de la violencia

ORILLAS - RIVISTA D'ISPANISTICA, 2023

En 2015 Julieta Casavantes, directora de la compañía Anhelo Teatro, estrena Ausencias, un montaje... more En 2015 Julieta Casavantes, directora de la compañía Anhelo Teatro, estrena Ausencias, un montaje de teatro documental que, a partir de los testimonios de familiares de desaparecidos del estado de Jalisco, busca un camino para representar la aplastante cotidianidad del horror. Por la impotencia de verbalizar un duelo imposible, ya que no hay cuerpo que enterrar, el discurso escénico de Ausencias cuestiona el carácter logocéntrico del lenguaje y, prescindiendo casi por completo de la palabra, construye su narración a través del lenguaje corporal. En la correspondencia entre forma estética y contenido semántico, el teatro físico-que al final se alía con la palabra, ya que el silencio no les pertenece a los vivos-se transforma en la metáfora perfecta de un teatro que habla del cuerpo a través del cuerpo y encuentra, en la anatomía de las emociones, una posibilidad para expresar lo inexpresable.

Research paper thumbnail of De Buenos Aires a la Ciudad de México: reconstruir la memoria pública desde una perspectiva de género

RICOSTRUIRE. I LUOGHI DI MEMORIA NELLE AMERICHE, 2023

Este artículo analiza la instalación "Ser mujeres en la ESMA.Testimonios para volver a mirar" de ... more Este artículo analiza la instalación "Ser mujeres en la ESMA.Testimonios para volver a mirar" de Buenos Aires y las pintadas dejadas en los monumentos de la Ciudad de México tras la emblemática manifestación feminista del 16 de agosto de 2019 para reflexionar sobre cómo el lenguaje, a partir del espacio normativo del Estado, actúa performativamente en el horizonte cultural de la contemporaneidad para cuestionar la memoria pública a través de una reescritura inclusiva de la historia.

Research paper thumbnail of Fotografiar las sombras: el Destino Final de los aviones de los vuelos de la muerte

Confluenze, 2022

El ensayo fotográfico Destino Final del documentalista italiano Giancarlo Ceraudo nace de una pr... more El ensayo fotográfico Destino Final del documentalista italiano Giancarlo Ceraudo nace de una pregunta imposible: ¿dónde están los aviones de los vuelos de la muerte? Lo que en un principio solo tenía que ser un proyecto de fotografía política se vuelve una encuesta judicial que, con la ayuda imprescindible de Miriam Lewin, periodista, activista para los Derechos Humanos y ex desaparecida, lleva a la identificación de los aviones y a la condena de los pilotos. Por medio de la investigación de las sombras, Ceraudo arroja luz sobre uno de los momentos clave de la historia argentina.

Research paper thumbnail of America Visuale. L'uso politico delle immagini in America Latina (XIX e XXI secolo) - Introduzione

Research paper thumbnail of TEATROXLAIDENTIDAD PARA PÚBLICO INFANTIL. LA PEDAGOGÍA TEATRAL DE LA MEMORIA FRENTE AL GIRO GENERACIONAL

I Congreso Internacional Teatro x la Identidad. Actas, 2022

En el marco de la enseñanza de la historia reciente argentina, la pedagogía de la memoria está vi... more En el marco de la enseñanza de la historia reciente argentina, la pedagogía de la memoria está viviendo una fase de transformación por la configuración de un nuevo grupo de descendientes del trauma de la dictadura: los nietos de los desaparecidos/bisnietos de las Abuelas de Plaza de Ma-yo. El Teatro por la Identidad para público infantil, fundado en 2020, representa una importante respuesta artística frente al nuevo giro generacional que nos obliga a repensar perspectivas y es-trategias de acción en la búsqueda llevada adelante por los organismos de Derechos Humanos. En la coyuntura entre escuela, niños y memoria, el teatro para los bisnietos se suma al corpus ya exis-tente del TxI para agregarse al proceso de recomposición de la fractura entre institución, familia y sociedad. A partir de la que aquí toma el nombre de pedagogía teatral de la memoria, este trabajo analiza cómo el espacio escénico ha ido elaborando los desafíos que se han abierto para las dra-maturgas y los dramaturgos de hoy frente al nuevo panorama demográfico y social.

Research paper thumbnail of La mujer, el indio, el ciervo. La trinità eco-indigeno-femminista in Poema de Chile di Gabriela Mistral

Oltre i confini. Ecologia e pacifismo nella riflessione e nell’attivismo femminista, 2021

Research paper thumbnail of TeatroxlaIdentidad para público infantil: apuntes para una pedagogía teatral de la memoria

Letterature d'America, 2020

El Teatro por la Identidad para público infantil, fundado en 2020 como nuevo espacio de militanci... more El Teatro por la Identidad para público infantil, fundado en 2020 como nuevo espacio de militancia del TeatroxlaIdentidad, extiende la búsqueda de las Abuelas de Plaza de Mayo a los bisnietos, la cuarta generación de víctimas de la última dictadura militar argentina. A partir de la que aquí toma el nombre de pedagogía teatral de la memoria, este artículo propone una primera reflexión acerca de las nuevas estrategias escénicas de educación y difusión del derecho a la identidad frente al nuevo giro generacional.

Research paper thumbnail of Des-palabrar el patriarcado: la glotopolítica performativa de Jesusa Rodríguez en La Malinche en Dios T.V

Eva e le altre / Eva y las otras, 2020

“La Malinche en Dios T.V” (1991), pieza de cabaret de la dramaturga mexicana Jususa Rodríguez, pr... more “La Malinche en Dios T.V” (1991), pieza de cabaret de la dramaturga mexicana Jususa Rodríguez, problematiza el discurso sobre la mexicanidad a través de un texto que mina todos los presupuestos de una narración profundamente patriarcal. En su proyecto de reformulación de las figuras fundantes del patrimonio genético de la identidad nacional, Rodríguez, famosa por su activismo político, nunca plantea su resistencia desde la re-victimización de la mujer y desacraliza la versión oficial del mito gracias al uso de un lenguaje paródico capaz de descomponer la gramática de la tradición histórica. Encarnando una Malinche desvinculada del clásico drama patriarcal y creadora de una lengua polisémica y polimorfa, Jesusa Rodríguez entrega a su personaje el poder de la norma, es decir el poder de establecer quién puede hablar y cómo. Englobando a la “visión de los vencidos” la perspectiva gloto-feminista, la autora arroja nueva luz sobre algunos itinerarios inexplorados del mapa de la memoria nacional evocando una nueva identidad histórica, poscolonial y feminista, que encuentra en la renovación lingüística una acción contra-hegemónica performativa.

Research paper thumbnail of Cuerpo tomado: sujetos a-normales y refracciones fantásticas en El huésped de Guadalupe Nettel

Artifara, 2020

Este ensayo propone una lectura de El huésped de Guadalupe Nettel a través de las coordenadas del... more Este ensayo propone una lectura de El huésped de Guadalupe Nettel a través de las coordenadas del laberinto y de la (a)normalidad. Imaginando un mapa entre algunas posibles conexiones intertextuales, la novela se mueve en el territorio de lo fantástico hispanoamericano reelaborando las realidades paralelas de Borges, las duplicaciones y los seres invisibles de Cortázar y Dávila, los fantasmas de Rulfo y las conspiraciones y la oscuridad de Ocampo y Sabato. La recuperación de la tradición antecedente en la perspectiva contemporánea hace que la escritura neofantástica de El huésped se vuelva instrumento literario de subversión extra-literaria, puesto que recodifica lo que se percibe no sólo como natural sino sobre todo como normal. Gracias a la historia de Ana, una niña habitada por un monstruo interior, la autora explora los subterráneos de la Ciudad de México revelando esa misma periferia existencial que Foucault localiza en la desobediencia de los a-normales a la normalización del poder dominante. El ojo indisciplinado de Nettel abre la visión del lector a una multitud de refracciones que encuentran, en la estética de lo marginal, una nueva estética de lo humano.

Research paper thumbnail of Pesadillas, castigos y re-apariciones. Los testigos integrales en el teatro de Ariel Barchilón

Imaginarios testimoniales latinoamericanos en contextos de violencia: sueños, lugares, actores, 2020

Research paper thumbnail of El mar y la serpiente y el compromiso pedagógico de Paula Bombara

Memoria y derechos humanos: el desafío pedagógico. Miradas desde la sociología, la historia reciente y la literatura infantojuvenil, 2020

Research paper thumbnail of Estar hecho de orillas. Memoria, frontiera e migrazione nella scrittura anfibia di Andrés Neuman

CIRCOLAZIONE DI PERSONE E DI IDEE. Integrazione ed esclusione tra Europa e Americhe., 2019

Nato a Buenos Aires da una famiglia di immigrati russi, lituani, italiani e francesi, all’età di ... more Nato a Buenos Aires da una famiglia di immigrati russi, lituani, italiani e francesi, all’età di 14 anni Andrés Neuman (1977) si trasferisce in Spagna, dove risiede attualmente. La sua prolifica produzione letteraria, che raccoglie romanzi, racconti, poesie e saggi, si fa carico, in ogni sua declinazione editoriale, di quella frontiera esistenziale di chi, nella frattura della migrazione, tocca tanti luoghi e non ne abita nessuno. Una vez Argentina, romanzo autobiografico che reinventa nella finzione letteraria i ricordi famigliari e l’immaginario nazionale, viaggia all’indietro in un’Argentina a tratti confusa ma sempre presente nella coscienza ibrida dell’autore. Erede di un’identità mobile e plurale, Neuman affida a una narrazione anfibia, costantemente dentro e fuori da una territorialità di non-patria, quel processo di ricostruzione del sé che dalla sponda iberica guarda al passato transatlantico. Pubblicato per la prima volta nel 2003 e successivamente ampliato e ripubblicato nel 2014, il romanzo è espressione di una memoria inquieta, mai definitiva ma sempre al centro di un atto aperto di riscrittura che proprio nel moltiplicarsi delle narrazioni rivela la bellezza di “estar hecho de orillas”.

Research paper thumbnail of Teatro mapuche en Argentina: la memoria onírica del genocidio en Pewma de Miriam Álvarez

Confluenze, 2019

Directora del Grupo de Teatro Mapuche "El Katango"-nacido en el marco de la Campaña de Autoafirma... more Directora del Grupo de Teatro Mapuche "El Katango"-nacido en el marco de la Campaña de Autoafirmación Mapuche "Wefkvletuyiñ-Estamos resurgiendo"-la dramaturga Miriam Álvarez es la creadora de un espacio de visibilidad activa que quiere ser una posible expresión de la historia mapuche silenciada. Su obra Pewma-Sueño (2007) reactiva, en una perspectiva diacrónica, la memoria del genocidio: en la frontera onírica de lo incorpóreo, el sueño se trasforma-tanto en la forma estética como en su función semántica-en instrumento de teatralización de la violencia de estado.

Research paper thumbnail of Giro intersubjetivo y ética de la relación: olvido y amnesia en las memorias desdobladas de Mariana Eva Pérez y Anabella Valencia

Orillas, 2019

Los monólogos Instrucciones para un coleccionista de mariposas (2002) de Mariana Eva Pérez y Mi n... more Los monólogos Instrucciones para un coleccionista de mariposas (2002) de Mariana Eva Pérez y Mi nombre es (2004) de Anabella Valencia reconstruyen las experiencias traumáticas de los hijos de desaparecidos que buscan a sus hermanos secuestrados por la dictadura militar argentina. En la desnudez minimal de la escena, signo estético de memorias despojadas, el diario-confesión de Pérez, que atestigua la doble desaparición del hermano recuperado que rechaza su identidad biológica, y la mirada tragicómica de Valencia, que desdobla su soliloquio en dos hermanas separadas que comparten el mismo sueño recurrente, dan voz a la expropiación familiar y se vuelven testimonios intersubjetivos de la fragmentación existencial de toda la nación.

Research paper thumbnail of Tiempo mexicano: Miguel Ángel Tenorio y la teatralización del imaginario mítico contemporáneo

Mitologías hoy, 2019

Resumen: a lo largo de toda su producción dramatúrgica, Miguel Ángel Tenorio ha ido cuestionando ... more Resumen: a lo largo de toda su producción dramatúrgica, Miguel Ángel Tenorio ha ido cuestionando las figuras clásicas del imaginario mexicano para investigar una distinta representación del perfil histórico nacional. Con Travesía guadalupana (1996), que coloca en la actualidad contemporánea a los más poderosos personajes del pasado mitológico (Tonantzin, Coatlicue, Huitzilopochtli, Coyolxauhqui, Tezcatlipoca y Tlazoltéotl) y de época colonial (Cortés y la Virgen de Guadalupe), Tenorio dibuja un viaje en las imágenes del estatuto ontológico de la memoria mítica y acompaña al espectador al espacio sincrético de una superficie cronológica abierta, donde los distintos niveles temporales coinciden en un único supertiempo. Abstract: Including in his theatrical grammar the Rodolfo Usigli's nationalist perspective, Miguel Ángel Tenorio has been questioning throughout his whole production the traditional figures of the Mexican past in order to find a new representation of the historical profile of his nation. With Travesía guadalupana (1996), which places in the contemporary world the most powerful characters of the ancient mythology (Tonantzin, Coatlicue, Huitzilopochtli, Coyolxauhqui, Tezcatlipoca, Tlazoltéotl), Tenorio marks a journey through the images of the ontological statute of the mythical memory that leads the spectator toward the circular space of an open chronological surface, where different levels of time join into a unique supertime.

Research paper thumbnail of Tiempo mexicano: Miguel Ángel Tenorio y la teatralización del imaginario mítico contemporáneo

Mitologías Hoy, 2019

Resumen: A lo largo de toda su producción dramatúrgica, Miguel Ángel Tenorio ha ido cuestionando ... more Resumen: A lo largo de toda su producción dramatúrgica, Miguel Ángel Tenorio ha ido cuestionando las figuras clásicas del imaginario mexicano para investigar una distinta representación del perfil histórico nacional. Con Travesía guadalupana (1996), que coloca en la actualidad contemporánea a los más poderosos personajes del pasado mitológico (Tonantzin, Coatlicue, Huitzilopochtli, Coyolxauhqui, Tezcatlipoca y Tlazoltéotl) y de época colonial (Cortés y la Virgen de Guadalupe), Tenorio dibuja un viaje en las imágenes del estatuto ontológico de la memoria mítica y acompaña al espectador al espacio sincrético de una superficie cronológica abierta, donde los distintos niveles temporales coinciden en un único supertiempo.

Abstract: Including in his theatrical grammar the Rodolfo Usigli's nationalist perspective, Miguel Ángel Tenorio has been questioning throughout his whole production the traditional figures of the Mexican past in order to find a new representation of the historical profile of his nation. With Travesía guadalupana (1996), which places in the contemporary world the most powerful characters of the ancient mythology (Tonantzin, Coatlicue, Huitzilopochtli, Coyolxauhqui, Tezcatlipoca, Tlazoltéotl), Tenorio marks a journey through the images of the ontological statute of the mythical memory that leads the spectator toward the circular space of an open chronological surface, where different levels of time join into a unique supertime.

Research paper thumbnail of Una extraña variedad de barroco: la doble herencia identitaria en la retórica fronteriza del Nican mopohua

Discursos e imágenes del barroco iberoamericano. Vol. VIII , 2019

El Nican mopohua, primera narración sobre las apariciones del Tepeyac escrita por el noble indíge... more El Nican mopohua, primera narración sobre las apariciones del Tepeyac escrita por el noble indígena Antonio Valeriano en 1556, refleja la concepción filosófica náhuatl al servicio del mensaje guadalupano. Depositario de una doble herencia cultural, el manuscrito sobrepone y mezcla el cogito náhuatl con el evangelio cristiano para que el Logos pagano se haga vehículo del Verbum del nuevo Dios. Objetivo de nuestro trabajo es demostrar por qué el relato guadalupano se puede clasificar como una extraña variedad de barroco a través del análisis de la retórica fronteriza de la yuxtaposición entre el cristianismo y la antigua religión azteca. Encuentro de dos diferentes horizontes representacionales, el Nican mopohua es el primer producto literario de la mexicanidad, de una identidad sincrética que nace de la fusión de dos raíces insertadas, una en la otra, y entrega a la Nueva España su primer texto sagrado autóctono, su nuevo evangelio mexicano.

Research paper thumbnail of Roberto Arlt

Research paper thumbnail of Giornata di studi LA CULTURA SOTTO ASSEDIO: spaesamenti tra Argentina, Brasile e Italia

La giornata si focalizza sui rapporti tra Brasile, Italia e Argentina e si propone di stimolare u... more La giornata si focalizza sui rapporti tra Brasile, Italia e Argentina e si propone di stimolare un’ampia riflessione su quelle zone sconfortevoli e paludose che affiorano quando si pensa alle relazioni linguistiche e culturali, all’insegnamento, alla traduzione e alla sua circolazione. Perciò, la rete qui costituita è chiamata a rispondere a fabbisogni urgenti che riguardano l’insegnamento di lingue e letterature straniere, la critica letteraria e la traduzione. Per riprendere le questioni succitate, lo stare fra e con lingue ci fa sperimentare la differenza, le discordanze sintattiche, semantiche, metaforiche, catacresiche, le quali, a loro volta, rimandano all’uso delle lingue e alle sue pratiche culturali nei movimenti traduttori, che sono sempre porosi. È nel continuare il lavoro realizzato con il Dicionário che si vuole infine offrire un’apertura verso tutto questo ventaglio critico, partendo dalle relazioni linguistiche e culturali, dalla traduzione, dall’insegnamento e dalla circolazione di una letteratura straniera, nella consapevolezza che in ciò sono coinvolti processi di politica culturale e di questioni identitarie e soggettive.

Research paper thumbnail of Del imaginario literario a la imagen fílmica: el relato femenino y su transición de la novela a la pantalla en Latinoamérica

7-05-2024: Awatef Ketiti (Universidad de Valencia) "Del imaginario literario a la imagenfílmica: ... more 7-05-2024: Awatef Ketiti (Universidad de Valencia) "Del imaginario literario a la imagenfílmica: el relato femenino y sutransición de la novela a la pantalla en Latinoamérica"

Research paper thumbnail of Memoria, diversidad y género en Hispanoamérica: el caso de España y Colombia

6-05-2024: Awatef Ketiti (Universidad de Valencia) "Memoria, diversidad y género en Hispanoaméric... more 6-05-2024: Awatef Ketiti (Universidad de Valencia) "Memoria, diversidad y género en Hispanoamérica: el caso de España y Colombia"

Research paper thumbnail of Adhemar Bianchi y el Teatro Comunitario

Nel 1983, sul finire della dittatura argentina, il regista e drammaturgo Adhemar Bianchi comprend... more Nel 1983, sul finire della dittatura argentina, il regista e drammaturgo Adhemar Bianchi comprende che il teatro può essere uno strumento per ricucire il tessuto sociale straziato dalla violenza e dal terrore. Nel quartiere di Catalinas Sur a La Boca, storico quartiere a sud di Buenos Aires conosciuto per le case di lamiera colorata dei migranti italiani, spagnoli e di religione ebraica, Adhemar si organizza con gruppi di famiglie e docenti e insieme mettono in piedi una vera rivoluzione: se fino a poco prima erano proibite le riunioni di più di due persone negli spazi pubblici, loro iniziano a fare teatro in piazza!
Da allora il Teatro Comunitario "de los vecinos para los vecinos" diviene una realtà inarrestabile che invade la capitale, altre città ed altre nazioni.

Nel 2023 Catalinas Sur ha festeggiato i suoi primi 40 anni e il 2 maggio 2024 il fondatore del primo gruppo di Teatro Comunitario del mondo sarà nel nostro Dipartimento per raccontarci la sua storia!

Research paper thumbnail of EL TRABAJO CON ARCHIVOS PERSONALES DE ARTISTAS Y ESCRITORES: UNA METODOLOGÍA EN CONSTRUCCIÓN

Martín Paz: EL TRABAJO CON ARCHIVOS PERSONALES DE ARTISTAS Y ESCRITORES: UNA METODOLOGÍA EN CONS... more Martín Paz: EL TRABAJO CON ARCHIVOS PERSONALES DE ARTISTAS Y ESCRITORES: UNA METODOLOGÍA EN CONSTRUCCIÓN en el marco del proyecto TRANS ARCH

Research paper thumbnail of VOCI DI SCRITTRICI ISPANOAMERICANE

11-12-2023: SELVA ALMADA y MÓNICA OJEDA

Research paper thumbnail of El lado solitario del río, Fabio Wasserman

Research paper thumbnail of Destino Final, Giancarlo Ceraudo

Research paper thumbnail of Daniel Moyano

Research paper thumbnail of Cierta fortuna, Pablo Bohoslavsky

Research paper thumbnail of Cometierra, Dolores Reyes

Research paper thumbnail of Introducción y coordinación del encuentro: "Cuarto Intermedio. Guía práctica para cuestiones de lesa humanidad" con los escritores Félix Bruzzone y Monica Zwaig

VII Congresso Internazionale Associazione Italiana Studi Iberoamericani (AISI). "Sorriso Amaro: Reflexiones sobre el humorismo en América Latina" - Università degli Studi di Napoli "L'Orientale", 2024

Research paper thumbnail of Vivere per testimoniare, testimoniare per vivere

il Ciclostile. Memoria in movimento, n. 12, 2023

Research paper thumbnail of Esmeralda Broullón (ed. y coord.), Intrépidas. Entre Europa y las Américas: cultura, arte y política en equidad. Madrid, Plaza y Valdés Editores, 2022 (pp. 272).

Confluenze, 2023

Intrépidas. Entre Europa y las Américas: cultura, arte y política en equidad, editado ... more Intrépidas. Entre Europa y las Américas: cultura, arte y política en equidad, editado y coordinado por Esmeralda Broullón y publicado en 2022, recopila los ensayos críticos y estudios de casos que Esmeralda Broullón, Camilla Cattarulla, Emilio Gallardo, Laura Giraudo, María de los Ángeles Fernández y Fernando Quiles, Rosa Tezanos-Pinto y Sarah Wright dedican a mujeres intelectuales, escritoras, artistas, creadoras y autodidactas que irrumpieron en el horizonte de la cultura del siglo XX entre Europa y las Américas. Resultado del proyecto académico en red “Cultura, arte y política: mujeres y naciones en el marco de conflictos políticos claves. Siglos XX y XXI”, el volumen representa el que se podría definir un libro-umbral ya que, a través de sus diversos enfoques y variadas perspectivas, conlleva dentro de sus análisis una puerta de acceso a futuras investigaciones.

Research paper thumbnail of Vivere per testimoniare, testimoniare per vivere (Rosa Maria Grillo)

Research paper thumbnail of Bentivegna, Diego (al cuidado de) Obras Completas de Rubén Darío

Research paper thumbnail of Poema de Chile: Gabriela Mistral e il racconto dell'erranza

DEP Deportate, esuli, profughe, 2020

Se è vero che ogni libro contiene, oltre alla storia che racconta, anche la storia di chi lo ha s... more Se è vero che ogni libro contiene, oltre alla storia che racconta, anche la storia di chi lo ha scritto, inoltrarsi tra le opere di Gabriela Mistral significa intraprendere un viaggio infinito, tra infiniti ritorni e infinite partenze, in un continuo andirivieni tra le Americhe e l'Europa.

Research paper thumbnail of Paranoia e delirio tra mondiali e dittatura. Antonio Dal Masetto. Strani tipi sotto casa

Research paper thumbnail of Las Patronas: ángeles al borde del infierno. Una conversación con Norma Romero Vásquez

Cada año miles de migrantes irregulares, proveniente sobre todo de El Salvador, Guatemala, Hondur... more Cada año miles de migrantes irregulares, proveniente sobre todo de El Salvador, Guatemala, Honduras y Nicaragua, atraviesan México para llegar a Estados Unidos. Las condiciones de extrema pobreza de sus paises de procedencia obligan a miles de hombres, mujeres y niños a buscar una nueva vida más allá de la frontera norte, viajando a menudo en lo alto de trenes de carga que desde el sur cruzan el país mexicano. A lo largo de la devastadora travesía, los migrantes se enfrentan a la discriminación racial de los mexicanos, a los ataques de los traficantes de personas, a los secuestros de las bandas delictivas y a la violencia de los policías. Si a la desesperación y al miedo añadimos la falta total de higiene, comida y agua será fácil de entender por qué a estos monstruos de hierro se les conoce como los “trenes de la muerte”. De hecho, no todos llegan a su destino: muchos caen del convoy, algunos fallecen o deben quedarse en México por graves amputaciones, otros más bajan del tren para huir de los ataques de los narcos y otros son detenidos por los policías y quedan desaparecidos. Sin embargo, en este mar de pobreza y desolación, hay unas islas de solidaridad que desde hace muchos años representan no sólo una esperanza sino la única y concreta posibilidad de sobrevivir: colectivos de apoyo dan de comer día a día a los migrantes lanzando hacia el tren paquetes de comida y agua para que puedan tener un poco de alivio en su rumbo hacia el norte. Propongo una entrevista con uno de ellos, Las Patronas, colectivo familiar de diecinueve mujeres del municipio de Amatlán de los Reyes, Estado de Veracruz, que desde hace 15 años alimentan todos los días a los migrantes centroamericano que viajan a borde de “la Bestia”, almas perdidas a lomos del infierno.

Research paper thumbnail of Pane dei morti, pane di vita. Una conversazione con Gloria Corica in occasione della pubblicazione di Pan del alma

Da un’idea di Gloria Corica nasce Pan del alma, un libro difficile da definire e che forse non pu... more Da un’idea di Gloria Corica nasce Pan del alma, un libro difficile da definire e che forse non può e non vuole essere definito. A metà strada tra un reportage fotografico e una raccolta di racconti brevi, il volume comprende testi e immagini che ci accompagnano nel Messico del día de muertos e che ci raccontano come venga esorcizzata, festeggiata e, è il caso di dirlo, vissuta la morte nell’espressione culturale messicana.
In un viaggio tra il passato indígena e il presente il mestizo, tra musica e cinema, letteratura e saggezza popolare, Pan del alma è un libro da sfogliare e risfogliare, saltando da un racconto all’altro, dal Messico all’Italia, dalle calaveras di cioccolato sulle bancarelle cittadine alle cerimonie funebri nella Sierra Tarahumara, dalle ofrendas di Pátzcuaro alle capuzzelle napoletane. Il progetto, a cui da subito hanno preso parte Simonetta Scala, responsabile del disegno grafico, e Pino Cacucci, scrittore, traduttore e immancabile compagno di viaggio, viene poi firmato da altri quindici collaboratori italiani e messicani che, sebbene provengano da generazioni e ambienti professionali diversi, condividono tutti l’amore per una terra spesso contraddittoria ma sempre maledettamente affascinante.
Intervistiamo Gloria Corica, traduttrice di letteratura latinoamericana e counselor di scrittura autobiografica che dal Messico ci racconta la genesi di un progetto pensato per parlare di una tradizione come il culto dei defunti, ancora presente nel Messico contemporaneo, e che esprime appieno il mistero che non sempre separa la vita dalla morte.

Research paper thumbnail of Susanna Nanni (coord.), Memoria y derechos humanos: el desafío pedagógico. Miradas desde la sociología, la historia reciente y la literatura infantojuvenil

pp. 176 ISBN: 978-88-97376-88-0, 2020

En el fructífero y variado terreno de estudios sobre la memoria, este libro surge de la voluntad... more En el fructífero y variado terreno de estudios sobre la memoria, este libro surge de la voluntad de indagar el desafío pedagógico en la transmisión de la memoria del pasado reciente argentino y la consolidación de los derechos humanos en sentido universal y abarcativo, a partir de un enfoque interdisciplinario y trans- nacional. Con este propósito, el volumen reúne textos que com- binan aportes teóricos – sobre memoria y derechos humanos, historia reciente y literatura infantojuvenil – y casos prácticos de experiencias educativas desde distintas disciplinas y perspectivas, además de brindar una bibliografía esencial sugerida que pueda resultar una herramienta útil para futuras experiencias pedagógicas e investigaciones sobre el tema. Su edición en esta época no es casual, ni tampoco una elección, sino un deber que surge de la urgente necesidad de actuar frente a la gravedad de la situación política y social en escala global.

Susanna Nanni (coord.) es investigadora y docente de Lengua y lite- raturas hispanoamericanas en la Università degli Studi Roma Tre. Sus intereses de investigación privilegian el estudio de géneros y temas espe- cíficos de la literatura hispanoamericana contemporánea, desde los fun- dacionales (identidad, viaje, exilio), hasta los más recientes (testimonio/ postestimonio, memoria/olvido, memoria/posmemoria, migraciones y cuestiones de género). Entre sus publicaciones, se señala la monografía Trame narrative, intrighi di potere. La cospirazione nella letteratura ispano- americana contemporanea (2017). Desde hace varios años realiza proyec- tos didácticos e investigativos sobre memoria y derechos humanos.

Research paper thumbnail of Angela Di Matteo, Nuovo Teatro Guadalupano. La Madonna di Guadalupe nel teatro messicano del Novecento.

Fulvia Zega su "Confluenze. Rivista di Studi Iberoamericani" n. 2, 2020.

Research paper thumbnail of CONGRESO TRANS.ARCH CIENCIAS HUMANAS PÚBLICAS: EL GIRO DIGITAL

En el panorama cultural contemporáneo, en el que la presencia de las humanidades digitales adquie... more En el panorama cultural contemporáneo, en el que la presencia de las humanidades digitales adquiere un peso polít ico cada vez mayor en la vida pública y privada de los ciudadanos y de los sistemas sociales, el espacio digital se presenta hoy no solo como lugar de memoria (Nora; Guasch) y de conservación de saberes, sino también como una herramienta de nterpretación del mundo y producción de redes inter/transnacionales y transareales (Ette) capaces de generar nuevas narr-acciones (Scarabelli) dentro y fuera de los espacios institucionales.
El giro digital, entendido como la creciente centralidad del medio tecnológico en la interconexión entre personas y saberes que favorece la participación directa de la ciudadanía en la acción política a través de la creación de constelaciones tecnopolíticas (Rodotà) on y offline (Fuentes), cuestiona los sistemas consolidados de dist ribución y circulación de las informaciones, configurando nuevas modalidades de acceso y transmisión de las memorias individuales y colectivas que tienen en cuenta las prácticas éticas, pedagógicas y el discurso crítico.
Objetivo del Congreso TRANS.ARCH es , por lo tanto, abrir interrogantes y escenarios de reflexión sobre las posibilidades que la documentalidad (Ferraris) y la digitalización de corpora textuales, visuales y performativos ofrecen dentro del debate ético público y científico sobre las polític as del archivo (Foucault; Derrida), la democratización de los saberes y la inteligencia artificial en relación con fenómenos de poder, violencia y exclusión.

Las solicitudes de participación en el congreso deberán presentarse a la dirección trans.arch.roma24@gmail.com antes del 29 de febrero de 2024 mediante el envío de un resumen (máx. 200 palabras) y un breve CV con indicación de la afiliación académica, los ámbitos de investigación y las publicaciones más relevantes (máx. 15 líneas). Las propuestas serán examinadas por el Comité Científico antes del 15 de abril de 2024.

Research paper thumbnail of Call for papers: AMÉRICA VISUAL. El uso político de las imágenes en América Latina (siglos XIX-XXI)

Como parte activa de la arquitectura estética del Estado, las imágenes, sean aliadas o enemigas d... more Como parte activa de la arquitectura estética del Estado, las imágenes, sean aliadas o enemigas del poder, vehiculan adoctrinamientos, custodian dogmas, perpetúan rituales e inspiran revoluciones. Profundamente arraigado en el imaginario histórico, social y político en el que actúa, todo archivo visual se hace instrumento, y reflejo a la vez, de un horizonte de pensamiento específico que se mueve dentro del ágora pública para codificar o deconstruir diferentes visiones de la realidad. Por lo tanto, el objetivo de este estudio es investigar – a través de un enfoque interdisciplinario – las múltiples formas del sistema iconográfico que, si se contextualizan cada una en su propia época, se nos presentan como el producto de esa interacción social y política que constituye el perfil material y mental de las identidades nacionales latinoamericanas.