Cristiana Pasqualetti | Università Degli Studi Dell'Aquila (original) (raw)

Books by Cristiana Pasqualetti

Research paper thumbnail of Il Libellus ad faciendum colores dell'Archivio di Stato dell'Aquila. Origine, contesto e restituzione del "De arte illuminandi". Studio introduttivo, facsimile, testo e traduzione a fronte. Con un saggio di Paolo Bensi. Presentazione di Alessandra Perriccioli Saggese

Micrologus Library, 43, 2011

Transmitted until now via a single manuscript of unknown provenance, the Biblioteca Nazionale of ... more Transmitted until now via a single manuscript of unknown provenance, the Biblioteca Nazionale of Naples Ms. XII.E.27, the so-called "De arte illuminandi" has enjoyed an influential reputation in print due to its largely specialised character and the logical organisation of its content, centred on the production and use of the pigments and dyes employed in illumination. The recent identification in the Aquila State Archives of a new source, entitled Libellus ad faciendum colores dandos in carta (Ms. S 57) and belonging to the Venerable Bernardino of Fossa, the famous exponent of Franciscan Observance, has by careful collation made it possible to increase considerably our understanding of the text, providing answers to fundamental questions such as chronology, context of composition and circulation of the treatise produced in a monastic order, probably minor, in the Abruzzo. Thanks to content comparison with the results of scientific analysis of the illustration and book decoration in light of the evolution of illumination technique and style between the 13th and 14th centuries, it is now possible to place the "De arte illuminandi" in the International Gothic period. Including a comprehensive introduction and facsimile, the critical edition - with facing translation - is accompanied by a glossary and an essay by Paolo Bensi on dyes.

Edited Books by Cristiana Pasqualetti

Research paper thumbnail of "La storia della miniatura e le ‘scuole’ italiane ed europee: trasmissione, persistenze, contaminazioni", Atti del Convegno internazionale (L’Aquila, Dipartimento di Scienze Umane – Palazzo dell’Emiciclo, 25-27 novembre 2021), a cura di Cristiana Pasqualetti

Rivista di Storia della miniatura, 2023

Per le proposte di recensione, si prega di inviare i volumi alla Redazione. La rivista si avvale ... more Per le proposte di recensione, si prega di inviare i volumi alla Redazione. La rivista si avvale della procedura di valutazione e accettazione degli articoli double blind peer reviewing.

Research paper thumbnail of "Abbondano di così fatte rarità". Codici miniati dai conventi francescani d'Abruzzo

"Abbondano di così fatte rarità". Codici miniati dai conventi francescani d'Abruzzo, 2021

A partire dalla fine del Settecento giunse a Napoli un gran numero di manoscritti provenienti dal... more A partire dalla fine del Settecento giunse a Napoli un gran numero di manoscritti provenienti dalle biblioteche della Provincia francescana abruzzese. Fra questi spicca un nucleo di codici miniati fra i secoli XII e XV, a suo tempo acquisiti dai frati nelle zone più diverse d’Italia e d’Europa, libri che viaggiavano insieme ai religiosi nei loro assidui spostamenti per esigenze di insegnamento e di predicazione. Con la ricerca da cui ha avuto origine il volume, sostenuta dai fondi del Progetto di Eccellenza 2018-2022 del Dipartimento di Scienze Umane, si è inteso fornire uno studio sistematico e il primo catalogo completo di questi manoscritti oggi conservati nella Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli. Nel libro sono inoltre illustre le peculiarità liturgico-musicali e decorative dei grandi codici destinati alle celebrazioni nei cori delle chiese minoritiche che furono assegnati alle biblioteche pubbliche abruzzesi a seguito delle leggi eversive del Regno d’Italia. In tal modo si confida anche di contribuire a una più diffusa consapevolezza della funzione storica e tuttora irrinunciabile di archivi e biblioteche nella promozione della conoscenza e nella trasmissione delle eredità culturali.

Research paper thumbnail of La Via degli Abruzzi e le arti nel Medioevo (secc. XIII-XV)

http://www.aqbox.tv/programmi.php?format=16&view=4161

Research paper thumbnail of Ritorno in Abruzzo. Le Storie di Sant’Eustachio restituite dal Grand Rapids Art Museum

Articles and Book Chapters by Cristiana Pasqualetti

Research paper thumbnail of La pittura tardogotica in Abruzzo in uno studio di Ferdinando Bologna sul giovane Delitio: riflessioni e novità

Andrea Delitio e l'arte del Quattrocento in Abruzzo, Atti del convegno (Celano-L'Aquila-Atri, 10-11, 17 settembre 2024), a cura di F. Giannini, 2024

Research paper thumbnail of I dipinti medievali nella chiesa di S. Pietro di Coppito all’Aquila: approfondimenti e novità

Research paper thumbnail of Giovanni da Milano, «le figliole di Taddeo Ghaddi» e un libretto devozionale

Studi di Memofonte, 2023

L’articolo presenta un manoscritto devozionale del Trecento appartenuto alle figlie di Taddeo Gad... more L’articolo presenta un manoscritto devozionale del Trecento appartenuto alle figlie di Taddeo Gaddi e poi passato a Giovanni da Milano. L’analisi e la contestualizzazione dei due ex libris rispetto alle scarne evidenze documentarie e alle note biografiche di Vasari sul pittore lombardo non solo gettano nuova luce sulle sue relazioni con la famiglia Gaddi, ma permettono anche di proiettarne l’esistenza ben oltre l’anno 1369, ultima attestazione sinora conosciuta.

Research paper thumbnail of L’arte medievale abruzzese negli studi di Ferdinando Bologna

I ‘momenti traenti’ della Storia dell’arte. Studi in memoria di Ferdinando Bologna, a cura di R. Cioffi, G. Brevetti, Santa Maria Capua Vetere 2023, 2023

This paper aims to discuss Ferdinando Bologna’s scientific output relating to mediaeval Abruzzese... more This paper aims to discuss Ferdinando Bologna’s scientific output relating to mediaeval Abruzzese art, centering upon the topics that were later the subject of specific studies by the author of the paper herself. The focus is
therefore on the main personalities of the Abruzzese painting between the 14th and 15th centuries, to whom Bologna has not always dedicated monographic essays, but sometimes only fulminating footnotes, even in
eccentric publishing venues, however sufficient to suggest the path to follow in order to reconstruct a specifically Abruzzese line among the Italian schools of painting of the late Middle Ages.

Research paper thumbnail of Il Maestro di Campo di Giove: un percorso abruzzese nella pittura italiana della seconda metà del Trecento

Il Maestro di Campo di Giove. Ricomporre un capolavoro, catalogo della mostra (L'Aquila, 26 maggio-3 settembre), a cura di F. Zalabra e C. Pasqualetti, Roma, L'Erma di Bretschneider (Note dal MuNDA, 1), 2023

Research paper thumbnail of Suffrages enluminés par un orfèvre des Abruzzes

Art de l'Enluminure, 2023

Les particularités formelles de ce Livre des Suffrages suggèrent l’hypothèse d’une création datab... more Les particularités formelles de ce Livre des Suffrages suggèrent l’hypothèse d’une création datable des environs de 1425, aux frontières septentrionales de l’ancien royaume de Naples, plus précisément dans les Abruzzes. Des comparaisons avec les figures des émaux, mais aussi avec les reliefs non "ghibértiens" des orfèvreries de la maturité de Nicola da Guardiagrele, ainsi qu'une superbe habileté technique dans l'abondante utilisation de l’or permettent d'attribuer à cet artiste les délicates enluminures de ce manuscrit au décor foisonnant.

Research paper thumbnail of Nell'orbita di Antonio d'Atri: la "Madonna di Vico" ad Avezzano

Brevetti, G. et alii (a cura di), Finis coronat opus: saggi in onore di Rosanna Cioffi, 2021

Research paper thumbnail of Reliquie pittoriche nella chiesa di San Giovanni Decollato ad Avezzano

Il Fucino e le aree limitrofe nell’antichità in onore di Umberto Irti, a cura di L. Saladino, 2022

Archeologia e geomorfologia a confronto per un'ipotesi di lettura delle variazioni del lago del F... more Archeologia e geomorfologia a confronto per un'ipotesi di lettura delle variazioni del lago del Fucino nella pre-protostoria. Nota preliminare .

Research paper thumbnail of Comunicare per immagini nell'Abruzzo francescano, dalle origini agli albori dell'Osservanza

Provincia Pinnensis. Il Medioevo francescano in Abruzzo, 2022

Research paper thumbnail of Sopravvivere ai terremoti, raccogliere e interpretare i frammenti: il contributo della storia dell'arte medievale

L'Aquila, storia della città e del territorio. Divenire resilienti in un contesto di sviluppo sostenibile, 2021

A city never remains the same, but, like a living organism it changes incessantly over time. This... more A city never remains the same, but, like a living organism it changes incessantly over time. This obvious observation also applies to historic Italian cities. In fact, every street and square, every church or building needs to be read and interpreted as a schedule of strata. Scholars of medieval art history are well aware of this, accustomed to dealing with the fragment, with only apparently insignificant clues, yet these are decisive to virtually go back to the original whole, in order to understand them not only in relation to the past from which they descend, but also in relation to the reasons for their conservation in contexts radically modified by human intervention or other disasters.
Rereading the history of the medieval artistic heritage of the city of L’Aquila and its territory from this point of view is a particularly stimulating exercise. Founded in 1254, L’Aquila was a ‘modern’ city when compared with the main cities of the Kingdom of Sicily. Although hit by numerous seismic events almost from its origins, L’Aquila was never abandoned by its citizens, who always wanted to rebuild it, repairing or rebuilding the most damaged buildings ab imis. However, architectural remains and the fragments of mural paintings dating back to the Middle Ages have not always been removed or hidden by the new. Indeed, it has happened that in some cases they have been deliberately preserved, to be reactivated and re-functionalized in the altered civic and urban landscape, even for reasons other than mere economy.

Research paper thumbnail of Central Italian 'Tabernacula': a Survey

Fernando Gutiérrez Baños, Justin Kroesen, Elisabeth Andersen (eds), THE SAINT ENSHRINED: EUROPEAN TABERNACLE ALTARPIECES, c. 1150–1400, 2020

This paper aims to provide an in-depth survey of grand-scale medieval Italian tabernacles and oth... more This paper aims to provide an in-depth survey of grand-scale medieval Italian tabernacles and other types of closing altarpieces with all of their wings – or substantial parts thereof – still preserved (1200–1435). Most such altarpieces, enclosing a statue of the Virgin Mary or a Saint, come from the culturally homogeneous and generally conservative regions of the Central Apennines, in particular from Abruzzo. Structure, provenance, original location, function, patronage, iconography are only a few of the many questions raised by the surviving examples here discussed within
a broader European frame. Notwithstanding the great variety and composite character of medieval altar furnishings, three major types of medieval Italian closing retables will be here described – according to Claude Lapaire’s formal classification (1969 and 1972): the tabernacle-altarpiece in the strict sense of the word, i.e. an open ciborium with the pedestal, rear wall, and canopy, equipped with carved
or painted bi-fold wings; the polygonal tabernacle-altarpiece (‘le retable à tabernacle polygonal’); and the cupboard-altarpiece (‘le retable en forme d’armoire’). In Central Apennine regions all of these types coexisted throughout the fourteenth century at least, resisting the spread of Tuscan polyptychs.

Research paper thumbnail of Una Crocifissione del Maestro di Campo di Giove: indizi sulla formazione del Maestro della Cappella Caldora

Storie dell’arte Studi in onore di Francesco Federico Mancini, a cura di F. Marcelli, Perugia, Aguaplano, 2020, I, pp. 103-116, 2020

La Crocifissione ex Bacri apparsa pochi anni fa sul mercato antiquario parigino costituisce un'im... more La Crocifissione ex Bacri apparsa pochi anni fa sul mercato antiquario parigino costituisce un'importante prova pittorica del Maestro di Campo di Giove, che oltretutto consente di fare luce sulla formazione del Maestro della Cappella Caldora. L’apparentemente enigmatica vicenda di questo affascinante pittore andrà necessariamente riscritta da questo punto, dal crocevia sulmonese determinato fra gli anni ottanta e gli anni novanta del secolo XIV dalla contemporanea attività del Maestro di Campo di Giove / Nicola Olivieri da Pietransieri e del Maestro di Beffi / Leonardo da Teramo, con i quali la tradizione umbro-spoletina dell’uno e l’apporto adriatico dell’altro vennero fondendosi nella creazione di una via specificamente abruzzese nella pittura tardogotica italiana.

Research paper thumbnail of Pittori di confine. Nuove ricerche e scoperte sui trecentisti 'umbri' in Abruzzo

Paragone, 2020

The exploration of the Abruzzo region continues to reveal evidence of the local activity of paint... more The exploration of the Abruzzo region continues to reveal evidence of the local activity of painters usually defined as Umbrian, not for their origin but for their figurative culture, marked by the revolutionary innovations of the Lower Church of San Francesco in Assisi. The discovery in L’Aquila of murals attributable to the Maestro della Croce di Trevi and the French-inspired Maestro del Crocifisso d’argento makes it possible to establish an earlier date and context for the spread of an individual version of Giotto’s language as found in Assisi. This characterised the entire course of fourteenth-century painting in L’Aquila, finding favour with both the Angevin court – through the Neapolitan activity of the painter Bartolomeo dall’Aquila – and the family of the Counts Mareri, the patrons of the Virgin and Child in Scurcola.

Research paper thumbnail of Una vacanza romana del “Maestro di Beffi”

Inedita mediævalia Scritti in onore di Francesco Aceto, a cura di F. Caglioti e V. Lucherini, 2019

Gli autori dei singoli saggi di questo volume sono personalmente responsabili dei diritti sulle i... more Gli autori dei singoli saggi di questo volume sono personalmente responsabili dei diritti sulle illustrazioni riprodotte.

Research paper thumbnail of Fare Storia dell’arte all’Aquila prima e dopo il sisma

Belmonte, C., E. Scirocco, and G. Wolf (eds.), Storia dell’arte e catastrofi Spazio, tempi, società, 2019

Research paper thumbnail of Il Libellus ad faciendum colores dell'Archivio di Stato dell'Aquila. Origine, contesto e restituzione del "De arte illuminandi". Studio introduttivo, facsimile, testo e traduzione a fronte. Con un saggio di Paolo Bensi. Presentazione di Alessandra Perriccioli Saggese

Micrologus Library, 43, 2011

Transmitted until now via a single manuscript of unknown provenance, the Biblioteca Nazionale of ... more Transmitted until now via a single manuscript of unknown provenance, the Biblioteca Nazionale of Naples Ms. XII.E.27, the so-called "De arte illuminandi" has enjoyed an influential reputation in print due to its largely specialised character and the logical organisation of its content, centred on the production and use of the pigments and dyes employed in illumination. The recent identification in the Aquila State Archives of a new source, entitled Libellus ad faciendum colores dandos in carta (Ms. S 57) and belonging to the Venerable Bernardino of Fossa, the famous exponent of Franciscan Observance, has by careful collation made it possible to increase considerably our understanding of the text, providing answers to fundamental questions such as chronology, context of composition and circulation of the treatise produced in a monastic order, probably minor, in the Abruzzo. Thanks to content comparison with the results of scientific analysis of the illustration and book decoration in light of the evolution of illumination technique and style between the 13th and 14th centuries, it is now possible to place the "De arte illuminandi" in the International Gothic period. Including a comprehensive introduction and facsimile, the critical edition - with facing translation - is accompanied by a glossary and an essay by Paolo Bensi on dyes.

Research paper thumbnail of "La storia della miniatura e le ‘scuole’ italiane ed europee: trasmissione, persistenze, contaminazioni", Atti del Convegno internazionale (L’Aquila, Dipartimento di Scienze Umane – Palazzo dell’Emiciclo, 25-27 novembre 2021), a cura di Cristiana Pasqualetti

Rivista di Storia della miniatura, 2023

Per le proposte di recensione, si prega di inviare i volumi alla Redazione. La rivista si avvale ... more Per le proposte di recensione, si prega di inviare i volumi alla Redazione. La rivista si avvale della procedura di valutazione e accettazione degli articoli double blind peer reviewing.

Research paper thumbnail of "Abbondano di così fatte rarità". Codici miniati dai conventi francescani d'Abruzzo

"Abbondano di così fatte rarità". Codici miniati dai conventi francescani d'Abruzzo, 2021

A partire dalla fine del Settecento giunse a Napoli un gran numero di manoscritti provenienti dal... more A partire dalla fine del Settecento giunse a Napoli un gran numero di manoscritti provenienti dalle biblioteche della Provincia francescana abruzzese. Fra questi spicca un nucleo di codici miniati fra i secoli XII e XV, a suo tempo acquisiti dai frati nelle zone più diverse d’Italia e d’Europa, libri che viaggiavano insieme ai religiosi nei loro assidui spostamenti per esigenze di insegnamento e di predicazione. Con la ricerca da cui ha avuto origine il volume, sostenuta dai fondi del Progetto di Eccellenza 2018-2022 del Dipartimento di Scienze Umane, si è inteso fornire uno studio sistematico e il primo catalogo completo di questi manoscritti oggi conservati nella Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli. Nel libro sono inoltre illustre le peculiarità liturgico-musicali e decorative dei grandi codici destinati alle celebrazioni nei cori delle chiese minoritiche che furono assegnati alle biblioteche pubbliche abruzzesi a seguito delle leggi eversive del Regno d’Italia. In tal modo si confida anche di contribuire a una più diffusa consapevolezza della funzione storica e tuttora irrinunciabile di archivi e biblioteche nella promozione della conoscenza e nella trasmissione delle eredità culturali.

Research paper thumbnail of La Via degli Abruzzi e le arti nel Medioevo (secc. XIII-XV)

http://www.aqbox.tv/programmi.php?format=16&view=4161

Research paper thumbnail of Ritorno in Abruzzo. Le Storie di Sant’Eustachio restituite dal Grand Rapids Art Museum

Research paper thumbnail of La pittura tardogotica in Abruzzo in uno studio di Ferdinando Bologna sul giovane Delitio: riflessioni e novità

Andrea Delitio e l'arte del Quattrocento in Abruzzo, Atti del convegno (Celano-L'Aquila-Atri, 10-11, 17 settembre 2024), a cura di F. Giannini, 2024

Research paper thumbnail of I dipinti medievali nella chiesa di S. Pietro di Coppito all’Aquila: approfondimenti e novità

Research paper thumbnail of Giovanni da Milano, «le figliole di Taddeo Ghaddi» e un libretto devozionale

Studi di Memofonte, 2023

L’articolo presenta un manoscritto devozionale del Trecento appartenuto alle figlie di Taddeo Gad... more L’articolo presenta un manoscritto devozionale del Trecento appartenuto alle figlie di Taddeo Gaddi e poi passato a Giovanni da Milano. L’analisi e la contestualizzazione dei due ex libris rispetto alle scarne evidenze documentarie e alle note biografiche di Vasari sul pittore lombardo non solo gettano nuova luce sulle sue relazioni con la famiglia Gaddi, ma permettono anche di proiettarne l’esistenza ben oltre l’anno 1369, ultima attestazione sinora conosciuta.

Research paper thumbnail of L’arte medievale abruzzese negli studi di Ferdinando Bologna

I ‘momenti traenti’ della Storia dell’arte. Studi in memoria di Ferdinando Bologna, a cura di R. Cioffi, G. Brevetti, Santa Maria Capua Vetere 2023, 2023

This paper aims to discuss Ferdinando Bologna’s scientific output relating to mediaeval Abruzzese... more This paper aims to discuss Ferdinando Bologna’s scientific output relating to mediaeval Abruzzese art, centering upon the topics that were later the subject of specific studies by the author of the paper herself. The focus is
therefore on the main personalities of the Abruzzese painting between the 14th and 15th centuries, to whom Bologna has not always dedicated monographic essays, but sometimes only fulminating footnotes, even in
eccentric publishing venues, however sufficient to suggest the path to follow in order to reconstruct a specifically Abruzzese line among the Italian schools of painting of the late Middle Ages.

Research paper thumbnail of Il Maestro di Campo di Giove: un percorso abruzzese nella pittura italiana della seconda metà del Trecento

Il Maestro di Campo di Giove. Ricomporre un capolavoro, catalogo della mostra (L'Aquila, 26 maggio-3 settembre), a cura di F. Zalabra e C. Pasqualetti, Roma, L'Erma di Bretschneider (Note dal MuNDA, 1), 2023

Research paper thumbnail of Suffrages enluminés par un orfèvre des Abruzzes

Art de l'Enluminure, 2023

Les particularités formelles de ce Livre des Suffrages suggèrent l’hypothèse d’une création datab... more Les particularités formelles de ce Livre des Suffrages suggèrent l’hypothèse d’une création datable des environs de 1425, aux frontières septentrionales de l’ancien royaume de Naples, plus précisément dans les Abruzzes. Des comparaisons avec les figures des émaux, mais aussi avec les reliefs non "ghibértiens" des orfèvreries de la maturité de Nicola da Guardiagrele, ainsi qu'une superbe habileté technique dans l'abondante utilisation de l’or permettent d'attribuer à cet artiste les délicates enluminures de ce manuscrit au décor foisonnant.

Research paper thumbnail of Nell'orbita di Antonio d'Atri: la "Madonna di Vico" ad Avezzano

Brevetti, G. et alii (a cura di), Finis coronat opus: saggi in onore di Rosanna Cioffi, 2021

Research paper thumbnail of Reliquie pittoriche nella chiesa di San Giovanni Decollato ad Avezzano

Il Fucino e le aree limitrofe nell’antichità in onore di Umberto Irti, a cura di L. Saladino, 2022

Archeologia e geomorfologia a confronto per un'ipotesi di lettura delle variazioni del lago del F... more Archeologia e geomorfologia a confronto per un'ipotesi di lettura delle variazioni del lago del Fucino nella pre-protostoria. Nota preliminare .

Research paper thumbnail of Comunicare per immagini nell'Abruzzo francescano, dalle origini agli albori dell'Osservanza

Provincia Pinnensis. Il Medioevo francescano in Abruzzo, 2022

Research paper thumbnail of Sopravvivere ai terremoti, raccogliere e interpretare i frammenti: il contributo della storia dell'arte medievale

L'Aquila, storia della città e del territorio. Divenire resilienti in un contesto di sviluppo sostenibile, 2021

A city never remains the same, but, like a living organism it changes incessantly over time. This... more A city never remains the same, but, like a living organism it changes incessantly over time. This obvious observation also applies to historic Italian cities. In fact, every street and square, every church or building needs to be read and interpreted as a schedule of strata. Scholars of medieval art history are well aware of this, accustomed to dealing with the fragment, with only apparently insignificant clues, yet these are decisive to virtually go back to the original whole, in order to understand them not only in relation to the past from which they descend, but also in relation to the reasons for their conservation in contexts radically modified by human intervention or other disasters.
Rereading the history of the medieval artistic heritage of the city of L’Aquila and its territory from this point of view is a particularly stimulating exercise. Founded in 1254, L’Aquila was a ‘modern’ city when compared with the main cities of the Kingdom of Sicily. Although hit by numerous seismic events almost from its origins, L’Aquila was never abandoned by its citizens, who always wanted to rebuild it, repairing or rebuilding the most damaged buildings ab imis. However, architectural remains and the fragments of mural paintings dating back to the Middle Ages have not always been removed or hidden by the new. Indeed, it has happened that in some cases they have been deliberately preserved, to be reactivated and re-functionalized in the altered civic and urban landscape, even for reasons other than mere economy.

Research paper thumbnail of Central Italian 'Tabernacula': a Survey

Fernando Gutiérrez Baños, Justin Kroesen, Elisabeth Andersen (eds), THE SAINT ENSHRINED: EUROPEAN TABERNACLE ALTARPIECES, c. 1150–1400, 2020

This paper aims to provide an in-depth survey of grand-scale medieval Italian tabernacles and oth... more This paper aims to provide an in-depth survey of grand-scale medieval Italian tabernacles and other types of closing altarpieces with all of their wings – or substantial parts thereof – still preserved (1200–1435). Most such altarpieces, enclosing a statue of the Virgin Mary or a Saint, come from the culturally homogeneous and generally conservative regions of the Central Apennines, in particular from Abruzzo. Structure, provenance, original location, function, patronage, iconography are only a few of the many questions raised by the surviving examples here discussed within
a broader European frame. Notwithstanding the great variety and composite character of medieval altar furnishings, three major types of medieval Italian closing retables will be here described – according to Claude Lapaire’s formal classification (1969 and 1972): the tabernacle-altarpiece in the strict sense of the word, i.e. an open ciborium with the pedestal, rear wall, and canopy, equipped with carved
or painted bi-fold wings; the polygonal tabernacle-altarpiece (‘le retable à tabernacle polygonal’); and the cupboard-altarpiece (‘le retable en forme d’armoire’). In Central Apennine regions all of these types coexisted throughout the fourteenth century at least, resisting the spread of Tuscan polyptychs.

Research paper thumbnail of Una Crocifissione del Maestro di Campo di Giove: indizi sulla formazione del Maestro della Cappella Caldora

Storie dell’arte Studi in onore di Francesco Federico Mancini, a cura di F. Marcelli, Perugia, Aguaplano, 2020, I, pp. 103-116, 2020

La Crocifissione ex Bacri apparsa pochi anni fa sul mercato antiquario parigino costituisce un'im... more La Crocifissione ex Bacri apparsa pochi anni fa sul mercato antiquario parigino costituisce un'importante prova pittorica del Maestro di Campo di Giove, che oltretutto consente di fare luce sulla formazione del Maestro della Cappella Caldora. L’apparentemente enigmatica vicenda di questo affascinante pittore andrà necessariamente riscritta da questo punto, dal crocevia sulmonese determinato fra gli anni ottanta e gli anni novanta del secolo XIV dalla contemporanea attività del Maestro di Campo di Giove / Nicola Olivieri da Pietransieri e del Maestro di Beffi / Leonardo da Teramo, con i quali la tradizione umbro-spoletina dell’uno e l’apporto adriatico dell’altro vennero fondendosi nella creazione di una via specificamente abruzzese nella pittura tardogotica italiana.

Research paper thumbnail of Pittori di confine. Nuove ricerche e scoperte sui trecentisti 'umbri' in Abruzzo

Paragone, 2020

The exploration of the Abruzzo region continues to reveal evidence of the local activity of paint... more The exploration of the Abruzzo region continues to reveal evidence of the local activity of painters usually defined as Umbrian, not for their origin but for their figurative culture, marked by the revolutionary innovations of the Lower Church of San Francesco in Assisi. The discovery in L’Aquila of murals attributable to the Maestro della Croce di Trevi and the French-inspired Maestro del Crocifisso d’argento makes it possible to establish an earlier date and context for the spread of an individual version of Giotto’s language as found in Assisi. This characterised the entire course of fourteenth-century painting in L’Aquila, finding favour with both the Angevin court – through the Neapolitan activity of the painter Bartolomeo dall’Aquila – and the family of the Counts Mareri, the patrons of the Virgin and Child in Scurcola.

Research paper thumbnail of Una vacanza romana del “Maestro di Beffi”

Inedita mediævalia Scritti in onore di Francesco Aceto, a cura di F. Caglioti e V. Lucherini, 2019

Gli autori dei singoli saggi di questo volume sono personalmente responsabili dei diritti sulle i... more Gli autori dei singoli saggi di questo volume sono personalmente responsabili dei diritti sulle illustrazioni riprodotte.

Research paper thumbnail of Fare Storia dell’arte all’Aquila prima e dopo il sisma

Belmonte, C., E. Scirocco, and G. Wolf (eds.), Storia dell’arte e catastrofi Spazio, tempi, società, 2019

Research paper thumbnail of Depicting the 'In-Between': The Lost Last Judgment of Amatrice

Susanne Ehrich - Andrea Worm (Hrsg.), Geschichte vom Ende her denken. Endzeitentwürfe un ihre Historiesierung im Mittelalter, 2019

Research paper thumbnail of Novità sul Pontificale Calderini e sulle vicende della miniatura fra l’Aquila e l’Urbe negli anni del Grande Scisma (con una traccia su Zacara da Teramo “scriptore et miniatore”)

Prospettiva, Dec 2018

New Light on Calderini Pontifical and Manuscript Decoration between L’Aquila and Rome during the ... more New Light on Calderini Pontifical and Manuscript Decoration between L’Aquila and Rome during the Great Schism (with a Mention of Zacara da Teramo, “scriptore et miniatore”)
This article focuses on the lavishly decorated Calderini Pontifical (Houghton Library, Harvard University, MS Typ 1), which gets its name from an inscription and the heraldry of Andrea Calderini from Bologna – hitherto erroneously assumed to be the bishop of Ceneda in 1378-1385 – who held that episcopal see in the third quarter of the 15th century. Heraldic and iconographic evidence prove that the Pontifical was originally intended for the chapel of Pope Innocent VII Migliorati (1404- 1406). Having remained unfinished, the decoration of the manuscript was completed by the Florentine illuminator Bartolomeo Varnucci at
the expense of Andrea Calderini. Consequently, the papal triregnum and Migliorati escutcheons were covered up with the coat of arms of the bishop of Ceneda. This conclusion allows us to rearrange the dating of the entire career of the outstanding calligrapher Stephanus de Aquila – documented in the papal chancery from 1380 to 1407 – who is partly credited with the magnificent pen-work repertoire of the first phase of the Pontifical.
On this occasion he was accompanied by an illuminator from Abruzzo who can be identified as the author of the decoration of f. 2r in the first volume of a Gradual from the church of Santa Maria Paganica in L’Aquila (1382-1385). After being trained in the tradition of manuscript illumination that flourished in Teramo in the 14th century, this anonymous master enriched his repertoire with the stylistic motifs of Bolognese illumination before moving to Rome during the years of the Great Schism, where other scribes and illuminators from the Abruzzi were working in the papal chancery. Among them, the celebrated ars nova composer Zacara da Teramo – active as a scribe and miniaturist – may be considered to be the person responsible.

Research paper thumbnail of A cavallo della linea del Tronto. Ricerche sul Maestro di Offida, con una rilettura del trittico di Tursi e qualche considerazione su “Luca d’Atri”

Cleri, B., Minardi, M. (a cura di), Pittura del Trecento nelle Marche. Approfondimenti e nuovi orizzonti di ricerca. , 2017

Negli ultimi trent’anni si è venuta raccogliendo sul Maestro di Offida un’abbondante letteratura ... more Negli ultimi trent’anni si è venuta raccogliendo sul Maestro di Offida un’abbondante letteratura giustificata dalle continue aggiunte a un catalogo ormai ingente. Il contributo intende fare il punto sulla lezione di questo pittore che, muovendo dal Maestro del Polittico di Ascoli, partecipa all’irraggiamento delle sperimentazioni della basilica inferiore di San Francesco ad Assisi operando nei territori a cavallo del Tronto. Contestualmente si rivede la posizione del trittico di Tursi all’interno del suo corpus e si riesamina la tradizione relativa al pittore Luca d’Atri, additato come possibile nome per il Maestro di Offida.

Research paper thumbnail of Vita, miracoli e culto di san Ludovico di Tolosa nella chiesa di San Francesco della Scarpa a Sulmona: indizi figurativi per il contesto devozionale

Da Ludovico d’Angiò a san Ludovico di Tolosa. I testi e le immagini, 2017

Research paper thumbnail of Evocazioni gerosolimitane all'Aquila: a proposito del portico della prima basilica di Collemaggio

La città, il viaggio, il turismo: percezione, produzione e trasformazione, 2017

La relazione si propone di rintracciare la ricaduta in termini architettonici dell’evento più imp... more La relazione si propone di rintracciare la ricaduta in termini architettonici dell’evento più importante nella storia della città dell’Aquila: l’incoronazione di Celestino V nella basilica di Collemaggio, frutto di un’operazione religiosa e politica consapevolmente condotta intorno all’eremita del Morrone che, secondo la cultura millenaristica del tempo, realizzava l’avvento dell’età dello Spirito Santo di tradizione gioachimita, collocata in una nuova Gerusalemme.
In particolare ci si soffermerà sul significato e sulla funzione del portico a doppio fornice inserito nel primitivo fronte della basilica aquilana alla luce dei versi dell’Opus metricum con i quali il cardinale Jacopo Stefaneschi tramandò la cerimonia di incoronazione di Pietro del Morrone.

Research paper thumbnail of Per la biblioteca e per il coro. Codici miniati dai conventi francescani d'Abruzzo

Formidabili veicoli di testi e immagini, i codici miniati tramandano anche le vicende di amanuens... more Formidabili veicoli di testi e immagini, i codici miniati tramandano anche le vicende di amanuensi e miniatori, di lettori e bibliotecari che, in momenti diversi e in luoghi lontani, si sono incontrati fra le pagine di uno stesso libro. Esemplare in tal senso è la storia dei manoscritti della Provincia francescana abruzzese, confluiti a Napoli a partire dal 1789 per iniziativa di Francesco Saverio Gualtieri, futuro vescovo dell'Aquila, e di altri funzionari dell'allora Real Biblioteca, che per vanto dell'istituzione e per finalità conservative vollero trasferirli nell'antica capitale del Regno preservandoli da sicura dispersione. Fra questi spicca un nucleo di oltre cinquanta codici miniati fra i secoli XII e XV, acquisiti dai frati nelle zone più diverse d'Italia e d'Europa per esigenze di insegnamento e di predicazione. Con il contributo del Progetto di Eccellenza 2018-2022 il Dipartimento di Scienze Umane dell'Università degli Studi dell'Aquila ha promosso, insieme alla Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III" di Napoli, lo studio storico-artistico di questi codici anche in rapporto ai conventi di provenienza. La mostra ne presenta una cospicua selezione insieme ai grandi codici liturgici destinati alle celebrazioni nei cori delle chiese francescane abruzzesi, che furono assegnati alle biblioteche pubbliche della regione a seguito delle leggi eversive del Regno d'Italia. Dall'Archivio di Stato dell'Aquila viene inoltre l'esemplare in mostra del "De arte illuminandi", il più importante trattato di miniatura medievale, che fu composto negli ambienti minoritici abruzzesi. Con questa iniziativa si vuole contribuire a una più diffusa consapevolezza del ruolo cruciale degli archivi e delle biblioteche nella promozione della conoscenza e nella trasmissione delle eredità culturali.

Research paper thumbnail of Maestro di Campo di Giove 2010

Porcaroli, F. (a cura di), S.O.S. Arte dall'Abruzzo. Una mostra per non dimenticare, 2010

Research paper thumbnail of Miniatore perugino

in Le miniature della Fondazione Giorgio Cini. Pagine, ritagli, manoscritti, a cura di M. Medica e F. Toniolo, pp. 224-225 n. 63

Foglio staccato da Antifonario, Messa di san Martino in iniziale H, 1335 circa, inv. 22228

Research paper thumbnail of Miniatore umbro

in Le miniature della Fondazione Giorgio Cini. Pagine, ritagli, manoscritti, a cura di M. Medica e F. Toniolo, n. 57, pp. 214-215

Iniziale ritagliata da Graduale, Dio Padre e David in iniziale R, 1290 circa, inv. 22020

Research paper thumbnail of Miniatore umbro

in Le miniature della Fondazione Giorgio Cini. Pagine, ritagli, manoscritti, a cura di M. Medica e F. Toniolo, n. 56, pp. 212-214

Iniziale ritagliata da Graduale, Cristo benedicente, profeti e un monaco in iniziale A, 1270 circ... more Iniziale ritagliata da Graduale, Cristo benedicente, profeti e un monaco in iniziale A, 1270 circa, inv. 22010

Research paper thumbnail of Miniatore umbro affine al Secondo Maestro dei Corali di Gubbio

in Le miniature della Fondazione Giorgio Cini. Pagine, ritagli, manoscritti, a cura di M. Medica e F. Toniolo, n. 55, p. 212

Iniziale ritagliata da Antifonario, Predica di san Pietro Martire in iniziale O, 1285 circa, inv.... more Iniziale ritagliata da Antifonario, Predica di san Pietro Martire in iniziale O, 1285 circa, inv. 22015

Research paper thumbnail of Miniatore abruzzese

in Le miniature della Fondazione Giorgio Cini. Pagine, ritagli, manoscritti, a cura di M. Medica e F. Toniolo, n. 65, pp. 226-227

Foglio staccato da Antifonario, Natività in iniziale H, ultimo quarto del XIII secolo, inv. 22169

Research paper thumbnail of Miniatore abruzzese di cultura francese

in Le miniature della Fondazione Giorgio Cini. Pagine, ritagli, manoscritti, a cura di M. Medica e F. Toniolo, Cinisello Balsamo (Milano)-Venezia 2016, n. 64, pp. 225-226

Foglio staccato da Graduale, Vocazione dei santi Pietro e Andrea in iniziale D - 1280 circa - Ven... more Foglio staccato da Graduale, Vocazione dei santi Pietro e Andrea in iniziale D - 1280 circa - Venezia, Fondazione Giorgio Cini, inv. 22009

Research paper thumbnail of Tancredi da Pentima

Dizionario Biografico degli Italiani http://www.treccani.it/enciclopedia/tancredi-da-pentima\_(Dizionario-Biografico)/, 2019

Research paper thumbnail of Paolo da Gualdo Cattaneo

Dizionario Biografico degli Italiani, 81 – http://www.treccani.it/enciclopedia/paolo-da-gualdo-cattaneo\_(Dizionario\_Biografico)/

Research paper thumbnail of Nicola da Guardiagrele

http://www.treccani.it/enciclopedia/nicola-da-guardiagrele\_(Dizionario-Biografico)/, 2013

Research paper thumbnail of Recensione a: FABIEN GUILLOUX, Saint François d’Assise et l’ange musicien. Thème et variations iconographiques dans les collections du Museo Francescano de Rome, Roma, Istituto Storico dei Cappuccini, 2010 (Iconographia franciscana, 20), 168 pp., tavv.

Rivista di Storia della Chiesa, 2011

Research paper thumbnail of Convegno internazionale "La storia della miniatura e le 'scuole' italiane ed europee: trasmissione, persistenze, contaminazioni"

La storia della miniatura e le "scuole" italiane ed europee: trasmissione, persistenze, contamina... more La storia della miniatura e le "scuole" italiane ed europee: trasmissione, persistenze, contaminazioni

Research paper thumbnail of RISARCIMENTO DEI CONTESTI LACERATI: IL RUOLO DELLA STORIA DELL'ARTE

Il seminario mira a favorire il confronto fra storici dell'arte impegnati nella restituzione docu... more Il seminario mira a favorire il confronto fra storici dell'arte impegnati nella restituzione documentaria e virtuale dei contesti monumentali sfigurati da catastrofi naturali o dall'intervento umano. Paziente lavoro di ricucitura della trama dei valori storici, estetici e funzionali intrinseci all'opera d'arte, il risarcimento dei contesti lacerati rappresenta un fronte di ricerca più che mai attuale alla luce degli eventi tellurici e dei disastri idrogeologici che si sono succeduti nell'ultimo decennio in Italia. Il seminario intende altresì promuovere una riflessione sul rapporto fra materialità e appartenenza territoriale dell'opera d'arte da un lato, e sua transcodifica digitale dall'altro, fra esigenze della tutela e pretese della valorizzazione.

Research paper thumbnail of La Via degli Abruzzi e le arti nel Medioevo

Venerdì 11 maggio. L'Aquila, Facoltà di Lettere e Filosofia -Aula A 9:30 Indirizzi di saluto FABI... more Venerdì 11 maggio. L'Aquila, Facoltà di Lettere e Filosofia -Aula A 9:30 Indirizzi di saluto FABIO REDI (Università degli Studi dell'Aquila): Introduzione ai lavori Prima sessione Presiede FRANCESCO ACETO (Università degli Studi di Napoli "Federico II")

Research paper thumbnail of CENTRAL ITALIAN TABERNACOLI:  NOTES ON A MEDIEVAL PHENOMENON OF INTERMEDIALITY

Research paper thumbnail of Depicting the In-Between: the Lost Last Judgement of Amatrice

Research paper thumbnail of Oltre il confine del Tronto: il Maestro di Offida in Abruzzo

Negli ultimi trent’anni si è venuta raccogliendo sul Maestro di Offida un’abbondante letteratura ... more Negli ultimi trent’anni si è venuta raccogliendo sul Maestro di Offida un’abbondante letteratura giustificata dalle continue aggiunte a un catalogo ormai ingente.
La relazione intende fare il punto sul radicamento in Abruzzo della lezione di questo pittore che, muovendo dal Maestro del Polittico di Ascoli, partecipa all’irraggiamento delle sperimentazioni della basilica inferiore di San Francesco ad Assisi operando nei territori a cavallo del Tronto.
Contestualmente si rivedrà la posizione del trittico di Tursi all’interno del suo corpus e si riesaminerà la tradizione relativa al pittore Luca d’Atri, già additato come possibile nome per il Maestro di Offida.

Research paper thumbnail of Vita, culto e miracoli di san Ludovico di Tolosa negli affreschi della chiesa di San Francesco a Sulmona (sec. XIV)

La chiesa di San Francesco a Sulmona conserva in controfacciata una sorta di trittico ad affresco... more La chiesa di San Francesco a Sulmona conserva in controfacciata una sorta di trittico ad affresco con i miracoli di san Ludovico di Tolosa e una lunetta parimenti affrescata in un locale attualmente adibito a sacrestia, in cui sono raffigurati l’ingresso del giovane principe nell’ordine francescano e la sua consacrazione episcopale da parte di Bonifacio VIII.
La relazione intende rileggere questi dipinti trecenteschi – fra le poche sopravvivenze della chiesa medievale, radicalmente rifatta dopo il terremoto del 1706 – alla luce del contesto architettonico e del panorama confraternale sulmonese.

Research paper thumbnail of Fare storia dell'arte all'Aquila prima e dopo il sisma

Research paper thumbnail of Artists' treatises and recipe books: on authors, readers and users

""The study of late medieval and early modern manuscripts containing recipes for artists’ materia... more ""The study of late medieval and early modern manuscripts containing recipes for artists’ materials raises many issues, the main and the most debated of which concerns who the authors and recipients of such texts might be. This is a question which affects the nature and
the very purpose of artists’ technical treatises. Were the collections produced by practicing craftsmen for use by other professionals, or were they merely memoranda for personal use or for the use of the workshop? Were they produced at the request of corporations or was it an exercise in cultural transmission undertaken by cultured people and unrelated to the profession? Were the authors of the texts mere gatherers of information provided by artists, or were able to act independently on the recipes provided?
I am aware that none of the possible examples is sufficient by itself to describe this complex reality. Nevertheless, my current research aims to provide a concrete answer to these question using as a privileged field of investigation the comparative study of Italian recipe books,
dating from the second half of the 13th century to the second half of the 16th century, hitherto known and published. In fact, this research focuses on a point never investigated systematically before: why did these texts gather recipes for the production of inks, colorants and pigments almost exclusively intended for writing and book decoration and illustration?
In this paper I will deal with some of these recipe books from the point of view of compilers. I intend to investigate whether the prevalence of recipes for the preparation of inks, gold, colorants and pigments useful for book decoration is justified by my assumption that the illuminators, as people who can read and write, were also able to draw up and transmit in writing the results of their own or another’s experience. In other words, it may be that the transcribers of recipes for pigments and colorants for book decoration were in many cases they illuminators themselves, because they were probably able to resort to methods of written transmission much easier than those working in other fields of artistic production.""

Research paper thumbnail of I Monumenti storici artistici della città di Aquila e suoi contorni di Angelo Leosini: verso un'edizione commentata

"Recentemente mi sono soffermata sulle possibili ragioni e sui materiali pretesti dai quali ebbe ... more "Recentemente mi sono soffermata sulle possibili ragioni e sui materiali pretesti dai quali ebbe origine il mito della fondazione dell’Aquila sulla pianta di Gerusalemme, così come venne codificato nei circoli antiquari aquilani nei primi decenni del Seicento.
La fortuna della tradizione fu tale da venir registrata ancora nel 1954 da un sia pur scettico Mario Chini nel suo famoso libro su Silvestro aquilano. Né incredulità né tanto meno imbarazzo lascia invece trapelare lo storico Angelo Leosini nel tramandare la stessa leggenda di fondazione nelle prime pagine dei "Monumenti storici artistici della città di Aquila e suoi contorni colle notizie de’ pittori, scultori, architetti ed altri artefici che vi fiorirono" pubblicati nel 1848 per i tipi di Francesco Perchiazzi. L’opera, che per citare le parole del suo autore, fu pubblicata «nella mia assenza dal Regno, e perciò incorse in parecchie mende per negligenza dell’Editore», rappresenta la prima guida alle chiese e ai palazzi dell’Aquila concepita con il precipuo scopo di tracciare una storia dell’arte e degli artisti locali. Una finalità, sia ben chiaro, spesso disattesa principalmente a causa della modesta autonomia critica palesata dal Leosini proprio verso i fatti d’arte che egli intendeva «ritogliere all’oblio» e portare all’attenzione dei suoi lettori.
Nondimeno, i "Monumenti" restano un ineludibile punto di partenza per lo storico dell’arte che volesse intraprendere ricerche sul territorio aquilano, non fosse altro che per il lavoro di selezione effettuato sulla copiosa letteratura erudita locale fra XVI e XVIII secolo, con particolare riferimento all’immenso corpus manoscritto del settecentesco Anton Ludovico Antinori. Immeritatamente accusata di plagio, l’operazione si è concretizzata in un agile prodotto editoriale, indispensabile per saggiare la consistenza del patrimonio monumentale aquilano alla vigilia della prima guerra d’indipendenza, nonché significativo del riflesso suscitato a livello locale dal movimento di riscoperta dei “primitivi” alimentato da studiosi, collezionisti e artisti neoclassici, romantici e puristi presenti in Italia, che fu non poco condizionante per gli orientamenti post-unitari nel campo della tutela e del restauro anche in Abruzzo. Si può anzi presumere che uno dei motivi che indussero il Leosini a strutturare i Monumenti in forma di guida – sia pur prescindendo dalla dimensione urbanistica in cui chiese e palazzi sono inseriti – fosse proprio l’arrivo dei primi viaggiatori e studiosi nord-europei nella regione, tant’è vero che dalle illustrazioni dell’inglese Edward Lear lo storico aquilano trasse le sole tre tavole a corredo della sua opera.
Infine i "Monumenti" rappresentano oggi un fondamentale strumento di verifica delle condizioni del patrimonio storico-artistico locale drasticamente prosciugato dalla frequenza dei devastanti terremoti continuamente evocati dal Leosini. "

Research paper thumbnail of L'Aquila come Gerusalemme? Alle origini di una tradizione storiografica

Il concetto vitruviano di decorum nella trattatistica architettonica rinascimentale: esempi a con... more Il concetto vitruviano di decorum nella trattatistica architettonica rinascimentale: esempi a confronto 10,50-11,10 Martin Disselkamp (Technische Universität, Berlin) Magnificenza pontaniana. Un concetto di comunicazione tardo-quattrocentesco. 11,10-11,25 Sosta caffè 11,25-11,45 Anna Siekiera, Eliana Carrara (Università degli Studi del Molise) In Vasari we trust 11,45-12,05 Federica Rossi (Scuola Normale Superiore, Pisa) Decorazione architettonica e identità: alcune considerazioni 12,05-12,25 Stefano Maggi (Università di Pavia) Rovine e riusi nel Piemonte romano 12,25-12,45 Susanna Caccia (Politecnico di Torino) Reimpiego e restauro dell'antico: l'anfiteatro di Lucca nel palinsesto urbano 12,45-13,15 Discussione 13,15-14,30 Sosta pranzo Seconda Sessione: Geografìa dell'identità. L'Italia del Centro-Sud Presiede: Howard Burns

Research paper thumbnail of «Nicola Olivieri della Pietranziera Pinxit»: ritorno a Campo di Giove

Venerdì 11 maggio. L'Aquila, Facoltà di Lettere e Filosofia -Aula A 9:30 Indirizzi di saluto FABI... more Venerdì 11 maggio. L'Aquila, Facoltà di Lettere e Filosofia -Aula A 9:30 Indirizzi di saluto FABIO REDI (Università degli Studi dell'Aquila): Introduzione ai lavori Prima sessione Presiede FRANCESCO ACETO (Università degli Studi di Napoli "Federico II")

Research paper thumbnail of L'Università degli Studi dell'Aquila per la storia dell'arte del territorio

Research paper thumbnail of L'Aquila «cità nuvella» fra Roma e Gerusalemme.  Sul contesto dell'incoronazione di Celestino V

A cinque anni dal sisma che ha devastato l’Aquila la fisionomia della città è ben lontana dall’es... more A cinque anni dal sisma che ha devastato l’Aquila la fisionomia della città è ben lontana dall’essere definita almeno a livello progettuale e i suoi abitanti sono tuttora dispersi nelle cosiddette “new towns”. Lo stesso dibattito a tratti molto aspro su cosa e come ricostruire nonché far convivere monumenti e nuovi interventi architettonici ha messo a nudo l’impasse ideologica in cui versava già prima del terremoto l’intera comunità aquilana, oscillante fra l’anelito a una malintesa modernità dimentica del proprio passato e un’esasperazione identitaria sempre pronta a riaffiorare nei momenti
di crisi.
Nella consapevolezza di quanto la storia delle antichità monumentali s’intrecci con le vicende dell’autocoscienza civica ho pertanto avviato da qualche tempo un’indagine sulle origini dei miti fondativi della città dell’Aquila, con particolare riferimento alla leggenda della sua conformazione alla pianta di Gerusalemme che venne intrecciandosi negli anni del governo di Margherita d’Austria (1572-1586) con l’altra, ben nota tradizione dei 99 villaggi fondatori.
In quanto «urbs nova» – secondo l’epigrafe della duecentesca Fontana “delle 99 cannelle” – «è fatta questa nobile citate per li cristiani» e in ciò la «cità nuvella» si distingue da «li altri citadi» che «li fece pagani» (Guerra dell’Aquila, XI 38; prima metà del sec. XV).
Codesto status di “new town” ricevette uno speciale risalto negli scritti degli eruditi aquilani tra fine Cinquecento e i decenni iniziali del Seicento culminante nel racconto di Claudio Crispomonti (ante 1629) sulla fondazione della città secondo il modello gerosolimitano.
Questa conferenza si propone pertanto di ripercorrere le ragioni e i pretesti di tale mito fondativo specie in relazione all’evento più importante della storia cittadina: l’incoronazione di Celestino V nella basilica di Collemaggio, frutto di un’operazione religiosa e politica consapevolmente condotta intorno all’eremita del Morrone che, secondo la cultura millenaristica del tempo, realizzava l’avvento dell’età dello Spirito Santo di tradizione gioachimita, collocata in una nuova Gerusalemme.
Si tratta altresì di individuare la ricaduta di quest’esperienza in termini architettonici e figurativi e di verificarne l’evoluzione dai Pauperes heremite Domini Celestini ai francescani osservanti, che intorno al possesso del corpo di san Bernardino da Siena e alla costruzione di un’imponente basilica rilanciarono nella seconda metà del Quattrocento l’immagine dell’Aquila come «città-santuario».

Research paper thumbnail of L' Aquila: A Question of Identity

Research paper thumbnail of “De Arte Illuminandi”: Reflections on Some Italian Recipe Books

Research paper thumbnail of Leonardo da Teramo: pittura e miniatura in Abruzzo al tempo di Zacara

Research paper thumbnail of La Fontana delle 99 cannelle

Rete 8 - L'Aquila al Centro, puntata del 27 dicembre 2021: "La Fontana delle 99 cannelle", 2021

Sulla Fontana della Rivera detta "delle 99 Cannelle" e altri argomenti relativi alla produzione a... more Sulla Fontana della Rivera detta "delle 99 Cannelle" e altri argomenti relativi alla produzione artistica medievale all'Aquila

Research paper thumbnail of Francescani, biblioteche e conventi

Rete 8 - L'Aquila al Centro, puntata del 30 novembre 2021: "Francescani, biblioteche e conventi", 2021

Sulla mostra "Per la biblioteca e per il coro. Codici miniati dai conventi francescani d'Abruzzo"... more Sulla mostra "Per la biblioteca e per il coro. Codici miniati dai conventi francescani d'Abruzzo" (L'Aquila, Palazzo dell'Emiciclo, 10 settembre - 8 dicembre 2021)

Research paper thumbnail of MU6

Research paper thumbnail of Rai Storia: Le pietre di Alba Fucens