Francesco Pongiluppi | Università degli Studi di Torino (original) (raw)
Books by Francesco Pongiluppi
Dalle proteste sessantottine alle riforme degli anni Settanta, il volume propone un’originale ana... more Dalle proteste sessantottine alle riforme degli anni Settanta, il volume propone un’originale analisi diacronica delle grandi questioni al centro delle mobilitazioni per i diritti nell’Italia del secondo Novecento. In particolare, questo lavoro si focalizza sulla città di Torino: dalla documentazione dell’Archivio storico della Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, all’analisi della letteratura sui diritti, sulla scuola e sull’educatore, il testo offre una rilettura del patrimonio di fonti scritte e orali conservato a Torino, ricco di documenti, indagini e testimonianze sulla memoria e sull’eredità storica, giuridica e sociale del cosiddetto lungo Sessantotto.
La storia della presenza “italiana” nei territori del Levante, da Salonicco ad Alessan- dria d’Eg... more La storia della presenza “italiana” nei territori del Levante, da Salonicco ad Alessan- dria d’Egitto, è un tema di straordinaria ricchezza e complessità.
In questo ambito il più delle volte è la città di Istanbul, con i suoi fasti e la sua mille- naria storia di capitale imperiale, a essere presa come punto di riferimento. Eppure le dinamiche migratorie, che dalla penisola italiana hanno portato nei secoli un nu- mero sempre maggiore di persone a insediarsi sulle coste orientali del Mediterra- neo, hanno avuto nella città di Smirne una destinazione di estremo rilievo.
Grazie a un eccezionale porto naturale, la “perla dell’Egeo” si è imposta sin dal tar- do periodo bizantino come un centro imprescindibile per il passaggio verso il lato nord del Mediterraneo delle merci in arrivo dall’impero persiano, dall’Anatolia e dalla regione siriana.
È stato in questo contesto estremamente vitale e dinamico che commercianti, naviga- tori, operai e artisti giunti dall’Italia si sono trovati a svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo della città, instaurando nei secoli relazioni importanti con le tante comunità ivi presenti: greci, turchi, armeni, ebrei e levantini di origine inglese e francese.
Il presente volume raccoglie quindici contributi dedicati al tema da ricercatori di pro- venienza eterogenea, con il desiderio di restituire al lettore di oggi la ricchezza polifo- nica di una città che fu il simbolo di un’epoca, spazzata via dalle guerre e dalle catastro- fi che proprio un secolo fa giunsero a chiudere l’era dei grandi imperi multiculturali.
Talks by Francesco Pongiluppi
Papers by Francesco Pongiluppi
KEBİKEÇ, 2024
Bu makale; Osmanlı İstanbulu’nda İtalyanca yazılan gazete tecrübesini, İtalyanca gazete- lerin ço... more Bu makale; Osmanlı İstanbulu’nda İtalyanca yazılan gazete tecrübesini, İtalyanca gazete- lerin çok kültürlü İtalyan-Levantenler arasında milliyetçi bir ruh oluşturmada oynadığı rolü farklı dillerde yazılmış metinler ve arşiv kayırları aracılığıyla masaya yatırmaktadır. Bu doğrul- tuda, İstanbul’da en uzun süre faaliyet gösteren gazete olan La Rassegna Italiana-Organo degl’Interessi Italiani in Oriente, Türkiye’de milliyetçi bir İtalyan cemaat inşa etmedeki pedagojik rolü ağırlıklı olarak incelenmiştir. Yirminci yüzyılın ilk kırk yılına yayılan ve 1911-1912 Libya Savaşı’yla başlayan Türk-İtalyan gerilimi İstanbul’daki İtalyan basınına da yansımıştır. Bunun- la birlikte; La Rassegna’nın yanı sıra İstanbul’da çıkarılan Il Bollettino della Dante Alighieri, Il Messaggero degl’Italiani ve Vita Katolika gibi yayınlar 1920-1943 arası dönemde İstanbul’daki İtalyan kültürüne Mussolini İtalya’sının çizgisini aktaracak ve savunacaktır.
Rivista di storia dell'educazione, Jun 23, 2024
The social innovations introduced by the Italian Workers' Statute (Law 300/1970) and the National... more The social innovations introduced by the Italian Workers' Statute (Law 300/1970) and the National Collective Agreement of metal Workers (1973) made substantial changes in the right of workers to education. For the first time, a large number of workers were entitled to a number of 150 paid hours off work to attend, at public or certified schools, courses related or not to their professional activity. This article aims at analyzing the case of the University of Turin in the year 1973/74 in the organization of the first courses addressed to workers and managed in partnership with the local trade union organizations.
This paper aims to analyse the social life of the Italian-Levantine communities of Turkey. Their ... more This paper aims to analyse the social life of the Italian-Levantine communities of Turkey. Their Catholic common faith and the relation with Italy were, in fact, behind the policies undertaken in Turkey in the Twenties of last century by the Italian government. The author, through a study of new sources, tries to understand how and in which way the Catholic identity contributed in the affiliation to the Turkish branch of the Italian National Fascist Party. Similarly, this paper explores Ankara’s policies towards the minority groups and the foreign communities living in Turkey, in order to better understand how those policies determined the alienation of the Italian-Levantine communities in the country.
Dalla metà del decennio scorso la Turchia ha implementato un nuovo paradigma nelle relazioni con ... more Dalla metà del decennio scorso la Turchia ha implementato un nuovo paradigma nelle relazioni con il continente africano. Maggiori investimenti e un’azione diplomatica senza precedenti hanno avvicinato Ankara alle capitali africane. L’articolo riporta, tradotta in italiano, un’intervista al direttore del Dipartimento Africa di una tra le principali Ong della Turchia, la İHH.
Il seguente saggio, attraverso la disamina di documenti diplomatici statunitensi ed una letteratu... more Il seguente saggio, attraverso la disamina di documenti diplomatici statunitensi ed una letteratura in lingua inglese, francese e turca, analizza le riforme che hanno contrassegnato l’esercizio di Adnan Menderes e gli eventi interni ed esterni che hanno mutato radicalmente la società turca negli anni Cinquanta. Si analizzeranno inoltre le dinamiche sociali e politiche sfociate nel golpe del 1960, conclusosi con l’esecuzione per condanna a morte di Menderes nel 1961.
La rete di Fethullah Gülen nell'evoluzione del mondo associativo turco di matrice musulmana: le relazioni con l'Africa e l'Asia, in Afriche e Orienti, No: 1-2, AIEP Editore, Repubblica di San Marino, 2014. , 2014
Conference Presentations by Francesco Pongiluppi
The study of the Italian communities abroad has seen unprecedented developments in the recent yea... more The study of the Italian communities abroad has seen unprecedented developments in the recent years following the establishment of a large number of study centers, associations, museums and university departments dedicated to the study and preservation of the Italian migration heritage.
While it is common to hear about Little Italy, Petite Italie and Barrio Italiano, unfortunately, the Italian migration heritage still remains unknow in the Eastern Mediterranean regions. Yet, in this very same geographical area, resides one of the most ancient Italian communities abroad: the Italian-Levantines. This paper aims at analyzing the most recent studies on the Italian heritage in Turkey and the ongoing projects which are addressed to create an Italian-Levantine memory.
Dalle proteste sessantottine alle riforme degli anni Settanta, il volume propone un’originale ana... more Dalle proteste sessantottine alle riforme degli anni Settanta, il volume propone un’originale analisi diacronica delle grandi questioni al centro delle mobilitazioni per i diritti nell’Italia del secondo Novecento. In particolare, questo lavoro si focalizza sulla città di Torino: dalla documentazione dell’Archivio storico della Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, all’analisi della letteratura sui diritti, sulla scuola e sull’educatore, il testo offre una rilettura del patrimonio di fonti scritte e orali conservato a Torino, ricco di documenti, indagini e testimonianze sulla memoria e sull’eredità storica, giuridica e sociale del cosiddetto lungo Sessantotto.
La storia della presenza “italiana” nei territori del Levante, da Salonicco ad Alessan- dria d’Eg... more La storia della presenza “italiana” nei territori del Levante, da Salonicco ad Alessan- dria d’Egitto, è un tema di straordinaria ricchezza e complessità.
In questo ambito il più delle volte è la città di Istanbul, con i suoi fasti e la sua mille- naria storia di capitale imperiale, a essere presa come punto di riferimento. Eppure le dinamiche migratorie, che dalla penisola italiana hanno portato nei secoli un nu- mero sempre maggiore di persone a insediarsi sulle coste orientali del Mediterra- neo, hanno avuto nella città di Smirne una destinazione di estremo rilievo.
Grazie a un eccezionale porto naturale, la “perla dell’Egeo” si è imposta sin dal tar- do periodo bizantino come un centro imprescindibile per il passaggio verso il lato nord del Mediterraneo delle merci in arrivo dall’impero persiano, dall’Anatolia e dalla regione siriana.
È stato in questo contesto estremamente vitale e dinamico che commercianti, naviga- tori, operai e artisti giunti dall’Italia si sono trovati a svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo della città, instaurando nei secoli relazioni importanti con le tante comunità ivi presenti: greci, turchi, armeni, ebrei e levantini di origine inglese e francese.
Il presente volume raccoglie quindici contributi dedicati al tema da ricercatori di pro- venienza eterogenea, con il desiderio di restituire al lettore di oggi la ricchezza polifo- nica di una città che fu il simbolo di un’epoca, spazzata via dalle guerre e dalle catastro- fi che proprio un secolo fa giunsero a chiudere l’era dei grandi imperi multiculturali.
KEBİKEÇ, 2024
Bu makale; Osmanlı İstanbulu’nda İtalyanca yazılan gazete tecrübesini, İtalyanca gazete- lerin ço... more Bu makale; Osmanlı İstanbulu’nda İtalyanca yazılan gazete tecrübesini, İtalyanca gazete- lerin çok kültürlü İtalyan-Levantenler arasında milliyetçi bir ruh oluşturmada oynadığı rolü farklı dillerde yazılmış metinler ve arşiv kayırları aracılığıyla masaya yatırmaktadır. Bu doğrul- tuda, İstanbul’da en uzun süre faaliyet gösteren gazete olan La Rassegna Italiana-Organo degl’Interessi Italiani in Oriente, Türkiye’de milliyetçi bir İtalyan cemaat inşa etmedeki pedagojik rolü ağırlıklı olarak incelenmiştir. Yirminci yüzyılın ilk kırk yılına yayılan ve 1911-1912 Libya Savaşı’yla başlayan Türk-İtalyan gerilimi İstanbul’daki İtalyan basınına da yansımıştır. Bunun- la birlikte; La Rassegna’nın yanı sıra İstanbul’da çıkarılan Il Bollettino della Dante Alighieri, Il Messaggero degl’Italiani ve Vita Katolika gibi yayınlar 1920-1943 arası dönemde İstanbul’daki İtalyan kültürüne Mussolini İtalya’sının çizgisini aktaracak ve savunacaktır.
Rivista di storia dell'educazione, Jun 23, 2024
The social innovations introduced by the Italian Workers' Statute (Law 300/1970) and the National... more The social innovations introduced by the Italian Workers' Statute (Law 300/1970) and the National Collective Agreement of metal Workers (1973) made substantial changes in the right of workers to education. For the first time, a large number of workers were entitled to a number of 150 paid hours off work to attend, at public or certified schools, courses related or not to their professional activity. This article aims at analyzing the case of the University of Turin in the year 1973/74 in the organization of the first courses addressed to workers and managed in partnership with the local trade union organizations.
This paper aims to analyse the social life of the Italian-Levantine communities of Turkey. Their ... more This paper aims to analyse the social life of the Italian-Levantine communities of Turkey. Their Catholic common faith and the relation with Italy were, in fact, behind the policies undertaken in Turkey in the Twenties of last century by the Italian government. The author, through a study of new sources, tries to understand how and in which way the Catholic identity contributed in the affiliation to the Turkish branch of the Italian National Fascist Party. Similarly, this paper explores Ankara’s policies towards the minority groups and the foreign communities living in Turkey, in order to better understand how those policies determined the alienation of the Italian-Levantine communities in the country.
Dalla metà del decennio scorso la Turchia ha implementato un nuovo paradigma nelle relazioni con ... more Dalla metà del decennio scorso la Turchia ha implementato un nuovo paradigma nelle relazioni con il continente africano. Maggiori investimenti e un’azione diplomatica senza precedenti hanno avvicinato Ankara alle capitali africane. L’articolo riporta, tradotta in italiano, un’intervista al direttore del Dipartimento Africa di una tra le principali Ong della Turchia, la İHH.
Il seguente saggio, attraverso la disamina di documenti diplomatici statunitensi ed una letteratu... more Il seguente saggio, attraverso la disamina di documenti diplomatici statunitensi ed una letteratura in lingua inglese, francese e turca, analizza le riforme che hanno contrassegnato l’esercizio di Adnan Menderes e gli eventi interni ed esterni che hanno mutato radicalmente la società turca negli anni Cinquanta. Si analizzeranno inoltre le dinamiche sociali e politiche sfociate nel golpe del 1960, conclusosi con l’esecuzione per condanna a morte di Menderes nel 1961.
La rete di Fethullah Gülen nell'evoluzione del mondo associativo turco di matrice musulmana: le relazioni con l'Africa e l'Asia, in Afriche e Orienti, No: 1-2, AIEP Editore, Repubblica di San Marino, 2014. , 2014
The study of the Italian communities abroad has seen unprecedented developments in the recent yea... more The study of the Italian communities abroad has seen unprecedented developments in the recent years following the establishment of a large number of study centers, associations, museums and university departments dedicated to the study and preservation of the Italian migration heritage.
While it is common to hear about Little Italy, Petite Italie and Barrio Italiano, unfortunately, the Italian migration heritage still remains unknow in the Eastern Mediterranean regions. Yet, in this very same geographical area, resides one of the most ancient Italian communities abroad: the Italian-Levantines. This paper aims at analyzing the most recent studies on the Italian heritage in Turkey and the ongoing projects which are addressed to create an Italian-Levantine memory.
L'étude de l’émigration italienne a connu un développement considérable au cours des dernières dé... more L'étude de l’émigration italienne a connu un développement considérable au cours des dernières décennies. Une nouvelle historiographie a été consacrée à ce phénomène qui a marqué pendant des siècles la société italienne. Toutefois, il apparaît que la littérature contemporaine tout comme la mémoire collective après la deuxième guerre mondiale, ont abordé de manière plus exhaustive l’histoire migratoire nationale vers l’Europe occidentale et l’Amérique, que celle en Méditerranée orientale, en dépit d’une présence « italienne » dans cette région antérieure à la fondation de l’État unitaire (1861). En effet, en Levant le réseau italien a été composé jusqu’à la moitié du Vingtième siècle par un grand nombre d’entreprises, missions religieuses, associations, loges maçonniques, institutions et écoles.
Quelles sont les raisons de ce désengagement historiographique?
Car de désengagement il faut parler : comment alors expliquer autrement la production d’une volumineuse littérature consacrée à la présence italienne dans l’espace (post-)ottoman écrite avant la naissance de la République italienne (1946) ? Dans quelle mesure l’évolution de l’état socio-politique italien et des pays levantins a contribué à la marginalisation de la mémoire de cette(s) migration(s) ? Est-ce qu’on peut parler, encore de nos jours, d’une diaspora italienne en Levant ?
L'idée de ce travail est d’examiner les formes de la représentation de la migration italienne en Méditerranée orientale à travers une étude sur l’évolution de l’historiographie nationale et une analyse sur les effets des changements politiques dans la région au cours du dernier siècle. Il faudra aussi expliquer comment la politique méditerranéenne engagé par le régime fasciste, visant à une mythisation des Italiens du Levant, a fortement concouru à l’oubli de la mémoire de cette migration. Les sources primaires pour ce travail seront représentées par des documents inédits conservés chez des archives localisés en Turquie et en Italie. Les sources secondaires incluent une littérature en italien, français, anglais et turc.
The rise of nationalism in Italy in the 1880s moved toward an enforcement of the Italian presence... more The rise of nationalism in Italy in the 1880s moved toward an enforcement of the Italian presence in Istanbul and Izmir, perhaps the most cosmopolitan centres in Ottoman Turkey. Since the Ottoman society was organized along strict religious lines, inter-ethnic marriages were likely to happen within the same faith. This was a very common practice among Roman Catholics and Jews, so that French, Italians, Austrians, Greeks, Albanians oftencomposed, together, one family. The absence of a monolithic national consciousness and the use of several languages among these families have led writers, travellers and diplomats to identify them as Levantines (Levantini). The Italian novelist Edmondo De Amicis illustrated in his book Constantinople (1877) the intercultural space wherein his fellow countrymen were living and remarked with huff their “Levantinization” in regard to their language: “It is a bastard Italian, corrupted by four or five other languages which were corrupted before as well”. Members of the same Levantine family could easily be found working for diverse embassies representing antagonistic countries, participating at different national parades; one could easily be a fellow of a French association and on the same time be a supporter of a Risorgimental irredentist Italian organization. In this context, it is interesting to see how the Italian government tried to prevent this trend by promoting a new Italianization of the community through schools, newspapers, associations and new trading routes. This paper will analyse the attempts undertaken by the Kingdom of Italy for fighting the “Levantinization” of Turkey’s Italian community through the study of original archival sources stored in Italy and Turkey. A literature in French, Italian, English and Turkish will support this study.
En 1863 à Constantinople, dans le district central de Pera, une quarantaine d'exilés italiens fon... more En 1863 à Constantinople, dans le district central de Pera, une quarantaine d'exilés italiens fondent la Società Operaia Italiana di Mutuo Soccorso. Leur but est double : d'un côté l'amélioration des conditions « morales et économiques » de la classe ouvrière italienne dans l’Empire ottoman, de l'autre l'accroissement des intérêts nationaux du nouveau Royaume d'Italie dans les cercles levantins de Constantinople. En tant que noyau d'agrégation pour la communauté italienne, la Società devient rapidement un centre de diffusion de la pensée politique de Giuseppe Mazzini dans la Turquie ottomane. Les idéaux de liberté et de patriotisme qui animent la Società, ainsi que sa vocation à l'action, sont bien soulignés dans leur devise, « chi ama la patria la onori con le opere ». Ces œuvres sont précisément celles qui permettent à la Società de créer à Constantinople un réseau visant à internationaliser non seulement la question italienne mais aussi celle des nations encore sous la domination autrichienne. La capitale ottomane cosmopolite devient ainsi le laboratoire politique et social des membres de la Società.
Il faut alors se demander si cette organisation italienne de secours mutuel a été capable - et de quelle façon - de mettre en œuvre les idées du Risorgimento dans un environnement très particulier, tel que Constantinople dans ces années. Cette contribution examinera les premières années de la Società, depuis sa fondation en 1863 jusqu'en 1866, l'année de la troisième guerre d'indépendance italienne. A travers l’analyse de documents d'archives en provenance de Turquie et d'Italie, il faudra examiner en quelle mesure et comment la Società réussit à mobiliser des fonds et même des volontaires non-italiens vers le front : un aspect qui confirmerait les liens transnationaux de l’organisation italienne de secours mutuel dans l’Empire ottoman.
Since the Middle Age, Italian merchants had established their colonies in the Levant in order to ... more Since the Middle Age, Italian merchants had established their colonies in the Levant in order to develop the trade between the West and East. As a result of their presence, Italians were able to enlarge their networks during the Ottoman period which enabled them to have a main role in the circulation of goods, ideas and culture in the Levantine cities. Through out of the 19th century, thanks to the foundation of the Kingdom of Italy in 1861, the Italians of the Levant took advantage of the new institutions created by the Italian state. Consequently, this gave them a stronger link to their motherland. In this regard, the establishment of an Italian Chamber of Commerce in the Ottoman capital in 1885, was the first step towards the development of an Italian-Ottoman economical relationship. This body, the Italian Chamber of Commerce, was behind the publication of a commercial bulletin, the Rassegna Italiana - Organo degl’Interessi Italiani in Oriente, which supported and informed people about the Levantine trade. The aim of this paper is to investigate the Italian trade network in Turkey after the establishment of the Turkish Republic. This study will deeply examine the Italian presence in the new Turkish market thorough a research on the Italian institutions, Consular Agencies and other entities that functioned during the interwar period. The main questions of this work will be focused on how Italy kept her predominant position in Turkish regions during the past Ottoman period and how her Levantine appendix reacted in the face of the changed political environment. The sources of this paper will be the records of the Italian Chamber of Commerce in Istanbul, the material published by the Rassegna Italiana, the archival documents coming from the Ministry of Foreign Affairs in Rome and other information available in several private institutions. A bibliography on this subject in Italian, English, French and Turkish will further buttress and strengthen this research.
Beyoğlu can be considered the main area in Istanbul where Italians have been living, administrati... more Beyoğlu can be considered the main area in Istanbul where Italians have been living, administrating their business and developing their culture. The extraordinary intercultural milieu of this area let them become, at the beginning of the 20th century, among the most dynamic and enterprising community of that time. It is not a case if today, having a brief look around İstiklal Caddesi (Grande Rue de Pera) it is quite easy to find several buildings and relics related to the Italian heritage.
The aim of this paper is to investigate and resume the journalistic experience of the Italians of Beyoğlu by an analysis of their journals, published from the half of the 19th century until the first republican period. Starting by a brief report of the first Italian language journals published in Galata, like Il Semaforo di Costantinopoli, L’Indicatore Bisantino e La Turchia, this study will focus then on the experience of Il Messaggero degli Italiani and the francophone Beyoğlu Gazetesi, both owned and managed by Gilberto Primi, an Italian-Levantine author and journalist; another focus will be brought on the activity of La Rassegna Italiana-Organo degl’Interessi Italiani in Oriente, a commercial bulletin of the Italian Chamber of Commerce of Istanbul.
The originality of this work consists in using original archival documents, stored between Italy and Turkey, as well as the biggest collection of Il Messaggero degli Italiani, which has not, until now, ever been discovered and presented by any author.
In 1855 the Kingdom of Sardinia, the predecessor State of today's Italy, sent an expeditionary co... more In 1855 the Kingdom of Sardinia, the predecessor State of today's Italy, sent an expeditionary corp of 18.000 soldiers to side with French, British and Ottoman forces during the Crimean War against Russian Empire. The Italian soldiers who died in that war are, since then, buried in the Pangaltı Roman Catholic Cemetery of Istanbul. The cemetery is one of the symbolic landscapes of the Italian heritage of the old Ottoman capital. Between the 19th and the 20th century, the Italian Levantine community in Ottoman Empire lived what the authors defined as its «apogee».
During that time the community, whose number was around 30.000 people, had its own institutions such as schools, chamber of commerce, charity associations, churches and newspapers. After the collapse of the Ottoman Empire and the creation of the republic of Turkey there started the alienation of the non-muslim citizens due to a series of laws and policies addressed to the «turkification» of the society, from commerce to education. For those communities that remained in the country, there were only two options: the assimilation or the conservation of a series of symbols linked to the Italian past in the city.
This paper aims to expose this event as a community cohesion symbol by an historical study of the documents kept in the archives of Istanbul. Eventually I hope to analyze the reports of the Pangaltı Roman Catholic Cemetery of Istanbul, edited by François Alphonse Belin, a French historian on the Latins in Ottoman Empire who was the Consul of France in Istanbul from 1868 to 1877. This study will also focus on the aforementioned war memorial, by an interpretation of the articles published in the Italian newspapers printed in Istanbul.
A bibliography in French, Italian, Turkish and English, on the Italian Community in Istanbul will then follow. Its cosmopolitan character will also help in contextualizing the urban ambient.
The start of the Great War and the tumult it generated continued until the foundation of the Repu... more The start of the Great War and the tumult it generated continued until the foundation of the Republic of Turkey in 1923. Among the tragedies that happened in Turkish regions, that of Pontus, was characterised by massive killings, deportations, ethnic cleansings and other atrocities, which resulted in the disappearance of Christians without distinction to race, sect or nationality.
On top of that tragedy and for a different point of view in the study of those years, the testimony of Cirillo Giovanni Zohrabiàn is a valuable contribution. Born in Erzurum in 1881, Zohrabiàn was an Armenian Catholic of the Order of Friars Minor Capuchin. The records of his life between Erzurum and Trabzon in the years 1919-1923 were collected by him and published in Italian by Capuchins of Palermo in 1965 as his memories in Minor Asia.
In march 1923, the friar because of his assistance to Greeks of Pontus in terms of financial and humanitarian aid, was accused by Turkish authorities of being one of the leaders of Pontic Greek Committee, "the revolutionary Mesrob Sarkys". For that reason, he was expelled from Trabzon and sent by ship to Constantinople, where he was arrested, tortured and sentenced to death by hanging. Accused by the Turks, he sought for the help of the Dominican Order of the Church of SS Peter and Paul in Galata in order to prove his identity as friar. However, he was condemned to exile for helping the Greeks.
The aim of this paper is to expose the memories of Zorhabiàn. This would be the beginning of a research project on the Pontus tragedy based on Catholic archival and bibliography resources.
During the Nineteenth century, the Italian peninsula was shaken by significant evolutions and rev... more During the Nineteenth century, the Italian peninsula was shaken by significant evolutions and revolutions in its political, economic and social structure: the Risorgimento movement, the foundation of the Kingdom of Italy in 1861 and the agrarian problem in the South of the peninsula. These factors were among the main causes of the migratory flow that made so many Italians leave the country in that century. One of the main arrival destination was the Ottoman Levant: a territory that had already hosted, for centuries, a small Italian-speaking community and where reforms within the Sublime Porte were offering new scenarios and opportunities to foreign workers.
This paper aims to examine the process of insertion of this heterogeneous community, in sectarian and social terms, in the ottoman context, and specifically in the cities of Istanbul and Izmir. The relationship between the Italian community, the authorities, and the other communities in the urban space, the language used in the public and working sphere and their institutions will be analyzed in relation to the Mediterranean policy undertaken by the Kingdom of Italy.
The Kingdom of Italy established, at the end of Nineteenth century, a series of policies willing ... more The Kingdom of Italy established, at the end of Nineteenth century, a series of policies willing to implement
its role in the area going from the Balkan-Mediterranean up to the Horn of Africa. This research is developed through the study of the guidelines used by the Government of Rome to expand over the territories belonging to the Ottoman sphere: the economical-commercial, the cultural and the territorial dimensions with the acquisition and colonization of Eritrea in open defiance with the long Ottoman presence in the Red Sea ports. The Italian role in the delicate balance of the Ottoman Empire at the end of the Nineteenth century is balanced between an anti-Ottoman policy regarding the Italian projects in East Africa and a closer vision to the Ottoman instances, as its stability and its status quo could have been a guarantee for the Italian trade in the Mediterranean. The primary sources of this research are based on documents coming from the Archive of the Ministry of Foreign Affairs in Rome, the Historical Archive of the Istanbul Chamber of Commerce and the Archive of the Colony of Eritrea.
l convegno internazionale “Educazione, scuola e politica culturale nelle migrazioni italiane”, in... more l convegno internazionale “Educazione, scuola e politica culturale nelle migrazioni italiane”, in programma a Torino dal 14 al 16 luglio 2021, riunisce studiose e studiosi delle migrazioni per indagare, in chiave storica e contemporanea, lo stretto rapporto tra fenomeni migratori, politiche culturali e pratiche educative nei contesti transnazionali.
Una tre giorni di eventi – in presenza e online – dedicata allo studio delle attività di diffusione e promozione della lingua e cultura italiana all’estero, all’associazionismo migrante, alle nuove mobilità, alla memoria e valorizzazione degli archivi e alla storia dell’educazione attraverso l’organizzazione di panel tematici, tavole rotonde, presentazioni di libri e proiezioni.
Education has had a crucial role in contemporary human migrations. The "Migration and Education" ... more Education has had a crucial role in contemporary human migrations. The "Migration and Education" project, intends to bring together scholars to investigate on the origin and development of those educational experiences that, over the time, have been addressed to migrant communities, with a specific focus on the Italian one.
Per secoli le coste del Mediterraneo orientale sono state destinazione di una comunità italofon... more Per secoli le coste del Mediterraneo orientale sono state destinazione di una comunità italofona il cui trait d’union è gravitato attorno ad una condivisa fede cattolica e ad una spiccata propensione commerciale verso le terre d’origine e il continente africano. Una riflessione sulla sua identità culturale e presenza storica aiuta a comprendere la complessità della Turchia contemporanea. Partendo da una panoramica storica, dal periodo Ottomano ai giorni nostri, ne discuteremo il riflesso culturale, artistico, architettonico ancora presente, per terminare con un’analisi degli interessi italiani in questa regione. L’evento sarà arricchito dalla proiezione di documenti d’archivio e frammenti video.
With the present call we aim to draw the attention of those scholars and researchers working on t... more With the present call we aim to draw the attention of those scholars and researchers working on the history of the Italian presence in Izmir in the late Ottoman period and in the republican years, in order to gather new and original studies on the role played by the Italo-Levantine community in the cultural, economic and artistic development of the city of Izmir.
Bu çağrı ile, İzmir şehrinin kültürel, ekonomik ve sanatsal gelişiminde İtalyan- Levanten toplulu... more Bu çağrı ile, İzmir şehrinin kültürel, ekonomik ve sanatsal gelişiminde İtalyan- Levanten topluluğunun oynadığı rol üzerine yeni ve özgün çalışmalar toplamak hedefiyle, Osmanlı'nın geç döneminden günümüze uzanan zaman diliminde İtalyan toplumunun tarihi üzerine çalışan akademisyen ve araştırmacıların dikkatini çekmeyi hedefliyoruz.
La presente call è finalizzata a selezionare quelle ricerche e studi che possano offrire interess... more La presente call è finalizzata a selezionare quelle ricerche e studi che possano offrire interessanti contributi alla ricostruzione storica delle vicende italiane in quel lungo periodo che va dall’età ottomana ai giorni nostri, al fine di acquisire nuovi e originali studi sull’apporto fornito dalla comunità italo-levantina allo sviluppo culturale, economico e artistico della città di Smirne.
Italian emigration has been one of the largest migrations in history. Over the past two centuries... more Italian emigration has been one of the largest migrations in history. Over the past two centuries, millions of people have left their country in order to build a different future abroad. Even before the unification of Italy (1861), Italians could rely on a network composed of a multitude of institutions and associations grounded overseas: From the Americas to Northern Africa, from Europe to the Levant. Even though the trade routes marked the first migratory flows and favoured the circulation of Italian-Romance languages across Europe and the Mediterranean basin, it was only from the 19 th century that an Italian political and cultural diaspora emerged. Following national unification, this transnational network moved towards a progressive broadening of educational and political initiatives aimed at "safeguarding the Italian language and culture". Since its establishment, the Kingdom of Italy recognised the issue of language maintenance as a political tool amongst the national communities abroad. In order to increase the national influence and to support commercial interests abroad, the Italian administration implemented educational and cultural institutions overseas. Following this policy, over the late 19th century the Kingdom attempted to centralize the established educational systems abroad-that consisted basically of private institutions-by opening at the same time new public schools. The development of the Italian educational and cultural system abroad has been appended by several factors: The foundation of the "Dante Alighieri" Society in 1889, the creation of chambers of commerce, the spread of Roman Catholic associationism, and the mutualism of national clubs overseas.
Tra le parabole migratorie, quella italiana è da considerarsi tra le più significative nella stor... more Tra le parabole migratorie, quella italiana è da considerarsi tra le più significative nella storia. Negli ultimi due secoli, sono milioni gli italiani e le italiane che hanno lasciato i propri luoghi d'origine per costruire un futuro lontano dai confini nazionali. Già in epoca preunitaria la presenza italiana al di fuori della Penisola può vantare una pluralità di istituzioni, sodalizi e comunità residenti dall'Europa alle Americhe al Nord Africa, fino al Vicino Oriente. Se le rotte commerciali segnano le prime parabole migratorie favorendo la circolazione della lingua italiana insieme ai dialetti italo-romanzi lungo l'Europa continentale e il bacino mediterraneo, è nella fase pre-risorgimentale che si materializza una prima diaspora politica e culturale italiana. Con l'Unità d'Italia questa rete transnazionale muove un'intensa e progressiva capillarizzazione di iniziative educative e politiche indirizzate alla "salvaguardia della lingua e della cultura italiana". Ben presto, infatti, anche lo Stato italiano comprende l'importanza della Scuola, del mantenimento della lingua e della promozione culturale quali strumenti privilegiati per la crescita dell'influenza nazionale tra le comunità degli italiani nel mondo e per la penetrazione commerciale all'interno delle società d'adozione. Per questo motivo, la politica governativa cerca di controllare le esperienze educative pre-esistenti, di natura privata, e allo stesso tempo crea nuove scuole governative in diverse città del Levante, delle Americhe e del bacino mediterraneo, aree geografiche considerate strategiche per la politica estera. L'istituzione della società Dante Alighieri nel 1889, la creazione delle Camere di Commercio italiane all'estero, il fenomeno dell'associazionismo cattolico, quello del mutualismo
L’analisi storico-educativa sui processi che portarono in Italia, oltre mezzo secolo fa, l’estens... more L’analisi storico-educativa sui processi che portarono in Italia, oltre mezzo secolo fa, l’estensione del diritto allo studio dei lavoratori, restituisce un’immagine arti- colata di istanze, rivendicazioni e lotte coordinate da movimenti capaci di con- giungere due mondi per lungo tempo tenuti separati, quello della produzione e quello della conoscenza.
Le pagine di questo articolo riportano parte di una ricerca più ampia che muove i propri passi dall’analisi della documentazione di matrice sindacale e stu- dentesca conservata a Torino.
Nel suo quinto anniversario, cosa resta dello spirito del movimento Gezi? Un evento per ricostru... more Nel suo quinto anniversario, cosa resta dello spirito del movimento Gezi?
Un evento per ricostruire la più imponente protesta della storia repubblicana della Turchia.
Tra immagini, video e un piccolo aperitivo, ripercorriamo la lotta e l'eredità di Gezi, insieme a :
Murat Cinar - giornalista turco
Francesco Pongiluppi - dottore di ricerca in Storia
Adriano Boano - redattore editoriale Rosenberg & Sellier
AIR - Atelier Ideas & Research took part in the celebrations of 50 years from Palazzo Campana occ... more AIR - Atelier Ideas & Research took part in the celebrations of 50 years from Palazzo Campana occupation in Turin, back in '68, with some reflections on nowadays protests (open access, #metoo).
In collaboration with
>>> Istituto Fondazione Antonio Gramsci, Torino
>>> Polo del '900, Torino
First event organized by AIR - Atelier Ideas & Research, a non-profit association founded with Fr... more First event organized by AIR - Atelier Ideas & Research, a non-profit association founded with Francesco Pongiluppi to help young researchers to develop useful professional relationships, and to promote academic research in politics/history fields outside of the Academy.
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This sunday Turkey will vote for the Constitutional amendment that could mean, in case of a YES victory, the evolution from a parliamentary republic to a presidential one. Many are the questions. In which broader political project the reform inscribes itself? Which are the medium and long term outlooks in the diplomatic european environment? What is the reform fallout on Turkish civil society?
We will try to explore some answers with Chiara Maritato (Università di Torino), Francesco Pongiluppi (Università La Sapienza di Roma), Murat Cinar (giornalista indipendente). Edoardo Frezet will moderate the event (Université de la Cote d'Azur).
AIR - Atelier Ideas & Research, associazione non-profit nata come strumento per i giovani ricerca... more AIR - Atelier Ideas & Research, associazione non-profit nata come strumento per i giovani ricercatori delle discipline umanistiche e in particolare intorno ai problemi di storia politica, scienze politiche e filosofia politica. Diffusione regolare di call for paper e altre opportunità, e organizzazione di eventi "divulgativi" per early career.
A public debate about Turkish contemporary politics in correspondence of the 2017 Constitutional ... more A public debate about Turkish contemporary politics in correspondence of the 2017 Constitutional Referendum